Ricerca personalizzata
Visualizzazione post con etichetta casms-osservatorio-mininterno. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta casms-osservatorio-mininterno. Mostra tutti i post

mercoledì 18 febbraio 2009

Il Viminale "assolve" i tifosi genoani

Secondo il Casms, i fatti di domenica scorsa sarebbero opera della «persistente presenza di gruppi isolati e non organizzati di supporter sempre pronti a dare avvio a momenti di tensione e violenza». Per ovviare a ciò l'organismo ha auspicato ancora una volta l'introduzione della "tessera del tifoso": ma da tempo l'Associazione club genoani non è d'accordo. Sarebbe dunque opportuno un dialogo tra tifosi, società e istituzioni per combattere la violenza

Il Viminale ha "assolto" definitivamente la tifoseria del Genoa. I sostenitori rossoblù tirano un sospiro di sollievo dopo i timori di eventuali (e ingiustificate) punizioni per l'incidente occorso domenica scorsa a Gabriele Amato, che resta ancora in coma all'ospedale San Martino. Secondo il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive del Viminale esistono «problematiche non ancora risolte definitivamente come la persistente presenza di gruppi isolati e non organizzati di supporter sempre pronti a dare avvio a momenti di tensione e violenza». Quindi secondo il Casms, che ha condiviso l'interpretazione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive basata sul dossier fornito dalla questura del capoluogo ligure, i fatti accaduti domenica scorsa sono opera di non meglio identificate frange estreme. Il Comitato ha fornito anche la soluzione (ripetuta ormai da mesi e mesi) per far fronte alla violenza dei gruppi di tifoseria non organizzata: «occorre intraprendere una sempre più convinta azione sinergica tra forze di Polizia e società sportive nell'attuazione di positivi progetti condivisi, come la "tessera del tifoso"».
E a proposito della "tessera del tifoso" sarebbe forse opportuno che le istituzioni ascoltassero un'altra parte mai citata nei comunicati del Viminale, ossia i tifosi. L'Associazione Club Genoani nel novembre scorso dichiarò la sua contrarietà alla tessera con una serie di motivazioni. «Schedare una persona è di per se in assoluto molto fastidioso ed antidemocratico - ha spiegato in una nota l'Associazione - e non fa altro che alimentare controproducenti malumori anche e soprattutto in quei soggetti che hanno nelle loro intenzioni l’andare allo stadio solo ed esclusivamente per assistere allo spettacolo calcistico; attenzione poiché iniziative come queste hanno e stanno impoverendo il calcio dei suoi migliori contenuti creati dalla passione del tifoso, portando a dei risultati incontestabili che tradotti in numeri vogliono dire meno persone negli stadi». Invece, l'Associazione ritiene «molto più producenti ed educative (sicuramente meno invasive) iniziative tipo il nostro “Progetto Scuola” che da tempo ci vede impegnati a diffondere nelle scuole genovesi il corretto amore per il calcio ed a portare bambini allo stadio a socializzare con giovanissimi di altre tifoserie». Occorrerebbe forse che gli organismi preposti all'ordine pubblico incontrassero le associazioni dei sostenitori assieme alle società: la via del dialogo è produttiva di sviluppi positivi per tutti.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

mercoledì 26 novembre 2008

Stop alla trasferta dei tifosi del Palermo a Cagliari

Lo ha stabilito oggi il Casms, che ha rilevato che sono stati fatti «passi avanti» nell'attuazione della tessera del tifoso

Niente trasferta per i tifosi del Palermo a Cagliari. Il Comitato di Analisi sulla Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms), dopo le indicazioni ricevute dall' Osservatorio sulle manifestazioni sportive, ha infatti giudicato nella riunione odierna ad alto rischio la partita Cagliari-Palermo in programma il prossimo 7 dicembre. L'organismo del Viminale ha di conseguenza stabilito la chiusura del settore ospiti.
Inoltre, il Comitato ha indicato altre gare ad alto rischio. Anche queste saranno quindi giocate senza ospiti. Ecco l'elenco completo:
7 dicembre: Venezia - Verona Hellas (Lega Pro 1^ Divisione girone A);
7 dicembre: Paganese - Sorrento (Lega Pro 1^Divisione girone B)
8 dicembre: Cosenza - Catanzaro (Lega Pro 2^ Divisione girone C)
10 dicembre: Cremonese - Padova (Coppa Italia Lega Pro)
Oltre al calcio, è stato interdetto l'ingresso agli ospiti nell'incontro di basket Torelli Montevarchi - Coge Anagni (serie B2) previsto sabato prossimo.
Inoltre il Casms ha affermato che sono stati effettuati «passi avanti» verso l'attuazione del programma della "tessera del tifoso" da parte delle società sportive. L'organismo del Viminale ha evidenziato l'importanza di questo strumento per vivere«finalmente con serenità» la passione sportiva e la mobilità delle tifoserie. Il Casms ha auspicato che entro il 31 dicembre, data in cui terminerà la fase sperimentale del progetto, le squadre siano in grado, numerose, di presentare i propri progetti al riguardo. 
Marco Liguori

mercoledì 29 ottobre 2008

Casms: Napoli-Salernitana gara ad alto rischio

Di conseguenza la trasferta dei tifosi granata per la gara di Tim Cup potrebbe essere vietata. Prevista per la partita di domenica prossima degli azzurri a Milano l'esordio della "tessera del tifoso". Considerato il blocco per i tifosi partenopei di assistere alle gare esterne della propria squadra, sembra un test molto poco attendibile: sarebbe stato meglio provarla in una partita con entrambe le tifoserie

Nella sua nota odierna, il Casms ha confermato la "tolleranza zero" per le tifoserie a rischio. L'organismo del Viminale ha vietato la trasferta dei tifosi della Salernitana a Napoli per la gara di Tim Cup del prossimo 12 novembre. Stop anche agli esodi delle tifoserie ospiti per Bologna-Roma, Bari-Pisa, Foggia - Pescara, Cesena - Novara, Pisa - Ascoli, Pescara - Paganese, Sorrento - Juve Stabia, Virtus Entella - Spezia e Stella Azzurra Roma - Scauri (incontro di basket). Per tutte queste gare, incluse quella di Napoli, i soli residenti delle città delle squadre ospitanti potranno acquistare i biglietti. Al Casms non hanno però forse pensato che a Napoli potrebbero risiedere dei facinorosi tifosi salernitani, in numero nemmeno esiguo vista la vicinanza tra le due città: o forse sono sicuri che tutti siano tranquilli. Inoltre, è stata considerata a rischio Fiorentina - Atalanta: è stata stabilita disposta la vendita di un solo tagliando per spettatore. «Ad altissimo rischio» è stata considerata Battipagliese - Ebolitana: l'incontro si disputerà in assenza di spettatori ed in campo neutro.
Lo stesso organismo ha anche anunciato che domenica prossima in occasione di Milan-Napoli darà il suo esordio la "tessera del tifoso". Nel comunicato si sottolinea che «queste determinazioni (il blocco delle trasferte verso le tifoseria di Pisa e Siracusa) si pongono l'obiettivo di coinvolgere le tifoserie sane in una logica di sicurezza partecipata, che in attesa della tessera del tifoso, in esordio per la gara Milan - Napoli, determini il rifiuto all'interno dei gruppi delle sparute minoranze violente che, con il loro comportamento, pregiudicano la passione sportiva e il desiderio dei tifosi di andare allo stadio». Insomma, la tessera assieme al blocco delle trasferte sono la panacea di tutta la violenza del calcio italiano. Forse sarebbe stato meglio provare l'affidabilità della tessera in una gara in cui c'è anche la tifoseria ospite: a quella del Napoli è stata sanzionata l'inibizione fino al termine della stagione. A meno che al Viminale si pensi che tutti i tifosi del Milan siano tranquilli: a giudicare dai petardi gettati dagli spalti durante il derby con l'Inter, con la presenza in tribuna del ministro dell'Interno Roberto Maroni, forse qualche "diavoletto" ci sarà. Affidiamoci al caso e speriamo che tutto fili liscio: a meno che qualche facinoroso non si presenti a San Siro con un lanciarazzi e un bazooka. E a proposito, con i ferrei controlli di polizia come mai sono passati questi petardi? Sono stati individuati i responsabili? Si attendono risposte.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

sabato 27 settembre 2008

Lettera aperta al ministro dell'Interno Roberto Maroni

Siamo un gruppo di giornalisti che vogliono esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. E tutto questo nonostante un gemellaggio di antica data tra le tifoserie azzurra e rossoblù. Ci domandiamo quale episodio cruento sia accaduto in passato tra napoletani e genoani, a causa del quale il Casms ha deciso di punirli così duramente. Noi francamente non lo ricordiamo: invece, abbiamo ancora negli occhi le immagini della splendida festa del 10 giugno 2007, quando le due squadre furono promosse in serie A. Non ci furono disordini, scontri o incidenti. Allora perché è stato deciso questo “blocco”?
Con rispetto parlando, ci sembra che con questo provvedimento ci sia la volontà di colpire duramente la sola tifoseria napoletana, che sembra che funga da capro espiatorio per tutte. Allo stato attuale bisogna ancora capire cosa sia accaduto domenica 31 agosto in occasione di Roma-Napoli. I dubbi sono stati sollevati da numerose inchieste giornalistiche: una per tutte, quella pubblicata dall’edizione napoletana de “La Repubblica” del 13 settembre scorso, intitolata “Il giallo dell'Intercity sparito, indagini sui danni a Trenitalia”. Sabato scorso è stato accoltellato un tifoso della Reggina da un ultrà della Roma: è un episodio grave, ma finora non sono stati presi provvedimenti in merito. Invece, tutti i tifosi del Napoli indiscriminatamente devono subire il pugno duro: anche quelli che si comportano correttamente e civilmente allo stadio, i quali sono la maggioranza. In uno stato di diritto si punisce, con fermezza e decisione, soltanto coloro che si macchiano di comportamenti illeciti. Ma in questo caso anche gli innocenti sono puniti al pari dei rei.Le chiediamo che riesamini l’opportunità del provvedimento di blocco della trasferta a Genova, che penalizza a senso unico i sostenitori del Napoli. Confidiamo in un suo ripensamento: siamo certi che comprenderà che i tifosi napoletani non sono tutti esagitati, come i sostenitori di tutte le altre squadre italiane.
La salutiamo cordialmente
Marco Liguori (direttore de "il pallone in confusione")
Francesco Molaro (direttore di "Tuttonapoli.net)
Massimo Sergio (direttore di "Napolisoccer.net)

N. B. Il testo è reperibile anche sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2008/09/lettera-aperta-al-ministro-dellinterno.html
La presente lettera è stata inserita sul link http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni per ottenere le firme di adesione dei tifosi napoletani
I colleghi che lo desiderassero, possono aderire a questa lettera aperta firmando sul sito http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni oppure sui siti http://marcoliguori.blogspot.com/, www.tuttonapoli.net, www.napolisoccer.net

venerdì 26 settembre 2008

Lettera a Maroni: 240 firme raccolte in un giorno

Anche molti genoani hanno sottoscritto la lettera aperta al ministro dell'Interno su http://www.firmiamo.it/. Il commento dei tifosi: «Vietare tutto perché non si sa risolvere nulla!»

