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sabato 26 maggio 2012

Ciao Virgi!

Sono ancora attonito e incredulo per il suicidio di un mio caro amico, Virgilio Motta, tifoso dell'Inter e membro del club Banda Bagaj (ragazzi in dialetto mlanese). Virgi era stato aggredito nel febbraio 2009 durante un derby e gli era stato disintegrato un occhio con un pugno da un ultrà milanista. Il suo avvocato ha spiegato il suo stato di profonda prostrazione per il prosieguo della vicenda giudiziaria: «Le sue condizioni psicologiche sono peggiorate perché gli imputati condannati per quegli scontri non gli hanno versato i 140 mila euro che gli dovevano come risarcimento e con i quali lui voleva andare all'estero per provare a curarsi». Per Virgi era iniziato un lungo e doloroso calvario terminato purtroppo in un tragico, e voglio sottolineare, epilogo. Ci siamo sentiti telefonicamente alcuni mesi fa e ci scrivevamo spesso tramite email e Facebook: nonostante le sue tante difficoltà dovute a causa della menomazione, nulla faceva presagire questa sua terribile decisione.
Ho tanti ricordi di Virgi e di tutti i suoi amici di Banda Bagaj, come il presidente Massimiliano Rizza impegnati nel sociale. E, soprattutto, a portare i bambini allo stadio e a insegnare loro i valori autentici del tifo: incitare la propria squadra a squaciagola, ma rispettando sempre e comunque l'avversario. Ricordo il modo in cui l'avevo conosciuto: mi spedì una lettera nel novembre 2008 in cui sottolineava il clima esasperato che già regnava allora a San Siro con un episodio che aveva visto come protagonista sua figlia Alice, la luce dei suoi occhi. «La situazione è talmente esasperata che un paio di domeniche fa mia figlia DI 5 ANNI - scriveva Virgi - è stata rimproverata per aver tirato un PERICOLOSISSIMO palloncino gonfiabile (parlo di quelli che si comprano in cartoleria, che si gonfiano a fiato e che non superano i 30 cm di diametro. peso del palloncino 0,0000000000000000000001 mg. velocità di caduta, 0,00000000000000000001 km/h. venti minuti di pianto. Morale: non vuole più venire allo stadio per paura di beccare l'uomo con la canottiera gialla. E non ditemi che la responsabilità è di quel tizio. Chi ha esasperato quel ragazzo fino a quel punto??? Tutto questo accade nella nostra amatissima Milano con la vostra fantastica, esemplare, ammirevole e invidiabile amministrazione». Il mese dopo mi spedì un comunicato del suo club sulla tragicomica situazione creatasi durante Inter-Napoli: «i tifosi napoletani c’erano nonostante i divieti (ASSURDI), e come l’anno scorso, invece di essere nel loro settore, erano mischiati con i tifosi interisti». Banda Bagaj prese due decisioni che piacquero tantissimo ai tifosi e agli organi di informazione della città partenopea: «Perché proibire agli abbonati dell’Inter di poter cedere abbonamento a residenti fuori Milano? Per evitare di cederlo a tifosi napoletani? DECISIONE SBAGLIATA. NOI ABBIAMO CEDUTO ALCUNI DEI NOSTRI A TIFOSI NAPOLETANI, RESIDENTI A MILANO MA NAPOLETANI. Perché proibire la vendita dei biglietti on-line o in banca? Per evitare che li potessero comprare i tifosi napoletani? DECISIONE SBAGLIATA. MOLTI AMICI TIFOSI NAPOLETANI (RESIDENTI A MILANO) LO HANNO ACQUISTATO COMUNQUE».
In basso inserisco un link al mio blog dove ci sono tutti i comunicati e le lettere spedite da Virgilio che sognava (nonostante tutto) un mondo del calcio tranquillo e sereno. Ciao Virgi, mando un abbraccio forte a te che sei nell'anello d'onore di San Siro, assieme a Peppino Prisco, a Giacinto Facchetti, Armando Picchi, i genoani, i napoletani e a tutti i tifosi delle altre squadre. Sperando che cambi qualcosa in questo mondo pallonaro, tanto bello quanto assurdo.
Marco Liguori
Clicca qui per leggere tutti i comunicati e le lettere di Virgilio Motta

L'ultimo saluto della Banda Bagaj a Virgi



Ho sempre pensato che le cose belle costino molto, e nella mia vita, pur di godere a pieno di ogni cosa bella che mi sia capitata, sono sempre stato disposto a pagarne il prezzo. E per quanto mi riguarda ho sempre pagato.

Sei anni fa, ho avuto la fortuna di incontrare lungo il mio cammino un uomo che ha stravolto una parte della mia vita permettendomi di realizzare un sogno e di vivere delle emozioni uniche, meravigliose ed indimenticabili. Un sogno che abbiamo dapprima pensato e poi costruito insieme all'aiuto di tutti voi,mattoncino per mattoncino. Un sogno che abbiamo condiviso e che ci ha legati come due fratelli. Quell’uomo era Virgi.

In poco tempo le nostre vite si sono intrecciate e come per incanto l’unione delle mie e delle sue qualità hanno generato un qualcosa di straordinario. Eravamo straordinariamente complementari. Insieme, a volte… siamo stati devastanti.

Strano come da una passione futile, quale quella per il calcio, si sia riusciti a tirar fuori una valanga di emozioni. Quello che ho provato in questi anni, le soddisfazioni, le gratificazioni, le gioie, gli affetti, gli amori, le amicizie, le paure, le sofferenze, la solidarietà, la voglia di ribellione, la genialità, l’entusiasmo e tanto altro, sono emozioni che non hanno prezzo. E per tutto questo, oltre che tutti voi, l’uomo che devo ringraziare maggiormente per avermi aiutato a vivere con estrema passione questa avventura è proprio Virgi.

Nella vita, lungo il nostro cammino, incontriamo tante persone, alcune rimangono vicine a noi per sempre, altre magari ci fanno compagnia solo per una parte del percorso, per poi seguire la loro strada. Da queste condivisioni, a volte solo temporanee, lungo il viaggio della nostra vita, possono nascere legami ed esperienze di un’intensità fuori dal comune. Non è la durata di un rapporto che conta, ma l’intensità con cui lo si vive.

So che tanti di voi, hanno vissuto con passione la vita nella Banda. Tanti di voi si sono lasciati coinvolgere nel turbinio di emozioni che ci ha accompagnati fino ad ora, andando oltre alla semplice aggregazione in occasione di una partita, immergendosi nei sentimenti e nelle sensazioni che, chi voleva, poteva trovare nel nostro gruppo. Maggiore è stato il vostro coinvolgimento emotivo nei bagaj e maggiori sono le emozioni che avete provato in questi anni e la loro intensità.

Lunedì, per tutto questo, il destino ci ha presentato il conto. Un conto di sicuro salatissimo… troppo salato…

Un conto tanto più caro per ciascuno di noi, quanto più alto è stato il grado di coinvolgimento che ognuno di noi ha vissuto.

Oggi la vita mi chiede di affrontare questa tragedia. Anzi non me lo chiede, mi obbliga a farlo, senza che io possa esimermi. Oggi mi si chiede di dire delle cose in merito a quanto successo.

Per come la penso oggi, a pochi giorni dall'accaduto,vi posso dire che ci sono cose, che non si possono capire, che forse è meglio non capire o forse è giusto non capire. Ci sono cose che non si possono condividere, che non si devono condividere e contro le quali si deve con determinazione e con fermezza dire NO!!! Ci sono cose che non si possono e non si devono giustificare mai!!!

Ognuno di noi fa delle scelte… Virgi ha fatto una scelta che nessuno si può permettere di giudicare. Ma è diritto di ognuno, prenderne le distanze. La vita è un dono e come tale va rispettata sempre ed a qualunque costo. Anche la propria.

Tutto questo però non deve nemmeno minimamente intaccare i sentimenti che abbiamo provato per Virgi e non cambia il suo spessore umano. L’amore, l’affetto, la stima, il rispetto, l’ammirazione e quant’altro abbiate provato per lui devono rimanere sempre vivi dentro ciascuno di voi. Se li è conquistati lottando con tutte le sue forze e spendendosi per ognuno di noi fin quando ha avuto l’energia per farlo. Chi di voi ha avuto la fortuna di conoscerlo bene, sa di quali sentimenti e di quanta forza era capace. Sa quanto fosse travolgente e con quanta passione e coinvolgimento era solito vivere i rapporti ed in generale la sua vita.

In questi anni, per vari motivi, diverse volte mi è toccato assistere alle sue innumerevoli partenze per le trasferte (…e quanto l’ho invidiato :-) ). Quante volte mi è toccato accompagnarlo in aeroporto, quante volte ho visto partire un furgone con lui a bordo pronto a guidare i bagaj verso l’ennesima impresa dei nostri campioni. Spesso nonostante questa infame malattia lo logorasse, senza che nessuno di voi sapesse niente, ha stretto i denti pur di essere da esempio a chi lo accompagnava, con il solo obiettivo di sostenere i ragazzi in campo e di colorare gli spalti, portando così i bagaj a diventare l’emblema di un tifo passionale colorato e non violento.

Sabato insieme a tutti voi avrò modo di salutarlo ed accompagnarlo alla partenza per questa sua ultima eterna trasferta…

io non so se esiste un aldilà, ma se dovesse esistere è meglio che si preparino… perché non hanno idea di cosa stia per capitare da quelle parti…

Virgi, io ti porterò sempre nel mio cuore, e non posso che esserti grato per sempre per tutto ciò che abbiamo condiviso in questi anni e per la splendida amicizia che ci ha legati.

Ma proprio da uno dei tuoi più cari amici... lasciatelo dire…

vaffanculo!!!

Max (il moro)

I funerali si terranno presso la chiesa Santa Maria Ausiliatrice a San Donato Milanese in via Mario Greppi 5 oggi alle ore 15.00 
Tratto dal sito ufficiale della Banda Bagaj http://www.bandabagaj.it

giovedì 2 febbraio 2012

Un'altra vittoria di Federsupporter: l'Osservatorio dà il via libera al carnet di biglietti

Federsupporter ha ottenuto un’altra vittoria, dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato che ha riconosciuto la scorrettezza delle pratiche commerciali della tessere del tifoso: l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni sportive ha dato ieri ufficialmente il via libera al carnet di biglietti per le gare casalinghe caricati su una card elettronica. La proposta era stata presentata ufficialmente allo stesso Osservatorio in un incontro tenutosi lo scorso 15 settembre. La misura deliberata risponde, come testualmente afferma un comunicato dell’organismo del Viminale, «all’esigenza di favorire al massimo i canali di vendita dei biglietti ed i processi di inclusività negli stadi delle tifoserie sane». Infatti, potranno ottenere il suddetto carnet soltanto i tifosi che non hanno subito il di Daspo e condanne, anche non definitive, per reati commessi a causa o in occasione di manifestazioni sportive. Gli addetti alle biglietterie potranno verificare, in tempo reale, mediante il collegamento con il sistema informatico “Questura on line”, se il richiedente è incorso oppure no nei rigori della legge. Si può leggere in dettaglio nella nota in calce tutte le disposizioni sul carnet.

Infine, Federsupporter precisa che il “modello Juventus”, tanto decantato in questi giorni di rinvii di gare del campionato, non c’entra assolutamente nulla con la legge sugli stadi. Anzi, sottolinea Federsupporter, è stato realizzato in totale assenza di una normativa ad hoc. Quanto sopra a dimostrazione del fatto, sempre ribadito nei numerosi Convegni e documenti di Federsupporter, che non era e non è affatto necessaria e indispensabile una siffatta normativa per costruire, solo che lo si voglia e che se ne abbiano realmente le capacità, nuovi, moderni, confortevoli e commercialmente validi impianti sportivi.

1) Tessera del tifoso: l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive delibera misure semplificative dell’accesso agli stadi. 2) Maltempo e nuovi stadi

(Avv. Massimo Rossetti, Responsabile dell’Area Giuridico-Legale)

1) Tessera del tifoso

Come auspicato nelle note del 24 e 31 gennaio scorsi (ved. www.federsupporter.it), l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha annunciato, con proprio comunicato di ieri, 1 febbraio, di aver deliberato una serie di misure volte a semplificare l’acquisto di biglietti e, più in generale, l’accesso agli stadi.

In particolare, le società, da subito e sino alla fine della presente stagione sportiva, potranno emettere, in via sperimentale, carnet di biglietti caricati su una card elettronica, relativamente alle sole gare casalinghe, potendo gli addetti alle biglietterie verificare, in tempo reale, mediante il collegamento con il sistema informatico “Questura on line”, se il richiedente il carnet di biglietti ha i requisiti per ottenerlo ( assenza di Daspo e di condanne, anche non definitive, per reati commessi a causa o in occasione di manifestazioni sportive ).

La misura deliberata risponde, come testualmente afferma il comunicato, “all’esigenza di favorire al massimo i canali di vendita dei biglietti ed i processi di inclusività negli stadi delle tifoserie sane “ .

Nel comunicato, inoltre, si raccomanda alle società di “adottare misure organizzative che facilitino i tifosi nell’adozione di tale strumento (n.d.r carnet di biglietti), secondo logiche di servizi e non solo di mera attività commerciale”.

Come si può, quindi, constatare, l’Osservatorio sembra aver finalmente colto ed accolto quanto, sin dai Convegni di Roma del 25 giugno 2010 e di Modena del 19 luglio 2010, Federsupporter aveva ed ha sempre portato avanti e sostenuto: ciò, in specie, dopo l’ordinanza del 7 dicembre scorso del Consiglio di Stato.

Ordinanza conseguita solo grazie all’iniziativa dell’Associazione, in unione con il Codacons, e che ha sancito il principio secondo cui è commercialmente scorretta la commistione fra tessera del tifoso e carta di credito, indipendentemente dall’attivazione effettiva di quest’ultima.

Aggiungasi che queste prime misure, annunciate dall’Osservatorio, devono ritenersi anche l’effetto di recenti norme di legge volte, più in generale, alla semplificazione dei rapporti dei cittadini con la Pubblica Amministrazione, mediante l’utilizzo di autocertificazioni e mediante il rilascio di certificati in tempo reale ed on line, così come pure da sempre sostenuto e portato avanti da Federsupporter.

E’ presumibile, peraltro, in specie ove la misura adottata in via sperimentale avrà avuto successo, che, in tempo utile per la prossima stagione sportiva, essa divenga definitiva e si applichi anche per l’ottenimento di abbonamenti a tutte le gare casalinghe e di biglietti per assistere a gare in trasferta.

A questo scopo, Federsupporter non farà mancare, come sempre, attente e tempestive iniziative e forme di intervento nei confronti dell’Osservatorio, nell’ambito di quel sistematico e costruttivo dialogo e confronto che l’Osservatorio stesso, nell’incontro del 24 gennaio scorso, si è impegnato ad intrattenere con l’Associazione.

Nel rimarcare, infine, che l’Osservatorio, come precisato nel comunicato di ieri, prevederà misure volte a semplificare l’acquisto di biglietti in particolare per i minori, come pure specificamente richiesto da Federsupporter, si deve, purtroppo, anche rimarcare, con rammarico e con amarezza, che, ancora una volta, i principali organi di informazione, nel dare notizia delle decisioni in oggetto, abbiano completamente ignorato, celandolo ai propri lettori, ascoltatori e telespettatori, che tali decisioni sono, in tutto o in gran parte , il risultato dell’attività, dell’azione e delle iniziative di Federsupporter.

Laddove viene da pensare che, per tali organi, sempre molto attenti e molto pronti a diffondere ciò che “i padroni del vapore” del calcio vogliono far sapere e credere, Federsupporter sia un soggetto ritenuto “ pericoloso” ai fini della migliore ed esclusiva tutela degli interessi dei suddetti “ padroni”.

Ove pure, dunque, ve ne fosse ancora bisogno, appare di grande attualità il messaggio lanciato da Federsupporter ai sostenitori sportivi affinchè aderiscano all’Associazione: messaggio che si compendia nello slogan “Per contare e non essere contati”.

2) Maltempo e nuovi stadi

Giusto a proposito di “ padroni del vapore” calcistico, non poteva mancare, approfittando del maltempo, l’ennesimo spot pubblicitario del Presidente dimissionario della Lega Calcio di Serie A, nonché alto dirigente di Unicredit, a favore della sollecita approvazione del disegno di legge sugli stadi.

La cosa più paradossale è che, a tal fine, viene citato l’esempio della Juventus, disinvoltamente ignorando, o facendo finta di ignorare, che questo è il classico esempio sbagliato e contrario alla tesi che si vuole sostenere. Tutti sanno, infatti, o dovrebbero sapere, che il nuovo stadio della Juventus è stato realizzato in totale assenza di una normativa di legge ad hoc. Quanto sopra a dimostrazione del fatto, sempre ribadito nei numerosi Convegni e documenti di Federsupporter, che non era e non è affatto necessaria e indispensabile una siffatta normativa per costruire, solo che lo si voglia e che se ne abbiano realmente le capacità, nuovi, moderni, confortevoli e commercialmente validi impianti sportivi.

La verità è che, come pure più volte sottolineato da Federsupporter e come ben sanno anche improvvisati e interessati “ maghi della pioggia o della neve”, il disegno di legge sugli stadi, a prescindere dalla sua effettiva necessità, langue ormai da tempo in Parlamento per l’unico ed esclusivo motivo che da taluno si è inteso e si intende strumentalizzare tale disegno per consentire, con il pretesto della costruzione di nuovi impianti sportivi, la realizzazione di colossali speculazioni edilizie, del tutto estranee al mondo dello sport, in barba ed in spregio di fondamentali vincoli paesaggistici e ambientali la cui inosservanza e violazione sono, oltretutto, costituzionalmente vietate.

Avv. Massimo Rossetti

sabato 15 maggio 2010

I tifosi del Bologna scrivono al presidente Menarini

Riceviamo e pubblichiamo
Grazie al contributo volontario degli utenti dei siti di tifosi del Bologna Forumrossoblu, Federossoblu, Tifarebologna, Bologna nel cuore, nella giornata di oggi, abbiamo comprato una pagina del quotidiano sportivo Stadio-Corriere dello Sport - edizione di Bologna, per ribadire che l'attuale gestione del Bologna F.C. è improntata all'improvvisazione, che è cosa diversa dall'avere poche risorse, che la sbandierata vicinanza dell'azionista di maggioranza Geom. Menarini con Luciano Moggi offende ogni sportivo rossoblu e che non riteniamo che il 17° posto ottenuto per il secondo anno di seguito sia un obiettivo in linea con la storia e il nome della città rappresentati dalla società sprtiva Bologna F.C.

Riteniamo che vada fatta chiarezza sui reali obiettivi degli azionisti di maggioranza nel detenere la società e lasciarla galleggiare alla deriva, vorremmo che i media mantenessero alta la vigilanza sulle vicende societarie e che chiarissero senza mezzi termini che il Bologna non può perennemente vivacchiare tra prestiti e umiliazioni e, se lo fa, non potrà pretendere di ricevere applausi. Il pubblico si è ancora una volta stretto attorno alla squadra per amore di maglia non per gioia del risultato.
Siamo all'inizio dell'estate e non è tardi, se ci sarà compattezza e volontà di spronare la proprietà del Bologna F.C. per chiedere trasparenza e programmi.
Alleghiamo il comunicato facendo notare che si tratta di un gesto spontaneo, costoso e concreto di manifestare la nostra preoccupazione e insoddisfazione.
Ripetiamo una iniziativa già presa lo scorso anno quando fummo, purtroppo, facili profeti.
Manuel Gulmanelli
coordinatore dell'iniziativa per i 4 siti di tifosi
Clicca l'immagine per leggere il comunicato



venerdì 17 luglio 2009

Scontri Milan-Inter febbraio 2009: sei condanne fino a quattro anni e mezzo

Il giudice delle direttissime di Milano ha condannato a pene comprese tra i sei mesi di reclusione e quattro anni e mezzo di carcere sei ultrà milanisti accusati, a vario titolo, di rissa aggravata e lesioni per gli scontri avvenuti durante il derby del 15 febbraio scorso. Un tifoso rossonero, invece, è stato assolto. Alla pena più alta è stato condannato Luca Lucci, che sferrò un pugno contro un tifoso nerazzurro che perse l'uso di un occhio. Al supporter dell'Inter, costituito parte civile, è stata riconosciuta una provvisionale di 140 mila euro a carico dei sei condannati da versare in solido. Il giudice ha anche disposto per i condannati il divieto d'accesso allo stadio dai due anni ai cinque anni. Francesco Lucci, fratello di Luca, è stato condannato a due anni e sei mesi. Dopo la lettura della sentenza, alcuni amici degli imputati, molti dei quali con addosso la maglia della curva sud milanista, hanno urlato «bastardi» e «a Spaccarotella hanno dato sei anni». Alcuni momenti di tensione si sono verificati all'uscita degli imputati e dei loro amici dall'aula.
«Quel pugno mi ha cambiato la vita e moralmente non sto bene». Lo ha detto V. M., tifoso neroazzurro che durante il derby del 15 febbraio scorso venne colpito da un pugno e perse la funzionalità dell'occhio sinistro. Oggi gli ultrà milanisti, accusati a vario titolo di rissa aggravata e lesioni in relazione a quegli scontri, sono stati condannati a Milano a pene fino a 4 anni e 6 mesi. «Cerco di non soffermarmi troppo su quello che mi è accaduto, altrimenti rischio di diventare pazzo», ha spiegato il tifoso dell'Inter che si è costituito parte civile nel processo. «Ho l'aiuto degli amici che mi stanno vicino», ha aggiunto il giovane, spiegando anche che il suo occhio «si è completamente svuotato di materia per quel pugno e non ho più il cristallino e l'iride». I medici, ha raccontato il giovane, «hanno detto che sicuramente nella mano il mio aggressore aveva un oggetto tagliente». Luca Lucci, l'ultrà del Milan che sferrò il pugno, è stato condannato a 4 anni e sei mesi. In un'udienza del processo l'imputato aveva spiegato di essere dispiaciuto per quello che era successo. «Si fa fatica a credergli, perchè in questo processo ho capito veramente chi è questa persona», ha affermato il tifoso dell'Inter colpito quella sera allo stadio.
Fonte: Ansa

giovedì 19 febbraio 2009

Tifoso Genoa: terminata prima operazione

E' uscito dalla sala operatoria Antonio Amato, il tifoso rossoblu in gravi condizioni dopo essere stato travolto dal pullman della Fiorentina domenica al termine della partita Genoa-Fiorentina. Secondo quanto spiegato dal legale della famiglia Amato, l'avvocato Pierdomenico Cariello, l'intervento, durato un'ora e mezzo circa, era mirato ad una stabilizzazione temporanea delle fratture alle gambe. Agli arti inferiori sono stati infatti sistemati dei fissatori esterni per tenere ferme le fratture e ridurre la perdita di sangue ed il dolore. Dopo l'operazione l'uomo è stato trasferito di nuovo nel reparto di rianimazione dove viene mantenuto sedato ed in regime di respirazione assistita.
Fonte: Ansa

