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mercoledì 24 settembre 2008

Uefa: nuove norme contro il gioco duro

Proteggere i giocatori, proteggere l'immagine del calcio e garantire il rispetto: sono solo tre delle norme stilate dalla Commissione Arbitrale Uefa, in collaborazione con gli Istruttori del Programma di Assistenza Arbitrale Fifa Europeo, per la stagione 2008/09. Le norme, redatte dopo il meeting arbitrale di Nyon dovranno essere applicate in tutte le competizioni Uefa. I direttori di gara sono responsabili della sicurezza dei giocatori. Pertanto, devono identificare e punire le entrate commesse senza considerazione per la sicurezza dell'avversario, ma anche essere consapevoli dell'uso scorretto di braccia e gomiti, adottare provvedimenti severi contro trattenute, strattoni e spinte in area e applicare rimedi adeguati se vengono negate chiare occasioni da gol. Norma del vantaggio: agli arbitri è stato consigliato di apllicare la norma del vantaggio solo quando è di beneficio per la squadra che non attacca, poichè si ritiene che il possesso del pallone non sia necessariamente un beneficio. Si consiglia di ritardare il fischio per capire se possa svilupparsi un evidente vantaggio. Ad arbitri e assistenti è stato anche ricordato che hanno il compito di proteggere l'immagine del calcio. Per esempio, in caso di rissa in campo, i principali aggressori devono essere puniti severamente. Inoltre, non sono consentite perdite di tempo e la gara deve riprendere il più presto possibile. Proteggere l'immagine del calcio è anche l'obiettivo della campagna Respect della Uefa, che chiede a tutti gli addetti ai lavori - giocatori, allenatori, arbitri, dirigenti e tifosi - di rispettarsi reciprocamente. Di conseguenza, gli arbitri non devono accettare dissensi (anche solo verbali) e punire chi tenta di screditare la loro autorità o quella dell'assistente. Per quanto riguarda il rapporto tra direttori di gara e allenatori, i primi devono permettere agli occupanti dell'area tecnica di svolgere il proprio lavoro.
Tutti gli allenatori che si comportano in modo responsabile devono poter lavorare senza interferenze superflue. In caso di comportamento irresponsabile da parte di qualsiasi occupante dell'area tecnica, il quarto uomo deve informare l’arbitro, che provvederà con un richiamo verbale. Se tale comportamento dovesse persistere, il quarto uomo dovrà nuovamente informare l'arbitro, che espellerà il responsabile. Nei casi più gravi, l'arbitro ha facoltà di espellere anche senza un precedente richiamo verbale. Al seminario è stato concordato che le istruzioni prepartita devono assegnare chiaramente le responsabilità a tutti i direttori di gara. Gli assistenti arbitri, se in buona posizione, devono dare all'arbitro tutte le informazioni rilevanti (compresi i falli gravi, le condotte violente o i falli in area di rigore). Il sistema di comunicazione dovrebbe essere usato solo come supplemento alla bandierina e/o per fornire informazioni aggiuntive. Gli assistenti arbitri hanno inoltre esaminato vari casi di fuorigioco, che devono segnalare solo quando sono assolutamente sicuri. In caso di dubbio, la bandierina non deve essere alzata e si consiglia di adottare una prudente tecnica "di attesa". Gli arbitri, infine, devono essere risoluti e non agire su segnalazione dell'assistente in caso di errore palese. (Agi)
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il pallone in confusione

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Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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