In una sola giornata ben 240 persone hanno sottoscritto la lettera aperta al ministro dell'Interno, Roberto Maroni. Tra essi, numerosi messaggi di tifosi genoani. E' un dato molto importante, che testimonia l'importanza dell'iniziativa indetta dei tre quotidiani telematici il pallone in confusione, Tuttonapoli.net e Napolisoccer.net, ripresa da http://www.9online.it/ http://www.goal.com/ http://www.torinogranata.it/ http://www.calcionews.info/ http://www.wikio.it/, http://www.asromaultras.it/updates.htm,
che hanno voluto esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. La partita tra il "grifone" e il "ciuccio", sia a Genova che a Napoli, è stata sempre motivo di festa: non se ne comprende il motivo dello stop non solo alle trasferte organizzate, ma anche ai singoli tifosi. E tra essi naturalmente vi sono anche le famiglie che si vorrebbero far entrare negli stadi, ma che in realtà con la raffica di divieti emanati ogni settimana restano tranquillamente nelle proprie case. Divieti che erano già vigenti con il precedente governo Prodi e che anche l'esecutivo Berlusconi prosegue in una perfetta logica bipartisan. Forse il Casms ha vietato la trasferta a tutti poiché teme episodi che accadano episodi incresciosi negli autogrill o nelle stazioni che si trovano nel percorso fino a Genova. Ma ciò è assurdo: lo vogliamo dimostrare con due metafore. Ci sono troppi morti sulle autostrade? Allora chiudiamole. I treni si scontrano e troppe persone muoiono? Allora sospendiamo il servizio sine die. E a proposito di autogrill, chiediamo con il dovuto rispetto al ministro Maroni, all'Osservatorio e al Casms quali provvedimenti si vogliono prendere nei confronti dei tifosi dell'Inter? Alcuni di essi si sono resi responsabili sabato 30 agosto (prima giornata di campionato) di una razzia in un ristorante posto sull'autostrada Milano-Genova, mentre tornavano dalla partita con la Sampdoria: erano in autobus, quindi in una trasferta organizzata. Perché per i sostenitori nerazzurri non è scattato l'analogo divieto imposto per Genoa-Napoli? E perché non sono stati presi provvedimenti contro la tifoseria della Roma, dopo che uno degli ultrà, noto alle forze dell'ordine per i suoi numerosi precedenti, ha accoltellato un pacifico tifoso della Reggina nelle immediate vicinanze dello stadio Olimpico? E non sarebbe stato meglio vendere i biglietti, come per tutte le trasferte, per Genoa-Napoli nel capoluogo campano dietro presentazione di un documento, in modo da poter identificare gli eventuali facinorosi? Domande che forse resteranno senza risposta per tutto il campionato. Forse ci stiamo sempre più mestamente avviando verso lo "stadio virtuale": niente pubblico sugli spalti, ma solo da casa a guardare le televisioni. Ma le tv hanno bisogno anche della coreografia per la perfetta riuscita dello spettacolo calcio. Altra osservazione. Anche i tifosi del Genoa saranno penalizzati dalla decisione dell'Osservatorio di vendere i biglietti ai soli residenti della regione Liguria: chi ne è al difuori, resta a casa al pari dei napoletani.
Tra le firme raccolte spicca l’opinione di un tifoso genoano, Andrea Zilliken: «Sig. Ministro, sono un tifoso del Genoa. L'amicizia che ci unisce con il Napoli è trentennale. i tifosi della Roma all'Olimpico accoltellano (punzonatura?) mediamente un tifoso a partita. (compreso un genoano l'anno scorso). E' l'ora di far qualcosa!». A proposito, ci sono molti napoletani a Genova e dintorni, come anche in tutte le città sedi delle squadre di serie A: sono considerati "buoni" solo per la loro residenza.
Tornando alla petizione, si ricorda che la si può sottoscrivere al link http://firmiamo.it/sign/list/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni: ricordiamo che sono rigorosamente vietati le doppie firme e i messaggi incivili, che finora sono stati davvero pochi. Tanti i messaggi per l'iniziativa. Oltre ai numerosi «solo Napoli paga per tutti» spicca l'episodio di sportività, accaduto al termine di Napoli-Palermo, segnalato da Carlo Capasso. Mercoledì scorso al San Paolo c'è stato «un piacevole scambio di saluti, strette di mano (mia personale) ed applausi tra napoletani e palermitani che, all'uscita dello Stadio al termine di Napoli-Palermo, attendevano di essere scortati in stazione». Antonio Lettera ha svolto due conti: «Credo che in curva ci siano almeno 2000 delinquenti, non è possibile penalizzare 3.500.000 fans della 4 squadra per numero di sostenitori in Italia e che con il numero di spettatori presenti da 3 anni al San Paolo fa levitare gli utili della Lega Calcio». Luigi Iodice avanza dubbi di costituzionalità sulle misure del Casms: «La vendita dei biglietti a carattere regionale va contro ogni principio democratico e costituzionale. Oramai siamo alla farsa "due pesi e due misure" dopo le menzogne mediatiche di Roma-Napoli». Francesco Cuccaro evidenzia che «bisogna evitare confusioni e non ghettizzare intere curve, comprendenti persone per bene e tifosi veri». Ha aderito anche un collega di Tuttomercatoweb, Stefano Sica.
Un cittadino siciliano, Vittorio Scavo, che si professa agnostico di calcio, scrive: «Non sono tifoso di nulla se non del calcio e noto come siano tante le discriminazioni a danno di certe squadre e tifosi tipo il Napoli». Ma forse il senso dei provvedimenti del Viminale sono racchiusi nella frase espressa da Cesare Risso di Chiavari: «Vietare tutto perché non si sa risolvere nulla!».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

mercoledì 24 settembre 2008

Lettera aperta al ministro dell’Interno Roberto Maroni

Siamo un gruppo di giornalisti che vogliono esternare la loro incredulità per la decisione del Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive di vietare la trasferta ai tifosi partenopei in occasione di Genoa-Napoli di domenica 5 ottobre. Ma c’è di più: è stato deliberato di imporre la vendita di un solo biglietto riservato ai residenti in Liguria. E tutto questo nonostante un gemellaggio di antica data tra le tifoserie azzurra e rossoblù. Ci domandiamo quale episodio cruento sia accaduto in passato tra napoletani e genoani, a causa del quale il Casms ha deciso di punirli così duramente. Noi francamente non lo ricordiamo: invece, abbiamo ancora negli occhi le immagini della splendida festa del 10 giugno 2007, quando le due squadre furono promosse in serie A. Non ci furono disordini, scontri o incidenti. Allora perché è stato deciso questo “blocco”?
Con rispetto parlando, ci sembra che con questo provvedimento ci sia la volontà di colpire duramente la sola tifoseria napoletana, che sembra che funga da capro espiatorio per tutte. Allo stato attuale bisogna ancora capire cosa sia accaduto domenica 31 agosto in occasione di Roma-Napoli. I dubbi sono stati sollevati da numerose inchieste giornalistiche: una per tutte, quella pubblicata dall’edizione napoletana de “La Repubblica” del 13 settembre scorso, intitolata “Il giallo dell'Intercity sparito, indagini sui danni a Trenitalia”. Sabato scorso è stato accoltellato un tifoso della Reggina da un ultrà della Roma: è un episodio grave, ma finora non sono stati presi provvedimenti in merito. Invece, tutti i tifosi del Napoli indiscriminatamente devono subire il pugno duro: anche quelli che si comportano correttamente e civilmente allo stadio, i quali sono la maggioranza. In uno stato di diritto si punisce, con fermezza e decisione, soltanto coloro che si macchiano di comportamenti illeciti. Ma in questo caso anche gli innocenti sono puniti al pari dei rei.
Le chiediamo che riesamini l’opportunità del provvedimento di blocco della trasferta a Genova, che penalizza a senso unico i sostenitori del Napoli. Confidiamo in un suo ripensamento: siamo certi che comprenderà che i tifosi napoletani non sono tutti esagitati, come i sostenitori di tutte le altre squadre italiane.
La salutiamo cordialmente

Marco Liguori (direttore de "il pallone in confusione)

Francesco Molaro (direttore di "Tuttonapoli.net)

Massimo Sergio (direttore di "Napolisoccer.net)


N. B.
Il testo è reperibile anche sul link http://marcoliguori.blogspot.com/2008/09/lettera-aperta-al-ministro-dellinterno.html
La presente lettera è stata inserita sul link http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni per ottenere le firme di adesione dei tifosi napoletani
I colleghi che lo desiderassero, possono aderire a questa lettera aperta firmando sul sito http://firmiamo.it/letteraapertaalministrodellinternorobertomaroni oppure sui siti http://marcoliguori.blogspot.com/, www.tuttonapoli.net, www.napolisoccer.net

lunedì 22 settembre 2008

Arresto tifoso Roma: il Viminale prenda provvedimenti

Riceviamo e commentiamo un comunicato di Napolisoccer.net. Dopo l'aggressione di sabato scorso di un tifoso della Reggina da parte di un ultrà giallorosso, si attendono provvedimenti immediati dal ministro Maroni, dall'Osservatorio e dal Casms nei confronti della tifoseria capitolina: come hanno già stabilito per la tifoseria napoletana

La vicenda dell'accoltellamento del tifoso della Reggina ad opera di un ultrà giallorosso merita un commento. E questo anche alla luce del comunicato della redazione del sito Napolisoccer.net che pubblichiamo di seguito.
Da quanto letto ieri sulle agenzie, l'aggressore del tifoso calabrese, che non è risultato essere un pericoloso ultrà armato, era un personaggio ben noto alla polizia della capitale. Citiamo per tutte l'Agi: «L'aggressore era già stato tratto in arresto per lancio di oggetti e fumogeni contro le forze dell'ordine in occasione del derby Lazio-Roma del 21 marzo del 2004, nonché per il porto di un coltello a serramanico e per questo sottoposto alla misura del divieto di accesso per tre anni ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive». Ma c'è di più. «La perquisizione del motorino con il quale T.F. era andato allo stadio ieri sera, ha permesso di trovare nascosti nel portaoggetti sotto la sella quattro coltelli. Altri quattro coltelli e un pugnale sono stati trovati nella sua abitazione». Sono in corso ulteriori indagini da parte della Digos e del Commissariato della zona Prati per verificare la sua responsabilità in altre aggressioni.
Sicuramente il "tifoso" giallorosso riceverà la sanzione del Daspo per cinque anni: ma non è sufficiente, considerato che è plurirecidivo e ben noto alle forze dell'ordine. Dopo i fatti del 31 agosto scorso, i tifosi del Napoli sono stati sanzionati con il divieto di trasferta per tutto il campionato dal Viminale. Questa punizione è stata impartita il 2 settembre dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in persona, nonostante ci siano una considerevole serie di dubbi sollevati, attraverso una serie di documentate inchieste giornalistiche, da "il pallone in confusione", da Antonio Corbo de La Repubblica, Canale 9, Calcionapoli1926, Radio Marte, Napolisoccer.net, Tuttonapoli.net, Pianetanapoli.it e Napolimagazine.com. Un provvedimento che, almeno finora, sembra più l'effetto di una decisione presa su un'onda emozionale, piuttosto che una sanzione stabilita razionalmente e, soprattutto, con equità.
A questo punto si spera che, dopo l'aggressione di sabato scorso, il Viminale prenda provvedimenti drastici, visto che Maroni ha annunciato più volte sin da prima dell'inizio del campionato la «tolleranza zero» verso i violenti degli stadi. Un "manifesto" ribadito anche dall'Osservatorio per manifestazioni sportive e dal Casms. Ci si attende dunque un atto di coerenza da tutti i rappresentati della tutela dell'ordine pubblico. Si spera quindi che non si applichino due pesi e due misure: ciò che è stato fatto per i tifosi napoletani, va fatto anche per tutti gli altri.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Inviato da Napolisoccer.net
Equità di giudizio?
Da involontari protagonisti ad attenti spettatori, ora aspettiamo le decisioni del CASMS.
Napoli, il Napoli ed i tifosi azzurri, vittime involontarie del comportamento di pochi esagitati, ora attendono gli sviluppi di quello che è l'ennesimo episodio di accoltellamento in occasione di partite casalinghe della Roma. E' giunto il momento di capire se Napoli, il Napoli ed i tifosi azzurri sono vittime predestinate oppure se la legge è veramente uguale per tutti.
La cronaca racconta di un accoltellamento nelle immediate vicinanze dell'Olimpico di un tifoso della Reggina. Addirittura è stato arrestato l'aggressore, riconosciuto con certezza in Curva Sud e già noto alle forze di polizia come appartenente ad un gruppo ultras. I fatti sono chiari ed assodati, l'aggressore è stato individuato in curva e monitorato per tutto l'incontro con le telecamere. Al termine della partita, durante il deflusso degli spettatori, è stato bloccato ed arrestato. L'uomo era già noto per fatti analoghi, in quanto era stato arrestato per lancio di oggetti e fumogeni contro le forze dell'ordine in occasione del derby Lazio-Roma del 21 marzo del 2004, nonchè per il porto di un coltello a serramanico e per questo sottoposto alla misura del divieto di accesso per tre anni ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive.
Ed ora si attendono le decisioni del CASMS e del ministro Maroni che sicuramente saranno proporzionate alla gravità del fatto ed equamente applicate così come in occasione dei fatti di Roma-Napoli.
Napoli, il Napoli ed i tifosi azzurri seguiranno la vicenda!
Redazione Napolisoccer.NET
http://www.napolisoccer.net/3791/ed-ora-attendiamo-equita-di-giudizio-e-proporzionalita-nella-sanzione/

martedì 16 settembre 2008

Osservatorio: alto rischio per quattro gare di serie A

Sono Cagliari-Juventus del 21 settembre, Genoa-Roma del 24 settembre, Bologna-Napoli del 28 settembre e Roma-Atalanta del 28 settembre

Ormai non c'è più pace per i tifosi. Oggi l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive ha individuato quattro partite di serie A «ad alto rischio». L'organismo del Viminale ha passato la palla al Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. Per queste gare il Casms «è invitato a valutare l'opportunità di indicare provvedimenti interdittivi». Ecco l'elenco completo: Cagliari-Juventus del 21 settembre, Genoa-Roma del 24 settembre, Bologna-Napoli del 28 settembre, per la quale è stato già stato deciso da tempo il divieto di trasferta ai tifosi ospiti, Roma-Atalanta del 28 settembre. 
Inoltre, l'Osservatorio ha considerato ad alto rischio, anche alcune gare di serie minori, come Lecco-Novara del 21 settembre, Verona-Padova del 28, Foggia-Juve Stabia del 28 e Barletta-Manfredonia del 28. Sono state anche individuate alcune gare che potrebbero disputarsi con l'accesso agli stadi di entrambe le tifoserie ma con limitazioni sulla vendita dei biglietti da decidersi in sede di Casms. Ecco le partite: Catania-Atalanta del 20 settembre, Milan-Lazio del 21, Juventus-Catania del 24, Inter-Lecce del 24, Lazio-Fiorentina del 24, Sampdoria-Juventus del 27, Modena-Treviso del 27, Palermo-Reggina del 28, Torino-Lazio del 28, Milan-Inter del 28.
L'Osservatorio ha inoltre ribadito la validità dell'attuazione della "tessera del tifoso" per raggiungere l'obiettivo della sicurezza negli stadi.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Novemila firme per dire «no alla chiusura dello stadio San Paolo»

