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martedì 24 marzo 2009

Cairo: «Quotare in Borsa le società di calcio? E' assurdo»

Portare in Borsa «le squadre di calcio oggi è un assurdo». A pensarla così è il patron del Torino, Urbano Cairo, interpellato a margine della Star Conference di Borsa italiana, dov'è intervenuto in qualità di presidente dell'omonima casa editrice. «Oggi, in un momento in cui i bilanci delle squadre di calcio sono in passivo, quotarle è assurdo», ha proseguito, sottolineando come la quotazione possa avere un senso «quando si può garantire un rendimento agli azionisti e quindi quando i bilanci sono in attivo». Cairo ha poi escluso di portare il Torino in Borsa. «Per noi l'obiettivo è mantenere la categoria, ricordatevi che questa è una società che tre anni fa era fallita. In questi anni c'è stato un grande impegno per riportarla in serie A».
Fonte: Ansa

venerdì 13 febbraio 2009

Ecco la storia di Ciuccariello

"Il pallone in confusione” ha esaminato attraverso le visure della Camera di Commercio l’attività dell’imprenditore che vuole acquistare il Torino da Cairo

Chi è Raffaele Ciuccariello che aspira all’acquisto del Torino da Urbano Cairo? Qual è la storia dell’imprenditore nato 68 anni fa a Lucera? “Il pallone in confusione” ha cercato di ricostruirla attraverso le visure della Camera di Commercio. Presso gli archivi camerali sono presenti quattro aziende in cui è presente il suo nome: una ditta individuale, due società in nome collettivo e una società a responsabilità limitata di recente costituzione. Sono stati richiesti anche i loro bilanci: ma l’ente camerale risponde che finora non risulta alcun deposito. Non c’è quindi alcun documento contabile disponibile: non si può quindi verificare lo stato economico-finanziario passato e presente delle sue società.
In principio Ciuccariello aveva un’impresa individuale, denominata con il proprio nome e cognome, impegnata nell’autotrasporto di merci su strada con sede a Torino. E’ stata costituita il 19 febbraio 2006 e cancellata dalla Camcom il 24 gennaio 2001, in seguito alla sua cessazione avvenuta nel dicembre 2000.
Il 1° luglio 2003 l’aspirante acquirente della società granata costituisce una società in nome collettivo: “Il paradiso dei regnanti snc di Di Munno Rosa & c.”. Ciuccariello ne risulta socio amministratore assieme a Rosa Di Munno: ciascuno di essi aveva conferito alla società una somma di 250 euro, per un patrimonio complessivo di 500 euro. Le visure riportano un oggetto sociale abbastanza composito: dalla produzione e vendita al minuto e all’ingrosso di pizza da asporto, alla «somministrazione di cibi alimenti e bevande» fino a compiere «qualsiasi operazione mobiliare e immobiliare» e «l’assunzione di mutui passivi con la concessione delle richieste garanzie anche reali e la prestazione di garanzie reali e personali». Pochi giorni dopo la sua costituzione, il 3 luglio, la società acquista dalla “Regnanti snc di Sorintano Pasquale e Ciuccariello Norbert”, dove è impegnato un figlio di Ciuccariello, un ramo d’azienda: quest’ultimo il 20 ottobre 2005 il percorso inverso.
Il 24 ottobre 2003 Ciuccariello dà vita alla “Il paradiso dei regnanti 2 snc di Ciuccariello Raffaele e Sorintano Pasquale” con sede ancora a Torino. Capitale sociale sempre i soliti 500 euro (250 per socio): oggetto sociale gemello con quello della precedente snc. Anche in questo caso la società effettua un’acquisizione di ramo d’azienda a pochi giorni dalla sua costituzione. Visure alla mano, il 29 ottobre 2003 lo compra da “Il merendone di Amitrano Silvana & C.snc”: il 5 dicembre 2003 il ramo aziendale ritorna al suo precedente padrone.
Nel frattempo “Il paradiso dei regnanti snc di Di Munno Rosa & c.”, “Regnanti snc di Sorintano Pasquale e Ciuccariello Norbert” sono state dichiarate fallite dal tribunale di Torino. Le visure camerali riportano che per la prima snc i giudici hanno emesso la sentenza il 27 aprile 2006: inoltre hanno sancito il fallimento «in proprio di Di Munno Rosa e Ciuccariello Raffaele». Lo stesso tribunale ha dichiarato chiuso il fallimento il 6 novembre 2006 «per l’ipotesi n.4 dell’art. 118 L.F.», ossia quando non può essere proseguita la procedura per insufficienza di attivo. L’11 ottobre 2004 è stata dichiarata fallita la “Regnanti snc di Sorintano Pasquale e Ciuccariello Norbert” assieme ai due soci. I magistrati del capoluogo piemontese hanno decretato il 26 ottobre 2004 la chiusura della procedura fallimentare della società «per l’ipotesi di cui al n.3 dell’articolo 118 L.F.» cioè «quando è compiuta la ripartizione finale dell’attivo». Inoltre, è stata stabilita anche la conclusione del fallimento del socio del figlio di Ciuccariello, Pasquale Sorintano: anche in questo caso perché «non possa essere utilmente continuata la procedura per insufficienza di attivo».
Infine, il 29 gennaio scorso è stata fondata la Royal srl, sede sempre a Torino e un capitale sociale di 10mila euro. Ne sono soci: Norbert Ciuccariello (50%), il papà Raffaele (25%) e Carlo Saccomando (25%) che ne è amministratore unico. L’oggetto sociale è molto vasto: dalla costruzione e demolizione di immobili di qualsiasi genere, alla conduzione di strutture turistico-alberghiere, edizione e distribuzione di libri, riviste e giornali, fino alla costituzione di scuole per modelle. Le visure riportano che la società «potrà svolgere tutte le operazioni immobiliari, commerciali, bancarie e finanziarie che si rendessero necessarie e opportune per il conseguimento dello scopo sociale». Tra queste c’è anche l’acquisto del Torino? Il mistero è più fitto che mai.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte


La visura de "Il paradiso dei regnanti snc" e de "Il paradiso dei regnanti 2 snc"



domenica 7 dicembre 2008

Telelombardia titola: De Biasi esonerato

Manca la conferma ufficiale, ma il giornalista Nicola Gallo parla in diretta durante Qsvs che l'attuale tecnico sarà sollevato dall'incarico. Tra i possibili sostituti Camolese, Ficcadenti e anche Mondonico: invece sarebbe stato scartato Novellino

Questa sera a Telelombardia, durante la trasmissione Qsvs diretta da Fabio Ravezzani dedicata al posticipo Sampdoria-Genoa, il giornalista Nicola Gallo da Torino ha dichiarato che ormai si può parlare con cognizione di causa dell'ormai certo esonero di De Biasi dalla panchina granata, anche se manca la conferma ufficiale. L'emittente milanese ha anche titolato sullo sfondo con la scritta «Esonerato!» con la foto di De Biasi.
Gallo ha raccontato del «sorriso del presidente Cairo» alla domanda riguardante il destino del tecnico, che lascerebbe presagire la sua ormai imminente uscita di scena. Al termine dell'incontro con il direttore sportivo Mauro Pederzoli, il numero uno torinista non ha voluto aggiungere altro affermando solo: «Non c'è nessuna novità per stasera. Vediamo domani mattina».
Riguardo al prossimo allenatore del Toro, Gallo ha aggiunto che c'è una rosa di nomi «tra cui Camolese, Ficcadenti e anche Mondonico». Secondo il cronista di Qsvs, Novellino sarebbe stato scartato «perché non gradito ai tifosi e alla squadra».
Marco Liguori
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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