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lunedì 15 novembre 2010

Barcellona: Rosell rifà i conti a Laporta

Nella prima versione del bilancio del club blaugrana chiuso al 30 giugno scorso si era evidenziato un utile ante imposte di 8,99 milioni. Nella seconda versione invece si è rilevata una notevole perdita pari a 79,6 milioni


Le elezioni che si sono tenute il 13 giugno 2010, hanno determinato la formazione di un nuovo Consiglio di Amministrazione, che gestisce il “Fútbol Club Barcelona”, dal 1 luglio 2010. Il nuovo presidente Sandro Rosell i Feliu è subentrato al precedente Joan Laporta i Estruch. Il bilancio d’esercizio al 30 giugno 2010 del Barcellona è stato oggetto di contestazioni e polemiche, tra il consiglio di amministrazione uscente, con a capo Laporta e quello subentrante, presieduto da Rosell. Il 22 settembre 2010, il nuovo Consiglio di Amministrazione ha “ripresentato” il bilancio, tenendo conto dei rilievi e delle osservazioni fatte dai revisori di Deloitte al bilancio stesso, il quale è stato presentato il 1° luglio dagli amministratori uscenti. Nella prima versione, redatta dalla “Junta Directiva” Laporta, si esponeva un utile ante imposte di 8,99 milioni di euro; mentre nella versione “riveduta e corretta” dalla “Junta” Rosell il bilancio presenta una notevole perdita pari a 79,6 milioni di euro ed un patrimonio netto negativo per 59,1 milioni.

L’esposizione delle variazioni operate tra le due versioni di bilancio, ci può aiutare a capire come il bilancio di una società, semplicemente cambiando solo alcuni criteri di valutazione di un numero limitato di poste, possa rappresentare sia situazioni “tranquille”, che situazioni “preoccupanti” se non “allarmanti”.

I rilievi eccepiti da Deloitte alla prima versione, hanno comportato un impatto negativo per 91,6 milioni di euro. Quello più importante riguarda alcuni accantonamenti per rischi non effettuati, secondo i criteri della prudenza necessaria, come l’accantonamento per il contenzioso con Sogecable. L’accantonamento fatto dalla giunta Rosell, per questo contenzioso, è stato di 35,1 milioni di euro oltre a 2,6 milioni per interessi. Questa “necessaria prudenza” ha trovato il suo riscontro il 6 settembre 2010, quando il Tribunale Provinciale di Barcellona ha emesso la sentenza di appello, in relazione al ricorso proposto dal “Fútbol Club Barcelona” contro la precedente sentenza del Tribunale di primo grado, datata 12 gennaio 2009. La sentenza del 6 Settembre 2010, ha condannato il club a pagare, alla società Sogecable SA, un importo pari ai proventi percepiti fino al 4 maggio 2007, sia dall’ UEFA, che da organismi similari per gli altri sport come il basket, la pallamano e hockey, nonché l'IVA e gli interessi maturati dal 1 dicembre 2005. Anche se è stato presentato un ulteriore ricorso, per ammissione degli stessi amministratori, esistono poche possibilità favorevoli per il Barcellona di spuntarla. Quindi, la rilevazione di questa circostanza “sfavorevole” ha portato ad un peggioramento dei conti di 37,7 milioni di euro rispetto alla versione del bilancio di Laporta, che non aveva quantificato numericamente tra le poste di bilancio questo evento negativo.

Un altro contenzioso, quello concernente il giocatore José Raúl Baena Urdiales, per violazione del contratto, ha visto il giocatore soccombere ed essere condannato ad un risarcimento di 3,5 milioni di euro al Club, oltre agli interessi, come da sentenza del Tribunale Provinciale di Barcellona, datata 6 aprile 2010. Tuttavia questo importo, iscritto tra i proventi nella prima stesura del bilancio, secondo i revisori presentava dubbi circa la riscossione, anche in considerazione del fatto che il giocatore ha presentato ricorso contro la sentenza. L’impatto negativo della mancata esposizione di questo “probabile” provento, nella seconda stesura, è stato di 3,9 milioni di euro.

Un’altra rettifica operata dalla “Junta” Rosell riguarda la vendita di un terreno a Sant Joan Despí (periferia di Barcellona), il cui “preliminare” era stato stipulato il 29 dicembre 2009, ma al 30 giugno 2010 non risultava ancora stipulato il contratto definitivo. Secondo i principi contabili la registrazione dell’operazione in contabilità può essere effettuata al momento in cui la stessa risulta perfezionata. Nonostante questo principio, la “Junta” Laporta aveva provveduto ad esporre “crediti verso terzi per alienazione di attività non correnti” per 17,4 milioni di euro con una plusvalenza di 14,9 milioni di euro. Rosell, attenendosi ai rilievi di Deloitte, ha annullato la registrazione contabile eseguita.

Altra sorpresa è stata la cessione gratuita di Thierry Henry, che nella prima stesura del bilancio risultava “neutra”, mentre nella seconda stesura vedeva la registrazione di 6,9 milioni di euro per minusvalenze e 1,3 milioni per oneri contrattuali. Nella seconda versione del bilancio, la corretta imputazione della cessione di Henry ha inciso negativamente per 8,2 milioni di euro complessivi.

Secondo i revisori della Deloitte, nella prima stesura del bilancio il valore dei terreni di Viladecans (Barcellona), allocato nella voce "Investimenti immobiliari", non risultava stimato in modo conforme ai principi contabili. La valutazione conforme ai principi contabili di tali terreni ha comportato una variazione negativa di 11,5 milioni di euro. Nella stagione 2007/08, il Club catalano acquistò un terreno nel comune di Viladecans con una superficie di 278.544 metri quadrati al prezzo di 18,5 milioni di euro. La valutazione del terreno che figura nel bilancio “riformulato” è stata commissionata ad un esperto, che ha stimato il valore di tale terreno in € 5.500.000. Nel bilancio al 30 giugno 2009, il valore di questi terreni figurava con la cifra di 18,7 milioni di euro. Come conseguenza, nel conto economico è stata registrata una svalutazione 13,2 milioni di euro.
Nella seconda stesura del bilancio sono stati ricalcolati i risconti passivi inerenti alcuni “bonus” per i diritti radiotelevisivi. In particolare, il Barcellona in base al contratto stipulato il 5 maggio 2006 con
Mediaproducción SL, valido per le stagioni sportive a partire dal 2008/09 fino al 2012/13 riscontava un “bonus” di 20 milioni di euro. Il 9 giugno 2010 il club catalano ha firmato un nuovo contratto con la medesima società, che ampliava e migliorava il precedente. Infatti oltre a rivedere il contenuto economico per annualità, è stato prolungato fino alla stagione 2013/14, con un ulteriore “bonus” di 13 milioni di euro. Il nuovo contratto è valido a partire dalla stagione 2010/11 fino al 2013/14. Nella prima stesura il bonus di 13 milioni era stato allocato per intero nel fatturato al 30 giugno 2010. Il rifacimento del bilancio ad opera della “Junta” Rosell ha comportato il ricalcolo dei risconti passivi, ripartendo per competenza ed in base alla nuova durata del contratto sia il primo bonus dei 20 milioni, che il secondo bonus di 13 milioni. L’impatto negativo di questa corretta imputazione, rispetto alla precedente è stato di 12 milioni di euro.

La “sfortuna” ha anche voluto che in data 16 Giugno 2010, Mediaproducción SL, ha chiesto al Tribunale Fallimentare di Barcellona di essere sottoposta a procedura concorsuale volontaria e la richiesta è stata accolta il 22 giugno 2010. Il credito per il “bonus” del nuovo contratto è stato allocato nell’attivo corrente sotto la voce “debitori diversi”. La riformulazione del bilancio ha costretto gli amministratori a registrare un accantonamento di 3.250 migliaia di euro, dovuto alla stima della potenziale perdita derivante dalla procedura concorsuale. Ma la cosa più importante è che il 9 giugno 2010, come descritto sopra, era stato stipulato il nuovo contratto per le stagioni dal 2010/11 al 2013/14, che rappresenta il 40% circa dei ricavi annuali del club. A fronte di questo “dettaglio” non trascurabile, il Consiglio di Amministrazione ha scritto che, secondo le informazioni disponibili alla data di riformulazione di bilancio, si possa ritenere che la procedura concorsuale di tale operatore non avrà effetto sulle future entrate derivanti dal contratto. Su quest’ultima affermazione, invece, i revisori di Deloitte, nella relazione al secondo bilancio, hanno scritto che non si può dire in maniera oggettiva se l’accantonamento fatto sia sufficiente o meno, né si può affermare con certezza che la procedura concorsuale non avrà effetto sulle future entrate del club.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE http://marcoliguori.blogspot.com/

venerdì 29 ottobre 2010

Le "merengues" riducono l'indebitamento finanziario del 25%

Il Real Madrid ha anche conseguito nel bilancio consolidato 2009/2010 un utile netto di 24 milioni e ricavi per 442,3 milioni

Per il Real Madrid la stagione 2009/10 è stata sfortunata dal punto di vista sportivo, ma dal punto di vista gestionale è stata una stagione che ha visto una riduzione del 25% dell’indebitamento finanziario netto ed il conseguimento di un utile netto di circa 24 milioni di euro. La stagione 2009/10 ha avuto inizio con la proclamazione di Florentino Perez come presidente. Il presidente ha dato avvio ad una campagna acquisti a dir poco “faraoinica”, con gli arrivi di Cristiano Ronaldo, Kakà , Benzema, Xabi Alonso, Arbeloa, Albiol, Garay, e l'allenatore Manuel Pellegrini. Parte di questa campagna acquisti aveva già esercitato i suoi effetti sul bilancio precedente, essendo stati registrati alcuni acquisti prima del 30 giugno 2009. Questa campagna acquisti è anche frutto del progetto Real Madrid, per i prossimi anni. Il Real Madrid, come ribadito dallo stesso Florentino Pérez, nella lettera ai soci, deve diventare “il miglior club del XXI secolo”. L'onestà, la dedizione, il talento, la costante ricerca della perfezione, così come l'orgoglio e il sacrificio, sono i valori chiave del Real Madrid, sia in campo che fuori e sono gli strumenti che permetteranno di consolidare il progetto teso a rendere il club madrileno come il migliore del XXI secolo.

Dal punto di vista sportivo è stata una stagione sfortunata. Il Real Madrid non è riuscito ad aggiudicarsi il trentaduesimo titolo in campionato, nonostante un’annata all’insegna dei record del club nella sua storia. Infatti, il club madrileno, nella Liga spagnola, ha conseguito il maggior numero di partite vinte in assoluto (31/38), il maggior numero di partite vinte in casa (18/19), il maggior numero di vittorie fuori casa (13/19), il maggior numero di goal segnati fuori casa (42) e ha realizzato il record di punti, ossia 96, Nonostante questi record “storici”, la Liga è stata vinta dal Barcellona. Anche la Champions League, non ha visto il Real Madrid giungere in finale nel proprio stadio, a causa dell’eliminazione agli ottavi ad opera del Lione. In Copa del Rey il Real ha subito un’umiliante eliminazione ad opera dell’Alcorcon. Anche nel settore Basket la stagione 2009/2010 è stata piena di cambiamenti. La squadra “blanca” ha assunto come nuovo allenatore Ettore Messina, considerato uno dei migliori allenatori del mondo, ma non si sono ottenuti successi nelle principali manifestazioni. Il Real Madrid è composto da un totale di 91.526 membri soci, di cui 68.005 sono adulti, 17.550 sono bambini e 5.971 sono soci con più di 65 anni o con più di 50 anni di anzianità di iscrizione. Inoltre, 75.636 sono uomini e 15.890 sono donne.

Durante la stagione 2009/10, come nelle ultime quattro stagioni, i contributi sociali sono rimasti inalterati:
- 68.005 soci adulti hanno pagato un contributo di 143 €.
- 4.042 soci bambini da 11 a 14 anni hanno pagato un contributo di 49 €.
- 2.843 soci tra cui quelli con più di 65 anni, i pensionati e i soci con 25 anni di anzianità di iscrizione nel Club, hanno pagato una quota ridotta di € 71,50.
- 3.118 soci con oltre 50 anni di anzianità di iscrizione al Club sono stati esentati.
- 13.508 soci bambini sotto gli 11 anni sono stati esentati.
Durante il periodo 1999-2010 il fatturato del Real Madrid è cresciuto ad un tasso medio del 14%. In questo decennio la struttura delle fonti di fatturato si è mostrata equilibrata, perché il 40% del fatturato è stato generato da ricavi da stadio; il 34% da diritti radiotelevisivi e il 26% da attività commerciali. Questa diversificazione viene giudicata positivamente al fine della stabilità economica del club.

Il fatturato consolidato relativo all’anno 2009/2010 è stato un fatturato record, registrando la cifra di 442,3 milioni di euro. Con un incremento del 9% rispetto all'anno precedente, tale fatturato rappresenta il gettito più alto al mondo nel settore sportivo. Tale fatturato è composto nel seguente modo:

-ricavi da Stadio e quote sociali per 148,6 milioni , con un’incidenza del 33,6% sul totale (+27,11% sul 2008/09);

-ricavi d a Amichevoli e Competizioni internazionali per 22,6 milioni, con un’incidenza del 5,1% (+45,44% sul 2008/09);

-ricavi da diritti radiotelevisivi per 136,1 milioni, , con un’incidenza del 30,8% (-5,74% rispetto al 2008/09).

-ricavi da marketing per 135 milioni, con un’incidenza del 30,5% (+34,17% rispetto al 2008/09).

Le attività che hanno contribuito maggiormente alla crescita dei ricavi nel 2009/10 sono state marketing e stadio. All'interno della voce ricavi da stadio sono inclusi i ricavi derivanti dall’organizzazione della finale della Champions League presso lo stadio Santiago Bernabeu .

I 148,6 milioni di euro relativi ai ricavi da stadio e quote sociali, che incidono per il 33,6% sul totale del fatturato, sono composti nel seguente modo:

- 8,7 milioni di euro derivanti dalle quote sociali, con un’incidenza dell’1,97% sul fatturato;
-34 milioni per abbonamenti, con un’incidenza dell’7,70% sul fatturato;

-17,5 milioni per l’organizzazione della finale di Champions, con un’incidenza del 3,96% sul fatturato

-2,5 milioni per posti a sedere nell’area VIP (1,7 mln nel 2008/09), che rappresentano lo 0,56% del fatturato;

-37,2 milioni di euro per vendita palchi e box, con un’incidenza dell’8,41% sul totale del fatturato;

-48,7 per altri ricavi ordinari da stadio con un’incidenza dell’11% sul totale.

La multinazionale austriaca BWIN ha ampliato e migliorato le condizioni del contratto di sponsorizzazione esistente fino al 2013.

Il costo del personale è risultato pari a 192,3 milioni di euro e registra un aumento del 2,71% rispetto ai 187,2 milioni dell’esercizio precedente, nonostante l’arrivo di campioni con ingaggi pesanti.

L’incidenza del costo del personale sul fatturato è l'indicatore più utilizzato per misurare l'efficienza operativa delle squadre di calcio. Tale indicatore serve anche per capire la possibilità di redditività prospettica. Più basso è il valore di questo rapporto, più efficiente è il club.
Nel caso del Real Madrid, tale rapporto, nel 2009/10, è stato ridotto al 43% (46% nel 2008/09), quindi, si trova al di sotto del 50%, che è considerato come la soglia di eccellenza e molto al di sotto del 70%, che è il livello massimo consigliato dall'associazione europea dei club (ECA).

Ma ciò non è una novità, infatti, per il Real Madrid il rapporto tra costo del personale e fatturato si colloca al di sotto del 50% sin dal 2005/06 e al di sotto del 70% dal 2003/04.

Il risultato operativo prima del calcolo degli ammortamenti e dei componenti straordinari e finanziari risulta positivo per 111,5 milioni. Tale risultato registra una crescita del 20% rispetto all'anno precedente e rappresenta il 25% del fatturato, questo significa che per ogni 100 euro di fatturato si guadagnano 25 euro, come eccedenza sulle spese di gestione (esclusi ammortamenti, oneri straordinari e finanziari). Il trend negli ultimi dieci anni di questo indicatore è in crescita, infatti nel 2000/01 era negativo per 24 milioni di euro.

L’EBITDA consolidato, ossia il risultato al netto degli ammortamenti e degli oneri finanziari è positivo per 145,6 milioni di euro (105 nel 2008/09) grazie alla gestione straordinaria, che ha determinato plusvalenze per circa 34 milioni di euro.

Gli ammortamenti ordinari risultano in aumento del 34%, passando da 75,9 milioni a 101,7 milioni, questo a causa della campagna acquisti.

Il risultato prima delle imposte risulta positivo per 31 milioni di euro ed in crescita del 24,9% rispetto al 2008/09.

L’utile al netto delle imposte segna la cifra di 24 milioni di euro, con un aumento del 11,5% rispetto al 2008/09.

Il totale delle attività, ammontante a 879,6 milioni di euro, è sostanzialmente invariato rispetto al 2008/09, registrando una variazione in aumento minima dello 0,05%.

Anche l’attivo non corrente, ammontante a 687 milioni di euro, registra una trascurabile variazione dello 0,11% rispetto al 2008/09.

All’interno dell’attivo non corrente le immobilizzazioni immateriali sportive nette passano da 368,6 milioni del 2008/09 a 353,1 milioni del 2009/10, con un diminuzione del 4,22%.

Le immobilizzazioni materiali nette, al 30/06/2010, ammontano a 281,8 milioni di euro, segnando un incremento dello 0,67%.

L’attivo corrente segna la cifra di 192,6 milioni con una piccola variazione negativa dello 0,15%.

All’interno dell’attivo corrente, le disponibilità liquide registrano un calo del 16,92%, passando da 111,6 milioni del 2008/09 a 92,7 milioni del 2009/10.

Il patrimonio netto consolidato, ammontante a 219,7 milioni di euro è in aumento del 12,17% rispetto al 2008/09, mentre il passivo non corrente, pari a 285,4 milioni, è in calo del 18,12% e il passivo corrente, che segna 374,5 milioni, registra un aumento dell’11,89%.

Nelle passività non correnti spiccano per importi le seguenti voci: debiti verso enti creditizi per 118,3 milioni di euro (125,3 nel 2008/09); debiti a lungo termine per acquisto giocatori per 81,5 milioni (108,5 nel 2008/09); debiti a lungo termine per lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid per 34,5 milioni (47,9 nel 2008/09); imposte differite per 32,6 milioni di euro (38 nel 2008/09).

Nelle passività correnti gli importi maggiori riguardano: debiti verso enti creditizi per 48,2 milioni di euro (24,4 nel 2008/09); debiti a breve termine per acquisto giocatori per 94,4 milioni (120,1 nel 2008/09); debiti a breve termine per lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid per 18,3 milioni (23,8 nel 2008/09); debiti verso il personale per 55,9 milioni di euro (50,4 nel 2008/09); debiti commerciali per 85,4 milioni (53,8 nel 2008/09) risconti passivi per 69,1 milioni (49,6 nel 2008/09).

Da evidenziare che i debiti complessivi verso le banche ammontanti a 166,5 milioni di euro sono aumentati di 16,8 milioni di euro.

Il rapporto tra debiti verso il personale e costo del personale, risultante pari a 0,29 ci porterebbe a stimare un ritardo di circa tre mesi nel pagamento degli stipendi.

GLI INVESTIMENTI

Nell’esercizio 2009/10, il Club ha investito un importo di 126 milioni di euro. Di questo investimento, circa 13 milioni sono stati utilizzati per migliorare le strutture e 112 milioni per acquistare giocatori. Questa cifra include l’importo di € 46 milioni ,riguardante le acquisizioni di nuovi giocatori per la stagione 2010/11, tra cui spiccano Di Maria e Pedro Leon (non gradito al nuovo tecnico Mourinho, al contrario del primo). Dopo gli ingenti investimenti effettuati nel corso dell'anno precedente, il Club ha rafforzato ulteriormente la propria rosa giocatori, riducendo ad appena 10 milioni di euro il saldo negativo tra acquisti e cessioni, grazie a vendite di giocatori che hanno determinato un realizzo complessivo di 102 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli investimenti, negli ultimi dieci anni, si è raggiunto il picco nell’esercizio 2008/09 con 314 milioni di euro, mentre il minimo è stato toccato nell’esercizio 2002/03, con soli 88 milioni di euro investiti.
Comunque nel corso del decennio il club ha destinato una parte molto importante degli investimenti oltre che in giocatori, anche nella costruzione e miglioramento delle sue strutture:
- 184 milioni di euro sono serviti per ammodernare le strutture dello stadio e migliorare la sua qualità e la funzionalità al fine di offrire servizi che consentano una maggiore sfruttamento commerciale dello stesso, il quale genera un notevole ritorno economico annuale.
- 134 milioni di euro sono stati investiti per la costruzione della “Ciudad Real Madrid”, che è considerato come il più grande centro sportivo mai costruito da una squadra di calcio, con una superficie totale di 120 ettari, 10 volte più grande della precedente città dello sport.

L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L’indebitamento finanziario netto, ossia la differenza tra passività e attività di natura finanziaria, si è ridotto di 82 milioni di euro, registrando una riduzione del 25%. Pertanto, al 30 giugno 2010, l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 245 milioni.
Gli amministratori del Real Madrid mettono in risalto un indicatore che serve a valutare la sostenibilità del debito, ossia il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, che in questo caso è pari a 1,7. La riduzione del debito e la crescita dell'EBITDA, ha portato ad un netto miglioramento di questo indicatore, che è stato ridotto da 3,1 a 1,7. Di solito tale rapporto si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, bisogna interrogarsi sulla sostenibilità del debito, poiché significa che il debito è 3 volte il valore aggiunto, inteso come ricavi al netto di costi e spese operative. Comunque, potremmo obiettare che se consideriamo il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto, tale rapporto è pari a 1,11, che è di poco superiore al valore soglia 1 e come conseguenza bisognerebbe tenere sotto attenta osservazione il livello dell’indebitamento, attraverso una sana gestione.Anche non molto buono risulta l’indice di liquidità corrente, che è pari al 51%, questo significa che ogni 51 euro di crediti a breve e liquidità esistono 100 euro di debiti a breve termine. Secondo gli amministratori del Real Madrid, considerando l’importo delle disponibilità liquide al 30/06/2010 pari a circa € 93 milioni ed il flusso di cassa che sarà generato nel 2010/11, si avrà una situazione che permetterà comodamente di adempiere agli obblighi di pagamento che dovrebbero essere assunti nell’esercizio 2010/11. Il bilancio preventivo approvato per il 2010/11 prevede un fatturato di 450 milioni di euro ed un utile al lordo delle imposte pari a 19 milioni di euro.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE http://marcoliguori.blogspot.com/

lunedì 18 ottobre 2010

Arsenal, modello da imitare

La holding di controllo dei gunners ha prodotto negli ultimi 5 anni utili per 152 milioni di euro. Nel bilancio chiuso al 31 maggio scorso spicca la drastica riduzione del 54,4% dell'indebitamento finanziario netto

Quando si parla di conti dell’Arsenal, bisogna parlarne sempre in termini positivi: potremmo anche osare definire l’Arsenal come modello da imitare. Negli ultimi 5 anni, dal 2006 al 2010, il Gruppo ha prodotto utili netti per 132,7 milioni di sterline (circa 152 milioni di euro, ad un cambio: 1 EUR= 0,8731 GBP), con un fatturato di 1,2 miliardi di sterline (1,37 miliardi di euro). La squadra di calcio in questi anni si è sempre classificata tra le prime quattro della Premier League e per quanto riguarda la Uefa Champions League, oltre a disputare la finale nel 2006, negli altri anni ha raggiunto la semifinale una volta e i quarti per due volte. Senza contare il fatto che, in questi cinque anni, è entrata a regime l’operazione stadio nuovo. Al 31 maggio 2010, il debito per la costruzione dell’Emirates Stadium residua a 239,3 milioni di sterline (256 milioni di euro) e tale debito rappresenta il 43,4% di tutti i debiti del gruppo ed ha una durata media di circa 20 anni.
"Questo club esiste per i suoi tifosi" ha affermato Gazidis, CEO di Arsenal Holdings Plc. Per questo motivo è stata avviata una campagna definita "Arsenalisation" volta a fidelizzare maggiormente i tifosi arricchendo il nuovo stadio di vecchi simboli dell’Arsenal (lo "spirito di Highbury"), come l’introduzione dell’orologio tetto a sud dello stadio, la personalizzazione degli abbonamenti, l’inserimento del nome di 13.000 tifosi in Armoury Square. Sempre secondo Gazidis, l'Arsenal è in grado di rispettare le nuove norme del Fair Play Finanziario dell’UEFA.
Secondo Wisely, C.F.O. di Arsenal Holdings plc, i risultati finanziari per l'anno 2009/10 sono stati eccellenti e hanno permesso una riduzione significativa del livello di indebitamento del Gruppo. E, di certo non gli si può dar torto. L'indebitamento finanziario netto a fine anno è sceso a 135,6 milioni di sterline (155,3 mln €) da 297,7 milioni (341 mln €) del 31 maggio 2009. La riduzione notevole del 54,4% è dovuta essenzialmente al rimborso, effettuato nell’anno, di prestiti con relativi oneri per 135,2 milioni di sterline (154,8 mln €) e ad un aumento delle disponibilità liquide per circa 27,9 milioni di sterline (31,9 mln €), risultato di una buona gestione.
Il fatturato complessivo, riguardante sia la gestione sportiva che immobiliare, è aumentato da 313,3 milioni di sterline (358,8 mln €) a 379,9 milioni (435,1 mln €), segnando un incremento del 21,23%.
Il fatturato del settore sportivo è stato di 222,9 milioni di sterline (255,3 milioni di euro). Esso risulta in lieve calo rispetto ai 225 milioni (257,7 mln €) dell’esercizio precedente. Il fatturato del settore immobiliare è esploso, aumentando del 77,73%, passando a 156,9 milioni di sterline (179,7 in euro) da 88,3 milioni (101,1 in euro) del 2009. Nel corso dell’esercizio chiusosi al 31/05/2010, sono stati venduti 362 appartamenti (nel 2009 - 208) del complesso residenziale di Highbury Square. Tale vendita ha generato un fatturato di 133,6 milioni di sterline (153 in euro).
Il totale degli appartamenti venduti al 31/05/2010 sale a 570 su 655 costruiti. Il margine di utile per la vendita degli appartamenti di Highbury Square è aumentato, ed il prestito contratto per il progetto immobiliare è stato estinto, pertanto le vendite degli appartamenti restanti rappresenteranno esclusivamente ricavi che generano liquidità.
Per quanto riguarda il complesso residenziale di Queensland Road (via che costeggia a sud l’Emirates Stadium), destinato ad alloggi popolari, il fatturato è stato di 23,2 milioni di sterline (26,6 in euro). La vendita è stata fatta nel mese di febbraio 2010 all’acquirente Newlon Housing Trust, che ha anche effettuato un pagamento cash per 11.900.000 sterline, in considerazione del fatto che si è accollato le spese di demolizione e bonifica dell'intero sito, comprese le opere necessarie per eventualmente spostare la strada a sud. In termini contabili tale vendita non ha comportato utili o perdite, ma ha permesso ad una società del gruppo, la Ashburton Trading Limited, di rimborsare completamente il suo prestito in banca, azzerando i suoi debiti. 
L’azzeramento del debito significa che, come per Highbury Square, ogni futura attività di vendita permetterà di realizzare eccedenze di liquidità.
Nel dettaglio il fatturato del settore calcistico si compone nel seguente modo:
-Vendita biglietti: 93,9 milioni di sterline (100,1 nel 2009), con un’incidenza del 42,13% sul totale di settore;
-Diritti radiotelevisivi: 84,6 milioni di sterline (73,2 nel 2009), con un’incidenza del 37,94% sul totale di settore;;
-Vendite al dettaglio: 12,6 milioni di sterline (13,8 nel 2009), con un’incidenza del 5,66% sul totale di settore;
-Attività commerciale: 31,4 milioni di sterline (34,3 nel 2009), con un’incidenza del 14,07% sul totale di settore;
-Altri ricavi: 0,4 milioni di sterline (3,5 nel 2009), con un’incidenza dello 0,21% sul totale di settore.
Il decremento maggiore in valore assoluto (-6,2 milioni di sterline) si è registrato a livello di vendita di biglietti, a causa di 5 partite in meno disputate in casa.
Le spese operative sono passate da 274,8 milioni di sterline (314,7 in euro) a 344,3 milioni (394,3 in euro) con un incremento del 25,28%. Il rapporto tra spese operative e fatturato è passato dall’87,71% al 90,64%, questo significa che nell’esercizio precedente per ogni 100 sterline di fatturato si registravano 87,71 sterline di costi operativi, mentre nell’esercizio chiuso al 31 maggio 2010 sono occorse 90,64 sterline per generare lo stesso fatturato.
Le spese operative del settore immobiliare ammontano a 141,6 milioni di sterline (162,2 mln €) e mostrano un aumento del 77,73%.
Le spese operative del settore sportivo, invece, registrano la cifra di 202,7 milioni di sterline (232,2 mln €), esponendo un incremento del 3,99%.
L’incidenza delle spese operative del settore sportivo sul fatturato dello stesso settore è del 90,91%.
Come al solito, la voce più importante tra le spese operative del settore sportivo riguarda il costo del personale, che ammonta a 110,7 milioni di sterline (126,8 mln €). Tale costo segna un aumento del 6,50%. Un indicatore della bontà della gestione economica di un club calcistico è il rapporto tra costo del personale e fatturato. In questo caso, l’incidenza del costo del personale sul fatturato della gestione sportiva è del 49,67%, che possiamo giudicare positivamente, anche in considerazione dell’aumento del numero medio delle unità impiegate che sono passate da 384 del 2009 a 416.
L’ammortamento della rosa giocatori ammonta a 25 milioni di sterline (23,8 nel 2009), pari a circa 28,6 milioni di euro.
Se sommiamo tale voce al costo del personale, l’incidenza dei due costi sul fatturato sale al 60,90%.
L’eccedenza delle plusvalenze relativa alla cessione di giocatori è notevolmente aumentata, passando da 23,2 milioni di sterline (26,6 mln €) a 38,1 milioni (43,6 mln €). L’aumento di 14,9 milioni di sterline è stato pari al 64,55% e le cessioni più importanti che hanno determinato plusvalenze sono state quelle di Emmanuel Adebayor e Kolo Toure.
Gli oneri finanziari netti sono aumentati da 16,6 milioni di sterline (19 mln €) a 18,2 milioni (20,8 mln €).
L’utile lordo segna un forte incremento. Al 31/05/2010, si registra un utile al lordo delle imposte pari a circa 55,9 milioni di sterline (64 mln €) con un aumento del 22,97%, mentre l’utile netto esposto è di 60,9 milioni di sterline (69,8 mln €) superiore di 25,7 milioni (29,4 mln €) rispetto all’esercizio precedente. Possiamo affermare che l’incremento dell’utile lordo dell’esercizio è dovuto principalmente all’eccedenza delle plusvalenze sulla cessione dei giocatori. 
L’utile lordo generato dal settore immobiliare è stato 15 milioni di sterline. 
Il meccanismo del calcolo delle imposte ha determinato un risultato positivo di 5 milioni di sterline (5,7 mln €), nell’esercizio precedente tale risultato era negativo per 10,3 milioni (11,8).
In particolare, tra le imposte sul reddito, al 31 maggio 2010, è evidenziato un importo positivo di 18,6 milioni di sterline (21,3 mln €) per rettifica di oneri fiscali relativi agli anni precedenti.
Una buona notizia per i club inglesi deriva dal fatto che la finanziaria per l’anno 2010 (Finance Act 2010) prevede la riduzione dell’aliquota della "corporation tax" (la nostra Ires) dal 28% al 27%, con decorrenza dal 1 aprile 2011. A livello di imposte differite questa riduzione genererà rettifiche positive per imposte differite, già calcolate, per circa 1,3 milioni di sterline (1,5 mln €).
Le immobilizzazioni nette sono diminuite da 509,5 milioni di sterline (583,6 mln €) a 496,2 milioni (568,3 mln €), con una riduzione del 2,62%.
Il valore lordo della rosa giocatori ammonta a 143,9 milioni di sterline (164,8 mln €), mentre al netto degli ammortamenti effettuati si ha un valore a bilancio di 60,6 milioni di sterline (68,4 nel 2009), pari a circa 69,4 milioni di euro, che rappresenta il 12,22% del valore delle immobilizzazioni nette a bilancio. Un valore di bilancio, quello della rosa dell’Arsenal, che permetterà di registrare altre plusvalenze, basta pensare a Cesc Fabregas.
Le attività correnti sono diminuite da 323,8 milioni di sterline a 240,5 milioni, soprattutto a causa delle riduzione delle rimanenze dove viene allocato il valore degli immobili merce, ossia di quelli destinati alla rivendita. A causa di una notevole vendita degli stessi, le rimanenze relative agli immobili merce passano da 167 milioni di sterline (191,3 mln €) a 45,8 milioni (52,5 mln €), con un decremento del 72,60%. Gli immobili destinati alla rivendita vengono iscritti a bilancio al minore valore tra costo e valore netto di realizzo. Gli amministratori di Arsenal Holdings Plc ritengono che, nel loro caso, il valore netto di realizzo di queste rimanenze sia superiore al loro valore di libro.
Sia i crediti a breve che le disponibilità liquide registrano aumenti. I crediti a breve passano da 45,9 milioni di sterline (52,6 mln €) a 62,3 milioni (71,3 mln €), mentre le disponibilità liquide segnano la cifra di 127,6 milioni di sterline (146,1 mln €), evidenziando un aumento del 28,10% sull’esercizio precedente. Tra i crediti a breve sono esposti 13,9 milioni di sterline (15,9 mln €) per Corporation Tax e 17,9 milioni di sterline (20,5 mln €) per crediti verso altri club derivanti dal trasferimento dei giocatori.
La variazione di disponibilità liquide è stata positiva per 27,9 milioni di sterline (31,9 mln€). In base alle condizioni di emissione dei prestiti obbligazionari, il gruppo è tenuto a mantenere determinati importi in banca in depositi a garanzia contro i futuri pagamenti di interessi e capitale.
I debiti a breve sono in forte calo, passando da 314 milioni di sterline (359,6 mln €) a 154,8 milioni (177,3 mln €), con un decremento del 50,7%. Tra le note positive bisogna sottolineare la scomparsa dei debiti bancari a breve garantiti, che nell’esercizio precedente ammontavano a 129,2 milioni di sterline (148 mln €). L’importo delle obbligazioni a tasso fisso da rimborsare entro l’esercizio successivo ammonta a 5,2 milioni di sterline (5,9 mln €). La voce che ha maggiore incidenza tra i debiti a breve riguarda i risconti passivi per 110,8 milioni di sterline (121,1 nel 2009), pari a circa 126,9 milioni di euro.
I debiti a lungo termine ammontano a 283,8 milioni di sterline (292,7 nel 2009), pari a circa 325 milioni di euro. Essi sono composti da obbligazioni garantite a tasso fisso per 178,4 milioni di sterline (204,3 mln €), obbligazioni garantite a tasso variabile per 53,1 milioni (60,8 mln €), obbligazioni non garantite per 26,4 milioni (30,2 mln €), altri debiti per 6,9 milioni (7,9 mln €), altri finanziamenti per 4,3 milioni (4,9 mln €) e risconti passivi pluriennali per 14,7 milioni (16,8 mln €).
Tra i prestiti non garantiti ritroviamo obbligazioni dal valore nominale di 14.438.000 sterline (16,5 mln €), che sono rimborsabili alla pari, dopo 132 anni senza interessi e troviamo anche un altro prestito obbligazionario del valore nominale di 10.224.000 sterline (11,7 mln €) rimborsabile su richiesta in 18 anni al tasso del 2,75% annuo.
Le obbligazioni garantite a tasso fisso sono state contratte ad un tasso del 5,1418%.
Le obbligazioni garantite a tasso variabile sono state contratte ad un tasso composto dal LIBOR a 3 mesi con uno spread del 0,22%. Ovviamente per proteggersi dal rischio tasso sono stati stipulati dei contratti derivati.
Il pagamento delle rate delle obbligazioni a tasso fisso e titoli a tasso variabile sono garantite da alcuni membri del Gruppo e da Ambac Assurance UK Limited. Per quanto riguarda Ambac Assurance UK Limited, trattasi di polizza fideiussoria con premi annuali calcolati sul capitale residuo da rimborsare ad un tasso dello 0,50% per le obbligazioni a tasso fisso e dello 0,65% per le obbligazioni a tasso variabile. Inoltre, tali obbligazioni sono garantite con ipoteche su beni immobili e impianti del gruppo, da depositi vincolati presso banche per 46,5 milioni di sterline.La durata media delle obbligazioni garantite a tasso fisso è di 19 anni, quella delle obbligazioni a tasso variabile è di 20 anni.
Gli accantonamenti registrano la cifra di 42,6 milioni di sterline (32,2 nel 2009). L’importo maggiore riguarda le imposte differite per 35,2 milioni di sterline (40,3 mln €).
Il patrimonio netto oltre che essere positivo è in aumento. Infatti, passa da 194,3 milioni di sterline (222,5 mln €) a 255,3 milioni (292,4 mln €), con un incremento del 31,39%.
Il patrimonio netto rappresenta il 34,66% del capitale investito e il 51,45% dell’attivo non corrente.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
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sabato 31 luglio 2010

Quella rosa del Manchester City che costa tanto

L’analisi del bilancio al 31 maggio 2009, chiuso con una perdita di 89,7 milioni di sterline, della società dello sceicco Mansour riporta che il costo di stipendi e ammortamenti dei calciatori ha raggiunto i 122 milioni a fronte di un fatturato di 87 milioni

Una delle società che dovrà confrontarsi con il “Fair Play” finanziario dell’UEFA è senza dubbio il Manchester City, che manifesta un forte squilibrio strutturale dal punto di vista economico: a fronte di un fatturato di 87 milioni di sterline, la rosa giocatori costa 122 milioni di sterline tra stipendi e ammortamenti. Manchester City Football Club Limited è una società che ha per oggetto la gestione dell’omonimo club di calcio professionistico inglese. Al 31 maggio 2009, risultava che il controllore in ultima istanza di tale società era Abu Dhabi United Group Investment & Development, società registrata in Abu Dhabi e facente capo allo sceicco Mansour. La società Manchester City Limited figurava come holding intermedia, controllante di Manchester City Football Club Limited. Tra le società controllate da quest’ultima c’erano: Manchester City Investments Limited operante come società finanziaria e Manchester City Property Limited operante nel settore immobiliare.

Dal bilancio della società Manchester City Football Club Limited, relativo alla stagione 2008/2009, come già detto, emerge uno squilibrio strutturale generatore di perdite record, che hanno determinato un patrimonio netto negativo per 42 milioni di sterline, pari a circa 50 milioni di euro (al cambio: 1 EUR = 0,8414 GBP). Il 31 maggio 2009 la perdita registrata è stata di 89,7 milioni di sterline (106,6 milioni di euro), mentre l’esercizio precedente la perdita era di 29,7 milioni di sterline (35,2 milioni di euro).

Secondo gli amministratori, l'esercizio chiuso il 31 maggio 2009 ha segnato l'inizio di un periodo di significativi investimenti previsti in tutte le aree di attività del Club, ossia: la squadra di calcio, l'Academy, le infrastrutture, il sito web e i servizi tecnologici per i tifosi. E tali investimenti hanno avuto un impatto significativo sui risultati finanziari dell’esercizio in questione e continueranno, ad esercitare i loro effetti anche negli esercizi a seguire. L’obiettivo che ci si propone è quello di raggiungere il successo sia in campo che fuori dal campo.

Il fatturato al 31 maggio 2009 è aumentato del 5,76% registrando la cifra di 87,0 milioni di sterline (circa 103,4 milioni di euro), infatti, nel 2008 il fatturato era pari a 82.3 milioni di sterline (97,8 milioni di euro).

I ricavi da diritti TV, che rappresentano il 55,45% del totale dei ricavi, sono aumentati del 11,57% raggiungendo la cifra di 48,3 milioni di sterline (57,3 milioni di euro), anche a causa dei proventi da Coppa UEFA, che hanno compensato il leggero calo dei proventi da diritti TV da Premier League.

I ricavi da attività commerciali, che incidono per il 26,8% sul totale dei ricavi, sono diminuiti dell'8%, registrando la cifra di 23,3 milioni di sterline (27,7 milioni di euro). Tale decremento è dovuto principalmente a causa di una riduzione di ricavi da “eventi”; infatti, nell’esercizio 2007/2008, sono stati organizzati eventi come la finale di Coppa UEFA, concerti di musica e un grande evento di pugilato. A fronte della diminuzione dei ricavi da eventi si sono registrati incrementi nelle altre componenti di tale voce di ricavi. I ricavi da gare si sono incrementati del 13,2% passando da 13,6 milioni di sterline (16,1 milioni di euro) a 15,4 milioni di sterline (18,2 milioni di euro). La presenza media degli spettatori alle gare disputate in casa è stata di 42.890 con un aumento dell’1,92% rispetto alla media di 42.081 della stagione precedente. L’aumento dei ricavi da biglietteria di 1,8 milioni di sterline, è dovuto soprattutto alle gare di Coppa UEFA. Gli altri ricavi pari a 95 mila sterline incidono solo con lo 0,11% sul totale del fatturato.

