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lunedì 11 gennaio 2010

I conti dell'Arsenal Holdings volano grazie al vecchio Highbury

Grazie alla vendita degli appartamenti dell'impianto trasformato in complesso residenziale, la capogruppo della squadra di calcio londinese ha chiuso con un utile in aumento del 37%

Il bilancio consolidato di Arsenal Holdings plc al 31 maggio 2009 è all’insegna dei record, con un fatturato di 313,3 milioni di sterline (circa 348 milioni di euro) in aumento del 40% su quello dell’anno precedente ed un utile netto di 35,2 milioni di sterline (circa 39 milioni di euro) con un incremento del 37% circa rispetto al 31 maggio 2008.
L’indebitamento netto complessivo del Gruppo è diminuito da 318,1 milioni di sterline (353,4 milioni di euro) a 297.7 milioni di sterline (330,7 milioni di euro).
La causa di questi dati record è l’inizio della vendita degli appartamenti di "Highbury Square", costruiti dove erano ubicate le tribune del vecchio glorioso stadio "Highbury", il cui campo di gioco è stato trasformato in un giardino. Il sito internet http://www.highburysquare.com/ pubblicizza tale progetto, che ha vinto il prestigioso "Premio Speciale della Giuria" al Mipim (la vetrina internazionale del real estate di Cannes). Tale premio, per quanto riguarda il mondo immobiliare, è l'equivalente dei premi Oscar.
Come sottolineato da Peter Hill-Wood, presidente non esecutivo, i profitti del Gruppo sono aumentati in ciascuno dei tre anni in cui "Emirates Stadium" è diventata la nuova "casa" dell’Arsenal, tuttavia lo stesso presidente ha sostenuto che, nonostante i buoni risultati contabili, l’obiettivo principale dell’Arsenal sarà sempre il conseguimento del successo sul campo. Questo consolerà Paul Ashworth, il professore ultras tifoso dell’Arsenal, protagonista del film "Febbre a 90°", interpretato da Colin Firth ed uscito dalla penna di Nick Hornby.
In questo bilancio consolidato emergono chiaramente due distinti settori di attività in cui operano le società del gruppo facente capo ad Arsenal Holdings plc, ossia l’attività calcistica (comprese le attività accessorie) e quella immobiliare.
L’attività calcistica ha contribuito con un fatturato di 225,1 milioni di sterline (250,1 milioni di euro) ed un risultato prima delle imposte positivo per 39,9 milioni di sterline (44,3 milioni di euro). Tale settore, al 31 maggio 2009, registra un aumento di fatturato di circa l’8,38% (nel 2008 ammontava a 207,7 milioni di sterline). La causa principale di questo aumento è stata il maggior numero di gare casalinghe disputate.
L’attività immobiliare ha contribuito con un fatturato di 88,3 milioni di sterline (98,1 milioni di euro) ed un utile lordo prima delle imposte pari a 5,6 milioni di sterline (6,2 milioni di euro). Al termine dell’esercizio 2008/09 era stata effettuata la vendita di soli 208 dei 655 appartamenti previsti dal progetto "Highbury Square". La crisi economica e le difficili condizioni di accesso al credito ipotecario hanno rallentato il ritmo delle vendite. Comunque dopo la chiusura dell'esercizio, si è proceduto al completamento di tutte le rimanenti opere di costruzione compreso il giardino centrale. La cerimonia ufficiale di apertura per Highbury Square si è tenuta il 24 settembre 2009 alla presenza di Arsène Wenger e di un certo numero di giocatori. Il numero di appartamenti venduti è salito a 445 con un fatturato cumulato del valore delle vendite di 172 milioni di sterline (191,1 milioni di euro) e il debito bancario contratto per la costruzione è stato ridotto a 47 milioni di sterline. In ogni caso il prestito contratto con Barclays Bank plc, la cui scadenza originaria era prevista per la fine di Aprile 2010, è stato rifinanziato, allungando la scadenza a dicembre 2010.
Per quanto riguarda l’assetto azionario del gruppo, durante l'anno ci sono stati una serie di cambiamenti nelle partecipazioni importanti in seno al gruppo: sia la Kroenke Sports Enterprises che la Red and White Securities hanno superato il livello del 25 per cento. Al 21 dicembre 2009, la Kroenke Sports Enterprises, che fa capo all’imprenditore americano Enos Stanley Kroenke, risultava possedere una quota di partecipazione pari al 29,7%, mentre Red & White Securities, che fa capo al miliardario russo Alisher Usmanov, possedeva una partecipazione del 26,07%.
Ivan Gazidis, proveniente dalla Major League Soccer, è entrato nel Gruppo in qualità di Chief Executive Officer dal 1° gennaio 2009. Secondo Ivan Gazidis dal punto di vista finanziario si prospetta un buon esercizio 2009/10, grazie al completamento delle vendite ad Highbury Square e alle cessioni di Adebayor e Kolo Touré. L’attività immobiliare, riguardante sia "Highbury Square" che il nuovo progetto "Queensland Road", continuerà a svolgere un ruolo importante nel corso dell’anno 2010.
Il 30 luglio 2009, il progetto immobiliare "Queensland Road" ha ricevuto il via libera. Questo progetto, che prende il nome dalla strada che delimita a sud l’Emirates Stadium, prevede la costruzione di uno nuovo edificio di sei piani, a sud della strada omonima, composto da 213 unità residenziali da destinare ad alloggi a prezzi accessibili oltre a locali da destinare ad attività commerciali. Una seconda costruzione è prevista a nord della stessa strada, con 516 unità residenziali, un centro per gli sport indoor gestito dal Club, locali ad uso della comunità locale, e parcheggi.
STATO PATRIMONIALE
Il totale delle attività del gruppo ammonta a 833,4 milioni di sterline (circa 926 milioni di euro) sostanzialmente in linea con l’anno precedente (834,3 milioni di sterline).
Le immobilizzazioni ammontanti complessivamente a 509,5 milioni di sterline (566,2 milioni di euro), sono composte da immobilizzazioni materiali per 440,3 milioni di sterline (489,3 milioni di euro); immobilizzazioni immateriali per 68,4 milioni di sterline (76 milioni di euro) e immobilizzazioni finanziarie per 730 mila sterline (811 mila euro).
Le attività correnti ammontanti complessivamente a 323,9 milioni di sterline (359,8 milioni di euro), sono composte dalle rimanenze fabbricati per 167 milioni di sterline (185,6 milioni di euro) con una riduzione dell’11,15%, in conseguenza delle vendite effettuate; rimanenze materiale di merchandising per 1,7 milioni di sterline (1,9 milioni di euro); crediti con scadenza entro l’esercizio successivo per 45,9 milioni di sterline (51 milioni di euro); crediti con scadenza oltre l’esercizio successivo per 9,5 milioni di sterline (10,5 milioni di euro); disponibilità liquide per 99,6 milioni di sterline (110,6 milioni di euro) in aumento del 6,81% rispetto all’esercizio precedente.
Il Patrimonio Netto è positivo per 194,3 milioni di sterline e registra un incremento del 22,14% rispetto ai 159,1 milioni di sterline dell’esercizio precedente.
I debiti a breve ammontano a 314,1 milioni di sterline (circa 349 milioni di euro), in riduzione del 6,03% rispetto all’anno precedente. I debiti a lungo termine evidenziano una cifra pari a 292,7 milioni di sterline (circa 325,2 milioni di euro) in riduzione del 5,63% rispetto all’esercizio precedente. Gli accantonamenti a fondi rischi ammontano a 32,2 milioni di sterline (circa 35,8 milioni di euro) con un aumento del 4,8%.
CONTO ECONOMICO
La composizione del fatturato netto del gruppo, ammontante a 313,3 milioni di sterline è la seguente:
- vendita biglietti partite per 100,1 milioni di sterline (111,2 milioni di euro) con un’incidenza percentuale sul fatturato totale del gruppo del 31,95%, mentre l’incidenza dei ricavi da biglietteria sul fatturato dell’attività calcistica è del 44%.. Tale voce registra un aumento del 5,81% rispetto all’esercizio precedente. La causa principale di questo aumento è stata il maggior numero di gare disputate. La presenza media nelle gare casalinghe è stata di 59.453 spettatori, nel 2008 era di 59.720, questo dato è dipeso anche dalla qualità degli avversari affrontati in FA Cup. Per la prima volta è stata superata la soglia di 100 milioni di sterline di incassi;
- diritti televisivi per 73,2 milioni di sterline (81,3 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 23,36% sul fatturato totale del gruppo, in aumento del 7,02% rispetto all’esercizio precedente. Se consideriamo solo il fatturato dell’attività calcistica, i ricavi da diritti TV hanno un’incidenza del 32,52% sul totale. L’aumento è dovuto soprattutto al raggiungimento della semifinale di Champions League, mentre la redistribuzione dei diritti da Premier League ha leggermente penalizzato il gruppo;
- ricavi da merchandising per 13,9 milioni di sterline (15,4 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 4,44% sul fatturato totale del gruppo, con un incremento del 6,92% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza dei ricavi da merchandising sul fatturato del settore calcistico è del 6,19%;
- ricavi da sponsorizzazioni per 34,2 milioni di sterline (38,0 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 10,92%, in aumento del 9,27% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza dei ricavi da sponsorizzazioni sul fatturato del settore calcistico è del 15,19%;
- ricavi da prestiti giocatori per 3,6 milioni di sterline (circa 4,0 milioni di euro), con un’incidenza percentuale del 1,15% sul fatturato totale del gruppo, in aumento rispetto alle 400 mila sterline dell’esercizio precedente.
- ricavi da proprietà immobiliari merce per 88,3 milioni di sterline (98,1 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 28,18% sul fatturato totale del gruppo, con un notevole incremento rispetto ai 15,2 milioni di sterline (16,9 milioni di euro) dell’esercizio precedente;
Le spese operative complessive ammontano a 274,8 milioni di sterline (305,3 milioni di euro) in aumento di circa il 40% rispetto ai 196,2 milioni di sterline (218 milioni di euro) registrati al 31 maggio 2008. Per quanto riguarda il settore calcistico, il costo del lavoro è salito a 104 milioni di sterline (nel 2008 era 101,3 milioni di sterline) e rappresenta il 46,2% dei ricavi di tale settore (nel 2008: 48,8%).
Il risultato operativo è positivo per 38,5 milioni di sterline (42,8 milioni di euro).
La differenza tra plusvalenze e minusvalenze derivanti dall’attività di compravendita di giocatori è positiva per 23,2 milioni di sterline (25,7 milioni di euro). Le maggiori plusvalenze sono state registrate per le cessioni di Alexander Hleb e Justin Hoyte.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 16,6 milioni di sterline (18,5 milioni di euro), nel 2008 risultavano pari a16,9 milioni di sterline. L’importo di 14,8 milioni di sterline si riferisce agli oneri finanziari riguardanti il prestito obbligazionario a lungo termine e a tasso fisso relativo alla costruzione dello stadio. Gli oneri finanziari riguardanti i prestiti contratti per i progetti immobiliari "Highbury Square" e "Queensland Road" sono stati imputati nel valore delle rimanenze. Gli interessi attivi sulle disponibilità liquide del Gruppo sono stati pari a 2.7 milioni di sterline (2008 - 4,0 milioni di sterline). Questo dato è stato negativamente influenzato dalla riduzione dei tassi di interesse durante l'anno. Il risultato prima delle imposte è positivo per 45,5 milioni di sterline (50,6 milioni di euro).
Le imposte sul reddito ammontano a 10,2 milioni di sterline ( 11,4 milioni di euro).
Il risultato netto è positivo per 35,2 milioni di sterline (39,1 milioni di euro) in aumento del 37% circa rispetto al risultato dell’esercizio chiuso al 31/05/2007 pari a 25,7 milioni di sterline (28,6 milioni di euro).
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L’indebitamento finanziario netto del gruppo ammontante a 297,7 milioni di sterline è dovuto principalmente al debito contratto per il finanziamento dello stadio. Alla data del 31 maggio 2009, tale prestito, che ha durata ultraventennale a tasso fisso, si è ridotto 250,2 milioni di sterline a 244,9 milioni di sterline, essendo stato effettuato un rimborso di 5,3 milioni di sterline.
Sempre alla stessa data, come già detto, il debito contratto per i progetti immobiliari si è ridotto da 139,3 milioni di sterline a 129,6 milioni di sterline. Questo debito, contratto a tasso variabile indicizzato al LIBOR più spread, è stato rifinanziato con scadenza dicembre 2010 e dovrebbe estinguersi senza problemi, con le vendite degli appartamenti.
I prestiti obbligazionari a lungo termine, invece sono passati da 26,1 milioni di sterline a 26,4 milioni di sterline.
A lenire questi debiti concorrono le disponibilità liquide che sono aumentate da 93,3 milioni di sterline a 99,6 milioni di sterline.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

