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domenica 1 febbraio 2009

Sintesi tv di Napoli-Udinese 2-2 e intervista a Reja (da You Tube)

Napoli, stadio "San Paolo", sabato 31 gennaio 2009 ore 18
22a giornata campionato serie A

NAPOLI-UDINESE 2-2 (2-2)
NAPOLI (3-5-2) - Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale; Dennis, Lavezzi. (Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pia'). All: Reja.
UDINESE - (4-4-2) - Handanovic; Ferronetti, Zapata, Coda, Lukovic; Asamoah, Inler, D'agostino, Isla; Di Natale (20' st Sanchez), Quagliarella (39' st Floro Flores). (Belardi, Felipe, Pasquale, Obodo, Pepe). All: Marino. Arbitro: Gervasoni. Marcatori: 24' pt Lavezzi (N), 26' pt Hamsik (N), 30' pt rig. Di Natale (U), 45' pt Quagliarella (U). Ammoniti: Lukovic (U), Quagliarella (U), Ferronetti (U).
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Angoli: 3-2 per l'Udinese. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Quagliarella per proteste; Lukovic e Ferronetti per scorrettezze. Spettatori: 40.000.

Sintesi tv di Napoli-Udinese 2-2 (immagini Sky tratte da You tube)


Intervista nel dopo partita a Eddy Reja (da You tube)

martedì 16 dicembre 2008

Bilancio Udinese: dov’è la novità?

Nel documento contabile 2007/08 della società friulana emergono 33,7 milioni di plusvalenze calciatori che hanno consentito di ottenere un utile di 7,9 milioni: è una componente straordinaria comune a tutte le società italiane, che non dispongono degli altri tipi di entrate delle squadre inglesi. Essa ha compensato la gestione costi/ricavi in perdita per 17,7 milioni. La società friulana ha però «all’orizzonte un progetto “nuovo stadio”»

Se l’Udinese ha conseguito un utile di 7,9 milioni di euro nell’esercizio 2007/08 lo deve principalmente ai 33,7 milioni di plusvalenze calciatori: in quello precedente aveva chiuso in rosso per 6,3 milioni. Spulciando il bilancio depositato in Camera di Commercio della società friulana si nota infatti che la gestione ordinaria, ossia il conto costi/ricavi, si è conclusa con una perdita di 17,7 milioni. In essa si nota che nonostante l’aumento del valore della produzione (pari a 44,9 milioni) del 41%, i costi (ammontati a 62,6 milioni) sono lievitati del 22%. I proventi da cessione dei diritti (comunemente chiamati ancora “cartellini”) alle prestazioni dei giocatori, ossia la differenza positiva tra il valore netto di libro e il prezzo di vendita, hanno ovviato al rosso della gestione caratteristica. Essi sono stati correttamente inseriti nella voce “proventi e oneri straordinari”, secondo quanto stabilito dai criteri del Codice Civile: i diritti alle prestazioni dei calciatori sono beni della società e il ricavato per la loro alienazione rientra nelle voci straordinarie. Ma quel che è più importante è il calcolo totale di esse al netto dei 10,2 milioni di minusvalenze da alienazione: l’Udinese spiega nella relazione sulla gestione che esso «in questo esercizio»è «pari a euro 23,622 milioni contro i 10,632 milioni dello scorso esercizio». E chi sono i nomi dei calciatori e delle società a cui sono stati ceduti? Non è dato saperlo: nel documento contabile depositato in Camera di Commercio manca un prospetto di cessioni e acquisti. Vi è solo quello riepilogativo delle cifre delle immobilizzazioni immateriali con quelle dei «diritti pluriennali calciatori». L’agenzia Ansa, presente alla presentazione del bilancio del 27 novembre scorso, riporta che le plusvalenze riguardano soprattutto la «vendita di Iaquinta alla Juventus e di Muntari al Portsmouth».
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole del mondo calcistico italiano che, al contrario di quello inglese e francese (come visto per Arsenal, Tottenham e Lione), ha ben poche fonti di ricavo per fronteggiare i costi elevati. Anche l’Udinese, come del resto tante altre società (si pensi al Bologna 2007/08, di recente esaminato, o alla Juventus degli anni della retrocessione in serie B), si è affida a una componente straordinaria del proprio bilancio per rafforzare i propri conti. C’è però una novità “all’inglese” per la società controllata dalla lussemburghese Gesapar: c’è «all’orizzonte un progetto “nuovo stadio” – si legge nella relazione sulla gestione - che crediamo possa essere sviluppato e concretizzato nel breve medio termine».
Oltre alle plusvalenze, c’è anche un’altra componente immancabile (questa volta però ordinaria) nei bilanci delle squadre, ossia i diritti tv: stando alla relazione sulla gestione, essi pesano per il 54% sui ricavi dell’Udinese e hanno raggiunto i 24,3 milioni (+41% sul 2006/07). A questa cifra va aggiunta la percentuale su diritti televisivi da squadre ospitanti pari a 6,3 milioni (+41%). L’Udinese sottolinea anche la «ripresa degli introiti da gare (+56% circa rispetto alla S.S. 06/07» che hanno superato (includendo campionato, Coppa Italia e altre gare) gli 1,6 milioni: nella relazione sulla gestione però si specifica che il forte incremento è dovuto al fatto che nella stagione precedente gli incassi «erano stati compressi e fortemente penalizzati dai drastici provvedimenti in materia di sicurezza previsti dal “decreto Pisanu” che avevano visto» l’Udinese «dover affrontare nella stagione 06/07 dieci partite a porte chiuse». Se sono in netto aumento del 27% le entrate da sponsorizzazioni, pari a 24,3 milioni, non sono evidenziate quelle da merchandising: probabilmente è un settore ancora da costruire. All'estero è invece una voce importante: ad esempio, il 24,7% dei ricavi operativi del Lione (38,5 milioni nel 2007/08) è costituito dallo sfruttamento commerciale del marchio tramite la vendita di magliette e gadgets vari, la produzione e la distribuzione di immagini, le licenze di esercizio, i viaggi, signing fees e altro.
Passando ai costi, il 67% di essi è composto da ammortamenti e svalutazioni, pari a 18,6 milioni (+7%), e da quelli per il personale, ammontati a 23,3 milioni (+15,43%). Il monte stipendi per i 46 tesserati (diminuiti di 4 unità rispetto all’anno precedente) ha raggiunto i 20,6 milioni con un aumento del 18%. Inoltre, la politica dell’individuazione di giovani talenti ha un prezzo elevato: nella nota integrativa si sottolinea l’incremento del 104% dei costi specifici tecnici (8,5 milioni) ossia quelli per le attività di scouting e osservazione dei calciatori. Riguardo agli stipendi dei cinque membri del consiglio di amministrazione, essi hanno ricevuto un ammontare complessivo di 147mila euro.
Riguardo allo stato patrimoniale, esso presenta uno squilibrio debiti-crediti per 23,4 milioni. Ciò è abbondantemente coperto dal patrimonio netto, ossia i mezzi propri, per 41,3 milioni. Lo stato debitorio complessivo è di 74,9 milioni, in calo del 12,75%. Al 30 giugno scorso i debiti col fisco, «tutti esigibili entro l’esercizio successivo» spiega l’Udinese nella nota integrativa, erano pari a 3,5 milioni in aumento dell’85%: gran parte di essi sono «ritenute Irpef su redditi lavoro dipendente» per 1,3 milioni e «debiti per Iva» pari a 1,6 milioni. Le somme dovute alle banche hanno invece toccato i 16 milioni (+1,2%). Infine, nel documento contabile le “zebrette” friulane fanno sapere che «si rimane ancora in attesa degli esiti derivanti dalla verifica fiscale (programma annuale 2007) iniziata l’8 gennaio 2007 dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia».L’accertamento era «relativo al periodo d’imposta 1/07/2003-30/06/2004 ai fini delle imposte dirette – si legge nella nota integrativa – e anno 2004 ai fini degli obblighi del sostituto d’imposta e delle imposte indirette». L’operazione di verifica è stata interrotta il 14 febbraio 2007 « a seguito di perquisizione e sequestro di documenti vari della Guardia di Finanza, Nucleo di Polizia Tributaria di Udine nell’ambito del procedimento penale n.9674/04, sequestro ed indagini ad oggi ancora in corso». Il collegio sindacale informa nella sua relazione che la visita delle Fiamme Gialle è stata svolta su delega della Procura della Repubblica di Udine «in merito ad alcune operazioni di compravendita di giocatori».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

domenica 23 novembre 2008

Sintesi tv di Fiorentina - Udinese 4-2 (da You Tube)

Partita spettacolare all'"Artemio Franchi" di Firenze con la Fiorentina-sprint di Prandelli che ieri sera "asfalta" la malcapitata Udinese. I bianconeri si sono illusi con il gol nel primo tempo di Floro Flores di battere i toscani come l'anno scorso. Unica nota stonata della serata dei viola l'espulsione di Comotto: ma perché ha fermato con la mano il tiro a rete di Floro Flores? Forse la dea eupalla non lo ha assistito e gli ha girato le spalle...
Immagini Rai da You Tube.

Firenze 22 novembre 2008
Fiorentina - Udinese 4-2
Fiorentina: Frey; Comotto, Gamberini, Dainelli, Vargas; Donadel (30' pt Kuzmanovic) Felipe Melo, Montolivo (35' st Gobbi); Semioli (1' st Santana), Mutu, Gilardino. In panchina: Storari, Zauri, Gobbi, Da Costa, Pazzini. Allenatore: Prandelli
Udinese: Handanovic; Coda, Domizzi, Lukovic; Motta, D'Agostino, Inler, Pasquale (29' st Di Natale), Pepe, Floro Flores, Sanchez (41' st Quagliarella). In panchina: Belardi, Obodo, Felipe, Nef, Sala. Allenatore: Marino
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: 29' pt Floro Flores, 7' st Mutu (rigore), 18' st, 33' st Montolivo, 34' st Gilardino, 38' st Di Natale (rigore).

lunedì 3 novembre 2008

Tutti i gol della 10a giornata di serie A (2008/2009)

Tutti i gol delle partite di serie A disputate ieri pomeriggio (tratte da Sky e presenti su You tube):
Cagliari-Bologna 5-1, Lazio-Catania 1-0, Palermo-Chievo 3-0, Sampdoria-Torino 1-0, Siena-Fiorentina 1-0, Udinese -Genoa 2-2


domenica 21 settembre 2008

L'Udinese schiaccia il Napoli nei dati statistici

Nonostante lo 0-0 la squadra friulana è stata nettamente più pericolosa di quella campana, con un indice di 43,6%. I bianconeri hanno ottenuto una netta supremazia territoriale

Il Napoli pareggia sul campo, ma viene schiacciato dall'Udinese dalle statistiche. Secondo i dati forniti dalla Panini Digital-Lega Calcio, la squadra friulana è stata nettamente più pericolosa degli azzurri, poiché la sua produzione offensiva ha toccato il 43,6%. La squadra di Reja ha ottenuto soltanto un modesto 28,2%. In sintesi, l'indice dice che i bianconeri hanno prodotto una maggiore verticalizzazione, una migliore capacità di giungere al tiro e una superiore capacità di attaccare la porta avversaria. Ulteriori dati statistici riferiscono della netta superiorità dell'Udinese: maggiore possesso palla (52%), più palle giocate (518 contro 463), supremazia territoriale (maggior possesso palla nell'area avversaria) più marcata (circa 11 minuti contro i poco oltre 7 del Napoli). Riguardo ai tiri nello specchio della porta, la formazione friulana ha provato decisamente di più: 27 volte contro le 11 del Napoli. Hanno cercato la porta Inler (6 tiri), Di Natale (5) e Pepe (3): per i partenopei solo Zalayeta in rilievo (4)
Il Napoli si consola con la sua migliore capacità di difendere la propria area di rigore, nonostante l'espulsione di Santacroce, ottenendo una "protezione area" del 57% contro il 47% dei padroni di casa. Bene Blasi che ha ottenuto il primo posto nella graduatoria dei passaggi riusciti e Rinaudo per il primato in quella delle palle recuperate.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

Le statistiche di Udinese-Napoli
(Fonte Panini Digital-Lega Calcio)






Sintesi Udinese-Napoli











giovedì 12 giugno 2008

La mannaia di Palazzi si abbatte su Genoa, Udinese e Reggina

Il procuratore federale ha deferito alla commissione disciplinare nazionale per vicende legate alle plusvalenze fittizie i presidenti Preziosi, Soldati e Foti. Dinanzi all'organismo di giustizia sportiva dovranno presentarsi anche Pierpaolo Marino (ex vicepresidente "zebrette") e Giovanni Blondet (ex dg genoano). Anche l'ex presidente del Grifone, Luigi Dalla Costa, è implicato per le plusvalenze: si tratta però di fatti risalenti al 2002.


La mannaia di Stefano Palazzi si è abbattuta su Genoa, Udinese e Reggina. Oltre alle tre società di serie A, per alcune vicende legate a plusvalenze fittizie sono state deferiti dal procuratore federale alla commissione disciplinare nazionale il presidente del Genoa Enrico Preziosi, il numero uno dell'Udinese Franco Soldati e quello della Reggina Pasquale Foti. Adesso bisognerà vedere se cadranno nel nulla, come già accaduto diverse volte, oppure porteranno a sentenze di condanna. Palazzi ha anche deferito Pierpaolo Marino, ex Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Udinese, e Giovanni Blondet, ex direttore generale del Genoa. Coinvolto anche Luigi Dalla Costa, ex presidente del Grifone, per fatti risalenti al 2002.
Queste in sintesi le accuse, trascritte sul sito della Figc.
Preziosi – le accuse rivolte da Palazzi al presidente rossoblù riguardano la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2003 ed al 30 giugno 2004 nonche' nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonche' per non aver svalutato nei bilanci al 30 giugno 2004 e 30 giugno 2005 e nelle situazioni infrannuali al 31 marzo 2004 e 31 marzo 2005 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Soldati – il presidente dell’Udinese è stato deferito per la violazione dei principi di lealta', probita' e correttezza per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2003 ed al 30 giugno 2004 nonché nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, nonche' per non aver svalutato nel bilancio al 30 giugno 2004 e nella situazione infrannuale al 31 marzo 2005 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza delle stagioni 2004/2005 e 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Foti – il numero uno amaranto è stato deferito per la violazione dei principi di lealta', probita' e correttezza per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nella situazione infrannuale al 31 marzo 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili; per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nel bilancio chiuso al 30 giugno 2004 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili, nonché per non aver svalutato nel Bilancio al 30 giugno 2004 le poste attive contabilizzate al momento dell'acquisizione dei diritti alle prestazioni dei calciatori, tutte condotte connesse fra di loro e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l'iscrizione al campionato di competenza della stagione 2005/2006 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.
Marino e Blondet - i capi di imputazione dell’ex Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione delle “zebrette” friulane (e attuale direttore generale del Napoli) e per l’ex dg del Grifone riguardano la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S., per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi.
Dalla Costa - l'ex presidente del Genoa è stato deferito per due motivazioni. La prima riguarda la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S., per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi. L'altra riguarda la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’art. 1, comma 1, del C.G.S e delle disposizioni di cui all’art. 7, comma 3, del C.G.S. previgente, trasfuso nell’art. 8, comma 4, del vigente C.G.S., per aver contabilizzato nei bilanci chiusi al 30 giugno 2002, plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi, tutte condotte connesse e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti e ad ottenere l’iscrizione al campionato di competenza della stagione 2003/2004 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale.

Marco Liguori
(riproduzione riservata, effettuabile soltanto dietro citazione della fonte)

venerdì 7 marzo 2008

una visita della Gdf molto lunga

Liberomercato 7 marzo 2008

Calcio & finanza

Inchiesta sulle plusvalenze di Genoa e Udinese

La procura ligure indaga sullo scambio di alcuni giocatori. Fiamme Gialle nella sede del club friulano

Marco Liguori
L’Udinese ha ricevuto un anno fa la visita della Fiamme gialle. La notizia è contenuta nella nota integrativa al bilancio 2006/07 depositato in Camera di Commercio. L’operazione ha comportato la "perquisizione e sequestro di documenti vari della Guardia di Finanza, Nucleo di Polizia Tributaria di Udine nell’ambito del procedimento penale n.9674/04, sequestro a oggi ancora in corso". Liberomercato ha contattato il responsabile amministrativo della società friulana, Alberto Rigotto, che ha spiegato che "non è ancora terminata". Essa è stata svolta dai Finanzieri, prosegue Rigotto, "nell’ambito del procedimento della Procura della Repubblica di Genova riguardante il Genoa e altre società calcistiche a livello nazionale sulle plusvalenze di alcuni calciatori. A tutt’oggi non si conoscono ancora gli esiti". Stando al bilancio dell’Udinese, il sequestro dei finanzieri è iniziato il 15 febbraio 2007: il loro ingresso negli uffici della sede sociale ha interrotto un accertamento fiscale svolto dall’Agenzia delle Entrate. "Si rimane ancora in attesa degli esiti derivanti – si legge nella nota integrativa – dalla verifica fiscale (programma annuale 2007) iniziata l’8 gennaio 2007 dall’Agenzia delle Entrate, Direzione regionale del Friuli Venezia Giulia, settore Accertamento ufficio controlli fiscali relativo al periodo d’imposta 1/7/2003-30/6/2004 ai fini delle imposte dirette e anno 2004 ai fini degli obblighi del sostituto d’imposta e delle imposte indirette". La verifica è stata segnalata anche nella relazione della società di revisione Fausto Vittucci & C: vi è spiegato che "non sono attualmente quantificabili i possibili rischi connessi a tale verifica" poiché non si è ancora conclusa.
Oltre a ciò, nel bilancio si fa riferimento a un fondo per 1,6 milioni di euro per "rischi su alcune cause che vedono coinvolta la società e che prefigurano dei rischi potenziali". Rigotto ha sottolineato che " nessuna di esse riveste particolare importanza: è stata accantonata la somma per prudenza. Sono una quindicina di vertenze legali di vecchia data: ognuna riguarda importi compresi tra i 200mila e i 300mila euro. Ad esempio c’è una richiesta di risarcimento danni della Diadora per un vecchio contenzioso".
L’Udinese ha chiuso l’esercizio al 30 giugno scorso con una perdita di 6,32 milioni. Lo stato patrimoniale presenta debiti per 85,88 milioni (+21%) che hanno sovrastato di 45 milioni i crediti (40,85 milioni, -25,10%). Tra i primi spiccano 15,9 milioni con le banche, in netto aumento dai 3,2 milioni del 2005/06: gli interessi passivi bancari sono saliti da 191mila a 546mila euro. I "debiti verso enti-settore specifico" ammontano a 42,17 milioni (in precedenza 37,32 milioni) quasi tutti verso società calcistiche italiane. Tra i 15,5 milioni di altri debiti (17,4 nel 2005/06) spiccano 6,33 milioni con Unicredit Factoring e 1,3 milioni con Factorit (Banca Italease). "Sono anticipi – afferma Rigotto – sulla campagna trasferimenti calciatori". In calo da 5,52 a 1,88 milioni le somme dovute al fisco: l’Udinese ha terminato il pagamento del "condono tombale" per le imposte dirette e l’"integrativa semplice" per imposte sostitutive e Iva.
Il conto economico presenta uno squilibrio costi/ricavi per 19,8 milioni e, nelle componenti straordinarie, plusvalenze calciatori per 14 milioni. Per la relazione sulla gestione, il risultato è stato influenzato anche dalla mancanza dei ricavi da Champions League della stagione precedente. Nei ricavi si segnala il crollo verticale da 890mila a 453mila degli incassi da partite interne di campionato.
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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