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martedì 20 aprile 2010

ESCLUSIVO/La semifinale dei bilanci: Barcellona batte Inter 11-0

"il pallone in confusione" pubblica lo studio del professor Josè Maria Gay sulla gara economico-finanziaria tra le due sfidanti di Champions League: ne risulta una schiacciante vittoria del club azulgrana

In occasione della semifinale di Champions League, che vede contrapposte il Barcellona e l’Inter, il professor José Maria Gay de Liébana y Saludas dell’Univeristà di Barcellona ha provato a giocare, in esclusiva per "il pallone in confusione", una partita virtuale basata sui dati economici, patrimoniali e finanziari dei due club. Ne è uscito decisamente vincente il club azulgrana. Nello studio intitolato "FC INTERNAZIONALE MILANO S.P.A vs FC BARCELONA - UEFA Champions League - El perfil económico de la semifinal de la Liga de Campeones 2009-2010" è stata analizzata la situazione economico-finanziaria delle due società calcistiche in base ai dati al 30 giugno 2009.
Sono stati considerati: l’evoluzione storica del fatturato; il confronto delle strutture degli stati patrimoniali, con le varie poste e i relativi indici; il confronto delle strutture del conto economico, con i relativi indici. Per l’evoluzione storica del fatturato ha considerato i dati dello studio che la Deloitte pubblica annualmente: "Football Money League", che riclassifica i fatturati dei club di calcio escludendo alcune voci di ricavo, come il "football trading" (plusvalenze da cessioni giocatori), mentre per gli altri confronti ha riclassificato i bilanci delle squadre per renderli comparabili.
PRIMA SFIDA: L’EVOLUZIONE DEL FATTURATO
Il confronto dei fatturati, dalla stagione 2002/2003 alla stagione 2008/2009, vede vincente il Barcellona per 6 a 1. Infatti, in base ai dati "Football Money League" di Deloitte, solo nella stagione 2002-2003 l’Inter batte il Barcellona con un fatturato di 162 milioni di euro contro 123 milioni del Barcellona. Dalla stagione successiva è un crescendo continuo del fatturato del club catalano, che raggiunge i 366 milioni di euro il 30 giugno 2009, sovrastando nettamente i 197 milioni dell’Inter. Un salto significativo nel fatturato di FC Barcelona è avvenuto nella stagione 2005/2006, anche a causa del successo in Champions League.
Il professore riporta anche la classifica per fatturati dei club europei, stipulata annualmente da Deloitte: "Football Money League", in tale classifica il Barcellona precede l’Inter, infatti il club catalano è al secondo posto dietro il Real Madrid, mentre l’Inter è nona, preceduta dalla Juventus. Inoltre ritiene che l’ingaggio di Mourinho segni un cambio nella strategia dello sviluppo del fatturato dell’Inter, confermato dal raggiungimento delle semifinali di Champions.
Dalla stagione 2002/2003 alla stagione 2008/2009 il fatturato del Barcellona è aumentato di 243 milioni di euro con un tasso di crescita del 197% in 6 anni. Nel medesimo periodo, per l’Inter l’evoluzione del fatturato non è stata caratterizzata da un continuo crescendo, ma da un alternarsi di incrementi e decrementi. Solo nella stagione 2005/2006, l’Inter ha superato la barriera dei 200 milioni di fatturato, raggiungendo la cifra di 206,6 milioni.
La tendenza regressiva del fatturato dell’Inter si constata con cali del 5,6% nella stagione 2006/2007 e dell’11,3% nella stagione 2007/2008. L’inversione è avvenuta nel 2008/09, ossia la stagione dello scudetto di Mourinho, con un incremento del 13,6%. Il professore considera che l’ingaggio di Eto’o potrà costituire una leva fondamentale per le aspirazioni del club, completando il modello firmato Mourinho. Gay individua subito un "vulnus" nella composizione percentuale del fatturato nerazzurro: la dipendenza da diritti TV. In effetti il fatturato derivante dai diritti Tv costituisce, con un incidenza storica del 60% circa sul totale, la voce più importante del fatturato dell’Inter, mentre quello derivante da attività commerciali e biglietteria costituiscono il punto debole.
Nel confronto tra le composizioni percentuali dell’ultimo fatturato dei due club, il Barcellona ne esce con una migliore distribuzione percentuale. Infatti il club catalano può vantare la seguente composizione percentuale del fatturato: 31% ricavi commerciali; 26% ricavi da biglietteria; 43% ricavi da diritti TV. L’Inter, invece, mostra la seguente composizione: 59% diritti TV; 14% ricavi da biglietteria e 27% ricavi commerciali.
SECONDA SFIDA: LA STRUTTURA DELLO STATO PATRIMONIALE
Il primo elemento che balza in evidenza è il patrimonio netto: quello dell’Inter risulta negativo per circa 50 milioni al 30 giugno 2009. Su questo patrimonio netto negativo incide la perdita di 154 milioni di euro, che è in linea con quella dell’esercizio precedente di 148 milioni.
Secondo il professor Gay in condizioni normali, "è difficile per una squadra di calcio di primo livello mantenere una struttura patrimoniale così fortemente deficitaria", tuttavia ciò è stato reso possibile per il continuo impegno a supportare finanziariamente l’Inter, da parte del suo socio di riferimento.
Per quanto riguarda il Barça, il patrimonio netto è positivo per 21 milioni, pari al 4,1% delle fonti di finanziamento. Anche se trattasi di cifre di debole consistenza, in ogni caso sono molto più solide di quelle del club di Milano.
La struttura dell’attivo dell’Inter è tipica di una squadra di calcio, in quanto le attività non correnti rappresentano il 78,9% del capitale investito, mentre le attività correnti incidono per il 21,1% del totale dell’attivo. In ogni caso il totale delle attività dell’Inter pari 412,8 milioni è inferiore a quelle del Barcellona pari a 510,1 milioni. Anche l’attivo non corrente del Barcellona supera quello dell’Inter: 350,1 milioni contro 326 milioni. In termini percentuali l’attivo non corrente del Barcellona incide meno sul capitale investito 68,6% contro il 78,9% dell’Inter. Anche per le attività correnti FC Barcelona supera l’Inter: 160,1 milioni contro 87 milioni. Per il club catalano le attività correnti rappresentano il 31,4% delle attività totali.
Le immobilizzazioni immateriali nette sportive dell’Inter sono superiori a quelle del Barcellona: 158,4 milioni contro 122,9 milioni. In termini lordi, per l’Inter, l'investimento totale in giocatori al 30 giugno 2009 è stato 276,5 milioni, con un ammortamento cumulativo di 118 milioni. Le immobilizzazioni immateriali lorde sportive del Barça risultano pari a 226,6 milioni, con ammortamento di quasi 104 milioni. In base a tale dato, il professor Gay deduce che il club milanese, è più aggressivo e potente rispetto al club catalano sul mercato dei giocatori. A questa "defaillance" il Barcellona sopperisce con l’ottimo lavoro del settore giovanile. Il Barça dispone però di immobilizzazioni materiali più consistenti rispetto all’Inter, a causa dello stadio di proprietà.
L’ammontare complessivo delle passività dell’Inter, correnti e non correnti, pari a 462,5 milioni, supera il totale delle attività (413 milioni). Il giudizio su questa struttura di passivo patrimoniale, da parte del professore, è allarmante e preoccupante in modo grave. La struttura del passivo del Barça vede un’incidenza del 25,4% per le passività non correnti pari a 129 milioni, mentre le passività correnti ammontanti a 360 milioni di euro rappresentano il 70,5% del capitale investito. Nell’eccessiva mole delle passività correnti, Gay individua il problema del Barcellona.
Ritornando all’Inter, le passività non correnti pari a 126,8 milioni, rappresentano il 30,7% delle attività totali, mentre le passività correnti ammontanti a 335,7 milioni di euro rappresentano l’80,3% delle attività totali, come si nota si supera il 100% a causa del deficit che determina un patrimonio netto negativo.
L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra passivo non esigibile (patrimonio netto) e debiti totali determina l’indice di indebitamento. Il valore ideale secondo il professore deve muoversi all’intorno di 1. Per il Barcellona tale indice è pari a 23,5, mentre per l’Inter è addirittura negativo per 9,3. Sebbene non ottimale è migliore la situazione del Barcellona.
Secondo il professor il club catalano deve affrontare la sfida dell’aumento della capitalizzazione con mezzi propri con una certa urgenza per raggiungere un miglior equilibrio finanziario.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile.
Anche per tale indice vince il Barcellona segnando un indice pari a 1,04 contro un valore inferiore all’unità dell’Inter pari a 0,89.
L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo circolante è in grado di pagare i debiti a breve. Per entrambi i club è l’attivo circolante non basta per pagare i debiti a breve. Tuttavia anche per tale indice vince il Barcellona segnando un indice pari a 0,44 contro 0,26 segnato dall’Inter. Per il professore, entrambe le squadre, ma maggiormente la società italiana, devono cercare di migliorare gli indici di solvibilità nel futuro, onde evitare seri rischi.
TERZA SFIDA: LA STRUTTURA DEL CONTO ECONOMICO
Il conto economico dell’Inter è stato riclassificato per renderlo comparibile a quello del Barcellona. Per quanto riguarda i ricavi operativi il Barcellona vince con 366 milioni, superando l’Inter che può vantare solo 222 milioni. L’Inter supera il Barcellona per quanto riguarda i costi operativi, esponendo costi per un valore di 376 milioni contro 361 milioni di euro del club catalano. Come conseguenza l’Inter registra una perdita operativa di 154 milioni, mentre il Barcellona espone un risultato operativo positivo per 5 milioni di euro.
Tuttavia, il professor Gay giudica anche molto elevata la tendenza alla spesa del Barcellona, rispetto al volume dei ricavi operativi. Entrambi i club, sono quindi puniti pesantemente con risultati della gestione finanziaria negativi, per 14 milioni di euro per il Barcellona e 4 milioni per l'Inter. Il risultato ordinario risulta comunque positivo per il Barcellona per 9 milioni di euro e negativo per 158 milioni di euro per l’Inter.
Per quanto riguarda la gestione straordinaria (vedasi plusvalenze) il risultato è positivo per entrambi i club, precisamente: 18 milioni per il Barça e 5 milioni di euro per l’Inter. Dopo le imposte il Barcellona espone un risultato positivo per 7 milioni di euro, mentre l’Inter espone una perdita netta di 154 milioni di euro.
IL COSTO DEL LAVORO EFFETTIVO
Il professor Gay determina la misura del costo del lavoro effettivo considerando la somma dei costi del personale più gli ammortamenti dei giocatori.
Il costo del lavoro effettivo dell’Inter ammonta a 251,1 milioni di euro, mentre per il Barcellona risulta pari a 270,8 milioni di euro (considerando anche i diritti di immagine pari a 15,6 milioni di euro).
L’incidenza di tale costo sui ricavi operativi vede vincente il Barcellona. Per il Barcellona l’incidenza del costo del lavoro effettivo sui ricavi operativi è del 74% per l’Inter è del 113%.
LA SFIDA DEL CASH FLOW
La sfida del cash è vinta dal Barcellona. Infatti, per quanto riguarda il cash flow (utile netto più ammortamenti), il Barça genera un importo positivo di 69 milioni di euro; mentre per l’Inter, a causa dell’elevatissima perdita d’esercizio, il cash flow resta negativo per 103 milioni di euro, determinando una cattiva situazione finanziaria.
Il professor José Mª Gay rapporta i cash flow ai debiti totali. Da questo rapporto emerge che il Barcellona è in grado, a parità di cash flow, di pagare i suoi debiti in 7 anni, infatti il tasso di copertura rilevato è del 14,1%, mentre per l’Inter è indefinito il tempo di copertura.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E DEBITI TOTALI
Per il Barcellona il rapporto tra ricavi operativi e debiti totali è del 75%, mentre per l’Inter è del 48%. Questo indicatore serve per verificare la correlazione tra debiti e ricavi e il professore giudica che per il Barcellona vi sia un adeguato rapporto tra reddito e debito totale.
RAPPORTO TRA RICAVI OPERATIVI E ATTIVITA’ TOTALI
Anche per il rapporto tra ricavi operativi e attività totali vince il Barcellona. Questo indice risponde ad una semplice ma fondamentale domanda: quanto è investito e quanto si fattura? Nel club azulgrana, ogni 100 euro investiti si incassano 72 euro, segnando una rotazione molto buona degli investimenti effettuati. Per l’Inter, i ricavi operativi rappresentano solo il 54% del totale delle attività.
RAPPORTO TRA REDDITO OPERATIVO E ATTIVITA’ TOTALI
Secondo il professore questo indicatore è la chiave per calibrare il buon funzionamento di un club calcio. Se si ottiene un ritorno economico adeguato, vuol dire che le attività sono gestite in modo efficiente, i ricavi operativi e le spese operative risultano ben dimensionati. Per il Barcellona risulta che per ogni 100 euro investiti si guadagnano 0,92 euro. Per l’Inter ogni 100 euro investiti si perdono 37,4 euro.
ROE - RETURN ON EQUITY (TASSO DI RENDIMENTO DEI MEZZI PROPRI)
Il rapporto tra risultato netto d’esercizio e mezzi propri risulta ovviamente a favore del Barcellona che ha un utile di esercizio ed un patrimonio netto positivo, al contrario dell’Inter. Anche se il professor Gay auspica un incremento dei mezzi propri del Barcellona.
Il professore conclude affermando che siamo di fronte ad una sfida tra due modelli organizzativi diversi della stessa attività, che non hanno risparmiato sforzi e risorse nel perseguimento dell’obiettivo della vittoria in Champions League.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE
Foto tratta da
http://www.occidens.it/

venerdì 19 dicembre 2008

Studio Mastercard: vittoria Champions vale 110,4 milioni

Il trionfo in Champions League può valere 110,4 milioni di euro. Una sola squadra alzerà la coppa sotto una pioggia di denaro ma anno comunque la chance di “consolarsi” anche gli altri club qualificati che attendono il sorteggio degli ottavi di finale, in programma oggi a Nyon. Secondo una ricerca commissionata da MasterCard, sponsor ufficiale della Champions League, le 16 squadre che parteciperanno alla fase a eliminazione diretta avranno la possibilità di guadagnare circa 38,45 milioni di euro. La cifra arriva fino a 46,14 milioni di euro per le squadre con maggior numero di tifosi, come nel caso del Manchester United e del Barcellona. Secondo l'analisi, in particolare, il team che arriverà alla finale di Roma e solleverà il trofeo potrà mettere insieme fino a 110,4 milioni di euro, considerando nel complesso il budget per la partecipazione, il premio Uefa in denaro, una percentuale sul profitto commerciale del torneo (proporzionata ai diritti televisivi), l'incasso dei biglietti venduti, le entrate commerciali e di marketing, (incluse attività di sponsorship, merchandising, vendita di cibo e bevande) e il conseguente incremento di valore della squadra. Tra i massimi esperti mondiali in business dello sport, il professore Simon Chadwick che ha condotto lo studio per MasterCard, commenta: «In periodi economicamente incerti, il richiamo universale dello sport rimane forte, rendendolo uno dei settori più remunerativi. La competizione continua a rappresentare un'importante fonte di rendimento e attività commerciali per le squadre, soprattutto per quelle che si qualificano alla fase a eliminazione diretta. Questo inevitabilmente contribuisce in modo significativo al fatturato dei concorrenti».
Inoltre, aggiunge Chadwick, «gli introiti provenienti dalla partecipazione alla Champions League sono particolarmente importanti in un momento in cui le squadre si trovano ad operare in condizioni difficili». La Uefa assegna 3 milioni di euro ad ogni squadra che si qualifica alla Champions League, più 2,4 milioni per quelle che partecipano ai gironi. Durante i gironi ogni team può ricevere 600.000 euro a partita o 300.000 a pareggio. Raggiungendo la prima fase ad eliminazione diretta, si incassa una vincita istantanea di 2,2 milioni di euro. A margine, la qualificazione per la fase ad eliminazione diretta assicurerà un premio Uefa in denaro in media di 9,4 milioni di euro . In base al successo commerciale del torneo, la Uefa può aggiungere un premio ai dipendenti dei club compresi nella fase dei gironi, che, secondo il report di MasterCard, ammonta approssimativamente a 9,5 milioni di euro a squadra. Lo studio indica inoltre che la vendita dei biglietti genera un rendimento di circa 8,55 milioni ai team dei gironi, le attività di marketing e commerciali favoriscono entrate per circa 6 milioni di euro, mentre la sola qualificazione alla fase di eliminazione fa incrementare il valore della squadra di circa 5 milioni di euro. La fortuna per l'elite del calcio europeo continua oltre la prima fase ad eliminazione diretta, grazie ad un premio di 2,5 milioni di euro messo in palio dalla Uefa per ogni partecipante ai quarti di finale, uno di 3 milioni per i semifinalisti, uno di 4 milioni per i finalisti e uno di 7 milioni per i vincitori.
Fonte: Adnkronos

