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venerdì 20 marzo 2009

Hellas Verona: morto l'ex presidente Arvedi d'Emilei

E' morto Pietro Arvedi d'Emilei, ex presidente del Verona Hellas. Arvedi d'Emiliei, 77 anni, è deceduto nelle prime ore di stamani all'Ospedale di Borgo Trento, dove era ricoverato in Terapia Intensiva in seguito alle gravi ferite riportate in un incidente stradale sull'Autobrennero il 20 dicembre, a Mantova, mentre rientrava dalla trasferta del Verona a Cesena. L'anziano patron del Verona dopo due giorni era stato trasferito dall'ospedale ''Carlo Poma'' di Mantova al nosocomio veronese. Il giorno prima dell'incidente Arvedi aveva siglato l'impegno a vendere la società gialloblù, che poi ha portato alla cessione del Verona Hellas a Giovanni Martinelli.
Fonte: Ansa

lunedì 5 gennaio 2009

Hellas Verona: chiesto sostituto Arvedi per vendita società

Nuovo passo nella cessione del Verona Hellas. Il commercialista Giampaolo Fogliardi e l'avvocato Luca Giacopuzzi, incaricati da Pietro Arvedi (nella foto) di definire la vendita della società di calcio scaligera a Giovanni Martinelli, dopo la lettera d'intenti sottoscritta il 20 dicembre scorso (il giorno prima dell'incidente di cui è rimasto vittima Arvedi), oggi hanno rappresentato al Tribunale di Verona, la necessità, non differibile, di nominare un soggetto che rappresenti il conte Arvedi nel compimento delle operazioni per perfezionare la cessione della società. In un comunicato i professionisti spiegano che «si provvederà a riferire le ulteriori attività che verranno intraprese a tutela del conte Pietro Arvedi e in esecuzione degli impegni dallo stesso assunti, con l'auspicio che il tutto possa avere rapida definizione, anche allo scopo di dare continuità alla società Hellas Verona, stante la cessazione dall'incarico, per i già noti motivi di salute, di Nardino Previdi». Previdi infatti si è dimesso da amministratore unico della società gialloblù. Le condizioni di Arvedi, rimasto gravemente ferito in un tamponamento sull'Autostrada del Brennero lo scorso 21 dicembre, sono in lieve miglioramento . Il bollettino diffuso oggi dal direttore del Reparto terapia neurochirurgica dell'ospedale di Borgo Trento, Francesco Procaccio, spiega che Arvedi è cosciente e più partecipe. Il 79enne patron della squadra gialloblù ha respirato per un breve periodo senza il supporto del ventilatore. Il dottor Procaccio sottolinea che la capacità di movimento agli arti rimane molto modesta e limitata per ora alle mani. «Le condizioni generali - conclude il bollettino medico - sono relativamente stabili ma sempre molto delicate sia per le patologie preesistenti che per l'insorgenza di possibili complicanze dopo due settimane di terapia intensiva».
Fonte: Ansa

mercoledì 16 aprile 2008

La favola gialloblù a rischio

Liberomercato 16 aprile 2008 pagina 10

Bilancio in bilico

L’Hellas Verona davanti al bivio
tra fallimento e nuova proprietà

«In mancanza della certezza della ricostituzione ed adeguamento del capitale sociale per sostenere finanziariamente la gestione, si ritiene non esistano i ragionevoli presupposti di continuità aziendale». Questa frase della relazione del collegio sindacale al bilancio 2006/07, redatta lo scorso 18 gennaio dai tre membri da tempo dimissionari e sostituiti dall’assemblea dei soci il 15 febbraio scorso, testimonia lo stato di gravissima difficoltà in cui versa l’Hellas Verona, retrocesso in C1 nella scorsa stagione. La società scaligera, campione d’Italia nel 1984/85, rischia quindi di diventare l’ennesima vittima eccellente dell’era del calcio a scopo di lucro. Il collegio conclude affermando che «non è in grado di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio della vostra società alla data del 30 giugno 2007». Nella relazione è spiegato che il Verona, nonostante l’utile di 1,1 milioni di euro, «in considerazione delle perdite accumulate nei precedenti esercizi, si trova nelle condizioni previste dall’articolo 2446 del Codice Civile, avendo le perdite accumulate raggiunto il limite del terzo del capitale sociale». La situazione è grave nonostante la controllante Arilicense, posseduta dall’amministratore unico Pietro Arvedi d’Emilei, abbia provveduto alla parziale riduzione del passivo pregresso per 2,13 milioni. Arvedi ha percepito un compenso di 42.833 euro: il direttore generale ha ottenuto 41.335 euro.
Lo stato patrimoniale presenta crediti per 10,3 milioni e debiti per 12,4 milioni: tra questi, si segnalano 3,99 milioni dovuti alle banche, di cui 3,4 milioni a Unicredit Banca d’Impresa (+1,9 milioni sul 2006/07). In aumento da 195mila a 464mila le somme dovute al fisco: nella relazione sulla gestione si evidenzia la notifica dall’Agenzia delle Entrate di «avvisi di accertamento e irrogazione sanzioni volte al recupero a tassazione Irap delle plusvalenze da vendita calciatori per gli esercizi al 30 giugno 2002, 2003 e 2004». Il Verona ha incaricato un professionista per «proporre atto di adesione e/o ricorso tributario». Nella relazione si accenna anche al «saldo negativo di euro 0,6 milioni» della «gestione finanziaria vera e propria» dovuta «esclusivamente al ricorso al mercato bancario e all’accantonamento a fronte della perdita insita nel contratto derivato Irs». Quest’ultimo fu sottoscritto con Unicredit ed è stato rinegoziato nel corso di maggio «con l’obiettivo di contenere in via definitiva il rischio delle potenziali passività».
Ma. Lig.

giovedì 6 marzo 2008

derivati sull'Adige

LiberoMercato 7 novembre 2007

Swap anche nel calcio
Il caso del Verona


Marco Liguori
Clamoroso al Bentegodi, spuntano i derivati nel bilancio dell’Hellas Verona, in profonda crisi dopo essere precipitato all’ultimo posto del girone A della C1. Nella nota integrativa dell’ultimo bilancio disponibile in Camera di Commercio della società calcistica (2005/06, quando militava in B), firmato dall’ex presidente Giambattista Pastorello, è riportato un "contratto di Irs (Interest rate swap) variabile protetto" per un importo di 4 milioni di euro. La scadenza del derivato, sottoscritto con Unicredit, è fissata per l’11/2/2013: il testo riporta che "la valutazione mark to market dei predetti contratti" al 30 giugno 2006 è negativa per 775.700 euro. Nel documento è specificato che tale somma è stata coperta con un "fondo rischi per derivati, stanziato per la prima volta nel bilancio dell’esercizio 2003/2004, che accoglie l’onere derivante dalla valutazione in base ai tassi esistenti al 30/6/2006 dei contratti derivati stipulati dalla società". Nella tabella del fondo rischi, vi è specificato alla voce "fondo rischi per derivati" il saldo al 30 giugno 2005 per 449.882 euro: in seguito, dopo un accantonamento per 336.771 euro e un utilizzo per 10.953 euro, il saldo copre la passività di oltre 775mila euro dell’Irs.
Ma perché è stato sottoscritto il derivato? La spiegazione la fornisce la relazione sulla gestione del bilancio chiusosi con una perdita di 5,15 milioni e un patrimonio netto negativo di 2,68 milioni. In essa si legge che "la gestione finanziaria mostra un saldo negativo di circa 805mila euro dovuta principalmente al ricorso al mercato bancario e finanziario e all’accantonamento a fronte della perdita insita nel contratto derivato di Irs detenuto dalla società". Nella relazione è specificato che "tale contratto non è stato sottoscritto con finalità di copertura sul rischio di rialzo del tasso d’interesse, ma va letto in combinazione con un’operazione nel 2000/2001, quando si pensava ad un rialzo dei tassi e in realtà si era poi verificato un ribasso; per coprire la perdita generata da quella operazione si è posto in essere questa con l’obiettivo di minimizzare la perdita". Sempre al 30 giugno 2006, il Verona presentava un debito verso banche di 3,27 milioni: 1,5 milioni con Unicredit, 1,14 milioni con Banca Agricola Mantovana e 625mila con la Popolare di Vicenza.
La visura soci del Verona riporta ancora come socio di riferimento la P&P Sport Invest. In realtà, secondo il verbale di assemblea del 21 dicembre 2006 in cui è stata deliberata la copertura della perdita, era presente Pietro Arvedi d’Emilei "in qualità di amministratore unico della Arilicense srl" che possiede l’80% della società, ora anche amministratore unico del Verona. Secondo il bilancio al 31/12/06 della Arilicense, posseduta al 99,81% da d’Emilei, "il prezzo di acquisto" della quota "è stato fissato per euro 6950000". La Arilicense ha chiuso l’esercizio con una perdita di oltre 127mila euro: la voce "valore della produzione" è uguale a zero, mentre la differenza con i costi è negativa per quasi 22mila euro. La voce "debiti con le banche" presenta una somma di 5,35 milioni, tutta nei confronti di Unicredit Banca d’Impresa.
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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