Ricerca personalizzata

martedì 24 giugno 2008

Nessuna querela, ampio proscioglimento

Non luogo a procedere per la figlia del boss di camorra latitante Antonio Caiazzo e per il coinputato Domenico Cuomo per una vicenda di falsificazione di biglietti a San Siro nel 2001. La sentenza del Tribunale di Milano è stata motivata dalla mancata costituzione di Inter, Figc, Lega Calcio e Tim

Nessuna querela, ampio proscioglimento per non luogo a procedere: gli imputati ringraziano l’Inter, la Lega Calcio, la Figc e la Tim. L’incredibile vicenda è accaduta stamattina all’ottava sezione del Tribunale di Milano. Protagonista Maria Giovanna Caiazzo, figlia del boss di camorra latitante Antonio Caiazzo, che era stata trovata in possesso nell'aprile del 2001, poco prima dell'inizio della partita Inter-Roma, di 70 biglietti contraffatti per la tribuna numerata dello stadio di San Siro. I tagliandi erano molto simili a quelli originali: recavano stampati i sigilli dell’Internazionale Football club, Figc, Lega Calcio e Tim. Nel procedimento risultava coinvolto anche Domenico Cuomo.
Il Pubblico ministero, Maria Stella Cogliandolo, aveva sostenuto in aula una serie di ipotesi di reato: truffa, ricettazione e contraffazione di sigilli. Invece stamani la Caiazzo è stata prosciolta dal tribunale che ha accolto la tesi difensiva dei suoi avvocati Vittorio Trupino e Angelo Natali. I legali hanno sostenuto che i quattro enti indicati come parti offese (ossia Inter, Lega Calcio, Federazione e Tim) non sono soggetti di diritto pubblico ma di diritto privato. Di conseguenza, per poter processare la loro assistita, per le tre ipotesi di reato, era necessaria una querela di parte. Le parti offese avrebbero dovuto costituirsi contro la Caiazzo e il coimputato Cuomo, ma non hanno mai esperito l’azione legale. Per ciascuno di essi il Pm aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione. Di conseguenza i giudici hanno prosciolto la figlia del boss, che ha un precedente per un’inchiesta su carte clonate.
Al termine dell’udienza, oltre che per l'esito del processo, l'avvocato Trupino si è detto soddisfatto anche perché con la sentenza di non luogo a procedere il giudice ha affermato «un principio giuridico importante». Resta invece inspiegabile la rinuncia a procedere di Inter, Figc, Lega Calcio e Tim che avrebbero potuto creare un importante precedente nella difficile lotta alla falsificazione dei biglietti delle partite e alla loro vendita.
Marco Liguori

Nessun commento:

http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

Si prega di non intasare le caselle di posta elettronica con spam pubblicitario e di altro tipo (come appelli politici). Questo sito tratta solo di calcio, finanza del calcio e di argomenti affini. Ogni abuso sarà punito.

Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati