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giovedì 25 marzo 2010

Il Barcellona perde la partita contro il fisco spagnolo

A seguito di una sentenza della Corte Suprema, è stata notificata una cartella esattoriale per ritenute su lavoro dipendente non versate per 25 milioni di euro. Secondo i giudici il club catalano non sottoponeva a ritenuta la parte del compenso dei giocatori corrispondente ai diritti di immagine. L’utile netto al 30 giugno 2009 è in calo a 6,7 milioni dai precedenti 10,1

Secondo gli amministratori del Fútbol Club Barcelona il modello economico del Club ha dimostrato di essere "solido e sostenibile", sia in circostanze sportive favorevoli che sfavorevoli, ma anche in situazioni di diffusa crisi economica, come si è verificato durante la stagione 2008/2009. In effetti, nonostante la crisi economica, è stato esposto in bilancio un fatturato record di 365,9 milioni di euro,con un utile netto di 6,7 milioni di euro. L’Ebitda (utile calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti) è stato di 84,9 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore calcio, la "temporada" 2008/2009 è stata la stagione della "triplet històric", ossia il conseguimento dell’obiettivo massimo in tre competizioni: "Copa del Rei", "Liga" e "Uefa Champions League". Curiosamente, però, leggendo attentamente le note del bilancio, si può dare anche una definizione diversa della stagione 2008/2009, ossia: una stagione all’insegna del contenzioso legale sia civile, che tributario.
Durante la stagione 2008/09, il Fútbol Club Barcelona è stato al centro di complesse controversie in materia di diritti televisivi. Queste controversie, che riguardano la rivalsa sui diritti UEFA spettanti al gruppo Sogecable, e il pagamento di diritti televisivi nazionali da parte dello stesso gruppo, hanno esitato due sentenze contrapposte, la prima delle quali ha determinato l’accensione di un nuovo prestito bancario, ottenuto da "La Caixa". Il club catalano, dopo aver azzerato un vecchio prestito bancario, rimborsando i 13,5 milioni rimanenti, ha acceso un nuovo prestito bancario "ponte" per poter pagare Audiovisual Sport, S.L. (gruppo Sogecable), a causa di una sentenza sfavorevole. Ciò ha determinato l’esposizione della voce "debiti bancari", al 30 giugno 2009, per la cifra di 29,1 milioni. Quanto sopra è stato causato dalla sentenza del 12 gennaio 2009, che ha condannato Fútbol Club Barcelona a pagare Sogecable la somma di 57, 3 milioni, oltre alle spese legali. Il 2 marzo 2009 il club catalano ha onorato il pagamento previsto dalla sentenza. Invece, il 26 giugno 2009, per un’altra controversia, in materia di diritti televisivi nazionali, Audiovisual Sport, S.L. e la Televisione della Catalogna, come garante solidale, sono state condannate a pagare Fútbol Club Barcelona la cifra di 29,1 milioni di euro. La complessità del contenzioso in materia diritti televisivi è tale che è stata anche oggetto di un rilievo dei revisori della Deloitte.
In materia tributaria, l’11 dicembre 2008, a seguito di una sentenza della Corte Suprema, è stata notificata una cartella esattoriale per ritenute su lavoro dipendente non versate per 25 milioni di euro, compresi gli interessi. Nella sostanza il club catalano non sottoponeva a ritenuta la parte del compenso dei giocatori corrispondente ai diritti di immagine.
Al 30 giugno 2009, Fútbol Club Barcelona contava 163.763 soci. Questo dato è in continua crescita, si pensi che il numero dei soci per la stagione 2002/2003 era 106.135 unità.
Altro dato interessante è la distribuzione geografica dei soci: il 38,3% è di Barcellona città; il 49,3% è della Regione della Catalogna e il 12,4% fuori Catalogna.
Un altro dato che testimonia l’affetto dei tifosi del Barca, verso la propria squadra, è il numero dei visitatori del Museo del club, che dall’anno dell’apertura, avvenuta nel 1984, ha toccato la cifra di 18 milioni di visitatori.
Il contributo che Fútbol Club Barcelona ha dato alla sua fondazione per progetti di collaborazione con l’UNICEF e altre istituzioni delle Nazioni Unite, oltre che per propri progetti, è stato di 2,9 milioni (0,7% dei ricavi operativi). Per l’esercizio 2008/2009 sono stati adottati i nuovi principi contabili, come da Regio Decreto 1514/2007, e non sono stati riportati dati comparativi relativi all’esercizio precedente.
STATO PATRIMONIALE
Il totale delle attività ammonta complessivamente a 510 milioni, di cui 350 milioni per attivo non corrente e 160 milioni per attivo corrente. L’attivo non corrente è composto da immobilizzazioni immateriali per 125 milioni; immobilizzazioni materiali per 113,6 milioni; investimenti immobiliari in terreni per 20.401 migliaia di euro; immobilizzazioni finanziarie per 65,980 milioni, crediti per imposte differite per 24,7 milioni.
Le immobilizzazioni immateriali sportive al lordo degli ammortamenti ammontano complessivamente a 226,7 milioni (203,8 milioni nel 2008), di cui 219,4 milioni sono relative al settore calcio, 4,6 milioni al settore basket, 1,7 al settore pallamano e 956mila euro al settore hockey.
Gli incrementi più importanti sono relativi all’acquisto di Daniel Alves per 32,5 milioni, Alexander Hleb per 16,2 milioni, Seidou Keita per 14 milioni di euro e Henrique Adriano per 8,8 milioni.
Le cessioni dei giocatori più importanti sono state quelle di Ronaldinho (Milan) e di Oleguer (Ajax), che hanno generato plusvalenze per 15,4 milioni, le restanti plusvalenze segnano la cifra di 2,9 milioni. Inoltre si sono registrate minusvalenze per 629mila euro.
Le immobilizzazioni materiali lorde sono passate da 181,2 milioni del 30 giugno 2008 a 181.872 migliaia di euro. Si sono verificati incrementi per 5,6 milioni per lavori di ristrutturazione del Camp Nou e della Città Sportiva de Sant Joan Despí, mentre i decrementi si riferiscono al valore di una particella di terreno a Sant Joan Despí, che si intende vendere nell’esercizio successivo e che in base ai nuovi principi contabili è stata allocato nelle attività correnti alla voce "attività non correnti possedute per la vendita". La voce "investimenti immobiliari" riguarda terreni detenuti per fini speculativi, precisamente nelle Municipalità di Hospitalet de Llobregat e nella Municipalità di Viladecans.
I crediti per contenzioso sono stati oggetto di un rilievo da parte di Deloitte, per la loro natura incerta sia in termini di esito finale, sia in termini di "quantum" che in termini di probabilità di riscossione degli stessi. Il 25 marzo 2009, il club catalano ha presentato appello alla sentenza del 12 gennaio e la cifra esposta rappresenta, secondo il club catalano, l’importo non dovuto e pagato in più al gruppo Sogecable, in conseguenza dell’errata interpretazione contrattuale contenuta nella sentenza.
L’attivo corrente comprende: attività non correnti detenute per la vendita per 4.531 migliaia di euro; crediti commerciali per 134.012 migliaia di euro; crediti finanziari a breve per 7.531 migliaia di euro; ratei e risconti attivi a breve per 3.708 migliaia di euro; disponibilità liquide per 10.269 migliaia di euro. Da segnalare che in base all’applicazione dei nuovi principi il valore delle rimanenze, riguardante per lo più materiale di consumo sportivo, è stato giudicato nullo.
Tra i crediti verso enti sportivi entro l’esercizio successivo si trovano le due milanesi precisamente AC Milan spa per 666mila euro, riguardanti la cessione di Zambrotta e F.C: Internazionale Milano spa, che deve al club catalano 31mila euro per Ricardo Quaresma.
I crediti per contratti relativi alla cessione dei diritti televisivi comprendono l’importo di 29.126 migliaia di euro relativo ai pagamenti, per il 2007/08, inclusi nel contratto stipulato con Audiovisual Sport S.L. Il 25 settembre 2008, il Club ha citato in giudizio Audiovisual Sport SL e Televisione della Catalogna (come garante solidale del contratto), richiedendo il pagamento degli importi indicati. Con sentenza datata 26 giugno 2009, notificata 17 luglio, riguardante il procedimento di cui sopra, Audiovisual Sport, S.L. e Televisió de Catalunya sono state condannate a soddisfare congiuntamente il Club per un importo pari a 29.126 migliaia di euro, oltre gli interessi.
Il patrimonio netto del club è salito a 20,8milioni. Con i vecchi principi contabili, al 30 giugno 2008, risultava un patrimonio netto di 12,8 milioni, mentre con l’adeguamento ai nuovi principi contabili il dato di partenza diveniva 14,6 milioni, a causa di rettifiche contabili operate nelle riserve.
Le passività non correnti ammontano a 129,4 milioni. Esse sono composte da accantonamenti a fondi rischi a lungo termine per 61.131 migliaia di euro; debiti verso enti sportivi per 39,9 milioni; altre passività finanziarie per 4,1 milioni; debiti per imposte differite per 1,8 milioni e ratei e risconti passivi pluriennali per 22,4 migliaia di euro.
Tra i fondi rischi c’è un accantonamento per imposte dovute per il periodo 1996-1999, per un importo totale di 36,2 milioni inclusi interessi. L’anno precedente il fondo imposte era pari a 59,5 milioni. Il decremento è stato causato dall’utilizzo di parte di tale fondo per il pagamento degli importi dovuti per il 1990, 1991, 1992 e primo semestre 1993. Per tale periodo il club ha subito un accertamento che si è risolto favorevolmente in materia di imposte sul reddito, ma che ha prodotto un contenzioso sul trattamento dei diritti di immagine relativi alle prestazioni dei giocatori. Dopo una serie di vari gradi di giudizio, con sentenza del 1 luglio 2008 la Corte Suprema ha respinto il ricorso del club catalano e l’11 dicembre 2008 è stata notifica una cartella per ritenute Irpf (l’Irpef italiana) su redditi di lavoro dipendente non versate che ammonta complessivamente, compresi gli interessi, a 25,3 milioni. Al 30 giugno 2009, l’accantonamento previsto copre un atto di liquidazione, comprensivo di interessi, pari a 32,7 milioni, di cui 22,1 milioni per ritenute IRPF su redditi di lavoro dipendente, 10,1 milioni per IVA e 508mila euro per imposte sul reddito. Anche in questo caso l’atto di liquidazione delle imposte nasce dalla diversa interpretazione che l’agenzia tributaria spagnola ha dato al trattamento da riservare ai diritti di immagine dei giocatori.
Gli accantonamenti per altri rischi, ammontanti a 25 milioni, concernono il pagamento degli oneri di urbanizzazione per i terreni di Can Rigalt per 5.806 migliaia di euro (competenza 2004/05) e il contenzioso con Sogecable S.A., che ha costretto ad accantonare altre 6,5 milioni come rischio per la stagione 2007/08, non ancora giudicata dal tribunale.
Le passività correnti risultano pari a 359,9 milioni di euro. Il grosso di tali passività riguarda la voce debiti commerciali per 246,6 milioni. Le passività finanziarie a breve ammontano a 29,8 milioni. I ratei e risconti passivi a breve termine ammontano a 83,6 milioni.
I debiti commerciali sono composti da debiti verso fornitori per 70,5 milioni, crediti diversi per 4,9 milioni, debiti verso enti sportivi per 49.9 milioni, debiti verso il personale per 60.9 milioni, debiti tributari e previdenziali per 60,9 milioni.
Nella nota 15.3 del bilancio per quanto riguarda i debiti verso il personale viene specificato che il 3 luglio 2009 è stato deliberato il pagamento di 30,9 milioni di euro entro la fine del mese di luglio. Da questa informazione si può intuire che il club catalano paga gli stipendi con alcuni mesi di ritardo.
Le passività finanziarie a breve comprendono i debiti bancari ammontanti a 29,8 milioni. Il 18 febbraio 2009, il club ha formalizzato un accordo di prestito con "La Caixa ", pari a 29,1 milioni con scadenza 18 febbraio 2010, ad un tasso di interesse indicizzato all'Euribor maggiorato di uno spread e di una commissione dell'1% di apertura. Questo prestito è stato destinato a coprire il disavanzo di cassa causato dalla sentenza sulla controversia con Audiovisual Sport SL. Tale prestito è garantito da costituzione del diritto reale di pegno di diritti derivanti da contratto di sponsorizzazione firmato a partire dal 25 ottobre 2006 tra il Club e Nike Europe Operations Netherlands BV.
Il notevole importo dei risconti passivi, circa il 21% del capitale investito, ci induce ad affermare che il club catalano lavora molto con i ricavi anticipati, ma questa è anche una conseguenza del prestigio del club che induce gli sponsor a legarsi con contratti pluriennali, anticipandone anche il pagamento.
CONTO ECONOMICO
La composizione del fatturato, relativo alla stagione 2008/2009, ammontante complessivamente a 365,9 milioni, è stata la seguente:
- proventi per quote soci 17,7 milioni (17,1 milioni nel 2008), con un’incidenza del 4,84% sul totale del fatturato;
- ricavi da stadio per 77,8 milioni, con un’incidenza del 21,26% sul totale del fatturato;
- ricavi da diritti televisivi 135,6 milioni (116,2 milioni nel 2008), con un’incidenza del 37,05% sul totale del fatturato;
- ricavi da attività commerciale e pubblicità 111,9 milioni (85,9 milioni nel 2008), con un’incidenza del 30,60% sul totale del fatturato;
- altri ricavi operativi 22,9 milioni, con un’incidenza del 6,25% sul totale del fatturato;.
I ricavi da stadio sono composti, a loro volta, dalle seguenti voci:
- ricavi da gare per competizioni nazionali calcistiche 28,4 milioni;
- ricavi da gare per competizioni internazionali calcistiche 7,7 milioni;
- ricavi da amichevoli settore calcio 2,1 milioni;
- atri ricavi settore calcio 658mila euro;
- ricavi settore basket 1,4 milioni euro;
- ricavi settore pallamano 101mila euro;
- ricavi settore hockey 10mila euro;
- ricavi altri settori 9mila euro;
- altri ricavi 5,3 milioni;
- ricavi da abbonati 32,3 milioni.
Rispetto all’esercizio precedente il fatturato segna un incremento di 57,1 milioni di euro. Il contributo maggiore a tale incremento è stato dato dai nuovi contratti con Mediaproducción, S.L. (diritti TV) e Nike.
Il risultato della gestione compravendita giocatori ha generato un eccesso di plusvalenze sulle minusvalenze per 17.7 milioni. Il totale delle plusvalenze sulla vendita di giocatori è stato di 18,3 milioni, il 23% in meno rispetto alle 23,9 milioni dell'esercizio precedente.
I costi operativi hanno presentato una variazione di 45,2 milioni, infatti, sono passati da 317,2 milioni di euro registrati nella stagione 2007/08 a 362,4 milioni di euro contabilizzati nella stagione 2008/09. Tale aumento del 14,25% viene giustificato con l’aumento dei ricavi, infatti, se consideriamo unitamente i proventi ordinari e straordinari essi risultano aumentati del 15%, passando da 333,8 milioni a 384,8 milioni.
Il costo del personale ha segnato la cifra di 201,3 milioni, che rappresenta il 55,01% del fatturato. Nell’esercizio precedente il costo del personale è risultato inferiore di 32,9 milioni. La causa di questo aumento è da ricercare nella parte variabile di tale voce di costo legata ai risultati sportivi, che è passata da 25,9 milionidel 2007/08 a 58,3 milioni, infatti, nella stagione precedente, la prima squadra non ha vinto alcun titolo.
Da sottolineare che nella relazione sulla gestione, gli amministratori vantano il fatto che i costi salariali del personale sportivo incidono sul fatturato per il 54,18%, che è un risultato inferiore al 55% fissato come indicatore ottimale da Sports Business Group di Deloitte & Touche. Il numero medio di personale occupato durante l’anno è stato di 1.060 unità. Come riferisce la nota 19.4, bisogna anche considerare che nella voce "servizi esterni" sono allocati i costi per diritto di immagine pari a 15,6 milioni di euro, pari al 4,27% del fatturato. L’ammontare complessivo dei costi per servizi esterni è di 65,2 milioni di euro.
Gli ammortamenti risultano complessivamente pari a 62,5 milioni.
L'utile operativo è stato pari a 22,4 milioni di euro, in aumento del 35% rispetto alla stagione 2007/2008.
I proventi finanziari sono stati pari a 1,5 milioni, mentre gli oneri finanziari registrano la cifra negativa di 15,2 milioni (8,6 milioni nel 2007/08). La causa dell’aumento degli oneri finanziari è da imputare alla sentenza sfavorevole contro Sogecable e dall’accensione del prestito ponte di 29,1 milioni con "La Caixa". L’utile netto è stato pari a 6,7 milioni (10,1 milioni nel 2007/08).
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

