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sabato 4 aprile 2009

Preziosi, De Laurentiis e i "ronzii" del fantamercato

Permettete una parola? Si stanno curiosamente rincorrendo voci di mercato riguardo due società, le cui tifoserie sono gemellate e i due presidenti sono in ottimi rapporti: Genoa e Napoli. Da alcuni giorni i giornali riportano incessantemente voci riguardanti le partenze dei pezzi pregiati delle due società: non si può che sorridere a fronte di voci di presunte trattative e di cifre gettate, più o meno, a caso. Milioni e milioni di euro pronti dalle solite Inter e Juventus: ma non si è detto che il calcio italiano risente della crisi economica e che il prossimo calciomercato, incluso quello delle grandi, sarà magro? Forse qualcuno ipotizza che Enrico Preziosi e Aurelio De Laurentiis si siano travestiti anzitempo da "Babbi Natale" e che intendano vendere, se non addirittura svendere, i propri gioielli. Nulla di più sbagliato.
Ma vediamo nel dettaglio. Il Genoa è al quarto posto in classifica, l’ultima piazza valida per la Champions League. Da qualche settimana sono riprese veementi più che mai le voci di partenze eccellenti. Anzi, di due giocatori pronti a trasferirsi armi e bagagli altrove. Milito e Thiago Motta. In particolare, sul Principe dei cannonieri si sarebbero lanciati già da prima di Natale con regolarità Inter, Juventus, Olympique Lione e Tottenham. Anzi quest’ultima, avrebbe offerto 10 milioni: 4 in meno di quelli offerti l’estate scorsa. Ma nel calciomercato di gennaio non ha cambiato casacca. Analogo discorso per il giocatore brasiliano, sapiente ed elegante regista del centrocampo rossoblù: offerte ed interessamento dalla solita Inter e dalla Spagna. Di concreto: nulla. Solo la replica dura e determinata della società, che ha smentito qualsiasi voci di trattative. Giustamente qualcuno ha ipotizzato che Preziosi sia così ingenuo che, una volta approdato in Champions (o nella peggiore delle ipotesi in Coppa Uefa), inizi a vendere i suoi punti fermi su cui rafforzare la rosa. Davvero un bel ragionamento, degno del migliore fantacalcio. Bisogna inoltre aggiungere che, stando al bilancio 2007/08 della più antica società di calcio italiana, l’azionista di riferimento del Genoa, la Fingiochi cassaforte dell’industriale avellinese, ha sostenuto finanziariamente la squadra con 8,5 milioni, ripianando le perdite pregresse: inoltre ha garantito le fidejussioni per le campagne acquisti. Dunque, un azionista in grado di sopperire alle esigenze societarie.
E passiamo al Napoli. Da alcuni giorni è ripreso l’altro grande tormentone del calciomercato: Hamsik alla Juventus, un affare di cui se ne è parlato già nella scorsa stagione. La Vecchia Signora avrebbe offerto 20 milioni più eventuali contropartite tecniche: potrebbe esserci Raffaele Palladino, in comproprietà tra Juventus e Genoa. E' vero che Preziosi ha affermato di voler parlare riguardo all’attaccante di origini napoletane con il presidente azzurro: ma parlare non vuol dire necessariamente trattare. Invece, analizziamo un dato numerico. Secondo il sito Transefermarket.de il giocatore slovacco ha una valutazione iniziale di 15,5 milioni: opinabile o meno, rappresenta comunque un punto iniziale per un’ipotetica trattativa. Con questo prezzo, l’offerta bianconera sembrerebbe davvero minima. E poi ci sono le voci (se non i "ronzii") di mercato sulla possibile partenza di Lavezzi. Anche in questo caso un imprenditore avveduto e accorto come De Laurentiis, con una squadra da rafforzare per la prossima stagione verso traguardi più elevati, cosa fa? Vende i suoi giocatori su cui effettuare la rifondazione azzurra: non a caso ha anche chiamato un altro allenatore, Roberto Donadoni, per poter fare piazza pulita. Un’altra storia davvero molto divertente: ma che non ha alcun fondamento logico. Il Napoli non ha necessità di vendere: semmai di pagare un po’ di più i propri giocatori, visto che secondo l’ultimo bilancio disponibile (chiuso al 30 giugno 2008) presenta un monte ingaggi di 20,6 milioni di euro. Una "pinzillacchera", per dirla alla Totò, se paragonata ai 130 milioni dell’Inter. Ma la società ha i conti in ordine ed è in utile per il secondo anno di seguito: con un altro balzo dei ricavi (l’anno scorso fu del 114%, pari a 88,4 milioni) potrà tranquillamente farlo.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte
Visita anche il sito di Marco Liguori Pianetagenoa1893.net

sabato 14 marzo 2009

E' nato Pianetagenoa1893.net, quotidiano telematico della "genoanità"

E' nato Pianetagenoa1893.net, quotidiano on line fondato da Marco Liguori, direttore ed editore della testata "Il pallone in confusione". Il sito racconterà non solo delle vicende del Genoa, ma anche della storia della "genoanità" custodita dalla Fondazione Genoa, fondata da Enrico Preziosi e guidata dai due reggenti, i professori Andrea D'Angelo e Sergio Carbone. Pianetagenoa1893.net trattando della storia della società di calcio più antica d'Italia, si occuperà anche della cultura calcistica in generale: è visibile all'indirizzo http://www.pianetagenoa1893.net

mercoledì 18 febbraio 2009

Buon compleanno presidente Preziosi

Oggi mercoledì 18 febbraio il Presidente del Genoa Enrico Preziosi compie 61 anni. Ne dà notizia il sito della società rossoblù, sottolineando che per l'occasione è stato realizzato uno spot dalla Direzione comunicazione e marketing del Genoa, con la collaborazione di Tano Press, visibile su www.genoalive.tv. In esso, denominato "Buon compleanno presidente" si ripercorrono le immagini "a mo' di cartolina" attraverso una carrellata fotografica dei suoi sei anni di presidenza.
Per vedere lo spot cliccare qui

martedì 6 gennaio 2009

Milito, ecco i perché del "niet" di Preziosi all’Inter

Il "gran rifuto" del presidente alla cessione dell’argentino all’Inter è stato probabilmente causato dagli ottimi rapporti tra il Genoa e la Juventus. La società rossoblù non avrebbe di conseguenza potuto rafforzare il principale concorrente dei bianconeri. L’attaccante potrebbe andare a Torino se Trezeguet fosse ceduto nel prossimo giugno

Uno spettro si aggira per il campionato: la cessione di Diego Milito all’Inter. L’operazione è destinata a restare tale, visto che anche oggi il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha ribadito che l’attaccante argentino non è in vendita: "Diego è insostituibile e non si tocca, è la mia ultima parola" ha dichiarato il numero uno rossoblù ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Dunque Massimo Moratti dovrà mettersi il cuore in pace e cercare di convincere Mourinho a recuperare Adriano.
Dietro il perentorio "niet" di Preziosi ci potrebbe essere un’altra motivazione: non concedere a un concorrente della Juventus, qual è appunto la società nerazzurra, la propria "argenteria di famiglia" che potrebbe rafforzarlo. Ciò può trovare il suo fondamento negli ottimi rapporti tra il Genoa e la società bianconera: lo testimoniano gli arrivi nel 2008 sotto la Lanterna di Criscito, Palladino e Olivera. Non si può dunque pensare che il presidentissimo rossoblù voglia mandare all’aria questa intesa perfetta e proficua per agevolare l’Inter.
L’insieme di questi presupposti sembrerebbe far pensare a un’altra ipotesi: Milito potrebbe prendere la via di Torino. Questo potrebbe accadere però in un solo caso: la cessione di Trezeguet, richiesto (come sembra) a gran voce dal Manchester City, che costringerebbe la dirigenza bianconera a cercare un sostituto alla sua altezza, considerati gli ambiziosi obiettivi nazionali ed internazionali della Juve. La vendita dell’attaccante francese, in fase di recupero dopo un lungo infortunio, sembrerebbe decisa per la fine della stagione: dunque a giugno potrebbero mutare gli scenari di mercato. Milito e Amauri potrebbe quindi essere la nuova coppia d’attacco della Vecchia Signora. Si potrebbe dimostrare perplessità davanti a questa ipotesi, essendo entrambi due uomini d’area: ma anche Ibrahimovic-Milito nell’Inter potrebbe far storcere il naso ai puristi per lo stesso motivo. Il tecnico bianconero Ranieri potrebbe però modificare (non trasformare, si badi bene) il gioco e la posizione del brasiliano o dell’argentino e trovare la quadratura del cerchio. E’ presto detta la contropartita tecnica per il Genoa: vi sono innanzitutto giocatori che stanno trovando meno spazio nello scacchiere di Ranieri come Marchisio e Giovinco. A ciò bisogna aggiungere i giovani bianconeri di buon livello tecnico, che stanno facendo esperienza in altre squadre, come Paolucci e Lanzafame. Inoltre, occorrerà aggiungere la cifra in denaro proposta dalla Juventus: bisognerà notare quanto vorrà versare la società di corso Galileo Ferraris, visto che la dirigenza non è disposta a spendere le cifre "morattiane" poste attorno ai 20 milioni di euro. Se a giugno questo scenario si avverasse, bisognerà vedere se "Ulisse" Preziosi riuscirà a resistere alle offerte delle "sirene" bianconere.
Un potenziale indizio dell’eventuale ingaggio di Milito in maglia bianconera potrebbe essere costituito dall’eventuale arrivo a Genova da Torino di un giocatore in prestito nell’attuale sessione del calciomercato. Nel Genoa è finora rimasto in ombra il ruolo dell'attaccante esterno opposto a Sculli. Infatti, Gasbarroni ha fatto fuoco e fiamme quando ha giocato ma ha una condizione fisica precaria; Olivera è stato utilizzato poco da Gasperini poiché è un interrogativo tattico (è un laterale oppure una prima punta?) e quando è stato chiamato in causa, ad eccezione del gol della vittoria a Verona contro il Chievo, non ha mai brillato. Palladino oltre ad essere attualmente infortunato ha dimostrato in Liguria numerose qualità ma poca incisività. Potrebbero quindi eventualmente arrivare dalla Juve Giovinco oppure De Ceglie per risolvere il problema. Oltre a ciò il Genoa avrebbe bisogno anche di un forte centrocampista centrale per completare il proprio assetto tattico: in questo modo la formazione di "Gasperson" potrebbe aspirare a un posto sicuro in Uefa. E forse anche al quarto posto che significa Champions League.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