Tifoso Genoa: in sala operatoria per operazione alle gambe

Gabriele Amato è sottoposto al primo intervento chirurgico all'ospedale San Martino

E' in sala operatoria Gabriele Amato, il tifoso rossoblu in gravi condizioni dopo essere stato travolto dal pullman della Fiorentina domenica dopo la partita Genoa-Fiorentina. La notizia è stata diffusa dall'avvocato Pierdomenico Cariello, il legale incaricato dalla famiglia Amato di seguire la vicenda sia sotto il profilo civile che penale. Secondo quanto spiegato dal legale, seppure le condizioni dell'uomo siano ancora gravi ed i medici non abbiano ancora sciolto la prognosi, i suoi parametri vitali si sono stabilizzati e stamani si è ritenuto di poterlo sottoporre al primo intervento chirurgico alle gambe. In sala operatoria interviene in queste ore l'equipe del professor Santolini. 
Intanto l'avvocato ha spiegato di essere ancora in fase di valutazione rispetto ad una querela di parte, ma di aver ascoltato alcuni testimoni (ai sensi dell'articolo 391 bis del Codice di procedura penale) che domenica erano vicini al suo assistito. Uno in particolare riferisce che Amato sarebbe stato travolto mentre era all'altezza dell'angolo sinistro anteriore del pullman all'altezza del finestrino dell'autista. Il legale spiega di voler anche verificare il comportamento di due giocatori che si trovavano a bordo dell'autobus viola, che avrebbero fatto dei gestacci all'indirizzo dei contestatori.
Fonte: Ansa

mercoledì 18 febbraio 2009

Tifoseria organizzata Genoa: chiediamo rispetto per Gabriele

In un comunicato, i gruppi rossoblù condannano le notizie divulgate da alcuni organi di informazione ««che riguardano la vita privata» del tifoso ricoverato in coma all'ospedale San Martino

In un comunicato spedito a "il pallone in confusione" la Tifoseria organizzata del Genoa condanna duramente le notizie divulgate da alcuni organi di informazione «che riguardano la vita privata di Gabriele Amato e che nulla hanno a che vedere con quanto accaduto nella triste e fatale vicenda che lo vede lottare per la vita». La nota congiunta di tutte le rappresentanze del tifo organizzato rossoblù sottolinea e stigmatizza «l'assoluta mancanza di sensibilità nei confronti di Gabriele e dei suoi familiari». I gruppi uniti si stringono al loro compagno ricoverato in coma all'ospedale San Martino di Genova e sostengono moralmente la sua famiglia in questo momento molto triste e delicato.
Marco Liguori
Il testo originale è disponibile su Grifoni.org

martedì 17 febbraio 2009

Tifoso Genoa: per il questore non ci sono responsabilità della società

''Non sono emerse responsabilita' ne' da parte della tifoseria ne' tantomeno della societa' Genoa. Per questo mi auguro che non ci siano conseguenze a livello sportivo per il Genoa'': e' quanto affermato stamani dal questore di Genova Salvatore Presenti in merito all'incidente avvenuto domenica all'uscita dello stadio Ferraris, nel corso del quale e' rimasto gravemente ferito il tifoso rossoblu' Gabriele Amato. Presenti ha rilevato come i contestatori intorno al pullman fossero ''cani sciolti'' ed ha voluto ancora una volta evidenziare ''il comportamento positivo e collaborativo della societa' Genoa ed in particolare del presidente Preziosi''.
Fonte: Ansa

lunedì 16 febbraio 2009

Tifoso genoano investito: c’è forse anche un poliziotto tra i possibili testimoni?

Il conducente della camionetta delle Forze dell’ordine potrebbe aver visto la dinamica dell’investimento di Gabriele Amato che, in una foto sul Secolo XIX, giace rivolto alla sinistra della fiancata dell’autobus della Fiorentina

Permettete una parola? Stando ai resoconti delle agenzie e agli articoli dei quotidiani di oggi, vi sono state alcune testimonianze discordanti sulla dinamica dell’incidente avvenuto domenica sera in corso De Stefanis a Genova. Rivedendo sul giornale genovese “Il Secolo XIX” la foto scattata dall’agenzia Pambianchi (essendoci il divieto di riprodurla, se ne consiglia la visione cliccando sul sito del quotidiano) fa emergere un particolare interessante. Gabriele Amato giace a terra rivolto sulla fiancata sinistra dell’autobus dei giocatori della Fiorentina, che pochi istanti prima lo ha investito. L’unica persona che molto probabilmente può aver visto con chiarezza la scena è il conducente della vettura della Polizia che seguiva a poca distanza il pullman viola. Il passeggero posto al suo fianco destro potrebbe non aver visto tutto o comunque aver avuto una visuale coperta in parte dalla zona posteriore del bus.
Altro particolare sfuggito a molti. Nel video di Genoa Tube (visibile qui), si vede (fotogrammi al 13°, 18° e al 40° secondo) che all’improvviso la camionetta delle Forze dell’ordine sterza e poi si ferma, mentre l’autobus continua la marcia. In quel momento, potrebbe essere avvenuto l’incidente.
A questo punto, ci si potrebbe attendere un chiarimento da parte della Questura, visto che la testimonanza dell’agente alla guida della camionetta potrebbe finalmente far svanire i tanti dubbi della serata maledetta di domenica scorsa. Un chiarimento doveroso, visto che è in gioco una vita umana.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Tifoso genoano investito: i commenti del mondo politico e calcistico

CALCIO: LA RUSSA, INCIDENTE GENOVA? SERVE AZIONE CULTURALE SU PALLONE = Roma, 16 feb. - (Adnkronos) - ''Ci vogliono norme precise per governare la societa' e il mondo del calcio, ma a monte serve un'opera di insegnamento e un'azione culturale''. Ignazio La Russa, ministro della Difesa, risponde cosi' alle domande relative all'incidente che si e' verificato ieri a Genova dopo la partita Genoa-Fiorentina. Un tifoso rossoblu, che ora versa in condizioni gravi, e' stato investito dal pullman della societa' viola durante una contestazione all'esterno dello stadio. Decine di supporters liguri hanno protestato per le decisioni dell'arbitro Nicola Rizzoli: il Genoa, avanti 3-0, e' stato raggiunto in extremis dalla Fiorentina che a tempo scaduto ha realizzato il gol del 3-3. ''Si puo' fare tutto, si puo' migliorare tutto'', dice La Russa riferendosi alle norme attualmente in vigore. ''Le cose sono gia' migliorate'', aggiunge ai microfoni de 'La politica nel pallone' su GR Parlamento. ''Il portiere della Fiorentina, Frey ha avuto il coraggio di dire: 'Finita la partita, i tifosi devono andare a casa'. Serve l'impegno di tutti, ma i primi a parlare e a dare l'esempio devono essere i giocatori''.
Fonte: Adnkronos