All’aumento del fatturato si contrappone un significativo incremento del 44,5% dei costi operativi, che hanno raggiunto la cifra di 121,2 milioni di sterline (144,1 milioni di euro), a fronte di 83,9 milioni di sterline (99,7 milioni di euro) registrati nel 2008. La causa principale è da attribuirsi all’aumento delle spese per il personale.

Il costo del personale segna la cifra di 82,6 milioni di sterline (98.2 milioni di euro) con un’incidenza di circa il 95% sul fatturato. Nel 2008 tale costo ammontava a 54,2 milioni di sterline (64,4 milioni di euro) ed aveva un’incidenza del 65,89% sul fatturato. L’incremento è stato del 52,40%. Dal punto di vista numerico, il personale è passato da 258 unità del 2008 a 302 unità del 2009.

I costi relativi agli ammortamenti dei contratti dei giocatori sono aumentati nel corso dell'anno. Tale aumento ha comportato il raggiungimento della cifra di 39,4 milioni di sterline (46,8 milioni di euro) contro i 25,4 milioni di sterline (30,2 milioni di euro) dell’anno precedente e riflette ancora una volta i costi relativi alla costruzione “ex novo” della squadra.

Gli oneri finanziari ammontanti a 14,4 milioni di sterline (17,2 milioni di euro) sono aumentati notevolmente rispetto all’esercizio precedente, registrando un incremento dell’87,79%, a causa del più elevato livello di finanziamenti soci alle attività effettuate durante l'anno. Infatti, gli interessi passivi bancari ammontanti a 1,6 milioni di sterline registrano un incremento del 17,35%, mentre gli interessi sugli altri prestiti ammontanti a 12,6 milioni di sterline risultano incrementati del 102,27%.

Il totale delle attività si è incrementato del 35,25%, passando da 248,5 a 336,1 milioni di sterline, supportato da un forte incremento dell’indebitamento lordo del 63,62%.

Le immobilizzazioni immateriali nette ammontano a 131,8 milioni di sterline (156,6 milioni di euro). Rispetto all’esercizio precedente registrano un incremento del 188,02%. Segno del forte investimento effettuato nella rosa giocatori.

Le immobilizzazioni materiali nette pari a 175,3 milioni di sterline segnano un decremento del 2,86%. Esse sono composte da: terreni e fabbricati di piena proprietà per 3,5 milioni di sterline; terreni e fabbricati in leasing a breve per 516 mila sterline; terreni e fabbricati in leasing a lungo termine per 162,8 milioni di sterline; immobilizzazioni in corso e acconti per 1,2 milioni di sterline e arredi e attrezzature per 7,2 milioni di sterline. Il 5 agosto 2003 il vecchio stadio “Maine Road” fu scambiato per una concessione in affitto per 250 anni dello stadio "City of Manchester". Il contratto fu concepito alla stregua di un leasing finanziario, con un particolare meccanismo di rivalutazione basato anche sulla media degli spettatori. Le attività correnti ammontano complessivamente a 29 milioni di sterline (34,5 milioni di euro). Tra queste attività prevalgono le disponibilità liquide per 18,6 milioni di sterline (22,2 milioni di euro).

Dal lato del passivo si registra un patrimonio netto negativo per 42 milioni di sterline, debiti per 365 milioni di sterline (434,5 milioni di euro) e risconti passivi per 12,5 milioni di sterline. Durante l'anno 380.315 azioni ordinarie da 1 sterlina sono state emesse per un corrispettivo di 119,19 sterline per azione. Il corrispettivo totale è stato di 45.329.000 sterline ed il premio di 44.949.000 è stato incluso nel conto sovrapprezzo azioni.

I debiti come già detto segnano un incremento del 63,62% rispetto all’esercizio precedente, in cui segnavano la cifra di 223,4 milioni di sterline (265,6 milioni di euro). Tra i debiti con durata inferiore all’esercizio, ammontanti a 282,7 milioni di sterline (336 milioni di euro), spiccano i debiti verso i soci per 194,4 milioni di sterline (231 milioni di euro). I soci hanno incrementato il loro finanziamento nel club di 141,5 milioni di sterline (168,2 milioni di euro). I debiti a lungo termine, ammontanti a 82,9 milioni di sterline (98,5 milioni di euro), sono sostanzialmente invariati rispetto all’esercizio precedente (83,6 milioni di sterline). Tra questi debiti spicca la voce debiti per locazione finanziaria dello stadio “City of Manchester” per l’importo di 43 milioni di sterline (51 milioni di euro). L’importo di 414 mila sterline dello stesso debito è evidenziato tra i debiti a breve: l’importo complessivo è di 43,4 milioni di sterline. I risconti passivi per ricavi anticipati ammontano a 12,5 milioni di sterline (14,9 milioni di euro, segnano un decremento del 14%.

Tra gli eventi verificatisi dopo il 31 maggio 2009, sono segnalati l’acquisto di vari calciatori come Roque Santa Cruz (Blackburn Rovers), Gareth Barry (Aston Villa), Emmanuel Adebayor (Arsenal), Carlos Tevez (Manchester United), Kolo Touré (Arsenal), Joleon Lescott (Everton) e le cessioni di Elano Blumer (Galatasaray), Ricahrd Dunne (Aston Villa), Tal Ben-Haim (Portsmouth), Gelson Fernandes (Saint Etienne). L’importo netto investito è stato di 117 milioni di sterline (139 milioni di euro).

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

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martedì 23 febbraio 2010

Manchester United: obbligazioni per risolvere l'indebitamento di 820 milioni

La "Red Football Shareholder Limited", holding che controlla la società di calcio inglese, ha emesso un prestito di 500 milioni di sterline destinato ai risparmiatori: ne sono collocatori J. P. Morgan, Bank of America, Merrill Lynch, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Royal Bank of Scotland e KKR

Leggendo il bilancio consolidato al 30 giugno 2009 del gruppo che controlla il club di calcio professionistico Manchester United, con a capo la società holding "Red Football Shareholder Limited", emergono come dati positivi l’aumento del fatturato e la presenza di un utile di esercizio, con un Ebit (risultato prima di imposte e tasse) di 90 milioni di sterline (circa 103 milioni di euro), mentre come dato negativo balza subito in evidenza l’enorme indebitamento finanziario netto pari a 716,6 milioni di sterline (circa 819 milioni di euro), col suo enorme peso in termini di oneri finanziari, in aggiunta, una perplessità suscita anche il prestito di 10 milioni di sterline concesso alla famiglia Glazer. Ad una più attenta analisi appare chiaro che la presenza dell’utile di esercizio è dovuta alle plusvalenze derivanti dalla cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, tra cui quella relativa alla cessione di Cristiano Ronaldo al Real Madrid, che ha mitigato in parte l’indebitamento finanziario, generando un esplosivo incremento delle disponibilità liquide.
La cessione di Cristiano Ronaldo è un’operazione che possiamo paragonare a ciò che fa una famiglia quando decide di pagare i debiti, ossia ricorre alla vendita dei "gioielli di famiglia". In questo caso sarebbero rimasti altri due "gioielli": Rooney e lo stadio "Old Trafford". La soluzione che i Glazer hanno trovato al problema dell’enorme indebitamento è stata quella di pagare le banche con i soldi dei risparmiatori, che fa ritornare alla nostra mente ricordi legati ad infauste vicende finanziarie nostrane, segno che nel mondo della finanza nulla si crea ma tutto si trasforma. In sintesi la famiglia Glazer ha chiesto soldi in prestito alle banche per comprare il Manchester United, ha trasferito il suo debito al club, in più ha chiesto soldi in prestito al club, per destinarli ai suoi membri, ed ora chiede soldi in prestito ai risparmiatori. Purtroppo questa famiglia si trova a gestire un club, che secondo un’indagine condotta nel 2007 da TNS Sport, può contare nel mondo 133 milioni di tifosi e 333 milioni di simpatizzanti e/o interessati alle vicende del club.
Nella lettura dei dati abbiamo considerato un cambio di 1 euro pari a 0,8743 GBP.
STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2009, mostra immobilizzazioni per 752.677 migliaia di sterline (860,8 milioni di euro), un attivo circolante per 204.959 migliaia di sterline (234,4 milioni di euro), passività consolidate e passività a breve per complessive 917.344 migliaia di sterline (1.049,2 milioni di euro) e mezzi propri per 40.292 migliaia di sterline (46 milioni di euro). Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008 in sintesi mostrava immobilizzazioni per 774.976 migliaia di sterline (886,3 milioni di euro), un attivo circolante per 102.975 migliaia di sterline (117,7 milioni di euro), passività a medio lungo termine e a breve per complessive 841.862 migliaia di sterline (962,8 milioni di euro) e mezzi propri per 36.089 migliaia di sterline (41,2 milioni di euro).
Dal 30/06/2008 al 30/06/2009 le passività, sia a breve che a medio lungo termine, sono aumentate complessivamente di circa 75 milioni di sterline (+8,97% circa). Mentre al 30 giugno 2008 le passività a medio-lungo rappresentavano l’83% circa dei debiti, al 30 giugno 2009, invece aumenta l’incidenza delle passività a breve che dal 17% dei debiti passano al 20% dei debiti totali, segnale di scadenze che si avvicinano.
Tra le immobilizzazioni immateriali è sempre esposto un cospicuo valore di avviamento pari a 386.065 migliaia di sterline (441,5 milioni di euro), nel 2008 ammontava a 421.453 migliaia di sterline (482 milioni di euro). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al "Fair Value" e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni ed il valore lordo su cui è stato calcolato l’ammortamento è pari a 530.822 migliaia di sterline (607 milioni di euro), mentre il relativo fondo di ammortamento al 30 giugno 2009 ha raggiunto la cifra di 144.757 migliaia di sterline (165,5 milioni di euro).
Le immobilizzazioni immateriali nette relative alla rosa calciatori ammontano a circa 113.406 migliaia di sterline (circa 129,7 milioni di euro), nel 2008 risultavano pari a 92.739 migliaia di sterline (circa 106 milioni di euro), registrando un aumento del 22,29%. Al 30/06/2009, il costo storico della rosa calciatori risulta essere 222,3 milioni di sterline (nel 2008: 201,4) il valore del relativo fondo di ammortamento ammonta a 108,9 milioni di sterline (2008: 108,7). Sono stati investiti nella rosa giocatori 61.802 migliaia di sterline (70,6 milioni di euro) e smobilizzati giocatori che avevano un costo storico per 40.908 migliaia di sterline(46, 7 milioni di euro).
Le immobilizzazioni materiali sono pari a 253.206 migliaia di sterline (289,6 milioni di euro), nel 2008 ammontavano a 260.784 migliaia di sterline.
I crediti entro l’esercizio sono esposti per 41.500 migliaia di sterline (47,4 milioni di euro), nel 2008 erano 42.487 migliaia di sterline, quelli con durata superiore all’esercizio ammontano a circa 12.650 migliaia di sterline (circa 14,4 milioni di euro), nel 2008 erano 10.460 migliaia di sterline.
Tra i crediti sono inclusi quelli vantati nei confronti di altri club per il trasferimento giocatori, che ammontano a 10,293 migliaia di sterline (11,7 milioni di euro).
Tra gli altri crediti a lungo termine emerge un credito per 10 milioni di sterline (11,4 milioni di euro) nei confronti dei "direttori". Nella nota esplicativa del bilancio, precisamente quella riguardante i rapporti con le parti correlate, si specifica che il gruppo che controlla il Manchester United ha effettuato un prestito di 10 milioni sterline a sei membri della famiglia Glazer (1.667 migliaia di sterline a testa). Tale credito non è esigibile per un periodo di almeno 5 anni e frutta interessi al 5,5% per anno.
Le disponibilità liquide risultano pari a circa 150.530 migliaia di sterline, nel 2008 erano 49.745 migliaia di sterline, segnando un esplosivo incremento di 100,7 milioni di sterline (115,2 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente. Questa esplosione si spiega con il pagamento cash di Cristiano Ronaldo, che è stato finanziato da banche spagnole.
Tra le passività consolidate troviamo, con un incremento del 2,38%, i debiti con durata superiore all’esercizio per un importo complessivo di 712.136 migliaia di sterline (814,5 milioni di euro), nel 2008 erano 695.566 migliaia di sterline (795,5 milioni di euro). Questi debiti comprendono i prestiti bancari privilegiati a lungo termine per 499.649 migliaia di sterline (511.630 migliaia di sterline nel 2008); un debito mezzanino ("payment in kind loan") per 202.094 migliaia di sterline (175.787 migliaia di sterline nel 2008), altri debiti finanziari per 5 milioni di sterline; debiti commerciali per 4.209 migliaia di sterline, altri debiti previdenziali per 1.184 migliaia di sterline.
Tra le passività a breve, i debiti con scadenza inferiore all’esercizio passano da 72.186 migliaia di sterline del 2008 (82,5 milioni di euro) a 74.412 migliaia di sterline del 2009 (85,1 milioni di euro) con un incremento del 3,08%. In questa voce è ricompreso il debito per l’acquisizione di giocatori ammontante a 28,9 milioni di sterline (21,7 milioni di sterline nel 2008). La voce riguardante i risconti passivi per ricavi anticipati registra un incremento del 54,83% passando da 72.424 migliaia di sterline (82,8 milioni di euro) a 112.137 migliaia di sterline (128,2 milioni di euro). In particolare i ricavi anticipati per attività commerciale (sponsorizzazioni) passano da 13.456 migliaia di sterline a 57.579 migliaia di sterline.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico al 30 giugno 2009 mostra un fatturato, in crescita dell’8,68%, pari a 278.476 migliaia di sterline (318,5 milioni di euro), infatti, al 30 giugno 2008 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (circa 293 milioni di euro).
La composizione del fatturato, in migliaia di sterline, è la seguente:
- Ricavi da gare 108.799 (101,468 nel 2008), con un’incidenza del 39,07% sul totale (39,62% nel 2008), in aumento del 7,22%;
- Ricavi da Media per 99.735 (90.723 nel 2008) , con un’incidenza del 35,81 % sul totale (35,4% nel 2008), in aumento del 9,93%;
- Ricavi da attività commerciale per 69.942 (64.048 nel 2008) , con un’incidenza del 25,12% (24,98% nel 2008), in aumento del 9,20%. Dal giugno 2010, Aon Corporation (Aon) succederà a AIG in qualità di sponsor, con un contratto valido fino alla fine della stagione 2013/14.
Il totale delle spese operative registra un aumento del 5,41% e ammonta a 269.126 migliaia di sterline (307,8 milioni di euro), nel 2008 era pari a 255.313 migliaia di sterline (circa 292 milioni di euro). Tra le voci delle spese operative con maggiore incidenza, come ovvio che sia, trattandosi di bilanci calcistici, troviamo il costo del personale. Il costo del personale, al 30 giugno 2009, risulta pari a 123.120 migliaia di sterline pari al 44,21% del fatturato, nel 2008 tale costo ammontava a 121.080 migliaia di sterline (138,4 milioni di euro), con un’incidenza sul fatturato del 45,75%. Altra voce importante delle spese operative è costituita dall’ammortamento della rosa giocatori per 37.641 migliaia di sterline (43 milioni di euro), nel 2008 era pari a 35.481 migliaia di sterline (40,5 milioni di euro). L’ammortamento dell’avviamento risulta esposto per 35.388 migliaia di sterline (40,4 milioni di euro), nel 2008 ammontava a 35.258 migliaia di sterline (40,3 milioni di euro), mentre l’ammortamento relativo alle immobilizzazioni materiali è evidenziato per 8.875 migliaia di sterline (10,1 milioni di euro), nel 2008 ammontava a 8.720 migliaia di sterline (9,9 milioni di euro). Al 30 giugno 2009 il personale del gruppo risulta composto da 591 unità di cui 62 giocatori, al 30 giugno 2008 invece era composto da 544 unità di cui 68 giocatori.
Costo del personale e ammortamenti rappresentano circa il 76,18% del totale delle spese operative.
L’eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 80.724 migliaia di sterline (92,3 milioni di euro), nel 2008 era 21.831 migliaia di sterline (circa 24,9 milioni di euro).
L’EBIT, ossia il risultato dell’esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte, risulta positivo per 90.074 migliaia di sterline (103 milioni di euro), nel 2008 era positivo per 24.059 migliaia di sterline (circa 27,5 milioni di euro) con un incremento dovuto essenzialmente alle plusvalenze.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 68.504 migliaia di sterline (circa 78,3 milioni di euro), nel 2008 ammontavano a 68.839 migliaia di sterline (circa 78,7 milioni di euro).
Il risultato dell’esercizio è positivo per 6.341 migliaia di sterline (7,2 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2008 risultava una perdita pari a 42.966 migliaia di sterline (circa 49,1 milioni di euro).
IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2009 mostra un indebitamento netto pari a circa 716.586 migliaia di sterline (circa 819,6 milioni di euro) in crescita del 2,49% rispetto a 699.174 migliaia di sterline dell’esercizio precedente (circa 799,5 milioni di euro).
I prestiti bancari privilegiati ammontano complessivamente 509.492.000 sterline (582,7 milioni di euro), in calo dell’1,77% rispetto ai 518.695.000 sterline (circa 593,2 milioni di euro) del 2008. Tali prestiti sono compresivi di oneri finanziari capitalizzati.
Tra i prestiti bancari privilegiati, 501.707.000 sterline (circa 567 milioni di euro) riguardano il debito contratto da Red Football Limited, per l’acquisizione del Manchester United. Tale debito comporta il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2,125% e il 5,00%. In base ad un accordo datato 16 agosto 2006, due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited risultano ancora garanti del debito per la cifra di 557 milioni di sterline. Per quanto riguarda le scadenza sono previsti termini che variano dal 2013 al 2016.
Tra i presititi bancari privilegiati, inoltre, troviamo anche un prestito bancario di 7.785.000 sterline contratto con The Royal Bank of Scotland plc e facente capo a Alderley Urban Investments Limited, una controllata di Manchester United Limited. Tale prestito fa riferimento ad un contratto che prevede l’applicazione del tasso di interesse Libor maggiorato dell’1%. Di questo prestito 3.586.000 sono rimborsabili in rate trimestrali fino a luglio 2018 ed il saldo di 4.199.000 sterline deve essere rimborsato il 9 luglio 2018.
Oltre ai prestiti bancari privilegiati esiste un prestito chirografario per l’ammontare di 5.000.000 di sterline, contratto per la quota di minoranza di MUTV (una controllata del Manchester United Limited). Il debito mezzanino contratto in data 16 agosto 2006, sotto forma di PIK, rappresenta un problema. Al 30 giugno 2009, risulta cresciuto a 202.094.000 sterline, mentre al 30 giugno 2008 era di 175.479.000 sterline. Questo aumento si è verificato a causa della capitalizzazione degli interessi che sono maturati a tasso fisso nella misura del 14,25% annuo. La durata prevista del prestito è di 11 anni a decorrere dal 16 agosto 2006. Quest’ultimo debito riguarda Red Football Joint Venture Limited.
LA SOLUZIONE: L’EMISSIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO
La soluzione al problema dell’enorme indebitamento finanziario, causato dall’acquisizione del club, è stata trovata dai Glazer (o dalle banche?) nel trasferimento del debito dagli istituti di credito ai risparmiatori. Come ci insegna la storia, senza l’aiuto delle banche non si riesce a piazzare tra il pubblico dei risparmiatori prestiti obbligazionari. Dal prospetto informativo relativo al prestito obbligazionario, si legge che le banche coinvolte nell’operazione sono: J. P. Morgan, Bank of America, Merrill Lynch, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Royal Bank of Scotland e KKR.
L’importo dell’emissione è di 500.000.000 sterline. L’emissione è sia in dollari che in sterline ed ha scadenza 2017. Come emittente si è scelto di creare una nuova società MU Finance Plc, costituita il 26 novembre 2009, con sede nell’Old Trafford. Garanti del prestito risultano essere Red Football Limited (sub-holding del gruppo) e le sue controllate: Red Football Junior Limited, Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited. Nel prospetto è specificato che le obbligazioni saranno garantite "sostanzialmente" con tutti i beni dei garanti.
I 500 milioni del prestito obbligazionario, unitamente a 30 milioni di sterline di disponibilità liquide esistenti, saranno impiegati nel seguente modo: 507 milioni di sterline serviranno per pagare il debito esistente, 8 milioni per il pagamento di interessi e 15 milioni per pagare il costo del collocamento.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com

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domenica 2 agosto 2009

Barcellona sulla via del risanamento dei debiti

Il club blaugrana  ha già rimborsato l'85% del debito contratto con gli istituti finanziari

Il Fútbol Club Barcelona è un’associazione privata di persone fisiche, senza scopo di lucro, con personalità giuridica propria e capacità di agire, costituita il 29 novembre del 1899. Il fondatore fu lo svizzero Joan Gamper. Tra gli scopi di questa associazione c’è soprattutto la promozione dell’attività calcistica e dello sport in generale, la partecipazione a competizioni e la promozione di manifestazioni fisico-sportive per i suoi soci e, se del caso, per il pubblico in generale.

Durante la stagione 2007/2008 il Fútbol Club Barcelona ha raggiunto la cifra record di 163.000 soci. La “Junta” ossia il consiglio di amministrazione è presieduto da Joan Laporta i Estruch.

Il 12 giugno 2008 era stata presentata una mozione di sfiducia contro il consiglio di amministrazione, che si è discussa il 6 luglio 2008, senza raggiungere il quorum del 66,6%, necessario per indire nuove elezioni.

Il Barcellona pensa alla ristrutturazione dello Stadio “Camp Nou”. Il prestigioso studio di architetti Norman Foster & Partners sarà il responsabile del progetto di ristrutturazione del Camp Nou.

Anche se il nuovo stadio rispetterà la struttura di base risalente al 1957, l'aspetto esterno sarà diverso. In termini di capacità, è previsto un aumento 10.000 posti. Si stima che il costo del progetto sarà pari a circa 250 milioni di euro, anche se i costi effettivi non si potranno conoscere fino a quando non sarà approvato il progetto definitivo.

Dalla lettura del bilancio al 30 giugno 2008 si ha la sensazione che tra i punti di forza del Barcellona ci sia l’alto tasso di fidelizzazione dei suoi sostenitori, i quali finanziano il club sia nelle veste di soci che nella veste di semplici tifosi abbonati. L’indebitamento a breve è elevato e determina un circolante netto negativo. Il Barcellona ha anche un’elevata incidenza dei ricavi anticipati pluriennali sul capitale investito pari al 20% circa. Comunque l'indebitamento netto è sceso da 218 milioni di euro del 30 giugno 2007 a 190 milioni di euro del 30 giugno 2008.

Dobbiamo evidenziare che il patrimonio immobiliare del club si è rafforzato, investendo 26,2 milioni di euro e che sono di proprietà lo stadio “Camp Nou”,  il palazzetto dello Sport “Palau Blaugrana”, altri edifici e terreni.

Il Patrimonio Netto è positivo per 12,8 milioni di euro, si pensi che nel 2003 era negativo per 75,3 milioni di euro.

LO STATO PATRIMONIALE

Il totale delle attività al 30 giugno 2008 ammonta a 455,7 milioni di euro  segna un incremento del 14,70% rispetto ai 397,3 milioni di euro del 30 giugno 2007.

Le immobilizzazioni nette sono presenti per 284,6 milioni di euro (277,7 al 30/06/2007) e incidono sul totale dell’attivo per il 62,45% (69,9% nel 2007).

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali per diritto alle prestazioni sportive dei giocatori di tutti i settori ammonta complessivamente a 100,8 milioni di euro (122,9 milioni al 30/06/2007). Per quanto riguarda il settore calcio si registra un valore lordo di 181,8 milioni di euro con un fondo ammortamento pari a 84,3 milioni di euro; per il basket il valore lordo della rosa dei giocatori è di 6,7 milioni di euro con un fondo ammortamento di 4,5 milioni di euro; per la pallamano si ha un valore lordo di 1,4 milioni di euro e un fondo di 0,9 milioni di euro; per i giocatori di hockey del Barcellona il valore lordo è di 936 mila euro con un fondo di 322 mila euro. Per l’esercizio 2007/2008 l’investimento nell’acquisto di giocatori è stato di 44.173 migliaia di euro, di cui 43.060 migliaia di euro per calciatori.

Le altre immobilizzazioni immateriali sono presenti per 2,8 milioni di euro (1,9 nel 2007).

Le immobilizzazioni materiali espongono un valore netto contabile di 139,9 milioni di euro (121,1 nel 2007). Il valore lordo degli stadi è di 134,7 milioni di euro con un fondo di ammortamento di 41,7 milioni di euro. E’ presente la voce “altri terrenio ed edifici” per un valore lordo di 45,7 milioni di euro e un fondo ammortamento di 7,2 milioni di euro.

Le immobilizzazioni finanziarie ammontano a 41,1 milioni di euro (31,8 milioni nel 2007). Tra le immobilizzazioni finanziarie sono allocati i crediti fiscali da compensare per l’importo di 22,2 milioni di euro. Inoltre, tra queste immobilizzazioni sono ricompresi i "Crediti verso gli organismi sportivi” per 9,4 milioni di euro, che si riferiscono principalmente a crediti a lungo termine derivanti dalle vendite dei diritti allE prestazioni dei giocatori Giovani Dos Santos ceduto al Tottenham Hotspur, plc. e Gianluca Zambrotta ceduto al Milan. Tali crediti ammontano rispettivamente all’importo di 4.905 e 4.500 migliaia di euro. 
Il totale dell’attivo circolante segna 153,2 milioni di euro con un aumento del 53,05% rispetto ai 100,1 milioni del 30/062007. L’attivo circolante è composto da rimanenze per 164 mila euro, crediti per 143 milioni (96,8 nel 2007), attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni per 5,2 milioni, disponibilità liquide per 4,6 milioni (2,7 nel 2007), ratei e risconti attivi a bre per 147 mila euro. Tra i crediti a breve si segnalano 10 milioni nei confronti del Chelsea per Deco, 4,5 milioni nei confronti del Milan per Zambrotta, 1,5 milioni nei confronti del Tottenham per Giovani Dos Santos. Inoltre, tra i crediti spicca la voce riguardante i crediti per la trasmissione di programmi sportivi e televisivi per 83,4 milioni di euro (60 milioni nel 2007).

I risconti attivi pluriennali ammontano a 17,9 milioni di euro (19,5 nel 2007).

Dal lato del passivo è evidenziato un patrimonio netto positivo per 12,8 milioni di euro (2,7 milioni al 30/06/2007), che rappresenta il 2,81% del capitale investito.

I debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a  43,8 milioni di euro (70,3 milioni nel 2007), di cui 39,8 milioni di euro per debiti verso organismi sportivi classificati con scadenza oltre l’esercizio successivo. I debiti verso istituti finanziari a lungo termine presenti nella situazione al 30 giugno 2007 e ammontanti a 13,8 milioni di euro sono diventati debiti a breve nella situazione al 30/06/2008.

I debiti a breve sono esposti per 217,9 milioni di euro con un incremento del 15,97% rispetto ai 187,9 milioni di euro del 30/06/2007. L’incidenza dell’indebitamento a breve sul capitale investito è del 47,82%. Tra questi debiti annoveriamo i debiti verso le banche per 14,1 milioni di euro (26,1 nel 2007); altri debiti per 65,1 milioni di euro (48,2 nel 2007); altri debiti non commerciali per 138,1 milioni di euro (112,3 nel 2007); 524 mila euro per ratei e risconti passivi a breve. I debiti bancari a breve presenti nella situazione al 30 giugno 2007 per l’importo di 26,1 milioni di euro sono stati rimborsati durante l’esercizio 2007/2008. Pertanto l’indebitamento verso istituti creditizi al 30 giugno 2007 ammontava a 39,9 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2008 si è ridotto a 14,1 milioni di euro. Il Barcellona ha già rimborsato l'85% del debito contratto con gli istituti finanziari: il piano di ammortamento del prestito era con scadenza ottobre 2008. Gli indici di indebitamento del club sono migliorati: il rapporto debiti finanziari/EBITDA è passato da 0,6 a 0,2, il rapporto debiti finanziari/attivo si è ridotto dal 10% al 3%. La voce altri debiti non commerciali a breve comprende i debiti con organismi sportivi per 45,7 milioni di euro (40,3 nel 2007). Al 30 giugno 2008 l’Arsenal vantava un credito di 12 milioni di euro per la cessione di Henry, il Mallorca 9 milioni per Eto’o, il Real Zaragoza 6 milioni per Gabriel Milito; il Villareal 5,9 milioni di euro per Caceres , il Lione 5 milioni per Abidal e risultavano non pagati ancora i cartellini di Touré (Monaco 2,3 milioni) , Gudjohnsen (Chelsea 3 milioni), Piqué (Manchester United 2,5 milioni). Invece al 30/06/2007 la Juve vantava ancora un credito di 9,5 milioni di euro per la cessione di Zambrotta, pagato nell’esercizio 2007/2008. La voce debiti verso organismi sportivi è presente, come detto sopra, anche tra i debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo. Al 30/06/2008 l’Arsenal vantava un credito di 12 milioni di euro per la cessione di Henry, il Lione 5 milioni per Abidal, il Real Zaragoza 5 milioni per Gabriel Milito; il Villareal 10,6 milioni di euro per Caceres; il Monaco 4,5 milioni di euro per Touré, il Manchester United 2,5 milioni per Piqué. I debiti a breve per ritenute fiscali e previdenziali ammontano a 29,7 milioni di euro (23 nel 2007). I debiti verso il personale (“Remuneraciones pendientes de pago”) ammontano a 53,1 milioni di euro (46,9 nel 2007), di cui 48,8 milioni verso il personale sportivo.

Gli accantonamenti ai fondi rischi sono notevoli e registrano la cifra di 89,9 milioni di euro (74,3 milioni nel 2007) con un incremento del 21%, riguardano accantonamenti per contenzioso fiscale per circa 60 milioni, per oneri di urbanizzazione di terreni e per un contenzioso in materia di diritti Tv.

I risconti passivi pluriennali ammontanti a 91,3 milioni di euro, con un incremento del 32% rispetto ai 62,1 milioni del 2007,  riguardano varie tipologie di ricavi anticipati di competenza di esercizi successivi.

IL CONTO ECONOMICO

Il fatturato per l’esercizio 2007/2008 raggiunge la cifra di 308,8 milioni di euro con un incremento di 18,7 milioni di euro rispetto ai 290,1 milioni di euro dell’esercizio 2006/2007, ossia registra un aumento del 6,45%.

Le fonti che hanno generato il fatturato di 308,8 milioni di euro sono le seguenti:

Proventi da Soci per 17,1 milioni di euro con un aumento di 1 milione rispetto al 2006/2007;

Ricavi da stadio per 87,6 milioni di euro con un incremento di 7,3 milioni di euro;

Media per 116,2 milioni di euro con un incremento di 9,5 milioni di euro;

Marketing per 85,9 milioni di euro con un incremento di 0,1 milioni di euro;

Altri ricavi per 1,9 milioni di euro con un incremento di 0,7 milioni di euro.

Se consideriamo unitamente i proventi derivanti dalle quote sociali e i proventi derivanti dagli abbonamenti pari a 32,2 milioni di euro, la loro incidenza sul totale del fatturato è pari al 16% circa, che testimonia l’elevato tasso di fidelizzazione dei sostenitori del club.

Nei ricavi da stadio sono ricompresi i proventi derivanti dalla gestione del museo e dei palchi.

I costi operativi ammontano a 292,6 milioni di euro (270,6 nel 2007). La variazione subita è stata di 22 milioni di euro pari all’8,13%. Tra i costi operativi spicca il costo del personale che segna la cifra di 168,3 milioni di euro (154,4 milioni nel 2007), con un incremento del 9%. L’incidenza del costo del personale sul fatturato è del 54,50% (53,22% nel 2007). Nella relazione di gestione si evidenzia invece che il tasso di incidenza dei soli “costi salariali sportivi” sul fatturato, escludo il personale non sportivo, è del 52,65% e si è mantenuto sotto il 55% considerato come l’indicatore di riferimento da Deloitte & Touche.

Gli ammortamenti per i diritti alle prestazioni sportive dei giocatori ammontano a 45,4 milioni di euro (40,3 milioni nel 2007) e segnano un incremento del 12,66%.

Tra i costi operativi ammontanti a 60,9 milioni di euro vengono ricompresi gli importi sostenuti dal Club in materia di diritti immagine di giocatori e allenatori, per un importo di 10.563 migliaia di euro, che non vengono allocati tra i costi del personale.

Il risultato operativo è positivo per 16,2 milioni di euro (19,5 milioni di euro nel 2006/2007).

I proventi finanziari ammontano a 573 mila euro, mentre nell’esercizio 2006/2007 ammontavano a 608 mila euro.

Gli oneri finanziari ammontano a 8,6 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2006/2007 ammontavano a 6,8 milioni di euro.

Il reddito ordinario, ossia il risultato prima della gestione straordinaria e delle imposte, è positivo per 8,2 milioni di euro (13,3 milioni di euro nel 2007).

I proventi straordinari della stagione 2007/2008 ammontano a 25 milioni di euro (8,4 milioni nel 2007), dovute soprattutto per le plusvalenze legate al trasferimento di giocatori.

Gli oneri straordinari  sono stati elevati a causa principalmente di accantonamenti per rischi potenziali relativi al contenzioso nel settore audiovisivo ed ammontano a 24,6 milioni di euro (12,9 nel 2007).

Il risultato prima delle imposte è positivo per 8,6 milioni di euro, in linea con quello dell’esercizio precedente pari a 8,8 milioni di euro.

Nell’esercizio 2007/2008 le imposte sul reddito evidenziano in bilancio un segno negativo a causa della presenza di rettifiche positive per deduzioni fiscali portate a nuovo e allocate tra le immobilizzazioni finanziarie.

L’utile netto è di 10,1 milioni di euro e segna un incremento di 3,3 milioni di euro rispetto ai 6,8 milioni evidenziati nell’esercizio 2006/2007.

OBIETTIVI 2008/09 
Nel bilancio di previsione 2008/2009 l’obiettivo di fatturato è fissato alla cifra di 380 milioni di euro. Per quanto riguarda i costi, il budget previsto è di 355 milioni di euro. Pertanto l’utile operativo previsto è di 25 milioni di euro con un risultato prima delle imposte di 15 milioni di euro.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Riproduzione riservata, consentita, anche in modo parziale, soltanto dietro citazione della fonte "il pallone in confusione"

lunedì 8 dicembre 2008

Un errore di traduzione poco Real

L’Ansa ha lanciato lo scorso 6 dicembre la clamorosa notizia che le "merengues" madrilene devono «chiudere il bilancio con cessioni per 400 milioni» pari alla cessione dell’intero parco calciatori. La notizia nasce dall'interpretazione sbagliata in italiano della parola spagnola "ingresos": si tratta invece di entrate previste per il 2008/09

Il 6 dicembre 2008 l'Ansa sul proprio sito ha dato una notizia riguardante i conti di una grande di Spagna: il Real Madrid. Ecco la notizia, così come riportata dal sito dell'Ansa:
«Real Madrid, debiti per 200 milioni. Domani difficile assemblea soci, club prevede cessioni per 400mln (ANSA) - MADRID, 6 DIC - Il Real prevede di chiudere il bilancio con cessioni per 400 milioni, un utile lordo di 53, un debito pari a 200.Ma i soci non ci stanno. Cosi', nell'assemblea in agenda domani con i soci del club il presidente Ramon Calderon potrebbe trovarsi nei guai a causa dei conti. Per la dirigenza si tratta di una situazione facilmente ripianabile, ma i soci ritengono le cifre truccate». La notizia e stata ripresa dal sito internet di Tuttosport e da quello del Corriere dello Sport
L'analisi di quanto sopra riportato, ci porta ad effettuare alcune considerazioni, anche per capire come sono effettivamente i conti di un grande club, che si autodefinisce «il più grande club del mondo». Se fosse vera, con il significato esatto dei termini riportati, la notizia sarebbe clamorosa: il Real dovrebbe effettuare cessioni per 400 milioni. Un valore pari a quello di tutta la rosa calciatori, se non forse per un valore ancora più elevato. Considerata l’importanza del lancio Ansa, occorre quindi trovare riscontro a tale notizia sui siti dei principali quotidiani spagnoli. Per quanto riguarda l'importo di 400 milioni di euro il sito web di El Pais riporta così la notizia:
«La votación de las cuentas, a mano alzada pese a las peticiones para hacerla en urna, se produjo después de que el vicepresidente José Ignacio Rivero defendiera unos ingresos de 366 millones de euros, un beneficio de 51 millones antes de impuestos, como cierre del ejercicio anterior y un presupuesto para 2008-2009 que prevé 400 millones de euros de ingresos y un beneficio de 54,8 millones». Anche il sito web de La Vanguardia riporta allo stesso modo la notizia dell'approvazione dei conti nello stesso modo.
L'analisi della notizia fornisce quattro principali informazioni. Innanzitutto i conti sono stati approvati per alzata di mano, ossia per voto palese, nonostante ci fosse una richiesta del voto segreto. Secondo: i ricavi per l'esercizio 2007/2008 sono ammontati a 366 milioni di euro. Inoltre, il risultato prima delle imposte è positivo per 51 milioni di euro. L’ultima informazione afferma che il bilancio preventivo per l'esercizio 2008/2009 prevede 400 milioni di entrate e un utile di 54,8 milioni di euro. I siti spagnoli nel riportare la notizia riguardante l'approvazione dei conti del Real Madrid relativi all'esercizio 2007/2008 e del bilancio preventivo per l'anno 2008/2009 ("presupuesto para 2008-2009") usano il termine "ingresos" in riferimento ai 400 milioni. Si tratta dunque di "entrate" previste per il 2008/2009 e non di "cessioni", per un valore di 400 milioni. Tradurre il termine "ingresos" con "cessioni" può da un lato generare dei voli di fantasia nei nostri tifosi e dall'altro rappresentare in modo errato una situazione liquidatoria, che è completamente destituita di fondamento.
Il sito ufficiale del Real Madrid nella versione inglese riporta la notizia dell'approvazione dei conti compiuta ieri dall’assemblea dei soci: il risultato lordo è di 50 milioni con un budget di 400 milioni per la stagione 2008-2009.Nella versione spagnola viene riportato che il presidente Calderon ha sottolineato la forza economica delle "merengues", rimarcando che non è facile trovare una simile situazione economica favorevole nel mondo degli affari, anche tra i club meno colpiti dalla crisi. Calderon afferma che nessuno può criticare la solvibilità finanziaria del Real Madrid e la cosa importante è la capacità di generare entrate. Il Vice Presidente José Ignacio Rivero ha annunciato un bilancio preventivo con più di 400 milioni di euro per la stagione 2008-09, che ha descritto come «ambizioso ma realistico e prudente», in cui si tiene conto della situazione di crisi economica generale.
Riguardo alle cronache dell'assemblea, così come riportate dal quotidiano El Mundo, parlano di un'assemblea molto tesa, in cui alcuni soci hanno chiesto le dimissioni di Calderon, e sono volate anche parole pesanti. Invece, sul sito del giornale As da un lato si pone in rilievo la dichiarazione di Calderon che il Real Madrid presenta una situazione contabile impeccabile: «El Madrid presenta una situación pulcra», dall'altro lato, in un articolo, si espone il pensiero di Martinez Bravo, il rappresentante del gruppo di opposizione, il quale ritiene che senza trucchi contabili ci sarebbe stata una perdita di 50 milioni di euro. Il virgolettato di Martinez Bravo è il seguente: «Las cuentas que ha presentado son verdad, pero no toda la verdad, ha sido un maquillaje contable en los ingresos extraordinarios». As sintetizza il pensiero di Martinez Bravo nel segunete modo: «El representante de este grupo opositor considera que sin ese maquillaje habría unas pérdidas de 50 millones de euros y tampoco se cree que el presupuesto presentado por el vicepresidente económico, Ignacio Rivero, se corresponda con los tiempos de crisis financiera actuales». La traduzione italiana è la seguente: il rappresentante del gruppo di opposizione ritiene che senza trucco contabile, riguardante i proventi straordinari ("ingresos extraordinarios"), si sarebbe prodotta una perdita di 50 milioni di euro. Inoltre As riporta che lo stesso Martinez Bravo non crede che il bilancio preventivo esposto da Ignacio Rivero, abbia tenuto in debito conto i tempi di crisi finanziaria attuale.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto, tratta da http://netlife.com.vn/ Ramon Calderon, presidente del Real Madrid
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

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