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lunedì 28 settembre 2009

***MARINO E' ENTRATO NELLA SEDE FILMAURO PER INCONTRARE DE LAURENTIIS***

Il direttore generale del Napoli, Pierpaolo Marino, è giunto da pochi minuti nella sede della Filmauro a Roma per incontrare il presidente della squadra partenopea Aurelio De Laurentiis. Ieri il patron del Napoli aveva rilasciato un'intervista televisiva facendo chiaramente capire l'intenzione di interrompere il rapporto con il suo direttore generale, nonostante questi abbia un contratto per le prossime quattro stagioni, oltre a quella attuale.
Fonte: Ansa

Sintesi di Napoli-Siena 2-1 e interviste a De Laurentiis (da You tube)

Sintesi di Napoli-Siena 2-1


Intervista a De Laurentiis dopo la partita: congedato Marino (Da Canale 9)


Intervista a De Laurentiis dopo la partita: congedato Marino (Da Retequattro)

domenica 27 settembre 2009

De Laurentiis, l’arrivederci a Marino e la riconferma di Donadoni: ecco quale sarà il futuro del Napoli

Il presidente del Napoli ha di fatto congedato il dg: probabilmente vorrebbe sostituirlo con un direttore generale e un direttore sportivo

Permettete una parola? Il “sapore d’antico” che caratterizza da tempo il Napoli prosegue ancora. Lo si nota leggendo le dichiarazioni rilasciate dal presidente De Laurentiis a Sky su Donadoni prima di Napoli – Siena. «Molto spesso, anche quando si prendono delle decisioni, si prendono delle decisioni che difficilmente sono obiettive perché sono dettate dalla casualità momentanea. Quindi, voglio dire, la stessa scelta di Donadoni fu fatta sulla casualità momentanea di dover dare un segnale allo spogliatoio». Senza falsa modestia, posso dire che il presidentissimo azzurro si trova d’accordo con la mia opinione che espressi all’indomani dell’esonero di Reja (clicca qui per leggere): l’ex allenatore della Nazionale è l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. E ciò anche se ha fatto un dietrofront improvviso a fine gara affermando «lasciatelo stare» rivolto a Donadoni e congedando di fatto Pierpaolo Marino. «Il direttore generale – ha detto il presidente – ha compiti di organizzare le strutture, se vuole avocare a sé quel che in altri club è diviso tra direzione generale e direzione sportiva, è un suo fallimento. Questo non è un processo a Marino: sono cose sotto gli occhi di tutti. Lasciatemi resettare…». E l’addio a Marino è stato formalizzato poco fa dal presidente sul sito del Napoli: «Dopo 5 anni le nostre strade si dividono»: forse l'eventuale incontro di domani dovrebbe essere solo una formalità per l'arrivederci al dirigente azzurro. Dunque le responsabilità della campagna acquisti incompleta del Napoli, nonostante la cifra faraonica di 50 milioni di euro spesi, e delle cessioni dannose di Mannini e Blasi sembrerebbero ricadere, alla luce dei recenti fatti, sull’ormai ex dg. Sono due vuoti che al momento difficilmente potranno essere colmati: sarebbe stato più opportuno una loro sostituzione. La loro assenza si è fatta sentire durante la sciagurata gara contro l’Inter: soprattutto quella di Blasi. Se ci fosse stato il “guerriero” difficilmente la squadra nerazzurra avrebbe preso il sopravvento a centrocampo in modo così smaccato. La linea mediana del Napoli è (e resta) di fatto leggera, con Cigarini, Gargano e Hamsik. In più manca una vera punta d’area: Quagliarella cerca di adattarsi, ma non è il suo ruolo. E’ un equivoco da eliminare al più presto.
Ciò potrebbe significare due cose: innanzitutto De Laurentiis sa già che dovrà dividere le competenze tra il direttore generale e quello sportivo, assommate al momento da Marino. L’altro importante elemento è che il numero uno azzurro conosce già chi potrebbero essere i nomi dei due “papabili” a queste cariche. Se non li avesse già sotto mano, lascerebbe la società senza una, anzi due guide operative: ma sicuramente De Laurentiis, da imprenditore avveduto qual è, avrà già preso le sue decisioni. La domanda che si può porre è la seguente: ma perché ha aspettato soltanto adesso a congedare Marino? Forse la risposta è proprio nel fatto che non aveva i suoi giusti rimpiazzi. Altra domanda: perché non ha esonerato Donadoni, soprattutto dopo la disfatta con l’Inter? De Laurentiis sa benissimo che molto difficilmente un altro allenatore verrebbe a Napoli con l’attuale situazione incandescente. Significherebbe inoltre gettare la squadra in un altro cambio inutile traumatico: meglio quindi rimanere tutto così com’è. Non a caso, il presidente si è pentito dell’esonero del tecnico che lo aveva portato dalla serie C1 alla A: «E ciò venne fatto mettendo da parte una persona che aveva dato moltissimo e che io ritengo un grande amico, un grande professionista e che è stato una mia vera, grande, unica esperienza in questo quinquennio, cioè l'amico Edy Reja». Sicuramente non vorrà pentirsi una seconda volta. Però Donadoni resterà sotto esame fino alla fine del campionato: solo allora, tranne eventuali altri problemi, sarà presa una decisione su di lui.
Oggi il Napoli ha giocato contro il Siena più con la forza dell’orgoglio e dei nervi che con schemi e geometrie. C’è stata comunque una grande e decisa reazione dei giocatori: va dato merito anche a Donadoni di averli “caricati” con motivazioni consistenti, nonostante il clima plumbeo che ormai attanaglia Castelvorturno. L’arbitro Valeri ha negato un rigore per fallo su Maggio: è vero che il difensore senese tocca prima il pallone, ma la sua azione è stata particolarmente violenta. Probabilmente un altro direttore di gara l’avrebbe concesso: siamo ormai alla libera interpretazione del regolamento. Per fortuna, l’ha almeno dato per il fallo di mano di Brandao: meno male, perché i tifosi napoletani cominciano a stufarsi degli errori arbitrali. Datolo oggi è sembrato che abbia iniziato a prendere confidenza con il ruolo di esterno sinistro, a cui si dovrà adattare. Con la vittoria odierna comincia la grande sfida per Donadoni: trasformare diversi buoni solisti in una vera orchestra, magari con qualche intervento mirato ed efficace sul mercato a gennaio. Se ci riuscirà, convincerà De Laurentiis che non è l’uomo sbagliato nel posto sbagliato e potrà continuare a lavorare per riportare in alto il Napoli.
Marco Liguori
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mercoledì 16 settembre 2009