CALCIO: ABETE, TIFOSO GENOANO INVESTITO FATALITA' SCATURITA DA TENSIONE = (ASCA) - Roma, 16 feb - ''Grande amarezza e preoccupazione''. Cosi' il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, Giancarlo Abete, ha commentato ''il drammatico episodio'' avvenuto ieri a Genova dopo la partita Genoa-Fiorentina, quando un tifoso genoano e' stato investito dal pullman della squadra viola durante contestazioni ed ora e' ricoverato in gravi condizioni. Abete ha parlato dai microfoni di Gr Parlamento: ''E' avvenuto un fatto grave, anche se le dinamiche vanno approfondite - ha spiegato -. E' stato un incidente, provocato da uno stato di grande tensione''. In particolare, i supporters del Genoa contestavano la decisione dell'arbitro di convalidare il gol del pareggio viola giunto, a loro dire, a tempo scaduto. E Abete ripete: ''E' stata una fatalita' scaturita da uno stato di tensione... Gli episodi della partita, emozionante, possono lasciare tensioni: ma non si deve arrivare a simili incidenti''. ''Sono in contatto da ieri sera con l'Osservatorio del Viminale, il ministero dell'Interno e i due club. Stiamo seguendo la situazione - ha concluso -. Speriamo che il tifoso sia in grado di superare le prossime ore decisive''.
Fonte: Asca

CALCIO: ALBERTINI, SU EPISODI GENOVA FIGC ATTENTA A SVOLGIMENTO FATTI = (ASCA) - Roma, 16 feb - ''Come federazione siamo attenti allo svolgimento dei fatti''. Il vicepresidente della Figc, Demetrio Albertini, torna a parlare dell'episodio avvenuto ieri al termine di Genoa-Fiorentina, quando un tifoso rossoblu e' stato travolto dal pullman che trasportava la squadra Viola. ''Speriamo - ha auspicato Albertini - che non succeda nulla di piu' grave di quello che e' gia' successo''.
Fonte: Asca

CALCIO: TIFOSO GENOA; LIPPI, E' TRAGICA CASUALITA' (2) (ANSA) - LIVORNO, 16 FEB - ''Siamo tornati a parlare di violenza nel calcio, ma e' un luogo comune che fa comodo a tanti'', ha detto Lippi. Il commissario tecnico della nazionale si e' soffermato anche sui comportamenti dei giocatori in campo. ''C'e' bisogno di piu' rispetto ed educazione da parte dei calciatori nei confronti degli addetti ai lavori, che invece spesso sono messi sotto i piedi dai giocatori stessi''. Comportamenti da censurare che scatenano polemiche e reazioni smisurate anche nella tifoseria. Tuttavia, Lippi non vuole generalizzare e anzi ha puntualizzato che certi episodi gravi di violenza sono estranei al mondo dello sport e al calcio, ma che si verificano solo in coincidenza delle manifestazioni sportive perche' queste fanno poi da cassa di risonanza a certe azioni di pseudotifosi: ''Mi riferisco alle drammatiche vicende di Gabriele Sandri, ad Arezzo, e dell' ispettore Raciti, a Catania. Questi sono episodi gravissimi che pero' non devono far condannare la stragrande maggioranza dei tifosi sani'', ha detto Lippi.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOVA; FABRIZIO PREZIOSI, TRAGICA FATALITA' (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Il direttore generale del Genoa Fabrizio Preziosi si e' recato questo pomeriggio all'ospedale San Martino di Genova per fare visita a Gabriele Amato, il tifoso genoano investito ieri sera dal pulman della Fiorentina all'esterno dello stadio Luigi Ferraris. ''La societa' Genoa vuole esprimere la sua vicinanza al ragazzo ferito nella speranza che il quadro clinico possa progredire verso il meglio'' ha detto il dirigente rossoblu', che gia' era stato vicino alla famiglia nel corso della notte. ''La posizione della societa' - ha proseguito - e' molto chiara da ieri, quando il suo massimo dirigente, il presidente, ha cercato di stemperare gli animi al termine di una partita sportivamente molto accesa, presentandosi da solo in sala stampa, anche per evitare possibili dichiarazioni a caldo che avrebbero potuto alzare i toni''. Fabrizio Preziosi ha ribadito che ''anche visionando le immagini dell'incidente, non riesco a capacitarmi per quanto accaduto: si e' trattato di una tragica fatalita', un tragico destino'' ed ha confermato quanto accaduto a livello di tifoseria organizzata ieri sera. ''Chi e' rimasto fuori dallo stadio - ha detto - non faceva parte del tifo organizzato, che dopo un colloquio con il presidente ha abbandonato la zona. Quelli che sono rimasti a contestare possono essere definiti cani sciolti, e non erano piu' di 20 o 30. Anche per questo non pensiamo che ci possano essere conseguenze a livello sportivo nei confronti del Genoa''. Il dirigente rossoblu' ha voluto poi ringraziare anche la societa' Fiorentina con cui e' rimasto in contatto sin da ieri. ''Sia il presidente Della Valle che il direttore sportivo Corvino mi hanno telefonato e siamo in continuo contatto telefonico per seguire l'evolversi della situazione medica, con l'auspicio comune che le condizioni di Gabriele possano migliorare''. ''Ci tengo ad elogiare - ha concluso - il comportamento e la sportivita' della societa' Fiorentina''.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; DOMENICI, EPISODIO NON DEVE RIPETERSI (ANSA) - FIRENZE, 16 FEB - ''Sono rimasto molto colpito da quanto accaduto ieri a Genova, dopo la partita: dobbiamo esprimere, anche come citta', la nostra vicinanza ai familiari del tifoso genoano gravemente ferito. Speriamo che presto possa essere dichiato fuori pericolo''. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici, alla tv 'Canale 10'. ''Dobbiamo lavorare perche' il mondo calcio non debba piu' soffrire di questi avvenimenti drammatici. A Marassi c'era molta tensione dopo la gara e questo non deve mai piu' accadere, ma ora dobbiamo far sentire la nostra solidarieta' a chi sta soffrendo''. Per Domenici l' episodio e' solo ''un tragico incidente'', ''ma ora vorrei trasmettere anche al sindaco di Genova la vicinanza della citta', perche' non resti niente che possa rappresentare conseguenze negative nel rapporto tra le tifoserie. Non dovranno esserci conseguenze pesanti che turbino incontri di calcio o le trasferte dei tifosi''. Per Domenici ''l'impegno delle autorita' locali, delle forze dell'ordine, dei tifosi e delle societa' deve essere indirizzato verso la possibilita' che i nostri stadi, fuori e dentro, siano realta' sicure, altrimenti il nostro calcio restera' sempre un po' malato, vittima di episodi di violenza che faticosamente si e' cercato di arginare dall' attivita' sportiva''.
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOA; VINCENZI,PROFONDO DOLORE PER INCIDENTE (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - ''Sono profondamente addolorata per il drammatico incidente che si e' verificato ieri nei pressi dello stadio Ferraris, dopo la partita Genoa-Fiorentina, in cui e' rimasto gravemente ferito il trentaseienne Gabriele Amato'': e' quanto dichiara il sindaco di Genova Marta Vincenzi in una nota. ''Sono vicina alla famiglia del tifoso rossoblu' e seguo con apprensione l'evolversi del quadro clinico delle sue condizioni di salute. Mi auguro che simili episodi non abbiamo a ripetersi - prosegue Vincenzi -. Il calcio, come ogni altro sport, deve essere soprattutto un gioco e costituire per tutti un'occasione di svago e di sana a aggregazione''
Fonte: Ansa

CALCIO: TIFOSO GENOANO FERITO, SINDACO FIRENZE SCRIVE A VINCENZI = ''SONO SGOMENTO, SIAMO VICINI A VITTIMA E FAMIGLIA'' Firenze, 16 feb. - (Adnkronos) - Il sindaco di Firenze, Leonardo Domenici ha inviato una lettera alla sua collega Marta Vincenzi, primo cittadino di Genova, all'indomani dell'incidente che ha coinvolto il pullman della squadra viola e un tifoso genoano. ''Cara Marta - scrive Domenici - voglio esprimerti la mia vicinanza e lo sgomento per il tragico incidente avvenuto ieri, fuori dallo stadio di Marassi, dopo la partita Genoa-Fiorentina. Mi auguro che il tifoso genoano Gabriele Amato, rimasto gravemente ferito, riesca a superare questo momento cosi' critico e difficile. Siamo vicini a chi, in queste ore, soffre accanto a lui, a cominciare dai familiari. Tutto cio' voglio manifestarti nel segno del profondo legame di amicizia che unisce le nostre citta'''.
Fonte: Adnkronos

CALCIO:TIFOSO GENOA; BURLANDO, GRANDE SFORZO CONTRO VIOLENZA (ANSA) - GENOVA, 16 FEB - Vicinanza a Gabriele Amato ed ai suoi familiari e' stata espressa dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che ha sottolineato il grande sforzo fatto insieme da istituzioni, tifoserie e societa' di calcio genovesi per allontanare la violenza dallo stadio e far si' che il calcio genovese diventasse sempre di piu' a portata di tutti, famiglie e bambini compresi. Burlando era sindaco di Genova quando, dopo gli scontri del '93, fu creata proprio tra tifosi genoani e sampdoriani la cooperativa Genova Insieme che tuttora si occupa della pulizia e manutenzione dello stadio di Marassi. E poi il presidente della Regione Liguria ha ricordato l'iniziativa Genoa for Children che consente a 800 giovanissimi di assistere gratuitamente alle partite dei rossoblu' o la recente Music for Peace che allo stadio raccoglie beni di sostentamento per le popolazioni africane. ''C'e' stato un grande sforzo da parte di istituzioni, tifoserie e societa' - ha ribadito Burlando - per tenere lontana la violenza dagli stadi. Occorre proseguire questo lavoro affinche' il calcio sia sempre piu' a portata di tutti''.
Fonte: Ansa

Le immagini di Rai Due sull'incidente al tifoso genoano (da You tube)

Leggi gli aggiornamenti sulla vicenda su Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto
Il post è aggiornato con le notizie in tempo reale
Leggi anche Tifoso genoano investito: c’è forse anche un poliziotto tra i possibili testimoni?

Notizie video aggiornate sulle condizioni di Gabriele Amato possono essere viste su http://www.primocanale.it/ La tv genovese trasmette i propri programmi in streaming sul suo sito

Ecco cos'è successo a Gabriele Amato (tratto da Genoa tube)

Le immagini dell'uscita dell'autobus della Fiorentina tratte da http://www.genoatube.com/
Vedi anche Tifoso Genoa in coma: tutta la vicenda minuto per minuto e
Tifoso genoano investito: c’è forse anche un poliziotto tra i possibili testimoni?

mercoledì 11 febbraio 2009

Tifosi Genoa: domenica prossima iniziativa per i civili di Gaza

La tifoseria organizzata del Genoa invita i sostenitori rossoblù, in occasione della partita Genoa-Fiorentina in programma domenica allo stadio Luigi Ferraris di Genova, a sostenere l'iniziativa di ''Music for Peace'' a favore dei civili di Gaza. I tifosi genoani sono invitati a consegnare nei punti raccolta fuori dagli ingressi dello stadio almeno uno dei generi di prima necessità tra alimentari (riso, farina, zucchero, sale, legumi, pelati, tonno, carne in scatola, biscotti, miele, marmellata) e medicinali (antibiotici, antinfiammatori, antidolorifici). L'obiettivo della tifoseria organizzata rossoblù è quello di raggiungere 10 tonnellate di alimenti da inviare nella striscia di Gaza per le popolazioni civili colpite dalla guerra.
Fonte: Ansa

martedì 10 febbraio 2009

Roma-Genoa: l’aggressione dimenticata

Due tifosi rossoblù sono stati gravemente feriti su un treno nei pressi della fermata di Ostiense: i giornali nazionali non hanno riportato la notizia. E’ l’ennesimo episodio cruento compiuto nel corso del campionato ad opera di facinorosi giallorossi, che rischia di restare impunito. E intanto il giudice sportivo non sanziona la società della Capitale per i fumogeni accesi e per i comportamenti violenti avvenuti all’Olimpico

Domenica scorsa a Roma c’è stata l’ennesima aggressione compiuta a tifosi ospiti. Stavolta è toccato a quelli del Genoa: la notizia è stata riportata soltanto dai quotidiani locali. Invece, su quelli nazionali e sulle agenzie neanche una riga. Secondo quanto riportato questa mattina dal Secolo XIX, da Repubblica edizione Genova, dal Corriere Mercantile e anticipato domenica sera dall'emittente genovese "Primocanale", due giovani tifosi rossoblù sono state vittime di un agguato da parte di un gruppo di teppisti armati di spray urticanti e coltelli su un treno che li riportava a Civitavecchia, da dove avrebbero continuato il viaggio in auto per tornare a Genova. L’increscioso episodio sarebbe avvenuto nei pressi della stazione di Roma Ostiense. Uno di essi ha avuto un gravissimo taglio tra volto e collo e ha riportato 10 punti di sutura: l’altro è stato colpito a una gamba. Sulla vicenda sta indagando la Digos.
Si penserà: «Ma cosa sono andati a fare a Roma se la trasferta era pericolosa, visti i precedenti dello scorso campionato?». Occorre a questa domanda una precisazione doverosa: l’Ansa dello scorso 28 gennaio riportava che il Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive per Roma-Genoa aveva soltanto stabilito la chiusura del settore ospiti. Il Casms non aveva stabilito limitazioni alla vendita dei biglietti. Non a caso, gran parte dei tifosi genoani aveva potuto acquistare a Civitavecchia i biglietti del settore “distinti nord” e recarsi regolarmente e tranquillamente allo stadio della Capitale. Tutti si erano comportati civilmente e si erano seduti nel settore dell’Olimpico loro assegnato tra i tifosi giallorossi: nessuno di essi li aveva provocati, né indirizzato cori insultanti la squadra giallorossa. Per precauzione, la polizia li ha spostati nel settore ospiti solo dopo alcuni minuti dall’inizio della gara. Insomma, si può dire che l’iniziale chiusura della parte dell’Olimpico riservata ai sostenitori avversari abbia peggiorato le cose, complicando la vita ai genoani e alle forze dell’ordine. Sarebbe quindi stato più opportuno sistemare i sostenitori del Genoa nel settore loro riservato: una misura di buon senso, oltre che di ordine pubblico.
C’è anche il grottesco nella tremenda domenica dei genoani. Un tifoso giallorosso, forse emulo dei suoi antenati che rubavano le insegne alle armate avversarie, ha strappato dalle mani una bandiera del grifone da un sostenitore “nemico” al termine della gara nei pressi dello stadio: è stato fermato e trovato in possesso di un taglierino. La Polizia lo ha denunciato per furto e possesso di arma da taglio. Per lui ed altri tre compagni di tifo, resisi responsabili di altri comportamenti illeciti, è scattato il Daspo. Nessun provvedimento è scattato per i genoani: è evidente che si sono comportati correttamente. C’è da dire che l’”impresa” dei tifosi del Grifone è stata salutata con simpatia e rispetto da parte di numerosi tifosi sul sito Asromaultras.it: ha voluto farsi sentire la parte rispettosa, e sicuramente numerosa, dei sostenitori della Capitale.
Ma non è la prima volta che alcuni di essi si rendono protagonisti di episodi di violenza. Il 20 settembre scorso un supporter della Reggina fu accoltellato nei pressi dell’Olimpico da un giallorosso ben noto alle forze dell’ordine per numerosi comportamenti violenti. La giustizia ordinaria fece il suo corso: quella sportiva non decise alcuna sanzione, nonostante l’aggressione fosse accaduta nei pressi dello stadio. A termini del Codice di giustizia sportiva la Roma andava sanzionata. Poche settimane prima, il 1° settembre, dopo Roma-Napoli erano stati arrestati due tifosi romanisti durante i controlli prepartita, mentre un altro era stato denunciato a piede libero. Anche quella volta non furono presi provvedimenti contro la Roma. Invece il Napoli fu punito con la chiusura delle curve dalla giustizia sportiva, mentre il ministro dell’Interno Roberto Maroni stabilì il divieto di trasferta per i tifosi azzurri sull’onda emotiva della presunta demolizione del treno Napoli-Roma. L’inchiesta dei Pm napoletani, dopo aver derubricato il reato da distruzione a danneggiamenti, sta per essere archiviata.
Tornando ai fatti di domenica scorsa, nel comunicato di oggi il giudice sportivo Gianpaolo Tosel non ha preso alcun provvedimento per l’aggressione ai due genoani: era ovvio, visto che l’aggressione è stata compiuta in un luogo lontano dall’Olimpico. Ma c’è di più. Tosel ha rilevato solo che «sostenitori della Soc. Roma accendevano due fumogeni e facevano esplodere tre petardi nel proprio settore»: ma siccome ricorrono le circostanze esimenti per la squadra capitolina, ha stabilito «di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti delle Società in ordine al comportamento dei loro sostenitori in premessa indicato». Riguardo agli episodi di cui si sono resi responsabili i quattro tifosi giallorossi contro quelli genoani nello stadio non c’è neppure un accenno.
Dunque per l’ennesima volta nei confronti della società giallorossa e dei suoi tifosi non sono stati provvedimenti. A ciò bisogna aggiungere che finora anche da parte dei tutori dell’ordine pubblico sono state prese misure blande nei loro confronti per la repressione dei fatti violenti. Due pesi e due misure: forse per intervenire occorre che ci sia un morto.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Nella foto, tratta da Asromaultras.it, i tifosi genoani nel settore ospiti

