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martedì 13 gennaio 2009

Siena: nel 2007/08 debiti fiscali per 5,12 milioni

Il collegio sindacale della società toscana ha sollecitato per il secondo anno consecutivo gli «amministratori a regolarizzare con sollecitudine i debiti tributari che non sono stati regolati alle scadenze di legge». In particolare, i sindaci evidenziano «omessi versamenti Iva per un importo pari ad € 4.233.978»

«Alla luce di quanto sopra il Collegio, come già verbalizzato nel corso delle verifiche periodiche precedenti, rinnova l’invito agli amministratori a regolarizzare con sollecitudine i debiti tributari che non sono stati regolati alle scadenze di legge, evidenziando che il mancato rispetto delle scadenze comporta sanzioni ed interessi a carico della Società e pertanto crea effetti negativi sul Conto economico». L’esortazione è espressa dal collegio sindacale dell’Associazione calcio Siena nella sua relazione, redatta a Roma l'11 ottobre 2008, al bilancio chiuso al 30 giugno 2008 e depositato in Camera di Commercio, chiuso con un passivo di 4,55 milioni di euro in calo dal rosso di 6,32 milioni della stagione precedente. La stessa identica frase era stata inserita nella relazione che accompagna il bilancio 2006/2007. Ma quali sono le somme dovute al fisco? «Il Collegio segnala che in Bilancio, tra i Debiti Tributari – prosegue la relazione dei sindaci – sono iscritti anche Debiti per omessi versamenti Iva per un importo pari ad € 4.233.978 come descritto in Nota Integrativa, relativi ai periodi di riferimento esercizi 2007 e 2008, oltre a sanzioni ed interessi pari ad € 299.190». Nello stato patrimoniale della società posseduta e presieduta da Giovanni Lombardi Stronati si legge che i debiti tributari ammontano complessivamente a 5,12 milioni, tutti esigibili entro 12 mesi, in lieve calo rispetto ai 5,51 milioni dell’esercizio precedente. Stando alla nota integrativa, in essi sono anche compresi «debiti per imposta Irap, pari a euro 482.215» e «debiti per ritenute d’acconto operate per euro 108.204». Anche la società di revisione Bompani Audit sottolinea le problematiche fiscali nella sua relazione del 10 ottobre 2008 e aggiunge anche un appunto per il consiglio di amministrazione. «Malgrado i versamenti in conto capitale e copertura perdite effettuati dai soci – si legge nel documento dei revisori – dopo la chiusura dell’esercizio, la società deve ancora provvedere e regolarizzare i debiti tributari relativi al versamento Iva relativo all’esercizio 2008, per cui è necessario un consistente apporto di mezzi finanziari per far fronte agli impegni assunti».
Il richiamo della Bompani è rilanciato dal collegio sindacale. I tre membri, riferendosi ai debiti con il fisco e alla politica di investimento nei diritti alle prestazioni dei calciatori, il cui ammontare si è elevato dagli 8,2 milioni del 2006/07 ai 22,4 milioni del 2007/08, sottolineano «che, in funzione di quanto sopra, la Società ha necessità di una consistente ricapitalizzazione per far fronte agli impegni assunti. A tal proposito si segnala che in data 07.08.2008 il Socio ha effettuato un primo versamento nel c/c della Società di € 1.500.000 a titolo di finanziamento in c/futuro aumento di Capitale Sociale».
Passando allo stato debitorio complessivo, si nota che esso è raddoppiato dall’anno precedente (da 20,66 a 41,33 milioni) e ha sovrastato i 21,73 milioni di crediti. In esso si notano le somme dovute agli enti-settore specifico (essenzialmente società di calcio per trasferimenti biennali) pari a 17,9 milioni. Al 30 giugno scorso la voce debiti “verso altri”, passati da 3,33 a 4,76 milioni, è composta quasi integralmente dalle retribuzioni ai tesserati (4,63 milioni).
Nella relazione sulla gestione il Siena evidenzia che «la gestione complessiva della stagione sportiva 2007 –2008 ha evidenziato una perdita d’esercizio di 4.549.107, che avrebbe potuto essere di gran lunga superiore se non ci fosse stato l’impatto positivo dei proventi da compartecipazione (3,1 milioni di euro) e delle plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori (6,71 milioni di euro)». I proventi delle plusvalenze sono stati inseriti nei ricavi del conto economico: la società toscana spiega ciò con il fatto che «le plusvalenze stesse, secondo i principi contabili Figc-Covisoc, siano iscritte nel valore della produzione, divenendo parte della gestione caratteristica». In questo modo, la differenza con i costi è risultata negativa per 7,22 milioni. Tuttavia, per il Codice civile la vendita dei diritti alle prestazioni dei calciatori (comunemente ancora chiamate “cartellini”) costituisce una componente straordinaria e non va quindi inserita tra i ricavi. “Il pallone in confusione” ha ricalcolato il valore della produzione e la differenza con i costi eliminando i 6,71 milioni in plusvalenze e 530mila euro di minusvalenze: i ricavi ammontano a circa 32,9 milioni, mentre il divario con i costi sale a 13,4 milioni.
Tra i ricavi, c’è stata una diminuzione dei ricavi da biglietteria (-4,64%) ammontati a 1,88 milioni, a causa della discesa degli abbonamenti (-14,64%) pari a 1,12 milioni. Il Siena ha subito l’azzeramento delle entrate derivante dalla “percentuale incassi gare da squadre ospitanti” poiché lo stadio “Artemio Franchi” non raggiunge la capienza minima di 20mila posti prevista dal regolamento della Lega Calcio. Analogamente, la società non storna a favore delle squadre ospiti una parte dei propri incassi interni. In salita i proventi da cessione diritti tv (+18%) pari a 11,87 milioni, così come anche quelli da sponsorizzazioni (+10,7%) che hanno superato gli 8 milioni. Oltre 7,1 milioni di questa cifra è stata versata dallo sponsor ufficiale Monte dei Paschi. La banca senese rappresenta un vero e proprio “nume tutelare” per la squadra cittadina: oltre alle cifre della sponsorizzazione, il Siena ha ricevuto 1,11 milioni per anticipi da Mps Leasing & Factoring «relativamente alla cessione di un credito vantato verso Sky» si legge nella nota integrativa. Inoltre nella voce “sistema improprio degli impegni” per 2,87 milioni sono incluse le fidejussioni rilasciate da Mps in favore della Lega Calcio per la regolazione della campagna trasferimenti.
Riguardo ai costi per il personale, pari a 25,32 milioni, nella relazione sulla gestione è indicato «che da soli rappresentano il 64% circa del valore della produzione netta. Se al costo del personale si sommano anche i costi relativi agli ammortamenti del settore tecnico (5,778 milioni di euro) il costo del settore tecnico assorbe il 79% circa del valore della produzione netta». Allenatori e calciatori hanno percepito in stipendi 22,94 milioni (+18,18% sul 2006/07). Infine, da notare che i membri del consiglio di amministrazione del Siena non hanno percepito compensi.
Marco Liguori
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il pallone in confusione

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