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sabato 14 giugno 2008

I premi Uefa per i partecipanti a Euro 2008

In teoria all'Olanda converrebbe vincere contro la Romania per incassare il premio aggiuntivo di 3 milioni di euro per le tre vittorie
(Pubblicato anche su Libero domenica 15 giugno 2008 pagina 37)

Sul sito dell'Uefa (http://www.uefa.com/ ) è spiegata la ripartizione dei premi alle nazionali partecipanti ad Euro 2008. «Per le 16 squadre partecipanti sono previsti 184 milioni di euro rispetto ai 129 milioni del 2004. Le formazioni riceveranno un minimo di 7,5 milioni di euro, al quale verranno aggiunti 1 milione di euro a vittoria e 500.000 euro a pareggio nella fase a gironi». L'Uefa prosegue spiegando che «chi raggiunge i quarti di finale riceverà altri 2 milioni di euro, ai quali aggiungere 3 milioni di euro in caso di qualificazione alla semifinale. La squadra battuta in finale riceverà 4,5 milioni di euro, mentre la vincitrice riscuoterà un premio di 7,5 milioni di euro». Di conseguenza, l'importo massimo che può essere vinto da una squadra è di 23 milioni di euro, nel caso in cui vinca anche tutti gli incontri della fase a gironi. Nel 2004, la Grecia ne ha riscossi 17,7 milioni.
Quindi, all'Olanda conviene battere la Romania e intascare 3 milioni di euro in più per tutte le tre le vittorie nel girone. Non c'è solo il fair play, ma un motivo economico che incentiva la squadra di Van Basten a vincere. Con buona pace della nostra Nazionale, che in caso di vittoria con la Francia incasserebbe appena 1,5 milioni (a causa del pareggio con la Romania). Forse lo scopo di lucro conserverà la regolarità del torneo: o forse no. Lo si scoprirà solo martedì sera. Ad ogni modo l'eventuale qualificazione dell'Italia non cancellerà le prestazioni poco convincenti finora svolte: però si può sempre sperare in una nuova "Spagna 82". Dopo i tre pareggi nel girone elimitorio iniziale ci furono i trionfi con Argentina, Brasile, Polonia e Germania Ovest. In competizioni particolari come gli Europei e i Mondiali, dove può accadere di tutto, è lecito sperarlo.
Marco Liguori
(riproduzione autorizzata solo dietro citazione della fonte)

Le tasse non finiscono mai, il rapporto tra la Lazio e il fisco

Epolis Roma 14 giugno 2008 pagina 42

L’analisi. Facciamo i conti in tasca alla società biancoceleste, tra entrate, uscite e pendenze varie

LE TASSE NON FINISCONO MAI
IL RAPPORTO TRA LA LAZIO E FISCO


Presentata una nuova cartella esattoriale"per un valore complessivo di euro 1,07 milioni"per Irap sulle plusvalenze

Marco Liguori
Il fisco bussa nuovamente alla porta della Lazio. Secondo il "Resoconto di gestione separato e consolidato al 31 marzo 2008" lo scorso 12 maggio è stata notificata una cartella esattoriale "per un valore complessivo di Euro 1,07 milioni". Il documento spiega che riguarda "gli importi accertati dovuti per Irap sulle plusvalenze relativi agli anni 2002 e 2003". La società biancoceleste, quotata in Borsa, precisa però che le cifre sono "già comprese nelle somme stanziate nell’apposita voce di bilancio" riguardanti l’Irap sulle plusvalenze da cessioni giocatori. La vicenda ha inizio qualche anno fa, quando la squadra di Claudio Lotito ha aderito all’impostazione fornita dalla Lega Calcio. In base ad essa la Lazio ha ritenuto di non dover assoggettare all’Irap le plusvalenze generate dalla vendita dei calciatori, nonostante l’orientamento contrario espresso dall’Agenzia delle Entrate nel dicembre 2001. L’adesione alla sanatoria 2002 ha eliminato tutti i contenziosi fino al 2001: ma non per i successivi esercizi. Dopo due verifiche svolte nel marzo e nel luglio di un anno fa, l’Agenzia delle Entrate del Lazio ha notificato in merito tre avvisi di accertamento. Secondo il resoconto di gestione, i primi due hanno generato "due rilievi, consistenti nel recupero di base imponibile Irap per Euro 49,07 milioni, pari ad imposte per circa Euro 1,84 milioni". Invece, l’altro ha fatto emergere "un rilievo, consistente nel recupero di base imponibile Irap per Euro 46,82 milioni, pari ad imposte per circa Euro 1,91 milioni". La Lazio ha "accantonato nel Fondo rischi e oneri l’ammontare complessivo delle potenziali imposte relative alle stagioni 01/02, 02/03, 03/04 e 04/05 (nella stagione 05/06 non vi sono state plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori; nella stagione 06/07, pur considerando le plusvalenze maturate, non vi è stato imponibile Irap) e l’importo per sanzioni ed interessi". Inoltre ha presentato ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Roma, tuttora pendente. Nel rendiconto si evidenzia che nell’appello per la vertenza con l’ex direttore generale Giuseppe De Mita è stata parzialmente accolta la domanda della società, con la riduzione delle somme liquidate (2,4 milioni) in primo grado del 40% e fissando a settembre la decisione nel merito.
Stando alle comunicazioni mensili imposte da Consob, al 30 aprile scorso la situazione debitoria della Lazio presenta un ammontare di 125,22 milioni e uno scaduto pari a 8,52 milioni: la posizione finanziaria netta (ossia la liquidità) era di 300mila euro. In marzo, il totale delle somme dovute era di 128 milioni, mentre lo scaduto era di 8,94 milioni, a fronte di liquidità per 6,9 milioni. Nel rendiconto di fine aprile spiccano i 91,85 milioni ancora dovuti per la transazione con l’Agenzia delle entrate: finora risultano pagate tutte le rate dovute. Il fisco deve avere anche 2,38 milioni di ritenute Irpef. E ci sono 8,28 milioni ancora dovuti al personale.
http://marcoliguori.blogspot.com/
(riproduzione autorizzata solo dietro citazione della fonte)

venerdì 13 giugno 2008

Poco costrutto uguale eliminazione

La Nazionale non è riuscita a battere la Romania, a causa di un gioco ancora poco ordinato, di una difesa distratta e di Toni impossibilitato a segnare perché troppo solo in avanti. Adesso bisogna battere assolutamente la Francia, definita "noiosa" dai giornali sportivi d’Oltralpe

«L’alunno ha studiato, ma non si è applicato». Quante volte abbiamo sentito gli insegnanti parlare così riguardo ad alcuni studenti poco inclini all’apprendimento delle materie scolastiche. Così ha fatto oggi l’Italia, colpita da "eroico furore" nel primo tempo e per alcuni ma brevi tratti della ripresa, costringendo in alcuni momenti la Romania alle corde, ma con poco costrutto. Per fortuna il commissario tecnico, Roberto Donadoni, ha ascoltato i suggerimenti invocati dalla piazza: a furor di popolo si volevano De Rossi e Perrotta invece degli stanchi Gattuso e Ambrosini. Assieme ai due romanisti il ct triste, che stando alle indiscrezioni del Corsera di oggi sentirebbe sempre più il fiato di Lippi sul collo, ha messo dentro Grosso che ha disputato un’ottima gara sulla fascia sinistra. Bene a tratti Del Piero, anche se ci sarebbe aspettato di più da lui: ci si attendeva magari che avesse guidato da novello Achille (ma a proposito, nel suo caso non sarebbe più calzante il paragone con Cincinnato, richiamato da Roma nei momenti difficili?) la Nazionale alla vittoria. Il portiere rumeno Lobont-Clorodont è riuscito a salvare in almeno tre occasione lo smalto ai propri colori con interventi strabilianti. Ma contro avversari ostici e coriacei occorreva fare di più: e soprattutto concretizzare. Forse risiede proprio in quest’ultimo verbo la chiave del mancato successo azzurro e della probabile eliminazione al primo turno dagli Europei. Probabilmente la mancanza di concretezza è un campanello d’allarme che la generazione di calciatori che si laureò due anni fa campione del mondo è al suo capolinea. E forse i ricambi non ci sono, almeno nel brevissimo termine. Di chi sono le colpe? Sicuramente del sistema calcistico nostrano che pretende di creare stelle di prima grandezza, valutate spesso milioni di euro, ma che tali non sono. Non a caso ciò si era manifestato nelle Coppe europee nella passata stagione, con le squadre italiane ben lontane dalle finali. In caso di vittoria nell'ultima partita con la Francia, l'unico risultato che potrebbe consentire alla Nazionale di approdare ai quarti (sempre che la Romania non batta l'Olanda), forse Donadoni assurgerebbe al ruolo di eroe: ci saranno anche in tanti che diranno «l’avevamo detto che bisognava dargli fiducia». Ma purtroppo nel calcio non vige il fortunato slogan degli anni ’60 del formaggio Belpaese. Ma spieghiamo per punti la gara odierna e presentiamo la sfida all’ultimo sangue con i transalpini.
Difesa – Ancora una volta si è confermato il reparto più traballante. Zambrotta ha letteralmente regalato la palla del vantaggio rumeno a Mutu, il quale (neanche in modo silenzioso) si è involato verso Buffon. Il nostro difensore di fascia destra non poteva non averlo notato: era troppo vicino all’attaccante della squadra di Piturca. Zambrotta è ormai il lontano ricordo del giocatore ammirato nell’Europeo 2000 e nel Mondiale in Germania: dalla sua fascia partivano spesso i cross avversari. Chiellini assieme a Panucci (realizzatore della marcatura azzurra) dov’erano mentre Mutu volava?
Centrocampo – l’innesto dei succitati Grosso, De Rossi e Perrotta (quest’ultimo per la veità in ombra) ha dato nuove energie al reparto. Ma manca il direttore di orchestra Pirlo, che non è al massimo della condizione. Risultato: la linea mediana ancora non fa filtro sufficiente contro l’avversario, soprattutto sulle fasce laterali dove non riesce a bloccare l’avversario al cross. E’ accaduto contro l’Olanda e si è ripetuto con la Romania.
Attacco –il centrocampo non costruisce palle giocabili per l’unico attaccante, il povero Toni, lasciato tutto solo contro i difensori centrali avversari, prima olandesi e poi rumeni. La punta del Bayern di Monaco, capocannoniere della Bundesliga con 24 reti e autore di 39 gol in tutta la stagione, deve fare il "centroboa" e costretto a cercarsi i palloni: un ruolo che non gli è assolutamente congeniale e gli impedisce di segnare. Non sarebbe stato meglio che Del Piero (e poi Cassano) gli avessero creato spazi, attirando i difensori avversari, e fornito passaggi decenti? La regola prima fondamentale del calcio è toccare la palla, ma la seconda è buttarla in rete: se non lo si fa, non si vince e si va a casa. Logica lapalissiana, ma inoppugnabile.
Francia – la stampa francese ha definito "noiosa" la nazionale di Domenech. Si può dire di più: inconcludente e (a tratti) abulica. Si può dire che dopo le due gare con Romania e Olanda è persino peggiore dell’Italia, che almeno qualche piccolo segnale di risveglio oggi l’ha dato. Se poi giocasse Anelka al posto di Henry per gli azzurri sarebbe un gioco da ragazzi passare il turno: la Francia giocherebbe completamente spuntata. A parte questa ipotesi poco realistica, dobbiamo costringere i "galletti" ad attaccare e scoprirsi per colpire in contropiede: la loro difesa è lenta e macchinosa e si aprirebbero varchi per Toni e Del Piero (e perché non Cassano al suo posto?).
Regolamenti e arbitraggi – Dopo il sorteggio folle che ha portato ad affrontarsi non solo le due finaliste di Germania 2006, ma anche quattro formazioni provenienti dagli stessi gironi di qualificazione (l’Italia e la Francia nel gruppo B, l’Olanda e la Romania nel girone G), c’è anche la possibilità che due di esse si incontrino ancora in semifinale. Un regolamento a dir poco demenziale, che eliminerà subito due delle protagoniste degli Europei, mentre altre due si incontreranno per l’ennesima volta. Ma ai "parrucconi" dell’Uefa tutto ciò non interessa: gli sfuggono persino i chiarissimi errori arbitrali. Il rigore concesso oggi alla Romania contro l’Italia non esisteva: lo avrebbe notato anche un direttore di gara alle prime armi nei tornei scolastici. A ciò si aggiunge il penalty non concesso alla Francia per un fallo di mano di un olandese in area: il braccio di quest’ultimo era ben distanziato dal corpo e perciò, a termini di regolamento, perseguibile con la massima punizione. Dimenticavo: il gol di Toni era regolare. Per l’ennesima volta bisogna invocare la moviola in campo: nell’era del calcio a scopo di lucro l’aiuto della tecnologia è indispensabile. Ma su questo Platini e Blatter non ci vogliono proprio sentire.
Marco Liguori
(riproduzione autorizzata solo dietro citazione della fonte)

