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sabato 22 maggio 2010

Il mistero delle Isole Cayman nel controllo del Liverpool

Nella prima puntata sui conti del Liverpool si evidenzia la presenza della Kop Football (Cayman) Ltd con sede nel famoso paradiso fiscale. I revisori di Kpmg Llp hanno in rilievo che Kop Football (Holdings) Limited, con sede in Inghilterra, che la mancata risoluzione del problema dell’indebitamento finanziario possa minare il principio di continuità aziendale


"You’ll never walk alone" è il motto che campeggia nel logo del Liverpool F.C., ed in questo momento il club di calcio ha bisogno della compagnia di nuovi proprietari nel suo cammino. Oggetto di questa esposizione sarà la descrizione del bilancio consolidato al 31 luglio 2009 di Kop Football (Holdings) Limited, l’ultima controllante, con sede nel Regno Unito, del gruppo, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio professionistico conosciuto come: "Liverpool F.C.". Dalla lettura di quanto segue, si potrà ben comprendere come gli attuali proprietari del club abbiano deciso di porlo in vendita. L’investimento fatto con soldi presi a prestito, nonostante gli aumenti di fatturato, non ha generato quella redditività in grado di ripagare il prestito, inoltre a causa della chiusura dei rubinetti da parte delle banche, la proprietà è stata costretta, a sua volta, a prestare ingenti somme di danaro al club, che fruttano ulteriori interessi da pagare ad una società con sede nelle Isole Cayman, che fa capo sempre ai proprietari americani Hicks e Gillet. Bisogna anche aggiungere che la proprietà ha anche prestato garanzie per 110 milioni di sterline, necessario per il rifinanziamento del prestito bancario scaduto nel 2009. Il 16 aprile 2010, la proprietà del gruppo ha reso noto a mezzo di un comunicato, apparso sul sito internet ufficiale Liverpoolfc.tv, la volontà di cedere il club, nominando Martin Broughton, già presidente di British Airways PLC, come presidente della società Liverpool Football Club e Athletic Grounds Ltd, con un preciso mandato a vendere.
Il punctum dolens della situazione al 31 luglio 2009, è rappresentato dall’enorme costo del debito finanziario, che determina una situazione economica in perdita, la quale, a sua volta, aggrava ulteriormente la situazione patrimoniale già deficitaria. Infatti, le passività superano le attività determinando un patrimonio netto abbondantemente negativo e il 2008/2009 è il terzo esercizio consecutivo con un patrimonio netto negativo. Il quadro è completato dall’aumento dell’indebitamento finanziario netto che è passato da 299,8 milioni di sterline a 351,4 milioni di sterline. E i revisori di Kpmg Llp hanno in rilievo nella relazione, che la mancata risoluzione del problema dell’indebitamento finanziario possa minare il principio di continuità aziendale.
Per quanto riguarda il caso Liverpool vi sono delle analogie con il caso Manchester United. La prima è la modalità di acquisto dei due club, la seconda è la nazionalità statunitense dei proprietari. Infatti, in entrambi i casi è avvenuto l’acquisto del club di calcio ad opera di imprenditori statunitensi, con un’operazione di Leverage Buy-Out, ossia si è utilizzata una società indebitata con le banche per acquistare il club di calcio. Nel caso del Liverpool, la società veicolo utilizzata è stata: Kop Football Limited. Il 23 marzo 2007, Kop Football Limited acquisì il 100% della società Liverpool Football Club e Athletic Grounds Ltd, per un corrispettivo in contanti di 175 milioni di sterline, a cui sono stati aggiunti costi di acquisizione per 8,5 milioni di sterline, valorizzando l'investimento a 183,5 milioni di sterline. Questa operazione era supportata dalla convinzione che la redditività del club sarebbe stata in grado di ripagare il costo del debito oltre che rimborsare il debito stesso.
Secondo gli amministratori di Kop Football (Holdings) Limited, gli elementi chiave della strategia del Gruppo per la crescita sono: il rafforzamento della squadra di calcio, lo sfruttamento del marchio, e il finanziamento per la costruzione del nuovo stadio.
Dal punto di vista sportivo la stagione 2008/2009 ha visto il conseguimento del secondo posto in Premier League ed il raggiungimento dei quarti di finale in Champions League, con l’eliminazione subita ad opera del Chelsea. Il secondo posto in campionato ha permesso di aumentare il fatturato derivante dai diritti TV.
La struttura del Gruppo
La struttura del gruppo che controlla il Liverpool Football Club è piuttosto complessa. La holding finale risiede negli Stati Uniti, ma la proprietà passa poi, tramite una società con sede nelle Isole Cayman, denominata: "Kop Fottball (Cayman) Limited". Questa società, residente nel "paradiso fiscale" delle Isole Cayman, controlla, a sua volta, la holding del gruppo con sede nel Regno Unito, denominata: "Kop Football (Holdings) Limited".
La catena di controllo dall’alto verso il basso è la seguente: Kop Investment LLC (USA); Kop Football (Cayman) Ltd (Isole Cayman); Kop Football (Holdings) Ltd (UK); Kop Football Ltd (UK); Liverpool Football Club & Athletic Grounds Ltd. (UK).
La società: "Kop Investment LLC", con sede a Dallas, risulta registrata nello stato del Delaware (USA), forse per ragioni fiscali, tale società è la holding di controllo, che è di proprietà congiunta di George N. Gillett e Thomas O. Hicks. Questa società controlla Kop Football (Cayman) Ltd.
Kop Football (Cayman) Ltd, è una società, di cui si sa poco, con sede nel paradiso fiscale delle Isole Cayman. Essa controlla Kop Football (Holdings) Ltd.
Kop Football (Holdings) Ltd è la società capogruppo del Regno Unito e ha presentato i conti consolidati derivanti dalle sue due controllate: Kop Football Ltd e Liverpool Football Club & Athletic Grounds Limited.
Kop Football Ltd è la società indebitata, che è stata utilizzata per l'acquisto del club di calcio. Tale società di fatto è solo una subholding, in quanto come attività possiede solo la società Liverpool Football Club & Athletic Grounds Limited. Liverpool Football Club & Athletic Grounds Limited è la società meglio conosciuta come "Liverpool FC". Questa è la società che è stata venduta da David Moores a Gillett e Hicks e che ora è di loro proprietà attraverso una serie di holding come sopra descritto. (1 - continua)

Luca Marotta
jstargio@gmail.com

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

martedì 27 aprile 2010

Sorpresa: il gruppo Chelsea è ancora indebitato con Abramovich

Nonostante una comunicazione del club londinese il bilancio al 30 giugno 2009 della Fordstam Limited, che controlla la squadra di calcio, presenta un debito infruttifero verso il suo proprietario per l’ammontare complessivo di 726,4 milioni di sterline



Dall’11 agosto 2009 , "Fordstam Limited", anagramma del nome dello stadio "Stamford", è la nuova denominazione della società controllante il gruppo in cui rientra il club di calcio professionistico denominato: "Chelsea Football Club". La precedente denominazione era: "Chelsea Limited". In ultima istanza il controllore del gruppo risulta essere Roman Abramovich.
Le società commerciali operative del gruppo sono le seguenti: Chelsea Football Club Limited, club di calcio professionistico; Chelsea Car Parks Limited, che si occupa della gestione dei parcheggi; Chelsea Digital Media Limited, con oggetto sociale riguardante la gestione della TV e del sito Internet; Chelsea Leisure Services Limited, che si occupa del fitness club e delle attrazioni destinate ai visitatori; The Hotel at Chelsea Limited, che si occupa della gestione di alberghi e servizio catering; Chelsea FC Merchandising Limited, che si occupa del merchandising, della vendita per corrispondenza e delle pubblicazioni; Chelsea FC plc, che è una subholding; Stamford Bridge Securities Limited, che è una holding immobiliare; Stamford Bridge Projects Limited, che opera nel settore della ristorazione. Inoltre esistono società non commerciali come Chelsea Training Ground Limited e altre tre società inattive.
Nella stagione 2008/2009 il Chelsea ha conseguito il terzo posto nella Premier, ha vinto la FA Cup ed è stato semifinalista in Champions League. La media spettatori nello stadio Stamford Bridge, che ha una capacità di 41.841 spettatori, è stata di 41.496, (41.074 nel 2007/2008), pertanto il tasso medio di occupazione dello stadio è stato del 99,17%.
Il bilancio consolidato al 30 giugno 2009, mostra, "sorprendentemente", ancora una situazione fortemente indebitata, con un indebitamento finanziario netto ammontante a 735,7 milioni di sterline (834,4 milioni di euro), comprensivo del debito infruttifero verso Roman Abramovich per l’ammontare complessivo di 726,4 milioni di sterline (circa 823,8 milioni di euro).
La sorpresa è dovuta al fatto che il sito del Chelsea, in data 13 febbraio 2009, aveva divulgato un comunicato, che, in sede di commento dei risultati al 30 giugno 2008, annunciava il dimezzamento dell’indebitamento, a seguito della conversione in capitale azionario di metà del prestito infruttifero dei soci: "Shareholder loans have been reduced to £339.8m while shareholder capital/equity has increased to £369.9m".
C’è un dettaglio, molto importante, che questo comunicato non dice, ossia che tale operazione si è concretizzata solo a livello di sub-holding: Chelsea FC plc, società controllata da Fordstam Limited e, a sua volta, controllante di Chelsea Football Club Limited.
In parole povere è avvenuto questo: Abramovich ha prestato i soldi a Fordstam Limited; Fordstam Limited li ha prestati a Chelsea FC plc e quest’ultima ha fatto prestiti alle sue controllate tra cui Chelsea Football Club Limited. Al 30 giugno 2008, il bilancio di esercizio di Chelsea FC plc, mostrava debiti verso controllanti a lungo termine per 339,8 milioni di sterline (385,4 milioni di euro) ed un patrimonio netto positivo di 369,8 milioni di sterline (419,4 milioni di euro). Nella sostanza, Fordstam Limited aveva convertito in capitale azionario una parte del suo credito, ma la stessa società rimaneva comunque indebitata con Abramovich, perché quest’ultimo ha preferito rimanere in veste di creditore.
In tale comunicato, nell’esporre i dati economico-finanziari, si fornivano elementi che non potevano essere analizzati compiutamente, poiché i dati si riferivano alla sub-holding Chelsea FC plc e non alla holding controllante di ultima istanza. Infatti, veniva dato rilievo ed importanza ad un fatturato lordo consolidato di 213,1 milioni di sterline e ad una perdita di 65,7 milioni di sterline. Nel bilancio consolidato di Fordstam, invece, la perdita esposta era maggiore, pari a 83,8 milioni di sterline, perché tale perdita considerava, tra l’altro, anche la perdita dell’avviamento a causa dell’impairment test (test che certifica la perdita durevole del valore di una posta di bilancio).
I dati del bilancio consolidato al 30 giugno 2009, sono stati esposti con un comunicato del 30 dicembre 2009, apparso sul sito del Chelsea. In tale comunicato è stato dato l’annuncio della conversione in capitale della restante parte del debito verso l’azionista, ammontante a 340 milioni di sterline: "Remainder of shareholder debt of £340m was capitalised".
Anche in questo caso dobbiamo rilevare che il comunicato in questione si riferisce a Chelsea FC plc e non alla sua controllante Fordstam Limited, che rimaneva indebitata con Abramovich. In effetti Fordstam limited ha convertito in capitale azionario di Chelsea FC plc la somma di 340 milioni di sterline (385,6 milioni di euro) ed il patrimonio netto di Chelsea FC plc, al 30 giugno 2009, risulta positivo per 709,8 milioni di sterline (805 milioni di euro).
In definitiva, mediaticamente era passato un messaggio che lasciava intuire che Abramovich avesse rinunciato al suo credito, per trasformarlo in capitale azionario, ma ciò non è ancora avvenuto a livello di Fordstam Limited ex Chelsea Limited.
Dopo questa digressione necessaria, ritornando al consolidato di Fordstam Limited, dobbiamo evidenziare che la perdita consolidata di 47,4 milioni di sterline è inferiore rispetto all’esercizio precedente del 43,37%, perché la riduzione dei costi è stata nettamente superiore al lieve calo di fatturato registrato. Le riduzioni maggiori sono dovute al fatto che nell’esercizio precedente si era registrata una perdita di 15,6 milioni di sterline a causa dell’azzeramento del valore di avviamento per "impairment test" e l’importo degli ammortamenti è stato superiore di 9,3 milioni di sterline. Inoltre si è verificato anche un incremento del 28,9% registrato dalle plusvalenze realizzate con le cessioni dei giocatori, aumentate di circa 6,4 milioni di sterline.
In questa sede esporremo i dati, al 30 giugno 2009, relativi al bilancio consolidato del gruppo "Fordstam Limited", utilizzando il seguente cambio: 1 EUR = 0,8711 GBP.
STATO PATRIMONIALE
Al 30 giugno 2009, il valore delle attività non correnti ammonta complessivamente a 290,3 milioni di sterline (circa 329,3 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2008 risultavano pari a 353 milioni di sterline (circa 400,5 milioni di euro), con un decremento del 17,77%.
Le immobilizzazioni immateriali, risultano diminuite a 77,8 milioni di sterline (88,3 milioni di euro) da 143,6 milioni di sterline (162,8 milioni di euro) dell’esercizio precedente.
Le immobilizzazioni materiali ammontano a 212,5 milioni di sterline (241 milioni di euro), nel 2008 ammontavano a 209,5 milioni di sterline (237,6 milioni di euro). Per tale voce di bilancio, risultano effettuati investimenti per 12,4 milioni di sterline (14,2 milioni di euro) destinati in parte al centro sportivo di Cobham ed in parte allo stadio "Stamford Bridge".
Le attività correnti ammontano complessivamente a 89 milioni di sterline (101 milioni di euro) con un incremento del 7,43% rispetto all’esercizio precedente. I crediti con scadenza entro l’esercizio successivo registrano un incremento dell’11,5%, infatti sono passati da 56,2 milioni di sterline del 2008 a 62,7 milioni di sterline (71,1 milioni di euro). I crediti con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a 19,8 milioni di sterline (22,4 milioni di euro) in diminuzione del 4,38%, rispetto al 30 giugno 2008. Essi comprendono nella voce "Other debtors" un prestito concesso, nel 1997 a Chelsea Pitch Owners plc (proprietari del campo del Chelsea), che al 30 giugno 2009 residuava per 8.645.944 sterline (9,8 milioni di euro). Tale prestito infruttifero, originariamente ammontante a 11,1 milioni di sterline, con data di rimborso indeterminata, fu concesso affinché Chelsea Pitch Owners plc acquisisse azioni di Chelsea Stadium Limited, all’epoca proprietaria del campo di gioco e soprattutto al fine di salvaguardare Stamford Bridge da operazioni di speculazione immobiliare. Contemporaneamente fu stipulato un contratto di concessione per 199 anni. In parole povere un operazione di vendi e affitta, fatta con i soldi dei tifosi.
Le disponibilità liquide risultano essere pari a 5,7 milioni di sterline (6,4 milioni di euro), con un incremento del 6,82% rispetto all’esercizio precedente.
I debiti con durata inferiore all’esercizio ammontano a 94,7 milioni di sterline (107,4 milioni di euro) con un decremento del 22,24% rispetto all’esercizio precedente (121,8 milioni di sterline). Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2009/2010 per l’importo di 35,9 milioni di sterline.
I debiti con durata superiore all’esercizio espongono la cifra di 743,4 milioni di sterline (843,2 milioni di euro) con un incremento del 2,54% rispetto all’esercizio precedente (725 milioni di sterline). Essi comprendono i debiti verso i soci, che si trovano nella voce "Other loan" con un importo di 726,4 milioni di sterline (700,9 nel 2007/2008).
La voce fondi rischi per joint venture è esposta per complessive 3,5 milioni di sterline (circa 4 milioni di euro), al 30 giugno 2008 era esposta per 3,9 milioni di sterline (4,5 milioni di euro).
Il patrimonio netto è "spaventosamente" negativo per la cifra di 462,3 milioni di sterline (circa 524,3 milioni di euro) soprattutto a causa del riporto a nuovo di perdite di esercizi precedenti (474,9 milioni di sterline) e della perdita di esercizio in corso (47,4 milioni di sterline).
CONTO ECONOMICO
Il fatturato netto del gruppo, con esclusione della joint venture, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2009, ammonta a 205,6 milioni di sterline (233,2 milioni di euro). Esso registra una flessione del 2,4%, rispetto all’esercizio precedente. Nel 2007/2008 risultava pari a 210,7 milioni di sterline (239 milioni di euro).
Il fatturato legato all’attività calcistica risulta pari a 185,2 milioni di sterline (210 milioni di euro), con una riduzione del 2,39% rispetto alla stagione precedente (189,7 milioni di sterline). Il fatturato legato all’attività calcistica comprende i ricavi derivanti dal settore dei media e dalle sponsorizzazioni oltre che dalla vendita dei biglietti. Il leggero calo è dovuto ad una riduzione dei ricavi da sponsorizzazioni.
Per quanto riguarda l’attività alberghiera e servizio catering, essa registra ricavi per 8,9 milioni di sterline (10 milioni di euro) sostanzialmente invariati rispetto al 2007/2008 (+0,15%).
L’attività di merchandising ottiene ricavi per 9,7 milioni di sterline (11 milioni di euro), con un incremento del 1,73% rispetto al 2007/2008.
I ricavi da servizi per il tempo libero ammontano a 1,2 milioni di sterline, segnano un decremento del 13,55% rispetto all’esercizio precedente.
I ricavi da attività immobiliare ammontano a 129 mila sterline, anche se trascurabili in valore assoluto, registrano un decremento dell’87,86%, mentre le altre attività (parcheggio, eventi e altro) producono ricavi per 518 mila sterline (86 mila sterline nel 2007/2008).
Le spese operative ammontano complessivamente a 281,7 milioni di sterline (319,5 milioni di euro), con un decremento del 10,71% rispetto a 315,5 milioni di sterline del 2007/2008 (357,8 milioni di euro). Esse vengono distinte in ordinarie e straordinarie.
Le spese operative ordinarie, che ammontanti a 269,1 milioni di sterline (305,2 milioni di euro), registrano un decremento del’7,98% rispetto all’esercizio precedente.
Le spese operative straordinarie ammontanti a 12,6 milioni di sterline (14,3 milioni di euro), riguardano l’indennità di licenziamento concessa a Scolari. L’anno precedente hanno toccato la ragguardevole cifra di 23 milioni di sterline (26,1 milioni di euro), per l’indennità di licenziamento concessa a due allenatori di prima squadra (Mourinho e Avram Grant) e ai loro staff.
Il costo del personale, se si considerano anche le spese operative straordinarie, ammonta complessivamente a 167,2 milioni di sterline (189,6 milioni di euro), registra un decremento del 2,86%, mentre se si escludono le spese per il licenziamento dei tecnici, tale costo registra un aumento del 3,72%. Il costo del personale riguarda 624 unità (610 nel 2008) di cui 79 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso). L’incidenza percentuale del costo del personale sul fatturato è dell’81,28% (nel 2008 era 81,67%), ma se escludiamo la parte straordinaria riguardante il licenziamento di Scolari, tale incidenza scende al 75,15%. Tra gli altri costi operativi segnaliamo l’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ammontante a 48,9 milioni di sterline (55,5 milioni di euro), con un decremento del 16,04% rispetto all’esercizio precedente. Da evidenziare che nell’esercizio precedente tra i costi è stata rilevata una "perdita di valore" dell’avviamento a causa dell’applicazione della procedura dell’ "impairment test" per 15,6 milioni di sterline (17,7 milioni di euro), questo importo, unitamente all’ammortamento e al fondo ammortamento, determinò l’azzeramento del valore dell’avviamento stesso. In parole povere il "valore recuperabile" dall’avviamento è stato considerato nullo.
L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,4 milioni di sterline (10,7 milioni di euro), con un incremento del 19,13% rispetto al 2007/2008.
E’ stata registrata un’eccedenza di plusvalenze derivanti dalle cessioni dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei giocatori per 28,5 milioni di sterline (32,3 milioni di euro) in aumento rispetto all’anno precedente in cui avevano segnato la cifra di 22,1 milioni di sterline (25,1 milioni di euro). Le cessioni di giocatori più importanti hanno riguardato Bridge e Ben Haim al Manchester City, Sidwell all’Aston Villa e Alcides al PSV Einddhoven.
L’EBIT (il risultato prima degli interessi e delle tasse) è negativo per 46,8 milioni di sterline (53 milioni di euro), ma in misura nettamente inferiore rispetto all’anno prima.
La perdita di gruppo, al 30 giugno 2009, è di 47,4 milioni di sterline (53,9 milioni di euro) in decremento del 43,37% rispetto all’esercizio precedente (83,7 milioni di sterline pari a circa 95 milioni di euro).
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
Nella foto, tratta da englishfootballpost.com, lo stadio Stamford Bridge del Chelsea

lunedì 9 febbraio 2009

Le perdite dell’Everton

La seconda squadra di Liverpool presenta nell’ultimo bilancio chiuso al 31 maggio 2008 un patrimonio netto negativo per 22 milioni di euro, a causa delle perdite a raffica degli anni precedenti portate a nuovo, e un modesto utile di 23400 euro. In programma la costruzione del nuovo stadio, che potrebbe aumentare l'indebitamento complessivo

«Nihil satis nisi optimun», ossia «niente è abbastanza se non il meglio», è il motto dell'Everton Football Club, squadra di calcio di Liverpool fondata, come evidenziato nel suo logo, nel 1878. Non possiamo dire che attualmente tale club rappresenti il meglior club della Premier League, ma ,senz'altro, è un club che lotta per le posizioni a ridosso delle quattro squadre più grandi. Il nome "Everton" fu scelto l'anno successivo alla fondazione, in un albergo vicino ad una pasticceria ed è per questo che i calciatori dell'Everton sono chiamati "Toffees", ossia dolcetti. La costituzione dell'Everton è, quindi, antecedendente a quella del Liverpool, che fu fondato successivamente nell'anno 1892. Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell'Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante ; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell'attività finanziaria. La controllante è una società del tipo Private Limited Company.
L'Everton gioca in uno stadio, il Goodison Park (nella foto), inaugurato nel 1892, ed ha in progetto di costruirne uno nuovo. La scelta del nuovo stadio è stata frutto di un lungo dibattito che ha coinvolto anche la tifoseria, ad un certo punto si era ventilata l'ipotesi, subito scartata, di condividere con il Liverpool la nuova struttura. Alla fine si è deciso di trasferirsi in un nuova struttura ("The Kirkby Project") con ubicazione Kirkby, fuori dalla città di Liverpool.
In tema di investimenti effettuati oltre al rafforzamento della squadra che ha permesso il raggiungimento del quinto posto in campionato e il relativo conseguimento del diritto di partecipare alla coppa Uefa, bisogna segnalare il “Finch Farm” nuovo centro di allenamento. Il bilancio consolidato dell'Everton espone un patrimonio netto negativo a causa di perdite relative ad esercizi precedenti riportate a nuovo. L’esercizio chiuso il 31 maggio 2008 segna il ritorno ad un modesto utile di 26mila sterlina (pari a 23400 euro, col cambio a 0,90 euro), dopo che sia nel 2006 che nel 2007 si erano registrate perdite rispettivamente per 10.794 migliaia di sterline (circa 12 milioni di euro) e 9427 migliaia di sterline (circa 10,5 milioni di euro). Il rendiconto della seconda squadra di Liverpool denota una società sottocapitalizzata e abbastanza indebitata, che ha il problema di costruire un nuovo stadio (con possibile ulteriore indebitamento), ma che ha anche un’interessante rosa calciatori: si pensi che nel bilancio non sono valorizzati, in quanto provenienti dal vivaio, giocatori come Tony Hibbert, Leon Osman, James Vaughan e Victor Anichebe.

Stato Patrimoniale
Il totale delle immobilizzazioni al 31 maggio 2008 ammontano a 49.321 migliaia di sterline (circa 54,8 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 36.753 migliaia di sterline (circa 40,8 milioni di euro). Le immobilizzazioni immateriali ammontano a 39.435 migliaia di sterline (circa 43,8 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 26.486 migliaia di sterline. Per quanto riguarda le immobilizzazioni immateriali che comprendono la rosa calciatori, nel corso dell'esercizio sono stati effettuati acquisti per circa 28 milioni di sterline (circa 31 milioni di euro) e cessioni per circa 19 milioni di sterline (circa 21 milioni di euro). Il fiore all'occhiello degli acquisti effettuati è rappresentato dall'acquisto del ventenne belga Marouane Fellaini per 15 milioni di sterline. Le immobilizzazioni materiali risultano pari a 9.886 migliaia di sterline (circa 11 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 10.267 migliaia di sterline. Il 31 maggio 1999 parte di tali immobilizzazioni sono state fatte oggetto di rivalutazione per circa 13 milioni di sterline (circa 14,4
milioni di euro). Le attività correnti evidenziano: crediti per 12.327 migliaia di sterline (circa 13,6 milioni di euro) e attività finanziarie pari 2.767 migliaia di sterline (circa 3 milioni di euro). Le attività finanziarie correnti consistono in titoli a breve termine per l'importo di 2.767.000 di sterline, nel 2007 l'importo era uguale.
I debiti con durata inferiore all'esercizio ammontano a 50.931 migliaia di sterline (circa 56,6 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 32.483 migliaia di sterline (circa 36 milioni di euro), risultano in aumento del 56,79%. Bisogna precisare che in tale voce sono inclusi i ratei e risconti passivi per l'importo di 16.969 migliaia di sterline, nel 2007 erano 14.354 migliaia di sterline, trattasi per lo più di ricavi anticipati.
I debiti con durata superiore all'esercizio ammontano a 32.849 migliaia di sterline (circa 36,5 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 22.758 migliaia di sterline. Anche in tale voce sono inclusi ratei e risconti passivi per l'importo di 2.210 migliaia di sterline (nel 2007 erano 1.833 migliaia di sterline). Gli accantonamenti a fondi rischi risultano pari a 396 mila sterline (circa 440 mila euro), nel 2007 erano pari a 484 mila sterline.
Il patrimonio netto è negativo per 19.761 migliaia di sterline (circa 22 milioni di euro), nel 2007 era negativo per 19.787 migliaia di sterline. Il patrimonio netto negativo è causato, come già scritto, dalla presenza di perdite portate a nuovo relative agli esercizi precedenti che ammontano a 47.947 migliaia di sterline (circa 53,2 milioni di euro).

Conto economico
Il fatturato per l'anno 2008 ammonta a 75,7 milioni di sterline (circa 84 milioni di euro, considerando un cambio a 0,90 euro), nel 2007 era di 51,4 milioni di sterline (circa 57 milioni di euro), pertanto si è verificato un incremento del 47,14%, dovuto essenzialmente all'aumento dei diritti radiotelivisi; infatti, la composizione del fatturato è determinata dalle seguenti voci:
- Ricavi da biglietteria per 20.460 migliaia di sterline (circa 22,7 milioni di euro), con un aumento del 19,72% rispetto al 2007;
- Ricavi da diritti radiotelevisivi per 46.637 migliaia di sterline (circa 51,8 milioni di euro), con un aumento del 69,82% rispetto al 2007;
- Sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 5.465 migliaia di sterline (circa 6 milioni di euro), con un aumento del 18,80% rispetto al 2007;
- Catering per 880 migliaia di sterline (circa 1 milione di euro), con un decremento del 18,67% rispetto al 2007;
- Altre attività commerciali per 2.208 migliaia di sterline (circa 2,4 milioni di euro), con un aumento dell'87,44% rispetto al 2007.
La maggiore incidenza percentuale sul totale del fatturato è detenuta dai diritti radiotelevisivi per il 61,65%, nel 2007 tale incidenza percentuale era inferiore e precisamente pari al 53,42%. L'incremento dei diritti radiotelevisivi è dovuto al nuovo contratto triennale con inizio dalla stagione 2007/08, al quinto posto conseguito in classifica e all'aumento del numero di partite trasmesse. Le spese operative ammontano a 81.2 milioni di sterline (circa 90,2 milioni di euro) di cui 12,4 per ammortamenti dei cartellini deicalciatori. Nel 2007 le spese operative ammontavano a 62,4 milioni di sterline.
L'ammontare complessivo dei costi del personale è pari a 44,5 milioni di sterline, nel 2007 l'importo era pari a 38,4 milioni di sterline.L'incidenza dei costi del personale sul fatturato è pari al 59%, in netto calo rispetto all'esercizio precedente (75%), a causa dell'aumento di fatturato.
In attesa del completamento del progetto del nuovo stadio sono stati allocati tra i costi operativi i costi straordinari sostenuti per il progetto in questione, pari a circa 1,5 milioni di sterline (1,67 milioni di euro). Tra le note esplicative si legge che tale politica di imputazione a conto economico delle spese relative al nuovo stadio continuerà fino a quando il Gruppo otterrà le necessarie autorizzazioni con la relativa copertura finanziaria. Una volta ottenuto quanto sopra, i costi saranno capitalizzati imputandoli al nuovo stadio. L'eccedenza di plusvalenze per cessioni calciatori risulta positiva per 9,3 milioni di sterline (10,33 milioni di euro), nel 2007 l'importo è stato di 4 milioni di sterline. Le plusvalenze più importanti riguardano la cessione di James McFadden al Birmingham City, quella di James Beattie e Gary Naysmith allo Sheffield United.
L'eccedenza delle plusvalenze da cessioni di altri beni ammortizzabili ammonta a circa 11 mila sterline. Il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte ammonta a 3.720 migliaia di sterline (4,13 milioni di euro), nel 2007 era pari a 6.632 migliaia di sterline (7,4 milioni di euro). I proventi finanziari risultano pari a 183 mila sterline, mentre gli oneri finanziari risultano pari a 3.877 migliaia di sterline(4,3 milioni di euro), nel 2007 erano pari a 2.939 migliaia di sterline (3,26 milioni di euro).
Il risultato prima delle imposte risulta positivo per 26 mila sterline (circa 29 mila euro), nel 2007 era negativo per 9.426 migliaia di sterline. Il risultato di esercizio espone un utile di 26 mila sterline a fronte di una perdita di 9.427 migliaia di sterline del 2007.
Luca Marotta

jstargio@gmail.com
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giovedì 8 gennaio 2009

Old Trafford, uno stadio impegnato alle banche


L'analisi del bilancio consolidato 2007 del Red Football Shareholder Limited, la holding della famiglia Glazer che possiede il Manchester United, rivela l'affidamento in garanzia del mitico impianto agli istituti di credito. E' l'effetto dell'utilizzo della leva finanziaria per l'acquisizione del club campione del mondo
Il Gruppo Red Football Shareholder Limited, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio del Manchester United, è costituito da una catena di controllo complessa ed ha una struttura debitoria altrettanto complessa in cui è inserita la squadra di calcio.
L'antefatto: un'operazione di leveraged buy out, ossia l'utilizzo della leva finanziaria (in parol povere: indebitamento). Il 12 agosto 2005, fu pubblicata la notizia del completamento dell'acquisizione di Manchester Unted plc da parte di Red Football Ltd (vedasi: Office of Fair Trading No ME/1783/05). Manchester United plc, all'epoca, era la controllante di Manchester United Football Club Limited, il famoso club di calcio professionistico. Il 12 maggio 2005, Red Football aveva già acquisito da Cubic Expression Company Limited, la partecipazione di controllo del Manchester United pari al 56,9 per cento delle azioni. Red Football Ltd è stato il veicolo di acquisizione utilizzato dalla famiglia Glazer. La famiglia Glazer opera negli Stati Uniti ed è presente nel settore immobiliare attraverso First Allied Holdings; nel football americano con i Tampa Bay Buccaneers, inoltre i Glazer possiedono la holding Zapata Corporation. Come risultato di questa operazione Red Football Ltd e Manchester United PLC hanno cessato di essere distinti, dando luogo a una fusione. Una delle conseguenze fu la cancellazione dei Reds dalla Borsa di Londra.
Il raggiungimento del pieno controllo del pacchetto azionario è avvenuto con il meccanismo che prevede l'indebitamento del veicolo di acquisizione, che dopo aver raggiunto l'obiettivo, trasferisce il suo debito al Gruppo che si viene a creare. Lo scopo è quello di pagare il debito con i flussi di liquidità delle società acquisite. Nel caso del Manchester United si è dato luogo ad un Gruppo con un complesso intreccio di società costituito da holding e sub-holding. Nel Regno Unito, a capo del gruppo che controlla il Manchester United figura Red Football Shareholder Limited, ma tale società, operante e registrata nel Regno Unito, è a sua volta controllata da Red Football Limited Partnership a responsabilità limitata registrata nel Nevada (Stati Uniti). Il Nevada al pari del Delaware vanta un regime fiscale "preferenziale" attraverso incentivi fiscali.
LA CATENA DI CONTROLLO
Red Football Shareholder Limited controlla direttamente Red Football Joint Venture Limited (Holding company) e indirettamente Red Football Limited (Holding company), Red Football Junior Limited (Holding company), Manchester United Limited (Holding company), Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica), Manchester United Interactive Limited (operante nel settore dei media), Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd (settore immobiliare), Anderley Urban Investments Limited (settore immobiliare). Il Gruppo possiede partecipazioni nella Joint Venture MUTV Limited (settore televisivo) e in una società collegata Timecreate Limited (settore alberghiero). Da notare che Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd ha sede in Irlanda, che ha un regime fiscale più favorevole rispetto al Regno Unito.
L'ultimo bilancio consolidato di pubblico dominio è quello chiuso al 30 giugno 2007. Uno degli elementi caratterizzanti è l'enorme mole degli oneri finanziari dovuti al forte indebitamento causato dall'operazione di acquisizione del club calcistico. Nel bilancio consolidato, chiuso al 30 giugno 2007, tenere presente che sono confrontati due esercizi con durata differente: quello chiuso al 30 giugno 2007 di 12 mesi e quello chiuso al 30 giugno 2006 di 14 mesi.

STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007 mostra immobilizzazioni per 826.819 migliaia di sterline (circa 919 milioni di euro considerando un cambio a 0,90), con un incremento del 2,13% rispetto all'esercizio precedente, attività correnti per 87.975 migliaia di sterline (circa 98 milioni di euro) con un incremento del 141,93%.
Riguardo al passivo, quello corrente ammonta a 82.009 migliaia di sterline (circa 91 milioni di euro), mentre quello non corrente è pari a 682.551 migliaia di sterline (circa 758 milioni di euro +13,69%). Gli accantonamenti per fondi rischi è di 2.180 migliaia di sterline, altri accantonamenti per 1.411 migliaia di sterline. Le passività inerenti la joint venture risultano pari a 4.622 migliaia di sterline.
I ratei e i risconti passivi ammontano a 62.319 migliaia di sterline, di cui 61.791 per ricavi anticipati (circa 68 milioni di euro con un incremento del 14,79% rispetto al 2006). Il patrimonio netto risultante è pari a 79.702 migliaia di sterline (circa 88 milioni di euro) in dimininuzione rispetto a quello del 30/06/2006 che era pari a 137.509 migliaia di sterline.
Tra le immobilizzazioni immateriali spicca l'avviamento pari a 451 milioni di sterline. Quelle relative alla rosa calciatori ammontano a circa 123 milioni di sterline (circa 137 milioni di euro), nel 2006 erano pari a 73.865 migliaia di sterline, registrando un aumento del 66,64% . Le immobilizzazioni materiali sono pari a 251.958 migliaia di sterline. Il valore delle partecipazioni collocate tra le immobilizzazioni finanziarie ammonta a 281 migliaia di sterline. I crediti entro l'esercizio sono esposti per 23 milioni di sterline, quelli con durata superiore ammontana a circa 2 milioni di sterline. Le disponibilità liquide pari a circa 62 milioni di sterline segnano un incremento di 56 milioni.

CONTO ECONOMICO
Il conto economico mostra un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro al cambio di 0,9) con un aumento del 21,31% rispetto all'esercizio precedente. I 210 milioni di sterline di ricavi (tra cui non sono ricompresi le plusvalenze da cessioni calciatori) provengono da tre fonti di entrate (dati in milioni di sterline):
1) Gare per 92,5 (nel 2006 72), con un'incidenza del 44,05%
2) Media per 61,5 (nel 2006 46) , con un'incidenza del 29,28%
3) Attività commerciale per 56 (nel 2006 55) , con un'incidenza del 26,67%.
Il totale delle spese operative ammonta a 202.962 migliaia di sterline (circa 225 milioni di euro), nel 2006 erano 203.464 migliaia di sterline (-0,25%). Tra di esse si segnala il costo del personale per 92.310 migliaia di sterline (nel 2006 96.096) pari al 43,94% del fatturato, l'ammortamento della rosa calciatori per 24.252 migliaia di sterline (nel 2006 26.847), l'ammortamento dell'avviamento per 40.143 migliaia di sterline (nel 2006 37.230) e l'ammortamento delle altre immobilizzazioni per 34.933 migliaia di sterline (nel 2006 39.178). Il personale del gruppo contava 449 unità di cui 63 calciatori. L'eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 11.760 migliaia di sterline (circa 13 milioni di euro), nel 2006 erano 12.482 migliaia di sterline. Il risultato dell'esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte risulta positivo per 18.606 migliaia di sterline (circa 20,6 milioni di euro).
Gli oneri finanziari netti ammontano a 81.181 migliaia di sterline (circa 90 milioni di euro), nel 2006 erano pari a 112.987 migliaia di sterline (circa 125,5 milioni di euro), con una riduzione del 28,15%. Le imposte risultano pari a 4.419 migliaia di sterline. La perdita del periodo risulta essere pari a 58.156 migliaia di sterline (circa 64,6 milioni di euro) a fronte di una perdita di 135.263 migliaia di sterline registrata nel 2006 con una riduzione del 57,01%.

IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2007 mostrava un indebitamento netto pari a circa 666 milioni di sterline (circa 740 milioni di euro al cambio di 0,9) in crescita rispetto ai 603 milioni di sterline dell'esercizio precedente (circa 670 milioni di euro). Anche la struttura del debito è molto complessa. I prestiti bancari privilegiati per l'importo 514.545.000 di sterline (circa 572 milioni di euro) erano stati contratti da Red Football Limited, per l'acquisizione del Manchester United, e comportano il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2.125% e il 5,00%.
Due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited hanno garantito, con il loro patrimonio (che include l'Old Trafford), i debiti privilegiati contratti dalla controllante per la cifra di 425 milioni di sterline. La durata dei prestiti privilegiati prevede termini medio-lunghi tra i 7 e i 10 anni a decorrere dalla data del contratto con una vita media di 8,1 anni. In data 16 agosto 2006 è stato assunto un specie di debito mezzanino, sotto forma di Pik per 138 milioni di sterline con una durata di 11 anni a decorrere da tale data. Gli interessi maturati al tasso fisso del 14,25% l'anno, possono essere aggiunti al capitale. I Pik sono titoli obbligazionari i cui pagamenti di cedole o dividendi avvengono tramite l’attribuzione ai possessori di altri titoli obbligazionari dello stesso tipo. Si tratta di una forma di finanziamento altamente rischiosa per l’investitore, che si utilizza utilizza (come nel caso del Red Football ) per il procacciamento di fondi destinati alla scalata di una società.
Luca Marotta
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

mercoledì 17 dicembre 2008

Jersey, paradiso fiscale del pallone

Nell'"isola del tesoro" del Canale della Manica hanno sede tre società facenti capo all'Arsenal. Ecco tutti i potenziali vantaggi per le squadre di calcio che vogliano imitare il club inglese


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Tra le società rientranti nel perimetro di consolidamento del Gruppo con a capo Arsenal Holdings PLC (controllante tra l'altro di Arsenal Football Club PLC), ne risultano tre che hanno sede nell'Isola di Jersey e precisamente: Arsenal Overseas Limited, Gillespie (Jersey) Limited; Gillespie Holding Company (Jersey) Limited. La società Arsenal Overseas Limited è controllata al 100% e svolge come attività principale operazioni di vendita al dettaglio (Retail Operations). Gillespie (Jersey) Limited e Gillespie Holding Company (Jersey) Limited, entrambe controllate al 100%, sono due "Property Holding" , ossia holding immobiliari utilizzate, in genere, per
investire in beni immobili o in titoli azionari o partecipazioni in altre imprese che investono nel settore immobiliare.
Ma che cos'è l'Isola di Jersey? L'isola di Jersey, il cui nome ufficiale è Bailiwick of Jersey è un'isola posta nel Canale della Manica, pur essendo inglese, non fa parte del Regno Unito, è retta da un governo autonomo che dipende dalla Corona d'Inghilterra. Sfruttando questa autonomia dal Regno Unito, l'isola di Jersey è diventata piazza off-shore a tassazione agevolata.
Per usare una parafrasi è "un'isola che c'è", un'isola della realtà, non certamente un'isola della lealtà e della trasparenza. Possiamo definirla anche "Isola del Tesoro" come ha fatto Fisco Oggi,
Notiziario Fiscale dell'Agenzia delle Entrate, nell'articolo: "Paradisi fiscali a confronto Jersey più seducente di Guernsey" del 21 ottobre 2004, (http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=11737&giornale=11805), in cui tra l'altro è spiegato che le isole del Canale della Manica custodivano 330 miliardi di euro.
Per quanto riguarda l'Italia, l'articolo 1 del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, del 23 gennaio 2002 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 febbraio 2002), elenca i paesi della
cosiddetta "black list", ossia gli Stati e i territori aventi un regime fiscale privilegiato, tra essi figura Jersey (isole del canale).
Ma a cosa può servire possedere una società in un paradiso fiscale? In genere le società con sede nei paradisi fiscali costituiscono lo strumento utilizzato per lo spostamento di capitali.
Esse vengono interposte nelle normali transazioni commerciali, rendendo indiretto il rapporto col fornitore, creando un passaggio in più, con un ricarico a titolo di provvigione. Ad esempio un azienda siderurgica che compra acciaio dall'estero, anziché comprarlo direttamente dal fornitore estero abituale, crea la società "X" in un paradiso fiscale e compra l'acciaio attraverso la società "X". A sua volta la società "X" rivende l'acciaio all'azienda siderurgica ad un prezzo maggiorato. La maggiorazione del prezzo rimane alla società "X" nel paradiso fiscale, senza pagare tasse e rimpinguando ivi i relativi conti bancari. La finalità per cui vengono usate queste società è duplice: abbattere l'imponibile nazionale, trasferendolo in uno stato a più bassa tassazione, creare "provvista" all'estero, al fine di alimentare i pagamenti estero su estero, non esclusi i pagamenti in nero. L'applicazione di tale schema nel mondo del calcio, non troverebbe difficoltà alcuna. Si pensi ai cartellini dei calciatori, in specie quelli sudamericani, posseduti dai procuratori e altri soggetti (anche in percentuale); o alla gestione dei diritti di immagine, che potrebbero essere ceduti a tali società.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte "il pallone in confusione")
Nell'immagine: la mappa dell'isola di Jersey

venerdì 28 novembre 2008

Arsenal: debiti per gli immobili

La società inglese risulta esposta soprattutto sul prestito di 250,2 milioni di sterline (circa 297 milioni di euro) contratto per la costruzione dell'Emirates Stadium. A differenza di alcune società italiane, nonostante l'indebitamento notevole di 318,1 milioni di sterline (377,79 milioni di euro) il gruppo può vantare un patrimonio netto positivo e un utile netto d'esercizio di 25,7 milioni di sterline (circa 30,5 milioni di euro)

La lettura dei dati che emergono dallo "Statement of Accounts and Annual Report" dell'Arsenal Holding PLC, riferito al 31 maggio 2008, offre il quadro di una società indebitata per far fronte a grossi investimenti immobiliari e precisamente: il nuovo stadio "Emirates Stadium" e il complesso residenziale "Highbury Square"(destinato alla rivendita). L'Arsenal Holding PLC controlla al 100% più di dieci società, tra cui Arsenal Football Club PLC, inoltre, ha una partecipazione in una Joint Venture per la gestione del portale internet. L'indebitamento finanziario netto dell'Arsenal al 31/05/2008 ammonta a 318,1 milioni di sterline (circa 377,79 milioni di euro, con un cambio a 0,842) segnando un aumento del 18,60% rispetto al 31/05/2007. Secondo il managing director Ken Friar questo livello di indebitamento netto dovrebbe rappresentare il punto massimo di esposizione debitoria per il gruppo, destinata a ridursi a partire dall'esercizio 2008/09 a seguito del completamento delle vendite del complesso residenziale "Highbury Square". Una quota consistente del debito del Gruppo pari a 250,2 milioni di sterline (circa 297 milioni di euro) è a lungo termine (oltre 20 anni), e riguarda il prestito contratto per la costruzione dell'Emirates Stadium. Un rimborso di 5,0 milioni di sterline è stato effettuato durante l'esercizio in conformità ai termini previsti. La causa principale dell'incremento dell'indebitamento risiede nella contrazione di un ulteriore prestito per la costruzione del complesso residenziale "Highbury Square". Al 31 maggio 2008, l'indebitamento destinato a tale progetto ammonta a 133,5 milioni di sterline (nel 2007 era 62,9 milioni di sterline), corrispondenti a circa 158,5 milioni di euro. Questo prestito, che prevede la durata di due anni, sarà rimborsato col ricavato delle vendite relative agli immobili del complesso residenziale. Per proteggersi dal rischio tasso si è fatto ricorso a strumenti finanziari derivati, non aventi carattere speculativo.
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale al 31 maggio 2008 del Gruppo Arsenal mostra attività non correnti per l'importo di 505.588 migliaia di sterline (circa 600 milioni di euro) , nell'esercizio precedente erano 520.047 migliaia di sterline. Si deve sottolineare che le immobilizzazioni materiali, incidono molto, infatti ammontano a 449.517 migliaia di sterline (circa 533,8 milioni di euro) e costituiscono l'88,91% del totale delle immobilizzazioni e il 53,88% di tutto l'attivo patrimoniale.Il valore netto contabile della rosa dei calciatori ammonta a 55.665 migliaia di sterline (in diminuzione del 13,93% rispetto al 2007). Si pensi che nella rosa dell'Arsenal figurano due calciatori della qualità e della forza di Cesc Fabregas e Adebayor, che da soli hanno un valore di mercato che supera la cifra iscritta in bilancio relativa all'intera rosa. Le attività correnti sono pari a 328.725 migliaia di sterline (circa 390 milioni di euro) registrano un aumento del 55,61% rispetto al 2007 e comprendono disponibilità liquide per l'importo di 93,2 milioni di sterline (+26,28% rispetto al 2007). Una voce cospicua e insolita per un bilancio di una società di calcio è "Stock – development properties" pari a 187.964 migliaia di sterline (circa 223 milioni di euro) con un aumento dell' 87,81% rispetto al 31/05/2007. Questa voce riguarda essenzialmente le rimanenze di proprietà immobiliari destinate alla rivendita riguardanti il complesso residenziale "Highbury Square", l'aumento di tale valore è la causa dell'aumento dell'indebitamento netto.I debiti verso i creditori a breve ammontano a 334.252 migliaia di sterline (150.017 migliaia di sterline al 31/05/2007). Pertanto il passivo "netto" corrente di esercizio ammonta a 5.527 migliaia di sterline a fronte di un attivo netto corrente di esercizio registrato l'anno precedente con 61.231 miglia di sterline.Il passivo non corrente riguardante Creditori con importi da pagare oltre un anno, ammonta a 310,203 migliaia di sterline con una diminuzione del 25,45% rispetto al 2007. Gli Accantonamenti per rischi e oneri raggiungono la cifra di 30.758 migliaia di sterline (-3,23% rispetto al 2007). Il Patrimonio netto ammonta a 159.100 migliaia di sterline (circa 189 milioni di euro) e rispetto a quello registrato il 31/05/2007 di 133.374 migliaia di sterline, segna un aumnento del 19,29%.
IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Il fatturato del Gruppo escludendo i ricavi della joint-venture Arsenal Broadband Limited e i ricavi derivanti dalla gestione dei contratti dei calciatori, ammonta a 222.498 migliaia di sterline (+11,08% rispetto al 2007) e corrisponde a circa 264 milioni di euro. La composizione del fatturato è la seguente in migliaia di sterline:biglietti da gare 94.580 (90.613 nel 2007 +4,38%), con un'incidenza percentuale del 42,51% sul totale; diritti TV 68.360 (44.312 nel 2007 +54,27%), con un'incidenza percentuale del 30,72% sul totale; merchandisng 13.052 (12.064 nel 2007 +8,19%), con un'incidenza percentuale del 5,87% sul totale; sponsor 31.259 (29.518 nel 2007 +5,90%), con un'incidenza percentuale del 14,05% sul totale; ricavi da proprietà immobiliari 15.247 (23.792 nel 2007 -35,92%) , con un'incidenza percentuale del 6,85% sul totale. Per quanto riguarda i ricavi del settore immobiliare, bisogna dire che essi risentono del fatto che nell'esercizio precedente si era verificata un'importante vendita nel complesso residenziale di Drayton Park.
Le spese d'esercizio, esclusi gli ammortamenti dei contratti calciatori, toccano la cifra di 174.480 migliaia di sterline (+9,95% rispetto al 2007), mentre gli ammortamenti dei contratti dei calciatori sono 21.757 migliaia di sterline (+15,84% rispetto al 2007). La somma complessiva delle spese di esercizio ammonta a 196.237 migliaia di sterline con un aumento del 10,58% rispetto al 2007. Da segnalare che l'ammontare complessivo dei costi del personale pari 101.302 migliaia di sterline riguarda il costo sostenuto per 379 dipendenti (tra cui 197 amministrativi). Il risultato relativo alla gestione della compravendita dei contratti dei calciatori segna il prevalere delle plusvalenze per un importo di 26.458 migliaia di sterline con un aumento del 43,27% rispetto al 2007. L'utile da attività ordinarie al lordo degli oneri finanziari ammonta a 48.487 migliaia di sterline, se si esclude la gestione relativa alle operazioni di compravendita dei contratti dei calciatori, e sale a 53.660 migliaia di sterline (circa 63,7 milioni di euro) se la si include. Gli oneri finanziari prevalgono sui proventi finanziari per un importo pari a 16.992 migliaia di sterline (+11,03% rispetto al 2007). Il risultato prima delle imposte sul reddito ammonta a 36.668 migliaia di sterline a fronte di 5.573 migliaia di sterline del 31/05/2007. Le imposte sul reddito (comprensive di imposte differite) ammontano a 10.942 migliaia di sterline a fronte di 2.757 migliaia di sterline del 2007. L'utile netto risultante è 25.726 migliaia di sterline (circa 30,5 milioni di euro), mentre quello che risultava nel 2007 era di 2.816 migliaia di sterline.Nel rendiconto finanziario consolidato si evidenzia che la variazione delle disponibilità liquide è stata positiva per un importo pari a 19.407 migliaia di sterline. Tra l'altro emergono anche uscite finaziarie per pagamento imposte pari a 4.010 migliaia di sterline. In conclusione possiamo affermare che al forte indebitamento finanziario si contrappone un capitale investito in attività che generano valore. Si pensi che l'Emirates Stadium oltre ad essere utilizzato per le partite di calcio (con una maggior capienza) e utilizzato per concerti di livello mondiale (vedi Bruce Springsteen)ed è stato anche utilizzato per la conferenza stampa del vertice Sarkozy-Brown. Nelle rimanenze, gli immobili destinati alla rivendita, sono stati valutati al minor valore tra il loro costo ed il valore netto di realizzo, anche in questo caso possiamo presumere, che la loro rivendita genererà ulteriore ricchezza per le casse dell'Arsenal, senza considerare, infine, il valore di mercato della rosa calciatori. In ogni caso, a differenza di alcune società italiane, nonostante l'indebitamento notevole il gruppo può vantare un patrimonio netto positivo e l'esposizione di un buon utile netto d'esercizio.
Luca Marotta
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto: l'Emirates Stadium (tratta da http://www.e-architect.co.uk/)

lunedì 10 novembre 2008

Ecco il modello inglese: immobili, merchandising, diritti tv e dividendi

Riceviamo e pubblichiamo un interessante studio sul bilancio 2008 del Tottenham, club di seconda fascia quotato alla Borsa di Londra con un patrimonio netto di circa 58 milioni di euro. Evidenti le differenze con Roma, Juve e Lazio presenti a Piazza Affari: l'indebitamento di circa 170 milioni è destinato al progetto di sviluppo immobiliare (stadio, negozi e abitazioni). Inoltre presenta una minore incidenza degli introiti televisivi e le plusvalenze calciatori non sono incluse nei ricavi ordinari

La lettura dei risultati finali per l'anno chiuso al 30 giugno 2008, pubblicati e comunicati alla Borsa di Londra il 30 ottobre 2008, ci permette di scrivere qualche appunto che potrebbe tornare utile quando si commentano i risultati economici, finanziari e patrimoniali delle nostre società di calcio. L'esposizione dei risultati finali è accompagnata dal "Chairman's Statement 2008" a firma del presidente del club Daniel Levy e dal "Financial Review" a firma del Finance Director M. J. Collecott. Bisogna tener anche presente, che il Tottenham Hotspur, pur essendo quotato in Borsa, non è un club di prima fascia, cui appartengono Manchester United, Chelsea, Liverpool e Arsenal.
In sintesi, a prima vista, emergono due notevoli differenze con le squadre di calcio italiane: una minore incidenza dei ricavi da diritti TV sui ricavi totali e la notevole presenza di investimenti immobiliari. La stagione 2007-2008 oltre a rappresentare il 125° anno di attività degli "Spurs", ha visto il trionfo del Tottenham nella Coppa di Lega Inglese denominata Carling Cup al Wembley Stadium contro il Chelsea, mentre per quanto riguarda la Premier League, il club londinese è giunto all'undicesimo posto.
Il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007. Considerando un cambio euro/sterlina pari a 0,80, il fatturato in euro ammonta a circa 143 milioni di euro. Il conto economico consolidato evidenzia che l'utile netto si è ridotto da 19.158 migliaia di sterline a 969 mila sterline.
La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:
ricavi da Premier League 18.274 (15,92%)
ricavi dalle Coppe 10.341 (9.01%)
ricavi da sponsor 27.778 (24,20%)
ricavi da TV e media 40.329 (35,13%)
ricavi da merchandising 9.723 (8,47%)
altri ricavi 8.343 (7,07%)
Rispetto al 2007, sono i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. E' anche molto importante evidenziare che tra i ricavi ordinari pari a 114,8 milioni di sterline non sono comprese le plusvalenze relative alle cessioni dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, che sono evidenziate a parte nella voce "Profit on disposal of intagible fixed assets" per l'importo di 16,4 milioni di sterline (pari a circa 20,5 milioni di euro NDR), come sappiamo tale voce nei bilanci delle nostre società calcistiche è fondamentale, se non addirittura "salvifica". Se consideriamo anche i proventi finanziari pari a 1,8 milioni di sterline, i componenti positivi di reddito ammontano complessivamente a 132,9 milioni di sterline, che al cambio di 0,80 corrispondono a circa 166 milioni di euro. Di conseguenza l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito è del 30,33% (La media delle squadre italiane si aggira all'incirca attorno al 46% NDR).
Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008 del Tottenham Hotspurs PLC, presenta un totale dell'attivo patrimoniale pari a 217.194 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 42.610 migliaia di sterline (pari al 19,62% del totale dell'attivo) e debiti per un totale di 174.584 migliaia di sterline, pari all' 80,38% del totale dell'attivo. Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007, invece, presentava un attivo patrimoniale pari a 181.463 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 46.128 migliaia di sterline (pari a 57,7 milioni di euro NDR), pari al 25,42% del totale dell'attivo, e debiti per un totale di 135.335 migliaia di sterline (circa 170 milioni di euro NDR), pari al 74,58% del totale dell'attivo. Sia nel bilancio al 30 giugno 2007 che nel bilancio al 30 giugno 2008 i debiti o elementi del passivo hanno superato il fatturato e precisamente: nel 2007 sono pari al 131,28% del fatturato, mentre nel 2008 con un trend in ascesa sono pari al 152,09%.
Nel dettaglio l'attivo dello Stato patrimoniale espone: attività non correnti per 136,5 milioni di sterline (nel 2007 erano 122,1 milioni) e attività correnti pari a 80,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 59,3 milioni). Il passivo dello stato patrimoniale espone: passività correnti per 90,8 milioni di sterline (nel 2007 erano 72,1 milioni) e passività non correnti per 83,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 63,1 milioni). Dividendo le passività correnti al netto delle attività correnti per il fatturato si ha una percentuale dell'8,93% (nel 2007 era 12,44%). I movimenti più significativi nello stato patrimoniale sono dovuti al grande investimento che il gruppo ha fatto per l'acquisizione di proprietà immobiliari nei pressi dello stadio White Hart Lane in funzione del progetto nuovo stadio. Di conseguenza, immobili, impianti e macchinari sono aumentati da 51,1 milioni a 74,1 milioni di sterline, di cui 4,9 milioni riguardano onorari professionali.
Nelle immobilizzazioni immateriali emergono gli investimenti per la rosa dei calciatori. Durante l'esercizio 2007-2008 il Club ha acquistato i seguenti calciatori: Jonathan Woodgate, Alan Hutton, Younes Kaboul, Kevin-Prince Boateng, Chris Gunter, Gilberto, Daniel Rose e Yuri Berchiche per un esborso di 32,7 milioni di sterline, mentre Jermain Defoe, Ahmed Hossam Mido, Reto Ziegler, Emil Hallfredsson, Mark Yeates, Phil Ifil, Lee Barnard e Wayne Routledge hanno lasciato il club durante l'esercizio per un prezzo di vendita complessivo di 18,8 milioni di sterline.
La campagna di rafforzamento per la stagione 2008-2009 ha visto un esborso in uscita per un totale di 78.0 milioni di sterline. Queste acquisizioni sono compensate in parte da 73,7 milioni di sterline per cessioni effettuate in estate durante la campagna di trasferimenti. Nell'importo di 78 milioni di sterline figurano i seguenti acquisti: Luka Modric, Giovani Dos Santos, Heurelho Gomes, Cesar Sanchez, Vedran Corluka, Roman Pavlyuchenko e David Bentley. Nell'importo relativo alle cessioni di 73,7 milioni di sterline figurano: Radek Cerny, Joe Martin, Robbie Keane, Dimitar Berbatov, Pascal Chimbonda, Teemu Tainio, Steed Malbranque, Younes Kaboul, Anthony Gardner, Paul Robinson, Tommy Previsione e Young-Pyo Lee. Tra l'altro a stagione appena iniziata, a causa degli scarsi risultati di avvio stagione, è stato avvicendato l'allenatore Juande Ramos con Harry Redknapp. Nel Financial Review si legge inoltre che come conseguenza della campagna di rafforzamento della rosa dei calciatori, gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono aumentati di 18,1 milioni di sterline assestandosi a 37 milioni di sterline.
Per quanto riguarda le spese operative considerate al netto della gestione relativa alla commercializzazione dei calciatori ("Football trading"), si evidenzia un aumento di 14 milioni di sterline, assestandosi a 87,3 milioni di sterline. Tale aumento viene giustificato dall'aumento degli stipendi dei calciatori dovuto all'allargamento della rosa e a costi una tantum per l'avvicendamento del "coaching staff".
Le plusvalenze relative alle cessioni di immobilizzazioni immateriali ammontano a 16,4 milioni di sterline, comprendendo 7,9 milioni relativi alla vendita di Jermain Defoe al Portsmouth. Altre significative cessioni riguardano Ahmed Hossam Mido al Middlesbrough e Reto Ziegler alla Sampdoria, che hanno generato rispettivamente una plusvalenza di 2,3 milioni di sterline e 0,9 milioni. Un'ulteriore plusvalenza di 3,4 milioni di sterline si è registrata in relazione al trasferimento di Michael Carrick al Manchester United. Il risultato operativo con esclusione della gestione "Football Trading" risulta positivo per 27, 4 milioni di sterline, includendo la gestione "Football Trading" si riduce a 6,8 milioni di sterline.
GESTIONE COMMERCIALE
I due principali partner commerciali sono Mansion e lo sponsor tecnico Puma. L'accordo con Mansion si estende per ulteriori due stagioni, mentre quello con Puma per altre tre. Il club vanta delle partnership con BT, Thomas Cook e Carlsberg. Il fatturato della gestione merchandising è cresciuto del 38% da 7 milioni di sterline si è passati 9,7 milioni di sterline. Il fatturato del negozio on-line è cresciuto dell'88%. Il sito web riceve regolarmente oltre 1 milione di visite al mese.
RENDICONTO FINANZIARIO
I flussi finanziari generati dall'attività operativa risultano positivi per l'importo di 29,5 milioni di sterline, nonostante la contrazione del risultato operativo.I flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento sono negativi per 37,1 milioni di sterline. I flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria ammontano a 14,6 milioni di sterline. Da segnalare l'ottenimento di un prestito garantito di 20 milioni di sterline. La variazione incrementativa delle disponibilità liquide è stata di 7 milioni di sterline. Secondo il presidente del Tottenham Hotspur Daniel Levy il livello di indebitamento netto assestatosi a 14,6 milioni di sterline rimane basso nonostante la notevole spesa per la rosa calciatori e gli investimenti immobiliari. L'indebitamento netto dell'esercizio rappresenta il 33,10% degli impieghi effettuati durante l'esercizio stesso.
POLITICA DEL DIVIDENDO
Nonostante la riduzione dell'utile è stato proposto di pagare lo stesso dividendo dell'esercizio precedente, con un esborso previsto in 3,7 milioni di sterline. La data di stacco proposta è il 16 gennaio 2009.
I PROGETTI DI INVESTIMENTO
Per quanto riguarda i progetti di investimento, si evidenzia che il progetto del centro sportivo di allenamento ha ricevuto le necessarie autorizzazioni nel 2008 e l'inizio lavori è previsto per il 2009. Il nuovo centro sportivo di allenamento si svilupperà su di una superficie di 68 acri. E' stato anche annunciato l'intenzione di rimanere nel quartiere di Londra, attraverso la realizzazione del progetto Northumberland di livello mondiale. Esso incorpora un nuovo stadio con una capacità di 60.000 posti, il museo del club, nuovi negozi, ristoranti, case e un importante spazio pubblico destinato alla comunità. La scelta di rimanere nel borgo di Haringey è stata molto apprezzata dalle Autorità locali. La necessità che ha reso imprescindibile la scelta di costruire un nuovo stadio risiede nella presenza di una lista d'attesa per gli abbonamenti di oltre 22,000 persone ed un numero di aderenti al programma Hotspur membership salito ad oltre 70,000. Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati spesi 44 milioni di sterline per acquisire terreni e proprietà residenziali per raggiungere la superficie critica necessaria al nuovo progetto. Il nuovo stadio sarà costruito vicino all'attuale stadio White Hart Lane (36.244 posti). Secondo il presidente Daniel Levy il piano per la realizzazione del nuovo stadio si avvierà il prossimo anno, durante il quale inizierà l'iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni, per puntare ad essere pronto per l'anno 2013.
Luca Marotta
(Dottore Commercialista - Bari)

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