Nella foto tratta da http://www.europe-re.com il residence Highbury Square

lunedì 2 novembre 2009

ESCLUSIVA IL PALLONE IN CONFUSIONE – INCHIESTA: I ricavi degli stadi di proprietà in Europa? Derivano dai biglietti

E' questo il risultato dell'esame dei bilanci di 11 grandi società calcistiche: se è vero che i diritti tv sono bilanciati dalle altre voci, le somme derivanti dalle attività commerciali sono però inferiori a quelle da botteghino. La costruzione dei nuovi impianti andrebbe incontro a una serie di problemi scio-finanziari da non trascurare

Costruire nuovi stadi per aumentare i ricavi sembra essere la nuova parola d’ordine del calcio italiano. Aumentare i ricavi da stadio non sarà un’impresa semplice. Ci sono diversi ordini di problematiche da affrontare. Il Pallone in Confusione in questa sua esclusiva inchiesta ne cita solo tre, limitiandoci a quelle strutturali, finanziarie e socio-culturali, che richiedono l’applicazione di strategie a lungo termine per essere risolte. Le problematiche strutturali che vanno dalla progettazione alla realizzazione dell’impianto, passando attraverso i vari piani regolatori ed opere di urbanizzazione, richiedono certamente più di qualche anno per essere risolti. Si pensi al progetto dello stadio della Juventus, sono passati circa dieci anni dal suo avvio.Le problematiche finanziarie non sono da meno. Da quali fonti di finanziamento attingere i soldi per costruire? Facendo aumenti di capitale ad hoc? Contraendo dei mutui, aumentando l’indebitamento delle società? Rendendo edificabili terreni agricoli e vendendo gli appartamenti che si potranno costruire? E chi paga gli oneri di urbanizzazione di queste nuove zone (se non addirittura nuove piccole città) ubicate molto spesso al di fuori del centro urbano senza strade? I ricavi generati dall’investimento saranno in grado di ripagarlo?Le problematiche socio-culturali, presuppongono che si inneschi nella mentalità del tifoso un nuovo modo di vivere lo stadio, come luogo di ritrovo e di socializzazione e non come luogo di scontro. Stadi nuovi, soprattutto più accoglienti e dotati di diverse attrazioni devono essere in grado di schiodare dalla poltrona il tifoso televisivo abbonato alla pay-TV. Risolte positivamente tali problematiche non è escluso che le presenze negli stadi possano aumentare, generando “nuovi” ricavi, da intendersi sia come di utilizzo a pieno della “capacità produttiva” dello stadio, che di nuove forme di proventi derivanti da attività accessorie (ristoranti, alberghi, negozi).Possiamo semplicemente definire come “ricavi da stadio” quei componenti positivi di reddito derivanti dalle attività che si svolgono nello stadio o nelle sue adiacenze. Per dare una definizione corretta di “ricavo da stadio” si dovrebbe a priori definire “lo stadio” in funzione dell’attività che esso è destinato a svolgere, anche in considerazione di chi è il proprietario. Definendo lo stadio come un bene immobile strumentale destinato ad ospitare eventi sportivi e di altro genere, come ad esempio concerti musicali, dovremmo dedurre che la principale fonte di ricavo che uno stadio può produrre è la vendita dei biglietti per assistere a tali eventi. Per generare ulteriori ricavi tali strutture immobiliari, che insistono su aree molte estese, dovrebbero garantire la presenza di ristoranti, bar, negozi, del museo della squadra che vi gioca e se vi fossero ulteriori aree edificabili a disposizione, dovrebbero essere presenti anche centri commerciali e alberghi, dati per lo più in gestione a terzi (da cui ricavare affitti) o a società appositamente costituite. La presenza di centri commerciali, ristoranti, musei e negozi serve a creare delle presenze e flussi di ricavi anche in giorni senza eventi sportivi. Tuttavia, è innegabile, che il grosso dei proventi deriva dalla vendita dei biglietti. Bisogna garantire quindi stadi moderni, confortevoli e sicuri. Il tentativo di cercare di aumentare la “capacità produttiva” dello stadio deve essere visto in chiave di diversificazione delle fonti di entrata, in modo tale da non dipendere esclusivamente dai diritti TV. Di seguito si espone una rassegna dei fatturati di alcuni club europei. Per le società che redigono il bilancio in sterline si è considerato il cambio a 0,90 sterline per 1 euro.
Borussia Dortmund

Il club tedesco del Borussia Dortmund fa parte di un gruppo controllato da Borussia Dortmund GmbH & Co. KGaA. Il Borussia Dortmund è stato il primo club di calcio tedesco ad essere quotato alla Borsa di Francoforte il 31 ottobre 2000. Il gruppo è proprietario dello stadio denominato: “Signal Iduna Park”. Tale nome è stato adottato dal 1° dicembre 2005, precedentemente si chiamava: “Westfalenstadion”. Lo stadio ha assunto il nome della società “Signal-Iduna” operante nel campo assicurativo-finanziario. Dal 2003 tale stadio è capace di ospitare 81.264 spettatori.Il Fatturato consolidato per l’esercizio 2008/2009 è stato di 114.730 migliaia di euro contro 112.984 migliaia di euro del 2007/2008.Nel dettaglio il fatturato è così suddiviso:- Ricavi da Biglietteria 22,2 milioni di euro (anno precedente: 22,6 milioni di euro);- Ricavi da Sponsorizzazioni 39,1 milioni di euro (anno precedente EUR 39,3 milioni);- diritti tv 22,4 milioni di euro (anno precedente: 26,0 milioni di euro);- i trasferimenti 11,2 milioni di euro (5,3 milioni nel 2007/2008)- Merchandising, ristorazione, licenze 17,5 milioni di euro (17,7 milioni di euro nel 2007/2008);- Altri ricavi 2,1 milioni di euro (1,9 milioni di euro nel 2007/2008)Escludendo i ricavi da trasferimenti il fatturato scenderebbe a 103.478 migliaia di euro, l’incidenza dei ricavi da biglietteria sarebbe del 21,43%, l’incidenza dei ricavi da sponsor sarebbe del 37,89%, l’incidenza dei ricavi da diritti TV sarebbe del 21,67%, l’incidenza dei ricavi da Merchandising, ristorazione, licenze sarebbe del 16,95%, mentre l’incidenza degli altri ricavi sarebbe del 2,06%.In Germania la negoziazione dei diritti TV è centralizzata.
Osasuna

L’Osasuna gioca a Pamplona nello stadio denominato: “Reyno de Navarra” capace di ospitare 19,800 spettatori. Tale stadio fino al 2006 era denominato “El Sadar”.Il cambiamento del nome rappresenta un’operazione di “marketing territoriale”, in quanto frutto di un accordo di sponsorizzazione col Governo della Navarra, in base al quale rinominando lo stadio il club ricevere 1,5 milioni di euro in tre anni, con la finalità di promuovere il turismo in Navarra.Per quanto riguarda l’esercizio 2007/2008 il fatturato caratteristico è stato pari a 25.280.802,50, mentre il valore della produzione netta è stato di 28.881.199,68 euro.La composizione del fatturato caratteristico nell’esercizio 2007/2008 è stata la seguente:-Diritti TV pari a 12.948.965,44 euro contro i 10.782.634,42 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 51,22%;-Pubblicità pari a 5.498.509,45 euro contro i 5.169.323,00 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 21,75%;-Gare sportive pari a 817.259,00 euro contro i 4.206.417,02 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 3,23%;-Abbonati e soci pari a 6.016.068,61 euro contro i 5.859.171,93 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 23,80%;In considerazione della piccola capacità dello stadio, possiamo considerare elevato il tasso di fidelizzazione del tifoso, che contribuisce oltre che con la quota sociale annuale anche con l’abbonamento.Tra gli altri componenti positivi nel bilancio al 30 giugno 2008 sono esposti gli “incrementi di immobilizzazioni per lavori interni” ossia il lavoro svolto dalla società per le sue proprietà pari a 2.400.000.00 euro.Tra gli “Altri proventi di gestione” sono esposti:Altri ricavi per euro 1.160.397,18 contro i 2.238.431,43 euro del 2006/2007;contributi per euro 40.000,00 contro i 42.499,77 euro del 2006/2007.
Real Madrid

Il Real Madrid gioca a Madrid nello stadio denominato: “Santiago Bernabeu” capace di ospitare 87.000 spettatori. Per il gruppo che controlla il Real Madrid, il totale dei ricavi per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, ammonta a 365,8 milioni mentre al 30 giugno 2007 ammontavano a 350,9 milioni, l’incremento è stato del 4,25%. I ricavi operativi sono composti da: -ricavi da stadio e soci per 115,9 milioni di euro (94,4 nel 2007), con un’incidenza percentuale del 31,7%;-ricavi da amichevoli e competizioni internazionali per 17,2 milioni di euro (17,5 nel 2007), incidono sul totale dei ricavi per il 4,7%; -diritti tv per 118,5 milioni di euro (114,8 nel 2007) con un’incidenza del 32,4%;-Ricavi da attività di marketing per 114,2 milioni di euro (124,2 milioni nel 2007), con un’incidenza del 31,2%.
Barcellona

