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domenica 19 luglio 2009

Profondo rosso per la Red Football Shareholder Limited

La holding che controlla il Manchester United presenta al 30 giugno 2008 una perdita di 48 milioni di euro e un indebitamento netto per 780 milioni di euro

Red Football Shareholder Limited, è la società holding che controlla il Gruppo, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio del Manchester United. Essa è una società operante e registrata nel Regno Unito ed è il vertice più alto della catena di controllo con sede nel Regno Unito, ma a sua volta è controllata da Red Football Limited Partnership, una partnership a responsabilità limitata registrata nel Nevada (USA).
Nella relazione del presidente Malcolm Glazer (nella foto), si legge che i quattro elementi chiave della strategia di crescita del Gruppo sono i seguenti:
1. Consolidare i successi nel campo sportivo;
2. Trattamento dei tifosi come clienti;
3. Sviluppo del brand (marchio) a livello mondiale;
4. Lo sviluppo dei diritti mediatici del club.
Red Football Shareholder Limited controlla direttamente Red Football Joint Venture Limited (Holding company) e indirettamente Red Football Limited (Holding company), ed altre società tra cui Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica). Tra le controllate esistono società che operano nel settore dei media, nel settore immobiliare e nel settore alberghiero.
Ciò che caratterizza tale bilancio è l’enorme indebitamento, che determina un’incidenza di oneri finanziari determinante la situazione di perdita. E’ bene ricordare che tale situazione di indebitamento è dovuta quasi esclusivamente all’operazione di leverage buy out (ossia leva finanziaria) che permise ai Glazer di acquisire il club di calcio del Manchester United attraverso una società veicolo indebitata (Red Football Limited), che è stata consolidata nel Gruppo. Ovviamente un bilancio fortemente indebitato, come quello che esporremo in sintesi, deriva anche da una situazione di sottocapitalizzazione, ossia lo scarso apporto di mezzi propri. Questo è stato possibile finora anche perché i flussi di finanziamento derivanti dalla gestione operativa sono positivi per circa 88,2 milioni di sterline (98 milioni di euro) e il risultato d’esercizio prima degli oneri finanziari e tributari risulta anche esso positivo per 24.059 migliaia di sterline (26,7 milioni di euro circa). Da segnalare, inoltre, il forte incremento del fatturato del 21,97%.
Nell’esporre i dati utilizzeremo un cambio euro/sterlina pari a 0,90.
STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008, in sintesi mostra immobilizzazioni per774.976 migliaia di sterline (861 milioni di euro), un attivo circolante per 102.975 migliaia di sterline(114 milioni di euro), passività consolidate e passività a breve per complessive 841.862 migliaia di sterline (935 milioni di euro) e mezzi propri per 36.089 migliaia di sterline (40 milioni di euro). Di contro, lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007 in sintesi mostrava immobilizzazioni per 826.819 migliaia di sterline (918 milioni di euro), un attivo circolante per 87.975 migliaia di sterline (97 milioni di euro), passività consolidate e a breve per complessive 835.092 migliaia di sterline (927 milioni di euro) e mezzi propri per 79.702 migliaia di sterline (88 milioni di euro).
Nella sostanza i debiti sono aumentati dal 30/06/2007 al 30/06/2008 di circa 9 milioni di euro (+1% circa). E’ bene ribadire che i debiti per la maggior parte, 83% circa, riguardano passività consolidate, ossia a medio lungo termine.
Tra le immobilizzazioni immateriali emerge un notevole valore di avviamento pari a 421.453 migliaia di sterline (468 milioni di euro), nel 2007 ammontava a 451 milioni di sterline (501 milioni di euro). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al “Fair Value” e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni.
Le immobilizzazioni immateriali nette relative alla rosa calciatori ammontano a circa 92.739 migliaia di sterline, nel 2007 risultavano pari a 123 milioni di sterline (circa 136,7 milioni di euro), registrando un decremento del 24,66%. Al 30/06/2008, il costo storico della rosa calciatori risulta essere 201,4 milioni di sterline (2007: 207,80) il valore del relativo fondo di ammortamento ammonta a 108,7 milioni di sterline (2007: 84,80).
Le immobilizzazioni materiali sono pari a 260.784 migliaia di sterline (289,7 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 251.958 migliaia di sterline.
I crediti entro l’esercizio sono esposti per 42.487 migliaia di sterline (47 milioni di euro), nel 2007 erano 23 milioni di sterline, quelli con durata superiore all’esercizio ammontano a circa 10.460 migliaia di sterline (circa 11 milioni di euro), nel 2007 erano 2 milioni di sterline. Le disponibilità liquide risultano pari a circa 49,7 milioni di sterline, nel 2007 erano 62,1 milioni di sterline, segnando un decremento di 12,4 milioni di sterline (13,7 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico al 30 giugno 2008 mostra un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (284,7 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2007 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro) con un aumento del 21,97% rispetto all’esercizio precedente .
I 256,2 milioni di sterline, tra cui è bene evidenziare che non sono ricomprese le plusvalenze da cessioni calciatori, provengono da tre fonti di entrate (dati in milioni di sterline):
- Gare 101,5 (92,5 nel 2007), con un’incidenza del 39,62% sul totale (44,05% nel 2007)
- Media per 90,7 (61,5 nel 2007) , con un’incidenza del 35,40 % sul totale (29,28% nel 2007)
- Attività commerciale per 64 (56 nel 2007) , con un’incidenza del 24,98% (26,67% nel 2007).
Il totale delle spese operative ammonta a 255.313 migliaia di sterline (283,6 milioni di euro), nel 2007 era pari a 202.962 migliaia di sterline (circa 225 milioni di euro). Tra di esse si segnala il costo del personale per 121.080 migliaia di sterline (nel 2007 il costo era di 92.310 migliaia di sterline) pari al 47,25% del fatturato, l’ammortamento della rosa calciatori per 35.481 migliaia di sterline, nel 2007 era 24.252 migliaia di sterline, l’ammortamento dell’avviamento per 35.258 migliaia di sterline, nel 2007 ammontava a 34.933 migliaia di sterline e l’ammortamento delle altre immobilizzazioni per 8.720 migliaia di sterline, nel 2007 ammontava a 9.086 migliaia di sterline. Al 30 giugno 2008 il personale del gruppo contava 544 unità di cui 68 calciatori, al 30 giugno 2007 invece erano 449 unità di cui 63 calciatori.
L’eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 21.831 migliaia di sterline (24,2 milioni di euro), nel 2007 era 11.760 migliaia di sterline (circa 13 milioni di euro).
Il risultato dell’esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte risulta positivo per 24.059 migliaia di sterline (26,7 milioni di euro), nel 2007 era positivo per 18.606 migliaia di sterline (circa 20,6 milioni di euro) con un incremento del 29,31%.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 68.839 migliaia di sterline (circa 76,4 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 81.181 migliaia di sterline (circa 90,2 milioni di euro), con una riduzione del 15,20%.
La perdita del periodo risulta essere pari a 42.966 migliaia di sterline (circa 47,7 milioni di euro), nel 2007 ammontava a 58.156 migliaia di sterline (circa 64,6 milioni di euro), con una riduzione del 26,12%.
RENDICONTO FINANZIARIO
La variazione delle disponibilità liquide è stata negativa per 12.384 migliaia di sterline (13,7 milioni di euro), nel 2007 invece era positiva per 56.100 migliaia di sterline (circa 62,3 milioni di euro).
Questa variazione negativa si è registrata nonostante un flusso di cassa positivo generato dall’attività operativa per 88.195 migliaia di sterline (circa 98 milioni di euro) e dall’attività di finanziamento per un importo di 2.300 migliaia di sterline.
I deflussi sono stati determinati dall’attività di investimento che ha determinato un surplus di uscite per l’importo di 43.021 migliaia di sterline; dai costi inerenti il debito che hanno determinato un surplus di uscite per 58.732 migliaia di sterline, dalla tassazione che ha inciso con un flusso negativo di 205 migliaia di sterline e dall’attività di acquisto e cessioni di azioni per 921 migliaia di sterline.
IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2008 mostra un indebitamento netto pari a circa 699 milioni di sterline (circa 776,8 milioni di euro) in crescita rispetto ai 666 milioni di sterline dell’esercizio precedente (circa 740,8 milioni di euro) di circa il 4,87%.
Il 73% circa di questo indebitamento fa capo a Red Football Limited, ossia il veicolo utilizzato per l’acquisizione del club calcistico del Manchester United.
I prestiti bancari privilegiati ammontano complessivamente a 518.695.000 sterline (circa 576 milioni di euro) sono compresivi di oneri finanziari capitalizzati.
Tra i prestiti bancari privilegiati, 510.695.000 sterline (circa 567 milioni di euro) riguardano il debito contratto da Red Football Limited, per l’acquisizione del Manchester United. Tale debito comporta il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2,125% e il 5,00%. In base ad un accordo datato 16 agosto 2006, due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited risultano ancora garanti, con il loro patrimonio (che include l’Old Trafford), del debito privilegiato contratto dalla controllante Red Football Limited per la cifra di 567 milioni di sterline (nel bilancio dell’esercizio precedente erano garanti per 425 milioni di sterline). Per quanto riguarda la durata sono previsti termini medio-lunghi tra i 7 ei 10 anni a decorrere dalla data del contratto, ossia il 16 agosto 2006, con una vita media di 8,1 anni.
Tra i presititi bancari privilegiati, inoltre, troviamo anche un prestito bancario di 8 milioni di sterline facente capo a Alderley Urban Investments Limited, una controllata di Manchester United Limited. Tale prestito fa riferimento ad un contratto che prevede l’applicazione del tasso di interesse Libor maggiorato dell’1%. Di questi 8 milioni di sterline 3.801.000 sono rimborsabili in rate trimestrali da ottobre 2008 a luglio 2018 ed il saldo di 4.199.000 sterline deve essere rimborsato il 9 luglio 2018.
Oltre ai prestiti bancari privilegiati esiste un prestito chirografario per l’ammontare di 5 milioni di sterline, contratto per la quota di minoranza di MUTV (una controllata del Manchester United Limited).
Infine, troviamo una specie di debito mezzanino contratto in data 16 agosto 2006, sotto forma di PIK, che al 30 giugno 2008 risulta pari all’importo di 175.479.000 sterline, a causa della capitalizzazione degli interessi che sono maturati a tasso fisso nella misura del 14,25% annuo. La durata prevista del prestito è di 11 anni a decorrere dal 16 agosto 2006. Quest’ultimo debito riguarda Red Football Joint Venture Limited.
Luca Marotta
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venerdì 17 luglio 2009

Scontri Milan-Inter febbraio 2009: sei condanne fino a quattro anni e mezzo

Il giudice delle direttissime di Milano ha condannato a pene comprese tra i sei mesi di reclusione e quattro anni e mezzo di carcere sei ultrà milanisti accusati, a vario titolo, di rissa aggravata e lesioni per gli scontri avvenuti durante il derby del 15 febbraio scorso. Un tifoso rossonero, invece, è stato assolto. Alla pena più alta è stato condannato Luca Lucci, che sferrò un pugno contro un tifoso nerazzurro che perse l'uso di un occhio. Al supporter dell'Inter, costituito parte civile, è stata riconosciuta una provvisionale di 140 mila euro a carico dei sei condannati da versare in solido. Il giudice ha anche disposto per i condannati il divieto d'accesso allo stadio dai due anni ai cinque anni. Francesco Lucci, fratello di Luca, è stato condannato a due anni e sei mesi. Dopo la lettura della sentenza, alcuni amici degli imputati, molti dei quali con addosso la maglia della curva sud milanista, hanno urlato «bastardi» e «a Spaccarotella hanno dato sei anni». Alcuni momenti di tensione si sono verificati all'uscita degli imputati e dei loro amici dall'aula.
«Quel pugno mi ha cambiato la vita e moralmente non sto bene». Lo ha detto V. M., tifoso neroazzurro che durante il derby del 15 febbraio scorso venne colpito da un pugno e perse la funzionalità dell'occhio sinistro. Oggi gli ultrà milanisti, accusati a vario titolo di rissa aggravata e lesioni in relazione a quegli scontri, sono stati condannati a Milano a pene fino a 4 anni e 6 mesi. «Cerco di non soffermarmi troppo su quello che mi è accaduto, altrimenti rischio di diventare pazzo», ha spiegato il tifoso dell'Inter che si è costituito parte civile nel processo. «Ho l'aiuto degli amici che mi stanno vicino», ha aggiunto il giovane, spiegando anche che il suo occhio «si è completamente svuotato di materia per quel pugno e non ho più il cristallino e l'iride». I medici, ha raccontato il giovane, «hanno detto che sicuramente nella mano il mio aggressore aveva un oggetto tagliente». Luca Lucci, l'ultrà del Milan che sferrò il pugno, è stato condannato a 4 anni e sei mesi. In un'udienza del processo l'imputato aveva spiegato di essere dispiaciuto per quello che era successo. «Si fa fatica a credergli, perchè in questo processo ho capito veramente chi è questa persona», ha affermato il tifoso dell'Inter colpito quella sera allo stadio.
Fonte: Ansa