giovedì 11 dicembre 2008

Sintesi tv di Steaua-Fiorentina 0-1 (da You Tube)

Serata da Champions per la Fiorentina. Dopo una lunga battaglia con la Steaua, un gol di Gilardino porta i Viola in Coppa Uefa. Le immagini, tratte da You Tube, sono della Rai.

Champions League, ultima giornata girone qualificazione
Bucarest, Stadio Steaua, 10 dicembre 2008

STEAUA BUCAREST - FIORENTINA 0-1
Steaua Bucarest (4-2-3-1): Zapata; Golanski, Radoi, Baciu, Marin; Petre, Tiago Gomes (42' st Plesan); Nicolita, Dayro Moreno, Toja; Semedo (12' st Lovin). In panchina: Cernea, Ogararu, Stancu. Allenatore: Munteanu.
Fiorentina (4-3-1-2): Frey; Zauri, Gamberini, Kroldrup, Vargas; Donadel, Felipe Melo, Montolivo (46' st Masi); Santana (32' st Almiron); Gilardino (37' st Osvaldo), Mutu. In panchina: Storari, Kuzmanovic, Pazzini, Jovetic. Allenatore: Prandelli.
Arbitro: Medina Cantalejo (Spagna).
Rete: 21' st Gilardino.
Note: Espulso al 26' st Golanski per doppia ammonizione. Ammoniti: Nicolita, Zauri, Moreno, Semedo, Gilardino, Lovin, Radoi. Angoli: 7-2 per la Fiorentina


Le immagini di Steaua-Fiorentina 0-1

mercoledì 10 dicembre 2008

Champions League: sintesi tv Roma-Bordeaux (da You Tube)

La Roma straccia un Bordeaux inconsistente e vola al primo posto nel girone di qualificazione di Champions League. Oltre alla sintesi tv, tratta da You Tube, vi sono anche le immagini dei cori e delle belissime coreografie della curva Sud dell'Olimpico.

Champions League
Roma, stadio Olimpico, 9 dicembre 2008

ROMA-BORDEAUX 2-0

Roma(4-3-2-1): Doni; Panucci, Mexes, Juan, Riise; Perrotta (44'st Pizarro), De Rossi, Brighi; Baptista, Menez (35'st Cicinho); Totti (43'st Vucinic). In panchina: Artur, Loria, Cassetti, Montella. Allenatore: Spalletti.
Bordeaux(4-4-2): Ramè; Chalmè, Planus, Diawara, Jurietti; Gouffran (13'st Cavenaghi), Fernando, Diarra, Wendel (24'st Bellion); Gourcuff, Chamakh (24'st Jussie). In panchina: Valverde, Placente, Traorè, Tremoulinas. Allenatore: Blanc.
Arbitro: Fandel (Germania).
Reti: 16'st Brighi, 34'st Totti.
Spettatori: 60mila circa. Ammoniti: Chalmè, Brighi, Jurietti, Diawara. Angoli: 4-4

Sintesi tv di Roma-Bordeaux 2-0


Il coro della Curva Sud in Roma-Bordeaux-2-0

Champions League: sintesi tv Werder-Inter (da You Tube)

L'Inter perde la gara con il Werder e il primo posto nel girone di qualificazione della Champions League. Ancora una serata storta della difesa nerazzurra, dopo quella con il Panathinaikos, che invece in campionato si dimostra sempre impeccabile. Colpa forse dello schieramento 4-3-3 di Mourinho, probabilmente troppo spregiudicato contro le folate offensive dei padroni di casa. Le immagini sono tratte da You Tube.

