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sabato 16 febbraio 2008

Quant'è bello rateizzare

Liberomercato 22 gennaio 2008 pagina 10

Calcio e tasse

Il Genoa rateizza 8 milioni di debiti Iva

Marco Liguori

Il Genoa ha ottenuto la dilazione del consistente debito Iva. Ciò è evidenziato nella relazione sulla gestione al bilancio al 30 giugno 2007 (in cui ha militato in serie B con promozione in A), chiuso con una perdita di 3,72 milioni di euro contro il rosso di 11,48 milioni del 2005/06. Il miglioramento è avvenuto grazie all’incremento della voce "proventi e oneri finanziari" passata da -1,7 milioni a 6,9 milioni, in cui spiccano compartecipazioni calciatori per 7,3 milioni.
Nella relazione si legge che il beneficio dilatorio era stato richiesto "all’Agenzia delle entrate al fine di rateizzare l’ingente debito per Iva non versata negli anni 2002, 2004 e 2005". La società presieduta da Enrico Preziosi ha ottenuto due distinte dilazioni, rispettivamente da 4 anni e mezzo e da 4 anni per un totale di 7,31 milioni. La prima "per quanto concerne l’anno di imposta 2002 per la somma di euro 2.124.151,23 comprensiva di capitale e interessi, il cui periodo di ammortamento, con cadenza mensile, è iniziato nel mese di dicembre 2006 e terminerà il mese di luglio 2011". Essa è stata garantita da fideiussione bancaria "rilasciata dapprima dalla Banca Carige di Genova e successivamente sostituita con una di identico importo rilasciata dalla Unicredit Banca di Impresa". Inoltre, "tale fideiussione è stata garantita dall’azionista di riferimento Enrico Preziosi srl".
La seconda rateizzazione è stata concessa, "per quanto concerne gli anni di imposta 2004 e 2005 per la somma di euro 5.180.142,14 comprensiva di capitale e interessi il cui periodo di ammortamento, con cadenza mensile, inizierà nel mese di novembre 2007 e terminerà il mese di ottobre 2011". La dilazione "è stata garantita da fideiussione bancaria rilasciata dalla Banca Carige". Nella relazione si segnala anche che la "fideiussione è stata garantita integralmente con denaro della società depositato su conto corrente vincolato presso la Banca Carige".
Per effetto della perdita di esercizio, già coperta per euro 2.600.000, il patrimonio netto risulta negativo per 217.266 euro. Nella tabella di quest’ultimo si legge che oltre al rosso 2006/07 vi sono anche 5,57 milioni di perdite relative al 2005/06 portate a nuovo. Stando al verbale dell’assemblea degli azionisti del 22 novembre scorso, l’azionista di maggioranza, Enrico Preziosi srl, ha effettuato la copertura della perdita dando mandato alla banca "affinché provveda entro la data odierna a versare l’importo necessario per la copertura delle perdite". Il consiglio di amministrazione ha deciso di convocare, dopo la campagna acquisti di gennaio, l’assemblea straordinaria per provvedere al rafforzamento patrimoniale. Riguardo a ciò, il collegio sindacale ha rilevato nella sua relazione "la necessità di un attento e tempestivo monitoraggio della situazione economica e patrimoniale, in modo da consentire nuovi eventuali interventi urgenti, qualora necessario".
Lo stato patrimoniale del Genoa presenta uno squilibrio debiti/crediti per 22,81 milioni. Lo stato debitorio ha raggiunto i 35,4 milioni (+60,03%): 6,65 milioni verso banche (principalmente Banca Carige), 5,53 milioni verso il fisco, 6,30 milioni per tributi oltre l’esercizio relativi alle dilazioni per l’Iva, 8,1 milioni verso società di calcio. Il conto economico presenta un aumento del 73% dei ricavi (pari a 29,4 milioni), che includono 6,1 milioni di plusvalenze calciatori che però per i criteri del Codice civile andrebbero posti nelle componenti straordinarie. Spiccano diritti tv per 5,3 milioni, contro 1,2 dell’esercizio precedente quando il Genoa era in serie C1.
I costi (39,8 milioni) sono lievitati del 48,6% e superano il valore della produzione per 10,5 milioni: senza plusvalenze e minusvalenze calciatori lo squilibrio sarebbe stato di 15,1 milioni.

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