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lunedì 29 settembre 2008

Bilancio Lazio 2/Formello frutta 749mila euro a Lotito

Il presidente della società romana non ha percepito compensi nel 2007/08 per la sua attività di consigliere. Tuttavia ha incassato la cifra per la manutenzione e la guardiania del centro sportivo tramite due sue aziende: Gasoltermica Laurentina e Roma Union Security. La Lazio sottolinea che «tali transazioni sono state perfezionate nel rispetto della correttezza sostanziale e procedurale»

«Si segnala che il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Gestione hanno rinunciato a percepire compensi». Ciò è riportato sia nel documento di bilancio 2007/08 della Lazio spa, sia nel consolidato. Le tabelle dei compensi della società biancoceleste e quelli della controllata SS Lazio Marketing e Communication hanno confermato l’affermazione riportata nella nota integrativa. Quindi, neppure il presidente dei consigli di gestione della Lazio spa e della sua controllata, Claudio Lotito, ha percepito somme per la sua attività di amministratore. Tuttavia, nel paragrafo riguardante le operazioni con le parti correlate è evidenziato che due società facenti capo al numero uno biancoceleste, la Roma Union Security srl e la Gasoltermica Laurentina spa, hanno ricevuto rispettivamente 383mila e 366mila euro. Il costo sostenuto dalla Lazio con la prima azienda ha «ad oggetto quasi esclusivamente la vigilanza del centro sportivo di Formello», si legge nel documento contabile. Invece, con la Gasoltermica Laurentina è stato sostenuto «un costo complessivo di Euro 366 migliaia, avente ad oggetto la manutenzione del centro sportivo di Formello». In totale, 749mila euro. Entrambe possiedono anche un rapporto di credito con la società biancoceleste: la Roma Union Security vanta una somma di 1,2 milioni di euro, mentre la Gasoltermica ne deve ricevere ancora 694mila. «Si segnala che tali transazioni sono state perfezionate – si legge nel bilancio biancoceleste – nel rispetto della correttezza sostanziale e procedurale».
Infine, nel prospetto Consob riguardante le azioni della Lazio detenute dai consiglieri di gestione e di sorveglianza si nota una particolarità. Ad eccezione del presidente Lotito (possessore indirettamente di 41,5 milioni di azioni) nessuno di essi possiede un solo titolo: il solo ex consigliere Giovanni Gilardoni ne aveva 20.646 fino al 20/10/2007, data di cessazione dalla sua carica. Sarebbe più opportuno che essi si dotassero di azioni della società da loro amministrata: darebbero un chiaro segnale al mercato di credere nel progetto Lazio.
Marco Liguori
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