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sabato 19 aprile 2008

Aeromobili decaduti

Liberomercato 19 aprile 2008

Piove sul bagnato
Decreti ingiuntivi per 14 milioni
Compagnia a rischio pignoramento


Marco Liguori
Piove sul bagnato per Alitalia. In attesa del probabile prestito ponte e degli eventuali "cavalieri bianchi" disposti ad acquistarla, si scopre una sgradita sorpresa. Nell’ultimo comunicato stampa mensile del 28 marzo scorso relativo alla posizione finanziaria netta al 29 febbraio, imposto dalla Consob sin dall’agosto 2004, si legge che sono stati notificati alla compagnia aerea ben 11 decreti ingiuntivi. Stando alla nota, essi riguardano «debiti di natura commerciale» per complessivi 13,6 milioni di euro. Contro di essi sono state presentate le opposizioni in tribunale e risultano tuttora pendenti. Nel caso in cui alcuni di questi decreti fossero resi esecutivi dal giudice, i creditori proseguiranno nell’iter fino alla presentazione dell’istanza di fallimento. Occorrerà quindi trovare in fretta una soluzione. Invece, non vi sono situazioni di scaduto o di irregolarità di pagamenti per «debiti di natura finanziaria, tributaria e previdenziale».
Alitalia non ha riportato i nomi dei creditori che hanno fatto ricorso alla procedura giudiziaria. Nel documento è specificato che sono stati presentati due decreti ingiuntivi «da un vettore, per presunte differenze tariffarie per circa sei milioni di euro». Seguono altri due decreti presentati «da un fornitore di filmati da trasmettere a bordo degli aeromobili per 1,2 milioni di euro». Più lieve la richiesta di «un fornitore di servizi informatici» pari a 812mila euro. A ciò si aggiunge una richiesta di 288mila euro da parte del «fallimento di una filiale italiana di una compagnia aerea». Nel quaderno delle doglianze di somme richieste giudizialmente ad Alitalia c’è anche «un fornitore di prestazioni manutentive, per 492mila euro». Più elevati sono i due successivi importi contenuti nel comunicato. Il primo riguarda 3,2 milioni richiesti «dalla amministrazione straordinaria di una società che rivendica il pagamento di presunti debiti per vendita di biglietteria aerea». L’altro riguarda la cifra di circa un milione di euro reclamata "da una società fornitrice di carburante". Di gran lunga inferiori le richieste di un gestore aeroportuale (375mila euro) per «parziale mancato pagamento delle tariffe di handling» e di quattro fornitori (188mila euro).
Nel documento di Alitalia si sottolinea che «l’indebitamento bancario esistente è pressoché per intero assistito da garanzie reali» ossia ipoteche su aerei. Esso è anche supportato «da garanzie personali», costituite in prevalenza da «garanzie rilasciate da agenzie per il credito all’esportazione».

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il pallone in confusione

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