venerdì 26 dicembre 2008

Calciomercato gennaio, il ballo degli attaccanti

Gennaio è alle porte, e ricomincia il mercato con la tradizionale "finestra" che accompagna il primo mese dell'anno. Protagonisti del valzer di quest'anno saranno gli attaccanti, perché da Adriano a Nilmar, da Corradi a Floccari e Pazzini, non si fa che parlare di bomber in odore di cambio di maglia.
Proprio di Floccari ha parlato oggi il d.s. dell'Atalanta Carlo Osti intervenendo su Radio Radio. Il giocatore non è sul mercato, almeno a gennaio, mentre a giugno sarà pronto per quel salto di qualità che merita. Ma Osti ha anche precisato di non aver mai parlato del suo giocatore con la Roma, ''che comunque ha tanti giocatori che ci interessano''. Uno potrebbe essere Okaka, oltre al riscatto definitivo per l'Atalanta di Cerci. In Brasile continuano a scrivere di Adriano e Nilmar. Per il primo, che Moratti non vorrebbe cedere e al quale anche Dunga consiglia di rimanere in nerazzurro, le ipotesi che si fanno sono Chelsea o Flamengo, ma il presidente del club carioca Marcio Braga continua a ripetere che non ci sono i soldi per pagare lo stipendio dell'Imperatore (il Flamengo si e' appena autoimposto un tetto salariale).
Su Nilmar c'è stato, prima di Natale, un colloquio fra il d.s. della Roma Daniele Pradè ed un agente Fifa italiano di casa in Brasile, e che in questo caso ha fatto da tramite con l'Internacional di Porto Alegre. Al dirigente di Trigoria è stato ribadito che Nilmar, anche se l'Internacional ha bisogno di vendere una delle sue "stelle" entro fino giugno, non si muove dalla sua attuale squadra per meno di 18 milioni di dollari. E' quindi da escludere uno scambio con Cicinho ed un conguaglio di 3-4 milioni di euro, come aveva ipotizzato Pradè. A rifarsi sotto per Nilmar potrebbe essere il Palermo, ma il presidente Zamparini dovrà alzare l'offerta di 15 milioni fatta l'estate scorsa. Un attaccante lo cerca anche il Bologna: Mihajlovic insiste per avere Corradi dalla Reggina, proponendo uno scambio con Bernacci. Da escludere invece che in Emilia possa arrivare Montella dalla Roma. La Reggina, a prescindere dall'esito della trattativa con i rossoblù, starebbe pensando di riportare in Italia Pellè, bomber che nell'Az Alkmaar non trova piu' spazio e vorrebbe lasciare l'Olanda.
La Sampdoria e' sicura di avere Pazzini dalla Fiorentina, ma tiene 'in caldo' anche l'alternativa-Balotelli (con Cassano costituirebbe una coppia da scintille, anche dal punto di vista caratteriale).
Ma anche il Napoli cerca un attaccante, e il nome piu' gettonato rimane quello di Eren Derdiyok del Basilea, in alternativa al quale il d.s. partenopeo Marino pensa al russo Pavel Probrebnyak, 25enne dello Zenit San Pietroburgo. Marino potrebbe anche cedere Dalla Bona (lo vuole il West Ham di Zola) e rimpiazzarlo con l'italo-argentino Biglia, 23enne dell'Anderlecht.
Chiusura con il botto: alcuni siti francesi fanno sapere di un'offerta del Lione, disposto a pagare 25 milioni di euro alla Fiorentina per avere subito Alberto Gilardino. Se anche fosse vero, non c'e' alcuna possibilità che i Della Valle accettino la proposta. Lo stesso vale per Preziosi ed il Genoa: alla domanda se sia ipotizzabile una cessione di Milito all'Inter, il presidente ha risposto dicendo che ''non lo darei neppure se in cambio arrivassero Cambiasso, Balotelli ed Obinna''.
Fonte: Ansa
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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