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martedì 6 gennaio 2009

Club Genoani: sabato raccolta fondi al Luigi Ferraris

L'iniziativa a favore dell'
Associazione
Piccoli Cuori Onlus sarà effettuata prima della partita Genoa-Torino

Sabato prossimo, prima della partita Genoa - Torino, l’ACG organizza fuori dagli ingressi del Luigi Ferraris una raccolta benefica che andrà a favore dell’Associazione Piccoli Cuori Onlus. Questa associazione, riconosciuta dall’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini, si occupa di aiutare in maniera fattiva le famiglie più bisognose (soprattutto quindi quelle che provengono da fuori Genova) che devono assistere i propri figli cardiopatici ricoverati presso il reparto di Cardio Chirurgia Vascolare.
Confidiamo nella solita importante risposta dal magnifico cuore del Popolo Rossoblù.
Riccardo Grossi
Associazione Club Genoani

"Il pallone in confusione" dà voce ai club dei tifosi

"Il pallone in confusione" lancia una nuova iniziativa per dare voce ai tifosi di calcio. Si invitano i club organizzati a inviare i propri comunicati stampa all'indirizzo ilpalloneinconfusione@gmail.com. Il giornale darà loro uno spazio adeguato. Si ricorda una sola regola: non saranno pubblicati i testi contenenti offese e ingiurie.
Si confida nella più ampia collaborazione di tutti i rappresentati del tifo organizzato.
Marco Liguori

lunedì 5 gennaio 2009

Procuratore Milito: dall'Inter nessuna chiamata


Hidalgo al sito Calciomercato.it: i tifosi possono stare «assolutamente» tranquilli

Nessuna chiamata da parte dell'Inter per il bomber del Genoa Diego Milito. A rivelarlo al sito http://www.calciomercato.it/ è l'agente del calciatore, Fernando Hidalgo: «Non ho parlato con nessuno» ha detto il procuratore interpellato su un eventuale contatto con i dirigenti nerazzurri. «Lui ha un contratto con il club rossoblu», ha aggiunto spiegando che i tifosi genoani possono stare «assolutamente» tranquilli.
Hidalgo è anche l'agente di Hernan Crespo. Nessun si è fatto vivo per l'argentino, nemmeno la Roma: «Non ho ricevuto nessun'offerta. La Roma non mi ha chiamato». Secondo l'agente, Crespo resterà all'Inter.
Fonte: Asca

Hellas Verona: chiesto sostituto Arvedi per vendita società

Nuovo passo nella cessione del Verona Hellas. Il commercialista Giampaolo Fogliardi e l'avvocato Luca Giacopuzzi, incaricati da Pietro Arvedi (nella foto) di definire la vendita della società di calcio scaligera a Giovanni Martinelli, dopo la lettera d'intenti sottoscritta il 20 dicembre scorso (il giorno prima dell'incidente di cui è rimasto vittima Arvedi), oggi hanno rappresentato al Tribunale di Verona, la necessità, non differibile, di nominare un soggetto che rappresenti il conte Arvedi nel compimento delle operazioni per perfezionare la cessione della società. In un comunicato i professionisti spiegano che «si provvederà a riferire le ulteriori attività che verranno intraprese a tutela del conte Pietro Arvedi e in esecuzione degli impegni dallo stesso assunti, con l'auspicio che il tutto possa avere rapida definizione, anche allo scopo di dare continuità alla società Hellas Verona, stante la cessazione dall'incarico, per i già noti motivi di salute, di Nardino Previdi». Previdi infatti si è dimesso da amministratore unico della società gialloblù. Le condizioni di Arvedi, rimasto gravemente ferito in un tamponamento sull'Autostrada del Brennero lo scorso 21 dicembre, sono in lieve miglioramento . Il bollettino diffuso oggi dal direttore del Reparto terapia neurochirurgica dell'ospedale di Borgo Trento, Francesco Procaccio, spiega che Arvedi è cosciente e più partecipe. Il 79enne patron della squadra gialloblù ha respirato per un breve periodo senza il supporto del ventilatore. Il dottor Procaccio sottolinea che la capacità di movimento agli arti rimane molto modesta e limitata per ora alle mani. «Le condizioni generali - conclude il bollettino medico - sono relativamente stabili ma sempre molto delicate sia per le patologie preesistenti che per l'insorgenza di possibili complicanze dopo due settimane di terapia intensiva».
Fonte: Ansa

domenica 4 gennaio 2009

Volareweb lascia a terra un gruppo di tifosi genoani

Riceviamo da Riccardo Grossi, membro del direttivo dell'Associazione Club Genoani, e pubblichiamo. Riguarda la paradossale vicenda del volo per Brindisi organizzato in vista della trasferta del 18 gennaio a Lecce


Buonasera,
c è un gruppo di 44 persone, che rappresento, che ha prenotato con la compagnia Volareweb - Air Europe due voli da Malpensa a Brindisi a/r il 18.01.09.
Le prenotazioni sono state fatte via web ai primi di ottobre e pagate tramite CartaSi a metà novembre; il 25.11 un email ci segnalava i cambi di orario dei voli che ci avrebbero portato ad arrivare a Brindisi alle 16:50 e ripartire dopo mezz ora alle 17:20...in pratica una gita x visitare l'aeroporto di Brindisi!!! (e senza nemmeno il tempo tecnico del check-in!)
Contattato subito il call center (091 2551012) ci è stato detto che:
o ci sarebbero stati rimborsati i costi dei 2 voli
o saremmo stati ritracciati su voli compatibili con le ns necessità.

Non potendo avere contatti telefonici diretti con la compagnia (il call center è di una società esterna) squillando a vuoto il loro tel (0331 713706), abbiamo inviato 2 email all indirizzo customarecare@volareweb.com ed un fax allo 0331 713155 il tutto senza avere risposta alcuna.
Nella mattinata del 9/12 invece, sempre tramite il call center esterno, ci è stato comunicato che ci verrà rimborsato solo il viaggio di andata (in quanto lo scostamento d orario è superiore alle 5 ore) e non quello di ritorno (scostamento meno di 5 ore).
Tutto ciò è inammissibile e privo di ogni logica: se i voli fossero stati su giornate diverse nulla da dire, ma essendo nello stesso giorno è consequenziale che se non possiamo usufruire del primo è impossibile usufruire anche del secondo!
Nel frattempo inoltre, vista l'attesa nell'avere notizie in proposito, le tariffe su eventuali voli alternativi sono lievitate in modo tale da non permettere, alla quasi totalità delle 44 persone, di poter prendere in considerazione questi ultimi.
Solo il 31/12, dopo l'intervento dell'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) a cui ci siamo rivolti, sono stato finalmente contattato via email dal famoso customarecare, esso però ancora non dà la notizia del rimborso totale ma scrive che stanno vagliando le nostre posizioni...
A lei le opportune considerazioni del caso che è una cartina tornasole di quanto sia allucinante rapportarsi con alcune compagnie "low cost" (ma forse sono low cost in tutto...)
Le facciamo inoltre presente che, in caso di mancato rimborso totale, è nostra intenzione intraprendere nei confronti della compagnia ogni azione lecita tesa a soddisfare i nostri lesi interessi.
Distinti saluti.
Riccardo Grossi (Associazione Club Genoani)
ricky_genoa@yahoo.it

Aggiornamento
Riccardo Grossi ci informa che «stamane abbiamo finalmente avuto conferma che entro circa 30 gg avremo il totale rimborso degli importi spesi, ciò non toglie che al seguito della squadra invece di 44 persone saremo solo 5, no comment...»

venerdì 2 gennaio 2009

Tifosi segnalate a "il pallone in confusione" i disservizi di Trenitalia

I tifosi possono segnalare a "il pallone in confusione" i disservizi subiti da Trenitalia durante i viaggi per seguire le loro squadre del cuore. Possono farlo iscrivendosi a questo sito di informazione e inserendo le proprie testimonianze cliccando il link "Posta un commento" collocato sotto questo post. Si raccomandano toni civili ed educati: le lettere con insulti ed improperi scurrili saranno immediatamente cancellate.
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Un'odissea sull'Intercity Napoli-Savona costata 45 euro

Impianto di riscaldamento guasto, bagni sporchi senza sapone e carta igienica, carrozze vetuste: ecco la cronaca minuto per minuto per minuto di un viaggio allucinante