Grande successo per l'iniziativa ideata da Canale9 tv e lanciata su Internet dal sito Calcionapoli1926. I tifosi condannano gli atti di teppismo e violenza, ma chiedono la riapertura delle curve dell'impianto del Napoli

Se a Milano si firma per protestare contro il patron rossonero Berlusconi, a Napoli si sottoscrive un appello sul web per evitare la chiusura del "tempio" calcistico di Fuorigrotta. La petizione "No alla chiusura del San Paolo", reperibile sul link http://www.firmiamo.it/noallachiusuradelsanpaolo, sta per raggiungere quota 9mila sigle: per la precisione 8966. Si prevede che sarà bruciato in tempi brevi il prossimo obiettivo delle 10mila sottoscrizioni. Il consistente risultato è stato raggiunto in soli 13 giorni, sull'onda della chiusura delle curve dello stadio azzurro disposta dalla giustizia sportiva: molti tifosi temevano che l'inibizione potesse essere estesa all'intero impianto, probabilmente decisa dagli organismi del ministero dell'Interno (Osservatorio sulle manifestazioni sportive e Casms). Così è nata questa iniziativa, molto apprezzata dai sostenitori partenopei, ideata dalla redazione del sito 9online.it e dalla redazione de "Tutti in Campo" dell'emittente napoletana Canale 9 (http://www.9online.it) e lanciata su Internet dal sito Calcionapoli1926 (http://www.calcionapoli1926.it/). Probabilmente le firme potrebbero essere in seguito presentate alla società per dimostrare il sostegno del suo pubblico, ma anche presso le autorità calcistiche e statali.
Le firme sul sito sono spesso accompagnate anche da commenti di diversi tifosi. Oltre al ricorrente «forza Napoli» ce ne sono anche altri molto gustosi e salaci. «Il San Paolo non si tocca» scrive Ezio Barone da Bacoli. «Sono un tifoso del Napoli "pulito", perché devo stare a casa a guardare la tv - si chiede Silvio Luise - quando ho lo stadio della mia città a due passi da casa mia,non trovo giusto perdermi Fiorentina, Palermo e i nostri amici juventini, con tanto di abbonamento?». Ci sono anche condanne nette degli episodi di violenza, come quella di Antonio Liguori da Sant'Antimo: «Che il calcio trionfi e che gli idioti se ne stiano a casa». Apprezzamento per l'iniziativa arriva anche da sostenitori di altre squadre. «Pur non essendo una tifosa del Napoli, mi sento comunque coinvolta - spiega Francesca74 da Bari - perchè si sta portando la Federazione calcio a estremi davvero impossibili per il vero tifoso appassionato. Non penso che la chiusura dello stadio risolverà la cosa». Tre tifosi protestano vivacemente per la chiusura delle curve. Ivan Russo da Volla: «Deluso, ancora una volta paghiamo delle assurde conseguenze!!! Tra tanti sacrifici anche quest'anno mi sono comprato l'abbonamento in curva B, spero solo che il nostro presidente riesca nel tutelare chi va allo stadio per incitare serenamente il Napoli». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Emanuela Iavarone da Pomigliano d'Arco: «La chiamano giustizia ma così non è. Sono abbonata da quattro anni e non è la prima volta che sono costretta a vedere la partita da casa, trattata da delinquente e privata di una giornata di gioia. Tutto questo non ha prezzo! De Laurentiis non mollare». Infine Carmine Gramanzini di Casoria: «Non si puo accettare di chiudere 2 curve del Napoli da 22.000 spettatori solo per alcuni presunti tifosi(anche se non lo sono)».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

venerdì 12 settembre 2008

L’avvocato Cincotti: «Controlli preventivi per evitare l’accesso allo stadio dei violenti»

Il legale napoletano abbonato al Napoli, che ha chiesto al Tar la sospensione della sentenza di Tosel, spiega a “il pallone in confusione” il rimedio per bloccare i tifosi indesiderabili. Se il suo ricorso fosse accolto, le curve del San Paolo potrebbero essere riaperte

«Non è pensabile di demandare la soluzione dei problemi alla parte sana della società. Questa è la tesi di fondo nel mio ricorso presentato giovedì scorso al Tar». Questa è l’opinione dal 46enne avvocato Carlo Cincotti, storico abbonato della curva B del San Paolo, raccolta in questa intervista da “il pallone in confusione”, riguardante il ricorso presentato al Tribunale amministrativo del Lazio contro la Federcalcio per ottenere, si legge nel testo, «l’annullamento previa sospensione della sentenza emessa l’8 settembre 2008 dal giudice sportivo della Figc, Giampaolo Tosel». In essa è stata stabilita la chiusura delle curve dell’impianto di Fuorigrotta, dapprima fino al 31 ottobre e, dopo l’appello in Corte di Giustizia Federale, fino al 20 ottobre. Nel ricorso, presentato assieme a un gruppo di colleghi tifosissimi e abbonati anche loro in curva, il legale evidenzia «il danno grave e irreparabile» derivante per tutti loro dalla sentenza di Tosel, «che li pregiudica nel proprio diritto di vivere quell’emozione già, per così dire, “prenotata” attraverso l’acquisto dell’abbonamento, di assistere a determinate partite della propria squadra del cuore, squadra che seguono da anni con passione, costituendo la passione per la stessa uno dei pochi diversivi al ritmo serrato della loro vita lavorativa». Un’importantissima conseguenza dalla sospensione potrebbe averla anche il Napoli, che vedrebbe sparire la sanzione decisa dalle curve assieme alla riapertura delle curve.

Avvocato come mai ha voluto presentare questo ricorso?
«Mi sembra chiaro che io e i miei colleghi, come la gran parte dei tifosi napoletani perbene, siamo vittime di un provvedimento che ci penalizza fortemente. E’ ingiusto che dobbiamo pagare per i comportamenti di alcuni scalmanati, vietandoci la visione delle partite del Napoli. Che c’entriamo con loro?».
Quindi la giustizia sportiva vi ha accomunati agli esagitati?
«Proprio così. Ma non si può demandare alla parte sana della società di risolvere i problemi dell’ordine pubblico negli stadi».
Ma il biglietto nominativo non avrebbe dovuto selezionare gli accessi negli stadi?
«E’ stato istituito il biglietto nominativo, ma chiunque può lo può acquistare».
Potrebbe sottolineare meglio questo aspetto?
«Mi spiego meglio. La norma impedisce l'ingresso allo stadio esclusivamente a coloro che non hanno un documento di riconoscimento, ma permette a chiunque sia in grado di esibire un documento di acquistare il biglietto a prescindere dalla sua condotta penale».
Quindi i pregiudicati possono entrare: c’è un rimedio?
«All'atto della richiesta del documento e della vendita del titolo nominativo dovrebbe avvenire un controllo per verificare se un soggetto è effettivamente indesiderato. Non si può permettere l'accesso indiscriminato a tutti e poi lamentarsi che succedano episodi esecrabili: la selezione andrebbe fatta in via preventiva».
Ciò è possibile?
«Sì perché lo stadio non è un luogo pubblico accessibile a tutti indiscriminatamente, ma è un impianto sportivo privato di proprietà o gestito da società sportive che hanno lo scopo di lucro. Esse dovrebbero limitare l'accesso a coloro che risultano non graditi, mediante un controllo preventivo all'ingresso all’atto dell’acquisto del biglietto»
Invece adesso ciò non è possibile e ne fanno le spese i tifosi corretti.
«Per ora è così, ma sono proprio stufo di farmi carico dei problemi altrui che la società non intende risolvere. Se non si vuole impedire l'accesso allo stadio ai teppisti con le leggi o regolamenti interni è un affare che non riguarda i soggetti incolpevoli: non devono essere colpiti. E’ il sistema che va cambiato: al riguardo, vorrei fare un altro esempio riguardante un altro settore».
Prego.
«Non bisogna dimenticare che attualmente i napoletani onesti, pur non avendo mai fatto incidenti, pagano la polizza Rc auto più cara perché a Napoli accadono molti sinistri. Il cittadino che non è insolvente paga in modo più salato i mutui perché ci sono molti insoluti. Lo stesso accade allo stadio, dove la persona onesta è accomunata al delinquente».
Insomma, lei vorrebbe fare una “rivoluzione copernicana”?
«No, niente rivoluzioni né stravolgimenti: vorrei solo rispondere del mio operato e delle mie colpe, ma non di quelle altrui. Il cerchio della giustizia non si chiude solo colpendo i colpevoli ma anche tutelando gli innocenti».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Movimento Diritti Civili: Cams va sciolto, penalizza il Sud

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, critica le decisioni del Casms (Comitato Analisi Sicurezza Manifestazioni Sportive) che ha disposto, tra gli altri provvedimenti, il divieto per i tifosi del Catania di recarsi domenica a Milano, la chiusura del settore ospiti per le partite Napoli - Fiorentina, Virtus Latina-Sora e Foggia-Cavese, lo svolgimento degli incontri di domenica 14 settembre Ternana-Pescara, Cosenza-Vigor Lamezia e Catanzaro-Cassino alla presenza dei soli abbonati. Corbelli definisce queste scelte "l'ennesima penalizzazione, in particolare, per le squadre meridionali", parla di "misure assurde, ingiustificate e pericolose per l'ordine pubblico e per le migliaia di tifosi impediti ad entrare nello stadio, dannosa per le societa' che hanno gia' da giorni avviato la prevendita dei biglietti". Il leader di "Diritti Civili" chiede la revoca di "questi provvedimenti punitivi e lo scioglimento di questo stesso Osservatorio assolutamente inutile, anacronistico, inadatto ad affrontare le diverse situazioni regione per regione, provincia per provincia, compito questo che deve essere delegato esclusivamente alla valutazione e determinazione dei Prefetti e dei Questori delle citta' delle squadre che si affrontano nei diversi campionati". Corbelli si sofferma, in particolare, sul divieto ai tifosi non abbonati di poter accedere allo stadio. "Una decisione grave, surreale, inspiegabile, irresponsabile che anziche' prevenire problemi di ordine pubblico potrebbe paradossalmente provocarli. Impedire l'accesso al campo a migliaia di tifosi che hanno, in molti casi, gia' acquistato il biglietto per la partita di domenica, - spiega - e' un abuso che non serve certo a scongiurare episodi di violenza ma solo ad esacerbare gli animi, a creare preoccupazioni contrapposizioni tra le tifoserie che non hanno ragione di esistere. Cosi' come non ha ragione di continuare ad esistere questo Casms, assolutamente inutile, inadatto a valutare la situazione in tutti i campi di Italia. Se non riesce questo Comitato (come dimostrano i recenti, inutili e ingiusti, provvedimenti punitivi per alcune societa') a valutare i veri rischi delle partite dei campionati di Serie A, come e' immaginabile possa conoscere la realta' di tutte le squadre italiane, di tutti gli stadi, di tutte le tifoserie, i diversi contesti sportivi, sociali. Per questo prende poi delle clamorose cantonate". A parere di Corbelli "questo compito deve essere delegato esclusivamente ai Prefetti e ai Questori, i soli in grado, sulla base di una conoscenza diretta, costante, assoluta delle realta' delle loro citta', di decidere le opportune e sensate misure da adottare partita per partita, citta' per citta'". (AGI)

I tifosi del Napoli cercano avvocati per ricorrere contro Maroni e la giustizia sportiva

La protesta nasce dal forum del quotidano web http://www.napolimagazine.com/: l'avvocato Carlo Cincotti dà la sua disponibilità. Non manca l'ironia: c'è chi propone di collocare 28mila manichini domenica sulle curve vuote del San Paolo

I tifosi del Napoli vogliono giustizia e cercano avvocati determinati a sostenere le loro ragioni. Sul forum del giornale telematico http://www.napolimagazine.com/ il popolo azzurro del web ha avviato una campagna denominata "I tifosi di questo forum parte lesa - causa", con cui intendono cercare alcuni legali per avviare un'azione legale contro le sentenze della giustizia sportiva prese contro il Napoli e il provvedimento del blocco delle trasferte imposto dall'Osservatorio sulle manifestazioni sportive e dal Casms. Il tutto nasce dal racconto del giornalista austriaco Reinhard Krennhuber (riportato da vari siti e anche su http://marcoliguori.blogspot.com/2008/09/roma-napoli-la-testimonianza-di-un.html). Lo spiega "GioNapoli": «Credo si debba dare una scossa a tutto l'ambiente avverso, avendo oggi prove e testimonianze anche di gente fuori da ogni sospetto, vedi giornalista austriaco, chiedo a tutti voi di unirvi a noi in questa battaglia civile». Finora sono state raccolte 105 adesioni: chi volesse sottoscrivere l'appello può recarsi su http://www.napolimagazine.info/forum/viewtopic.php?t=61884 L'avvocato Carlo Cincotti, intervistato da "il pallone in confusione" (http://marcoliguori.blogspot.com/2008/09/lavvocato-cincotti-controlli-preventivi.html), ha dato la sua disponibilità ad esaminare le eventuali azioni da poter intentare. Si può contattare il legale sull'email carlo.cincotti@studiocincotti.it
Ci sono anche sostenitori azzurri che vogliono usare l'ironia contro le sentenze del Giudice sportivo e della Corte di giustizia Popolare. Gustavo Precinoti lancia una provocazione sul post http://www.napolimagazine.info/forum/viewtopic.php?t=61869: domenica prossima, in occasione della partita Napoli-Fiorentina, si potrebbero collocare sulle gradinate delle due curve chiuse 28mila manichini di colore bianco e blu. A queste iniziative se ne sono aggiunte adesso altre due. La prima riguarderebbe una possibile manifestazione pacifica fuori dalla curva B, come si legge su http://www.napolimagazine.info/forum/viewtopic.php?t=62079 L'altra riguarda una lettera aperta al Napoli, visibile su http://www.napolimagazine.info/forum/viewtopic.php?t=62101
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

giovedì 11 settembre 2008

Anche il Bologna protesta contro il "no" del Casms per la trasferta a Firenze

Anche il Bologna protesta contro la decisione del Casms di vietare la trasferta dei propri sostenitori a Firenze prevista per il 21 settembre prossimo. In una nota ufficiale, la società rossoblù ha espresso «profondo disappunto per il trattamento riservato alla propria tifoseria, che negli ultimi anni ha sempre dato prova di civilta' e correttezza sia nelle partite casalinghe sia in occasione di trasferte che hanno coinvolto un grande numero di sostenitori». Il provvedimento consentirà solo agli abbonati viola di assistere alla partita del 21 settembre. «La società - conclude la nota del Bologna - continuerà a fornire la massima collaborazione alle autorità' preposte, ma si adopererà nelle sedi istituzionali competenti, unitamente alla Fiorentina, al fine di tutelare il diritto dei tifosi a sostenere sportivamente la propria squadra».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Mencucci su decisione Casms: "Si offende la dignità di Firenze"

E adesso l'ira del Viminale si abbatte anche sulla Fiorentina. Il Casms ha limitato l'accesso allo stadio Artemio Franchi esclusivamente agli abbonati viola per la gara Fiorentina-Bologna del 21 settembre. Ma la società viola protesta con forza, anche per la correttezza della sua tifoseria dimostrata in più occasioni. «Troviamo questo provvedimento non condivisibile - ha affermato in una nota l'amministratore delegato Sandro Mencucci - e contraddittorio. Da una parte si vieta ai tifosi ospiti di venire a Firenze e dall'altra si vieta ai nostri tifosi non abbonati di avere l'ingresso. Si teme forse che ci possano essere scontri tra i nostri stessi tifosi? Inoltre la Fiorentina, celebrata la scorsa settimana come società sostenuta da "una tifoseria virtuosa", oggi, senza alcun motivo, viene fortemente penalizzata per fatti avvenuti altrove. Con questo si offende la dignità di tutta una città che invece è stata elogiata in più sedi, anche dalle massime autorità sportive internazionali, come una delle più civili e corrette».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

Si prega di non intasare le caselle di posta elettronica con spam pubblicitario e di altro tipo (come appelli politici). Questo sito tratta solo di calcio, finanza del calcio e di argomenti affini. Ogni abuso sarà punito.

Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati