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martedì 25 novembre 2008

Ringraziamenti a J1897 e Interfans.org

Si ringraziano i tifosi dei forum J1897 e Interfans.org per l'interesse mostrato verso l'articolo Inter Brand: il mistero del superdirettore ricoperto d'oro Da ieri sera si sono registrate ben 280 visite. Si puo' lasciare un commento sotto il post dell'articolo. Si raccomanda l'uso di toni civili, i messaggi offensivi e contenenti improperi e insulti saranno immediatamente eliminati.
Marco Liguori

lunedì 24 novembre 2008

Inter Brand: il mistero del superdirettore ricoperto d’oro

La società che custodisce i marchi nerazzurri ha versato ben 223mila euro lordi solo in stipendi al suo dirigente: il suo nome non è indicato nel bilancio 2007/08. In totale, i tre dipendenti della controllata della squadra di calcio di Massimo Moratti sono costati 407 mila euro

Chi è il misterioso direttore di Inter Brand che percepisce uno stipendio lordo di oltre 223mila euro annui? La cifra è riportata nel bilancio al 30 giugno scorso, chiuso con un attivo di 95mila euro e depositato in Camera di commercio, della società che custodisce i marchi della squadra nerazzurra. Non è dato sapere il suo nome, visto che la società presieduta da AngeloMario Moratti, rampollo del presidente dell’Inter Massimo e consigliere di amministrazione di Internazionale spa, non lo ha reso noto nel documento contabile: neppure nelle visure c’è traccia. Egli percepisce mensilmente uno stipendio pari a 18623 euro: a ciò bisogna aggiungere 61mila euro in oneri sociali e circa 12mila per il tfr. In totale oltre 296mila euro. Qualche notizia sul suo rapporto di lavoro è contenuta nella relazione sulla gestione. In essa si spiega che «l’attuale organizzazione operativa della società è costituita da un direttore e da due addetti commerciali con contratti a tempo indeterminato». Riguardo alle attività, la relazione prosegue affermando che essi svolgono «quelle di licencing, di merchandising, di organizzazione di scuole calcio e di operazioni attraverso internet, ecc. ecc...». I due addetti hanno percepito complessivamente nel 2007/2008 82mila euro lordi: circa 41mila a testa, ossia 3400 euro mensili. A ciò vanno aggiunti 23mila euro per complessivi oneri sociali e altri 5700 euro per il tfr e 110 euro in altri costi. Costo azienda complessivo: 111mila euro. Se si sommano tutti le cifre sborsate per i tre dipendenti, Inter Brand ha speso 407mila euro. Costi comunque coperti, così come quelli complessivi di 11,6 milioni, dai 19,3 milioni di ricavi. A proposito di compensi, il documento contabile specifica che non sono stati destinati emolumenti ai componenti del consiglio di amministrazione.
Sempre riguardo al personale dipendente, alla voce “altri debiti” dello stato patrimoniale al 30 giugno scorso la società doveva una somma di 63mila euro verso di essi. A ciò bisogna aggiungere circa 23mila euro «per ferie e permessi non goduti maturate e non godute». Inoltre, Inter Brand ha evidenziato 40.600 euro in «debiti v/ collaboratori a progetto». Riguardo a questi ultimi, sono stati inseriti una serie di somme tra i costi: la nota integrativa le indica come sei tipi diverse di consulenze che «si riferiscono prevalentemente ai compensi a lavoratori autonomi occasionali e collaboratori a progetto». L’ammontare totale di esse è di poco più di un milione pari al 63% delle spese per «costi di prestazioni di servizi». Le più rilevanti sono quelle “varie” per 284mila euro, dove dovrebbero essere incluse le somme per le consulenze per il progetto del nuovo stadio, quelle per il centenario nerazzurro pari a 262mila euro, e quelle per le scuole calcio estive per 199mila euro. Nell’ultimo bilancio, Inter Brand non ha fornito ulteriori e più dettagliate notizie riguardo al nuovo stadio. Nel 2006/07, come riportato dal quotidiano Liberomercato il 23 febbraio scorso, era stato dato l’incarico di 36 mesi a «un professionista per lo sviluppo di un progetto che verifichi la possibilità di costruire un nuovo stadio».
Sempre riguardo alle consulenze, alla voce “ratei e risconti” è stata registrata una somma di 127mila euro per la realizzazione del marchio e degli eventi per il centenario dell’Inter. Stando al precedente bilancio di Inter Brand, tale iniziativa fu affidata alla Oliviero Toscani Progetto La Sterpaia, società dell’omonimo celebre fotografo. Nella relazione sulla gestione si cita un’altra personalità della cultura, Gabriele Salvatores: la Red House Produzioni, che il regista possiede pariteticamente al 25% assieme a una delle figlie del presidente Massimo Moratti, Maria Carlotta, e due altri azionisti, ha ottenuto 300mila euro. Questa cifra costituisce il «saldo della somma omnicomprensiva complessiva di euro 400.000 per l’incarico» concesso alla società di produzione cinematografica, «per la realizzazione di un documentario avente a oggetto l’attività sociale e di promozione del gioco del calcio svolta nel mondo tramite il programma Intercampus Estero».
Il bilancio di Inter Brand mostra un rapporto molto ben consolidato con il gruppo editoriale Rcs. Tra i 122 milioni di risconti passivi, ossia anticipo ricavi futuri (in gran parte canoni per licenza d’uso del marchio Inter verso la controllante), è indicata una cifra complessiva di 777mila euro incassata da “altri licenziatari”. La quota a medio/lungo termine di quest’ultima, pari oltre 438mila euro, «si riferisce principalmente a tre contratti di licenza del marchio – si legge nella nota integrativa – per la produzione e la commercializzazione di Dvd, medaglie dorate celebrative dell’Inter e dell’opera multimediale “La grande storia dell’Inter”, stipulati con la società Rcs Quotidiani spa, con scadenza rispettivamente il 30 aprile 2012, il 19 aprile 2012 e 18 settembre 2010».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Il marchio dell'Inter è tratto da http://www.inter.it/

sabato 23 febbraio 2008

400mila euro per il regista e per la figlia del petroliere, 116mila per l'ideatore pubblicitario

Liberomercato 23 febbraio 2008

Le consulenze di Moratti

Salvatores e Toscani
per il lifting dell’Inter


Il regista realizzerà un film sull’attività sociale del club, il fotografo rifarà il marchio. Allo studio un nuovo stadio

Marco Liguori

Consulenze ben retribuite e un nuovo stadio per la "beneamata". Nel bilancio di Inter Brand, la società proprietaria dei marchi dell’Inter da questa interamente controllata, chiuso al 30 giugno scorso con una perdita di 60mila euro, sono citate due illustri presenze del mondo dello spettacolo e della comunicazione. Si tratta di Gabriele Salvatores e Oliviero Toscani. Il famoso regista è socio pariteticamente al 25% assieme a una delle figlie del presidente Massimo Moratti, Maria Carlotta, e due altri azionisti nella Red House Produzioni, costituita secondo le visure della Camera di Commercio il 4 maggio scorso ossia dodici giorni dopo la conquista anticipata del quindicesimo scudetto interista. La relazione sulla gestione di Inter Brand, presieduta da AngeloMario Moratti (rampollo di Massimo e consigliere di Inter spa), spiega che è stata elargita a Red House la somma di 100mila euro quale "acconto, della somma onnicomprensiva di 400.000 euro" per la "realizzazione di un documentario avente a oggetto l’attività sociale e di promozione del gioco del calcio svolta nel mondo tramite il programma Intercampus estero". Inter Brand riceverà entro il 31 marzo prossimo il film dalla società di Salvatores e della Moratti, che lo preparerà a proprie spese: i contributi a essa versati da sponsor alla "dovranno essere eventualmente detratti dal compenso". Invece la "Oliviero Toscani progetto La Sterpaia" ha ottenuto l’incarico "di realizzare un nuovo marchio da lanciare per il "Centenario" di Fc Internazionale Milano". Alla voce "ratei e risconti" dell’attivo patrimoniale è indicata per questa consulenza la somma di 116mila euro.
Nella relazione è riportato l’incarico a "un professionista per lo sviluppo di un progetto che verifichi la possibilità di costruire un nuovo stadio". Inter Brand non ne specifica il nome: spiega che "la durata è di 36 mesi". L’idea, accarezzata più volte da Massimo Moratti, comporta la realizzazione "di un impianto moderno, funzionale, all’interno del quale implementare al meglio le sinergie rivolte alla massimizzazione dei ricavi attraverso un migliore esercizio dei diritti di sfruttamento economico legati alla miglior valorizzazione dei marchi Inter".
Il bilancio di Inter Brand mostra anche un rapporto consolidato con Rcs. Tra i 137 milioni della voce "ratei e risconti passivi", ossia anticipo ricavi futuri (in gran parte canoni per licenza d’uso del marchio Inter verso la controllante), è indicata una cifra totale di 559mila euro versata da Rcs Quotidiani, riferita "a due contratti di licenza del marchio per la produzione e la commercializzazione di Dvd e medaglie dorate celebrative dell’Inter" con scadenza 2012. Inoltre, tra gli oneri diversi di gestione è evidenziata una transazione con Rcs Sport per 150mila euro, per il rimborso forfettario dei costi sostenuti "per l’organizzazione di un grande evento di fine stagione sportiva 2006/07 allo Stadio Meazza di Milano a tacitazione di ogni e qualsiasi danno subito in conseguenza del suo annullamento".
Invece, il bilancio della consolidante Internazionale Holding, comprendente oltre alla capogruppo Internazionale Holding spa anche Fc Inter spa, Inter Brand e Inter Futura, si è chiuso con un rosso di 216 milioni, influenzato in particolare dalla perdita di 206,8 milioni della società calcistica. La catena di controllo della Holding nerazzurra è saldmente nelle mani di Massimo Moratti, affiancato da Cmc con 1,87% e al’1,74% dalla lussemburghese Hellas Sport International. Quest’ultima, secondo il Journal Officiel del Granducato, è controllata dalla Ihf Company avente sede a Tortola, nel paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche. Ma chi c’è dietro questo velo societario internazionale? Allo stato attuale, non è dato saperlo.
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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