Ricerca personalizzata

giovedì 26 marzo 2009

Matarrese fiducioso: «Eviteremo il commissariamento»

Nonostate manchi ancora l'accordo tra Serie A e Serie B sul nuovo regolamento e la nuova governance della Lega Calcio, Antonio Matarrese e' ''fiducioso'' sulla possibilita' di sciogliere tutti i nodi entro martedi' 31 marzo, termine ultimo per l'elezione del presidente. ''Puo' ancora succedere di tutto'', ha detto il presidente della Lega Calcio lasciando gli uffici di Via Rosellini dove oggi si e' riunito il consiglio seguito da una riunione informale dei presidenti del club di Serie A. ''E' naturale - ha minimizzato Matarrese - che ci si prenda un po' di tempo per sintonizzare le due categorie. Oggi c'e' stata una discussione molto accesa, ognuno vuole prevalere sull'altro. Ma voi - ha detto dimostrandosi ottimista con i giornalisti - sapete che questa Lega e' capace di trovare soluzioni all'ultimo momento''. Il problema, ha ricordato il numero uno della Lega Calcio, e' che ''la serie B ha bisogno di essere sostenuta finanziariamente e vuole capire l'entita' delle risorse necessarie per la sopravvivenza. E la serie A e' disponibile ad aiutarla''. Un ottimismo che spinge Matarrese a escludere l'ipotesi di un commissariamento della Lega: ''Macche' commissario - si e' sfogato - i commissari stanno in Polizia, non in Lega Calcio''.
Fonte: Asca

Nuovo regolamento in Lega Calcio: nulla di fatto

Si è conclusa con un nulla di fatto la riunione del Consiglio di Lega che avrebbe dovuto approvare il nuovo regolamento da proporre alla assemblea generale del 31 marzo, manovra preliminare per dare il via alle elezioni del nuovo governo del calcio. Ma più che affrontare le questioni tecniche del regolamento, i dirigenti della serie A e della serie B hanno tentato di trovare un accordo: «La serie B pone delle questioni, è il solito do ut des: prende spunto da questa situazione per chiedere qualcosa. Ma credo che troveranno una sistemazione», aveva anticipato il presidente del Palermo Maurizio Zamparini lasciando prima degli altri la lunga riunione del Consiglio di Lega alla quale è seguita una riunione informale della serie A. Ipotesi che si è poco dopo rilevata errata: nessun accordo. Ora, se non verrà nel frattempo convocata un'altra riunione del Consiglio, si potrebbe portare la decisione direttamente in assemblea generale che è l'appuntamento già convocato. Tuttavia, secondo Adriano Galliani «il commissariamento è un'ipotesi remota. Se il 31 marzo non eleggeremo nessuno vuol dire che non avremo rappresentanza in Federazione, ma non significa che il giorno dopo arrivi un commissario». Rispetto alle obiezioni avanzate dalla serie B e alle possibilità di superarle positivamente, l'amministratore delegato del Milan ha commentato in milanese: «L'è dura».
Fonte: Ansa

Uefa: aumenta contributo solidarietà per club

La Uefa e l'Associazione dei Club Europei (ECA) annunciano l'aumento della percentuale del contributo di solidarietà per il prossimo ciclo 2009-2012 della Champions League, a partire dalla stagione 2009-10. La percentuale di solidarietà per i club che non prendono parte alla Champions League, destinata ai programmi per il settore giovanile, passerà dall'attuale 5 per cento al 6,5 per cento. Basato sulle attuali previsioi sui ricavi, questo significa che nella stagione 2009-10 circa 55 milioni di euro saranno a disposizione per essere ridistribuiti a quei club tramite le federazioni nazionali e le leghe professionisti, circa 23 milioni di euro in più rispetto all'ultima stagione del ciclo prededente. Considerando anche i fondi addizionali a disposizione delle leghe che non hanno club partecipanti alla Champions League, il contributo di solidarietà ammonterà aprossivamente a 67 milioni di euro. In più, le somme di solidarietà pagate ai club eliminati nei preliminari di Champions League e della Europa League aumenteranno. «Siamo d'accordo con la ECA e grati per il suo supporto, dato che abbiamo sempre insistito sul fatto che una percentuale dei ricavi generati dalla UEFA Champions League deba essere ridistribuita, con un principio di solidarietà, a quei cub che non partecipano direttamente alla competizione», ha detto il presidente della Uefa, Michel Platini.
«Insieme alla ECA -ha aggiunto- siamo impegnati a supportare le attività di sviluppo dei settori giovanili dei club delle massime divisioni, insieme allo sviluppo dei programmi nazionali per la crescita del settore giovanile». Anche il presidente della ECA, Karl-Heinz Rummenigge, è soddisfatto. «Dalla sua fondazione, poco più di un anno fa, la ECA ha lavorato duramente per aumentare la solidarietà tra i club. Rappresentiamo 137 club di tutta Europa, quindi siamo estremamente contenti del fatto che non solo i top club avranno dei vantaggi da questa splendida competizione», ha detto il presidente del Bayern Monaco. «Questa decisione dimostra che la famiglia del calcio europeo è veramente unita in queste delicate questioni finanziarie», ha concluso.
Fonte: Adnkronos

mercoledì 25 marzo 2009

Piccoli azionisti alla Figc: «Lotito, condannato a Milano, è decaduto dalla carica di presidente della Lazio»

Esclusiva de "Il pallone in confusione": il Comitato dei tifosi detentori di azioni chiede alla Federazione di applicare l'articolo 22 bis delle Noif che prevede «la decadenza dalla carica di dirigenti di società condannati, ancorché con sentenza non definitiva, a pena che comporti l’interdizione dai pubblici uffici e dall’esercizio di uffici direttivi di persone giuridiche». Intanto, la Consob impugna davanti al Consiglio di Stato la sentenza del Tar che aveva annullato l'esistenza del patto parasociale tra Lotito e Mezzaroma

La Consob ha risposto al "Comitato Piccoli azionisti Lazio": è stato depositato nei termini di legge il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che aveva annullato sull’esistenza del patto parasociale occulto tra Claudio Lotito e Roberto Mezzaroma. Questa è la riposta dell'ufficio legale della Commissione inviata dal Comitato a "il pallone in confusione": «Si fa riferimento alla nota del 13/03/2009 con la quale sono state richieste informazioni in merito "alla notizia di stampa relativa all’impugnazione da parte della Consob della sentenza del Tar del "Lazio n.8835/2008. Al riguardo si precisa che l’appello in oggetto è stato notificato alle controparti e depositato al "Consiglio di Stato nei termini previsti dalla legge». La vicenda era stata raccontata da questo quotidiano (cliccare qui ) e ripresa dall'agenzia di stampa Apcom. E' un passo semplice, ma molto importante da parte dei Commissari, che tutela anche le pretese dei piccoli azionisti che avevano richiesto più volte di avere notizie sull'impugnazione.
Il Comitato ha sollevato anche altre due questioni, riferite ancora a "il pallone in confusione". Il 13 marzo scorso l'avvocato Massimo Rossetti, legale dei piccoli azionisti, ha scritto assieme al membro Alfredo Parisi alla Figc evidenziando che «la seconda Sezione Penale del Tribunale di Milano ha condannato l’attuale Presidente della SS Lazio spa , dr. Claudio Lotito,per aggiotaggio manipolativo ed informativo e per ostacolo all’attività di vigilanza della Consob». La condanna prevede due anni di reclusione, in una multa di € 65.000 e nell’interdizione per un anno dai pubblici uffici e dagli uffici direttivi di persone giuridiche. Nella lettera i due sollecitano un tempestivo pronunciamento della Figc riguardo «sull’esatta e corretta interpretazione ed applicazione dell’art. 22 bis delle Noif della Federazione stessa con riferimento alla predetta sentenza». In pratica, si richiede l'eventuale decadenza di Lotito dalla sua carica di presidente. Questo perché, secondo Rossetti e Parisi «tale articolo disponga la decadenza dalla carica di dirigenti di società condannati, ancorché con sentenza non definitiva, a pena che comporti l’interdizione dai pubblici uffici e dall’esercizio di uffici direttivi di persone giuridiche». I due aggiungono un altro particolare importante. «Vi è l’obbligo al comma 6 per i condannati anche in via non definitiva - si legge nella lettera alla Figc - di immediata comunicazione alla Lega o al Comitato competente della condanna che comporti tutte le incompatibilità di cui al comma 1: quindi anche di quella conseguente all’irrogazione di pena interdittiva non definitiva, a prescindere dalla appartenenza del delitto commesso alla tipologia elencata». Dunque, anche al presidente Giancarlo Abete, i piccoli azionisti chiedono, come già fatto alla Consob: «Se ci sei, batti un colpo».
Marco Liguori
Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte

martedì 24 marzo 2009

Cairo: «Quotare in Borsa le società di calcio? E' assurdo»

Portare in Borsa «le squadre di calcio oggi è un assurdo». A pensarla così è il patron del Torino, Urbano Cairo, interpellato a margine della Star Conference di Borsa italiana, dov'è intervenuto in qualità di presidente dell'omonima casa editrice. «Oggi, in un momento in cui i bilanci delle squadre di calcio sono in passivo, quotarle è assurdo», ha proseguito, sottolineando come la quotazione possa avere un senso «quando si può garantire un rendimento agli azionisti e quindi quando i bilanci sono in attivo». Cairo ha poi escluso di portare il Torino in Borsa. «Per noi l'obiettivo è mantenere la categoria, ricordatevi che questa è una società che tre anni fa era fallita. In questi anni c'è stato un grande impegno per riportarla in serie A».
Fonte: Ansa

Difensore di Moggi chiede trasferimento Calciopoli da Napoli a Roma

La difesa dell'ex dg della Juventus, Luciano Moggi, ha chiesto di trasferire il processo di calciopoli a Roma o, in subordine, a Torino. La richiesta è stata formulata oggi dall'avvocato Paolo Trofino nel corso dell'udienza che è in corso davanti alla nona sezione del tribunale di Napoli.
Il legale ha ribadito che vi sono una serie di elementi per i quali il tribunale di Roma è da ritenersi competente a giudicare Moggi in quanto le contestazioni relative alla presunta associazione per delinquere farebbero riferimento ad attività svolte nella capitale dove hanno sede vari organismi tra i quali la Federazione gioco calcio, la Covisoc, e la Caf. L'altro legale di Moggi, avvocato Maurilio Prioreschi, ha chiesto inoltre l'annullamento del decreto che dispone giudizio in quanto mancherebbero due capi di imputazione, non trascritti nell'atto notificato a Moggi, e le accuse formulate sarebbero generiche laddove si fa riferimento ad atti «fraudolenti». Sulle istanze della difesa di Moggi e di altri imputati il tribunale potrebbe pronunciarsi in giornata dopo le repliche dei pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci.
Fonte: Ansa

Uefa studia una tassa sul lusso per i grandi club

Il modello è quello americano per ridurre gap con piccoli club

Una tassa sul lusso per i club di calcio. E' l'ipotesi a cui sta lavorando la Uefa, che prevede per i grandi club il pagamento una quota di denaro ai piccoli club quando acquistano una delle loro stelle. Secondo quanto riferisce l'edizione odierna del Financial Times, la tassa sul lusso è uno dei tentativi di ridistribuire in modo più equo il denaro all'interno del mondo del calcio, ormai dominato in modo evidente dai grandi club come Manchester United o Real Madrid. Il presidente dell'Uefa Michel Platini, d'altra parte, ha più volte sottolineato come la potenza economica di alcune società influenzi in modo eccessivo le competizioni. Per cercare spunti, i dirigenti dell'Uefa sono volati lo scorso mese negli Stati Uniti, discutendo del progetto con i dirigenti della Major League Baseball, una lega che stabilisce gli stipendi delle squadre e le tasse sulla base di quanto spendono e ridistribuisce l'ammontare delle entrate ai club meno ricchi. L'Uefa, inoltre, sta esaminando anche i modelli delle leghe americane per quanto riguarda il limite alla grandezza delle squadre. Secondo il portavoce dell'Uefa William Gallard, molte proposte di riduzione dei costi come il cosiddetto salary-cap hanno alcuni difetti, mentre la tassa sul lusso e i limiti alle squadre sono "idee promettenti", che potrebbero insomma avere un futuro. "Non c'è una soluzione semplice - ha spiegato - tutti i piani hanno lati negativi, alcuni sono peggiori di altri. Il salary-cap sembra sia molto difficile da gestire poiché noi abbiamo competizioni europee come la Champions League che interferiscono con le leghe nazionali. Sarebbe terribilmente difficile da amministrare. Ma sulla necessità di agire, anche Gaillard non ha dubbi. Il portavoce dell'Uefa ha portato ad esempio la situazione finanziaria dei club spagnoli, parlando di una mezza dozzina di società che sono "in serie difficoltà". Tra queste c'è il Valencia, attualmente al sesto posto nella Liga, che potrebbe essere costretto a vendere i giocatori migliori per rimettere in sesto il bilancio.
Fonte: Apcom
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

Si prega di non intasare le caselle di posta elettronica con spam pubblicitario e di altro tipo (come appelli politici). Questo sito tratta solo di calcio, finanza del calcio e di argomenti affini. Ogni abuso sarà punito.

Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati