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lunedì 18 febbraio 2008

Proseguono le indagini sui bilanci dell'era Moggi-Giraudo

La Padania, 15 luglio 2006

Inchiesta della Procura di Torino

Juve, cassette di sicurezza sotto sequestro

A finire nel mirino anche mogli e fidanzate dei giocatori. Bilanci al setaccio

Marco Liguori

Rientro amaro dalla Germania per i giocatori della Juventus, dopo la conquista della Coppa del Mondo. Il Procuratore aggiunto di Torino, Bruno Tinti, ha infatti ordinato due decreti nell’ambito dell’inchiesta riguardante le eventuali irregolarità nei bilanci della società bianconera. Indagini che portarono alla fine dello scorso maggio al sequestro di materiale contabile presso la sede juventina in via Galileo Ferraris. I provvedimenti sono stati emessi dal magistrato il 29 giugno scorso, il giorno precedente alla data della partita dei quarti di finale tra Italia e Ucraina. Il primo riguarda la "richiesta di consegna di documentazione bancaria" per tre personaggi eccellenti e rivolta a tutti gli istituti bancari italiani.
Nel provvedimento non sono riportate le ipotesi di reato riguardanti i tre: l’ex amministratore delegato bianconero, Antonio Giraudo, l’ex direttore generale, Luciano Moggi, e suo figlio Andrea. Invece, l’altro è un "decreto di blocco di cassette di sicurezza" emesso nell’ambito "del procedimento penale a carico di Antonio Giraudo e Luciano Moggi" riguardante non solo lo stesso Andrea Moggi, ma anche mogli e fidanzate di giocatori e dirigenti della Juventus. La lista comprende ben 17 nomi. Si va da Silvana Adriana Garufi ad Alena Seredova, fidanzata del portiere della Nazionale Gianluigi Buffon. Nell’elenco sono comprese anche Sandra Karine Grougi, moglie del difensore francese Liliam Thuram, Valentina Liguori, consorte del terzino Gianluca Zambrotta, e Beatriz Karina, moglie argentina dell’attaccante francese David Trezeguet.
Il provvedimento di sequestro delle cassette ha interessato anche Daniela Arenoso, moglie del difensore centrale Fabio Cannavaro, Sonia Amoruso, che ha impalmato da pochi mesi il fantasista Alessandro Del Piero, Ivana Nedvedova, moglie del centrocampista ceco Pavel Nedved. Nell’elenco sono presenti anche Melena Seger, moglie dell’attaccante svedese Zlatan Ibrahimovich, Sonia Alexandre, consorte del centrocampista brasiliano Emerson, Silvia Quilici, compagna del difensore Alessandro Birindelli, Anica Martinovich, moglie del difensore croato Robert Kovac, e Stefania Ciamba, moglie del portiere di riserva bianconero Christian Abbiati. Nell’elenco c’è anche Paola Pallonetto, consorte dell’ex difensore Ciro Ferrara.
Il decreto prevede il blocco, a partire dalla sua notifica alle parti, dell’utilizzo della cassetta di sicurezza per le persone destinatarie del provvedimento o "riconducibili a qualsiasi titolo (delega, rapporto societario, rapporto di amministrazione dipendente etc) alle persone fisiche sopra menzionate". Dal palazzo di giustizia di Torino non filtrano indiscrezioni riguardanti i motivi del sequestro: si può solo ipotizzare che i pubblici ministeri intendano trovare dei riscontri di natura contrattuale e contabile che possano servire alle loro indagini.
Riguardo alla "richiesta di consegna di documentazione bancaria" riguardante Giraudo e Moggi padre e figlio, il decreto ordina che l’operazione giudiziaria sia effettuata "a far data dall’1/1/2000 a data corrente". Nell’arco di tempo di sei anni, i pm vogliono vagliare una serie di documenti bancari dei tre indagati: in particolare, si legge nel testo, "un elenco dei rapporti intrattenuti", "estratto dei rapporti intrattenuti", "generalità complete degli intestatari dei conti e delle persone delegate ad operarvi", In questo modo i magistrati della Procura torinese intenderebbero ricostruire il complicato puzzle della gestione contabile della Juventus. E per effettuare questa operazione molto vasta, i Pm si sono recati in Spagna il 3 luglio per esercitare una delle rogatorie internazionali da tempo previste.
La trasferta spagnola è servita per verificare la regolarità della compravendita di calciatori tra la Juventus e alcune società iberiche. Ma il lavoro certosino degli inquirenti non si è fermato qui. Alla fine di giugno, la polizia giudiziaria belga aveva perquisito a Liegi la sede del famoso club calcistico, lo Standard, per ottenere materiale riguardante la compravendita del portiere Fabian Carini.
Il giocatore uruguaiano fu oggetto di un’operazione di scambio tra Juventus e Inter, riguardante anche il difensore Fabio Cannavaro, che avvenne il 31 agosto 2004. Quel giorno, secondo il bilancio al 30 giugno 2005, la società bianconera prelevò l’estremo difensore sudamericano dalla squadra belga dello Standard di Liegi al prezzo (o usando il linguaggio contabile, valutando il diritto alle prestazioni sportive) di 5,16 milioni di euro. Stando sempre ai documenti contabili della società torinese, il valore netto contabile era già aumentato in un giorno: 6,41 milioni. Nella stessa giornata del 31 agosto, accade un altro "miracolo": la Juve gira subito Carini all’Inter al prezzo di 10 milioni di euro: nel giro di poche ore il valore in pratica raddoppia da quello iniziale. Rispetto al valore di libro, la plusvalenza incassata dalla Juve fu di 3,6 milioni. Sempre il 31 agosto, Cannavaro fu ceduto dall’Inter alla Juve allo stesso prezzo di Carini. La società nerazzurra aveva aderito alla legge 27/2003, comunemente conosciuta come "spalmadebiti", che aveva permesso la svalutazione del valore dei diritti di utilizzazione di tutto il suo parco calciatori nell’arco di 10 anni. Stando al bilancio della società milanese 2004/2005 il valore netto contabile del difensore era di 394mila euro: la plusvalenza generata è stata quindi di 9,6 milioni.

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