Ricerca personalizzata
Visualizzazione post con etichetta iva. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta iva. Mostra tutti i post

mercoledì 3 dicembre 2008

I contenziosi del Bologna con fisco e previdenza

La società ha ricevuto una cartella di pagamento di 533mila euro derivante dall’omessa presentazione della fidejussione da parte dell’ex controllante Victoria 2000 per l’Iva di gruppo. Inseriti 166mila euro a fondo rischi per il contenzioso dell’omesso versamento contributi Inail e Inps. In entrambi i casi i felsinei hanno proposto ricorso

Il fisco ha bussato alle porte del Bologna. Nella nota integrativa, alla voce altri rischi e oneri, la società rossoblù fa presente che «è stata destinataria di cartella di pagamento notificata in data 12/12/2007 dal Concessionario della riscossione tributi a seguito di iscrizione a ruolo di euro 533.320,32 (di cui 495.537,30 per Iva anno 2005 ed euro 37.783,02 per interessi), a cui ha opposto ricorso nei termini di legge». Questa pretesa «deriva dall’omessa presentazione della garanzia fidejussoria – prosegue la nota - che il “Fallimento Victoria 2000 srl in liquidazione” avrebbe dovuto produrre al Terzo ufficio di Bologna dell’Agenzia delle entrate in sede di presentazione dei modd. Iva 26P e Pr/2006» riguardanti la procedura di liquidazione dell’Iva di gruppo. Al momento è stato sospesa la riscossione e il contenzioso è ancora pendente «innanzi la Commissione tributaria provinciale di Bologna – spiega la società nella nota – in attesa della fissazione dell’udienza di discussione».
Il Bologna ha inoltre posto alla voce “altri fondi per rischi e oneri futuri» la somma di 166mila euro per una «potenziale passività relativa a un contenzioso per omesso versamento contributi Inail e Inps». La società specifica che «l’accantonamento effettuato è rappresentativo della passività potenziale stimata dal legale incaricato della difesa». Risulta pendente in particolare «un verbale di accertamento Inail, per complessivi euro 532.018 – prosegue la nota integrativa – emesso in data 26 giugno 2006 e relativo al disconoscimento della natura di “prestazione occasionale” del personale addetto al “servizio stadio” con configurazione di rapporti di mini-collaborazione ex D.Lgs 276/2003». Contro di esso è stato presentato ricorso il 3 agosto 2007. Dopo una prima udienza tenutasi lo scorso aprile, ne è stata stabilita un’altra il 28 aprile 2009, in cui saranno sentiti tre testimoni «per l’accertamento dell’esistenza o meno di un formale “coordinamento” – si legge nella nota integrativo - da parte della società, sia pure nella occasionalità di cui al decreto legislativo 276/2003». La società fa sapere che ha incaricato il proprio legale di addivenire a una transazione del contenzioso.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Clicca e leggi la prima parte Bologna: due buone notizie dai conti 2007/08

giovedì 16 ottobre 2008

Esclusivo/La Guardia di Finanza bussa al portone della Juventus

"il pallone in confusione" lo ha notato che nel bilancio 2008 della società bianconera. Quest'ultima ha spiegato che il 3 luglio scorso c’è stato l’accesso delle Fiamme gialle alla sede sociale per «eseguire una verifica sostanziale a carattere generale» riguardo alle dichiarazioni dei redditi e dell’Iva. Inoltre, è stato aperto un contenzioso tra la squadra di Casa Agnelli e l’Agenzia delle entrate per i crediti Iva della Champions League 2000/2001 e 2001/2002

La Guardia di Finanza ha visitato la sede della Juventus. Nella relazione sulla gestione dell’ultimo bilancio chiuso al 30 giugno 2008 si narra che il 3 luglio scorso le Fiamme gialle hanno bussato al portone di corso Galileo Ferraris 32 a Torino. Il documento evidenzia che «ha avuto luogo l’accesso» presso la sede sociale «al fine di eseguire una verifica sostanziale a carattere generale, ai sensi e per gli effetti degli art. 32 e 33 del Dpr n.600/73, art. 51 e 52 del Dpr n.633/1972 e dell’art.35 della legge n.4/1929». Le leggi richiamate dalla squadra bianconera riguardano i poteri della Gdf sul controllo delle dichiarazioni dei redditi e su quella dell’Iva: la verifica, stando sempre alla relazione sulla gestione, riguarda «l’arco temporale decorrente dal 1° luglio 2005 alla data dell’accesso per le imposte dirette e dal 1° gennaio 2006 alla data di accesso per l’Iva e le altre imposte indirette». Quindi i militari effettueranno la loro attività per il primo caso sugli ultimi tre anni, mentre nel secondo su due anni e mezzo. Bisognerà attendere l’esito della “visita” per conoscere l’esistenza di eventuali irregolarità fiscali: in quest’ultima ipotesi la società di Casa Agnelli potrà inoltrare ricorso alla Commissione tributaria.
E a proposito di contenziosi, la Juve ne ha uno con l’Agenzie delle entrate di Torino per i crediti Iva sui proventi della Champions League. L’organismo del ministero dell’Economia aveva attestato nel maggio 2004 il rimborso per l’imposta «relativa alle competizioni Uefa – si legge sempre nella relazione sulla gestione – delle stagioni sportive 2000/2001 e 2001/2002 per euro 5,4 milioni complessivi». In seguito a questa attestazione «la società aveva provveduto ad iscrivere il corrispondente credito – spiega il documento del bilancio juventino – con contropartita a proventi straordinari. Nel mese di giugno 2004 venne incassata parte del credito per un importo di euro 1,2 milioni». La Juventus spiega che la parte restante della somma riconosciuta fu ceduta pro soluto ad una società di factoring nel dicembre 2004. In seguito, l’Agenzia delle entrate aveva rimborsato 2,8 milioni dei 5,4 complessivi dovuti, tramite più rate. Ma nello scorso luglio l’organismo fiscale compiva un improvviso dietrofront e «ha comunicato a Juventus e alla società di factoring – prosegue la relazione – il proprio diniego al saldo dell’ultima tranche pari a 1,4 milioni adducendo contestazioni in merito alla richiesta di rimborso presentata da Juventus». I vertici di corso Galileo Ferraris sottolineano che «tale diniego è in contrasto con l’originaria attestazione del credito» e che intendono «proporre ricorso congiuntamente alla società di factoring in sede tributaria». Oltre a ciò, la Juve «si riserva in ogni caso di attivare eventuali azioni di tutela successive in sede civile».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

Si prega di non intasare le caselle di posta elettronica con spam pubblicitario e di altro tipo (come appelli politici). Questo sito tratta solo di calcio, finanza del calcio e di argomenti affini. Ogni abuso sarà punito.

Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati