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mercoledì 10 dicembre 2008

Matarrese: voto ponderato è un fatto storico

''E' un passaggio storico per la Lega, la serie A ora deve prendere atto di questa prova di maturità della B e non voglio piu' sentir parlare di scissione finché resto qui''. Non ha dubbi il presidente della Lega calcio Antonio Matarrese sulla portata della scelta della categoria cadetta di accettare il sistema del voto ponderato. Quando la riforma entrerà a regime, e finché il format dei due tornei resterà questo, i voti dei club di A varranno 1,6 e quelli di B 0,7. ''La serie B ha riconosciuto l'importanza della A e l'influenza che ha sempre avuto'', ha commentato ancora Matarrese che punta a concludere l'iter di approvazione della delibera passando per il Consiglio del 17 dicembre (a Roma) e per l'assemblea generale del 22 a Milano. Matarrese ha confermato che la situazione di alcuni club cadetti ''è preoccupante'' e ha invitato a guardare ''non tanto agli introiti, quanto alle spese che vanno ridotte''. Ha dribblato la questione dell'Iva su Sky spiegando che ''l'esposizione della Lega potrebbe dare poca serenita'''. Quindi ha parlato della sua possibile rielezione alla presidenza della Lega. ''Sono orgoglioso e onorato di aver rappresentato i club in questi due anni. Decideranno loro se sono ancora utile, altrimenti - ha concluso con un sorriso - me ne vado a Roma''. E per chi pensasse a una sua candidatura per la Federcalcio, ha precisato subito: ''A casa''.
Fonte: Ansa
Nella foto, tratta da www.ju29ro.com, il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese

venerdì 31 ottobre 2008

Lega Calcio: solo 5 presenti, voto ponderato rinviato

La "diserzione" in massa di molte società, soprattutto di serie B, al Consiglio odierno ha fatto mancare il numero legale. Sono saltate anche le discussioni sulla situazione stadi e sulla certificazione del pagamento degli stipendi da parte dei club nel trimestre da aprile a giugno

Il voto ponderato può aspettare. La riunione del Consiglio di Lega Calcio è saltata per mancanza di numero legale: «Sono infastidito, chiedo più serietà dai nostri colleghi. Oggi eravamo in cinque, quindi si è fatto poco» ha spiegato sconsolato il presidente del Parma Tommaso Ghirardi: erano presenti anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e l'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo. Lo ha ribadito anche l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani: «Mancava il numero legale, vista l'assenza di parecchi consiglieri, quindi non abbiamo preso nessuna decisione». C'era da aspettarselo: sicuramente c'è stata una "diserzione" in massa da parte dei club di serie B (a eccezione del Parma, appunto), visto che la posta in gioco principale riguardava il peso più consistente da dare al voto delle società di serie A. Figuriamoci se, dopo la battaglia sulla mutualità terminata con l'accettazione obtorto collo di una cifra di circa 90 milioni, i presidenti della serie cadetta avrebbero accettato di diminuire il peso politico dell'esercizio della propria volontà.

Proprio stamattina Galliani aveva tuonato: «Tutta le serie A chiede il voto ponderato: è assurdo che una categoria che mantiene un'altra abbia meno peso quando si vota. Credo sia facilmente intuibile». Anche il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli è sulla stessa lunghezza d'onda: «Se è uno strumento per rinforzare il rapporto fra serie A e B, e per rimanere un'unica Lega, il voto ponderato potrebbe essere una buona idea». Ma il "filibustering" (ossia l'ostruzionismo parlamentare: pratica nata negli Stati Uniti) assembleare della serie B ha messo fuori gioco le intenzioni dei club della massima serie. C'è da dire che, considerata anche la volontà di alcune società di scindersi in Lega e Lega B, questo atteggiamento proseguirà ancora: con la conseguenza che il governo del calcio ne soffrirà moltissimo. Non a caso, nella mancata riunione di oggi sono saltati altri due temi: la situazione degli stadi, «con particolare riferimento alla quota percentuale di partecipazione sugli incassi dovuta nei casi di restrizioni alla vendita dei biglietti». Anche questa questione sollevata era stata da Galliani: ieri il dirigente rossonero aveva affermato che i provvedimenti di ordine pubblico per l'incontro di domenica sera allo stadio Meazza, Milan-Napoli, causeranno un mancato incasso di circa un milione di euro. Il Consiglio avrebbe dovuto anche discutere riguardo alla certificazione del pagamento degli stipendi da parte dei club nel trimestre da aprile a giugno. Ma con tutti questi temi importanti in ballo, era proprio necessario mettere altra benzina sul fuoco con il voto ponderato?

Marco Liguori

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