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giovedì 11 dicembre 2008

Milito: il mio gol nel derby vale più di 4 al Real

«Forse è stato il gol più importante della mia carriera, anche le quattro segnate al Real Madrid lo sono state ma un derby è diverso, ho provato molta emozione». Diego Milito è tornato oggi a parlare della prodezza nel derby di domenica con cui il Genoa ha battuto la Sampdoria. E' felice il centravanti rossoblù, che guida la classifica dei cannonnieri italiani con dodici reti: «E' stata una gioia indimenticabile perché sognavo da tre anni di giocare il derby e riuscire a vincerlo e' stata una grandissima soddisfazione». Sul gol rivela: «Milanetto mi ha messo in area una palla straordinaria, durante la settimana avevamo provato i movimenti ed è andata bene». Il bomber a fine gara ha abbracciato Cassano: «Cosa gli ho detto? Lui è un grandissimo, gli ho solo detto di rialzarsi e che un derby si può perdere, era toccato a noi la volta prima. Anche se certe dichiarazioni forse hanno contribuito a caricare qualche compagno». Milito parla anche del futuro: «Nel calcio non si può mai dire quale sarà, ma io sto bene qui e in campo si vede dal rendimento. Sono contento e tranquillo: l'ambiente lo sento mio e la città mi vuole bene. Il primo grazie va al presidente e ai tifosi». A chi gli dice che è tornato a Genova migliorato risponde: «La maturità è una componente fondamentale per un calciatore, andando avanti cresci e maturi, ma devo lavorare per migliorare sempre. Il fatto di non disputare le Coppe non mi pesa tanto, spero di arrivarci con il Genoa tra uno o due anni. La Champions? Sarebbe il massimo, ma restiamo con i piedi per terra, sino a febbraio o marzo giochiamo partita per partita, senza puntare a grandi obiettivi». Ora Milito ha un altro sogno: ''Un gol all'Atalanta, giusto per non andare lontani. Ma sarà una gara durissima perché loro stanno facendo un ottimo campionato e hanno giocatori di qualità. Dobbiamo avere molto rispetto e affrontare questa partita con l'atteggiamento giusto».
Fonte: Ansa
Nella foto, la cartolina tratta dal sito dell'Associazione club genoani, con il gol di Milito nel derby di domenica scorsa (cliccare sopra per ingrandire)

Tutto il potere all'Oceania

In Italia si parla di introdurre la moviola in campo. Ma i dirigenti nostrani non sono presenti nel Comitato esecutivo e nella Commissione arbitri Fifa, organismi deputati alla riforma, in cui dominano Tahiti, Nuova Caledonia e Vanuatu

