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mercoledì 19 agosto 2009

ESCLUSIVO/Visita della Gdf alla Juve, contestati «importi rilevanti»

“Il pallone in confusione” lo ha scovato nel comunicato stampa del 9 agosto scorso della Vecchia Signora. In esso si riporta che le Fiamme Gialle hanno concluso il 23 luglio scorso l’accertamento iniziato un anno fa e hanno contestato «violazioni, per importi rilevanti, delle norme fiscali su alcune operazioni relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori» e «ai compensi corrisposti ad intermediari prestatori di servizi»

Dopo un anno, la Guardia di Finanza ha terminato la sua “visita” nella sede della Juventus. Per la precisione, essa era iniziata negli uffici di Corso Galileo Ferraris il 3 luglio scorso. “Il pallone in confusione” lo ha notato nel comunicato stampa della società bianconera del 6 agosto scorso sui dati di bilancio al 30 giugno 2009. Le Fiamme Gialle si legge nella nota bianconera, hanno «concluso in data 23 luglio 2009 l’accertamento relativo alle annualità dal 2001/2002 al 2007/2008, rilasciando in pari data il processo verbale di constatazione». In esso, si legge sempre nel comunicato della Vecchia Signora, «sono state contestate pretese violazioni, per importi rilevanti, delle norme fiscali su alcune operazioni relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, ai compensi corrisposti ad intermediari prestatori di servizi, nonché ad altre fattispecie minori». La Juventus non ha comunicato a quanto ammontano gli importi delle violazioni delle contestazioni della Gdf, nè le somme relative alle eventuali sanzioni pecuniarie e neppure quali tipi di tributi sarebbero stati eventualmente violati. Traducendo dal linguaggio burocratico, le presunte violazioni riguardano essenzialmente operazioni di calciomercato e le eventuali plusvalenze sulla vendita dei “cartellini” dei giocatori.
La Juventus aveva dato notizia dell’accertamento della Gdf già un anno fa nella relazione sulla gestione del bilancio chiuso al 30 giugno 2008. Nel documento evidenzia che «ha avuto luogo l’accesso» presso la sede sociale «al fine di eseguire una verifica sostanziale a carattere generale ai sensi e per gli effetti degli art. 32 e 33 del Dpr n.600/73, art. 51 e 52 del Dpr n.633/1972 e dell’art.35 della legge n.4/1929». Le leggi richiamate dalla società calcistica di Casa Agnelli riguardavano i poteri della Gdf sul controllo delle dichiarazioni dei redditi e su quella dell’Iva.
La vicenda sicuramente non finisce qui e avrà uno strascico presso le Commissioni Tributarie. La Vecchia Signora è infatti determinata a impugnare tutte le contestazioni mosse dai Finanzieri. «La società ritiene di avere sempre ottemperato alle norme vigenti – conclude il comunicato della Juve – e si avvarrà dei diritti previsti dallo statuto del contribuente (Legge 212/2000) facendo valere, ove necessario, le sue difese nei modi e termini previsti dalla legge».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita, anche in modo parziale, soltanto dietro citazione della fonte "il pallone in confusione")

Clicca qui per leggere l'articolo di un anno fa sulla visita della Gdf alla sede della Juventus

domenica 2 agosto 2009

Barcellona sulla via del risanamento dei debiti

Il club blaugrana  ha già rimborsato l'85% del debito contratto con gli istituti finanziari

Il Fútbol Club Barcelona è un’associazione privata di persone fisiche, senza scopo di lucro, con personalità giuridica propria e capacità di agire, costituita il 29 novembre del 1899. Il fondatore fu lo svizzero Joan Gamper. Tra gli scopi di questa associazione c’è soprattutto la promozione dell’attività calcistica e dello sport in generale, la partecipazione a competizioni e la promozione di manifestazioni fisico-sportive per i suoi soci e, se del caso, per il pubblico in generale.

Durante la stagione 2007/2008 il Fútbol Club Barcelona ha raggiunto la cifra record di 163.000 soci. La “Junta” ossia il consiglio di amministrazione è presieduto da Joan Laporta i Estruch.

Il 12 giugno 2008 era stata presentata una mozione di sfiducia contro il consiglio di amministrazione, che si è discussa il 6 luglio 2008, senza raggiungere il quorum del 66,6%, necessario per indire nuove elezioni.

Il Barcellona pensa alla ristrutturazione dello Stadio “Camp Nou”. Il prestigioso studio di architetti Norman Foster & Partners sarà il responsabile del progetto di ristrutturazione del Camp Nou.

Anche se il nuovo stadio rispetterà la struttura di base risalente al 1957, l'aspetto esterno sarà diverso. In termini di capacità, è previsto un aumento 10.000 posti. Si stima che il costo del progetto sarà pari a circa 250 milioni di euro, anche se i costi effettivi non si potranno conoscere fino a quando non sarà approvato il progetto definitivo.

Dalla lettura del bilancio al 30 giugno 2008 si ha la sensazione che tra i punti di forza del Barcellona ci sia l’alto tasso di fidelizzazione dei suoi sostenitori, i quali finanziano il club sia nelle veste di soci che nella veste di semplici tifosi abbonati. L’indebitamento a breve è elevato e determina un circolante netto negativo. Il Barcellona ha anche un’elevata incidenza dei ricavi anticipati pluriennali sul capitale investito pari al 20% circa. Comunque l'indebitamento netto è sceso da 218 milioni di euro del 30 giugno 2007 a 190 milioni di euro del 30 giugno 2008.

Dobbiamo evidenziare che il patrimonio immobiliare del club si è rafforzato, investendo 26,2 milioni di euro e che sono di proprietà lo stadio “Camp Nou”,  il palazzetto dello Sport “Palau Blaugrana”, altri edifici e terreni.

Il Patrimonio Netto è positivo per 12,8 milioni di euro, si pensi che nel 2003 era negativo per 75,3 milioni di euro.

LO STATO PATRIMONIALE

Il totale delle attività al 30 giugno 2008 ammonta a 455,7 milioni di euro  segna un incremento del 14,70% rispetto ai 397,3 milioni di euro del 30 giugno 2007.

Le immobilizzazioni nette sono presenti per 284,6 milioni di euro (277,7 al 30/06/2007) e incidono sul totale dell’attivo per il 62,45% (69,9% nel 2007).

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali per diritto alle prestazioni sportive dei giocatori di tutti i settori ammonta complessivamente a 100,8 milioni di euro (122,9 milioni al 30/06/2007). Per quanto riguarda il settore calcio si registra un valore lordo di 181,8 milioni di euro con un fondo ammortamento pari a 84,3 milioni di euro; per il basket il valore lordo della rosa dei giocatori è di 6,7 milioni di euro con un fondo ammortamento di 4,5 milioni di euro; per la pallamano si ha un valore lordo di 1,4 milioni di euro e un fondo di 0,9 milioni di euro; per i giocatori di hockey del Barcellona il valore lordo è di 936 mila euro con un fondo di 322 mila euro. Per l’esercizio 2007/2008 l’investimento nell’acquisto di giocatori è stato di 44.173 migliaia di euro, di cui 43.060 migliaia di euro per calciatori.

Le altre immobilizzazioni immateriali sono presenti per 2,8 milioni di euro (1,9 nel 2007).

Le immobilizzazioni materiali espongono un valore netto contabile di 139,9 milioni di euro (121,1 nel 2007). Il valore lordo degli stadi è di 134,7 milioni di euro con un fondo di ammortamento di 41,7 milioni di euro. E’ presente la voce “altri terrenio ed edifici” per un valore lordo di 45,7 milioni di euro e un fondo ammortamento di 7,2 milioni di euro.

Le immobilizzazioni finanziarie ammontano a 41,1 milioni di euro (31,8 milioni nel 2007). Tra le immobilizzazioni finanziarie sono allocati i crediti fiscali da compensare per l’importo di 22,2 milioni di euro. Inoltre, tra queste immobilizzazioni sono ricompresi i "Crediti verso gli organismi sportivi” per 9,4 milioni di euro, che si riferiscono principalmente a crediti a lungo termine derivanti dalle vendite dei diritti allE prestazioni dei giocatori Giovani Dos Santos ceduto al Tottenham Hotspur, plc. e Gianluca Zambrotta ceduto al Milan. Tali crediti ammontano rispettivamente all’importo di 4.905 e 4.500 migliaia di euro. 
Il totale dell’attivo circolante segna 153,2 milioni di euro con un aumento del 53,05% rispetto ai 100,1 milioni del 30/062007. L’attivo circolante è composto da rimanenze per 164 mila euro, crediti per 143 milioni (96,8 nel 2007), attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni per 5,2 milioni, disponibilità liquide per 4,6 milioni (2,7 nel 2007), ratei e risconti attivi a bre per 147 mila euro. Tra i crediti a breve si segnalano 10 milioni nei confronti del Chelsea per Deco, 4,5 milioni nei confronti del Milan per Zambrotta, 1,5 milioni nei confronti del Tottenham per Giovani Dos Santos. Inoltre, tra i crediti spicca la voce riguardante i crediti per la trasmissione di programmi sportivi e televisivi per 83,4 milioni di euro (60 milioni nel 2007).

I risconti attivi pluriennali ammontano a 17,9 milioni di euro (19,5 nel 2007).

Dal lato del passivo è evidenziato un patrimonio netto positivo per 12,8 milioni di euro (2,7 milioni al 30/06/2007), che rappresenta il 2,81% del capitale investito.

I debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a  43,8 milioni di euro (70,3 milioni nel 2007), di cui 39,8 milioni di euro per debiti verso organismi sportivi classificati con scadenza oltre l’esercizio successivo. I debiti verso istituti finanziari a lungo termine presenti nella situazione al 30 giugno 2007 e ammontanti a 13,8 milioni di euro sono diventati debiti a breve nella situazione al 30/06/2008.

I debiti a breve sono esposti per 217,9 milioni di euro con un incremento del 15,97% rispetto ai 187,9 milioni di euro del 30/06/2007. L’incidenza dell’indebitamento a breve sul capitale investito è del 47,82%. Tra questi debiti annoveriamo i debiti verso le banche per 14,1 milioni di euro (26,1 nel 2007); altri debiti per 65,1 milioni di euro (48,2 nel 2007); altri debiti non commerciali per 138,1 milioni di euro (112,3 nel 2007); 524 mila euro per ratei e risconti passivi a breve. I debiti bancari a breve presenti nella situazione al 30 giugno 2007 per l’importo di 26,1 milioni di euro sono stati rimborsati durante l’esercizio 2007/2008. Pertanto l’indebitamento verso istituti creditizi al 30 giugno 2007 ammontava a 39,9 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2008 si è ridotto a 14,1 milioni di euro. Il Barcellona ha già rimborsato l'85% del debito contratto con gli istituti finanziari: il piano di ammortamento del prestito era con scadenza ottobre 2008. Gli indici di indebitamento del club sono migliorati: il rapporto debiti finanziari/EBITDA è passato da 0,6 a 0,2, il rapporto debiti finanziari/attivo si è ridotto dal 10% al 3%. La voce altri debiti non commerciali a breve comprende i debiti con organismi sportivi per 45,7 milioni di euro (40,3 nel 2007). Al 30 giugno 2008 l’Arsenal vantava un credito di 12 milioni di euro per la cessione di Henry, il Mallorca 9 milioni per Eto’o, il Real Zaragoza 6 milioni per Gabriel Milito; il Villareal 5,9 milioni di euro per Caceres , il Lione 5 milioni per Abidal e risultavano non pagati ancora i cartellini di Touré (Monaco 2,3 milioni) , Gudjohnsen (Chelsea 3 milioni), Piqué (Manchester United 2,5 milioni). Invece al 30/06/2007 la Juve vantava ancora un credito di 9,5 milioni di euro per la cessione di Zambrotta, pagato nell’esercizio 2007/2008. La voce debiti verso organismi sportivi è presente, come detto sopra, anche tra i debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo. Al 30/06/2008 l’Arsenal vantava un credito di 12 milioni di euro per la cessione di Henry, il Lione 5 milioni per Abidal, il Real Zaragoza 5 milioni per Gabriel Milito; il Villareal 10,6 milioni di euro per Caceres; il Monaco 4,5 milioni di euro per Touré, il Manchester United 2,5 milioni per Piqué. I debiti a breve per ritenute fiscali e previdenziali ammontano a 29,7 milioni di euro (23 nel 2007). I debiti verso il personale (“Remuneraciones pendientes de pago”) ammontano a 53,1 milioni di euro (46,9 nel 2007), di cui 48,8 milioni verso il personale sportivo.

Gli accantonamenti ai fondi rischi sono notevoli e registrano la cifra di 89,9 milioni di euro (74,3 milioni nel 2007) con un incremento del 21%, riguardano accantonamenti per contenzioso fiscale per circa 60 milioni, per oneri di urbanizzazione di terreni e per un contenzioso in materia di diritti Tv.

I risconti passivi pluriennali ammontanti a 91,3 milioni di euro, con un incremento del 32% rispetto ai 62,1 milioni del 2007,  riguardano varie tipologie di ricavi anticipati di competenza di esercizi successivi.

IL CONTO ECONOMICO

Il fatturato per l’esercizio 2007/2008 raggiunge la cifra di 308,8 milioni di euro con un incremento di 18,7 milioni di euro rispetto ai 290,1 milioni di euro dell’esercizio 2006/2007, ossia registra un aumento del 6,45%.

Le fonti che hanno generato il fatturato di 308,8 milioni di euro sono le seguenti:

Proventi da Soci per 17,1 milioni di euro con un aumento di 1 milione rispetto al 2006/2007;

Ricavi da stadio per 87,6 milioni di euro con un incremento di 7,3 milioni di euro;

Media per 116,2 milioni di euro con un incremento di 9,5 milioni di euro;

Marketing per 85,9 milioni di euro con un incremento di 0,1 milioni di euro;

Altri ricavi per 1,9 milioni di euro con un incremento di 0,7 milioni di euro.

Se consideriamo unitamente i proventi derivanti dalle quote sociali e i proventi derivanti dagli abbonamenti pari a 32,2 milioni di euro, la loro incidenza sul totale del fatturato è pari al 16% circa, che testimonia l’elevato tasso di fidelizzazione dei sostenitori del club.

Nei ricavi da stadio sono ricompresi i proventi derivanti dalla gestione del museo e dei palchi.

I costi operativi ammontano a 292,6 milioni di euro (270,6 nel 2007). La variazione subita è stata di 22 milioni di euro pari all’8,13%. Tra i costi operativi spicca il costo del personale che segna la cifra di 168,3 milioni di euro (154,4 milioni nel 2007), con un incremento del 9%. L’incidenza del costo del personale sul fatturato è del 54,50% (53,22% nel 2007). Nella relazione di gestione si evidenzia invece che il tasso di incidenza dei soli “costi salariali sportivi” sul fatturato, escludo il personale non sportivo, è del 52,65% e si è mantenuto sotto il 55% considerato come l’indicatore di riferimento da Deloitte & Touche.

Gli ammortamenti per i diritti alle prestazioni sportive dei giocatori ammontano a 45,4 milioni di euro (40,3 milioni nel 2007) e segnano un incremento del 12,66%.

Tra i costi operativi ammontanti a 60,9 milioni di euro vengono ricompresi gli importi sostenuti dal Club in materia di diritti immagine di giocatori e allenatori, per un importo di 10.563 migliaia di euro, che non vengono allocati tra i costi del personale.

Il risultato operativo è positivo per 16,2 milioni di euro (19,5 milioni di euro nel 2006/2007).

I proventi finanziari ammontano a 573 mila euro, mentre nell’esercizio 2006/2007 ammontavano a 608 mila euro.

Gli oneri finanziari ammontano a 8,6 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2006/2007 ammontavano a 6,8 milioni di euro.

Il reddito ordinario, ossia il risultato prima della gestione straordinaria e delle imposte, è positivo per 8,2 milioni di euro (13,3 milioni di euro nel 2007).

I proventi straordinari della stagione 2007/2008 ammontano a 25 milioni di euro (8,4 milioni nel 2007), dovute soprattutto per le plusvalenze legate al trasferimento di giocatori.

Gli oneri straordinari  sono stati elevati a causa principalmente di accantonamenti per rischi potenziali relativi al contenzioso nel settore audiovisivo ed ammontano a 24,6 milioni di euro (12,9 nel 2007).

Il risultato prima delle imposte è positivo per 8,6 milioni di euro, in linea con quello dell’esercizio precedente pari a 8,8 milioni di euro.

Nell’esercizio 2007/2008 le imposte sul reddito evidenziano in bilancio un segno negativo a causa della presenza di rettifiche positive per deduzioni fiscali portate a nuovo e allocate tra le immobilizzazioni finanziarie.

L’utile netto è di 10,1 milioni di euro e segna un incremento di 3,3 milioni di euro rispetto ai 6,8 milioni evidenziati nell’esercizio 2006/2007.

OBIETTIVI 2008/09 
Nel bilancio di previsione 2008/2009 l’obiettivo di fatturato è fissato alla cifra di 380 milioni di euro. Per quanto riguarda i costi, il budget previsto è di 355 milioni di euro. Pertanto l’utile operativo previsto è di 25 milioni di euro con un risultato prima delle imposte di 15 milioni di euro.

Luca Marotta

jstargio@gmail.com

Riproduzione riservata, consentita, anche in modo parziale, soltanto dietro citazione della fonte "il pallone in confusione"

lunedì 27 luglio 2009

Ecco luci e ombre della revisione del Tas su Mannini e Possanzini

L’avvocato Fabio Turrà spiega in esclusiva a "il pallone in confusione" il contenuto delle 21 pagine dell’ultima sentenza che ha sancito l’assoluzione dei due calciatori

Mannini e Possanzini sono stati assolti. Ha avuto così termine oggi davanti al Tribunale Arbitrale per lo Sport la lunga telenovela della squalifica dei due atleti iniziata un anno e mezzo fa, quando militavano insieme nel Brescia, a causa della loro inadempienza nel presentarsi in ritardo ai medici del Coni per il controllo antidoping: entrambi erano “puliti” da qualsiasi sostanza proibita. L’organismo giudicante di Losanna ha messo la parola fine smentendo però anche se stesso per le diverse decisioni precedenti: è questo il succo delle 21 pagine della sentenza, esaminate in esclusiva per “Il pallone in confusione” dall’avvocato napoletano Fabio Turrà.

Avvocato Turrà, qual è la sua opinione sulla sentenza del Tas sul caso Mannini/Possanzini?
«Devo esprimere le mie perplessità sulla "revisione" della sentenza n.2008/A/1557 emessa dal Tas. Nella mia precedente intervista a “il pallone in confusione” (clicca qui per leggerla) dissi che la sentenza, seppur ingiusta visto che Mannini e il suo ex compagno di squadra Possanzini erano completamente innocenti, in quanto "puliti" al test antidoping, era "giuridicamente ineccepibile". Purtroppo non si può dire altrettanto di quella che ne ha disposto la revisione.
Perché?
«Per cominciare, la richiesta di revisione avrebbe potuto essere esaminata dalla Corte internazionale solo quando le parti soccombenti in causa, in questo caso la Figc e il Coni, oltre ai due giocatori, avessero potuto contribuire con elementi nuovi di cui non potevano essere a conoscenza in epoca precedente all'emissione della sentenza da riesaminare o di cui non potevano oggettivamente dare prova in quell’epoca».
Può spiegare le criticità?
«La prima si può rinvenire nel fatto che nello statuto e nei regolamenti del Tas non è codificata in alcun modo la possibilità di riapertura di un processo per "revisione". Dunque la sentenza odierna, oltre a destare scalpore, è destinata, come dicono gli esperti del diritto, a fare "giurisprudenza": in altre parole, essa potrà essere invocata, in futuro, come rilevante precedente giudiziario per la riapertura di casi ormai chiusi con sentenze definitive. Chi pratica le aule dei Tribunali (a tutti i livelli, non solo quelli sportivi) sa quanto difficile sia riaprire un caso ormai chiuso con sentenza inappellabile: ebbene la Figc, in questo caso, ci è riuscita».
Sembra di capire che è un “pasticcio” giuridico…
«Proprio così, anche se si esamina la seconda criticità. Essa si deve rinvenire nel fatto che la Wada (NDR: l’agenzia internazionale antidoping) che, ricordiamo, aveva fatto appello al Tas perchè riteneva troppo blanda la sanzione di 15 giorni di sospensione dall'attività agonistica, inflitta ai due giocatori del Brescia dal Giudice di Ultima Istanza del Coni, chiedendo la condanna con una squalifica di due anni - poi dimezzata dal Tas, abbia di buon grado accettato di riaprire un caso chiuso a suo favore. Nella pratica forense, una tale disponibilità non la si rinviene praticamente mai, ed è facile immaginarne i motivi».
Ma come potrebbe essere successo tutto ciò?
«Stavolta la Wada, a distanza di pochissimo tempo dall'emissione della sentenza del Tas, non ha frapposto ostacoli, ovvero si è dimostrata disponibile ad un nuovo giudizio sugli stessi fatti: questa è la prova evidente che qualcosa deve essersi mosso, a livello internazionale, per "convincere" la Wada ad accettare la riapertura del processo. E' probabile, infatti, che la nostra Federazione, attraverso i suoi componenti più rappresentativi, abbia sollecitato i vertici europei e mondiali del calcio, per fare pressione sulla Wada e rendere possibile così la riapertura del caso».
E quindi Mannini e Possanzini sono stati assolti: esistono a suo parere altri punti oscuri?
«Per giungere a tanto sono state molte le anomalie processuali, come ad esempio citare testimoni la cui individuazione era possibile anche nel primo processo. A mio avviso, questa è la terza criticità ed è stata commessa dalle parti tutte e anche dalla Corte internazionale stessa che ne ha ammesso l’audizione, portando alla revisione della sentenza n.1557/2008 del Tas, di fatto rendendola inefficace e ridando validità a quella del Giudice di ultima istanza del Coni di squalifica per soli 15 giorni, peraltro già scontata dai due calciatori».
Per concludere, quali sono le conseguenze della “revisione”?
«Se da un canto ha reso possibile eliminare la palese ingiustizia derivante dall’allora squalifica inflitta, ha reso, almeno apparentemente, meno stringenti i dettami della normativa mondiale anti-doping e meno credibile l'operato del Tas che nella sentenza odierna arriva - impiegando ben 21 pagine - a smentire se stesso».
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

Per leggere la precedente intervista all'avvocato Turrà sul caso Mannini-Possanzini cliccare qui

domenica 26 luglio 2009

E' morto l'ex giocatore del Napoli, Italo Romagnoli

E' morto a Portici, in provincia di Napoli, all'età di 94 anni Italo Romagnoli, ex calciatore di Napoli, Fiorentina, Lazio e Pescara degli anni 40'. Romagnoli ha giocato in tutti i reparti ricoprendo addirittura il ruolo di portiere quando il regolamento non prevedeva ancora le sostituzioni. Ha indossato la maglia azzurra dal 38' al 40' e a fine carriera nella stagione 1946/47.
Fonte: Tuttonapoli.net

Il pallone in confusione alza il velo sui conti 2008 del Real Madrid

Nell’esercizio chiuso al 30 giugno con un utile di 35,3 milioni si nota lo squilibrio a favore dell’indebitamento a breve rispetto al lungo termine; il calo di vendite nel settore merchandising di circa 10 milioni; lo scarso apporto di ricavi da Champions League per i cattivi risultati e la notevole presenza di proventi straordinari oggetto di contestazione nell’assemblea generale dei soci

La famosa squadra di calcio del Real Madrid fa parte di un gruppo composto da due società: Real Madrid Club de Fùtbol e Real Madrid Gestión de Derechos S.L..
Real Madrid Club de Fùtbol si costituì nel 1902 ed attualmente ha come oggetto principale la pratica e la promozione del calcio e del basket.
Real Madrid Gestión de Derechos S.L. si costituì nel 2004 e attualmente è controllata al 70% da Real Madrid Club de Fùtbol. Tale società ha come oggetto sociale l’amministrazione dei beni e dei diritti di cui sono titolari i suoi soci, la contrattazione per lo sfruttamento di una parte dei diritti di merchandising, dei diritti di immagine del club sportivo e dei giocatori, e di internet.
Real Madrid Club de Fùtbol è la controllante mentre Real Madrid Gestión de Derechos S.L. è la controllata.
L’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, chiude con un risultato positivo ed un patrimonio netto positivo. Da segnalare: lo squilibrio a favore dell’indebitamento a breve rispetto a quello a lungo termine; il calo di vendite nel settore merchandising di circa 10 milioni; lo scarso apporto di ricavi da Champions League per i cattivi risultati e la notevole presenza di proventi straordinari oggetto di contestazione nell’assemblea generale dei soci, riunitasi per l’approvazione del bilancio nel mese di dicembre 2008.
Comunque, bisogna anche evidenziare la proprietà dello stadio e di altri edifici, la sottovalutazione del parco giocatori e il notevole fatturato.

LO STATO PATRIMONIALE
Il bilancio consolidato del Real Madrid al 30 giugno 2008 espone un totale dell’attivo pari a 739,1 milioni contro i 668,2 milioni del 30/062007.
Le immobilizzazioni sono presenti per 528,4 milioni , mentre al 30 giugno 2007 ammontavano a 476,7 milioni , segnando un incremento del 10,85% . L’attivo circolante, che risulta pari a 208,6 milioni a fronte di 190,9 milioni del 30 giugno 2007, evidenzia un aumento del 9,27%. I ratei e risconti attivi pluriennali ammontano a 2,1 milioni (0,6 milioni nel 2007). L’attivo immobilizzato è pari al 71,49% del capitale investito.
Tra le immobilizzazioni vi è la presenza di Immobilizzazioni Immateriali “Sportive” rappresentate dai diritti di acquisto dei calciatori per l’importo netto di circa 201,7 milioni (86,7 al 30/06/2007); Altre Immobilizzazioni Immateriali per 11,4 milioni (0,3 milioni nel 2007); Immobilizzazioni Materiali per l’importo netto di circa 302,9 milioni (314,2 nel 2007) e Immobilizzazioni Finanziarie per 12,4 milioni (75,5 milioni nel 2007).
L’incremento delle immobilizzazioni immateriali è dovuto in parte all’’investimento nell’acquisto di giocatori, che per la stagione 2007/2008 è stato di 137,5 milioni , ma anche a “movimenti contabili”. Infatti era abitubine contabile del Real Madrid quella di ammortizzare completamente i costi del trasferimento dei giocatori nel momento dell’acquisizione, ma ,dal 1 luglio 2007, si è deciso di ammortizzare tali costi in base alla durata del contratto, pertanto si sono corretti i conti contabilizzando un incremento di immobilizzazioni per diritto di acquisto giocatori pari a 68,3 milioni , generando un provento straordinario corrispondente. Lo stesso discorso si è applicato per le altre immobilizzazioni immateriali riguardanti diritti e concessioni, generando un incremento nelle immobilizzazioni di 13,3 milioni con relativo provento straordinario. Secondo i critici, tra cui Martinez Bravo portavoce di un gruppo oppositore al presidente Ramon Calderon (dimessosi in gennaio per presunte illegalità avvenute nella sua rielezione nel dicembre precedente), anche se ciò permesso dalla normativa spagnola, si è trattato ugualmente di un “trucco contabile” usato per mascherare una perdita di 50 milioni . Tale operazione ha generato anche implicazioni fiscali con il ricalcolo delle imposte relative agli esercizi precedenti.
Lo stadio è iscritto a bilancio per un valore lordo di 281,7 milioni e risulta ammortizzato per 35 milioni , in considerazione di una previsione di 50 anni di vita utile del bene. E’ presente in bilancio la voce “altri terreni e costruzioni” per un valore lordo di 39,8 milioni ammortizzata per 8 milioni , in considerazione di una previsione di 35 anni di vita utile del bene.
L’attivo circolante è composto da rimanenze per 1,5 milioni (1,4 nel 2007); crediti per 119,4 milioni (89,6 nel 2007); attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni per 83,9 milioni (84 nel 2007); Disponibilità liquide per 0,8 milioni (14,4 nel 2007); risconti attivi a breve per 3 milioni (1,5 nel 2007).
Dal lato del passivo è presente un patrimonio netto positivo per 176,3 milioni con un incremento del 25,04% rispetto ai circa 141 milioni del 30 giugno 2007; debiti a breve per circa 331,3 milioni con un incremento del 18,11% rispetto ai 280,5 milioni registrati al 30 giugno 2007; debiti a lungo termine per circa 180 milioni (206,8 milioni nel 2007) con un decremento del 12,96%; risconti passivi pluriennali per circa 31 milioni (16,2 milioni nel 2007) e fondi rischi per 20,5 milioni (23,7 al 30/06/2007).
I debiti a breve sono rappresentati da debiti commerciali per 62,9 milioni ; debiti non commerciali per 183,7 milioni e risconti passivi per ricavi anticipati di competenza dell’esercizio successivo per 84,6 milioni (41,9 milioni nel 2007).
Tra i debiti a breve definiti “non commerciali” sono esposti i debiti verso le società sportive per trasferimento giocatori per 69,4 milioni ; debiti verso la Pubblica Amministrazione per IVA, imposte e debiti previdenziali per 15,4 milioni ; debiti verso fornitori di immobilizzazioni per 26,4 milioni (37,6 nel 2007); debiti per imposte differite per 13,6 milioni, debiti verso il personale per 58,9 milioni (57,3 nel 2007).
L’indebitamento a breve è meritevole di attenzione perché è pari al 44,82% del capitale investito e se consideriamo l’incidenza dei ricavi anticipati sul capitale investito è pari all’11,44%, in altri termini l’11,44% del capitale investito è finanziato da ricavi di esercizi futuri incassati anticipatamente.

