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martedì 30 giugno 2009

Calciopoli, ex arbitro: gravi irregolarità nei sorteggi

I sorteggi per le designazioni arbitrali erano caratterizzati da «gravissime irregolarita». Ne è convinto Riccardo Pirrone, arbitro nel triennio 1999/2001 che, con le sue dimissioni («immediatamente accettate»), lasciò un ambiente di omertà, dove «vale la regola: fatti gli affari tuoi». Pirrone ha deposto come testimone all'udienza del processo calciopoli. L'ex arbitro ha risposto alle domande dei pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano che hanno riguardato in particolare presunte irregolarità nei sorteggi che avvenivano nel centro di Coverciano. Pirrone ha spiegato che i bussoloti con le indicazioni dei direttori di gara «nel 60-70 per cento dei casi», capitava che uno dei bussolotti che vanivano lanciati con una certa violenza si apriva, poi veniva riposto nell'urna trasparente dove i bussolotti venivano «blandamente mescolati», con un movimento lento, una circostanza che dava adito «a molti sospetti». Anzi, alcune volte «la pallina cadeva già aperta». Tanto che lui notava che i designatori, Bergamo e Pairetto, «continuavano a tenere sottocchio una determinata pallina». Secondo il testimone, che ha precisato di poter riferire soltanto proprie sensazioni condivise a suo dire da altri arbitri, il bussolotto che si rompeva era già stato manomesso in precedenza dai designatori. Alla fine del sorteggio la segretaria Maria Grazia Fazi «portava via tutto con una velocità incredibile». A proposito del mondo arbitrale, Pirrone ha parlato dell'esistenza di una casta dove ci sono quelli «che sanno le regole del gioco» e quelli «messi in disparte». Un'altra questione affrontata oggi è stata quella delle schede telefoniche estere che l'ex dg della Juve Luciano Moggi e l'ex ds del Messina, Mariano Fabiani, avrebbero fornito ad arbitri e designatori dopo averle acquistate in un negozio di Chiasso, in Svizzera. Per gli inquirenti si tratta di una quarantina di 'sim' di un gestore svizzero e di un numero imprecisato del Liechtestein (da individuare, secondo i pm, in un gruppo 150). È stato ascoltato in aula, Teodosio De Cillis, uno dei tiolari del negozio. Ha confermato di aver venduto in più occasioni diverse schede e ricariche a Giancarlo Bertolini, un dipendente della Juve, e che in una circostanza nel negozio si sono recati anche Moggi e Fabiani. Il danaro gli veniva consegnato da Bertolini - ha precisato - in una busta chiusa.
Fonte: Ansa

lunedì 23 marzo 2009

Nicchi (Aia): presto esternazioni in sedi giuste

«Certe esternazioni sono il frutto della tensione di fine gara, ma dimostrano che c'è ancora da lavorare affinchè in futuro vengano fatte in luoghi diversi». Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, non alimenta la polemica all'indomani dello sfogo del dg dell'Udinese Leonardi, che dopo la sconfitta per 2-0 con il Genova aveva chiesto di non avere più in campo l'arbitro Ayroldi. «Con Leonardi spero di parlare presto - ha detto Nicchi presente a Fiumicino dove sta per iniziare l'assemblea elettiva della Federcalcio - e non ho intenzione di commentare quelle frasi, perchè non sono dell'avviso che vanno discusse a caldo. Credo che i presidenti debbano parlare all'interno della Lega, ma nell'arco dell'anno organizzeremo anche noi delle riunioni con i presidenti delle società, per stabilire le giuste sinergie». Il presidente dell'Aia ha colto l'occasione per annunciare un progetto: «Presto, e probabilmente ogni settimana, avremo un posto in cui noi potremo dare le nostre spiegazioni». Quanto alle polemiche domenicali, Nicchi ha voluto spendere qualche parole per De Laurentis che non si è lamentato del rigore non concesso al Napoli nel posticipo con il Milan: «Ho parlato con Matarrese, per dirgli che ho apprezzato molto l'equilibrio del presidente del Napoli».
Fonte: Ansa

mercoledì 24 settembre 2008

Uefa: nuove norme contro il gioco duro

Proteggere i giocatori, proteggere l'immagine del calcio e garantire il rispetto: sono solo tre delle norme stilate dalla Commissione Arbitrale Uefa, in collaborazione con gli Istruttori del Programma di Assistenza Arbitrale Fifa Europeo, per la stagione 2008/09. Le norme, redatte dopo il meeting arbitrale di Nyon dovranno essere applicate in tutte le competizioni Uefa. I direttori di gara sono responsabili della sicurezza dei giocatori. Pertanto, devono identificare e punire le entrate commesse senza considerazione per la sicurezza dell'avversario, ma anche essere consapevoli dell'uso scorretto di braccia e gomiti, adottare provvedimenti severi contro trattenute, strattoni e spinte in area e applicare rimedi adeguati se vengono negate chiare occasioni da gol. Norma del vantaggio: agli arbitri è stato consigliato di apllicare la norma del vantaggio solo quando è di beneficio per la squadra che non attacca, poichè si ritiene che il possesso del pallone non sia necessariamente un beneficio. Si consiglia di ritardare il fischio per capire se possa svilupparsi un evidente vantaggio. Ad arbitri e assistenti è stato anche ricordato che hanno il compito di proteggere l'immagine del calcio. Per esempio, in caso di rissa in campo, i principali aggressori devono essere puniti severamente. Inoltre, non sono consentite perdite di tempo e la gara deve riprendere il più presto possibile. Proteggere l'immagine del calcio è anche l'obiettivo della campagna Respect della Uefa, che chiede a tutti gli addetti ai lavori - giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti e tifosi - di rispettarsi reciprocamente. Di conseguenza, gli arbitri non devono accettare dissensi (anche solo verbali) e punire chi tenta di screditare la loro autorità o quella dell'assistente. Per quanto riguarda il rapporto tra direttori di gara e allenatori, i primi devono permettere agli occupanti dell'area tecnica di svolgere il proprio lavoro.
Tutti gli allenatori che si comportano in modo responsabile devono poter lavorare senza interferenze superflue. In caso di comportamento irresponsabile da parte di qualsiasi occupante dell'area tecnica, il quarto uomo deve informare l’arbitro, che provvederà con un richiamo verbale. Se tale comportamento dovesse persistere, il quarto uomo dovrà nuovamente informare l'arbitro, che espellerà il responsabile. Nei casi più gravi, l'arbitro ha facoltà di espellere anche senza un precedente richiamo verbale. Al seminario è stato concordato che le istruzioni prepartita devono assegnare chiaramente le responsabilità a tutti i direttori di gara. Gli assistenti arbitri, se in buona posizione, devono dare all'arbitro tutte le informazioni rilevanti (compresi i falli gravi, le condotte violente o i falli in area di rigore). Il sistema di comunicazione dovrebbe essere usato solo come supplemento alla bandierina e/o per fornire informazioni aggiuntive. Gli assistenti arbitri hanno inoltre esaminato vari casi di fuorigioco, che devono segnalare solo quando sono assolutamente sicuri. In caso di dubbio, la bandierina non deve essere alzata e si consiglia di adottare una prudente tecnica "di attesa". Gli arbitri, infine, devono essere risoluti e non agire su segnalazione dell'assistente in caso di errore palese. (Agi)
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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