Champions League, girone eliminatorio
Brema, Weserstadion, 9 dicembre 2008

WERDER BREMA-INTER 2-1

Werder Brema (4-3-1-2): Wiese; Fritz, Mertesacker, Prodl, Boenisch; Vranjes (st 44' Niemeyer), Frings, Hunt; Ozil (st 47' Jensen); Pizarro, Rosenborg.
In panchina: Vander, Pasanen, Tosic, Baumann, Husejinovic. Allenatore: Schaaaf.
Inter (4-3-3): J.Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi (st 1' Maxwell), Burdisso; Zanetti, Cambiasso, Muntari (st 26' Balotelli) ; Quaresma, Adriano (st 1' Ibrahimovic), Mancini.
In panchina: Orlandoni, Santon, Figo, Jimenez.
Allenatore: Mourinho
Arbitro: Vink (Olanda).
Reti: st 17' Pizarro, al 37' Rosenberg, al 43' Ibrahimovic.
Angoli: 9-3 per il Werder. Ammoniti: Frings, Muntari, Fritz, Balotelli.


I due gol del Werder



Il gol di Ibrahimovic

giovedì 27 novembre 2008

Cluj-Roma: i tre gol raccontati da Carlo Zampa (da You tube)

Chiamate Roma 3-1 3-1. I giallorossi si scatenano sul campo del malcapitato Cluj e passano a vele spiegate agli ottavi. In queste sintesi video, tratte da You tube, Carlo Zampa racconta con passione i due gol di Brighi e la punizione capolavoro di Totti.


Champions League, Cluj Napoca (Romania) 26 novembre 2008
CLUJ-ROMA 1-3
Cluj: Stancioiu; Panin, Cadu, De Sousa, Alvaro Pereira; Dani (27'st Peralta), Muresan; Dubarbier (25'st E.Konè), Trica (39'st Deac), Juan Culio; Y.Konè. In panchina: Nuno Claro, Alcantara, Diego Ruiz. Allenatore: Trombetta
Roma: Doni; Cassetti, Juan, Mexes Tonetto (41'st Riise); Taddei, De Rossi, Brighi; Perrotta (45'st Pizarro), Baptista; Totti (36'st Vucinic). In panchina: Artur, Loria, Menez, Montella. Allenatore: Spalletti
Arbitro: Batista (Portogallo)
Reti: 11'pt e 19'st Brighi, 22'pt Totti, 30'pt Y.Konè.
Spettatori: 14 mila circa. Ammoniti: De Rossi, Trica, Totti, Panin. Angoli: 10-3 per il Cluj.


Primo gol Brighi Cluj-Roma 1-3 Commento Carlo Zampa


Secondo gol di Brighi Cluj-Roma 1-3


Terzo gol di Totti Cluj-Roma 1-3

Sintesi tv di Inter - Panathinaikos 0-1 (da You tube)

Panathinaikos corsaro a San Siro: batte l'Inter con un gol di Sarriegi scaturito su calcio d'angolo. La squadra ateniese ha giocato "all'italiana", contenendo i nerazzurri e colpendo con efficaci contropiede, grazie anche ai suoi esterni veloci. Nessun problema però per la formazione del biscione, che si qualifica agli ottavi di finale: dovrà però vincere in Germania con il Werder Brema per avere la certezza di evitare il secondo posto nel girone. Domenica per Mourinho altra partita impegnativa: al Meazza arriva il Napoli di Hamsik e Lavezzi.
Le immagini sono tratte da You Tube.


Champions League, Stadio Giuseppe Meazza - Milano, 26 novembre 2008
INTER-PANATHINAIKOS 0-1
Inter: Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Materazzi, Maxwell (30'st Cruz); Zanetti, Cambiasso, Muntari (1'st Quaresma); Figo (27'st Balotelli); Adriano, Ibrahimovic. In panchina: Toldo, Burdisso, Stankovic, Mancini. Allenatore: Mourinho
Panathinaikos: Galinovic; Nilsson Vintra, Goumas, Sarriegi, Spiropoulos; Simao; Gabriel (39'st Tziolis), Gilberto Silva, Karagounis (18'st Salpingidis); Mantzios (49'st Rukavina), In panchina: Tzorvas, Mattos, Rukavina, Ninis, Ivanschitz. Allenatore; Ten Kate
Arbitro: Ovrebo (Norvegia).
Reti: 24'st Sarriegi.
Note: serata molto fredda, spettatori 35.000 (diverse migliaia di greci), terreno in mediocri condizioni, angoli 7-4 per l'Inter. Ammoniti Galinovic e Goumas. Recupero: primo tempo 1 minuto, secondo tempo 5 minuti.