Il Barcellona gioca nello stadio di proprietà denominato: “Camp Nou”, capace di ospitare 98.772 spettatori.Il fatturato per l’esercizio 2007/2008 raggiunge la cifra di 308,8 milioni di euro con un incremento di 18,7 milioni di euro rispetto ai 290,1 milioni di euro dell’esercizio 2006/2007, ossia registra un aumento del 6,45%.Le fonti che hanno generato il fatturato di 308,8 milioni di euro sono le seguenti:-Proventi da Soci per 17,1 milioni di euro con un’incidenza del 5,54%;-Ricavi da stadio per 87,6 milioni di euro con un’incidenza del 28,38%;-Media-TV per 116,2 milioni di euro con un’incidenza del 37,64%;-Marketing per 85,9 milioni di euro con un’incidenza del 27,83%;-Altri ricavi per 1,9 milioni di euro con un’incidenza del 0,62%.Se consideriamo unitamente i proventi derivanti dalle quote sociali e i proventi derivanti dagli abbonamenti pari a 32,2 milioni di euro, la loro incidenza sul totale del fatturato è pari al 16% circa, che testimonia l’elevato tasso di fidelizzazione dei sostenitori del club. Durante la stagione 2007/2008 il Fútbol Club Barcelona ha raggiunto la cifra record di 163.000 soci.Nei ricavi da stadio sono compresi i proventi derivanti dalla gestione del museo e dei palchi.
West Ham UnitedWest Ham United Plc è la società a capo del gruppo di cui fa parte il club di calcio professionistico del West Ham Untited, militante nella Premier League, attualmente allenato da Gianfranco Zola. Il West Ham United gioca a Londra nello stadio di sua proprietà denominato: “Boleyn Ground”, capace di ospitare 35.595 spettatori.Il Fatturato consolidato per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008 è stato di 81.543 migliaia di sterline (circa 90,6 milioni di euro); 57.302 migliaia di sterline (circa 63,7 milioni di euro) nell’esercizio chiuso al 31 maggio 2007L'analisi del fatturato per classe di attività mostra quanto segue: -Ricavi da gare e da attività connesse al calcio 18.337 migliaia di sterline (circa 20,4 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 16.967 migliaia di sterline (circa 18,8 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 22,5%.-Diritti TV e sponsorizzazioni centralizzate 40.790 migliaia di sterline (circa 45,3 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 23.911 migliaia di sterline (circa 26,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 50%.-Attività commerciali 12.504 migliaia di sterline (circa 13,9 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 8.549 migliaia di sterline (circa 9,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 15,3%.-Vendite al dettaglio e merchandising 5.357 migliaia di sterline (circa 5,9 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 3.155 migliaia di sterline (circa 3,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 6,6%.-Ristorazione e ospitalità 4.555 migliaia di sterline (circa 5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 4.720 migliaia di sterline (circa 5,2 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 5,6%. La totalità del fatturato è prodotto nel Regno Unito. Nonostante questi ottimi risultati di fatturato West Ham United Plc ha chiuso il bilancio consolidato alla data del 28 maggio 2008 con una perdita di 37.373 migliaia di sterline (circa 41,5 milioni di euro), soprattutto a causa di poste straordinarie. Nell’esercizio precedente chiuso alla data del 31 maggio 2007 la perdita era stata di 19.614 migliaia di sterline (circa 21,8 milioni di euro). Tuttavia, il Patrimonio Netto risultava ancora positivo per 32.557 migliaia di sterline (circa 36,1 milioni di euro).
Manchester United

Il Manchester United fa parte di un gruppo controllato dalla società Red Fooftball Shareholder Limited. Lo stadio in cui gioca è di sua proprietà ed è denominato: “Old Trafford”, capace di ospitare 76.612 spettatori, nella città di Manchester.Il conto economico consolidato al 30 giugno 2008 mostrava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (284,7 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2007 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro) con un aumento del 21,97% rispetto all’esercizio precedente .I 256,2 milioni di sterline, provengono da tre fonti di entrate:- Gare 101,5 milioni di sterline (circa 112,7 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008 (92,5 milioni di sterline nel 2007), con un’incidenza del 39,62% sul totale (44,05% nel 2007)- Media TV per 90,7 milioni di sterline (circa 100,7 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008, (61,5 milioni di sterline nel 2007) , con un’incidenza del 35,40 % sul totale (29,28% nel 2007)- Attività commerciale per 64 milioni di sterline (circa 71,1 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008, (56 milioni di sterline nel 2007), con un’incidenza del 24,98% (26,67% nel 2007).
Everton

Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell'Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante ; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell'attività finanziaria.L'Everton gioca a Liverpool nello stadio denominato: “Goodison Park”, inaugurato nel 1892, ed ha in progetto di costruire uno nuovo. Il Goodison Park può ospitare 40.157 spettatori.Il fatturato per l'anno 2008 ammontava a 75,7 milioni di sterline (circa 84 milioni di euro, considerando un cambio a 0,90 euro), nel 2007 era di 51,4 milioni di sterline (circa 57 milioni di euro), pertanto si è verificato un incremento del 47,14%, dovuto essenzialmente all'aumento dei diritti radiotelevisivi; infatti, la composizione del fatturato è determinata dalle seguenti voci:- Ricavi da biglietteria per 20.460 migliaia di sterline (circa 22,7 milioni di euro), con un aumento del 19,72% rispetto al 2007;- Ricavi da diritti radiotelevisivi per 46.637 migliaia di sterline (circa 51,8 milioni di euro), con un aumento del 69,82% rispetto al 2007;- Sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 5.465 migliaia di sterline (circa 6 milioni di euro), con un aumento del 18,80% rispetto al 2007;- Catering per 880 migliaia di sterline (circa 1 milione di euro), con un decremento del 18,67% rispetto al 2007;- Altre attività commerciali per 2.208 migliaia di sterline (circa 2,4 milioni di euro), con un aumento dell'87,44% rispetto al 2007.La maggiore incidenza percentuale sul totale del fatturato è detenuta dai diritti radiotelevisivi per il 61,65%, nel 2007 tale incidenza percentuale era inferiore e precisamente pari al 53,42%. L'incremento dei diritti radiotelevisivi è dovuto al nuovo contratto triennale con inizio dalla stagione 2007/08, al quinto posto conseguito in classifica e all'aumento del numero di partite trasmesse.
Tottenham Hotspurs

Il Tottenham gioca a Londra nello stadio denominato: “White Hart Lane” capace di ospitare 36.236 spettatori. Al 30 giugno 2008 il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline (circa 127,5 milioni di euro) con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007. La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:-ricavi da Premier League 18.274 (circa 20,3 milioni di euro, incidenza del 15,92% sul totale)-ricavi dalle Coppe 10.341 (circa 11,5 milioni di euro,incidenza del 9.01% sul totale)-ricavi da sponsor 27.778 (circa 30,8 milioni di euro,incidenza del 24,20% sul totale)-ricavi da TV e media 40.329 (circa 44,8 milioni di euro,incidenza del 35,13% sul totale)-ricavi da merchandising 9.723 (circa 10,8 milioni di euro,incidenza del 8,47% sul totale)-altri ricavi 8.343 (circa 9,2 milioni di euro,incidenza del 7,07% sul totale)Rispetto al 2007, sono stati i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. Se si considerassero tutti i componenti positivi di reddito, come proventi finanziari e straordinari tra cui le plusvalenze derivanti dalla cessione dei “cartellini”, l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito scenderebbe al 30,33%.
Arsenal