Oggi "il pallone in confusione" non racconta di calcio, ma di un fatto di cui potrebbero essere vittime i tifosi nelle loro trasferte. Parliamo dei disservizi di Trenitalia: non quelli relativi ai treni locali, che colpiscono ripetutamente i poveri pendolari di tante zone d'Italia. Ci riferiamo all'Intercity Plus 538, diretto da Napoli Centrale a Ventimiglia, su cui viaggiavamo domenica 28 dicembre 2008. Fortunatamente dovevamo scendere alcune fermate prima: per la precisione a Savona.
Il nostro arrivo alle ore 13 nella stazione del capoluogo partenopeo, in una giornata fredda e piovosa (più da clima milanese che da paese "d'o sole e d'o mare"), rivela l'inadeguatezza del convoglio su cui avremmo dovuto trascorrere ben otto ore. Le carrozze di prima classe presentavano nell'aspetto esterno i segni del loro onorato e glorioso servizio: guarnizioni delle finestre lacere, vetri sporchi e vernice intaccata dagli agenti atmosferici. Proseguendo verso la seconda classe, notavamo vagoni completamente sporchi all'esterno, con presenza di ruggine su alcune fiancate. Saliti sulla carrozza numero 10, constatavamo che i sedili del nostro scompartimento erano anneriti in più punti: segno che non vedevano da tanto tempo gli aspirapolveri e gli stracci degli addetti alle pulizie. In compenso, era almeno stato svuotato il contenitore dei rifiuti.
La nostra "odisse ed ea" (per dirla con Totò) si inizia con il ritardo nella partenza, che sarebbe dovuta avvenire alle 13,24: il convoglio invece parte alle 13,36. Dopo alcuni minuti, sia noi, sia i nostri compagni di viaggio ci accorgiamo che nel nostro scompartimento fa molto freddo, nello stesso modo di prima della partenza. Chiediamo spiegazioni al capotreno: ci dice che l'impianto di riscaldamento della carrozza 10 «fa i capricci» e che il problema sarebbe stato sottoposto a un elettricista alla fermata di Roma Termini, di durata pari a 15 minuti circa. Insomma, tutti battevano i denti come i dannati immersi nel ghiaccio della Giudecca di dantesca memoria.
Arrivati nella capitale sale a bordo un altro capotreno, al quale ripetiamo l'impellenza della risoluzione del nostro problema, considerata la gelida e piovosa giornata invernale. Egli ci rassicura sulla prontezza dell'intervento. Intanto il convoglio parte in orario (ore 15,50), ma il gelo nello scompartimento continua ad attanagliare tutti noi poveri passeggeri. Sopratutto quelli come noi che erano seduti di fianco al finestrino: eravamo i "peccatori" meritevoli dei più aspri e duri castighi, visto che ci affliggeva l'aria gelida che usciva dalle feritoie del condizionatore non funzionante, proveniente dall'esterno. Per ovviare a ciò, abbiamo coperto le bocche dell'impianto con fogli di giornale. A questo bisogna aggiungere che il treno era partito da Napoli senza sapone e carta igienica nei bagni, almeno nella nostra carrozza. Le condizioni delle toilette lasciavano alquanto a desiderare.
Visto che il problema non era stato risolto, siamo andati dal capotreno, facendogli notare che «non era possibile proseguire il viaggio in queste condizioni». Il responsabile di Trenitalia rispondeva che «non posso farci nulla, non posso neppure spostarvi in altre carrozze poiché il treno è pieno: posso soltanto segnalare il problema». Abbiamo proseguito nella nostra civile, ma ferma protesta: «qui nessuno è responsabile dei controlli sui vagoni, nè lei, nè i suoi superiori, nè il consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato. Però noi passeggeri abbiamo pagato, ma non per viaggiare in queste condizioni». Dopo queste nostre affermazioni, il capotreno ha segnato dietro tutti i biglietti degli occupanti della carrozza 10 la dicitura "riscaldamento non funzionante" seguita dal suo numero di matricola. In questo modo potremmo ottenere un bonus per questo spiacevole inconveniente. Ma non è finita qui: il treno è arrivato a Savona alle 22,15, con oltre 30 minuti di ritardo sull'0rario previsto (ore 21,42). Il tutto pagato alla "modica" somma di 45,20 euro: tradotto nel vecchio conio, poco più di 87.500 lire.
A questo punto, visto che nelle Ferrovie vige il principio "i' mi sobbarco" di petrarchesca memoria, in base al quale nessuno è responsabile rivolgiamo comunque le seguenti domande. Le rivolgiamo anche al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in qualità di titolare del dicastero azionista unico del gruppo Fs.
1) Chi ha la responsabilità del controllo qualità sui convogli prima della partenza?
2) Viene davvero effettuata una verifica sugli impianti elettrici e di altro tipo?
3) A chi è affidato il servizio di pulizia, che dovrebbe essere svolto prima di ogni viaggio?
4) Può partire un treno in pieno inverno con un guasto all'impianto di riscaldamento e condizioni igieniche precarie? Un esercizio commerciale viene chiuso per molto meno.
5) Chi risponde delle eventuali malattie da raffreddamento contratte dai passeggeri lungo il percorso? Forse la risposta sta nel titolo di un film degli anni '80: «Mi faccia causa».
Marco Liguori
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http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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