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mercoledì 24 settembre 2008

Juventus: il ritorno in A costa un rosso di 20,8 milioni

La società bianconera aveva perso nella stagione in B solo 0,9 milioni. I ricavi, pari a 203,7 milioni, sono aumentati del 9,1%, ma sono stati sovrastati dai costi (+18,4%, pari a 174,5 milioni). Forte ascesa per quelli da personale tesserato da 95 a 112,7 milioni. Chiesta alla Lega calcio la rescissione del contratto di Andrade

Il ritorno in serie A costa molto alla Juventus. La società ha comunicato in una nota di aver chiuso l'esercizio 2007/08 con una perdita di 20,8 milioni: nella stagione precedente, disputata in B, aveva concluso con un risultato negativo di 0,9 milioni. L'assemblea degli azionisti è stata convocata per il prossimo 28 ottobre. 
Il conto economico presenta uno squilibrio nel risultato operativo pari a 10,3 milioni contro un saldo precedente positivo di € 6,5 milioni. La società spiega che ciò è «effetto principalmente dei minori proventi netti derivanti dalla cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori e della svalutazione del diritto pluriennale alle prestazioni sportive del calciatore Andrade». E a proposito del calciatore portoghese, la società bianconera ha chiesto l'8 agosto scorso al Collegio arbitrale della Lega la risoluzione del suo contratto a causa di due gravi infortuni. «In considerazione dell’impossibilità di recupero del calciatore -si legge nel comunicato della Juventus - all’attività agonistica, la Società ha proceduto a svalutare integralmente il valore residuo del relativo diritto pluriennale con un effetto economico sull’esercizio 2007/2008 negativo per € 6,8 milioni».
I ricavi, pari a 203,7 milioni, sono aumentati del 9,1%. Si segnala il più che cospicuo introito da diritti televisivi, ammontato a 124,2 milioni per una variazione assoluta di 31,3 milioni sull'anno precedente. Ciò ha compensato il calo dei proventi da gestione calciatori, passati da 41,5 a 17,1 milioni. I costi sono lievitati del 18,4%, assestandosi sui 174,5 milioni. Tra essi spicca la robusta ascesa di quelli del personale tesserato da 95 a 112,7 milioni (+17,7 milioni).  «Gli ammortamenti e le svalutazioni dei diritti calciatori dell’esercizio 2007/2008 -prosegue la nota bianconera - sono complessivamente pari a € 32,3 milioni, in aumento rispetto a € 22,8 milioni al 30 giugno 2007, principalmente per effetto della svalutazione del valore di carico residuo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Almeida Gomes de Andrade (€ 6,8 milioni) nonchè per effetto degli investimenti netti effettuati nel corso della Campagna Trasferimenti 2007/2008, parzialmente compensato dagli effetti del prolungamento dei piani di ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive di alcuni calciatori a seguito del rinnovo anticipato dei relativi contratti». La consistenza del patrimonio netto al 30 giugno scorso è di 95,4 milioni, in diminuzione rispetto a € 116,3 milioni dell'anno precedente «per effetto del risultato netto dell’esercizio (€ -20,8 milioni) e di altre variazioni minori per € -0,1 milioni» come segnalato dalla Juventus.
Infine, la società ha segnalato tra i fatti avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio, che la prima fase della campagna acquisti (1° luglio-1° settembre) ha comportato acquisizioni per 38,7 milioni e cessioni per 6,4 milioni. Il saldo è positivo per 32,2 milioni.  «L’impatto economico nell’esercizio 2008/2009 relativo alle plusvalenze e minusvalenze - conclude il comunicato - da cessione di diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori sarà positivo per € 15,7 milioni. Gli acquisti e le cessioni a titolo temporaneo dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori hanno determinato un effetto economico-finanziario positivo per € 0,7 milioni».
Marco Liguori
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