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giovedì 27 novembre 2008

Il tribunale dichiara il fallimento del Messina

Il tribunale di Messina ha dichiarato il fallimento dell'Fc Messina, la società calcistica dei fratelli Vincenzo e Pietro Franza. La Procura aveva chiesto il fallimento dell'Fc Messina, nell'ambito dell'inchiesta relativa al falso in bilancio, dopo aver visionato gli atti sequestrati lo scorso 15 ottobre e le perizie depositate dai consulenti. La sezione di Pg della Guardia di finanza aveva allora sequestrato gli atti e i bilanci relativi alla gestione delle due società, a partire dal 2006. Attualmente il Messina gioca in Serie D e si trova in coda alla classifica. 
Nel 2004 fu la sorpresa del Campionato di A: settimo posto, miglior piazzamento di sempre nella massima serie, ed entusiasmo tra i tifosi per l'arrivo del grande calcio. Ma l'anno successivo il Messina dei fratelli Franza retrocede. Saranno le vicende 'calciopoli' a consentire il ripescaggio dei giallorossi. Le speranze svaniscono presto e nel 2006 la squadra torna in B per rimanerci anche l'anno successivo. A luglio scorso la doccia fredda: niente soldi per l'iscrizione nel campionato cadetto. Oggi il fallimento. I Franza evitano le conseguenze del Lodo Petrucci e la discesa nella Seconda divisione, ottenendo l'iscrizione il Serie D, dove attualmente la squadra si trova al terzultimo posto. Al di là delle vicende sportive, sulla società pesa un'inchiesta della procura, partita dalla mancata iscrizione e poi estesa al contratto stipulato tra il Comune e i Franza, che hanno avuto in concessione le aree non sportive dei due stadi, il Celeste e il San Filippo, con l'obiettivo di utilizzarle per attività commerciali. Ai primi di dicembre il Consiglio comunale dovrà decidere se bloccare quella convenzione. Ma intanto è arrivato il fallimento.
Fonte: Ansa

mercoledì 29 ottobre 2008

Rinvio a giudizio per il presidente del Messina

Pietro Franza, presidente del Messina Calcio, e Jose' Villari, presidente della societa' Eta Beta, sono stati rinviati a giudizio per emissione di fatture per operazioni inesistenti. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Messina Maria Teresa Arena nell'ambito di una vecchia inchiesta, avviata nel 2005 dal sostituto procuratore Vito Di Giorgio, sui bilanci della societa' di calcio messinese. Dalle indagini sarebbe emerso che Franza avrebbe emesso fatture per 180mila euro a favore della societa' Eta Beta, per operazioni mai avvenute. La prima udienza si terra' il 2 febbraio prossimo davanti ai giudici della seconda sezione del Tribunale di Messina.
Fonte: Asca

mercoledì 15 ottobre 2008

Crac Messina: ipotesi di falso in bilancio per i fratelli Franza

I Pm hanno notificato a entrambi nuovi avvisi di garanzia dopo l'accusa di concorso in abuso di ufficio per le concessioni degli stadi "San Filippo" e "Celeste" e le aree di pertinenza 

Nuovi avvisi di garanzia sono stati notificati ai fratelli Pietro e Vincenzo Franza, presidente e vice presidente della F.C. Messina calcio. Dopo l'accusa di concorso in abuso di ufficio per le concessioni degli stadi "San Filippo" e "Celeste" e le aree di pertinenza, adesso arriva anche quella di falso in bilancio. La Procura di Messina, coi sostituti procuratori Vito Di Giorgio, Fabrizio Monaco, Francesca Ciranna e Maria Pellegrino, vuol vederci chiaro sulla gestione amministrativa delle società Messina Calcio e Mondomessina, che gestisce il sito internet della società, il servizio di biglietteria ed il merchandising. Società, che per ammissione degli stessi Franza, avrebbero accumulato debiti pari a 28,3 milioni di euro dal 2006. La sezione di Pg della Guardia di Finanza ha sequestrato gli atti ed i bilanci relativi alla gestione delle due società, a partire dal 2006 ad oggi. Nell'inchiesta per le concessioni degli stadi e le aree di pertinenza sono stati anche indagati l'ex direttore generale (ora assessore alle opere pubbliche) del Comune di Messina, Gianfranco Scoglio (centrodestra), il suo successore Emilio Fragale (centrosinistra) e l'ex commissario straordinario del Comune Gaspare Sinatra. In un'altra vicenda giudiziaria che vede coinvolta sempre la Fc Messina dei Franza, l'avvocato Aurora Notarianni, che assiste l'ex medico sociale del Fc Messina Filippo Ricciardi, ha depositato un ricorso contro la decisione del giudice del lavoro Alessandra Santalucia che, nei giorni scorsi, aveva respinto la richiesta di un sequestro preventivo del credito di un milione di euro vantato in Lega Calcio dalla società dei Franza che coprirebbe quello preteso dal dott. Ricciardi, che sostiene di dovere ricevere 536mila euro per retribuzioni mai ottenute. (Asca)

venerdì 18 luglio 2008

Iscrizioni campionati: sette le escluse

Oltre alle rinunciatarie Messina, Castelnuovo Garfagnana e Martina, sono state escluse dal Consiglio federale anche Lucchese, Massese, Nuorese e Torres Sassari

Poco fa è terminato il Consiglio federale, presso la sede della Figc a Roma, ed ha ratificato i nomi delle sette squadre escluse dai campionati professionistici tra la serie B e la Lega Pro (l'ex serie C).  Oltre alle tre rinunciatarie Messina, Castelnuovo Garfagnana e Martina, sono state escluse dall'organismo federale anche Lucchese, Massese, Nuorese e Torres Sassari. Per ora sfuma la possibilità di riportare le prime due nei campionati professionistici, come era stato paventato nei giorni scorsi.
Mar.Lig.

Ulltim'ora
Non ammesse anche Martina e Teramo. Il totale delle escluse sale così a nove.

giovedì 3 luglio 2008

Messina a rischio per l'iscrizione alla serie B

Il sindaco della città siciliana, Giuseppe Buzzanca, ha lanciato un appello agli imprenditori per rilevare da Franza la proprietà della squadra

A Messina si sta per consumare l'ennesima tragedia del calcio a scopo di lucro. La squadra locale rischia di sparire dalla campionato di serie B a causa dell'intenzione della famiglia Franza. Il sindaco della città dello Stretto, Giuseppe Buzzanca, ha lanciato un appello agli imprenditori locali per consentire l'iscrizione della squadra tra i cadetti. «Da sindaco di Messina, anche se da pochissimi giorni - ha detto il primo cittadino - ritengo sia mio dovere fare tutto quanto possibile per contribuire al salvataggio del calcio professionistico cittadino, e più in particolare della Serie B duramente conquistata sul campo negli ultimi anni». 
Buzzanca, ha proseguito il suo appello agli imprenditori per salvare il Messina dal fallimento, affermando che «l'attuale proprietà della società ha ribadito la volontà di disimpegno dal settore del calcio professionistico, ed è mio dovere adoperarmi, pur nell'esiguità del tempo residuo, per incoraggiare con tutti i mezzi a mia disposizione il subentro di nuovi soci di riferimento che possano e vogliano mantenere alto il prestigio calcistico di questa città. Buzzanca ha spiegato che «è in corso, mediante un accordo procedimentale con l'Fc Messina, l'iter per la valorizzazione immobiliare (anche con funzione commerciale) dei due stadi cittadini e delle aree adiacenti. Ritengo che tale imponente mole di opportunità imprenditoriali, di sviluppo cittadino e occupazionale, potrà essere da sola sufficiente a giustificare i modesti investimenti necessari oggi per far iscrivere la squadra alla serie B e motivare i nuovi soci». Sarà sufficiente attirare i possibili nuovi proprietari con queste proposte immobiliari? La domanda esige una risposta immediata: i tempi per l'iscrizione al campionato, il cui iter termina a fine luglio, sono molto stretti.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata)
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il pallone in confusione

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Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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