Il muro dei tifosi: è il grande giorno di Italia-Romania

Questo è un muro su cui potete lasciare i commenti sulla sfida decisiva Italia-Romania di stasera.
Cliccate sul link in basso "0 commenti" e scrivete la vostra opinione, sia sul risultato, sia sugli aspetti tecnici e sulle scelte del ct Donadoni.
Chi lo desiderasse, può anche scrivere il proprio commento a fine gara e approvare o bocciare il gioco espresso dalla Nazionale.
Mi raccomando la massima correttezza: i commenti offensivi saranno immediatamente cestinati
Continuate a scrivere le vostre opinioni: tra un po' seguirà il mio commento a Italia-Romania e Olanda-Francia.

giovedì 12 giugno 2008

Processo falsi in bilancio al termine: multe per Milan-Inter

La Commissione disciplinare ha stabilito che le società dovranno pagare ciascuna 90mila euro: Galliani 60mila, Ghelfi 20mila. Anche la Sampdoria è stata sanzionata con 36mila euro per le vicende delle plusvalenze fittizie: il presidente Garrone dovrà pagarne 18mila euro, mentre l'ad Marotta 20mila

Sono stati riconosciuti colpevoli, ma dovranno pagare ammende non troppo salate. La Commissione disciplinare ha messo la parola fine al processo sportivo per i presunti in bilancio di Milan e Inter. Entrambe le società dovranno pagare 90mila euro a testa: invece, il vicepresidente vicario rossonero Adriano Galliani dovrà pagarne 60mila, un cifra superiore ai 20mila euro dell'allora amministratore delegato nerazzurro (e attuale vicepresidente) Rinaldo Ghelfi. I fatti contestati riguardano una serie di condotte illecite dal punto di vista sportivo, tra cui plusvalenze su vendite di calciatori che sarebbero servite ad "imbellettare" i bilanci, effettuate attorno al 2003. Al riguardo, sono stati sanzionati anche tre dirigenti interisti: Mauro Gambaro con un'ammenda di 20mila euro, Gabriele Oriali e Massimo Moretti con 10mila euro ciascuno.
La Commissione presieduta da Sergio Artico ha anche sanzionato la Sampdoria per analoghe vicende. In particolare, la società genovese dovrà pagare 36mila euro per responsabilità diretta. Invece Giuseppe Marotta, si legge nella sentenza, «all’epoca dei fatti Consigliere e Procuratore Speciale dell’Uc Sampdoria, per aver violato i principi di lealtà, probità e correttezza
sanciti dall’art. 1, comma 1, del Codice giustizia sportiva, ponendo in essere la condotta di abnorme e strumentale valutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori indicati nella parte motiva del deferimento». Marotta è stato sanzionato anche in qualità di amministratore delegato del Doria «ponendo in essere le condotte consistenti nella mancata svalutazione nei bilanci successivi a quello chiuso il 30 giugno 2003 come meglio precisato nella parte motiva e nelle situazioni patrimoniali al 31 marzo 2004, al 31 marzo 2005 e al 31 marzo 2006, delle poste attive già contabilizzate al 30 giugno 2003, condotte connesse fra di loro e con quelle di cui al punto 1 della parte dispositiva, e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti». In totale, il dirigente dovrà pagare 20mila euro. Invece il presidente blucerchiato Riccardo Garrone dovrà pagare 18mila euro. Nella sentenza si spiega che ha posto «in essere la condotta consistente nella contabilizzazione nel bilancio chiuso il 30 giugno 2003 della plusvalenza (fittizia) derivante dalla stipula dei contratti di cessione con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili nonchè le condotte consistenti nella mancata svalutazione nei bilanci dei successivi esercizi, delle poste attive già contabilizzate al 30 giugno 2003, come meglio precisato nella parte motiva, condotte connesse fra di loro e con quelle di cui al punto 1 della parte dispositiva, e tutte finalizzate a far apparire perdite inferiori a quelle realmente esistenti».
Marco Liguori
(riproduzione autorizzata solo dietro citazione della fonte)
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Arrivano gli americani a Bologna

Cazzola e Menarini vendono il 100% della società rossoblù al fondo Tag Partners

Dopo numerose voci e altrettante smentite, il Bologna neopromosso in A è stato venduto da Cazzola e Menarini. La società americana Tag Partners Llc (la prima del paese d'oltreoceano a mettere piede nel nostro campionato) ha comprato l'intero capitale sociale della società petroniana dalla Aktiva Spa. Le quote saranno vendute in due rate. La prima, riguardante l'80%, passerà di mano in luglio, mentre il rimanente 20% al termine della prossima stagione calcistica. Alfredo Cazzola rimarra' presidente del Bologna. Il valore delle quote e' di 18 milioni. Attualmente Aktiva è posseduta al 67% dal presidente Cazzola e al 33% dell'imprenditore edile Renzo Menarini.
Aktiva Spa, probabilmente dovrebbe essere messa in liquidazione nell'estate del 2009, dovrebbe comunque avere la facolta' di nominare un membro del consiglio d'amministrazione. Tag Partners Llc, rappresentata da Paul Galvin, ha annunciato di effettuare investimenti consistenti nella stagione 2008-2009. Nelle casse rossoblù dovrebbero affluire 20 milioni in nuove risorse finanziarie. La vendita del Bologna presuppone l'abbandono del diritto di opzione all'acquisto dei terreni del Comune di Medicina, cdove avrebbe dovito sorgere il progetto che comprendeva anche il nuovo stadio e il nuovo centro sportivo del Bologna. Il progetto Romilia quindi scomparirà definitivamente.
La società ha comunicato in una nota che il valore di 18 milioni è inferiore di sette milioni all'esborso finanziario sostenuto fino ad oggi dagli azionisti per la capitalizzazione della società.
Marco Liguori

Aggiornamento: la lettera di Cazzola ai tifosi bolognesi (da http://www.bolognafc.it/pagen.asp?c=3967&m=11&l=1)
Cari tifosi,come è stato reso noto dal comunicato odierno, il glorioso Bologna FC 1909 diventerà la prima società italiana a capitale americano. Questa scelta è stata da noi molto ponderata all’indomani di uno sforzo finanziario, finalizzato alla promozione in Serie A, che è costato agli attuali soci ben 25 milioni di euro, e avendo ben in evidenza che le esigenze di rendere forte il club non possono prescindere da consistenti apporti di capitale.All’inizio della nostra gestione avevamo immaginato un percorso che consentisse al Bologna FC 1909 di realizzare delle infrastrutture e delle attività che potessero determinare un ampliamento delle risorse, percorso che, come tutti sanno, è stato bloccato dall’amministrazione provinciale e questa condizione ci ha lasciato senza una strategia convincente. La nostra attenzione è stata allora attratta da proposte provenienti dall’estero che, sull’esempio di quanto è accaduto in altri paesi europei, avrebbero potuto dare garanzie di maggiore solidità alla società rossoblù.I contatti e gli approfondimenti con i signori della Tag Partners, sviluppatisi in questi ultimi sei mesi, ci hanno convinto che, attraverso il loro impegno finanziario, potessero mettere a disposizione le risorse necessarie e questa convinzione ci deriva dall’entità degli investimenti che ammonteranno a circa 50 milioni di euro per la stagione 2008-09: per le sacre leggi dell’economia, è la garanzia più solida che si potesse ottenere in favore del Bologna FC 1909.I rappresentati del gruppo americano saranno operativi a Bologna dal 1° luglio e hanno chiesto a me e a tutti i miei collaboratori di assicurare la nostra presenza e professionalità in continuità con il buon lavoro svolto fino a oggi. I fatti sono fatti e non occorreranno molti giorni o molte settimane per vedere se quanto sto affermando si concretizzerà attraverso la costruzione di una squadra capace di navigare sui difficili mari della Serie A. Quindi chiedo a tutti voi di continuare a seguire con entusiasmo e ottimismo la nostra e vostra società, senza dare peso a una rilevante quantità di inesattezze al limite della querela che già in queste prime ore stanno circolando. Da parte mia tengo a sottolineare con soddisfazione che la prima parte della missione che mi ero dato tre anni fa ha raggiunto il suo obiettivo: la serie A. Adesso c’è una seconda parte più breve che è quella di consegnare il Bologna in mani più solide per dare al club un grande futuro.
Alfredo Cazzola

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Ufficiale: il Palermo cede Barzagli e Zaccardo al Wolfsburg

Secondo quanto riportato dal sito del Palermo, Andrea Barzagli e Cristian Zaccardo sono stati ceduti a titolo definitivo al Wolfsburg. In una nota il club rosanero ha spiegato che «al termine dell'incontro tenutosi oggi a Wolfsburg tra il Direttore Sportivo del Palermo, Rino Foschi, e il VfL Wolfsburg, rappresentato da Felix Magath, e' stata definita la cessione a titolo definitivo dei calciatori Andrea Barzagli e Cristian Zaccardo alla societa' tedesca». La nota del Palermo si conclude affermando che «nell'ambito di tali accordi è stata inoltre definita una gara amichevole tra i rosanero e i biancoverdi che si svolgerà a Wolfsburg il 12 agosto alle ore 18».
Marco Liguori
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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