giovedì 17 luglio 2008

Champions League/Pronostici rispettati nel turno preliminare

Tra le gare di andata spicca la vittoria fuori casa della Dinamo Zagabria sul Linfield. Murata travolto dal Goteborg: vittorie di misura per Anorthosis e Aktobe

Tutto come da pronostico nel primo turno preliminare di Champions League. Le squadre delle piccole nazioni europee sono state sconfitte nelle partite di andata. L’unico incontro rilevante dal punto di vista tecnico era Linfield-Dinamo Zagabria, conclusosi con la vittoria della squadra croata per 2-0. Le reti sono state segnate dal nuovo acquisto, il cileno Morales, e da Mandžukić su passaggio perfetto dello stesso Morales. Un risultato forse non molto scontato, che avrà reso felici alcuni scommettitori.
Vittoria netta fuori casa anche per gli svedesi del Goteborg, che hanno letteralmente travolto per 5-0 i malcapitati sammarinesi del Murata. Il primo gol è stato realizzato dal 17enne Robin Söder, una promessa della squadra scandinava. Massacrata di gol anche la squadra campione di Andorra, il Santa Coloma, che ha incassato quattro gol dal Kaunas.
Da segnalare il derby tra due squadre di nazioni dell’ex Unione Sovietica, con nomi molto particolari. La kazaka Aktobe ha battuto di misura gli “sceriffi” moldavi di Tiraspol: nonostante il suo predominio assoluto, con numerose occasioni da rete, i “guerrieri” del Kazakhstan sono riusciti a segnare soltanto su rigore al 49’ minuto. Nel ritorno lo Sheriff dovrà effettuare l’assalto alla diligenza per superare il turno.
Vantaggio risicato anche per l’Anorthosis di Famagosta che ha superato solo per 1-0 il Pyunik. I ciprioti, dopo aver colpito ben tre pali, sono passati solo nella ripresa grazie a un rigore di Frousos al 73'. Il ritorno in Armenia sarà tutto da giocare. A forte rischio la qualificazione per l’Inter Baki: gli azeri hanno pareggiato in casa a reti inviolate con i macedoni del Rabotnicki.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, autorizzato solo dietro citazione della fonte)







martedì 1 luglio 2008

Champions League: ecco i primi due turni preliminari

Spicca nel secondo turno la sfida tra i turchi del Fenerbahce, che incontreranno gli ungheresi dell'MTK Budapest

Si tengano pronti tutti i tifosi d'Europa! Tra 15 giorni ha inizio l'estenuante maratona della Champions League 2008/2009. L'Uefa ha infatti sorteggiato stamattina nella sua sede di Nyon i due turni preliminari estivi. I finalisti della passata edizione della Coppa Uefa, i Rangers Glasgow, incontreranno al secondo turno la vincente tra i lituani dell'FBK Kaunas o l'FC Santa Coloma di Andorra. Nel secondo turno preliminare inizierà a giocare anche il Fenerbahce, che dovrà incontrare gli ungheresi dell'MTK Budapest. Da notare anche la presenza nel primo turno dei sammarinesi del Murata, che affronteranno in una sfida quasi proibitiva il Goteborg. Considerato però che siamo appena agli inizi della stagione, potrebbero esserci delle sorprese a causa della preparazione ancora limitata di diverse squadre.
Ecco gli accoppiamenti estratti oggi dall'urna dal segretario generale Uefa, David Taylor, e dal responsabile delle competizioni Uefa per club, Michele Centenaro. 
PRIMO TURNO PRELIMINARE (andata 15-16 luglio, ritorno 22-23 luglio, il numero indica l'incontro, la cui vincente affronterà il corrispondente avversario al turno successivo)
1 Linfield Belfast (Irl)-Dinamo Zagabria (Cro)
2 Valletta (Mal)-Artmedia Bratislava (Slv) 
3 Dinamo Tblisi (Geo)-Runavik (Faer Oer) 
4 Santa Coloma (And)-Kaunas (Lit) 
5 Murata (San Marino)-Goteborg (Sve)
6 Llanelli (Galles)-Ventspils (Let) 
7 Anorthosis Famagosta (Cip)-Pyunik Erevan (Arm) 
8 Inter Baku (Aze)-Rabotnicki Skopje (Mac) 
9 Tampere (Fin)-Buducnost (Mon) 
10 Dudelange (Lus)-Domzale (Slo) 
11 Dinamo Tirana (Alb)-Modrica Maksima (Bos) 
12 Aktobe (Kaz)-Sheriff Tiraspol (Mol) 
13 Drogheda (Eire)-Levadia Tallinn (Est) 
14 Bate Borisov (Bie)-Valur Rejkjavik (Isl)

SECONDO TURNO PRELIMINARE (and. 29-30/7, rit. 5-6/8) 
Rangers (Sco)-vincente 4 
Brann Bergen (Nor)-vincente 6 
vincente 8-Partizan Belgrado (Ser) 
vincente 9-vincente 2 vincente 7-Rapid Vienna (Aust) 
vincente 10-vincente 1 
Panathinaikos (Gre)-vincente 3 
vincente 5-Basilea (Svi) 
vincente 12-Sparta Praga (Rep. Ceca) 
vincente 13-Dinamo Kiev (Ucr) 
Anderlecht (Bel)-vincente 14 
Beitar Gerusalemme (Isr)-Wisla Cracovia (Pol) 
Fenerbahce (Tur)-Mtk Budapest (Ung) 
Aalborg (Dan)-vincente 11
Marco Liguori
(Riproduzione riservata)

martedì 24 giugno 2008

Champions League - Roma terza squadra per introiti Uefa

(ANSA-AFP) - PARIGI, 23 GIU - La Roma, con quasi 30 milioni di euro, e' la terza squadra più pagata dall'Uefa, fra quelle che hanno preso parte all'ultima edizione della Champions League. Solo Manchester United e Chelsea, vale a dire le due finaliste di Mosca, hanno intascato piu' soldi dei giallorossi, che sono stati eliminati nei quarti proprio dalla squadra allenata da Alex Ferguson. L'Uefa ha versato in tutto 43 milioni nelle casse dei 'red devils', che alla fine hanno vinto la coppa, battendo ai rigori il Chelsea. Al club londinese, invece, sono andati 36 milioni. Gli introiti sono stati distribuiti in base a due criteri ben precisi: uno legato ai risultati ottenuti da ciascuna squadra, un altro in relazione al valore televisivo del marchio della squadra stessa. Una somma è stata devoluta a ciascuna delle 32 formazioni che hanno acquisito il diritto a disputare la fase a gironi della Champions, partendo da una base di 3 milioni di euro cadauna, ai quali andavano aggiunti 400 mila euro per ciascun match disputato (a prescindere dal risultato finale) della prima fase. Per ogni vittoria, a ciascuna squadra andavano 600 mila euro, per l'accesso agli ottavi di finale 2,2 milioni, per i quarti 2,5 e per la semifinale 3. In finale 4 milioni sono stati assegnati alla perdente e 7 alla vincente.
Questa la classifica degli introiti 2007/2008
1. Manchester United (Ing) euro 42.879.000
2. Chelsea (Ing) 36.375.000
3. Roma (Ita) 28.949.000
4. Barcellona (Spa) 27.500.000
5. Olympique Lione (Fra) 27.290.000
6. Psv Eindhoven (Ola) 27.104.000
7. Schalke 04 (Ger) 26.872.000
8. Liverpool (Ing) 26.815.000
9. Inter (Ita) 26.683.000
10. Milan (Ita) 26.383.000
11. Arsenal (Ing) 23.205.000
12. Real Madrid (Spa) 21.092.000
13. Olympique Marsiglia (Fra) 20.680.000
14. Stoccarda (Ger) 19.449.000
15. Olympiakos (Gre) 19.092.000
16. Fenerbahce (Tur) 17.342.000
17. Siviglia (Spa) 17.327.000
18. Lazio (Ita) 16.469.000
19. Werder Brema (Ger) 15.397.000
20. Celtic Glasgow (Sco) 13.018.000
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il pallone in confusione

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