CONTO ECONOMICO
Il totale dei ricavi ammonta a 365,8 milioni mentre al 30 giugno 2007 ammontavano a 350,9 milioni , l’incremento è del 4,25%.
I Ricavi operativi sono composti da: ricavi da stadio e soci per 115,9 milioni (94,4 nel 2007), che segnano un incremento del 22,78%; ricavi da amichevoli e competizioni internazionali per 17,2 milioni (17,5 nel 2007), che segnano un decremento dell’1,71% e incidono sul totale dei ricavi per il 4,7%; diritti tv per 118,5 milioni (114,8 nel 2007) con un incremento del 3,22%; Ricavi da attività di marketing per 114,2 milioni (124,2 milioni nel 2007), con un decremento dell’8,05%.
I costi operativi ammontano a 351,6 milioni (322,8 nel 2007) e segnano un incremento dell’8,92%.
Tra i costi operativi si segnala il costo del personale ammontante a 167,1 milioni (167,4 milioni nel 2007) pari a circa il 45,68% dei ricavi operativi (47,71% nel 2007).
Il costo del personale del settore calcio ammonta a 140 milioni , quello del basket a 17,8 milioni, mentre il personale delle strutture costa 9,2 milioni .
Gli ammortamenti ordinari ammontano a 82,3 milioni contro i 38 milioni del 30 giugno 2007, registrano un aumento di 44,3 milioni .
Il risultato operativo espone un risultato positivo di 14,2 milioni , in diminuzione del 49,47% rispetto ai 28,1 milioni registrati nell’esercizio 2006/2007.
Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 1,8 milioni (2,5 milioni nel 2007)
Pertanto il risultato ordinario, ossia prima della gestione straordinaria e delle tasse, rimane positivo per 12,4 milioni (25,6 milioni nel 2007), comunque in diminuzione del 51,56%.
I proventi straordinari ammontano a 107 milioni (38 milioni nel 2007), di cui 21,2 milioni per le plusvalenze derivanti da cessioni giocatori (35,6 nel 2007) e 85,8 milioni per altri proventi straordinari (2,3 milioni nel 2007) derivanti dal ripristino degli ammortamenti per immobilizzazioni immateriali.
Gli oneri straordinari ammontano a 68 milioni (19,9 nel 2007), di cui 9,5 per minusvalenze sulla cessione dei giocatori; 21,9 milioni per una sentenza sfavorevole in un contenzioso fiscale relativo al periodo 1996-1999; 2,3 milioni come accantonamento a fondo rischi sempre per sanzioni fiscali. Tra gli oneri straordinari figura anche l’importo di 21,3 milioni dovuto al ripristino per competenza della cessione dei diritti di opzione, riguardanti alcuni diritti in materia di audiovisivi e pubblicità, che furono messi a ricavo per intero. Questo importo è stato corrispondentemente allocato in una voce dei risconti passivi.
Come conseguenza il risultato della gestione straordinaria è positivo per 39 milioni (18 nel 2007) che determina un risultato lordo d’esercizio prima delle imposte pari a 51,4 milioni , mentre al 30 giugno 2007 era pari a 43,7 milioni.
Detratte le imposte pari a 16,1 milioni (8,5 milioni nel 2007) si ottiene un utile netto di esercizio di 35,3 milioni (35,2 milioni nel 2007).
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
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venerdì 24 luglio 2009

De Laurentiis e Lavezzi: fine di un idillio?

Cosa accade all’ombra del Vesuvio? No, non sta esplodendo il celebre e temuto vulcano: è invece deflagrata la rottura tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e uno dei suoi giocatori più noti e amati dal pubblico, Ezequiel Lavezzi. Dopo un idillio durato due anni, ecco forse che sul film del campione argentino si sta per scrivere la parola “fine”. Un finale triste e amaro, che forse in tanti non si attendevano: ma, come si dice, tanto tuonò che piovve. Ci sono state altre occasioni in cui De Laurentiis aveva tuonato – come Giove Pluvio – contro il campione argentino: sembrava tutto finito e, invece, non è stato così. Considerata la “reprimenda” lanciata dal numero uno azzurro nella conferenza stampa di giovedì scorso, vorrei fare alcune ipotesi riguardo alle cause. Congetture del tutto personali, dettate più dalla ragione, che, per dirla con Edoardo Bennato «mi ha un po’ preso la mano», che da vere e proprie notizie raccolte qua e là, che peraltro sono molto difficili da reperire. Insomma, cercherò di dare una spiegazione a questo “giallo” napoletano.
Innanzitutto, non credo affatto che la sfuriata di De Laurentiis possa essere stata dettata da motivazioni irrazionali o da semplici comportamenti più o meno irriguardosi di Lavezzi. Invece, potrebbe essere accaduto che il fantasista avesse già un eventuale accordo con un'altra società: magari il presidente potrebbe averlo scoperto ed essere andato su tutte le furie. E tutto ciò potrebbe essere avallato da ipotetiche condizioni contrattuali, che consentirebbero al campione di poter lasciare il Napoli con relativa facilità. Non a caso in queste ultime ore si sono infittite le voci riguardanti l’interessamento di Milan e Inter. Si dirà: ma c’era già stato quello di Juventus e Liverpool, poi finito nel nulla. Però stavolta, alla luce del discorso di De Laurentiis, la situazione è diversa: è difficile, ma forse non impossibile, la riconciliazione. Tutto ciò è alla base dello sfogo di giovedì che umanamente è comprensibile: forse il presidente si è sentito “tradito” dal comportamento del suo giocatore e ha inveito contro di lui. Probabilmente sarebbe stato meglio “lavare i panni sporchi” in famiglia, chiudendo (se proprio fosse questa l’intenzione) la vicenda con un comunicato laconico in cui si annunciava la cessione di Lavezzi alla società “x” per la cifra “y”. Si sarebbe scatenata la caccia alle motivazioni, ma almeno la vicenda non avrebbe avuto il suo triste “the end”.
I tifosi sono al fianco del presidente, che ha dimostrato autorevolezza e decisione nella vicenda: per molti, il richiamo di De Laurentiis ai doveri contrattuali deve diventare un obbligo per tutti i suoi giocatori. Forse, aggiungo io, avrebbe dovuto già farlo in precedenza, quando Lavezzi aveva già dato segni d’insofferenza nel corso del campionato appena concluso: chissà, è sopraggiunto il fatto nuovo che ho spiegato in precedenza. Dunque, non ha più voluto transigere, così come forse non ha voluto cedere a ulteriori richieste economiche. Il giocatore percepisce 1,1 milioni di euro ed è legato contrattualmente alla società azzurra sino al 2013: nella media della serie A non è una cifra eccessiva. Su questo punto avanzerei una considerazione: il presidente avrebbe potuto usare la politica del bastone e della carota, magari utilizzando il pugno di ferro sul rispetto del vincolo, ma elevando (senza eccedere) la paga dell’argentino.
A molti sostenitori azzurri l’eventuale addio di Lavezzi recherà un gran dispiacere: è stato il giocatore che, dopo Maradona, ha fatto sognare i napoletani con le sue giocate fantasiose e le accelerazioni improvvise…a cosa penseranno, vedendolo giocare con un’altra maglia, magari contro il Napoli? Tutto ciò non fa bene all’atmosfera del gruppo che Donadoni sta cercando faticosamente di creare nel ritiro austriaco, amalgamando anche i nuovi acquisti, che fanno ben sperare per la prossima stagione. I due contendenti possono ancora ripensarci e fare un passo indietro. E’ quello che i tifosi, nonostante tutto, sperano.
Marco Liguori
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domenica 19 luglio 2009

Profondo rosso per la Red Football Shareholder Limited

La holding che controlla il Manchester United presenta al 30 giugno 2008 una perdita di 48 milioni di euro e un indebitamento netto per 780 milioni di euro

Red Football Shareholder Limited, è la società holding che controlla il Gruppo, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio del Manchester United. Essa è una società operante e registrata nel Regno Unito ed è il vertice più alto della catena di controllo con sede nel Regno Unito, ma a sua volta è controllata da Red Football Limited Partnership, una partnership a responsabilità limitata registrata nel Nevada (USA).
Nella relazione del presidente Malcolm Glazer (nella foto), si legge che i quattro elementi chiave della strategia di crescita del Gruppo sono i seguenti:
1. Consolidare i successi nel campo sportivo;
2. Trattamento dei tifosi come clienti;
3. Sviluppo del brand (marchio) a livello mondiale;
4. Lo sviluppo dei diritti mediatici del club.
Red Football Shareholder Limited controlla direttamente Red Football Joint Venture Limited (Holding company) e indirettamente Red Football Limited (Holding company), ed altre società tra cui Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica). Tra le controllate esistono società che operano nel settore dei media, nel settore immobiliare e nel settore alberghiero.
Ciò che caratterizza tale bilancio è l’enorme indebitamento, che determina un’incidenza di oneri finanziari determinante la situazione di perdita. E’ bene ricordare che tale situazione di indebitamento è dovuta quasi esclusivamente all’operazione di leverage buy out (ossia leva finanziaria) che permise ai Glazer di acquisire il club di calcio del Manchester United attraverso una società veicolo indebitata (Red Football Limited), che è stata consolidata nel Gruppo. Ovviamente un bilancio fortemente indebitato, come quello che esporremo in sintesi, deriva anche da una situazione di sottocapitalizzazione, ossia lo scarso apporto di mezzi propri. Questo è stato possibile finora anche perché i flussi di finanziamento derivanti dalla gestione operativa sono positivi per circa 88,2 milioni di sterline (98 milioni di euro) e il risultato d’esercizio prima degli oneri finanziari e tributari risulta anche esso positivo per 24.059 migliaia di sterline (26,7 milioni di euro circa). Da segnalare, inoltre, il forte incremento del fatturato del 21,97%.
Nell’esporre i dati utilizzeremo un cambio euro/sterlina pari a 0,90.
STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008, in sintesi mostra immobilizzazioni per774.976 migliaia di sterline (861 milioni di euro), un attivo circolante per 102.975 migliaia di sterline(114 milioni di euro), passività consolidate e passività a breve per complessive 841.862 migliaia di sterline (935 milioni di euro) e mezzi propri per 36.089 migliaia di sterline (40 milioni di euro). Di contro, lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007 in sintesi mostrava immobilizzazioni per 826.819 migliaia di sterline (918 milioni di euro), un attivo circolante per 87.975 migliaia di sterline (97 milioni di euro), passività consolidate e a breve per complessive 835.092 migliaia di sterline (927 milioni di euro) e mezzi propri per 79.702 migliaia di sterline (88 milioni di euro).
Nella sostanza i debiti sono aumentati dal 30/06/2007 al 30/06/2008 di circa 9 milioni di euro (+1% circa). E’ bene ribadire che i debiti per la maggior parte, 83% circa, riguardano passività consolidate, ossia a medio lungo termine.
Tra le immobilizzazioni immateriali emerge un notevole valore di avviamento pari a 421.453 migliaia di sterline (468 milioni di euro), nel 2007 ammontava a 451 milioni di sterline (501 milioni di euro). L’avviamento esposto è dovuto alla differenza tra valutazione al “Fair Value” e il valore di acquisto delle società controllate. Tale differenza viene ammortizzata in 15 anni.
Le immobilizzazioni immateriali nette relative alla rosa calciatori ammontano a circa 92.739 migliaia di sterline, nel 2007 risultavano pari a 123 milioni di sterline (circa 136,7 milioni di euro), registrando un decremento del 24,66%. Al 30/06/2008, il costo storico della rosa calciatori risulta essere 201,4 milioni di sterline (2007: 207,80) il valore del relativo fondo di ammortamento ammonta a 108,7 milioni di sterline (2007: 84,80).
Le immobilizzazioni materiali sono pari a 260.784 migliaia di sterline (289,7 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 251.958 migliaia di sterline.
I crediti entro l’esercizio sono esposti per 42.487 migliaia di sterline (47 milioni di euro), nel 2007 erano 23 milioni di sterline, quelli con durata superiore all’esercizio ammontano a circa 10.460 migliaia di sterline (circa 11 milioni di euro), nel 2007 erano 2 milioni di sterline. Le disponibilità liquide risultano pari a circa 49,7 milioni di sterline, nel 2007 erano 62,1 milioni di sterline, segnando un decremento di 12,4 milioni di sterline (13,7 milioni di euro) rispetto all’esercizio precedente.
CONTO ECONOMICO
Il conto economico al 30 giugno 2008 mostra un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (284,7 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2007 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro) con un aumento del 21,97% rispetto all’esercizio precedente .
I 256,2 milioni di sterline, tra cui è bene evidenziare che non sono ricomprese le plusvalenze da cessioni calciatori, provengono da tre fonti di entrate (dati in milioni di sterline):
- Gare 101,5 (92,5 nel 2007), con un’incidenza del 39,62% sul totale (44,05% nel 2007)
- Media per 90,7 (61,5 nel 2007) , con un’incidenza del 35,40 % sul totale (29,28% nel 2007)
- Attività commerciale per 64 (56 nel 2007) , con un’incidenza del 24,98% (26,67% nel 2007).
Il totale delle spese operative ammonta a 255.313 migliaia di sterline (283,6 milioni di euro), nel 2007 era pari a 202.962 migliaia di sterline (circa 225 milioni di euro). Tra di esse si segnala il costo del personale per 121.080 migliaia di sterline (nel 2007 il costo era di 92.310 migliaia di sterline) pari al 47,25% del fatturato, l’ammortamento della rosa calciatori per 35.481 migliaia di sterline, nel 2007 era 24.252 migliaia di sterline, l’ammortamento dell’avviamento per 35.258 migliaia di sterline, nel 2007 ammontava a 34.933 migliaia di sterline e l’ammortamento delle altre immobilizzazioni per 8.720 migliaia di sterline, nel 2007 ammontava a 9.086 migliaia di sterline. Al 30 giugno 2008 il personale del gruppo contava 544 unità di cui 68 calciatori, al 30 giugno 2007 invece erano 449 unità di cui 63 calciatori.
L’eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 21.831 migliaia di sterline (24,2 milioni di euro), nel 2007 era 11.760 migliaia di sterline (circa 13 milioni di euro).
Il risultato dell’esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte risulta positivo per 24.059 migliaia di sterline (26,7 milioni di euro), nel 2007 era positivo per 18.606 migliaia di sterline (circa 20,6 milioni di euro) con un incremento del 29,31%.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 68.839 migliaia di sterline (circa 76,4 milioni di euro), nel 2007 ammontavano a 81.181 migliaia di sterline (circa 90,2 milioni di euro), con una riduzione del 15,20%.
La perdita del periodo risulta essere pari a 42.966 migliaia di sterline (circa 47,7 milioni di euro), nel 2007 ammontava a 58.156 migliaia di sterline (circa 64,6 milioni di euro), con una riduzione del 26,12%.
RENDICONTO FINANZIARIO
La variazione delle disponibilità liquide è stata negativa per 12.384 migliaia di sterline (13,7 milioni di euro), nel 2007 invece era positiva per 56.100 migliaia di sterline (circa 62,3 milioni di euro).
Questa variazione negativa si è registrata nonostante un flusso di cassa positivo generato dall’attività operativa per 88.195 migliaia di sterline (circa 98 milioni di euro) e dall’attività di finanziamento per un importo di 2.300 migliaia di sterline.
I deflussi sono stati determinati dall’attività di investimento che ha determinato un surplus di uscite per l’importo di 43.021 migliaia di sterline; dai costi inerenti il debito che hanno determinato un surplus di uscite per 58.732 migliaia di sterline, dalla tassazione che ha inciso con un flusso negativo di 205 migliaia di sterline e dall’attività di acquisto e cessioni di azioni per 921 migliaia di sterline.
IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2008 mostra un indebitamento netto pari a circa 699 milioni di sterline (circa 776,8 milioni di euro) in crescita rispetto ai 666 milioni di sterline dell’esercizio precedente (circa 740,8 milioni di euro) di circa il 4,87%.
Il 73% circa di questo indebitamento fa capo a Red Football Limited, ossia il veicolo utilizzato per l’acquisizione del club calcistico del Manchester United.
I prestiti bancari privilegiati ammontano complessivamente a 518.695.000 sterline (circa 576 milioni di euro) sono compresivi di oneri finanziari capitalizzati.
Tra i prestiti bancari privilegiati, 510.695.000 sterline (circa 567 milioni di euro) riguardano il debito contratto da Red Football Limited, per l’acquisizione del Manchester United. Tale debito comporta il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2,125% e il 5,00%. In base ad un accordo datato 16 agosto 2006, due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited risultano ancora garanti, con il loro patrimonio (che include l’Old Trafford), del debito privilegiato contratto dalla controllante Red Football Limited per la cifra di 567 milioni di sterline (nel bilancio dell’esercizio precedente erano garanti per 425 milioni di sterline). Per quanto riguarda la durata sono previsti termini medio-lunghi tra i 7 ei 10 anni a decorrere dalla data del contratto, ossia il 16 agosto 2006, con una vita media di 8,1 anni.
Tra i presititi bancari privilegiati, inoltre, troviamo anche un prestito bancario di 8 milioni di sterline facente capo a Alderley Urban Investments Limited, una controllata di Manchester United Limited. Tale prestito fa riferimento ad un contratto che prevede l’applicazione del tasso di interesse Libor maggiorato dell’1%. Di questi 8 milioni di sterline 3.801.000 sono rimborsabili in rate trimestrali da ottobre 2008 a luglio 2018 ed il saldo di 4.199.000 sterline deve essere rimborsato il 9 luglio 2018.
Oltre ai prestiti bancari privilegiati esiste un prestito chirografario per l’ammontare di 5 milioni di sterline, contratto per la quota di minoranza di MUTV (una controllata del Manchester United Limited).
Infine, troviamo una specie di debito mezzanino contratto in data 16 agosto 2006, sotto forma di PIK, che al 30 giugno 2008 risulta pari all’importo di 175.479.000 sterline, a causa della capitalizzazione degli interessi che sono maturati a tasso fisso nella misura del 14,25% annuo. La durata prevista del prestito è di 11 anni a decorrere dal 16 agosto 2006. Quest’ultimo debito riguarda Red Football Joint Venture Limited.
Luca Marotta
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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