Anche Gianni Rivera alla presentazione nazionale de "Il Giorno della Cultura Sportiva"

Si svolgerà a Roma presso la Sala delle Colonne dell'Università LUISS il giorno 14 ottobre p.v. alle ore 11,00, la conferenza stampa di presentazione nazionale del "Il Giorno della Cultura Sportiva", il progetto ideato dal MECS e che vedrà il coinvolgimento in questa prima edizione, degli alunni e dei docenti di scienze motorie delle Scuole Secondarie di Primo Grado delle Regioni Lazio, Campania, Marche ed Abruzzo.
"Il Giorno della Cultura Sportiva", che vuole essere un vero e proprio progetto "Etico Sportivo" di comunicazione e promozione in Italia, si svolgerà in contemporanea nelle province delle Regioni interessate, il 23 Novembre 2009 con dibattiti e convegni e con il lancio del concorso “SegnalEtica”, attraverso il quale, gli alunni potranno presentare un elaborato singolo o di gruppo che rappresenti il concetto della Cultura e dell’Etica nello Sport. Per ogni provincia partecipante, il miglior progetto realizzato darà la possibilità alle scuole di partecipare alla fase conclusiva, che si svolgerà a Roma presso il Centro CONI di Preparazione Olimpica dell’Acqua Acetosa Giulio Onesti nel mese di marzo 2010, ove saranno premiati i lavori maggiormente originali e significativi.
Alla presentazione del Progetto hanno assicurato la loro presenza fra gli altri: il Dott. Pierluigi Celli, Direttore Generale della LUISS e Presidente Onorario del MECS, l'on. Gianni Rivera, fra i candidati alla Presidenza del MECS, ed i consiglieri del Comitato Promotore per la Formazione del MECS, il Dott. Paolo Del Bene, il Dott. Luigi Capasso e l'Avv. Tommaso Mandato. Grande soddisfazione per il consistente numero di adesioni al Movimento da parte di atleti in attività e di grandissimi Campioni del recente passato come Pierluigi Marzorati, Lara Magoni, Maurizio Stecca, Dino Meneghin e tanti altri.
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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