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Ora bisognerà vedere se gli amministratori riusciranno a portare in attivo (o quantomeno a ridurre ulteriormente il disavanzo) il conto costi/ricavi entro gennaio, mese in cui si svolge la seconda fase del calciomercato, per poter acquistare rinforzi per la rosa. Con la promozione nella massima serie la società ritiene possibile un aumento del valore della produzione poiché, è evidenziato nella relazione sulla gestione, «si stima un consistente aumento dei proventi da cessione dei diritti radiotelevisivi»: l’anno scorso ammontarono ad appena 338mila euro, in discesa dai precedenti 3 milioni poiché «non sono stati negoziati collettivamente – prosegue la relazione sulla gestione – dalla Lega Nazionale Professionisti, come per la precedente stagione». Riguardo ai costi nella relazione si prevede «un incremento cospicuo dei costi del personale, da ricondurre ai compensi previsti per i nuovi giocatori ed al compenso per alcuni giocatori, già presenti nella rosa del Bologna nella passata stagione, il cui contratto prevedeva la corresponsione di un diverso importo nel caso di disputa del campionato di serie A». Il testo sottolinea che «tali variazioni complessivamente dovrebbero comunque consentire una sensibile riduzione della perdita operativa».
Ritornando alle plusvalenze, si segnalano quelle ricavate dalle cessioni dei centrocampisti Meghni (3,5 milioni) e Loviso (500mila euro), dei difensori Albertazzi (2 milioni), Tedeschi (1,4), e Costa (2,7), dell’attaccante Fava Passaro (500mila euro).
Riguardo ai costi, essi hanno raggiunto i 29,8 milioni (+14.18%): il 53,4% è costituito da quelli per il personale passati da 14,5 a 15,6 milioni. Stando sempre alla relazione sulla gestione, l’incremento è «dovuto principalmente all’aumento dei costi del personale sportivo per premi riconosciuti a seguito della promozione in serie A, agli ammortamenti e alla minusvalenza generata dalla cessione del giocatore Danilevicius pari a 1,5 milioni di euro».
Lo stato patrimoniale presenta uno squilibrio tra debiti (17,4 milioni, +26%) e crediti (6,6 milioni, +186%) pari a 10,8 milioni. Nello stato debitorio si segnalano 1,34 milioni dovuti alle banche con un incremento del 9,2% rispetto all’anno precedente.
Marco Liguori
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Nella foto, tratta da http://www.sport.it, la curva Andrea Costa dello stadio Comunale di Bologna Clicca e leggi la seconda parte I contenziosi del Bologna tra fisco e previdenza
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