giovedì 16 luglio 2009

Iniziativa di solidarietà del ForumOlimpia per l'Abruzzo

Gli iscritti di ForumOlimpia.it hanno deciso di mettere all’asta su eBay le maglie da gioco dei due giocatori dell'Olimpia Basket Milano, Marco Mordente e Luca Vitali, relative alla stagione appena conclusa e autografate da tutta la squadra. La cifra ricavata sarà donata a favore della "Scuola Minibasket L'Aquila". L'iniziativa è un progetto creato dalla Associazione Senza Fine di Lucro Minibasket Aquila che ha come scopo primario di cercare di alleviare la vita precaria dei bambini e dei ragazzi nelle tendopoli dell’Aquila attraverso progetti dedicati alla pallacanestro. Le maglie furono donate dall'Olimpia Basket ai tifosi di Forumolimpia.it dopo la pubblicazione, su Leggo del 17 giugno scorso, di una pagina di ringraziamento pagata dai tifosi.

Per partecipare all'asta basta cliccare i link dell'asta delle due maglie su eBay:
Marco Mordente

Luca Vitali

martedì 14 luglio 2009

CRAC ANCONA: condannato Pieroni a 4 anni e otto mesi

Quattro anni e otto mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta per distrazione, truffa e tentata truffa aggravata. È la condanna inflitta oggi dal tribunale di Ancona nei confronti di Ermanno Pieroni, ex patron dell'Ancona calcio, a conclusione del processo per fatti fino al 2004 quando la società venne dichiarata fallita. L'ex numero uno biancorosso è stato invece assolto dall'accusa di bancarotta documentale perchè il fatto non sussiste. Il collegio, presieduto da Antonio Frisina, ha condannato anche l'ex direttore amministrativo del club Gianfranco Cusini a due anni e due mesi di reclusione per concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione. Secondo l'accusa, rappresentata dal pm Irene Bilotta, avrebbe concorso alla distrazione di denaro alterando le scritture contabili. Otto mesi di reclusione, invece, per l'ultimo ad prima del crac, Vincenzo D'Ambrosio, ritenuto responsabile solo di tentata truffa per i contributi federali incassati mediante, secondo l'accusa, scritture contabili alterate che, dunque, non potevano essere valido presupposto per l'iscrizione al campionato. Come Pieroni, anche D'Ambrosio è stato assolto dal concorso in bancarotta documentale. Alle parti civili, la curatela fallimentare dell'Ancona calcio e la Figc, i giudici hanno riconosciuto il diritto ad essere risarcite di un danno da quantificare in sede civile. Il tribunale depositerà la sentenza in 90 giorni. Quasi scontato il ricorso in appello contro la sentenza da parte dei difensori. Pieroni ha sempre sostenuto di non aver mai distratto fondi dalle casse dell'Ancona ma di avere utilizzato il denaro uscito sottobanco per pagare giocatori e altri tesserati in nero.

venerdì 10 luglio 2009

Diritti tv: nuova partita tra Mediaset e Sky

Con i bandi per la vendita centralizzata dei diritti tv dei campionati di serie A 2010-2012, resi noti oggi dalla Lega Calcio, si apre un nuovo fronte nel duello a distanza tra Mediaset e Sky. Entrambi i gruppi, infatti, concorreranno per trasmettere a pagamento le partite, ciascuno sulla sua piattaforma di elezione, il Biscione sul digitale terrestre, Sky ovviamente sul satellite, sborsando però varie decine di milioni di euro in più. In base ai sei pacchetti definiti dalla Lega - che punta a un introito complessivo di 1,8 miliardi nel biennio - è di 570 milioni per il 2010-2011 e di 578 per la stagione successiva, il prezzo minimo da sborsare per il Platinum Live, rivolto alle tv satellitari e relativo alla diretta di tutti gli incontri. Insomma, Sky - che la serie A 2009-2010 ha speso una cifra vicina ai 500 milioni - per l'anno prossimo dovrà metterne sul piatto almeno 570. Avrà però diritto a particolari esclusive: come per la Champions League, potrà accendere le telecamere negli spogliatoi (prima dell'arrivo delle squadre) o con i giocatori (prima dell'ingresso delle squadre in campo per il riscaldamento pre-partita, ma senza giornalista e solo per 60 secondi da trasmettere in differita) e, come nel basket, potrà trasmettere le interviste ai giocatori nell'intervallo. Per il satellite c'è anche il pacchetto Satellite Hilites, per la trasmissione in differita a pagamento delle immagini salienti delle partite: prezzo minimo, 14 milioni per il 2010-2011 e 15 per il 2011-2012. Un'offerta che potrebbe far gola a Conto Tv, che nei giorni scorsi aveva diffidato la Lega dal predisporre pacchetti sul satellite su misura solo di Sky. Per il digitale terrestre i pacchetti per trasmettere le partite a pagamento, in diretta e in esclusiva, sono due: Gold Live, per le gare di 12 squadre (prezzo minimo 210 milioni per il 2010-11 e 225 per il 2011-2012) e Silver Live, per gli altri otto team di serie A (70 milioni per il 2010-2011 e 75 milioni per il 2011-2012). Il primo sembra fatto su misura per Mediaset, che aumenterebbe così del 30% il numero delle partite trasmesse rispetto ad oggi, sborsando un terzo in più della cifra attuale (si stima circa 150 milioni di euro). Il secondo pacchetto sarebbe per Dahlia, l'ex La7 Cartapiù: dalla pay per view si limitano a far sapere che valuteranno il da farsi, pur confermando il proprio interesse per il calcio. Infine, sono previsti i pacchetti Platinum Hilites per gli highlights in chiaro (prezzo minimo, 28 milioni per il 2010-2011 e 30 milioni per la stagione successiva) e Radio Live per la radiocronaca integrale e le interviste radiofoniche post gara (offerta minima 3,8 milioni per il campionato 2010-11, 4 milioni per il successivo). Entrambe le opzioni potrebbero vedere in campo la Rai, che si garantirebbe così anche per le prossime due stagioni Novantesimo minuto e Tutto il calcio minuto per minuto. La decisione spetterà in ogni caso al cda di Viale Mazzini, nelle ultime riunioni prima delle ferie estive. Ma è tra Mediaset e Sky che si gioca il vero confronto. La prima vanta 3,5 milioni di tessere prepagate attive, Sky può contare su 4,8 milioni di abbonati (2 su 3 legati al calcio). In prospettiva, però, il bacino di pubblico del digitale terrestre è destinato inevitabilmente a crescere, con il progressivo passaggio al Dtt: si stima che a fine 2009 le famiglie con digitale terrestre saranno 6,6 milioni (il 27%), a fine 2010 oltre 16 milioni (circa il 70%), a fine 2011 quasi 20 milioni (oltre l'80%). Tutti nuovi potenziali clienti anche per l'offerta pay, anche se solo a fine 2012 tutti gli italiani avranno in casa la nuova tv. Le offerte vanno presentate alla Lega o all'advisor Infront entro le 12 di lunedì 27 luglio: è possibile che, come è accaduto in passato, questa prima fase vada deserta e si passi alla trattativa privata.
Fonte: Ansa

Calciopoli: la Cassazione riammette le parti civili al processo

La terza sezione penale della Cassazione ha accolto il ricorso delle parti civili che nell'udienza del 24 marzo scorso erano state escluse dei giudici del tribunale di Napoli nel processo che riguarda l'inchiesta chiamata 'Calciopolì su presunti illeciti nel campionato di serie A 2004-2005. Tra le parti civili che avevano chiesto di essere ammesse al processo vi sono alcune società calcistiche, Brescia, Atalanta e Bologna, che si ritengono danneggiate perchè nel campionato di allora retrocessero in serie B. Anche Roma e Bologna, la Fgci, il ministero dell'Economia e Finanze, il ministero delle Politiche Giovanili e la Rai avevano chiesto di essere ammessi come parti civili per i danni relativi alla gestione delle scommesse sul campionato. Il processo "Calciopoli" riguarda dirigenti sportivi, tra i quali l'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, arbitri e assistenti accusati di associazione a delinquere per episodi di frode sportiva durante il campionato di calcio 2004-2005. La terza sezione penale presieduta da Pierluigi Onorato, in particolare, ha annullato la disposizione del tribunale di Napoli «limitatamente all'esclusione dal processo delle parti civili» disponendo la trasmissione degli atti al tribunale partenopeo.
Fonte: Ansa

venerdì 3 luglio 2009

Lazio: debiti scaduti in maggio ammontano a 11,44 milioni

La voce risulta in aumento dai precedenti 10,87. Salgono gli importi dovuti al personale da 1,26 a 1,30 milioni. L’indebitamento complessivo è pari a 114,37 milioni, composti in gran parte dalla transazione col fisco

Lazio e Roma sono al centro dell’attenzione delle cronache. La società di Claudio Lotito è sotto i riflettori delle varie trattative di calciomercato, con alcuni possibili partenze di calciatori di rilievo come Pandev, Ledesma, De Silvestri. Invece, la società della famiglia Sensi è giunta all’ennesima puntata della “telenovela” della possibile cessione: stavolta è il turno della cordata Fioranelli. Su entrambe pesa lo stato debitorio, su cui la Consob ha imposto la comunicazione mensile al mercato. L’ultima è quella relativa allo scorso maggio: oggi si inizia a esaminare l’indebitamento della Lazio, pari a 114,37 milioni, in calo di 1,36 milioni rispetto ad aprile. Si deve sottolineare che, come espresso dal professore Alfredo Parisi in un suo recente studio sulle società di calcio quotate, entrambe presentano informazioni disomogenee. «Mentre per la Lazio il rispetto della norma regolamentare appare solo formale – scrive Parisi – e non consente alcuna approfondita valutazione, per la Roma l’analisi si presenta dettagliata e diversificata».

Stando sempre alle comunicazioni mensili Consob, la società biancoceleste è riuscita a calare il suo indebitamento soprattutto grazie alla riduzione degli importi dovuti alle altre società di calcio (indicate come “Enti settore specifico”), passate dai precedenti 7,86 a 5,88 milioni. La Lazio continua a pagare regolarmente la transazione con il fisco, stabilita in 23 anni: al riguardo, restano da pagare ancora 85,58 milioni. L’attenzione va posta in modo particolare all’aumento dello somme scadute, passate dai 10,87 milioni di aprile agli 11,44 milioni di maggio. Ciò è avvenuto a causa dell’incremento di quelle dovute al personale da 1,26 a 1,30 milioni: la società non effettua una specifica degli importi dovuti, ma è presumibile che siano per la quasi totalità dovute ai tesserati. L’ammontare totale che deve ancora essere erogato al personale, alla data del 31 maggio scorso, è pari a 4,61 milioni. Crescono anche gli importi scaduti verso i fornitori: da 5,06 a 5,36 milioni. L’ammontare complessivo, dovuto sempre alla fine di maggio, è di 9,57 milioni.

Marco Liguori

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L'indebitamento della SS Lazio al 31 maggio 2009 (fonte: comunicazione della società alla Consob disponibile sul sito www.sslazio.it)

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il pallone in confusione

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