Permettete una parola? “Il processo di Biscardi" sta proseguendo nella sua “crociata” per introdurre la moviola in campo. Sul sito della popolare trasmissione condotta dal celebre giornalista Aldo Biscardi si legge che è stata lanciata una campagna di raccolta firme per «per spronare la Figc a farsi promotrice presso le istituzioni europee perché venga formalizzata ufficialmente l'adozione della moviola in campo in ausilio degli arbitri». Nel testo si chiede al presidente Giancarlo Abete «di compiere con urgenza atti formali presso l’Uefa e la Fifa per sollecitare la sperimentazione» della tecnologia video. L’iniziativa è lodevole e meritoria: “il pallone in confusione” sostiene l’uso (ovviamente ben circostanziato e regolamentato) della moviola nel calcio, al pari del basket e del rugby. Sarebbe uno strumento necessario nell’era del calcio a scopo di lucro, per limitare il più possibile gli errori arbitrali. Purtroppo questo appello è destinato molto probabilmente a cadere nel vuoto. Motivo? Il peso politico della nostra Federazione, soprattutto nel governo mondiale del pallone presieduto dal potentissimo Joseph Blatter, è debolissimo.
Proprio il numero uno della Fifa si è detto sempre contrario all’introduzione della moviola nei rettangoli di gioco. Lo ha detto e ribadito più volte, che «il calcio deve conservare il suo volto umano: è un gioco, lasciamolo com’è» (si legga qui). Nel suo eccesso di romanticismo d’altri tempi Blatter però dimentica (o finge di dimenticare) che viviamo (vogliamo ripeterlo per rafforzare il concetto) nell’era del calcio a scopo di lucro e delle quotazioni dei club in Borsa che in Italia è stata inaugurata dalla pasticciata legge Veltroni del 1996. E in questa era ai direttori di gara non è concesso sbagliare: un rigore inventato o non concesso, un gol annullato per fuorigioco inesistente oppure un’espulsione affrettata di un giocatore possono arrecare considerevoli danni patrimoniale alle società, come ad esempio una mancata qualificazione alla Champions League oppure una immeritata retrocessione che costano considerevoli somme che fanno versare costosissime lacrime in euro ai dirigenti pallonari. E a proposito, una domanda sorge spontanea: ve lo immaginate domenica prossima un errore arbitrale in favore del Chievo a San Siro contro l'Inter? Fantascienza.
Ma se Blatter tiene fermo il suo “niet”, cosa può fare la nostra Federazione? Molto poco, visto che il nostro paese non è presente nel Comitato esecutivo, ossia nel governo della Fifa. Come già riportammo un anno fa, nella stanza dei bottoni del calcio mondiale siedono un vicepresidente di Tahiti (Reynald Temarii presidente della Federazione Oceania) e un membro a testa di Qatar, Thailandia, Cipro, Tunisia, Guatemala e Costa d’Avorio. Il rappresentante di Trinidad e Tobago è stato promosso da semplice membro a vice presidente e siede assieme al suo collega tahitiano nientepopodimeno che accanto a Michel Platini, "le roy de France" e presidente Uefa. Nazioni che, con rispetto parlando, non sono paragonabili per importanza sportiva e politica all’Italia. Ma il Belpaese non è presente neanche nella Commissione arbitri, che sarebbe l’organismo più indicato per fornire pareri e indicazioni tecniche riguardo la moviola in campo. In esso sono presenti i membri degli Emirati Arabi, Barbados, El Salvador, Senegal, Mali e Bahrain che, sempre con parlando con il massimo rispetto, sono al di sotto del nostro paese. A differenza di un anno fa, Nuova Caledonia e Vanuatu hanno preso il posto di Isole Salomone e Tahiti: insomma, l’Oceania ha una considerevole fetta di potere in questa Commissione, tanto da scambiarsi le poltrone. Ma perché l’Italia manca proprio in questi organismi chiave? La domanda deve essere posta ai dirigenti della Figc e al presidente Abete in particolare (che riveste la carica di membro del Comitato Fifa organizzatore del torneo olimpico di calcio) ossia quella che ha il potere-dovere di evidenziare a Blatter l’importanza della moviola in campo: ma che per ora resta solo una bella iniziativa da propagandare e nulla più da parte dei media italiani. Ma forse è meglio continuare con le lamentele a ogni conclusione di partita e far proliferare le chiacchiere da bar sport, per tutti.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto, Reynald Temarii presidente della Federazione Oceania

Sintesi tv di Steaua-Fiorentina 0-1 (da You Tube)

Serata da Champions per la Fiorentina. Dopo una lunga battaglia con la Steaua, un gol di Gilardino porta i Viola in Coppa Uefa. Le immagini, tratte da You Tube, sono della Rai.

Champions League, ultima giornata girone qualificazione
Bucarest, Stadio Steaua, 10 dicembre 2008

STEAUA BUCAREST - FIORENTINA 0-1
Steaua Bucarest (4-2-3-1): Zapata; Golanski, Radoi, Baciu, Marin; Petre, Tiago Gomes (42' st Plesan); Nicolita, Dayro Moreno, Toja; Semedo (12' st Lovin). In panchina: Cernea, Ogararu, Stancu. Allenatore: Munteanu.
Fiorentina (4-3-1-2): Frey; Zauri, Gamberini, Kroldrup, Vargas; Donadel, Felipe Melo, Montolivo (46' st Masi); Santana (32' st Almiron); Gilardino (37' st Osvaldo), Mutu. In panchina: Storari, Kuzmanovic, Pazzini, Jovetic. Allenatore: Prandelli.
Arbitro: Medina Cantalejo (Spagna).
Rete: 21' st Gilardino.
Note: Espulso al 26' st Golanski per doppia ammonizione. Ammoniti: Nicolita, Zauri, Moreno, Semedo, Gilardino, Lovin, Radoi. Angoli: 7-2 per la Fiorentina


