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martedì 8 luglio 2008

Volete vedere gli allenamenti? Pagate

La Juventus chiede 5 euro ai suoi tifosi per veder sudare Del Piero e compagni nel ritiro di Pinzolo, con ulteriori 3 euro ai ragazzi da 9 a 14 anni. Per assistervi, assieme alle due amichevoli con Mezzocorona e Piacenza, una famiglia di 4 persone spenderebbe 122 euro per i posti più economici. E’ un precedente che autorizza anche le altre società a fare altrettanto


«E io pago! E io pago!» diceva il grande Antonio de Curtis, in arte Totò, nel film "47 morto che parla". La sua espressione probabilmente sarà pronunciata da alcuni tifosi della Juventus, che è in ritiro da sabato scorso a Pinzolo, in provincia di Trento, e ha deciso di incassare ricavi già nella fase precampionato. Una volta i ritiri servivano alle società per la preparazione atletica e per l’affiatamento dei calciatori. Roba d’altri tempi: adesso servono a fare cassa. Ciò è stato rilevato e stigmatizzato dalla trasmissione "Qui studio a voi stadio" di Telelombardia.
Stando a un comunicato della società bianconera, per assistere a ogni seduta degli allenamenti dei calciatori gli adulti dovranno pagare 5 euro a testa, mentre i ragazzi da 9 a 14 anni sborseranno 3 euro. Invece non pagano nulla i bimbi fino a 8 anni. Quindi, una famiglia composta da padre, madre e due bambini di 9 anni pagheranno complessivamente 16 euro (corrispondenti a 32mila delle vecchie lire) per vedere sudare Del Piero, Buffon, Trezeguet e compagni. Ma non finisce qui. Ipotizziamo che la simpatica famigliola sostenitrice della Juve abbia deciso di vedere le due amichevoli in programma nella ridente cittadina dell'alta Val Rendena. I prezzi per la prima partita, che si disputerà l’11 luglio nello stadio comunale Pineta, si preannunciano elevati: la tribuna vip costa 40 euro, quella normale 25 euro (ridotto 13 per i ragazzi da 7 a 12 anni, gratis fino a 6 anni), posto in piedi 15 euro (ridotto 8 euro). Ipotizzando che i quattro scelgano questi ultimi, la spesa sarà di 46 euro (in vecchio conio, 89mila lire). E chi è l’avversario di turno della Vecchia Signora? Il Milan? L’Inter? Il Real Madrid? Nessuna di queste squadre: è il piccolo Mezzocorona, militante in serie C/2 (ora si chiama Lega Pro) dove nella scorsa stagione ha partecipato ai play-off promozione.
Se la nostra famiglia avesse ancora l’intenzione di andare a vedere il 16 luglio la seconda amichevole dei bianconeri, si troverebbe davanti a prezzi ancor più salati. Si va dalla solita tribuna vip da 50 euro, ai 30-40 della tribuna nord (ridotto a 15-20 euro per i bambini da 7 a 12 anni), ai 40 della sud (20 ridotto). Il posto più economico è nella tribuna Dalmine: 20 euro, mentre il ridotto a 10 euro. Probabilmente papà, mamma e i due pargoli sceglieranno ancora questi ultimi: il costo totale sarà di 60 euro, pari a 120mila vecchie lire. E qual è stavolta la formazione che affronterà la Juventus? Il Manchester United? Il Bayern di Monaco? No, semplicemente il modesto Piacenza, che gioca nel campionato di serie B.
Tirando le somme, quanto avrà speso la nostra famigliola di 4 componenti per un allenamento e due amichevoli? In totale 122 euro: nel vecchio conio, poco più di 236mila lire. Una cifra consistente di questi tempi, considerate le drammatiche difficoltà delle famiglie che stanno sempre più stringendo la cinghia. Lo testimonia l’Indicatore dei Consumi di Confcommercio, pubblicato venerdì scorso: in maggio gli acquisti complessivi sono calati del 2,7%. In esso si evidenzia un dato interessante per il mondo del calcio: la domanda di beni e servizi ricreativi è crollata del 4,9%, dove sono incluse anche le spese per i biglietti allo stadio.
Ma tutto questo al club di Corso Galileo Ferraris, come del resto all’universo delle società del calcio italiano, forse non interessa. Anzi, la società della Famiglia Agnelli ha collocato sul suo sito un’altra iniziativa a pagamento. Chi acquista la tessera di "Special member", alla modica cifra di 36 euro annui, riceverà nientepopodimeno che «l'attestato speciale, la tua tessera personale, foto autografate dei giocatori e la spilla Special Member» e si può partecipare anche ad altre iniziative, tra cui il blog e la chat. Invece se si versano soltanto 12 euro si riceveranno «l'attestato speciale firmato dal capitano Alessandro Del Piero e dal presidente Cobolli, la tua tessera personale, foto autografate dei giocatori» e partecipare anche in questo caso alla chat. Però si può sommessamente osservare che su internet si trovano tante chat e forum di discussione di tifosi della Vecchia Signora a costo zero. Quanto agli autografi dei calciatori, un tempo questi li concedevano tranquillamente gratis ai tifosi, quasi come un premio per l'attaccamento alla bandiera: in fin dei conti se i sostenitori non esistessero, i giocatori non potrebbero essere gli eroi tanto celebrati e decantati di cui si occupa quotidianamente la stampa.
Si dirà: «E’ il calcio a scopo di lucro, bellezza». Ma tutto ciò rappresenta una delle tante aberrazioni della legge 586 del 1996, voluta dal Milan e dalla Juventus e approvata dal governo dell’Ulivo con l’appoggio di Rifondazione Comunista, che ha completamente stravolto il pallone nostrano. Con l’iniziativa della società bianconera della visione a pagamento degli allenamenti, unita ai costi elevati per i biglietti delle amichevoli estive con squadre di categoria inferiore, si è creato un pericoloso precedente: tutte le società professionistiche potrebbero imitarla. Inoltre, se il buongiorno si vede dal mattino, figuriamoci a quali livelli arriveranno i prezzi dei tagliandi per le partite principali del campionato oppure per gli incontri di cartello della Champions League, a cui la Juve parteciperà in agosto dal turno preliminare. «E io pago!».
Marco Liguori
(Riproduzione consentita solo dietro citazione della fonte)

7 commenti:

Paolo Cuccu ha detto...

Gentile Liguori, le società di calcio possono anche mettere i costi dei tagliandi a 1000euro ciascuno, la cosa di per se non ha nulla di scandaloso.
Le società di calcio sono "a scopo di lucro" ed hanno il sacrosanto diritto di lucrare su ogni loro inziativa. Compresa la vendita di "aria fritta", leggasi fotografie con autografo stampato.
Quello che trovo incredibile è il fatto che, nonostante la perseverante crisi, nonostante la discesa in picchiata dei consumi anche dei generi di prima necessità, alla partita nessuno rinuncia.
Vuole sapere che succederà nel ritiro "a pagamento" della Juve? che ci saranno anche più tifosi degli anni precedenti in cui era gratuita la visione.
Allora chi ha ragione?

marco liguori ha detto...

Caro Administrator, la ringrazio per le sue osservazioni. Io però non ho scritto che è uno scandalo se le società si fanno pagare per qualsiasi cosa, nè traspare dal testo che volessi farlo. Ho richiamato un dato statistico di Confcommercio, per nulla "scandaloso", che evidenzia un drastico calo delle spese voluttuarie. Molto probabilmente non sarà ancora così netto per il calcio e condivido con lei che forse quest'anno nessuno rinunci alle partite. Ma queste sono e restano qualcosa di rinunciabile, soggette quindi a un taglio dai tifosi (e delle famiglie, che tanti a parole affermano di voler portare negli stadi) che si trovassero in difficoltà economiche. Se sono calate le vendite delle auto, non vedo perché non debba accadere per i biglietti allo stadio: forse è solo questione di tempo.

Paolo Cuccu ha detto...

Per prima cosa mi scuso per la scritta "Administrator", purtroppo non sono pratico di questo programma, cmq mi chiamo Paolo.
Lei chiede "perchè non dovrebbero calare le vendite dei biglietti dello stadio"....la risposta ce la fornisce la nostra società con i recenti avvenimenti. Se la benzina aumenta a livelli stratosferici le persone abbassano il capo e continuano a vederla aumentare, se una società sbaglia l'acquisto di un giocatore scoppia la rivoluzione in piazza.

Massimiliano Mogavero ha detto...

Caro Liguori volevo segnalarle che su questo sito: http://www.affaritaliani.it/sport/juventuspagareallenamenti080708.html
il suo articolo è stato completamente copiato senza citare la fonte come da lei, giustamente richiesto.

Anche io, come lei, ho un blog: www.passionecalcistica.blogspot.com e vorrei invitarla a darci uno sguardo appena può e magari dire cosa ne pensa. Ringraziandola anticipatamente, le porgo cordiali saluti.

F.to Massimiliano Mogavero

marco liguori ha detto...

Caro Mogavero le segnalo che se legge su http://www.affaritaliani.it/sport/juventuspagareallenamenti080708_pg_2.html troverà la mia firma e la citazione del mio blog. La ringrazio comunque per la sua attenzione. Ho visto la homepage del suo sito, mi sembra molto interessante, anche per l'interesse al Benevento Calcio.
La saluto cordialmente

Anonimo ha detto...

Allora Sig. Liquori dovè lo scandalo. Immaginavo la juve è lo scandalo. Ricordo che la Juve ha venduto a due società esterne con annesso contratto la gestione e l'organizzazione e sfruttamento commerciale del ritiro a Pinzolo. Quindi se quest'ultime società decidono di far pagare così è sicuramente dettato dal fatto che comunque e nonostante tutto ci sono ancora milioni di tifosi juventini disposti anche a farsi "fregare". Daltronde per chi viene da una esperienza ventennale in una tv commerciale dovrebbe ben conosciere questo tipo di strategie.

Anonimo ha detto...

Caro Liguri l'accostamento tra quanto sostiene Confcommercio e il fatto che la Juve faccia pagare anche gli allenamenti è volutamente ambiguo. E tanto fa notizia perché si tratta della Juve. L'avesse fatto l'Inter o la Roma l'operazione sarebbe stata guardata con lenti più a fuoco e giudicata la migliore strategia di marketing sportivo dell'anno. Guardare i giocatori che sudano al ritiro di Pinzolo non è obbligatorio. Del resto non si capisce per quale recondito motivo si debba pagare per andare sulla giostra e non per guardare la Juve. Ma, ormai è noto, sul web contano le opinioni non i fatti.
www.radiopalomar.it

http://www.wikio.it

il pallone in confusione

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