L’Arsenal disputa le sue gare a Londra nel nuovissimo stadio denominato: “Emirates Stadium” capace di ospitare 64.355 spettatori.Il fatturato del Gruppo escludendo i ricavi della joint-venture Arsenal Broadband Limited e i ricavi derivanti dalla gestione dei contratti dei calciatori, ammonta a 222.498 migliaia di sterline (+11,08% rispetto al 2007) e corrisponde a circa 247,2 milioni di euro. La composizione del fatturato è la seguente:-biglietti da gare 94.580 migliaia di sterline (pari a circa 105 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 42,51% sul totale; -diritti TV 68.360 migliaia di sterline (pari a circa 75,9 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 30,72% sul totale; -merchandisng 13.052 migliaia di sterline (pari a circa 14,5 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 5,87% sul totale; -sponsor 31.259 migliaia di sterline (pari a circa 34,7 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 14,05% sul totale; -ricavi da proprietà immobiliari 15.247 migliaia di sterline (pari a circa 16,9 milioni di euro) , con un'incidenza percentuale del 6,85% sul totale. Per quanto riguarda i ricavi del settore immobiliare, bisogna dire che essi risentono del fatto che nell'esercizio precedente si era verificata un'importante vendita nel complesso residenziale di Drayton Park. L’Arsenal ha abbandonato il suo vecchio stadio “Highbury”, dove sono stati costruiti appartamenti. Nonostante la vendita di appartamenti l’Arsenal si è dovuta indebitare per far fronte alla costruzione del nuovo stadio.
Chelsea

La società Chelsea Limited è la controllante del gruppo nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio professionistico denominato Chelsea Football Club Limited. In ultima istanza il controllore di Chelsea Limited risulta essere Roman Abramovich.Il Chelsea gioca a Londra nello stadio “Stamford Bridge”, nel quartiere Fulham, capace di ospitare 42.055 spettatori.Il 13 febbraio 2009 il gruppo con un comunicato pubblicato sul stito Chelseafc.com, ha reso noto i risultati economico-finanziari relativi alla gestione 2007/2008. Al 30 giugno 2008 il fatturato del Gruppo registra un aumento dell’ 11,9%, assestandosi a 213,1 milioni di sterline (circa 237 milioni di euro) a fronte di 190,5 milioni di sterline della stagione 2006 / 07. Il fatturato legato all’attività calcistica sale a 189,8 milioni di sterline (circa 210,9 milioni di euro), con un aumento del 14,8% rispetto alla stagione precedente. Nel fatturato legato all’attività calcistica sono compresi i ricavi derivanti dal settore dei media che ammontano a 77,6 milioni di sterline (circa 86,22 milioni di euro), con un’incidenza del 36,33% e con una crescita del 30,2% rispetto al 2006/2007. Gli altri segmenti di fatturato riguardano: attività alberghiera e servizio catering; merchandising, servizi per il tempo libero, gestione immobiliare, parcheggi e altri eventi. Per quanto riguarda l’attività alberghiera e servizio catering registra ricavi per 8,9 milioni di sterline (circa 9,9 milioni di euro) con un’incidenza del 4,17%; l’attività di merchandising ottiene ricavi per 9,6 milioni di sterline (circa 10,6 milioni di euro) con un’incidenza del 4,49%, mentre le altre attività producono ricavi per 5,3 milioni di sterline (circa 5,9 milioni di euro) con un’incidenza del 2,48%.
Olympique Lyonnais

L’Olympique Lyonnais fa parte di un gruppo e gioca a Lione nello Stade Municipal de Gerland, capace di ospitare 41.044 spettatori. E’ prevista la costruzione di un nuovo stadio.Al 30 giugno 2008 il conto economico consolidato evidenziava "entrate" per un importo complessivo di 211.642 migliaia di euro a fronte di 214.077 migliaia di euro dell'esercizio precedente. Escludendo le "entrate" derivanti dalle cessioni dei contratti dei calciatori, i ricavi operativi ammontano a 155.712 migliaia di euro (140.553 migliaia di euro nel 2007).Ricavi da biglietti per manifestazioni sportive. La vendita dei biglietti per le partite, nel 2007/2008, ha raggiunto la cifra di 21,8 milioni di euro, che rappresenta il livello più alto nella storia del gruppo e il miglior risultato di tutti i club francesi. Tali ricavi rappresentano il 14% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.Diritti TV. I ricavi da diritti televisivi sono costituiti dagli importi percepiti a titolo di ridistribuzione dei diritti audiovisivi a livello nazionale: dalla Ligue Football Professionnel per la Ligue 1 e la coppa di Lega; dalla Féderation Football Française per la Coppa di Francia; dalla Uefa per la Champion's League. I diritti televisivi percepiti dall' OL Groupe sono aumentati e hanno toccato i 75 milioni, di cui 27,5 da competizioni internazionali. Tali ricavi rappresentano il 48,2% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.Sponsor e pubblicità. I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e partnership provengono dalla vendita di spazi pubblicitari, sponsorizzazioni e servizi di "ospitalità". Più di 500 società sono partner del Gruppo. Nel 2007/2008, i proventi netti da questa attività hanno raggiunto la cifra di 20,4 milioni, con un aumento del 12,9%. Tali ricavi rappresentano il 13,1% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.Ricavi da sfruttamento economico del marchio. I ricavi "da marchio", comprendono tra gli altri, la commercializzazione dei prodotti come magliette e gadgets vari, la produzione e la distribuzione di immagini, le licenze di esercizio, i viaggi, signing fees e altro. Tali ricavi si sono sviluppati positivamente (+ 7,5 M ) a 38,5 milioni, con un aumento del 24,1%. Tali ricavi rappresentano il 24,7% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.La commercializzazione di prodotti sportivi e simili con i colori dell'Olympique Lyonnais ha prodotto 12,7 milioni di euro di ricavi. Nel settembre 2007, OL Group ha firmato per un periodo di 10 anni a partire dalla consegna del nuovo stadio, un contratto con Sportfive riguardante la concessione in esclusiva dei diritti di marketing, diritti di "ospitalità", la pubblicità all'interno dello stadio, i diritti media dello stesso e il nome dello stesso ("naming right"). A fronte di tale impegno contrattuale Sportive verserà a titolo di diritti ("Droit d'entrée" o "signing fee") la cifra di 28 milioni di euro, da ripartire in quattro rate annuali di 7 milioni, a partire da dicembre 2007 fino a dicembre 2010. Da notare che Sportfive è la stessa società che ha siglato l'accordo con la Juventus di Jean-Claude Blanc. Nel mese di giugno del 2008, si è concluso un contratto di ristorazione con Sodexo. Sodexo ha pagato 3,5 milioni di euro. I ricavi prodotti da "OL Images" sono pari a 4,6 milioni nel 2007/2008.Altri ricavi ammontano a 10,34 milioni di euro.

L'ESEMPIO DELLA LIGUE 1

Premesso che nella contabilità del calcio francese, lo scambio di giocatori è considerato rientrante nella gestione ordinaria e partecipa alla determinazione del risultato operativo.Dal conto economico aggregato, esclusi i trasferimenti calciatori, per l’esercizio 2007/2008 dei club della “Ligue 1” di Francia, elaborato dalla Commission de Contrôle des Clubs Professionnels, su un totale di ricavi pari a 988.588.000 di euro, emerge che l’incidenza dei diritti audiovisivi è del 56% (556.737 migliaia di euro). I ricavi da sponsor e pubblicità hanno un’incidenza del 20 % (191.832 migliaia di euro).I ricavi da gare incidono per l’14% (136.971 migliaia di euro). Gli Altri ricavi, comprensivi del Merchandising, hanno un’incidenza dell’ 8% (82.283 migliaia di euro, di cui 15.072 migliaia di euro per Merchandising).Le sovvenzioni e i contributi da enti territoriali hanno un’incidenza del 2 % (20.765 migliaia di euro).L’incidenza dei diritti TV sul totale dei ricavi scende al 50% per quei club che fatturano oltre 55 milioni di euro, mentre sale per gli altri. In particolare per i club che fatturano meno di 30,45 milioni di euro tale incidenza sale al 63,5%.
CONCLUSIONE
Da questa rassegna di dati di fatturato riguardanti alcuni club di calcio esteri, accomunati dal fatto che sono possessori dello stadio in cui giocano, si può desumere che uno stadio che funzioni, o con alto tasso di capacità produttiva riesce ad attenuare la dipendenza di tali club dai diritti televisivi.
Luca Marotta

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venerdì 30 gennaio 2009

Premier league, cifre mostruosamente proibite

Ecco le quotazioni di mercato di alcuni assi d’Oltremanica, sostenibili soltanto dalle tre grandi Inter, Milan e Juventus: Cristiano Ronaldo 60 milioni, Gerrard 45, Drogba 40, Fabregas 38, Lampard 37, Adebayor 24

Ecco i sogni mostruosamente proibiti dei tifosi italiani. Fuoriclasse fuori dalla portata delle tasche dei club nostrani: ad eccezione di Inter, Milan e Juventus, che possono permettersi di aprire il portafoglio qualora i loro dirigenti lo volessero. Ma prima di iniziare la nostra carrellata di assi dalla ricca (ma anche indebitata) Inghilterra, leggiamo i dati dei principali campionati d’Europa. Stando ai dati del sito Transerfermarket.de, la Premier League presenta il valore di mercato complessivo più elevato per i suoi 556 giocatori suddivisi in 20 squadre, pari a oltre 3 miliardi di euro. Seconda la Primera Division con oltre 2,5 miliardi per i suoi 508 calciatori militanti in 20 società. Il parco dei 565 atleti delle 20 formazioni della nostra Serie A è al terzo posto con 2,31 miliardi. Seguono la Bundesliga con 1,53 miliardi (491 giocatori in 18 squadre) e la Ligue 1 con 1,37 miliardi (20 in 560).
Voliamo oltre Manica e rechiamoci a Londra per esaminare il Chelsea. La squadra del miliardario russo Roman Abramovich presenta il valore di mercato più elevato della Premier League con 386 milioni. L’oggetto dei desiderio di tifosi e presidenti del Belpaese è sicuramente Drogba: chi volesse intavolare una trattativa dovrà munirsi necessariamente della cifra esorbitante di 40 milioni. Tuttavia, il rendimento del 30enne attaccante franco-ivoriano non è stato finora esaltante: 10 partite in campionato, sei volte entrato dalla panchina due volte sostituito, un gol in 520 minuti. Il capocannoniere Anelka (14 gol in 22 partite e 1714 minuti giocati, una marcatura ogni 122 minuti e tre assist vincenti) ne vale molto meno: 18 milioni. Segue Lampard, il 30enne centrocampista offensivo a lungo corteggiato l’estate scorsa dall’Inter: il suo prezzo di mercato è di 37 milioni, da cui partire per i successivi rilanci. Per lui 22 partite per 1963 minuti giocati, 9 gol (uno ogni 218 minuti) e 4 assist vincenti. Trentatrè milioni sono invece necessari per poter discutere di un eventuale trasferimento del roccioso difensore Terry (28 anni): invece ne occorrono 32,5 per il centrocampista ganese Essien, infortunato fino a marzo. E’ il turno di un altro centrocampista, Ballack, 32enne nazionale tedesco: vale 28 milioni. Alzi la mano che vuole il portiere Cech e lasci alla cassa 28 milioni. Per l’attaccante portoghese Carvalho, attualmente fermo per infortunio, ne occorrono 22 milioni.
La seconda squadra inglese per valore è il Manchester United con 383,2 milioni. La domanda è d’obbligo: quanto vale la stella portoghese (nella foto) Cristiano Ronaldo? Mettete 60 milioni sul piatto e vedete che i dirigenti dei "diavoli rossi" vi daranno importanza: e pensare che lo Sporting Lisbona aveva venduto il 24enne fuoriclasse nel luglio 2003 per 17,75 milioni. Per lui 10 gol in 19 gare con 1587 minuti giocati in campionato (una rete ogni 159 minuti) e 5 assist vincenti per i compagni. Rooney, 23enne centravanti della nazionale inglese, ne vale 40 milioni. C’è qualcuno che ha bisogno delle prestazioni del difensore Ferdinand (30 anni)? Staccate un bell’assegno da 33 milioni e vi passa la paura di non averlo. Meno cari, ma non per questo meno accessibili, le quotazioni iniziali dell’attaccante della nazionale bulgara Berbatov, pari a 32 milioni (6 gol e 9 assist in 20 gare, e dell’argentino Tevez, 28 milioni (3 gol e 2 assist in 16 gare). Sull’altra sponda di Manchester, ossia il City, quarta per valore con 227,5 milioni, si segnalano soltanto in particolare i 34 milioni del 25enne brasiliano Robinho. Per lui 11 gol e tre assist in 16 partite disputate (pari a 1409 minuti) in Premier League: media di un gol ogni 128 minuti.
E da Manchester passiamo a Liverpool, la cui rosa vale 292,4 milioni. Solo per intavolare un barlume di trattativa per il 28enne centrocampista centrale Gerrard bisogna recarsi nella città dei Beatles con in tasca un assegno da 45 milioni. E’ autore di 9 reti e 6 assist in 20 partite per 1685 minuti complessivi: mediamente un gol ogni 187 minuti in campionato. Cinque milioni in meno ne vale l’attaccante spagnolo Torres (24 anni): ha segnato 5 gol in 15 partite. Seguono il centrocampista difensivo argentino Mascherano (24 anni, 24 milioni uno per anno) e l’attaccante irlandese Keane (28 anni, 21 milioni). E’ il turno di Xabi Alonso, il 27enne centrocampista difensivo spagnolo che era nel mirino della Juventus la scorsa estate (gli fu preferito Poulsen): adesso la premiata ditta Cobolli&Blanc dovranno trattare tenendo ben presente la base d’asta di 20 milioni. C’è qualcuno che intende riportare negli italici stadi il 27enne difensore di fascia Dossena? Vincoli 8 milioni e i dirigenti dei "Reds" inizieranno i colloqui per la cessione: cifra decisamente non esorbitante. Nell’altra squadra di Liverpool, l’Everton, si segnala il 26enne attaccante centrale nigeriano Yakubu con i suoi 20 milioni iniziali: per lui 4 reti realizzate in 14 gare di campionato, per complessivi 1126 minuti. Media di un gol ogni 282 minuti.
E torniamo a Londra e ci rechiamo nella sede dell’Arsenal, il cui parco giocatori vale 247 milioni, il quarto in Inghilterra. Quanto vale Fabregas, uno degli attaccanti che si trova spesso al centro delle presunte trattative rese note dai media? Occorrono ben 38 milioni per il 21enne attaccante spagnolo, infortunato fino a marzo. Per lui 1 gol in 15 partite (1305 minuti) in Premier, con 4 assist per i compagni. E’ il turno del sogno di mezza estate del Milan, svanito negli ultimi caldi dello scorso agosto: Adebayor, 24enne attaccante del Togo, vale almeno 24 milioni: detiene in campionato 19 presenze con 8 reti in complessivi 1525 minuti disputati. Per lui una media di 1 marcatura ogni 191 minuti: chissà se Galliani sta ancora pensando a lui. Segue il suo collega di reparto Tourè: per il 27enne ivoriano bisogna preparare un bell’assegno (meglio se circolare) da 22 milioni. Invece ne occorrono 19 per il 31enne difensore francese Gallas: 16 milioni per l’attaccante olandese Van Persie (25 anni).
Infine un'altra squadra inglese, il Tottenham, ha tre pezzi pregiati dai prezzi tutto sommato modici rispetto a quelli visti finora. Due sono dell’Est: il centrocampista croato Modric (18 milioni, 23 anni, 1 rete e 5 assist in 19 partite) e l’attaccante russo Pavlyuchenko (13 milioni, 27 anni, 3 reti in 18 partite, infortunato fino ad aprile). Il terzo è Bentley, 24enne centrocampista inglese con sette presenze in nazionale: valore 17 milioni.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte
(1a puntata - continua)

mercoledì 17 dicembre 2008

Jersey, paradiso fiscale del pallone

Nell'"isola del tesoro" del Canale della Manica hanno sede tre società facenti capo all'Arsenal. Ecco tutti i potenziali vantaggi per le squadre di calcio che vogliano imitare il club inglese


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Tra le società rientranti nel perimetro di consolidamento del Gruppo con a capo Arsenal Holdings PLC (controllante tra l'altro di Arsenal Football Club PLC), ne risultano tre che hanno sede nell'Isola di Jersey e precisamente: Arsenal Overseas Limited, Gillespie (Jersey) Limited; Gillespie Holding Company (Jersey) Limited. La società Arsenal Overseas Limited è controllata al 100% e svolge come attività principale operazioni di vendita al dettaglio (Retail Operations). Gillespie (Jersey) Limited e Gillespie Holding Company (Jersey) Limited, entrambe controllate al 100%, sono due "Property Holding" , ossia holding immobiliari utilizzate, in genere, per
investire in beni immobili o in titoli azionari o partecipazioni in altre imprese che investono nel settore immobiliare.
Ma che cos'è l'Isola di Jersey? L'isola di Jersey, il cui nome ufficiale è Bailiwick of Jersey è un'isola posta nel Canale della Manica, pur essendo inglese, non fa parte del Regno Unito, è retta da un governo autonomo che dipende dalla Corona d'Inghilterra. Sfruttando questa autonomia dal Regno Unito, l'isola di Jersey è diventata piazza off-shore a tassazione agevolata.
Per usare una parafrasi è "un'isola che c'è", un'isola della realtà, non certamente un'isola della lealtà e della trasparenza. Possiamo definirla anche "Isola del Tesoro" come ha fatto Fisco Oggi,
Notiziario Fiscale dell'Agenzia delle Entrate, nell'articolo: "Paradisi fiscali a confronto Jersey più seducente di Guernsey" del 21 ottobre 2004, (http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=11737&giornale=11805), in cui tra l'altro è spiegato che le isole del Canale della Manica custodivano 330 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l'Italia, l'articolo 1 del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, del 23 gennaio 2002 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio 2002), elenca i paesi della
cosiddetta "black list", ossia gli Stati e i territori aventi un regime fiscale privilegiato, tra essi figura Jersey (isole del canale).
Ma a cosa può servire possedere una società in un paradiso fiscale? In genere le società con sede nei paradisi fiscali costituiscono lo strumento utilizzato per lo spostamento di capitali.
Esse vengono interposte nelle normali transazioni commerciali, rendendo indiretto il rapporto col fornitore, creando un passaggio in più, con un ricarico a titolo di provvigione. Ad esempio un azienda siderurgica che compra acciaio dall'estero, anziché comprarlo direttamente dal fornitore estero abituale, crea la società "X" in un paradiso fiscale e compra l'acciaio attraverso la società "X". A sua volta la società "X" rivende l'acciaio all'azienda siderurgica ad un prezzo maggiorato. La maggiorazione del prezzo rimane alla società "X" nel paradiso fiscale, senza pagare tasse e rimpinguando ivi i relativi conti bancari. La finalità per cui vengono usate queste società è duplice: abbattere l'imponibile nazionale, trasferendolo in uno stato a più bassa tassazione, creare "provvista" all'estero, al fine di alimentare i pagamenti estero su estero, non esclusi i pagamenti in nero. L'applicazione di tale schema nel mondo del calcio, non troverebbe difficoltà alcuna. Si pensi ai cartellini dei calciatori, in specie quelli sudamericani, posseduti dai procuratori e altri soggetti (anche in percentuale); o alla gestione dei diritti di immagine, che potrebbero essere ceduti a tali società.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte "il pallone in confusione")
Nell'immagine: la mappa dell'isola di Jersey

venerdì 28 novembre 2008

Arsenal: debiti per gli immobili

La società inglese risulta esposta soprattutto sul prestito di 250,2 milioni di sterline (circa 297 milioni di euro) contratto per la costruzione dell'Emirates Stadium. A differenza di alcune società italiane, nonostante l'indebitamento notevole di 318,1 milioni di sterline (377,79 milioni di euro) il gruppo può vantare un patrimonio netto positivo e un utile netto d'esercizio di 25,7 milioni di sterline (circa 30,5 milioni di euro)

La lettura dei dati che emergono dallo "Statement of Accounts and Annual Report" dell'Arsenal Holding PLC, riferito al 31 maggio 2008, offre il quadro di una società indebitata per far fronte a grossi investimenti immobiliari e precisamente: il nuovo stadio "Emirates Stadium" e il complesso residenziale "Highbury Square"(destinato alla rivendita). L'Arsenal Holding PLC controlla al 100% più di dieci società, tra cui Arsenal Football Club PLC, inoltre, ha una partecipazione in una Joint Venture per la gestione del portale internet. L'indebitamento finanziario netto dell'Arsenal al 31/05/2008 ammonta a 318,1 milioni di sterline (circa 377,79 milioni di euro, con un cambio a 0,842) segnando un aumento del 18,60% rispetto al 31/05/2007. Secondo il managing director Ken Friar questo livello di indebitamento netto dovrebbe rappresentare il punto massimo di esposizione debitoria per il gruppo, destinata a ridursi a partire dall'esercizio 2008/09 a seguito del completamento delle vendite del complesso residenziale "Highbury Square". Una quota consistente del debito del Gruppo pari a 250,2 milioni di sterline (circa 297 milioni di euro) è a lungo termine (oltre 20 anni), e riguarda il prestito contratto per la costruzione dell'Emirates Stadium. Un rimborso di 5,0 milioni di sterline è stato effettuato durante l'esercizio in conformità ai termini previsti. La causa principale dell'incremento dell'indebitamento risiede nella contrazione di un ulteriore prestito per la costruzione del complesso residenziale "Highbury Square". Al 31 maggio 2008, l'indebitamento destinato a tale progetto ammonta a 133,5 milioni di sterline (nel 2007 era 62,9 milioni di sterline), corrispondenti a circa 158,5 milioni di euro. Questo prestito, che prevede la durata di due anni, sarà rimborsato col ricavato delle vendite relative agli immobili del complesso residenziale. Per proteggersi dal rischio tasso si è fatto ricorso a strumenti finanziari derivati, non aventi carattere speculativo.
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale al 31 maggio 2008 del Gruppo Arsenal mostra attività non correnti per l'importo di 505.588 migliaia di sterline (circa 600 milioni di euro) , nell'esercizio precedente erano 520.047 migliaia di sterline. Si deve sottolineare che le immobilizzazioni materiali, incidono molto, infatti ammontano a 449.517 migliaia di sterline (circa 533,8 milioni di euro) e costituiscono l'88,91% del totale delle immobilizzazioni e il 53,88% di tutto l'attivo patrimoniale.Il valore netto contabile della rosa dei calciatori ammonta a 55.665 migliaia di sterline (in diminuzione del 13,93% rispetto al 2007). Si pensi che nella rosa dell'Arsenal figurano due calciatori della qualità e della forza di Cesc Fabregas e Adebayor, che da soli hanno un valore di mercato che supera la cifra iscritta in bilancio relativa all'intera rosa. Le attività correnti sono pari a 328.725 migliaia di sterline (circa 390 milioni di euro) registrano un aumento del 55,61% rispetto al 2007 e comprendono disponibilità liquide per l'importo di 93,2 milioni di sterline (+26,28% rispetto al 2007). Una voce cospicua e insolita per un bilancio di una società di calcio è "Stock – development properties" pari a 187.964 migliaia di sterline (circa 223 milioni di euro) con un aumento dell' 87,81% rispetto al 31/05/2007. Questa voce riguarda essenzialmente le rimanenze di proprietà immobiliari destinate alla rivendita riguardanti il complesso residenziale "Highbury Square", l'aumento di tale valore è la causa dell'aumento dell'indebitamento netto.I debiti verso i creditori a breve ammontano a 334.252 migliaia di sterline (150.017 migliaia di sterline al 31/05/2007). Pertanto il passivo "netto" corrente di esercizio ammonta a 5.527 migliaia di sterline a fronte di un attivo netto corrente di esercizio registrato l'anno precedente con 61.231 miglia di sterline.Il passivo non corrente riguardante Creditori con importi da pagare oltre un anno, ammonta a 310,203 migliaia di sterline con una diminuzione del 25,45% rispetto al 2007. Gli Accantonamenti per rischi e oneri raggiungono la cifra di 30.758 migliaia di sterline (-3,23% rispetto al 2007). Il Patrimonio netto ammonta a 159.100 migliaia di sterline (circa 189 milioni di euro) e rispetto a quello registrato il 31/05/2007 di 133.374 migliaia di sterline, segna un aumnento del 19,29%.
IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Il fatturato del Gruppo escludendo i ricavi della joint-venture Arsenal Broadband Limited e i ricavi derivanti dalla gestione dei contratti dei calciatori, ammonta a 222.498 migliaia di sterline (+11,08% rispetto al 2007) e corrisponde a circa 264 milioni di euro. La composizione del fatturato è la seguente in migliaia di sterline:biglietti da gare 94.580 (90.613 nel 2007 +4,38%), con un'incidenza percentuale del 42,51% sul totale; diritti TV 68.360 (44.312 nel 2007 +54,27%), con un'incidenza percentuale del 30,72% sul totale; merchandisng 13.052 (12.064 nel 2007 +8,19%), con un'incidenza percentuale del 5,87% sul totale; sponsor 31.259 (29.518 nel 2007 +5,90%), con un'incidenza percentuale del 14,05% sul totale; ricavi da proprietà immobiliari 15.247 (23.792 nel 2007 -35,92%) , con un'incidenza percentuale del 6,85% sul totale. Per quanto riguarda i ricavi del settore immobiliare, bisogna dire che essi risentono del fatto che nell'esercizio precedente si era verificata un'importante vendita nel complesso residenziale di Drayton Park.
Le spese d'esercizio, esclusi gli ammortamenti dei contratti calciatori, toccano la cifra di 174.480 migliaia di sterline (+9,95% rispetto al 2007), mentre gli ammortamenti dei contratti dei calciatori sono 21.757 migliaia di sterline (+15,84% rispetto al 2007). La somma complessiva delle spese di esercizio ammonta a 196.237 migliaia di sterline con un aumento del 10,58% rispetto al 2007. Da segnalare che l'ammontare complessivo dei costi del personale pari 101.302 migliaia di sterline riguarda il costo sostenuto per 379 dipendenti (tra cui 197 amministrativi). Il risultato relativo alla gestione della compravendita dei contratti dei calciatori segna il prevalere delle plusvalenze per un importo di 26.458 migliaia di sterline con un aumento del 43,27% rispetto al 2007. L'utile da attività ordinarie al lordo degli oneri finanziari ammonta a 48.487 migliaia di sterline, se si esclude la gestione relativa alle operazioni di compravendita dei contratti dei calciatori, e sale a 53.660 migliaia di sterline (circa 63,7 milioni di euro) se la si include. Gli oneri finanziari prevalgono sui proventi finanziari per un importo pari a 16.992 migliaia di sterline (+11,03% rispetto al 2007). Il risultato prima delle imposte sul reddito ammonta a 36.668 migliaia di sterline a fronte di 5.573 migliaia di sterline del 31/05/2007. Le imposte sul reddito (comprensive di imposte differite) ammontano a 10.942 migliaia di sterline a fronte di 2.757 migliaia di sterline del 2007. L'utile netto risultante è 25.726 migliaia di sterline (circa 30,5 milioni di euro), mentre quello che risultava nel 2007 era di 2.816 migliaia di sterline.Nel rendiconto finanziario consolidato si evidenzia che la variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per un importo pari a 19.407 migliaia di sterline. Tra l'altro emergono anche uscite finaziarie per pagamento imposte pari a 4.010 migliaia di sterline. In conclusione possiamo affermare che al forte indebitamento finanziario si contrappone un capitale investito in attività che generano valore. Si pensi che l'Emirates Stadium oltre ad essere utilizzato per le partite di calcio (con una maggior capienza) e utilizzato per concerti di livello mondiale (vedi Bruce Springsteen)ed è stato anche utilizzato per la conferenza stampa del vertice Sarkozy-Brown. Nelle rimanenze, gli immobili destinati alla rivendita, sono stati valutati al minor valore tra il loro costo ed il valore netto di realizzo, anche in questo caso possiamo presumere, che la loro rivendita genererà ulteriore ricchezza per le casse dell'Arsenal, senza considerare, infine, il valore di mercato della rosa calciatori. In ogni caso, a differenza di alcune società italiane, nonostante l'indebitamento notevole il gruppo può vantare un patrimonio netto positivo e l'esposizione di un buon utile netto d'esercizio.
Luca Marotta
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto: l'Emirates Stadium (tratta da http://www.e-architect.co.uk/)
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il pallone in confusione

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