Le immagini di Steaua-Fiorentina 0-1

mercoledì 10 dicembre 2008

Matarrese: voto ponderato è un fatto storico

''E' un passaggio storico per la Lega, la serie A ora deve prendere atto di questa prova di maturità della B e non voglio piu' sentir parlare di scissione finché resto qui''. Non ha dubbi il presidente della Lega calcio Antonio Matarrese sulla portata della scelta della categoria cadetta di accettare il sistema del voto ponderato. Quando la riforma entrerà a regime, e finché il format dei due tornei resterà questo, i voti dei club di A varranno 1,6 e quelli di B 0,7. ''La serie B ha riconosciuto l'importanza della A e l'influenza che ha sempre avuto'', ha commentato ancora Matarrese che punta a concludere l'iter di approvazione della delibera passando per il Consiglio del 17 dicembre (a Roma) e per l'assemblea generale del 22 a Milano. Matarrese ha confermato che la situazione di alcuni club cadetti ''è preoccupante'' e ha invitato a guardare ''non tanto agli introiti, quanto alle spese che vanno ridotte''. Ha dribblato la questione dell'Iva su Sky spiegando che ''l'esposizione della Lega potrebbe dare poca serenita'''. Quindi ha parlato della sua possibile rielezione alla presidenza della Lega. ''Sono orgoglioso e onorato di aver rappresentato i club in questi due anni. Decideranno loro se sono ancora utile, altrimenti - ha concluso con un sorriso - me ne vado a Roma''. E per chi pensasse a una sua candidatura per la Federcalcio, ha precisato subito: ''A casa''.
Fonte: Ansa
Nella foto, tratta da www.ju29ro.com, il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese

Assemblea Serie B: ok voto ponderato ma no scissione


Il presidente dei cadetti Andreoletti: puntiamo a consentire l'iscrizione ai club che dimostrino di aver pagato il 60% degli stipendi a marzo e non il 75% come adesso


«La serie B è disponibile ad adottare il sistema del voto ponderato in Lega calcio, in rapporto 40-60% con la A». E' quanto ha deciso l'assemblea cadetta che contestualmente, come ha spiegato il presidente di categoria Gianfranco Andreoletti chiede alla A di «annullare la delibera del 2006 in cui si prevede la possibilità di scindere la Lega senza bisogno del nostro assenso». «E' il giusto riconoscimento alla serie A che tante risorse procura e che deve rispettare il nostro campionato. Con questo si chiude la diatriba sulla scissione», ha continuato Andreoletti aggiungendo che non ci saranno nuove trattative per modificare il rapporto di mutualità «già negoziato». Però resta difficile il quadro economico dei club cadetti. «Per ora solo due o tre hanno situazioni pesanti, ma c'è il timore che presto possano aumentare», ha spiegato Andreoletti illustrando le misure per contenere la crisi. La B ha anche inviato al presidente dell'Assocalciatori Sergio Campana una proposta «per la dilazione degli stipendi dei giocatori, ma non per il tetto salariale. E per lunedì attendiamo una risposta. Inoltre puntiamo ad abbassare l'impatto degli stipendi sui ricavi che era al 75%, è al 60% e deve scendere al 55%. Infine puntiamo a consentire l'iscrizione ai club che dimostrino di aver pagato il 60% degli stipendi a marzo e non il 75% come adesso».
Fonte: Ansa
Leggi anche Matarrese: voto ponderato è un fatto storico

Ricorso Tar: il Comitato piccoli azionisti Lazio scrive alla Consob

Riceviamo e pubblichiamo dall'avvocato Massimo Rossetti
Ecco la copia della lettera spedita stamattina da Massimo Rossetti, avvocato del Comitato piccoli azionisti Lazio. L'email del legale è paola.tiracorrendo@federmanager.it
Cliccare sopra l'immagine per ingrandirla.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Cliccare qui per leggere l'articolo "Il silenzio della Consob sul ricorso contro il Tar"

Champions League: sintesi tv Roma-Bordeaux (da You Tube)

La Roma straccia un Bordeaux inconsistente e vola al primo posto nel girone di qualificazione di Champions League. Oltre alla sintesi tv, tratta da You Tube, vi sono anche le immagini dei cori e delle belissime coreografie della curva Sud dell'Olimpico.

Champions League
Roma, stadio Olimpico, 9 dicembre 2008

ROMA-BORDEAUX 2-0

Roma(4-3-2-1): Doni; Panucci, Mexes, Juan, Riise; Perrotta (44'st Pizarro), De Rossi, Brighi; Baptista, Menez (35'st Cicinho); Totti (43'st Vucinic). In panchina: Artur, Loria, Cassetti, Montella. Allenatore: Spalletti.
Bordeaux(4-4-2): Ramè; Chalmè, Planus, Diawara, Jurietti; Gouffran (13'st Cavenaghi), Fernando, Diarra, Wendel (24'st Bellion); Gourcuff, Chamakh (24'st Jussie). In panchina: Valverde, Placente, Traorè, Tremoulinas. Allenatore: Blanc.
Arbitro: Fandel (Germania).
Reti: 16'st Brighi, 34'st Totti.
Spettatori: 60mila circa. Ammoniti: Chalmè, Brighi, Jurietti, Diawara. Angoli: 4-4

Sintesi tv di Roma-Bordeaux 2-0


Il coro della Curva Sud in Roma-Bordeaux-2-0
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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