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domenica 1 marzo 2009

I rebus di Reja? Un attacco pieno di problemi

Permettete una parola? Ieri sera il Napoli a Torino ha compiuto grandi passi avanti sul piano dell'impegno, ma non su quello del gioco. Contro una Juventus mediocre (come lo era stata mercoledì scorso contro il Chelsea in Champions League), la formazione di Reja ha giocato secondo i dettami del "facite ammuina": ossia, possesso palla, tentativi di attaccare la porta avversaria, senza però riuscire a tirare. Lo testimoniano le statistiche Panini Digital: gli azzurri hanno ottenuto un maggior possesso palla degli avversari (51%) e un superiore numero di palle giocate (529 contro 516). Il problema grave, che si manifesta da circa un mese, è rappresentato dai tentativi di tiro: appena cinque in tutto, di cui due verso Buffon, contro gli 11 dei bianconeri che ne hanno scagliato quattro verso Navarro. Uno di essi, tirato malamente da Marchisio è stato deviato da Blasi in porta: senza questo sfortunato tocco dell'azzurro, autore peraltro di un'ottima prestazione, il tiro sarebbe probabilmente finito fuori. Ma Marchisio ha almeno provato a tirare ed è stato premiato. E la Juve ha trovato tre punti semplicemente per questo episodio: e Ranieri ringrazia. Il Napoli può recriminare per il fuorigioco molto dubbio fischiato a Cannavaro nell'occasione del punto del pareggio realizzato da Lavezzi: ma la polemica è subito rientrata dopo le parole pronunciate dal direttore generale Pierpaolo Marino a fine partita. Ciò rappresenta comunque una macchia sulla buona direzione di gara dell’arbitro Ayroldi.
Dopo la sconfitta di ieri sera, emergono alcuni problemi in fase offensiva di non facile risoluzione, che Reja dovrà risolvere se vorrà riagguantare la sempre più lontana zona Uefa, sono due. Problemi che sono emersi soprattutto nel secondo tempo, quando il Napoli ha stretto la Juve nella sua metà campo, mutando l’atteggiamento iniziale difensivo, senza però alcun costrutto.
Innanzitutto si sente la mancanza di uomini d’area di rigore che possano intimorire le difese avversarie: questo ruolo sarebbe dovuto essere ricoperto da Denis, che sta dimostrando invece di non essere nè carne, nè pesce. L’argentino perde puntualmente i contrasti con gli avversari e non riesce a tirare: unica eccezione, il suo delizioso colpo di tacco per Hamsik su cui è uscito Buffon alla disperata. Mancano anche le discese in area di Lavezzi, che nelle ultime gare viene chiuso con puntualità dai difensori. Si sente inoltre la mancanza di giocatori di fascia che possano crossare per la testa di Denis o, quando si sgancia in avanti, di Cannavaro. Infine, nessuno degli azzurri ha provato a tirare anche da lontano: occorre un maggiore coraggio se si vogliono realizzare i gol che riporterebbero il Napoli al posto che gli compete, la qualificazione in Coppa Uefa.
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto
dietro citazione della fonte

domenica 1 febbraio 2009

Sintesi tv di Napoli-Udinese 2-2 e intervista a Reja (da You Tube)

Napoli, stadio "San Paolo", sabato 31 gennaio 2009 ore 18
22a giornata campionato serie A

NAPOLI-UDINESE 2-2 (2-2)
NAPOLI (3-5-2) - Navarro; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale; Dennis, Lavezzi. (Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pia'). All: Reja.
UDINESE - (4-4-2) - Handanovic; Ferronetti, Zapata, Coda, Lukovic; Asamoah, Inler, D'agostino, Isla; Di Natale (20' st Sanchez), Quagliarella (39' st Floro Flores). (Belardi, Felipe, Pasquale, Obodo, Pepe). All: Marino. Arbitro: Gervasoni. Marcatori: 24' pt Lavezzi (N), 26' pt Hamsik (N), 30' pt rig. Di Natale (U), 45' pt Quagliarella (U). Ammoniti: Lukovic (U), Quagliarella (U), Ferronetti (U).
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Angoli: 3-2 per l'Udinese. Recupero: 1' e 3'. Ammoniti: Quagliarella per proteste; Lukovic e Ferronetti per scorrettezze. Spettatori: 40.000.

Sintesi tv di Napoli-Udinese 2-2 (immagini Sky tratte da You tube)


Intervista nel dopo partita a Eddy Reja (da You tube)

venerdì 19 dicembre 2008

Amarcord 2007/08: sintesi tv Torino-Napoli 2-1 (da You tube)

Le immagini di Sky sono tratte da you tube

Torino, stadio Olimpico, 4 maggio 2008 ore 15

36a giornata campionato 2007/08 - dati tratti da www.archiviotoro.it

TORINO - NAPOLI 2-1 (1-0)
Torino: Sereni, Motta, Di Loreto, Lanna, Pisano, Corini; Diana (al 72' Recoba), Rosina (al 77' Franceschini), Zanetti (al 54' Grella), Di Michele, Stellone. A disposizione: Fontana, Barone, Lazetc, Ventola. All.: De Biasi.
Napoli: Navarro, Santacroce, Contini, Cupi (al 65' Garics), Mannini (all'81' Capparella), Blasi, Gargano, Hamsik, Domizzi, Bogliacino (al 62' Calaiò), Lavezzi. A disposizione: Iezzo, Grava, Montervino, Pazienza. All.: Reja.
Arbitro: De Marco di Chiavari.
Marcatori: Rosina 27' rig. (T), Contini 53' (N), Di Michele 57' (T).
Spettatori: 21.112 di cui 16.401 abbonati per una quota partita di 301.758 euro, più 4.711 paganti per un incasso di 101.890 euro.
Note: Prima della partita commemorato il 59° anniversario della scomparsa del Grande Torino con una sobria lettura dei nomi dei caduti di Superga. Per l'occasione la Curva Primavera ha offerto un'apposita coreografia. Ammoniti Corini, Blasi e Domizzi per gioco scorretto, Sereni e Hamsik per proteste, Stellone e Santacroce per comportamento non regolamentare. Calci d'angolo 7-3 per il Torino, recupero 0' pt, 5' st. Settore ospiti chiuso ai tifosi del Napoli cui era vietata la trasferta; vietata la vendita dei biglietti anche ai tifosi non residenti in Piemonte. Nel settore, presenti ugualmente circa 350 tifosi del Napoli. Il Torino torna al successo dopo 4 sconfitte consecutive (ultimo successo Catania-Torino 1-2), e 4 sconfitte consecutive in casa, tutte per 0-1 (ultimo successo Torino-Atalanta 1-0). Esordio stagionale per Ivan Franceschini dopo l'infortunio che l'ha tenuto fuori squadra sin dal precampionato e per il portiere del Napoli Navarro
Vedi anche Amarcord 1988/89: Torino-Napoli 0-1 (da You tube)

