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domenica 28 giugno 2009

Canale 9 ricorda Donna Luisella, tifosa "anema e core" del Napoli

Riceviamo dai colleghi di Canale 9 e pubblichiamo

La dirigenza del Napoli, squadra sinora assoluta protagonista della sessione estiva di calciomercato in Italia, sta puntellando la propria rosa con rinforzi di assoluto valore. Tuttavia, ai nastri di partenza della stagione che verrà, Napoli ed il Napoli dovranno affrontare un incolmabile vuoto, quello lasciato dalla scomparsa di Luisella Fariello, la mitica "donna Luisella". La nonnina più amata dai tifosi napoletani si è spenta all'età di 87 anni. Memoria storica del calcio a Napoli, seguiva i colori azzurri dall'età di 8 anni "Mio padre mi portò a vedere una partita degli azzurri, rimasi affascinata da quello sport e dalla passione per quei colori".In affettuoso omaggio alla tifosissima azzurra nata e vissuta nel quartiere Sanità, abbiamo raccolto e pubblicato le videotestimonianze più belle rilasciate da donna Luisella a Canale9 ai microfoni di "Tutti in Campo".La redazione di "SportMagazine" vuole porre così il giusto tributo ad una donna che, nel corso della sua ultra sessantennale frequentazione dello Stadio San Paolo, ha rappresentato in maniera emblematica la napoletanità a 360 gradi, figlia di una passione difficilmente riscontrabile ad altre latitudini. La passione per un calcio che è stato e che probabilmente, ahinoi, non tornerà più.http://www.9online.it/sport/2009/06/26/addio-donna-luisella/

lunedì 8 dicembre 2008

Canale9: spazio ai tifosi con "Internescional Nepols"

L'iniziativa dell'emittente napoletana intende raccogliere le testimonianze in video e foto della passione dei sostenitori azzurri. Il sito della tv ha riportato la notizia della prima giornata di incontro dei Napoli Club dell'Alta Italia

"Il pallone nel burrone" rende nota un'interessante iniziativa per tutti i tifosi del Napoli lanciata dall'emittente Canale 9 (sito http://www.9online.it/): proprio quella di Tuttiincampo la trasmissione "cult" domenicale condotta dal giornalista Carlo Alvino. Si chiama "Internescional Nepols, cartoline da un mondo tinto d'azzurro!": sul sito della tv partenopea sarà dato ampio spazio a tutto il materiale audiovisivo proveniente dai tifosi del Napoli sparsi per l'Italia e tutto il mondo. Lo scopo è quello «di dimostrare che i napoletani prendono i treni anche per andare a lavorare e non solo per sfasciarli» sottolineano da Canale 9.
Tutti i sostenitori azzurri potranno inviare una mail a redazione9online@gmail.com, con foto e video caratterizzate dal colore della passione, l'azzurro-Napoli.
Sempre sul sito di Canale 9, si segnala un'iniziativa messa in atto da alcuni Club Napoli del Settentrione: ieri si è tenuta presso la sede del Napoli Club Cambiano Torino la prima edizione della giornata dei Napoli Club dell'Alta Italia. Si sono aggregati i Napoli Club La Spezia, Bolzano, Monguelfo Reno, Genova e Castiglione della Pescaia. Per maggiori dettagli cliccare qui: si può anche vedere la telecronaca di Napoli-Siena condotta da Carlo Alvino e Samuele Ciambriello.
Marco Liguori

martedì 25 novembre 2008

“Rivogliamo i nostri striscioni”: la protesta dei tifosi della Sampdoria

Riceviamo e pubblichiamo dal sito internet dell’emittente napoletana Canale 9

Alla luce delle vicende che, dal 31 agosto in poi, hanno caratterizzato la gestione delle questioni "stadi" e "tifoserie", per quanto riguarda Napoli ma non solo (vedi corteo tenuto ieri a Genova dai supporters Sampdoriani sulla querelle connessa al divieto d'esposizione degli striscioni, notizia riportata nel post odierno http://www.9online.it/sport/2008/11/24/rivogliamo-i-nostri-striscioni-la-protesta-dei-tifosi-della-samp/), riteniamo utile per tutto il movimento che le nostre precedenti campagne d'opinione debbano valicare i confini regionali per approdare ad una discussione più approfondita e globale che soltanto l'insieme degli amanti del calcio tutti può sviluppare al fine di portare all'ottenimento di risultati concreti.
Far evolvere "massa critica" a livello nazionale sul tema è un obiettivo indispendabile da raggiungere, al fine di evitare che un domani ci sia sempre una "Napoli colerosa e sfaccendata" da stigmatizzare a seconda di casi e convenienze del Palazzo.
Cogliamo l'occasione anche per ringraziarti per il tuo fondamentale ed appassionato contributo concessoci ad ogni nostra segnalazione, ma in particolare per la correttezza da te dimostrata.
Cordiali saluti,
Valerio De Rosa,
Redazione 9online.it


Tratto da http://www.9online.it/sport/2008/11/24/rivogliamo-i-nostri-striscioni-la-protesta-dei-tifosi-della-samp/
Il problema dell’autorizzazione richiesta per esporre gli striscioni allo stadio sta diventando sempre più pressante. La tifoseria della Sampdoria ormai da tempo si sta battendo contro questa norma e anche Angelo Palombo è intervenuto sul tema, esprimendo la propria solidarietà ai tifosi, sottolineando come non siano certamente gli striscioni il problema principale degli stadi italiani.
E tutte le componenti della tifoseria sampdoriana hanno partecipato al corteo “Rivogliamo i nostri striscioni”, organizzato dai gruppi della Gradinata Sud. Il raduno era fissato alle 12 nei giardini davanti alla stazione di Genova Brignole. Da lì i sostenitori si sono mossi in direzione del Ferraris, accompagnati da cori e appunto da tutti gli striscioni dei gruppi e dei club che sono soggetti alla richiesta d’autorizzazione per essere esposti allo stadio. Una regola alla quale la tifoseria blucerchiata si rifiuta di sottostare.
Secondo fonti della polizia Municipale, le persone che hanno partecipato alla manifestazione erano «circa 300», ma hanno creato pesanti ripercussioni al traffico nel centro; intorno alle 12.30, il passaggio del corte ha costretto i vigili ha chiudere in entrambi i sensi di marcia il tunnel che collega la zona di Brignole con quella di Borgo Incrociati.
La Federazione dei Club Blucerchiati, con un comunicato, ha fatto sapere: «Parteciperemo compatti, con gli striscioni dei nostri Clubs. Rivendichiamo il diritto di esporli all’interno degli stadi e riteniamo ingiusta la “richiesta di autorizzazione all’esposizione”, atteso che quella della libertà di espressione è un diritto costituzionalmente garantito. La Federazione dei Clubs Blucerchiati, nata nel 1966, è stata la prima Associazione di tifosi organizzati nata in Italia ed ha sempre avuto nel suo Dna la sana passione sportiva e l’orgoglio di portare, negli stadi italiani ed esteri, gli striscioni sampdoriani».
Fonte: http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/

I video della manifestazione di Genova dei tifosi della Sampdoria




venerdì 21 novembre 2008

Ammazziamo Pulcinella!

Il video tratto da You tube che denuncia le decisioni discriminatorie contro i tifosi partenopei

Ormai è chiaro che la questione sportiva mascheri quella sociale. La realtà é una sola: é in atto un’emarginazione e una ghettizzazione del popolo napoletano a tutti i livelli. Domenica 16 Novembre si sono verificati tafferugli gravi dentro e fuori lo stadio Olimpico di Roma. Ben trenta poliziotti feriti e contusi, dieci arresti: questo il bollettino di guerra. Tutto questo in nome di una vendetta contro le forze dell’ordine a seguito dell’omicidio Sandri, ma gli scontri si sono verificati anche tra le opposte tifoserie. Inutile citare i gravi scontri relativi al derby di Torino e quelli dello scorso anno al Foro Italico a seguito proprio dell’omicidio di Gabriele Sandri. Nelle cronache recenti si può attingere a piene mani per trovare casi gravi. Ma é ormai assodato che gli unici fatti ad essere degni di censura sono quelli (inesistenti) del (fantomatico) treno devastato che portò i napoletani a Roma il 31 Agosto.
In tutta Italia si ascoltano i soliti cori beceri anti-napoletani. Milano, Bergamo, Verona, Brescia, Roma ma anche latitudini più basse; dappertutto Napoli è ormai bollata e la sensazione che tutto questo sia autorizzato e impunibile perchè impunito. I giornalisti napoletani trovano in trasferta condizioni estreme non fortuite e non possono lavorare in serenità. Ma il malessere, come detto, non è solo sportivo. Se oggi un napoletano mette la testa fuori dalla sua città, che sia a Nord piuttosto che a Sud, porta dentro di se una sensazione di soffocamento del proprio modo di essere, della propria napoletanità più autentica che non è vista come un valore ma come una colpa a prescindere. L’informazione è spesso deviata quando non semplicemente amplificata solo perché il nome Napoli fa “rumore”. I telegiornali riempiono i palinsesti dei mali di Napoli come fosse una moda, una tendenza. Ci sono città bellissime al Sud dimenticate colpevolmente. Catania ad esempio, città stupenda, vive un momento nerissimo ma nessun giornalista sembra infischiarsene. Il Sud può essere abbandonato perché tanto c’è Napoli con i suoi guai che prosciuga tutte le attenzioni.
Le responsabilità di tutto questo sono da attribuire alla politica nazionale sempre pronta a cavalcare il “mostro-Napoli” per nascondere i reali problemi del paese; ai politici locali che non hanno gli attributi per rappresentarci e per difendere il nostro buon nome e la nostra cultura unica; ai napoletani stessi che in grandissima parte rovinano l’immagine stessa della città.Francamente quest’aria sta diventando pesante, irrespirabile. I napoletani sembrano essere colpevolmente assuefatti ma se non si pone rimedio subito presto non potranno più mettere il naso fuori perché finirebbero col soffocare lentamente.Basta!
(angeloxg1, tratto da YouTube)




Sul sito di Canale 9 si può vedere la cronistoria degli attacchi mediatici anti-Napoli
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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