lunedì 2 febbraio 2009

Sapessi com'è strano non poter comprare i biglietti per Lecce-Inter a Milano

Riceviamo da Banda Bagaj e pubblichiamo

In seguito all’info pubblicata sul sito ufficiale del centro coordinamento Inter club:
comunicati
INFO BIGLIETTI LECCE-INTER
31 Gennaio - 07:36
MILANO – Si comunica che è già in corso la vendita dei biglietti del settore ospiti per la gara di campionato Lecce-Inter, in programma allo stadio “Via del Mare” di Lecce sabato 7 febbraio alle ore 18.00.
Il loro costo unitario è di euro 25,00 e il circuito di distribuzione è quello di Lottomatica (indirizzi rivendite abilitate alla vendita di eventi sportivi ricavabili dal sito:
www.listicket.it
Non essendoci alcuna limitazione indicata dall’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive, la vendita avverrà secondo le consuete modalità previste dalla legge.
Siamo entrati nel sito in questione www.listicket.it.
Purtroppo però abbiamo verificato che le uniche città in cui sono messi in vendita sono:
Brindisi
Lecce
Roma
Napoli

Ora, diteci voi se quei pochissimi centinaia di migliaia di tifosi interisti residenti a MILANO (che ricordiamo è la città della società F.C. INTERNAZIONALE) e alcuni altri pochissimi centinaia di migliaia tifosi interisti spersi per l’italia, si devono prendere 2 giorni di ferie e farsi 2.000 km solo per andare in Puglia (o a Roma e Napoli) per andare presso un punto vendita listicket ABILITATO per acquistare il PROPRIO biglietto.
Ora, chiediamo al responsabile del centro coordinamento Inter club come dovremmo fare per acquistare i biglietti di Lecce-Inter (ricordiamo che questa partita non è assolutamente oggetto di restrizioni da parte dell’osservatorio).
Come? Cosa centra il responsabile del ccic?
Allora: noi siamo un Inter club. La notizia della vendita è apparsa sul sito ufficiale del Ccic
A CHI DOVREMMO RIVOLGERCI???
Non possiamo sempre scomodare gli alti dirigenti inter per risolvere piccoli problemi organizzativi di cui sono responsabili altri.
Se la persona che dovrebbe darci queste risposte non è FAUSTO SALA, saremmo molto felici di sapere a chi dobbiamo rivolgerci.
Intanto invitiamo tutti a fare una prova:
ACQUISTATE UN BIGLIETTO PER LECCE INTER SEGUENDO LE INDICAZIONI DEL SITO CCIC
Se ci riuscite, vi saremmo infinitamente grati nel momento in cui riusciate a darci delle indicazioni. Da Fausto Sala invece, sarebbe gradita una risposta in tempi brevi, visto che i biglietti sono in via di esaurimento
Grazie mille e buona giornata
Inter club Banda Bagaj
info@bandabagaj.it
http://www.bandabagaj.it/

venerdì 30 gennaio 2009

Genoa-Palermo: vendita in beneficenza bandiere Saharawi

Il Genoa Club Red’n Blue Ladies domenica 1 febbraio fuori dallo stadio Luigi Ferraris, prima della partita Genoa – Palermo, metterà a disposizione di tutti i Genoani che lo vorranno, le bandiere confezionate dalle donne del Saharawi.
I manufatti potranno essere acquisiti con un’offerta minima di 10,00 euro.
Il ricavato sarà totalmente devoluto alle donne del Saharawi che vivono in condizioni disperate e verrà consegnato direttamente a due rappresentati del popolo del Saharawi prima dell’incontro Genoa – Lazio in programma il 19 aprile 2009.
Ringraziamo preventivamente il popolo Genoano sicure che, così come in passato verso simili iniziative, sarà ben disposto e generoso.
Il direttivo del Genoa Club Red’n Blue Ladies
Per informazioni Associazione Club Genoani email pcaricci@yahoo.it

lunedì 26 gennaio 2009

Il treno non fu devastato, l'inchiesta sarà archiviata

Dopo quella domenica scattò il divieto trasferte

Pochi giorni ancora - gli ultimi accertamenti sul piano investigativo - e una probabile richiesta di archiviazione. Cinque mesi dopo la trasferta all’Olimpico, quella costata tra l’altro la squalifica delle curve del San Paolo per tre giornate, è prossima alla chiusura l’inchiesta della Procura di Napoli. Indagini della Digos, intercettazioni, accertamenti incrociati. La verità sull’ultima domenica di agosto attende la firma del pm anticamorra Antonello Ardituro, che da anni indaga sulle frange estreme e violente del tifo azzurro. Sarà una richiesta di archiviazione motivata, ricca di particolari su quanto avvenuto a bordo di un Intercity partito il 31 agosto dalla stazione centrale di Napoli. Si parte da una premessa: a voler ripercorrere la ricostruzione della Digos del vicequestore Antonio Sbordone, la trasferta dei napoletani all’Olimpico era ad alto rischio. I fatti accaduti un anno prima, con scontri tra azzurri e giallorossi, anche in una normale area di servizio, lasciavano presagire il peggio. In secondo luogo, viene toccata la questione organizzativa. Una volta accordata la possibilità ai supporters napoletani di recarsi in gruppo a Roma - è il ragionamento fatto dagli inquirenti - sarebbe stato più oculato garantire mezzi a disposizione. Pochi giorni prima di Roma-Napoli, in occasione del match casalingo per i preliminari di Uefa, era partito infatti il tam tam delle curve: a Roma in treno, con tanto di striscioni e volantinaggio. Nessuno però ha giocato in anticipo per controllare l’esodo di tremila e passa supporters, tra cui anche elementi a rischio, a metà strada tra hooligan e crimine cittadino. Gli inquirenti di via Medina, coordinati dal pm Ardituro, entrano nel merito dell’ipotesi di devastazione, alla luce dei danni denunciati da Trenitalia nei vagoni diretti verso la Capitale. Nessun intento assolutorio, ma approfondimenti ad ampio raggio, con l’obiettivo di chiudere il cerchio attorno ai responsabili di una giornata di tensione, con danni, disservizi e un pessimo ritorno di immagine per il club partenopeo. Ma a determinare la probabile richiesta di archiviazione, l’impossibilità di circoscrivere le accuse alla sfera individuale. Ha agito il «branco» e risulta impossibile attribuire eventuali danneggiamenti a uno o più viaggiatori. L’ultimo tassello dell’inchiesta riguarda la stima dei danni arrecati all’Intercity partito da Napoli. Nelle prime ore si fece riferimento a una cifra - 500mila euro di danni - che le indagini non hanno potuto per il momento confermare. Tanto che una più recente denuncia di Trenitalia fa riferimento una cifra dimezzata: i danni, secondo una ricostruzione che attende gli ultimi passaggi investigativi, sarebbero di 250mila euro. Non mancano spunti sullo spessore dei viaggiatori dell’Intercity. Circa 800 tifosi avevano precedenti di polizia. Qualcuno era anche intercettato nel corso di altre indagini. In tanti erano noti per traffico di droga, estorsione, qualcuno anche per reati associativi e delitti di sangue. Tra i tifosi «attenzionati» anche un presunto killer degli scissionisti di Secondigliano. È il caso di Rito Calzone, arrestato alla fine dello scorso anno per l’omicidio di Antonio Pitirollo: Calzone viene immortalato alla stazione Termini mentre alza una bandada dal collo al mento, per coprire il volto prima dei fumogeni. Immagini che hanno provocato sanzioni e penalizzazioni, colpendo al cuore la parte pulita del tifo azzurro. A partire dal divieto di trasferte per tutto il campionato in corso, una decisione che ha probabilmente inciso sull’andamento incerto degli azzurri lontano dal San Paolo.
Leandro Del Gaudio
Tratto da "Il Mattino" sabato 24 gennaio 2009
Foto www.globalpress.it

Clicca qui per vedere i commenti di Canale 9 sulla notizia
Leggi l'articolo di Repubblica del 13 settembre 2008 Il giallo dell'Intercity sparito, indagini sui danni a Trenitalia
Su questo link il servizio: RaiNews24 presenta "La bufala campana"
Il video trovato da "il pallone in confusione": ESCLUSIVO: ecco il video della carica della polizia a Roma Termini
Articolo di Marco Travaglio Tanto fumo, niente arresti. Sul treno c'erano meno pregiudicati che in Parlamento

venerdì 23 gennaio 2009

Iniziativa del Genoa Club Red 'n Blue Ladies per le donne Saharawi

Riceviamo dall'Associazione Club Genoani e pubblichiamo

Stefano Rebora, Presidente Associazione Onlus “Music for Peace Creativi della Notte” accompagnerà Tina Ottolini e Patrizia Calabrese, rappresentanti del Genoa Club Red’n Blue Ladies sabato 23 Febbraio al campo profughi di Tinduf. Lo scopo è il recupero delle 1000 bandiere confezionate a mano dalle donne Saharawi, dell’ Escuela 27 de Febrero, in cui è nata una piccola cooperativa di sartoria, grazie alle macchine da cucire consegnate nel luglio 2007 e luglio 2008 dai volontari di Music for Peace. Il ritorno è previsto per mercoledì 28 gennaio all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova alle ore 17.50. I manufatti saranno venduti ai tifosi e il ricavato sarà consegnato, a vendita conclusa, alla delegazione di donne Saharawi. Al ritorno dal viaggio sarà indetta una conferenza stampa in cui si espliciteranno luogo e data della consegna monetaria.
Per ulteriori informazioni rivolgersi a
Genoasamp.com email info@genoasamp.com
Associazione Club Genoani email pcaricci@yahoo.it
Leggi anche Genoa-Palermo: vendita in beneficenza bandiere Saharawi

giovedì 15 gennaio 2009

Lettera aperta di Banda Bagaj al responsabile Centro Coordinamento Inter Club

Riceviamo e pubblichiamo questa missiva del presidente Massimiliano Rizza a Fausto Sala

Ciao Fausto, resto basito di fronte ai fatti di questi giorni. Ci aspettavamo delle ripercussioni per le nostre proteste, ma sinceramente che qualcuno potesse essere cosi meschino, ci ha lasciato perplessi. Già la multa era ridicola ed infantile, ma arrivare ad avviare un procedimento di diffida (giudicato illegittimo da uno stuolo di avvocati, non solo da noi) è una dimostrazione di pochezza di contenuti e di valori disarmante.
Quello che però ci lascia altrettanto perplessi è il comportamento della struttura della quale tu sei responsabile: il Centro Coordinamento Inter Club.
Ovvio che non attribuiamo al CCIC nessuna responsabilità sull’accaduto, ma in questi mesi dove eravate?Ma ti sembra normale che di fronte ad una sanzione amministrativa elevata al Vice Presidente di un Club, per violazione del regolamento dello stadio, ne tu, ne nessuno del CCIC ci abbia contattato per sentire anche la nostra versione? Ma ti sembra normale che il Vice Presidente di un Club, non possa recarsi nel settore dove hanno posto tutti i soci, per dare una mano ad attaccare lo striscione? La prossima volta che ho bisogno di entrare negli uffici del CCIC al Primo Blu devo fare il biglietto settore ospiti o mi devo aspettare una sanzione amministrativa??? Ma come puoi rimanere indifferente di fronte al fatto che abbiano approfittato della nostra adesione ad una iniziativa del CCIC (abbiamo portato allo stadio 70 ragazzini quel giorno) per incastrare Virgilio? Da mesi gli Inter Club di mezzo mondo ci scrivono per manifestarci solidarietà e appoggio, ma anche per chiedere a noi come reperire i biglietti delle trasferte, se abbiamo organizzato qualcosa per Manchester, quali restrizioni ha imposto l’Osservatorio per quella tale partita, neanche fossimo noi il CCIC; e tutti poi ci pongono la stessa domanda: “ Ma il CCIC che dice? E Fausto Sala che dice?”A noi ci tocca rispondere che Fausto Sala lo conosciamo, ogni tanto ci capita anche di intravederlo, dovrebbe essere ancora il responsabile del CCIC…Abbiamo seriamente pensato, per il prossimo anno, di far versare a voi le 50 quote obbligatorie per l’iscrizione al CCIC ed a noi le restanti visti, i servizi che ormai abitualmente offriamo… In tre anni nessuna telefonata per sapere come andava l’attività del Club o se avevamo bisogno di aiuto per le iniziative allo stadio. Anzi a dire il vero una telefonata qualche mese fa è arrivata. L’hai fatta proprio a Virgilio per chiedergli un favore personale…Io pretendo di sapere cosa pensa in merito a questa vicenda il responsabile del CCIC e pretendo anche che il CCIC si schieri apertamente e pubblicamente in difesa di un vostro iscritto, nonché Vice Presidente di uno dei Club più numerosi di Milano, che sta ricevendo accuse assurde da un personaggio che ha la scrivania a pochi passi dalla tua.
Cordialmente.
Massimiliano Rizza
INTER CLUB
BANDA BAGAJ

N. B. "Il pallone in confusione" è disponibile a ospitare eventuali repliche
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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