Sintesi tv di Torino-Napoli 2-1


domenica 14 dicembre 2008

Sintesi tv di Napoli-Lecce 3-0 (da You Tube)

Partita senza storia al San Paolo: il Lecce alza bandiera bianca davanti a un Napoli formato Champions. Le imagini Rai e Sky sono tratte da You Tube.

Napoli, stadio San Paolo, sabato 13 dicembre 2008 ore 20.30

NAPOLI-LECCE 3-0
Napoli (3-5-2): Iezzo; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (36' pt Pazienza), Mannini (22' st Aronica); Lavezzi, Denis (36' st Zalayeta). In panchina: Navarro, Santacroce, Russotto, Bogliacino. Allenatore: Reja.
Lecce (4-4-1-1): Benussi; Polenghi (1' st Angelo), Schiavi, Esposito, Giuliatto; Munari (st 18' Ariatti), Giacomazzi, Caserta, Vives (29' st Antunes); Castillo, Tiribocchi. In panchina: Rosati, Cacia, Diamoutene, Konan. Allenatore: Beretta.
Arbitro: Valeri di Roma.
Reti: 11' pt Hamsik (rigore); 42' pt Pazienza. 20' st Denis. Ammoniti: Cannavaro, Benussi, Giuliatto, Lavezzi (diffidato), Castillo. Angoli: 9-7 per il Napoli.
vedi anche Sintesi tv di Bologna-Torino 5-2 (da You Tube)

Sintesi Sky di Napoli-Lecce 3-0


Sintesi Rai di Napoli-Lecce 3-0

venerdì 12 dicembre 2008

Al via le cause per il risarcimento degli abbonati del Napoli contro Figc e Coni

L’avvocato Fabio Turrà ha spiegato in esclusiva a “il pallone in confusione” che ha notificato stamattina gli atti di citazione per conto di alcuni tifosi azzurri colpiti ingiustamente dalla chiusura delle curve del San Paolo decisa dalla giustizia sportiva

E’ iniziata la “partita” degli abbonati delle curve contro Figc e Coni. Stamattina l’avvocato Fabio Turrà, legale di alcuni sostenitori azzurri, ha consegnato agli ufficiali giudiziari gli atti di citazione in cui si chiede il risarcimento dei danni a causa della sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel che aveva imposto la chiusura dei settori popolari dello stadio San Paolo fino al 31 ottobre in seguito ai fatti avvenuti nello stadio Olimpico in occasione di Roma-Napoli del 31 agosto scorso, poi ridotta fino alla gara con la Juventus. Le prime udienze si svolgeranno tra fine febbraio e i primi di marzo 2009 presso le aule del Giudice di pace di Napoli. Il legale ha chiesto una cifra complessiva per ciascun assistito di 735,53 euro: in essa sono compresi il danno patrimoniale emergente e quello non patrimoniale stimato in 700 euro per non aver potuto assistere a tre partite. Alcuni abbonati avevano già presentato lo scorso settembre, tramite sempre l’avvocato Turrà, il ricorso in qualità di terzi non appartenenti all’ordinamento sportivo davanti alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Ricorso che neppure fu ammesso. «Avevo fatto la promessa ai miei amici tifosi che avrei fatto tutto il possibile – spiega l’avvocato Turrà a “il pallone in confusione” – per ottenere un giusto risarcimento contro l'ingiustizia perpetrata contro di loro. A me stesso avevo fatto la promessa che proprio entro la fine dell'anno sarebbero partite le prime richieste di risarcimento».
Le cause si basano su una serie di motivazioni giuridiche. Il legale degli abbonati spiega innanzitutto che il primo riguarda il fatto che «la sentenza del giudice sportivo è stata sproporzionata, ingiusta e discriminatoria poiché ha colpito anche persone che non avevano alcuna responsabilità con i fatti accaduti all’interno dello stadio Olimpico. Al riguardo ho richiamato l’articolo 2043 del Codice civile riguardante appunto il procurato danno ingiusto verso i miei assistiti». Inoltre, la sentenza di Tosel è stata attaccata per incostituzionalità in base agli articoli 3 e 13 della nostra Costituzione. A ciò si aggiunge l’articolo 111 «per il provvedimento della Camera di Conciliazione a cui non è stata data una motivazione adeguata» aggiunge l’avvocato Turrà. Inoltre «il giudice sportivo ha applicato soltanto in parte il comma 3 dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva – prosegue il legale – poiché avrebbe dovuto anche essere sanzionata la Roma per non aver controllato l’introduzione di petardi e fumogeni all’interno dell’impianto». Infine, sottolinea Turrà, «esistevano una serie di circostanze esimenti e attenuanti ampiamente provate che non sono state prese in considerazione dagli organi della giustizia sportiva».
E’ possibile ancora presentare altre richieste di risarcimento danni contro Coni e Figc. Gli abbonati delle curve possono contattare lo studio Turrà all’email fabio_turra@libero.it oppure al numero di telefono 0817347273.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Vedi anche Sintesi tv di Napoli-Lecce 3-0 (da You Tube) e "Porompompero" e il Napoli trionfò sul Lecce 4 a 0

sabato 6 dicembre 2008

Amarcord 07/08: Napoli 0 Siena 0 (da You tube)

Napoli e Siena si dividono un punto al San Paolo: utile per gli azzurri in marcia di avvicinamento verso l'Intertoto, e per il Siena lanciato verso la salvezza. Partita abbastanza noiosa, ad eccezione di due occasioni clamorose per Bogliacino: il partenopeo coglie il palo sinistro della porta avversaria su tiro da fuori area (e Hamsik manda alle stelle la deviazione vincente) e su cross dalla sinistra colpisce di tacco al volo mandando la palla vicinissima al palo destro.
Le immagini, tratte da You tube, sono di Sky.

Napoli, Stadio San Paolo, 27 aprile 2008

NAPOLI - SIENA 0-0
Napoli (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Garics, Montervino (11'st Sosa), Pazienza, Hamsik, Mannini (40'st Calaiò); Bogliacino, Lavezzi. In panchina: Navarro, Grava, Cupi, Dalla Bona, Capparella. Allenatore: Reja
Siena (4-3-1-2): Manninger; Ficagna, Portanova, Loria, Rossi; Vergassola, Codrea, Coppola; Kharja (45'st Galloppa); Frick (21'st Locatelli), Maccarone (37'st Riganò). In panchina: Elefhteropoulos, De Ceglie, Jarolim, Alberto. Allenatore: Beretta
Arbitro: Giannoccaro di Lecce
Ammoniti: Coppola, Maccarone, Loria e Ficagna (Siena), Cannavaro (Napoli).
Angoli: 10-0 per il Napoli.

Le immagini di Napoli-Siena 0-0

giovedì 27 novembre 2008

Beccantini: «Il Napoli non parte sconfitto contro l’Inter»

Il celebre giornalista de La Stampa presenta in esclusiva a “il pallone in confusione” la partita di domenica a San Siro. Punti deboli della formazione di Mourinho: cali fisici e psicologici oltre alla difficoltà di segnare in casa

Il Napoli non parte battuto a San Siro contro l’Inter. Parola di Roberto Beccantini, celeberrimo editorialista del quotidiano La Stampa, scrittore di numerosi volumi di storie di calcio e prestigioso collaboratore del Guerin Sportivo. Il mitico Beck sottolinea in esclusiva a “il pallone in confusione” i punti deboli della squadra nerazzurra, che presenta spesso cali fisici e psicologici, oltre a una sua difficoltà abbastanza congenita di segnare in casa.
Che importanza riveste per l’Inter e per il Napoli la sfida di domenica?
«E’ più importante per l’obiettivo per cui gareggia la squadra nerazzurra, ossia lo scudetto. Il Napoli, dopo la serie di risultati positivi iniziali, ha però preso gusto per proiettarsi verso la zona Uefa se non addirittura verso quella che porta alla Champions League. E’ una partita la cui posta in palio dovrebbe quindi stimolare entrambe le contendenti, al di là della storica rivalità che c’è stata tra i partenopei e le squadre del Nord. Ci sarà sicuramente una grande tensione agonistica: è una partita con il pronostico favorevole all’Inter, ma abbastanza aperto: non credo che il Napoli sia già battuto in partenza».
Ha un ricordo particolare e indelebile di una sfida a San Siro?
«Mi ricorderò sempre di un Inter-Napoli con un grandissimo gol di Maradona (NDR: era il 10 novembre del 1985 e finì 1-1). Diego raccolse un cross dalla destra, fece uno stop di petto e prima che la palla toccasse terra tirò con la gamba sinistra un micidiale diagonale che uccellò Zenga».
Quale potrebbe essere la chiave tattica?
«Alle due squadre non interesserà occupare il centro del ring, come faceva il Milan di Sacchi che come un pugile cominciava a mulinare i suoi pugni all’avversario. Lo stesso Mourinho non è un rivoluzionario: è un allenatore molto bravo che riesce a ottenere sempre il massimo dalle squadre con cui ha lavorato. Non mi aspetto quindi una partita aggressiva da parte di entrambe le formazioni, ma di fiammate improvvise da una parte e dall’altra. Il Napoli ovviamente cercherà di stanare l’Inter, mentre quest’ultima tenderà ad attaccare senza scoprirsi troppo».
Facciamo un gioco: immaginiamo che lei sia Reja. Quali potrebbero essere i punti deboli dell’Inter?
«Una debolezza della formazione di Mourinho potrebbe essere il fatto che gioca un calcio molto muscolare, impostato soprattutto sulla fisicità, e avere un calo di rendimento. Però ho notato che ha anche cali di tipo psicologico: ieri sera ha perso in casa nella gara di Champions contro il Panathinaikos dopo aver battuto la Juventus. Si vede proprio che l’ultima vittoria in campionato ha prosciugato molto di più le energie psicologiche che quelle fisiche, con un’evidente diminuzione della concentrazione.
Ce ne sono altri?
«Un ulteriore limite potrebbe essere costituito dal fatto che l’Inter nelle partite casalinghe fa un po’ fatica a segnare. A questo si può aggiungere che prima o poi Ibrahimovic, l’attaccante che è utilizzato in continuazione da Mourinho, subisca una fase calante. Ciò non toglie che l’Inter sia la squadra più forte e completa nei reparti che abbiamo nel nostro campionato».
Dopo i torti arbitrali subiti nella gara contro il Milan, il Napoli deve temere qualche altro trattamento di “favore” da parte del direttore di gara?
«Credo proprio di no. Il Napoli ha avuto una direzione di Rocchi a San Siro non certo felice. Ma bisogna pensare anche che ha avuto due rigori a favore contro il Genoa e ha ricevuto l’annullamento del gol di Cassano, che invece era regolare, nella partita contro la Sampdoria al San Paolo. E’ chiaro che quando si va a giocare in casa dell’Inter, del Milan o della Juventus una piccola “tassa” bisogna pagarla. Però gli eventuali errori arbitrali non devono essere un alibi».
Come giudica il gioco del Napoli in trasferta?
«Ho notato che finora non riesce a essere all’altezza di quando gioca in casa, dove domina gli avversari. Contro il Milan si è visto poco, poiché dopo l’espulsione di Maggio, al termine del primo tempo, è chiaro che in inferiorità numerica cambia l’impostazione di gioco e tutto si complica. Fino a quel momento il Napoli non mi era dispiaciuto, anche se mi aspettavo qualcosa in più. Vediamo ora cosa accadrà domenica: l’anno scorso finì 2-1 per l’Inter».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto: Roberto Beccantini (tratta da http://news.centrodiascolto.it/view/271975/i=Presidente+del+Consiglio/copertina_sull_italia_fuori_dagli_europei_di_calcio

sabato 22 novembre 2008

Amarcord 2007/08: Napoli-Cagliari 0-2 (da You tube)

Sfortunato ritorno del Napoli in serie A dopo sei anni. In un caldo asfissiante gli uomini di Reja cedono all'effervescente squadra di Giampaolo. Le immagini sono della Domenica Sportiva Rai, tratte da You Tube e www.Napolitube.blogspot.com.

Domenica 26 agosto 2007
NAPOLI-CAGLIARI: 0-2

NAPOLI: Iezzo; Cupi, Maldonado, Contini (10' st De Zerbi); Garics, Hamsik, Gargano, Blasi (25' st Bogliacino), Savini; Calaiò (1' st Zalayeta), Lavezzi. In panchina: Gianello, Grava, Montervino, Rullo. Allenatore: Reja

CAGLIARI: Fortin; Ferri, Lopez (41' st Bizera), Bianco, Del Grosso; Biondini, Conti, Parola; Fini, Foggia (20' st Acquafresca); Matri (24' st D'Agostino). In panchina: Koprivec, Pisano, Agostini, Marchini. Allenatore: Giampaolo

ARBITRO: Bergonzi di Genova 6

RETI: 4' st Matri, 14' st Foggia (rig)

venerdì 7 novembre 2008

Amarcord 2007/08: immagini della netta vittoria del Napoli sulla Samp

Ecco le immagini della netta vittoria del Napoli sulla Sampdoria nel campionato 2007-08: le immagini sono tratte da You tube. I goleador azzurri: Zalayeta al 43' del primo tempo, Hamsik al 31' del secondo tempo

lunedì 3 novembre 2008

Beccantini sugli errori arbitrali di Milan-Napoli e Samp-Torino

Il celeberrimo editorialista Roberto Beccantini esamina sul suo giornale La Stampa tutti i disastrosi errori arbitrali della decima giornata di serie A. Un riguardo particolare è riservato a quelli commessi in Milan-Napoli e Sampdoria-Torino. La conclusione è un appello al designatore Collina: la accoglierà?
Cliccare quiper leggere tutto l'articolo.

domenica 2 novembre 2008

"il pallone in confusione" a Canale 9 prima di Milan-Napoli


Il direttore Marco Liguori sarà ospite nel prepartita di "Tuttiincampo" condotta da Carlo Alvino. Oltre ad interagire sul sito dell'emittente napoletana, sulla pagina della trasmissione, i tifosi possono lasciare le proprie opinioni sulla partitissima di oggi e formulare domande al direttore cliccando il link "commenti" collocato sotto questo post

Il direttore del quotidiano internet "il pallone in confusione" Marco Liguori sarà intervistato stasera dal collega Carlo Alvino dall'emittente napoletana Canale 9, in onda dalle 19-19.30, prima del fischio di inizio di Milan-Napoli previsto per le 20.30. L'intervista andrà in onda durante il consueto prepartita ricco di opinioni della trasmissione "Tuttiincampo" tra le più seguite dal pubblico dei tifosi partenopei: è possibile seguirla interamente su http://www.9online.it/ShoutBox/webtv.php
e si può interagire tramite chat, sms ed email reperibili su http://www.9online.it/programmi/tutti_in_campo.php
I tifosi possono lasciare le proprie opinioni su Milan-Napoli e formulare domande al direttore cliccando il link "commenti" posto sotto questo post.

mercoledì 29 ottobre 2008

Calcio in cifre: Reggina inesistente, Napoli sugli scudi

Com'era stato previsto alla vigilia, gli azzurri hanno dominato grazie a una pericolosità indiscutibile (64% contro 17,6%) e a una difesa solida: lo dimostra l'indice di protezione area (71,9%). Da incorniciare la prestazione di Denis: su quattro tentativi a rete ha realizzato tre gol

Come previsto dai pronostici e dalle statistiche Panini Digital-Lega Calcio del pre-partita non c'è stata gara al San Paolo. Il Napoli ha dominato in lungo e in largo sul campo: la Reggina non è stata mai in partita. Le cifre sono impietose. A fronte di un possesso palla del 55% (45% degli avversari) gli azzurri hanno ottenuto un indiscutibile indice di pericolosità con il 64%, contro il più che modesto 17,6% degli amaranto. Ciò significa che la squadra di casa ha prevalso nella capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e, soprattutto, di creare occasioni da rete. Improponibile anche il paragone nella capacità offensiva: 56,1 % della squadra di Reja contro il 28,1% di quella di Nevio Orlandi. Il Napoli ha tirato 15 volte verso la porta avversaria: su sei tiri terminati nello specchio, tre di Denis sono finiti in fondo al sacco. L'attaccante argentino ha avuto stasera uno score invidiabile: solo una delle sue saette non è finita alle spalle di Campagnolo. Gli altri tiratori scelti sono stati Lavezzi (5 volte), Gargano (2) e Pazienza (2). La Reggina ha provato due sole volte: uno soltanto è finito dalle parti di Navarro.
Ma i partenopei hanno stracciato la Reggina anche con la supremazia difensiva. Infatti, l'indice di protezione area è a loro favorevole: 71,9% contro 43,9%. L'unica nota positiva per i calabresi è stata il numero cospicuo di recupero palloni ottenuto da Lanzaro (15) e Costa (13).
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Clicca qui per leggere tutti i dati statistici dell'incontro

La sintesi di Napoli-Reggina 3-0

Casms: Napoli-Salernitana gara ad alto rischio

Di conseguenza la trasferta dei tifosi granata per la gara di Tim Cup potrebbe essere vietata. Prevista per la partita di domenica prossima degli azzurri a Milano l'esordio della "tessera del tifoso". Considerato il blocco per i tifosi partenopei di assistere alle gare esterne della propria squadra, sembra un test molto poco attendibile: sarebbe stato meglio provarla in una partita con entrambe le tifoserie

Nella sua nota odierna, il Casms ha confermato la "tolleranza zero" per le tifoserie a rischio. L'organismo del Viminale ha vietato la trasferta dei tifosi della Salernitana a Napoli per la gara di Tim Cup del prossimo 12 novembre. Stop anche agli esodi delle tifoserie ospiti per Bologna-Roma, Bari-Pisa, Foggia - Pescara, Cesena - Novara, Pisa - Ascoli, Pescara - Paganese, Sorrento - Juve Stabia, Virtus Entella - Spezia e Stella Azzurra Roma - Scauri (incontro di basket). Per tutte queste gare, incluse quella di Napoli, i soli residenti delle città delle squadre ospitanti potranno acquistare i biglietti. Al Casms non hanno però forse pensato che a Napoli potrebbero risiedere dei facinorosi tifosi salernitani, in numero nemmeno esiguo vista la vicinanza tra le due città: o forse sono sicuri che tutti siano tranquilli. Inoltre, è stata considerata a rischio Fiorentina - Atalanta: è stata stabilita disposta la vendita di un solo tagliando per spettatore. «Ad altissimo rischio» è stata considerata Battipagliese - Ebolitana: l'incontro si disputerà in assenza di spettatori ed in campo neutro.
Lo stesso organismo ha anche anunciato che domenica prossima in occasione di Milan-Napoli darà il suo esordio la "tessera del tifoso". Nel comunicato si sottolinea che «queste determinazioni (il blocco delle trasferte verso le tifoseria di Pisa e Siracusa) si pongono l'obiettivo di coinvolgere le tifoserie sane in una logica di sicurezza partecipata, che in attesa della tessera del tifoso, in esordio per la gara Milan - Napoli, determini il rifiuto all'interno dei gruppi delle sparute minoranze violente che, con il loro comportamento, pregiudicano la passione sportiva e il desiderio dei tifosi di andare allo stadio». Insomma, la tessera assieme al blocco delle trasferte sono la panacea di tutta la violenza del calcio italiano. Forse sarebbe stato meglio provare l'affidabilità della tessera in una gara in cui c'è anche la tifoseria ospite: a quella del Napoli è stata sanzionata l'inibizione fino al termine della stagione. A meno che al Viminale si pensi che tutti i tifosi del Milan siano tranquilli: a giudicare dai petardi gettati dagli spalti durante il derby con l'Inter, con la presenza in tribuna del ministro dell'Interno Roberto Maroni, forse qualche "diavoletto" ci sarà. Affidiamoci al caso e speriamo che tutto fili liscio: a meno che qualche facinoroso non si presenti a San Siro con un lanciarazzi e un bazooka. E a proposito, con i ferrei controlli di polizia come mai sono passati questi petardi? Sono stati individuati i responsabili? Si attendono risposte.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Calcio in cifre: Napoli strafavorito sulla Reggina

La formazione azzurra è nettamente superiore a quella calabrese, a cominciare dal proprio rendimento in casa: tre vittorie su altrettante gare, contro le quattro sconfitte degli avversari. Stando alle statistiche di Panni Digital, Reja dovrà fare attenzione alla forte vocazione difensiva di Orlandi (pari al 61,2%) e al rendimento di Corradi pari a quello di Hamsik: quattro reti su 17 tentativi

Stando al rendimento delle due squadre, in casa per il Napoli e in trasferta per la Reggina, stasera non ci sarebbe proprio partita. La formazione partenopea tra le mura amiche del San Paolo ha vinto tre gare su tre, con avversari del calibro di Fiorentina, Palermo e Juventus: sei i gol fatti, tre quelli subiti . Invece i calabresi hanno perso tutte e quattro le partite disputate: un solo gol fatto e ben nove incassati.
Scendendo nel dettaglio delle statistiche Panini Digital-Lega Calcio (cliccare qui per Napoli-Reggina) si nota che il Napoli è una squadra ad alta redditività. La formazione di Eddy Reja è al diciottesimo posto per palloni giocati, all'undicesimo per la media dei tiri in porta per gara e al sedicesimo posto per supremazia territoriale: ma è al nono posto per la complessiva pericolosità (44,9%). Ciò significa che la squadra con un volume di gioco poco elevato riesce a rendere molto, a vincere e a essere in testa alla classifica alla pari con Inter e Udinese.
Discorso opposto per la Reggina, che si trova nelle ultime posizioni di tutte le statistiche delle prime otto giornate del campionato, ad eccezione dei palloni giocati (è al dodicesimo posto). Per dare un'idea della squadra amaranto, basti pensare che l'indice di pericolosità (36,6%) è il diciassettesimo di tutta la serie A. E ha una scarsa propensione ad attaccare la porta avversaria con il 39%: il Napoli è al 47,7%. C'è però da registrare che, nonostante le 13 reti subite complessivamente, la squadra di Nevio Orlandi ha una forte propensione a difendere la propra area, il cui indice è al 61,2% (il Napoli è al 56.4%). Probabilmente ci sarà da attendersi stasera la sua totale chiusura degli spazi, necessari per contenere le sgroppate di Lavezzi ed Hamsik.
Rigurdo ai singoli Corradi è l'attaccante più pericoloso della Reggina, con i suoi quattro gol su 17 tentativi. Sono le stesse cifre di Hamsik.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
(cliccare qui per visionare le statistiche Panini Digital - Lega Calcio dell'incontro)

martedì 21 ottobre 2008

De Laurentiis: «Il San Paolo e Reja non si toccano»

Intervista del presidente azzurro a "Napolimagazine.com": «Il Napoli deve ancora crescere e deve fare tanta strada. Dobbiamo ottimizzare i nostri valori. Il vero Napoli non lo avete ancora visto nel bene e nel male»

"Bisogna parlare anche della città di Napoli. Ha ragione Berlusconi, che ha detto la pura verità: Napoli è una città viva e vivace. Tutti quanti la vorrebbero morta ed invece ha un'energia incredibile. Ora si deve creare un network per far esplodere la forza di questa città". Lo ha detto a "Napoli Magazine" il presidente dei partenopei Aurelio De Laurentiis dopo essere intervenuto all'Assemblea degli Industriali di Napoli a Città della Scienza. Poi parla di calcio: "Il Napoli? Quando faccio una scelta, la faccio credendoci. Dedicandomi ad una cosa con tutte le mie forze, e difficile che poi fallisca. Io lavoro con amore e perseveranza. Se si lavora con serietà, e si ama il proprio il lavoro, i risultati prima o poi arrivano. Se non si lavora con convinzione e meglio abbandonare. Non ho parlato di Luciano Moggi, ma di Calciopoli. E evidente che, quando sono arrivato nel calcio quattro anni fa, c'e stato un putiferio. Non conoscevo l'ambiente. Voler dimenticare ciò che e successo quattro anni fa lo trovo ridicolo. E come una donna di strada che si vergogna del proprio mestiere. Da quell'esperienza lì, bisogna ripartire. Nella vita non si devono ripetere gli errori del passato. La mia era stata solo una battuta che voleva riqualificare la valenza dello sport. Non volevo offendere nessuno. Io credo nei valori dello sport ed ho voluto sottolinearlo. Quando noi riusciamo ad unire sport e impresa si fa qualcosa di importante per i giovani. Il segreto di questo Napoli è lavorare a testa bassa. Non a caso abbiamo tenuto a lungo il silenzio stampa". "Ho ammirato Pierpaolo Marino quando ha parlato di formazione operaia - continua De Laurentiis - perche si lavorava senza riflettori puntati addosso. Sport sul campo ed impresa fuori dal campo: così nasce un successo. Napoli già grande? Il Napoli deve ancora crescere e deve fare tanta strada. Dobbiamo ottimizzare i nostri valori. Il vero Napoli non lo avete ancora visto nel bene e nel male. Possono verificarsi degli incidenti, che non devono però far gridare al dramma. E anche vero che non ci vuole eccessiva euforia se ci sono i risultati. Il Napoli bisogna accompagnarlo con grande affetto. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta per guadagnarsi l'affetto dei tifosi. La Champions? Non ci penso. In questo momento sono concentrato sul prossimo impegno con la Lazio, sarà una partita tosta. Troveremo una Lazio delusa, che vorrà riscattarsi e dimostrare di essere una grande squadra. Poi incontreremo la Reggina e nel mese di novembre troveremo due grandi protagoniste come Inter e Milan. Per questo dobbiamo essere concentrati".
"Conosco Berlusconi da tantissimo tempo - continua il presidente -: non ci ho pensato proprio di parlargli da esponente di una squadra di calcio ad esponente di un'altra squadra di calcio. Gli ho parlato di cinema. Lui invece mi ha parlato di calcio, quando mi ha salutato. Mi ha detto: bello, bravo ed interessante quel Lavezzi. Questo non significa niente però, perché Berlusconi è un gentiluomo. Non fa mai degli affondi pirateschi". "Un nuovo stadio a Napoli? Non è possibile. Sarebbe come togliere il Vesuvio dalla posizione in cui si trova - continua il presidente del Napoli -. Per me il boato del San Paolo è un segnale per tutta la città. E' un segnale che scomparirebbe se spostassimo altrove lo stadio. Ho controllato ed intorno alla città non ci sono spazi migliori di Fuorigrotta, per questo dovremmo andare a posizionare lo stadio a molti km di distanza dalla città. Questo andrebbe a scontentare i tifosi e, dato che non voglio fare nulla che non sia in sintonia con i napoletani, per il momento lo stadio e il San Paolo. Ora cercheremo di promuovere delle modifiche dell'impianto, per renderlo migliore". E ancora. I complimenti di Lippi a Reja? "Lo ringrazio. Io però mi sono rotto le scatole su questo discorso che fanno alcuni su Reja. Ricordate tutti la sconfitta nella finale play off in C1 contro l'Avellino. Tornai all'Albergo Vesuvio con Pierpaolo Marino molto mortificato di questo insuccesso, perche Marino in quel momento aveva messo in discussione la sua carriera all'Udinese per venire a Napoli e forse pensava che De Laurentiis si sarebbe rotto le scatole ed avrebbe dato un calcio a tutti e se ne sarebbe andato. La prima cosa che dissi, invece, fu: fatemi venire Reja, che non voleva assolutamente riprendere le redini della squadra perche era mortificatissimo per quella sconfitta. A Reja dissi: tu continui, faremo un altro anno di serie C, e da quell'istante siamo ripartiti da quella conferenza stampa al Vesuvio. Ho voluto precisarlo perche ogni tanto si mette in dubbio Reja e si scrive che l'amore c'è soltanto tra De Laurentiis e Marino e non tra De Laurentiis e Reja. Io ho confermato Reja un secondo dopo la sconfitta nella finale play off con l'Avellino, questa è la realtà dei fatti. Il mio rapporto con Reja e di stima ed affetto totale; Reja fa parte ormai, anche lui, della mia famiglia. Punto e basta".
Fonte: Agi/Italpress

Analogie e dimenticanze sulle cifre del Napoli Basket

Dedicato a chi utilizza le fonti, ma non le cita

"il pallone in confusione" ringrazia le testate internet che hanno ripreso l’articolo sui conti in rosso del Napoli Basket, pubblicato lo scorso giovedì 9 ottobre alle ore 17.26. Esse sono: http://www.tuttonapoli.net/, http://www.liquida.it/, http://www.wikio.it/, http://www.azzurroservice.net/, http://www.basketnaples.com/. Si ringraziano anche i forum dei tifosi dal Napoli Basket http://www.basketime.it/ e quello dei sostenitori dell’Olimpia Milano http://www.forumolimpia.it/ Tutti i siti hanno ripreso il pezzo nello stesso giorno della sua uscita. Un sentito ringraziamento anche a Radio Marte (http://www.radiomarte.it/), che ha ospitato proprio nel tardo pomeriggio di giovedì 9 ottobre in collegamento telefonico il direttore di questa piccola, ma molto seguita e apprezzata testata quotidiana registrata al Tribunale di Milano.
Ma un ringraziamento particolare va a un nostro lettore affezionato di Napoli, che ci ha segnalato le analogie riscontrate in un articolo pubblicato sabato 11 ottobre, ossia due giorni dopo la messa in rete del testo su "il pallone in confusione", sul quotidiano "Cronache di Napoli" intitolato "Napoli, un crack da 4 milioni di euro" e firmato da Marcello Altamura. In esso abbiamo notato che esistono ben 9 similitudini riguardanti cifre, il cui arrotondamento alla virgola è pressoché identico a quello del nostro articolo; come ad esempio i 5,33 milioni di debiti complessivi, e in percentuali di incremento, come il 112% dei debiti tributari. Inoltre, si nota che è stato citato il bilancio 2007 del Napoli, ma non la Camera di Commercio presso cui è depositato e consultabile: essa è la fonte principale presso cui reperire un documento pubblico come il rendiconto contabile societario. Il tutto è contenuto in un articolo che, casualmente, è stato pubblicato neppure due giorni dopo: come si ricordava all’inizio, il nostro testo è stato messo in rete alle 17.26.
Probabilmente c’è stata una telepatia mentale tra noi e l’estensore dell’articolo del quotidiano napoletano. O forse egli è stato colto un attacco di amnesia che gli ha impedito di citare le fonti e ha dimenticato l’uscita dell’articolo sullo stesso argomento avvenuta nemmeno due giorni prima. Ma forse, come nella "lectura Dantis" (ossia nell’esegesi della Divina Commedia) esistono più tipi di interpretazione della stessa materia. E sempre probabilmente, egli ha voluto fare come il grande poeta partenopeo Giovan Battista Marino che si vantava di saper leggere le opere altrui "con il rampino", sapendo cogliere il meglio.
Sono ancora lusingato per la segnalazione del lettore: una testimonianza, tra le tante che pervengono a "il pallone in confusione", dell’ottimo rapporto esistente tra questa piccola testata e il suo pubblico. Testata che è registrata al Tribunale di Milano con il numero 541: non è dunque un semplice blog e tutti gli articoli in esso contenuti vanno doverosamente citati con l’indicazione della nostra testata. Non a caso, questo dovere è stato richiamato nella homepage e alla fine di tutti i testi.
Ad uso dei lettori si pone una lettura sinottica dell’articolo de "il pallone in confusione" e quello di "Cronache di Napoli" e ne potranno trarne le proprie conseguenze. Abbiamo indicato con in parentesi le nove parti in cui vi sono le analogie.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)


GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2008
Esclusivo/I conti 2007 del Napoli Basket: rosso di 4,16 milioni

Le vittorie del 2006 sono costate care alla società: la perdita si era incrementata del 60% sul 2006(1), ma il presidente Maione l’aveva ripianata. Sui conti hanno pesato i 5,33 milioni di debiti(2) più che raddoppiati: tra essi spiccano 606mila euro dovuti al fisco(4) e 580mila verso enti previdenziali(6)

Domenica prossima il campionato di serie A di pallacanestro partirà senza il Napoli Basket, protagonista indiscussa degli ultimi anni. La società versava in grave difficoltà economica: risultato negativo di esercizio per 4,16 milioni di euro con debiti a 5,33 milioni(2). E’ questa la fotografia, scattata dall’analisi compiuta da "il pallone in confusione", dell’ultimo bilancio 2006/07(3) disponibile in Camera di Commercio della società posseduta (tramite la Meda Invest che ne esercita la direzione e il coordinamento) e presieduta da Mario Maione, di recente esclusa dal massimo campionato per una serie di inadempienze. Esauriti i gradi della giustizia sportiva, al Napoli non resta che il ricorso al Tar per provare le proprie ragioni ed essere riammesso.
L’analisi è svolta sulle sole cifre: non entra quindi nel merito delle disposizioni dei regolamenti Fip sull’ammissione ai campionati, che cambiano ogni anno. Il risultato finale in rosso della stagione in cui la squadra azzurra ha partecipato all’Eurolega è stato superiore di circa il 60% su quello registrato al 30 giugno 2006 (2,6 milioni)(1). La società, stando alla relazione del collegio sindacale, si è quindi trovata nelle "condizioni di cui all’art. 2482 ter" del codice civile, ossia con la perdita di un terzo del capitale diminuito al disotto del minimo legale. Il patrimonio netto (ossia i mezzi propri) era infatti negativo per oltre 319mila euro. Esso è stato ripianato nell’assemblea del 29 ottobre di un anno fa. Nel verbale dell’assise sociale si legge che il risultato negativo è stato coperto "mediante l’utilizzo totale dell’apposito fondo copertura perdite ammontante, al 30 06 2007 ad euro 3.591.050 e, per la differenza pari ad euro 569.222, mediante l’utilizzo parziale del versamenti effettuati successivamente al 30 06 2007". Nella relazione sulla gestione il consiglio di amministrazione evidenziava che dopo il 30 giugno 2007 "sono stati effettuati dai soci versamenti in conto copertura perdite per un totale di euro 601.830". Dunque la Meda Invest di Maione ha provveduto sicuramente nei mesi successivi alla chiusura del bilancio a sostenere il Napoli Basket. Forse questi mezzi non sono bastati purtroppo a reggere la dissanguante competizione con i big del canestro italiano e continentale: un aspetto che fa rassomigliare sempre più il basket al calcio, dove solo chi ha un gruppo alle spalle capace di investire in continuazione cifre esorbitanti può permettersi di gareggiare senza problemi ad alti livelli. Insomma, una preoccupante "selezione darwiniana", che genererà altre esclusioni eccellenti: già negli anni scorsi ne furono vittime due club gloriosi, la Virtus Bologna e la Scavolini Vittoria Pesaro.
All’origine delle difficoltà c’è innanzitutto un forte squilibrio tra i debiti (aumentati del 113% rispetto ai precedenti 2,5 milioni) e i crediti (ammontanti a 2,68 milioni) pari a oltre 2,65 milioni. Nello stato passivo emerge l’enorme incremento del 112% dei debiti tributari(5) (pari a 606mila euro(4)) in gran parte costituiti da ritenute alla fonte. Nella nota integrativa, la società spiega di aver prudenzialmente approntato un fondo rischi per 680mila euro "quale accantonamento per mancati e insufficienti versamenti di imposte, ritenute alla fonte e contributi". Si nota inoltre l’esplosione delle somme dovute verso le banche, attestatesi a 2,06 milioni contro i precedenti 248mila euro: esse comprendevano 363mila euro per scoperti di conto corrente e debiti per mutui di 1,7 milioni. Quest’ultima somma, contratta con la Banca Popolare di Ancona, è stata estinta in anticipo dal socio Maifin – Gruppo industriale Maione. Invece risultavano in calo del 26,15% i debiti verso gli istituti di previdenza (580mila euro)(6), che sono stati oggetto del contendere davanti alla giustizia sportiva sino alla Camera di conciliazione e arbitrato del Coni. L’Enpals era il maggiore creditore con 519mila euro.
Passando ai crediti, è evidenziata la cifra di 1,9 milioni "per fatture emesse". Probabilmente questa somma potrebbe essere la principale componente degli 1,83 milioni sostenuti, si legge nella nota integrativa, per le "migliorie su beni in fitto apportate al fine di adeguare il palazzetto dello sport alle norme dell’Eurolega"(9). E che probabilmente dovevano essere restituiti alla società dal Comune di Napoli. Quest’ultimo era debitore verso il Napoli Basket di 48mila euro "per rivalsa spese palazzotto" e altri 52mila euro "per contributi". Molto consistenti le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari e postali per 1,27 milioni.
Il conto economico presenta ricavi per 3,76 milioni(8) e costi per 7,7 milioni: lo squilibrio è di 3,94 milioni. Nel valore della produzione (+25%) spiccano 651mila euro per abbonamenti e 278mila per vendita biglietti. Consistente l’introito da sponsorizzazioni, pari a 1,87 milioni: i ricavi Lega ed Eurolega sono ammontati ad appena 416mila euro. Curiosamente manca una voce esplicita riguardo alle entrate dai diritti televisivi criptati, ossia dalle riprese delle partite casalinghe effettuate da Sky.
Riguardo ai costi spiccano i 4,9 milioni pagati al personale, in aumento del 98%(7) e pari al 64% del totale complessivo delle uscite: un aumento vertiginoso probabilmente dovuto al raggiungimento dell’obiettivo della qualificazione in Eurolega, alla seminale dei play off scudetto, e alla conquista della Coppa Italia. Vittorie costate molto ai conti societari. Hanno inciso sull’11% del totale dei costi la pur ragguardevole cifra di 831mila euro in commissioni versate agli agenti sportivi. I fitti e locazioni varie, in cui sono probabilmente inclusi anche quelli del Palabarbuto, hanno raggiunto i 369mila euro: le spese per la gestione del palazzetto sono state pari a 81mila euro.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
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Etichette: basket, i conti del basket, napoli basket


CRONACHE DI NAPOLI
SABATO 11 OTTOBRE 2008
Nel bilancio 2007 del sodalizio azzurro 5,33 milioni di debiti(2), più di un quinto con fisco ed enti previdenziali

Napoli, un crac da 4 milioni di euro

Perdite incrementate del 60% rispetto al 2006(1): pesano gli ingaggi "pesanti" di squadra e staff

Marcello Altamura
NAPOLI - Alla storia in nero manca solo l'ultimo capitolo, ma è solo una questione di forma. Il finale della storia, per il Napoli Basket di Mario Maione, è già scritto da tempo: dopo l'esclusione dalla A, il club corre veloce verso il fallimento, epilogo scontato di un'estate da brividi per il basket cittadino. Una favola nera e senza lieto fine che parte da lontano, una ferita che si è incacrenita, infettata da mali nuovi e antichi: gli affari del patron e la sua voglia-necessità di comparire sempre e comunque, le spese senza criterio, i contratti reali e quelli ombra. In mezzo, il pasticcio del PalaBarbuto, adeguato all'Eurolega da Maione ma concesso dal Comune in gestione al patron solo per manifestazioni sportive. Un guazzabuglio di errori e sotterfuggi che quest'estate è arrivato fatalmente alla fine.
CONTI IN ROSSO II malessere, però, è antico. Per rendersene conto basta guardare il bilancio 2007 del Napoli Basket(3). A chiusura, i debiti ammontano 5,33 milioni con un negativo di esercizio di 4,16 milioni(2) che rappresenta poi il passivo 'reale' del club di Maione. E il punto è proprio questo: questo fardello, il Napoli Basket se l'è portato sulle spalle anche nella scorsa sciagurata stagione, arrivando a quest'ultime travagliata estate con un passivo di 4 milioni di euro, diventato poi poco più della metà a giugno, quando Maione, per iscrivere la squadra al campionato, ha dovuto metter mano alla tasca.
FISCO II problema, però, è che quel passivo aveva un 'destinatario' preciso: oltre 1 milione, dunque più di un quinto del passivo, era rappresentato da pendenze nei confronti del fisco(4) e degli enti previdenziali(6), rispettivamente 606mila(4) e 580mila euro(6). Pendenze che, a differenza del passivo di esercizio, non sono mai state sanate, portando così alla follia delle false documentazioni Enpals scoperte dalla Comtec e che hanno determinato l'esclusione del Napoli Basket da parte del Consiglio federale. Un 'buco nero' debitorio nei confronti dell'erario cresciuto del 112%(5) rispetto al 2006.
EUROPA All'origine del tracollo finanziario del club azzurro c'è soprattutto la gestione economica della stagione 2006-2007, quella, per esser chiari, dell'Eurolega. Per affrontarla, il club raddoppia del 98% la spesa per gli stipendi al personale(7), quindi squadra ma anche staff dirigenziale. Uno squilibrio di 3,9 milioni di euro che fa incrementare, rispetto al bilancio 2006, del 60% il monte debitorio, che al 30 giugno di quell'anno era di 2,6 milioni(1). E non basta mettere a bilancio 3,76 milioni di ricavi(8), frutto soprattutto di abbonamenti e biglietti venduti. Il club accusa il colpo e non a caso proprio nel 2007 iniziano gli scioperi dei giocatori (qualcuno ricorda i reiterati mal di schiena di Sesay o le bizze di Trepagnier?) e la navicella azzurra imbarca pericolosamente acqua.
PALAZZO II colpo di grazia, però, è dato dalla questione PalaBarbuto. Maione lo adegua di tasca sua all'Eurolega, contranedo un credito di 1,83 milioni di euro con il Comune(9), che in cambio gli dà una gestione "monca" dell'impianto.
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il pallone in confusione

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