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lunedì 9 novembre 2009

Il Real Madrid ringrazia le banche

Il forte impegno degli istituti di credito ha consentito ai "galacticos" di sostenere la faraonica campagna acquisti: però è fortemente aumentato l’indebitamento netto a 327 milioni. I ricavi da stadio, dopo due anni di forte crescita, sono stati mantenuti al livello dell'anno precedente, pari a circa 29% del totale. Positivo rapporto tra costo totale del personale ed il totale dei ricavi operativi, pari al 46%

Per commentare sinteticamente il bilancio consolidato del Real Madrid al 30 giugno 2009, possiamo affermare che "le banche aiutano lo spettacolo". In altre parole, le banche con i loro prestiti hanno permesso al Real Madrid di comprare i grandi campioni, che dovrebbero garantire lo spettacolo, ma questo sarà il campo a dirlo. I "galacticos" non spiegano nel documento contabile quali siano gli istituti che li abbiamo sostenuti: secondo il giornale El Larguero de la Cadenaser uno di essi banca sarebbe il Banco de Santander.
La faraonica campagna acquisti condotta dal Real Madrid segna un forte aumento dell’indebitamento finanziario netto del club spagnolo. Tuttavia dobbiamo registrare un ennesimo incremento di fatturato e un buon rapporto tra costo del personale e fatturato al di sotto del 50%. Inoltre, gli amministratori del gruppo evidenziano che l’EBITDA (ossia l’utile prima delle imposte, dei proventi / oneri finanziari, delle svalutazioni e dell'ammortamento e delle componenti straordinarie) è positivo per 93 milioni di euro e che dalla stagione 2002/2003 esso è in continuo miglioramento. Per gli amministratori del gruppo la sua considerazione è fondamentale nelle decisioni di investimento.
Dal 1 luglio 2008, il gruppo del Real Madrid ha adottato il nuovo piano di contabilità generale approvato con Real Decreto 1514/2007.
GLI INVESTIMENTI
Nell’esercizio 2008/09 il Real Madrid ha investito 314 milioni di euro. Tale investimento ha riguardato per la quasi totalità l'acquisizione di giocatori.
Questa cifra comprende un importo di 219 milioni di euro per le acquisizioni effettuate prima del 30 giugno 2009 riguardanti i nuovi giocatori per la stagione 2009/10 (Ronaldo, Kakà, Benzema, Albiol e altri).
Come politica d’investimento si è preferito concentrare su di un esercizio l'investimento in giocatori. Nella sostanza l’investimento effettuato corrisponde praticamente a 3 anni di investimenti (si consideri la media per il periodo 00/01-07/08, che è stata la seguente: 159 milioni nel 2000/01; 91 milioni nel 2001/02; 88 milioni nel 2002/03; 109 milioni nel 2003/04; 128 milioni nel 2004/05; 173 milioni nel 2005/06; 161 milioni nel 2006/07 142 milioni nel 2007/08). Occorre evidenziare anche che nel periodo 2000-2009 non tutti gli investimenti sono stati destinati all’acquisto di giocatori, ma 174 milioni sono stati investiti nello stadio e 131 milioni sono stati destinati alla costruzione della "Ciudad Real Madrid". L’obiettivo è quello di recuperare al più presto la leadership in campo internazionale.
Dal bilancio risulta che a fine giugno 2009 il Real Madrid ha pagato l'importo totale del cartellino di Cristiano Ronaldo al club di origine.
Per far fronte a tale pagamento e agli altri investimenti in acquisto di nuovi giocatori, il Real Madrid, nel mese di giugno 2009, ha ottenuto un finanziamento bancario a lungo termine, di cui diremo.In ogni caso, il gruppo del Real Madrid al 30 giugno 2009 aveva disponibilità liquide pari a 112 milioni di euro. Secondo gli amministratori del gruppo Real Madrid, questo saldo unito con il flusso di cassa che si genererà per l'anno finanziario 2009/10 permetterà di rispettare gli impegni.
L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L'indebitamento finanziario netto è aumentato in modo notevole nelle ultime settimane di giugno 2009 a causa dell’acquisto di giocatori per la stagione agonistica 2009/10, che ha comportato un investimento, come già detto, di 219 milioni di euro. In conseguenza di ciò, il saldo dell'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2009 è di 327 milioni di euro.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (comprensivo di proventi e oneri straordinari) è pari a 3,1. Secondo gli amministratori del Real Madrid, tale rapporto rientra negli standard accettati dagli enti creditizi.
Nel mese di giugno del 2009 il gruppo ha ottenuto due prestiti, sottoscritti con due istituti finanziari, per un totale del valore nominale di 151,5 milioni, con tasso di interesse variabile indicizzato all'Euribor maggiorato di uno spread. Tale prestito è rimborsabile in sei anni.
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale espone "attività non correnti", ossia immobilizzazioni nette, per l’importo di 686.233 migliaia di euro (530.533 migliaia di euro nel 2007/08) e "attività correnti", ossia l’attivo circolante, per 192.212 migliaia di euro (208.645 migliaia di euro nel 2007/08). A fronte di tali attività ammontanti complessivamente a 879.145 migliaia di euro (+19% rispetto a 739.177 migliaia di euro del 2007/08) dall’altro lato si contrappongono: un patrimonio netto di 195.861 migliaia di euro (176.397 migliaia di euro nel 2007/08); passività a lungo termine per 348.551 migliaia di euro (231.490 migliaia di euro nel 2007/08) e passività a breve termine per 334.733 migliaia di euro (331.290 migliaia di euro nel 2007/08). Come si può notare dalle cifre, esiste uno squilibrio tra passività a breve e attività a breve. La differenza tra attività correnti e passività correnti, mostra un valore negativo di 142 milioni di euro. Secondo gli amministratori del gruppo tale valore negativo anche se presente costantemente negli ultimi anni, in questo caso è stato determinato anche dall’impatto degli investimenti anticipati, oltre che dai meccanismi gestionali tipici delle società sportive.
Le immobilizzazioni immateriali "sportive" nette passano da 201.714 migliaia di euro del 30.06.2008 a 368.640 migliaia di euro del 30.06.2009. Il valore lordo delle immobilizzazioni immateriali sportive al 30/06/2009 è di 498.059 migliaia di euro.
Le disponibilità liquide passano da 803 mila euro del 30.06.2008 a 111.619 migliaia di euro del 30.06.2009.
Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni risultano azzerate, mentre al 30.06.2008 risultavano pari a 83.910 migliaia di euro.
Per quanto riguarda le passività a lungo termine i ricavi anticipati si azzerano rispetto al valore di 30.997 migliaia di euro del 30/06/08. Gli accantonamenti a fondi rischi passano da 20.522 migliaia di euro del 30/06/08 a 19.434 migliaia di euro del 30/06/09. I debiti a lungo termine verso istituti di credito, inesistenti al 30/06/08, segnano la cifra di 125,3 milioni. I debiti a lungo termine per l’acquisto di calciatori passano da 60,5 a 108,5 milioni.
I debiti a lungo termine per i lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid diminuiscono da 74,3 milioni del 30.06.08 a 47,9 milioni del 30/06/09. I debiti per il riacquisto di diritti (Palcos e RTVE) diminuiscono da 9,1 milioni del 30/06/08 a 6,8 milioni del 30/06/09. I debiti per imposte differite a lungo termine passano da 36,2 milioni a 38 milioni.I ratei e risconti passivi pluriennali ammontano a 2,5 milioni.
Per quanto riguarda le passività a breve termine si segnala che i debiti a breve verso istituti di credito passano da zero a 24,4 milioni. I debiti a breve per l’acquisto di giocatori passano dai precedenti 69.6 milioni a 120,1 milioni del 30/06/09. I debiti a breve verso il personale ammontano a 50,5 milioni (58,9 nell’esercizio precedente).
IL CONTO ECONOMICO
I ricavi operativi dell’esercizio 2008/09 hanno raggiunto la cifra di 407 milioni di euro, con una crescita dell’11% rispetto all'anno precedente. L'obiettivo del bilancio preventivo fissato a 400 milioni di euro è stato conseguito.
Tali proventi non includono le plusvalenze derivanti dai trasferimenti dei giocatori (32 milioni di euro).
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi ammontano a 400,3 milioni, di cui 350,8 provenienti dal mercato nazionale e 49,4 dal mercato estero. I settori di attività che nel 2008/09 hanno contribuito maggiormente alla crescita del fatturato sono stati: diritti televisivi e marketing, mentre i ricavi da stadio, dopo due anni di forte crescita, sono stati mantenuti al livello dell'anno precedente. Il contributo dei soci, sia come quote associative che come abbonamenti, rappresentano circa il 10% del fatturato complessivo.
Nel dettaglio risultano ricavi da stadio e soci per l’importo di 116,9 milioni (29,21% sul totale); ricavi da amichevoli e da competizioni internazionali pari 15,5 milioni (3,88% sul totale); ricavi da diritti TV per 144,5 milioni (36,09% sul totale), ricavi da attività di marketing per 123,4 milioni (30,83% sul totale).Gli altri ricavi operativi ammontano a 7 milioni.
Il costo del personale è stato pari 187,2 milioni. Il rapporto tra costo totale del personale ed il totale dei ricavi operativi risulta pari al 46% circa. Questo è l'indicatore utilizzato a livello internazionale per misurare l'efficienza di funzionamento delle società di calcio. Il Real Madrid è sotto la soglia del 50%, un livello che è considerato di eccellenza, ben al di sotto del 70%, che è il livello massimo consigliato dall'associazione europea dei club. Gli altri costi di gestione ammontano a 114,3 milioni. Gli ammortamenti segnano la cifra di 75,9 milioni. La differenza tra proventi ed oneri straordinari è positiva per 11,9 milioni (nel 2007/08 39 milioni).
La differenza tra proventi ed oneri finanziari è negativa per 4,2 milioni. L’utile consolidato prima delle imposte ammonta a 24,9 milioni (nel 2007/08 51,4 milioni). Le imposte sul reddito ammontano a 3,4 migliaia di euro. Il risultato netto consolidato dell’esercizio è positivo per 21,5 migliaia di euro (35,3 milioni nel 2007/08).
GLI OBIETTIVI PER IL 2009/2010
Per l’esercizio 2009/2010 gli amministratori prevedono tra l’altro nel bilancio di previsione consolidato: ricavi operativi per 421,7 milioni; un costo totale del personale per 190,3 milioni; ammortamenti per 101,7 milioni ed un risultato prima delle imposte positivo per 18,7 milioni.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

sabato 7 novembre 2009

Juventus-Napoli: le testimonianze dei tifosi

Inseriremo su questo post le vostre lettere. Vi raccomandiamo di essere corretti e civili nell'esporre i fatti: le missive con insulti e minacce saranno cestinate

Non le racconto le violenze subite dai napoletani o dai tifosi napoletani, sia all’interno dello stadio Olimpico che all’esterno, queste verranno spiegate dettagliatamente da chi allo stadio era presente quel sabato.
Io sono nato a Torino da genitori napoletani e grazie a Dio tifo Napoli, come potrà capire quando il Napoli gioca in questa grigia città, io come la maggior parte dei tifosi Napoletani presenti alle trasferte non siamo soggetti alle limitazioni di quell’organo iniquo chiamato Casms e per questo non sopporto che in TV e sui giornali venga riportato con senso di schifo la nostra presenza senza nemmeno pensare che il Napoli ha tifosi in tutta la nazione e senza che questi siano nati per forza a Napoli. Se si continua così l’organo Maroniano farà in modo che i numerosissimi supporters del Napoli per le trasferte acquistino il biglietto solo dopo aver presentato diploma in dialetto locale e annesso albero genealogico a partire dal 1700 e se disgrazia vuole ti capita un parente di Gragnano sei perduto.
Io sono uno di quei tifosi che amerebbe andare allo stadio con la famiglia, e lo feci al primo anno di serie A andai a torino per vedere il mio Napoli con moglie (juventina) e con le due bimbe all’epoca di 9 e 6 anni e tutte due vollero che io gli acquistassi una maglietta del Napoli presso le bancarelle fuori l’olimpico, accedemmo così alla tribuna laterale est, il Napoli perdeva e non vi erano nervosismi particolari, eppure per una simulazione di Nedved l’arbitro non fischio il fallo. Fatto sta che un energumeno che si lamentava di non aver potuto accedere alla curva essendo uno dei Drughi (a suo dire) spinse mia figlia di 9 anni che venne trattenuta da una persona del sedile antistante e nel frattempo l’apostrofò con queste parole: «Putt**** zingara puzzolente napoletana devi morire tu e i tuoi sporchi simili». Non le nego che accennai ad una reazione ma altri tifosi sia juventini che napoletani lo avevano gia sistemato ed altri trattenuto me.
Spero che questa mia le abbia reso chiaro cosa e come sia difficile essere napoletano o identificarsi in esso in questo paesucolo chiamato Italia, dove il razzismo oramai sborda in ogni dove e il calcio non vuole le famiglie allo stadio. Intanto rivorrei la polizia negli impianti perché i ragazzini-steward non sono in grado di occuparsi di ordine pubblico.
Cordiali saluti
Giovanni Vuolo
vuolo.giovanni@alice.it

Tifosi azzurri mandate a "il pallone in confusione" le vostre testimonianze sulle aggressioni su Juve-Napoli

Sul forum di Napolimagazine.com http://www.napolimagazine.info/forum/viewtopic.php?t=99692 è stato ripreso il link del mio editoriale riguardante le aggressioni durante Juventus-Napoli. I tifosi azzurri possono inviare le loro circostanziate testimonanianze a marco_liguori@katamail.com: saranno pubblicate sul mio blog-giornale. Raccomando a tutti di essere civili e di non spedire email con insulti e minacce che saranno immediatamente cestinati.
Vi aspetto numerosi.

venerdì 6 novembre 2009

Lotito dà i numeri

Nell’intervista a L’Espresso intitolata “Platone nel pallone” riportata sul nostro sito nella Sezione News in data 5 novembre 2009, il Presidente Lotito cita numeri della sua gestione. Tra l'altro, afferma che il “budget si è chiuso con 26 milioni di utili”. Come sanno tutti coloro che si occupano di bilanci e di contabilità, il “budget” è uno strumento di previsione, mentre il documento consuntivo è il “bilancio”; evidentemente il giornalista ha trascritto male il pensiero del Presidente, lui voleva certamente parlare di bilancio. Ma anche il numero citato è errato. Infatti, esaminando il bilancio della Lazio SpA (il bilancio della società quotata in borsa) al 30 giugno 2009 si nota che l’utile è stato di euro 1.336.576 e, esaminando il bilancio consolidato (cioè quello che cumula il bilancio della Lazio SpA e della controllata che gestisce le attività commerciali, cioè la Lazio Marketing & Communication SpA), l’utile è stato di euro 12.050.984. Da dove uscirà mai l’importo di euro 26 milioni menzionato nell’intervista?
Paolo Lenzi
Tratto da http://www.laziofamily.com gentilmente concesso dall'autore

Martino (Can): Palline sorteggi arbitrali vecchie e riconoscibili

Erano vecchie, usurate e decolorate e per questo riconoscibili le palline che venivano usate per i sorteggi arbitrali, in particolare nella stagione 2004-2005. E' quanto ha detto Manfredi Martino, all'epoca segretario della Commissione arbitrale nazionale (Can), ascoltato oggi come teste alla nuova udienza di Calciopoli in corso davanti ai giudici della nona sezione penale del Tribunale di Napoli. All'udienza sono presenti anche un impassibile Luciano Moggi e l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. Martino, pressato dal pm Narducci, ha parlato poi, in particolare, della partita Milan-Juventus che decise le sorti di quel campionato: ''A mia sensazione durante il sorteggio per la scelta dell'arbitro per quella partita qualcosa non andò secondo il verso giusto perché ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall'Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri''.
Fonte: Ansa

martedì 3 novembre 2009

Juventus-Napoli, tifosi napoletani aggrediti: chi paga?

Permettete una parola? Siamo alle solite: la Juventus, come tutte le altre grandi squadre del calcio italiano non si toccano. La riprova? Sabato scorso, al termine della splendida e meritata vittoria del Napoli a Torino, ci sono state alcune aggressioni ai danni di tifosi azzurri. Ne ha dato notizia il sito Pianetanapoli.it: «Vergognosa caccia al tifoso napoletano si è verificata nei settori dello stadio Olimpico di Torino al termine del match tra Juventus e Napoli. In particolare ci sono state segnalate aggressioni ad un padre con il figlio ed a una coppia di fidanzati che hanno avuto la sola sciagura di esultare ai gol azzurri. Altro che pace, gli juventini non hanno tollerato la vittoria del Napoli e subito si sono sfogati con i tifosi azzurri presenti nei loro settori di competenza; prima spazio ai soliti insulti ed improperi razzisti, subito dopo si è passato al linciaggio materiale con gli steward presenti impassibili di fronte a quanto accadeva».
Il lunedì successivo il quotidiano "Il Mattino" riportava una lettera di un tifoso napoletano che vive a Torino in cui denunciava di aver subito un’aggressione da parte di sostenitori bianconeri. Gaetano Senatore racconta che «già durante la partita venivo aggredito verbalmente dalle persone presenti in tribuna con frasi razziste; ormai a conoscenza dopo 10 anni del livello intellettivo dei piemontesi sorvolavo. Alla fine della partita però, sul varco dal settore W1 della tribuna, venivo aggredito da supporter juventini e solo la mia stazza fisica mi permetteva di divincolarmi rimettendoci solo la mia sciarpa AZZURRA». Il tifoso prosegue spiegando che "la polizia interveniva solo tardivamente per permettere ai tifosi napoletani che aspettavano all'interno e che dopo il mio episodio si erano fermati di uscire". Ma non finisce qui: Senatore sottolinea un fatto ancor più grave. «Tuttavia notavo – scrive il tifoso – l'ASSOLUTA ASSENZA di personale di sicurezza della società Juventus F.C. (i cosiddetti steward) tanto ligi all'inizio della partita nel sequestrare gli accendini (i tifosi juventini fumano in tribuna irrispettosi dei vicini e dei divieti) ma che si erano completamente dissolti quando era necessario che svolgessero il loro compito di sorveglianza chiamando le forze dell'ordine che invece sono state richiamate dal sottoscritto». Insomma, era stato lasciato in balia dei suoi aggressori. E pensare che l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive e il Casms avevano disposto la chiusura del settore ospiti, dimenticando però due cose. Primo: i "cattivoni" non sono solo tra i tifosi del Napoli. Secondo: i sostenitori azzurri sono residenti in molte regioni del Nord. Come facciano in questo caso gli organismi del Viminale a vietare l’ingresso a questi ultimi, è un mistero: anzi, com’è già accaduto in altre occasioni, non l’hanno vietato affatto e si sono mescolati i napoletani con i tifosi della squadra di casa (ricordo la gara con l’Inter nell’ottobre 2007). Anzi, rammento a questo proposito anche che lo scorso campionato i tifosi del Genoa erano andati a Roma per seguire la partita contro i giallorossi, nonostante la chiusura del settore ospiti, sedendosi in altre zone dell’Olimpico. Essi si erano inseriti tra i supporter avversari in modo ordinato e disciplinato, senza creare problemi. Al ritorno però alcuni di essi hanno subito un’aggressione in treno da alcuni personaggi armati di coltello: ancora oggi non si conoscono i nomi dei responsabili.
Come ho già scritto più volte, suggerisco una "prova di tifo", in modo che si possa impedire l’accesso allo stadio. Battute a parte, ci si chiede: dov’è la tanto decantata sicurezza? E soprattutto a questo punto ci si attendono misure drastiche da parte del ministero dell’Interno: ma se non ci sono denunce, è improbabile che si possano prendere. Gaetano Senatore ha scritto di riservarsi «nei prossimi giorni di valutare con i miei legali se l'assenza degli steward che ha reso possibile la mia aggressione può comportare una responsabilità della società Juventus F.C. ed una denuncia all'autorità giudiziaria». Sarebbe l’occasione migliore per dimostrare che gli atteggiamenti violenti non sono solo della tifoseria napoletana. Inoltre si potrebbe anche vedere se Osservatorio e Casms infliggano una severa ed esemplare punizione ai tifosi bianconeri. Magari un divieto di trasferta per un determinato periodo.
Dal piano dell’ordine pubblico passiamo a quello della giustizia sportiva. Oggi il giudice sportivo non ha assolutamente fatto menzione degli incresciosi episodi accaduti sabato sera all’Olimpico. Si dirà: la quaterna degli ufficiali di gara, i commissari di campo e i collaboratori della Procura federale devono riportarli nei loro verbali. Possibile mai che nessuno di essi abbia visto o sentito nulla? La settimana scorsa è stato segnalato da alcuni di essi il comportamento esecrabile dei tifosi napoletani che hanno disturbato il portiere del Milan Dida con un laser: è arrivata la diffida per il Napoli che potrebbe subire la squalifica del San Paolo. Stavolta, invece, non è successo nulla: eppure dai racconti di Pianetanapoli e di Gaetano Senatore sembre che si sia verificato un tafferuglio molto concitato, che non è sfociato in rissa solo per miracolo. E che dire dei cori razzisti con cui, secondo quanto affermato da Senatore, la tifoseria juventina «ha accolto i tifosi napoletani e la squadra del Napoli per tutta la durata della partita, anche quando la loro squadra era in vantaggio». Questi cori sono sempre purtroppo ripetuti come litanie demenziali in molti altri stadi di squadre settentrionali. Si domanda all’arbitro Damato e a tutti i responsabili federali presenti a Torino: ma questo comportamento non è severamente punito dal Codice di giustizia sportiva? Oppure esistono i soliti due pesi e due misure tra squadre di diverse aree geografiche della nostra Penisola? Insomma, siamo alle solite: nel nostro campionato esistono figli e figliastri.
Marco Liguori
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

lunedì 2 novembre 2009

ESCLUSIVA IL PALLONE IN CONFUSIONE – INCHIESTA: I ricavi degli stadi di proprietà in Europa? Derivano dai biglietti

E' questo il risultato dell'esame dei bilanci di 11 grandi società calcistiche: se è vero che i diritti tv sono bilanciati dalle altre voci, le somme derivanti dalle attività commerciali sono però inferiori a quelle da botteghino. La costruzione dei nuovi impianti andrebbe incontro a una serie di problemi scio-finanziari da non trascurare

Costruire nuovi stadi per aumentare i ricavi sembra essere la nuova parola d’ordine del calcio italiano. Aumentare i ricavi da stadio non sarà un’impresa semplice. Ci sono diversi ordini di problematiche da affrontare. Il Pallone in Confusione in questa sua esclusiva inchiesta ne cita solo tre, limitiandoci a quelle strutturali, finanziarie e socio-culturali, che richiedono l’applicazione di strategie a lungo termine per essere risolte. Le problematiche strutturali che vanno dalla progettazione alla realizzazione dell’impianto, passando attraverso i vari piani regolatori ed opere di urbanizzazione, richiedono certamente più di qualche anno per essere risolti. Si pensi al progetto dello stadio della Juventus, sono passati circa dieci anni dal suo avvio.Le problematiche finanziarie non sono da meno. Da quali fonti di finanziamento attingere i soldi per costruire? Facendo aumenti di capitale ad hoc? Contraendo dei mutui, aumentando l’indebitamento delle società? Rendendo edificabili terreni agricoli e vendendo gli appartamenti che si potranno costruire? E chi paga gli oneri di urbanizzazione di queste nuove zone (se non addirittura nuove piccole città) ubicate molto spesso al di fuori del centro urbano senza strade? I ricavi generati dall’investimento saranno in grado di ripagarlo?Le problematiche socio-culturali, presuppongono che si inneschi nella mentalità del tifoso un nuovo modo di vivere lo stadio, come luogo di ritrovo e di socializzazione e non come luogo di scontro. Stadi nuovi, soprattutto più accoglienti e dotati di diverse attrazioni devono essere in grado di schiodare dalla poltrona il tifoso televisivo abbonato alla pay-TV. Risolte positivamente tali problematiche non è escluso che le presenze negli stadi possano aumentare, generando “nuovi” ricavi, da intendersi sia come di utilizzo a pieno della “capacità produttiva” dello stadio, che di nuove forme di proventi derivanti da attività accessorie (ristoranti, alberghi, negozi).Possiamo semplicemente definire come “ricavi da stadio” quei componenti positivi di reddito derivanti dalle attività che si svolgono nello stadio o nelle sue adiacenze. Per dare una definizione corretta di “ricavo da stadio” si dovrebbe a priori definire “lo stadio” in funzione dell’attività che esso è destinato a svolgere, anche in considerazione di chi è il proprietario. Definendo lo stadio come un bene immobile strumentale destinato ad ospitare eventi sportivi e di altro genere, come ad esempio concerti musicali, dovremmo dedurre che la principale fonte di ricavo che uno stadio può produrre è la vendita dei biglietti per assistere a tali eventi. Per generare ulteriori ricavi tali strutture immobiliari, che insistono su aree molte estese, dovrebbero garantire la presenza di ristoranti, bar, negozi, del museo della squadra che vi gioca e se vi fossero ulteriori aree edificabili a disposizione, dovrebbero essere presenti anche centri commerciali e alberghi, dati per lo più in gestione a terzi (da cui ricavare affitti) o a società appositamente costituite. La presenza di centri commerciali, ristoranti, musei e negozi serve a creare delle presenze e flussi di ricavi anche in giorni senza eventi sportivi. Tuttavia, è innegabile, che il grosso dei proventi deriva dalla vendita dei biglietti. Bisogna garantire quindi stadi moderni, confortevoli e sicuri. Il tentativo di cercare di aumentare la “capacità produttiva” dello stadio deve essere visto in chiave di diversificazione delle fonti di entrata, in modo tale da non dipendere esclusivamente dai diritti TV. Di seguito si espone una rassegna dei fatturati di alcuni club europei. Per le società che redigono il bilancio in sterline si è considerato il cambio a 0,90 sterline per 1 euro.
Borussia Dortmund

Il club tedesco del Borussia Dortmund fa parte di un gruppo controllato da Borussia Dortmund GmbH & Co. KGaA. Il Borussia Dortmund è stato il primo club di calcio tedesco ad essere quotato alla Borsa di Francoforte il 31 ottobre 2000. Il gruppo è proprietario dello stadio denominato: “Signal Iduna Park”. Tale nome è stato adottato dal 1° dicembre 2005, precedentemente si chiamava: “Westfalenstadion”. Lo stadio ha assunto il nome della società “Signal-Iduna” operante nel campo assicurativo-finanziario. Dal 2003 tale stadio è capace di ospitare 81.264 spettatori.Il Fatturato consolidato per l’esercizio 2008/2009 è stato di 114.730 migliaia di euro contro 112.984 migliaia di euro del 2007/2008.Nel dettaglio il fatturato è così suddiviso:- Ricavi da Biglietteria 22,2 milioni di euro (anno precedente: 22,6 milioni di euro);- Ricavi da Sponsorizzazioni 39,1 milioni di euro (anno precedente EUR 39,3 milioni);- diritti tv 22,4 milioni di euro (anno precedente: 26,0 milioni di euro);- i trasferimenti 11,2 milioni di euro (5,3 milioni nel 2007/2008)- Merchandising, ristorazione, licenze 17,5 milioni di euro (17,7 milioni di euro nel 2007/2008);- Altri ricavi 2,1 milioni di euro (1,9 milioni di euro nel 2007/2008)Escludendo i ricavi da trasferimenti il fatturato scenderebbe a 103.478 migliaia di euro, l’incidenza dei ricavi da biglietteria sarebbe del 21,43%, l’incidenza dei ricavi da sponsor sarebbe del 37,89%, l’incidenza dei ricavi da diritti TV sarebbe del 21,67%, l’incidenza dei ricavi da Merchandising, ristorazione, licenze sarebbe del 16,95%, mentre l’incidenza degli altri ricavi sarebbe del 2,06%.In Germania la negoziazione dei diritti TV è centralizzata.
Osasuna

L’Osasuna gioca a Pamplona nello stadio denominato: “Reyno de Navarra” capace di ospitare 19,800 spettatori. Tale stadio fino al 2006 era denominato “El Sadar”.Il cambiamento del nome rappresenta un’operazione di “marketing territoriale”, in quanto frutto di un accordo di sponsorizzazione col Governo della Navarra, in base al quale rinominando lo stadio il club ricevere 1,5 milioni di euro in tre anni, con la finalità di promuovere il turismo in Navarra.Per quanto riguarda l’esercizio 2007/2008 il fatturato caratteristico è stato pari a 25.280.802,50, mentre il valore della produzione netta è stato di 28.881.199,68 euro.La composizione del fatturato caratteristico nell’esercizio 2007/2008 è stata la seguente:-Diritti TV pari a 12.948.965,44 euro contro i 10.782.634,42 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 51,22%;-Pubblicità pari a 5.498.509,45 euro contro i 5.169.323,00 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 21,75%;-Gare sportive pari a 817.259,00 euro contro i 4.206.417,02 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 3,23%;-Abbonati e soci pari a 6.016.068,61 euro contro i 5.859.171,93 euro del 2006/2007; con un’incidenza del 23,80%;In considerazione della piccola capacità dello stadio, possiamo considerare elevato il tasso di fidelizzazione del tifoso, che contribuisce oltre che con la quota sociale annuale anche con l’abbonamento.Tra gli altri componenti positivi nel bilancio al 30 giugno 2008 sono esposti gli “incrementi di immobilizzazioni per lavori interni” ossia il lavoro svolto dalla società per le sue proprietà pari a 2.400.000.00 euro.Tra gli “Altri proventi di gestione” sono esposti:Altri ricavi per euro 1.160.397,18 contro i 2.238.431,43 euro del 2006/2007;contributi per euro 40.000,00 contro i 42.499,77 euro del 2006/2007.
Real Madrid

Il Real Madrid gioca a Madrid nello stadio denominato: “Santiago Bernabeu” capace di ospitare 87.000 spettatori. Per il gruppo che controlla il Real Madrid, il totale dei ricavi per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, ammonta a 365,8 milioni mentre al 30 giugno 2007 ammontavano a 350,9 milioni, l’incremento è stato del 4,25%. I ricavi operativi sono composti da: -ricavi da stadio e soci per 115,9 milioni di euro (94,4 nel 2007), con un’incidenza percentuale del 31,7%;-ricavi da amichevoli e competizioni internazionali per 17,2 milioni di euro (17,5 nel 2007), incidono sul totale dei ricavi per il 4,7%; -diritti tv per 118,5 milioni di euro (114,8 nel 2007) con un’incidenza del 32,4%;-Ricavi da attività di marketing per 114,2 milioni di euro (124,2 milioni nel 2007), con un’incidenza del 31,2%.
Barcellona

Il Barcellona gioca nello stadio di proprietà denominato: “Camp Nou”, capace di ospitare 98.772 spettatori.Il fatturato per l’esercizio 2007/2008 raggiunge la cifra di 308,8 milioni di euro con un incremento di 18,7 milioni di euro rispetto ai 290,1 milioni di euro dell’esercizio 2006/2007, ossia registra un aumento del 6,45%.Le fonti che hanno generato il fatturato di 308,8 milioni di euro sono le seguenti:-Proventi da Soci per 17,1 milioni di euro con un’incidenza del 5,54%;-Ricavi da stadio per 87,6 milioni di euro con un’incidenza del 28,38%;-Media-TV per 116,2 milioni di euro con un’incidenza del 37,64%;-Marketing per 85,9 milioni di euro con un’incidenza del 27,83%;-Altri ricavi per 1,9 milioni di euro con un’incidenza del 0,62%.Se consideriamo unitamente i proventi derivanti dalle quote sociali e i proventi derivanti dagli abbonamenti pari a 32,2 milioni di euro, la loro incidenza sul totale del fatturato è pari al 16% circa, che testimonia l’elevato tasso di fidelizzazione dei sostenitori del club. Durante la stagione 2007/2008 il Fútbol Club Barcelona ha raggiunto la cifra record di 163.000 soci.Nei ricavi da stadio sono compresi i proventi derivanti dalla gestione del museo e dei palchi.
West Ham UnitedWest Ham United Plc è la società a capo del gruppo di cui fa parte il club di calcio professionistico del West Ham Untited, militante nella Premier League, attualmente allenato da Gianfranco Zola. Il West Ham United gioca a Londra nello stadio di sua proprietà denominato: “Boleyn Ground”, capace di ospitare 35.595 spettatori.Il Fatturato consolidato per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008 è stato di 81.543 migliaia di sterline (circa 90,6 milioni di euro); 57.302 migliaia di sterline (circa 63,7 milioni di euro) nell’esercizio chiuso al 31 maggio 2007L'analisi del fatturato per classe di attività mostra quanto segue: -Ricavi da gare e da attività connesse al calcio 18.337 migliaia di sterline (circa 20,4 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 16.967 migliaia di sterline (circa 18,8 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 22,5%.-Diritti TV e sponsorizzazioni centralizzate 40.790 migliaia di sterline (circa 45,3 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 23.911 migliaia di sterline (circa 26,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 50%.-Attività commerciali 12.504 migliaia di sterline (circa 13,9 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 8.549 migliaia di sterline (circa 9,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 15,3%.-Vendite al dettaglio e merchandising 5.357 migliaia di sterline (circa 5,9 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 3.155 migliaia di sterline (circa 3,5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 6,6%.-Ristorazione e ospitalità 4.555 migliaia di sterline (circa 5 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 28 maggio 2008; 4.720 migliaia di sterline (circa 5,2 milioni di euro) per l’esercizio chiuso al 31 maggio 2007. Nel 2008 l’incidenza percentuale di tali ricavi sul totale del fatturato è stata di circa il 5,6%. La totalità del fatturato è prodotto nel Regno Unito. Nonostante questi ottimi risultati di fatturato West Ham United Plc ha chiuso il bilancio consolidato alla data del 28 maggio 2008 con una perdita di 37.373 migliaia di sterline (circa 41,5 milioni di euro), soprattutto a causa di poste straordinarie. Nell’esercizio precedente chiuso alla data del 31 maggio 2007 la perdita era stata di 19.614 migliaia di sterline (circa 21,8 milioni di euro). Tuttavia, il Patrimonio Netto risultava ancora positivo per 32.557 migliaia di sterline (circa 36,1 milioni di euro).
Manchester United

Il Manchester United fa parte di un gruppo controllato dalla società Red Fooftball Shareholder Limited. Lo stadio in cui gioca è di sua proprietà ed è denominato: “Old Trafford”, capace di ospitare 76.612 spettatori, nella città di Manchester.Il conto economico consolidato al 30 giugno 2008 mostrava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 256.239 migliaia di sterline (284,7 milioni di euro), mentre al 30 giugno 2007 risultava un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro) con un aumento del 21,97% rispetto all’esercizio precedente .I 256,2 milioni di sterline, provengono da tre fonti di entrate:- Gare 101,5 milioni di sterline (circa 112,7 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008 (92,5 milioni di sterline nel 2007), con un’incidenza del 39,62% sul totale (44,05% nel 2007)- Media TV per 90,7 milioni di sterline (circa 100,7 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008, (61,5 milioni di sterline nel 2007) , con un’incidenza del 35,40 % sul totale (29,28% nel 2007)- Attività commerciale per 64 milioni di sterline (circa 71,1 milioni di euro) per l’esercizio al 30 giugno 2008, (56 milioni di sterline nel 2007), con un’incidenza del 24,98% (26,67% nel 2007).
Everton

Il gruppo cui fa capo la squadra di calcio dell'Everton risulta composto da tre società: Everton Football Club Company Limited , capogruppo controllante ; Goodison Park Stadium Limited, controllata al 100%, che si occupa della gestione dello stadio; Everton Investments Limited, controllata al 100%, che si occupa dell'attività finanziaria.L'Everton gioca a Liverpool nello stadio denominato: “Goodison Park”, inaugurato nel 1892, ed ha in progetto di costruire uno nuovo. Il Goodison Park può ospitare 40.157 spettatori.Il fatturato per l'anno 2008 ammontava a 75,7 milioni di sterline (circa 84 milioni di euro, considerando un cambio a 0,90 euro), nel 2007 era di 51,4 milioni di sterline (circa 57 milioni di euro), pertanto si è verificato un incremento del 47,14%, dovuto essenzialmente all'aumento dei diritti radiotelevisivi; infatti, la composizione del fatturato è determinata dalle seguenti voci:- Ricavi da biglietteria per 20.460 migliaia di sterline (circa 22,7 milioni di euro), con un aumento del 19,72% rispetto al 2007;- Ricavi da diritti radiotelevisivi per 46.637 migliaia di sterline (circa 51,8 milioni di euro), con un aumento del 69,82% rispetto al 2007;- Sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 5.465 migliaia di sterline (circa 6 milioni di euro), con un aumento del 18,80% rispetto al 2007;- Catering per 880 migliaia di sterline (circa 1 milione di euro), con un decremento del 18,67% rispetto al 2007;- Altre attività commerciali per 2.208 migliaia di sterline (circa 2,4 milioni di euro), con un aumento dell'87,44% rispetto al 2007.La maggiore incidenza percentuale sul totale del fatturato è detenuta dai diritti radiotelevisivi per il 61,65%, nel 2007 tale incidenza percentuale era inferiore e precisamente pari al 53,42%. L'incremento dei diritti radiotelevisivi è dovuto al nuovo contratto triennale con inizio dalla stagione 2007/08, al quinto posto conseguito in classifica e all'aumento del numero di partite trasmesse.
Tottenham Hotspurs

Il Tottenham gioca a Londra nello stadio denominato: “White Hart Lane” capace di ospitare 36.236 spettatori. Al 30 giugno 2008 il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline (circa 127,5 milioni di euro) con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007. La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:-ricavi da Premier League 18.274 (circa 20,3 milioni di euro, incidenza del 15,92% sul totale)-ricavi dalle Coppe 10.341 (circa 11,5 milioni di euro,incidenza del 9.01% sul totale)-ricavi da sponsor 27.778 (circa 30,8 milioni di euro,incidenza del 24,20% sul totale)-ricavi da TV e media 40.329 (circa 44,8 milioni di euro,incidenza del 35,13% sul totale)-ricavi da merchandising 9.723 (circa 10,8 milioni di euro,incidenza del 8,47% sul totale)-altri ricavi 8.343 (circa 9,2 milioni di euro,incidenza del 7,07% sul totale)Rispetto al 2007, sono stati i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. Se si considerassero tutti i componenti positivi di reddito, come proventi finanziari e straordinari tra cui le plusvalenze derivanti dalla cessione dei “cartellini”, l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito scenderebbe al 30,33%.
Arsenal

L’Arsenal disputa le sue gare a Londra nel nuovissimo stadio denominato: “Emirates Stadium” capace di ospitare 64.355 spettatori.Il fatturato del Gruppo escludendo i ricavi della joint-venture Arsenal Broadband Limited e i ricavi derivanti dalla gestione dei contratti dei calciatori, ammonta a 222.498 migliaia di sterline (+11,08% rispetto al 2007) e corrisponde a circa 247,2 milioni di euro. La composizione del fatturato è la seguente:-biglietti da gare 94.580 migliaia di sterline (pari a circa 105 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 42,51% sul totale; -diritti TV 68.360 migliaia di sterline (pari a circa 75,9 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 30,72% sul totale; -merchandisng 13.052 migliaia di sterline (pari a circa 14,5 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 5,87% sul totale; -sponsor 31.259 migliaia di sterline (pari a circa 34,7 milioni di euro), con un'incidenza percentuale del 14,05% sul totale; -ricavi da proprietà immobiliari 15.247 migliaia di sterline (pari a circa 16,9 milioni di euro) , con un'incidenza percentuale del 6,85% sul totale. Per quanto riguarda i ricavi del settore immobiliare, bisogna dire che essi risentono del fatto che nell'esercizio precedente si era verificata un'importante vendita nel complesso residenziale di Drayton Park. L’Arsenal ha abbandonato il suo vecchio stadio “Highbury”, dove sono stati costruiti appartamenti. Nonostante la vendita di appartamenti l’Arsenal si è dovuta indebitare per far fronte alla costruzione del nuovo stadio.
Chelsea

La società Chelsea Limited è la controllante del gruppo nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio professionistico denominato Chelsea Football Club Limited. In ultima istanza il controllore di Chelsea Limited risulta essere Roman Abramovich.Il Chelsea gioca a Londra nello stadio “Stamford Bridge”, nel quartiere Fulham, capace di ospitare 42.055 spettatori.Il 13 febbraio 2009 il gruppo con un comunicato pubblicato sul stito Chelseafc.com, ha reso noto i risultati economico-finanziari relativi alla gestione 2007/2008. Al 30 giugno 2008 il fatturato del Gruppo registra un aumento dell’ 11,9%, assestandosi a 213,1 milioni di sterline (circa 237 milioni di euro) a fronte di 190,5 milioni di sterline della stagione 2006 / 07. Il fatturato legato all’attività calcistica sale a 189,8 milioni di sterline (circa 210,9 milioni di euro), con un aumento del 14,8% rispetto alla stagione precedente. Nel fatturato legato all’attività calcistica sono compresi i ricavi derivanti dal settore dei media che ammontano a 77,6 milioni di sterline (circa 86,22 milioni di euro), con un’incidenza del 36,33% e con una crescita del 30,2% rispetto al 2006/2007. Gli altri segmenti di fatturato riguardano: attività alberghiera e servizio catering; merchandising, servizi per il tempo libero, gestione immobiliare, parcheggi e altri eventi. Per quanto riguarda l’attività alberghiera e servizio catering registra ricavi per 8,9 milioni di sterline (circa 9,9 milioni di euro) con un’incidenza del 4,17%; l’attività di merchandising ottiene ricavi per 9,6 milioni di sterline (circa 10,6 milioni di euro) con un’incidenza del 4,49%, mentre le altre attività producono ricavi per 5,3 milioni di sterline (circa 5,9 milioni di euro) con un’incidenza del 2,48%.
Olympique Lyonnais

L’Olympique Lyonnais fa parte di un gruppo e gioca a Lione nello Stade Municipal de Gerland, capace di ospitare 41.044 spettatori. E’ prevista la costruzione di un nuovo stadio.Al 30 giugno 2008 il conto economico consolidato evidenziava "entrate" per un importo complessivo di 211.642 migliaia di euro a fronte di 214.077 migliaia di euro dell'esercizio precedente. Escludendo le "entrate" derivanti dalle cessioni dei contratti dei calciatori, i ricavi operativi ammontano a 155.712 migliaia di euro (140.553 migliaia di euro nel 2007).Ricavi da biglietti per manifestazioni sportive. La vendita dei biglietti per le partite, nel 2007/2008, ha raggiunto la cifra di 21,8 milioni di euro, che rappresenta il livello più alto nella storia del gruppo e il miglior risultato di tutti i club francesi. Tali ricavi rappresentano il 14% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.Diritti TV. I ricavi da diritti televisivi sono costituiti dagli importi percepiti a titolo di ridistribuzione dei diritti audiovisivi a livello nazionale: dalla Ligue Football Professionnel per la Ligue 1 e la coppa di Lega; dalla Féderation Football Française per la Coppa di Francia; dalla Uefa per la Champion's League. I diritti televisivi percepiti dall' OL Groupe sono aumentati e hanno toccato i 75 milioni, di cui 27,5 da competizioni internazionali. Tali ricavi rappresentano il 48,2% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.Sponsor e pubblicità. I ricavi da sponsorizzazioni, pubblicità e partnership provengono dalla vendita di spazi pubblicitari, sponsorizzazioni e servizi di "ospitalità". Più di 500 società sono partner del Gruppo. Nel 2007/2008, i proventi netti da questa attività hanno raggiunto la cifra di 20,4 milioni, con un aumento del 12,9%. Tali ricavi rappresentano il 13,1% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.Ricavi da sfruttamento economico del marchio. I ricavi "da marchio", comprendono tra gli altri, la commercializzazione dei prodotti come magliette e gadgets vari, la produzione e la distribuzione di immagini, le licenze di esercizio, i viaggi, signing fees e altro. Tali ricavi si sono sviluppati positivamente (+ 7,5 M ) a 38,5 milioni, con un aumento del 24,1%. Tali ricavi rappresentano il 24,7% dei ricavi operativi con esclusione delle cessioni dei contratti dei calciatori.La commercializzazione di prodotti sportivi e simili con i colori dell'Olympique Lyonnais ha prodotto 12,7 milioni di euro di ricavi. Nel settembre 2007, OL Group ha firmato per un periodo di 10 anni a partire dalla consegna del nuovo stadio, un contratto con Sportfive riguardante la concessione in esclusiva dei diritti di marketing, diritti di "ospitalità", la pubblicità all'interno dello stadio, i diritti media dello stesso e il nome dello stesso ("naming right"). A fronte di tale impegno contrattuale Sportive verserà a titolo di diritti ("Droit d'entrée" o "signing fee") la cifra di 28 milioni di euro, da ripartire in quattro rate annuali di 7 milioni, a partire da dicembre 2007 fino a dicembre 2010. Da notare che Sportfive è la stessa società che ha siglato l'accordo con la Juventus di Jean-Claude Blanc. Nel mese di giugno del 2008, si è concluso un contratto di ristorazione con Sodexo. Sodexo ha pagato 3,5 milioni di euro. I ricavi prodotti da "OL Images" sono pari a 4,6 milioni nel 2007/2008.Altri ricavi ammontano a 10,34 milioni di euro.

L'ESEMPIO DELLA LIGUE 1

Premesso che nella contabilità del calcio francese, lo scambio di giocatori è considerato rientrante nella gestione ordinaria e partecipa alla determinazione del risultato operativo.Dal conto economico aggregato, esclusi i trasferimenti calciatori, per l’esercizio 2007/2008 dei club della “Ligue 1” di Francia, elaborato dalla Commission de Contrôle des Clubs Professionnels, su un totale di ricavi pari a 988.588.000 di euro, emerge che l’incidenza dei diritti audiovisivi è del 56% (556.737 migliaia di euro). I ricavi da sponsor e pubblicità hanno un’incidenza del 20 % (191.832 migliaia di euro).I ricavi da gare incidono per l’14% (136.971 migliaia di euro). Gli Altri ricavi, comprensivi del Merchandising, hanno un’incidenza dell’ 8% (82.283 migliaia di euro, di cui 15.072 migliaia di euro per Merchandising).Le sovvenzioni e i contributi da enti territoriali hanno un’incidenza del 2 % (20.765 migliaia di euro).L’incidenza dei diritti TV sul totale dei ricavi scende al 50% per quei club che fatturano oltre 55 milioni di euro, mentre sale per gli altri. In particolare per i club che fatturano meno di 30,45 milioni di euro tale incidenza sale al 63,5%.
CONCLUSIONE
Da questa rassegna di dati di fatturato riguardanti alcuni club di calcio esteri, accomunati dal fatto che sono possessori dello stadio in cui giocano, si può desumere che uno stadio che funzioni, o con alto tasso di capacità produttiva riesce ad attenuare la dipendenza di tali club dai diritti televisivi.
Luca Marotta

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