Nella foto, tratta da fc.barcelona.com, lo stadio del Camp Nou del Barcellona

giovedì 11 marzo 2010

Caccia al tesoro della Lazio

Il Corriere dello Sport di ieri ha denunciato l’esistenza di una indagine della Procura Federale sui bilanci della Lazio (di cui la Lazio ha però dichiarato di non essere a conoscenza) in relazione alle commissioni apparentemente riconosciute a due società di intermediazione, la Van Dijk BV, olandese, e la Pluriel Limited, inglese, rispettivamente legate agli acquisti di Cruz (2,15 milioni di euro) e Zarate (14,95 milioni di euro).

Ci siamo domandati dove possono essere registrati questi compensi nel bilancio della Lazio ed allora abbiamo avviato una specie di caccia al tesoro. Naturalmente, in presenza soltanto di notizie giornalistiche e senza aver avuto accesso ad alcun documento, quelle che seguono sono solo ipotesi di scuola ricercando possibili risposte alle domande di tutti i lettori. Ecco i risultati della …. caccia al tesoro.

Il compenso di euro 2,15 milioni di euro legato all’acquisto di Cruz è registrato nel bilancio della Lazio al 30 settembre 2009 nella voce “Diritti pluriennali prestazioni calciatori” e viene ammortizzato sulla durata del rapporto contrattuale con il giocatore che è fino al 30 giugno 2011. Analogo trattamento si trova nel bilancio al 31 dicembre 2009 (vedi commento nella sezione “Studi, ricerche e approfondimenti” sul sito www.laziofamily.it). Vediamo la logica di questo trattamento: se il costo di euro 2,15 milioni è un costo accessorio all’acquisto del cartellino di Cruz (come potrebbe essere nel caso di un compenso per una mediazione per il trasferimento di un calciatore) è giusto classificarlo come ha fatto la Lazio.

Ed ora passiamo al compenso legato all’acquisto di Zarate. Il costo di acquisto di Zarate è rilevato nei bilanci al 30 giugno, al 30 settembre e al 31 dicembre 2009 della Lazio per euro 20,2 milioni, ammortizzato su cinque anni di contratto. E’ sempre stato detto che si trattava del prezzo pagato per la risoluzione del contratto del giocatore con l’Al Sadd. Se la Lazio ha riconosciuto alla Pluriel una commissione per il trasferimento alla Lazio del giocatore e ipotizzando un trattamento contabile come quello seguito per Cruz, l’importo riconosciuto di 14,95 milioni di euro dovrebbe essere parte del maggior importo di euro 20,2 milioni; sarebbe ancora più difficile spiegare in tal caso l’entità della commissione (14,95 milioni su un costo totale di 20,2 milioni).
Altra spiegazione potrebbe essere questa: la Lazio ha utilizzato la Pluriel per canalizzare parte dei fondi necessari all’acquisto di Zarate; in questo caso non si tratterebbe di una commissione, ma di un servizio reso dalla Pluriel (anche se indubbiamente un compenso dovrebbe essere stato riconosciuto alla Pluriel per questa attività). E’ una pura ipotesi dato che sulle modalità di acquisto di Zarate zone oscure ci sono sempre state (ricordiamo quanto scritto da Lazio Family sul proprio sito all’epoca).
L’articolo del Corriere dello Sport dice anche che il compenso di euro 14,95 milioni di euro è pagabile in 5 anni. Se si tratta di un compenso per l’intermediazione all’acquisto del calciatore pagabile in tale arco di tempo avrebbe dovuto essere comunque capitalizzato assieme all’importo di euro 20,2 milioni di euro (o essere ricompreso in questa cifra, come sopra detto).
Se si tratta di un compenso professionale che, per qualche ragione a noi non nota, possa essere imputato al conto economico della società anno per anno nel corso del citato quinquennio, sarebbe inserito nella voce di costo denominata “Costi specifici tecnici”, nella quale sono classificati i compensi ai procuratori sportivi. Vale appena la pena di precisare che questa voce si è incrementata considerevolmente negli anni: era 1,3 milioni nel bilancio al 30 giugno 2007, è salita a 2,7 milioni nel 2008 e a 4,4 milioni nel 2009; nei sei mesi dal primo luglio al 31 dicembre 2009 è stata addirittura di euro 3,4 milioni. Un quinto di euro 14,95 milioni, cioè circa 3 milioni potrebbe essere compreso nella voce di cui qui si tratta (anche se sfugge al momento una valida ragione per rilevare questo costo anno per anno).
Infine, se dovesse trattarsi di un “ulteriore compenso per il giocatore” (ipotesi fatta dal Corriere), il che potrebbe spiegare la diluizione su cinque anni, si potrebbe essere in presenza addirittura di pagamenti in nero, con evasione di contributi previdenziali e di imposte; ma questa ipotesi non vogliamo neppure prenderla in considerazione perché sarebbe la negazione dei principi di moralizzazione che Lotito ha sempre dichiarato essere alla base di tutti i suoi comportamenti!
Paolo Lenzi - Lazio Family
Per gentile concessione dell'autore
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sabato 6 marzo 2010

Bayern, utili 2009 a tutta birra (+19%) e l’Audi entra nell’azionariato

La prestigiosa e famosa squadra di calcio tedesca del Bayern Monaco fa capo alla società "FC Bayern München AG", che è una società per azioni controllata al 90% da un’associazione registrata ("Eingetragener Verein") denominata "FC Bayern München eV" con oltre 150.000 soci. Il restante 10% è di proprietà dell’Adidas. Il 26 novembre 2009, questo assetto azionario è leggermente cambiato; infatti, in tale data, Audi ha comunicato di aver acquistato il 9,09% delle azioni della società FC Bayern München AG. La Casa automobilistica di Ingolstadt ha tenuto a precisare che entrerà in possesso della suddetta quota di capitale del club bavarese in tre tranche, tra marzo 2010 e luglio 2011. L’operazione va a consolidare la partnership tra le due società iniziata nel 2002 e costerà ad Audi ben 90 milioni di euro. In cambio, la Casa automobilistica riceverà 2,5 milioni di azioni.
La società FC Bayern München AG, a sua volta, controlla Allianz Arena München Stadion GmbH (la società proprietaria dello stadio denominato: "Allianz Arena").
FC Bayern München AG controlla con quote di partecipazione le seguenti società: Allianz Arena München Stadion GmbH; Arena Stadium Beteiligungs Gmbh & Co. Kg e FC Bayern Tours Ltd. Per quanto riguarda Allianz Arena München Stadion GmbH, il 25 aprile 2008, con un comunicato stampa, è stato reso noto che l’altra squadra di Monaco di Baviera, il TSV 1860 München, ha rinunciato ad acquistare il 50% dello stadio "Allianz Arena", conservando solo il diritto a disputarvi le partite fino al 30 giugno 2025, pagando il relativo canone di affitto. Allianz Arena München Stadion GmbH, al 30 giugno 2008, aveva rilevato una perdita di esercizio di 6.958.799,96 euro e mostrava debiti verso banche per 136.474.500,00 (l’83% con scadenza oltre i 5 anni) con un patrimonio netto positivo per 14.477.672,44. Per tale società anche l’esercizio 2008/2009 si è chiuso con una perdita di circa 10 milioni di euro.
I DATI DEL CONSOLIDATO
I risultati del gruppo, al 30 giugno 2009, sono stati leggermente peggiori, in termini di fatturato, rispetto a quelli dell’anno precedente, anche se bisogna precisare che, secondo lo schema di classificazione delle voci di bilancio della DFL Deutsche Fußball Liga GmbH, i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori vengono inseriti tra i ricavi ordinari e considerati quali componenti del fatturato. Mentre le relative minusvalenze vengono inserite sotto la voce "altri costi di gestione".
Il fatturato consolidato è stato di 303,8 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2007/2008 era di 328,4 milioni di euro con una diminuzione del 7,49%; l’EBITDA consolidato, ossia il risultato d’esercizio calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti, è risultato pari a 65,5 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2007/2008 era di 74,6 milioni di euro con una diminuzione del 12,20%; mentre l'utile netto consolidato al netto delle imposte ammonta a 2,5 milioni di euro, con un incremento del 19,05% rispetto all’esercizio 2007/2008 (2,1 milioni di euro). I debiti bancari del gruppo, come già detto, fanno capo esclusivamente ad Allianz Arena München Stadion GmbH. Tale indebitamento, in considerazione della lunga scadenza e dell’Ebitda, appare sostenibile.
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Per quanto riguarda il bilancio d’esercizio di FC Bayern München AG, il fatturato è sceso da 286,8 milioni di euro del 30 giugno 2008 a 268,7 milioni di euro con una diminuzione del 6,31%. Ma se escludiamo la voce riguardante i proventi da trasferimenti giocatori, risulta un fatturato stabile che passa da 253,7 milioni di euro del 2008 a 254,4 milioni di euro del 2009, con un lieve incremento dello 0,28%.
La composizione del fatturato risulta essere la seguente:
- Ricavi da gare 95,2 milioni di euro (riguardano i proventi delle partite casalinghe della Bundesliga, partite amichevoli, DFB-Pokal e UEFA Champions League). Tale voce incide per il 35,43% sul totale dei ricavi (37,42% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 69,4 milioni di euro e pertanto registra un incremento del 37,18%.- Ricavi da sponsorizzazioni e marketing per 73,0 milioni di euro. Tale voce incide per il 27,17% sul totale dei ricavi (28,69% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 74,3 milioni di euro e pertanto registra un decremento dell’1,75%.- Ricavi da diritti TV e radio per 35,0 milioni di euro (per partite di Bundesliga, Coppa di Germania e Amichevoli). Di questi 35 milioni di euro, 28,3 derivano dalla ripartizione dei diritti TV della Bundesliga. Tale voce incide per il 13,03% sul totale dei ricavi (13,76% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 49,40 milioni di euro e pertanto registra un decremento del 29,15%. Bisogna annotare, che per gli amministratori del Bayern, il fatto che in Germania i diritti TV siano centralizzati, al contrario di Spagna e Italia, costituisce a livello europeo "distorsione della concorrenza".
- Proventi da trasferimenti giocatori per 14,3 milioni di euro. Tale voce incide per il 5,32% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente ammontava a 33,1 milioni di euro e pertanto registra un decremento del 56,8%.- Proventi di merchandising per 37,1 milioni di euro. Tale voce incide per il 13,81% sul totale dei ricavi (14,58% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 41,1 milioni di euro e pertanto registra un incremento del 9,73%.- Altri ricavi per 14,1 milioni di euro (tra cui: affitti e locazioni, New Media, indennità DFB per giocatori nazionali, ricavi FC Bayern II, giovani e donne). Tale voce incide per il 5,25% sul totale dei ricavi (5,54% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 19,5 milioni di euro e pertanto registra un decremento del 27,69%.Le spese per il personale ammontano complessivamente a 139,2 milioni di euro e rappresentano il 51,80% del fatturato (54,72% escludendo le plusvalenze). Tali spese registrano un decremento dell’8,96% rispetto ai 152,9 milioni di euro del 2007/2008.I costi per acquisti di materiale e serzi, al netto delle spese operative, ammontano a 19,5 milioni di euro risultano in line con i 19,2 milioni di euro dell’esercizio precedente. Gli altri costi operativi segnano la cifra di 65,0 milioni di euro (72,6 nel 2007/2008). L’Ebitda, ossia il risultato calcolato prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti, risulta positivo per 45,0 milioni di euro, in aumento di 3 milioni di euro rispetto all’esercizio chiuso al 30 giugno 2008 (+7,14%). Nell’esercizio precedente l’Ebitda era positivo per 42 milioni di euro.Gli ammortamenti risultano pari a 35,7 milioni di euro, di cui 33,2 milioni di euro per ammortamento rosa giocatori. Nell’esercizio precedente ammontavano a 34,7 milioni di euro (di cui 33,3 milioni per ammortamento immobilizzazioni immateriali).
I proventi netti finanziari ammontano a 2,3 milioni di euro (3,8 nell’esercizio precedente). Il risultato operativo di FC Bayern München AG risulta positivo per 12,9 milioni di euro, registrando un incremento del 16,22% (11,1 milioni di euro al 30 giugno 2008). La perdita di competenza derivante dalla partecipazione nella società Allianz Arena München Stadion GmbH è stata di 10,4 milioni di euro (6,9 milioni di euro nel 2008). Le imposte sul reddito segnano un saldo positivo per 1,3 milioni di euro, mentre nell’esercizio precedente era negativo per 1,9 milioni di euro.
FC Bayern Monaco AG evidenzia un utile al netto delle imposte per 2,5 milioni di euro, in crescita del 19% circa rispetto al 30 giugno 2008, quando ha segnato la cifra di oltre 2 milioni di euro.
LO STATO PATRIMONIALE
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, le immobilizzazioni nette totali al 30 giugno 2009 ammontano a 195 milioni di euro, nel 2008 risultavano pari a 231,9 milioni di euro.
Le immobilizzazioni immateriali nette ammontano a 60,3 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2008 ammontavano a 99,9 milioni di euro. Nelle immobilizzazioni finanziarie sono compresi, oltre alle quote di partecipazione in altre società, anche i crediti verso società controllate (Allianz Arena Stadion Gmbh), titoli e altri crediti. Queste ultime tre voci ammontano a 65,6 milioni di euro (65,2 milioni di euro al 30/06/2008).
L’attivo circolante, al 30 giugno 2009, complessivamente risulta pari a 65,1 milioni di euro, nel 2008 era pari a 49,4 milioni di euro. In questa voce sono comprese le disponibilità liquide che ammontano a 33,7 milioni di euro in crescita del 24,81% rispetto ai 27 milioni del 30 giugno 2008.
I ratei e risconti attivi sono esposti per 2,5 milioni di euro (2,4 milioni nel 2008).
Il Patrimonio Netto della società FC Bayern München AG, al 30.6.2009, ammonta a 177,5 milioni di euro e risulta in aumento rispetto al valore del 30 giugno 2008 pari a 176 milioni di euro. Si tenga presente che in seguito all’approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2008 sono stati distribuiti dividendi per 1 milione di euro. I fondi rischi risultano pari a 15,6 milioni di euro nel 2007/2008 erano pari a 18,4 milioni di euro.
L’ammontare dei debiti è pari a 65,2 milioni di euro e risultano in diminuzione rispetto ai 69,9 milioni del 30 giugno 2008.
I risconti passivi per ricavi anticipati passano da 19,4 milioni di euro del 30 giugno 2008 a 4,3 milioni di euro del 30 giugno 2009.
Karl Hopfner, Amministratore Delegato di FC Bayern München AG, si è dichiarato soddisfatto per aver conseguito un utile di esercizio pari a 2,5 milioni di euro anche in considerazione delle difficili condizioni economiche congiunturali. Dal punto di vista sportivo la stagione 2008/2009 ha visto il Bayern München giungere ai quarti di Uefa Champions League, eliminato dalla squadra risultante vincitrice della manifestazione ed ha conseguito il secondo posto in campionato dietro il Wolfsburg.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
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lunedì 11 gennaio 2010

I conti dell'Arsenal Holdings volano grazie al vecchio Highbury

Grazie alla vendita degli appartamenti dell'impianto trasformato in complesso residenziale, la capogruppo della squadra di calcio londinese ha chiuso con un utile in aumento del 37%

Il bilancio consolidato di Arsenal Holdings plc al 31 maggio 2009 è all’insegna dei record, con un fatturato di 313,3 milioni di sterline (circa 348 milioni di euro) in aumento del 40% su quello dell’anno precedente ed un utile netto di 35,2 milioni di sterline (circa 39 milioni di euro) con un incremento del 37% circa rispetto al 31 maggio 2008.
L’indebitamento netto complessivo del Gruppo è diminuito da 318,1 milioni di sterline (353,4 milioni di euro) a 297.7 milioni di sterline (330,7 milioni di euro).
La causa di questi dati record è l’inizio della vendita degli appartamenti di "Highbury Square", costruiti dove erano ubicate le tribune del vecchio glorioso stadio "Highbury", il cui campo di gioco è stato trasformato in un giardino. Il sito internet http://www.highburysquare.com/ pubblicizza tale progetto, che ha vinto il prestigioso "Premio Speciale della Giuria" al Mipim (la vetrina internazionale del real estate di Cannes). Tale premio, per quanto riguarda il mondo immobiliare, è l'equivalente dei premi Oscar.
Come sottolineato da Peter Hill-Wood, presidente non esecutivo, i profitti del Gruppo sono aumentati in ciascuno dei tre anni in cui "Emirates Stadium" è diventata la nuova "casa" dell’Arsenal, tuttavia lo stesso presidente ha sostenuto che, nonostante i buoni risultati contabili, l’obiettivo principale dell’Arsenal sarà sempre il conseguimento del successo sul campo. Questo consolerà Paul Ashworth, il professore ultras tifoso dell’Arsenal, protagonista del film "Febbre a 90°", interpretato da Colin Firth ed uscito dalla penna di Nick Hornby.
In questo bilancio consolidato emergono chiaramente due distinti settori di attività in cui operano le società del gruppo facente capo ad Arsenal Holdings plc, ossia l’attività calcistica (comprese le attività accessorie) e quella immobiliare.
L’attività calcistica ha contribuito con un fatturato di 225,1 milioni di sterline (250,1 milioni di euro) ed un risultato prima delle imposte positivo per 39,9 milioni di sterline (44,3 milioni di euro). Tale settore, al 31 maggio 2009, registra un aumento di fatturato di circa l’8,38% (nel 2008 ammontava a 207,7 milioni di sterline). La causa principale di questo aumento è stata il maggior numero di gare casalinghe disputate.
L’attività immobiliare ha contribuito con un fatturato di 88,3 milioni di sterline (98,1 milioni di euro) ed un utile lordo prima delle imposte pari a 5,6 milioni di sterline (6,2 milioni di euro). Al termine dell’esercizio 2008/09 era stata effettuata la vendita di soli 208 dei 655 appartamenti previsti dal progetto "Highbury Square". La crisi economica e le difficili condizioni di accesso al credito ipotecario hanno rallentato il ritmo delle vendite. Comunque dopo la chiusura dell'esercizio, si è proceduto al completamento di tutte le rimanenti opere di costruzione compreso il giardino centrale. La cerimonia ufficiale di apertura per Highbury Square si è tenuta il 24 settembre 2009 alla presenza di Arsène Wenger e di un certo numero di giocatori. Il numero di appartamenti venduti è salito a 445 con un fatturato cumulato del valore delle vendite di 172 milioni di sterline (191,1 milioni di euro) e il debito bancario contratto per la costruzione è stato ridotto a 47 milioni di sterline. In ogni caso il prestito contratto con Barclays Bank plc, la cui scadenza originaria era prevista per la fine di Aprile 2010, è stato rifinanziato, allungando la scadenza a dicembre 2010.
Per quanto riguarda l’assetto azionario del gruppo, durante l'anno ci sono stati una serie di cambiamenti nelle partecipazioni importanti in seno al gruppo: sia la Kroenke Sports Enterprises che la Red and White Securities hanno superato il livello del 25 per cento. Al 21 dicembre 2009, la Kroenke Sports Enterprises, che fa capo all’imprenditore americano Enos Stanley Kroenke, risultava possedere una quota di partecipazione pari al 29,7%, mentre Red & White Securities, che fa capo al miliardario russo Alisher Usmanov, possedeva una partecipazione del 26,07%.
Ivan Gazidis, proveniente dalla Major League Soccer, è entrato nel Gruppo in qualità di Chief Executive Officer dal 1° gennaio 2009. Secondo Ivan Gazidis dal punto di vista finanziario si prospetta un buon esercizio 2009/10, grazie al completamento delle vendite ad Highbury Square e alle cessioni di Adebayor e Kolo Touré. L’attività immobiliare, riguardante sia "Highbury Square" che il nuovo progetto "Queensland Road", continuerà a svolgere un ruolo importante nel corso dell’anno 2010.
Il 30 luglio 2009, il progetto immobiliare "Queensland Road" ha ricevuto il via libera. Questo progetto, che prende il nome dalla strada che delimita a sud l’Emirates Stadium, prevede la costruzione di uno nuovo edificio di sei piani, a sud della strada omonima, composto da 213 unità residenziali da destinare ad alloggi a prezzi accessibili oltre a locali da destinare ad attività commerciali. Una seconda costruzione è prevista a nord della stessa strada, con 516 unità residenziali, un centro per gli sport indoor gestito dal Club, locali ad uso della comunità locale, e parcheggi.
STATO PATRIMONIALE
Il totale delle attività del gruppo ammonta a 833,4 milioni di sterline (circa 926 milioni di euro) sostanzialmente in linea con l’anno precedente (834,3 milioni di sterline).
Le immobilizzazioni ammontanti complessivamente a 509,5 milioni di sterline (566,2 milioni di euro), sono composte da immobilizzazioni materiali per 440,3 milioni di sterline (489,3 milioni di euro); immobilizzazioni immateriali per 68,4 milioni di sterline (76 milioni di euro) e immobilizzazioni finanziarie per 730 mila sterline (811 mila euro).
Le attività correnti ammontanti complessivamente a 323,9 milioni di sterline (359,8 milioni di euro), sono composte dalle rimanenze fabbricati per 167 milioni di sterline (185,6 milioni di euro) con una riduzione dell’11,15%, in conseguenza delle vendite effettuate; rimanenze materiale di merchandising per 1,7 milioni di sterline (1,9 milioni di euro); crediti con scadenza entro l’esercizio successivo per 45,9 milioni di sterline (51 milioni di euro); crediti con scadenza oltre l’esercizio successivo per 9,5 milioni di sterline (10,5 milioni di euro); disponibilità liquide per 99,6 milioni di sterline (110,6 milioni di euro) in aumento del 6,81% rispetto all’esercizio precedente.
Il Patrimonio Netto è positivo per 194,3 milioni di sterline e registra un incremento del 22,14% rispetto ai 159,1 milioni di sterline dell’esercizio precedente.
I debiti a breve ammontano a 314,1 milioni di sterline (circa 349 milioni di euro), in riduzione del 6,03% rispetto all’anno precedente. I debiti a lungo termine evidenziano una cifra pari a 292,7 milioni di sterline (circa 325,2 milioni di euro) in riduzione del 5,63% rispetto all’esercizio precedente. Gli accantonamenti a fondi rischi ammontano a 32,2 milioni di sterline (circa 35,8 milioni di euro) con un aumento del 4,8%.
CONTO ECONOMICO
La composizione del fatturato netto del gruppo, ammontante a 313,3 milioni di sterline è la seguente:
- vendita biglietti partite per 100,1 milioni di sterline (111,2 milioni di euro) con un’incidenza percentuale sul fatturato totale del gruppo del 31,95%, mentre l’incidenza dei ricavi da biglietteria sul fatturato dell’attività calcistica è del 44%.. Tale voce registra un aumento del 5,81% rispetto all’esercizio precedente. La causa principale di questo aumento è stata il maggior numero di gare disputate. La presenza media nelle gare casalinghe è stata di 59.453 spettatori, nel 2008 era di 59.720, questo dato è dipeso anche dalla qualità degli avversari affrontati in FA Cup. Per la prima volta è stata superata la soglia di 100 milioni di sterline di incassi;
- diritti televisivi per 73,2 milioni di sterline (81,3 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 23,36% sul fatturato totale del gruppo, in aumento del 7,02% rispetto all’esercizio precedente. Se consideriamo solo il fatturato dell’attività calcistica, i ricavi da diritti TV hanno un’incidenza del 32,52% sul totale. L’aumento è dovuto soprattutto al raggiungimento della semifinale di Champions League, mentre la redistribuzione dei diritti da Premier League ha leggermente penalizzato il gruppo;
- ricavi da merchandising per 13,9 milioni di sterline (15,4 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 4,44% sul fatturato totale del gruppo, con un incremento del 6,92% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza dei ricavi da merchandising sul fatturato del settore calcistico è del 6,19%;
- ricavi da sponsorizzazioni per 34,2 milioni di sterline (38,0 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 10,92%, in aumento del 9,27% rispetto all’esercizio precedente. L’incidenza dei ricavi da sponsorizzazioni sul fatturato del settore calcistico è del 15,19%;
- ricavi da prestiti giocatori per 3,6 milioni di sterline (circa 4,0 milioni di euro), con un’incidenza percentuale del 1,15% sul fatturato totale del gruppo, in aumento rispetto alle 400 mila sterline dell’esercizio precedente.
- ricavi da proprietà immobiliari merce per 88,3 milioni di sterline (98,1 milioni di euro) con un’incidenza percentuale del 28,18% sul fatturato totale del gruppo, con un notevole incremento rispetto ai 15,2 milioni di sterline (16,9 milioni di euro) dell’esercizio precedente;
Le spese operative complessive ammontano a 274,8 milioni di sterline (305,3 milioni di euro) in aumento di circa il 40% rispetto ai 196,2 milioni di sterline (218 milioni di euro) registrati al 31 maggio 2008. Per quanto riguarda il settore calcistico, il costo del lavoro è salito a 104 milioni di sterline (nel 2008 era 101,3 milioni di sterline) e rappresenta il 46,2% dei ricavi di tale settore (nel 2008: 48,8%).
Il risultato operativo è positivo per 38,5 milioni di sterline (42,8 milioni di euro).
La differenza tra plusvalenze e minusvalenze derivanti dall’attività di compravendita di giocatori è positiva per 23,2 milioni di sterline (25,7 milioni di euro). Le maggiori plusvalenze sono state registrate per le cessioni di Alexander Hleb e Justin Hoyte.
Gli oneri finanziari netti ammontano a 16,6 milioni di sterline (18,5 milioni di euro), nel 2008 risultavano pari a16,9 milioni di sterline. L’importo di 14,8 milioni di sterline si riferisce agli oneri finanziari riguardanti il prestito obbligazionario a lungo termine e a tasso fisso relativo alla costruzione dello stadio. Gli oneri finanziari riguardanti i prestiti contratti per i progetti immobiliari "Highbury Square" e "Queensland Road" sono stati imputati nel valore delle rimanenze. Gli interessi attivi sulle disponibilità liquide del Gruppo sono stati pari a 2.7 milioni di sterline (2008 - 4,0 milioni di sterline). Questo dato è stato negativamente influenzato dalla riduzione dei tassi di interesse durante l'anno. Il risultato prima delle imposte è positivo per 45,5 milioni di sterline (50,6 milioni di euro).
Le imposte sul reddito ammontano a 10,2 milioni di sterline ( 11,4 milioni di euro).
Il risultato netto è positivo per 35,2 milioni di sterline (39,1 milioni di euro) in aumento del 37% circa rispetto al risultato dell’esercizio chiuso al 31/05/2007 pari a 25,7 milioni di sterline (28,6 milioni di euro).
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L’indebitamento finanziario netto del gruppo ammontante a 297,7 milioni di sterline è dovuto principalmente al debito contratto per il finanziamento dello stadio. Alla data del 31 maggio 2009, tale prestito, che ha durata ultraventennale a tasso fisso, si è ridotto 250,2 milioni di sterline a 244,9 milioni di sterline, essendo stato effettuato un rimborso di 5,3 milioni di sterline.
Sempre alla stessa data, come già detto, il debito contratto per i progetti immobiliari si è ridotto da 139,3 milioni di sterline a 129,6 milioni di sterline. Questo debito, contratto a tasso variabile indicizzato al LIBOR più spread, è stato rifinanziato con scadenza dicembre 2010 e dovrebbe estinguersi senza problemi, con le vendite degli appartamenti.
I prestiti obbligazionari a lungo termine, invece sono passati da 26,1 milioni di sterline a 26,4 milioni di sterline.
A lenire questi debiti concorrono le disponibilità liquide che sono aumentate da 93,3 milioni di sterline a 99,6 milioni di sterline.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com

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Nella foto tratta da http://www.europe-re.com il residence Highbury Square

giovedì 7 gennaio 2010

I conti da Champions League del Napoli

La società ha ottenuto nel 2008/09 il terzo bilancio in utile consecutivo dell’era De Laurentiis con 10,9 milioni: l’analisi de "il pallone in confusione" rileva l’assenza di indebitamento bancario e ricavi per oltre 108 milioni

Aurelio De Laurentiis esibisce ancora una volta conti da Champions League. Il Napoli ha inanellato nell’esercizio 2008/09 il terzo bilancio in utile dell’era del patron azzurro: un risultato eccellente che va a braccetto con gli 11 risultati utili conseguiti finora in campionato. Secondo l’analisi svolta da "il pallone in confusione" il risultato raggiunto nella stagione appena trascorsa è di 10,9 milioni di euro, un milione circa in meno dell’anno precedente: il calo è stato causato dal peggioramento dei proventi e oneri finanziari (-1,4 milioni su cui gravano 2,1 milioni di compartecipazioni) e dall’assenza di proventi e oneri finanziari. Ciò non inficia assolutamente sull’ottimo stato di salute dei conti della società azzurra, testimoniato dalla crescita del patrimonio netto (ossia i mezzi propri) passato da 13,8 a 24,8 milioni. Il consiglio di amministrazione ha una politica improntata alla massima prudenza: gli utili sono rivolti a irrobustire le riserve e non sono distribuiti alla controllante Filmauro. Ciò significa che la società si muove con le proprie gambe senza bisogno di interventi da parte della capogruppo: quest’ultima ha prestato garanzie alla Lega calcio per 25,4 milioni per gli impegni del calciomercato. Un elemento essenziale in vista dei futuri ulteriori investimenti per altri giocatori di alto livello. Il quadro economico/finanziario del Napoli corrisponde, come si vedrà dopo anche in dettaglio, al rispetto dei richiami svolti dal presidente dell’Uefa, Michel Platini, sulla necessità dell’equilibrio economico finanziario delle squadre che partecipano ai tornei continentali.
Il bilancio chiuso al 30 giugno scorso presenta due fatti molto importanti: il calo dei debiti totali del 22,4% (assestatisi a 55,3 milioni) e l’assenza dell’indebitamento bancario. Un ottimo risultato dovuto alle capacità di autofinanziamento del Napoli. Per contro si nota una diminuzione del 27% dei crediti da clienti (ammontati a 6,6 milioni): ciò è stato influenzato, si legge nella relazione sulla gestione, "dal default incorso durante l’esercizio a carico di uno dei maggiori sponsor della società". Il Napoli spiega ancora nella nota integrativa che "le perdite su crediti rilevate nell’esercizio in esame riguardano, prevalentemente, la perdita del credito vantato nei confronti di uno sponsor ammesso alla procedura di concordato preventivo". La società in questione è la Diadora: nessun problema per la società di De Laurentiis che ha inserito alla voce "perdite su crediti eccedenti il fondo svalutazione" 2,6 milioni. Da registare la consistente diminuzione del 18% dei debiti verso le altre società per le campagne acquisti.
L’oro del Napoli è costituito dall’incremento costante anno dopo anno del valore della produzione: quest’anno ha superato il 22% toccando i 108,2 milioni. Questo importo ha superato di oltre 20 milioni gli 88 milioni di costi, compensando ampiamente il loro aumento del 24%. Il boom dei ricavi è dovuto essenzialmente ai diritti tv (+17,8%, 51 milioni di cui 1,6 per competizioni Uefa), ai proventi da sponsorizzazioni (+11,3%, 20,7 milioni). Si è registrata un’altra esplosione, relativa agli incassi da merchandising e licensing passati da 640mila a 2,1 milioni: il Napoli punta molto sull’ulteriore sviluppo di questo settore. Sostanzialmente invariata la voce "proventi vari" dove spiccano 6,3 milioni per sfruttamento diritti d’immagine e 430mila euro per diritti radiofonici. I proventi da botteghino, abbonamenti e percentuale di incassi fuori casa hanno fatto registrare un +15%. Nel dettaglio si è registrato una diminuzione degli incassi dei biglietti (-11,2%, 5,7 milioni) compensata da quelli per le gare di Intertoto e Coppa Uefa pari a 2,5 milioni. Oltre a ciò la società azzurra ha incassato poco più di 10 milioni per le plusvalenze di 5 giocatori. Le transazioni più importanti riguardano Domizzi (3,6 milioni) all’Udinese, Calaiò (3,6 milioni) al Siena e Garics (2,7 milioni) all’Atalanta. A proposito della gestone calciatori, nel bilancio non sono riportate le operazioni di compravendita della scorsa estate poiché sono state effettuate dopo la chiusura dell’esercizio.
Riguardo ai costi sono tre le voci principali: le spese per servizi (+21,66%), il costo del lavoro (+16,27%) e quelle per gli ammortamenti (+22%, 31,3 milioni) che riguardano per la quasi totalità i valori dei diritti alle prestazioni (cartellini) dei giocatori. La voce stipendi per i tesserati è passata da 23 a 28 milioni: il monte stipendi dei 32,5 giocatori (media calcolata dal Napoli) è passato da 20,6 a 24,7 milioni. Un livello che resta basso, soprattutto se lo si paragona all’Inter prima in classifica (circa 200 milioni). Invece gli 8,83 allenatori hanno percepito 2,4 milioni.
Infine, per la prima volta da quando il presidente De Laurentiis ha preso il comando della corazzata Napoli, i cinque membri del cda hanno percepito un compenso di 240mila euro. Una piccolo riconoscimento per la "tripletta" consecutiva per i bilanci chiusi in utile.
Marco Liguori
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Nella foto, tratta da www.justnapoli.it/, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

mercoledì 25 novembre 2009

Sorpresa: Cruz non è stato acquistato a parametro zero

Leggendo il bilancio intermedio consolidato della Lazio al 30 settembre 2009 si può notare a pag. 22 la tabella del costo di acquisizione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori della prima squadra, cioè il prezzo pagato per l’acquisizione dei cosiddetti cartellini. Ebbene, sulla riga di Julio Cruz si legge che il costo di acquisto è stato di Euro 2,15 milioni e che Cruz ha un contratto con scadenza al 30 giugno 2011. Quindi non sembra rispondere al vero la notizia circolata a suo tempo che l’acquisizione era avvenuta a costo zero. Questa è una delle notizie che si scoprono leggendo il bilancio della Lazio per il primo trimestre della stagione in corso.

Campagna acquisti e plusvalenze
Dal bilancio si apprende inoltre che è stato di Euro 8,2 milioni il costo complessivo dei quattro giocatori acquistati nell’ultima campagna acquisti, Bizzarri, Cruz, Eliseu e Matuzalem. Come detto, Euro 2,15 milioni sono stati pagati per Cruz, Euro 5,31 milioni sono stati pagati per Matuzalem ed Euro 1 milione è stato pagato per Eliseu; Bizzarri è stato acquistato a parametro zero. Ricordo che Zàrate risulta acquistato prima del 30 giugno 2009 e quindi il costo del suo acquisto (Euro 20,2 milioni) è già inserito nel bilancio al 30 giugno 2009. Iil prestito di cinque giocatori effettuato nell’ultima campagna acquisti ha determinato un risparmio di retribuzioni per Euro 2,06 milioni per l’intera stagione.
Si apprende inoltre che la Lazio ha realizzato una plusvalenza di Euro 8,16 milioni attraverso la cessione di Rozenhal e De Silvestri.
Il valore dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori della prima squadra ammonta al 30 settembre 2009 ad Euro 52,61 milioni.

Utile, ricavi e costi
L’utile netto del trimestre è di Euro 5,84 milioni, contro Euro 5,20 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, quindi, sostanzialmente, immutato.
Il valore dei ricavi consolidati del trimestre ammonta ad Euro 22,31 milioni con un incremento del 25% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Esso è costituito da ricavi da gare per Euro 2,66 milioni, diritti TV ed altre concessioni per Euro 11,60 milioni, sponsorizzazioni, pubblicità e royalties per Euro 6,24 milioni, altri ricavi per Euro 1,81 milioni.
I costi per il personale aumentano del 17,1%, da Euro 7,74 milioni a Euro 9,07 milioni; l’incremento è dovuto principalmente ai premi individuali riconosciuti ai calciatori per la qualificazione alla Europa League, ottenuta nella stagione precedente.

Sintesi
In sintesi, il bilancio del primo trimestre della stagione corrente mostra un leggero miglioramento rispetto al bilancio dello stesso periodo della stagione precedente. A tale risultato contribuiscono in maniere determinante le plusvalenze sulle cessioni dei giocatori (Euro 8,16 milioni quest’anno ed Euro 9,76 milioni nella stagione precedente, per le plusvalenze sulle cessioni di Behrami e Mudingay), senza le quali sia il bilancio 2008-2009, sia il bilancio ora in esame si sarebbero chiusi in perdita.
La relazione al bilancio afferma infine che si può “ragionevolmente affermare che l’esercizio (2009-2010) si chiuderà in linea con il risultato conseguito nei primi mesi della stagione”, quindi con un utile.
Paolo Lenzi - Per gentile concessione dell'autore - Fonte www.laziofamily.it

sabato 14 novembre 2009

Inter: profondo rosso per 154,4 milioni

La società nerazzurra ha ridotto il passivo 2008/09 in modo anomalo grazie all’utile conseguito in luglio, di competenza dell’esercizio successivo, con le plusvalenze derivanti dalla cessone al Barcellona di Ibrahimovic e Maxwell. La somma delle perdite della società di Moratti ammonta negli ultimi tre anni a 509 milioni

Perdite per complessivi 154,4 milioni di euro, superiori del 4,15% rispetto ai 148,3 milioni dell’esercizio precedente. Questa è la fotografia del bilancio 2008/09, depositato in Camera di Commercio, della Fc Internazionale Milano spa analizzata da "il pallone in confusione" che nelle ultime tre stagioni ha subito un "rosso" complessivo per 509,5 milioni. Secondo il verbale dell’assemblea dei soci del 26 ottobre scorso, il presidente Massimo Moratti ha confermato «che l’ingente perdita dell’esercizio chiuso al 30/6/2009 trova la propria giustificazione nell’aver voluto mantenere la 1° squadra a livelli di assoluto valore mondiale». Probabilmente il numero uno nerazzurro si riferiva a una futura prospettiva internazionale: per ora l’Inter, con la sua rosa composta da numerosi campioni, ma dai costi molto elevati, si è limitata a vincere il suo 17° scudetto. Infatti, analizzando il costo del lavoro ha raggiunto i 199,9 milioni (+ 13,84%) con un rapporto rispetto ai ricavi pari a 86,9%: livello decisamente più elevato rispetto al 70% consigliato dall’associazione europea dei club. Come sottolineato da Luca Marotta su "il pallone in confusione" il Real Madrid presenta a livello consolidato un dato pari al disotto del 50%, con 187,2 milioni per gli emolumenti e introiti per 407 milioni. Il monte stipendi dell’Inter è lievitato in modo cospicuo negli ultimi tre anni: 156,7 milioni nel 2006/07, 175,6 milioni nel 2007/08 fino a sfiorare i 200 milioni nell’ultima stagione. Riguardo a quest’ultima si può anche calcolare rapidamente il costo per Moratti di ciascuno dei 70 gol segnati dalla sua squadra: 2,9 milioni. Sul bilancio hanno anche pesato i 49,9 milioni degli ammortamenti e svalutazioni per i "cartellini" dei calciatori, in deciso aumento dai 34,8 milioni dell’anno prima. Sempre riguardo ai giocatori, nella nota integrativa si fa cenno alla risoluzione consensuale con Adriano raggiunta nell’aprile scorso: ciò è costato all’Inter una minusvalenza di poco più di 6 milioni.
Da sottolineare il singolare meccanismo per la copertura dell’ultimo risultato negativo approvato nell’ultima assemblea. I soci hanno approvato sia il risultato chiuso al 30 giugno, chiusosi appunto con il passivo di 154,4 milioni, sia la situazione patrimoniale al 31 luglio 2009 ossia il risultato di un mese rientrante nella competenza dell’esercizio successivo. In quest’ultimo periodo si è registrato un utile di 56,5 milioni «determinato in via prevalente dalle plusvalenze – si legge nel verbale dell’assise sociale – pari ad euro 62.725.000,00 generate dalla cessione dei diritti pluriennali relativi ai calciatori Zlatan Ibrahimovic e Maxwell Andrade». D’incanto, grazie all’utile mensile, la perdita si riduce a 97,95 milioni. Inoltre «il patrimonio della società – si legge sempre nel verbale di assemblea – che era negativo di euro 28.319.000,00 al 30/6/09 ritorna ad essere positivo per oltre euro 48.000.000,00 anche per effetto di ulteriori versamenti di euro 20.000.000 effettuati nel mese di luglio a copertura perdite». Dopo la copertura ulteriore delle riserve e l’abbattimento del capitale sociale a 48,1 milioni viene varato l’aumento da 70 milioni che lo eleva a 118,1 milioni. Insomma, si è usata una procedura anomala: per coprire gran parte della perdita dell’esercizio 2008/09 si è usato il risultato positivo di un mese relativo all’esercizio successivo, che non rientra quindi nella competenza del precedente, per risparmiare una somma cospicua. Il socio di riferimento Massimo Moratti (tramite Internazionale Holding) dovrà dunque ringraziare il Barcellona se ha potuto contabilizzare una doppia plusvalenza con Ibrahimovic (53,4 milioni) e Maxwell (3,8 milioni). C’è da chiedersi se l’Inter avesse operato nello stesso modo nel caso in cui avesse conseguito minusvalenze per analoghi importi. Comunque, si legge nella relazione sulla gestione, «il socio di riferimento ha espresso il consueto impegno a supportare anche per il futuro, in caso di necessità, economicamente e finanziariamente la società». Il presidente ha infatti versato anche altri 12 milioni, in due rate tra luglio e settembre scorsi, per l’aumento di capitale del luglio 2008. Ed è previsto anche il versamento di Moratti di ulteriori 9,4 milioni, derivanti sempre da questa operazione di incremento del capitale.
Tornando al bilancio 2008/09 dell’Inter, si rileva una situazione di squilibrio finanziario con 431 milioni di debiti che sovrastano 66,3 milioni di crediti. Lo stato debitorio presenta un notevole incremento delle somme dovute alle società di calcio per le campagne acquisti, passate da 61 a 98,7 milioni: 28,1 milioni sono dovuti al Genoa per l’acquisto di Milito effettuato nell’ultimo mese dell’esercizio. Le somme ancora da versare al fisco, pari a 21 milioni, sono in linea con l’anno precedente. E a proposito di tributi, la società milanese ha vinto tre ricorsi davanti alla Commissione tributaria di primo grado riguardanti l’Irap sulle plusvalenze calciatori incassate dal 2001 al 2004: sono state annullate le sanzioni e gli accertamenti. Nello scorso settembre, si legge nella nota integrativa, «l’Agenzia delle entrate ha notificato alla società un processo verbale di constatazione inerente l’Irap sulle plusvalenze derivanti dalla cessione dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori per gli anni 2005-06 e 2006-07». L’Inter è in attesa del ricevimento e dell’accertamento per poi proporre un altro ricorso.
Parte della voce "altri debiti", passata dai precedenti 36,1 a 71,6 milioni, è composta dai 40 milioni di crediti riguardanti "la cessione dei diritti televisivi per la stagione 2009/10 ad un primario istituto di credito" come si legge nella nota integrativa. E, passando al conto economico, si nota come siano sempre più i diritti tv la voce principale dei ricavi: 99,2 milioni dalle partite in campionato, più 28,2 milioni dalla Champions League e 6 milioni dalla percentuale conseguita dalle squadre ospitanti. In aumento le sponsorizzazioni, passate da 31,7 a 38,5 milioni. Al confronto delle precedenti voci, i ricavi da botteghino sono ben poca cosa, pari a 15,5 milioni. Nonostante l’incremento delle entrate per circa 30 milioni, attestatesi su 232,6 milioni, sono state sovrastate da costi per 382,3 milioni: la gestione caratteristica si è chiusa con uno sbilancio di 149,7 milioni, superiore al precedente risultato negativo per 139 milioni. In perdita anche la gestione finanziaria per 3,6 milioni. I 14 membri del consiglio di amministrazione, tutti riconfermati dall’assemblea, hanno percepito un monte compensi complessivo per 800mila euro: l’anno scorso era di 700mila euro.
Marco Liguori
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giovedì 12 novembre 2009

Convegno a Roma il 20 novembre sulle società di calcio quotate in Borsa

I BILANCI delle SOCIETA’ di CALCIO QUOTATE:
Governance,Tutela dei Risparmiatori e degli Stakeholders
Roma, 20 novembre 2009
Via Ravenna, 14 – Sala Verde
Ore 9,30

PROGRAMMA
Ore 09.15 Registrazione partecipanti
Ore 09.30 Federprofessional Indirizzo di saluto
Ore 09.40 Presidente: Prof. Sergio Cherubini
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Facoltà di Economia
Direttore del Master in Sport Management
Apertura dei lavori:
Sport, Eventi, Impresa e Mercato
Ore 10.00 Moderatore: Dr. Marco Liguori
Giornalista - Direttore dei giornali telematici:
“Il Pallone in confusione” e “Pianetagenoa 1893.net”
Ore 10.10 Dr. Alfredo Parisi
Docente universitario - Amministratore Criteria ricerche srl
Sintesi comparativa dei bilanci al 30.06.2009 e raffronto con realtà non
quotate.Trasparenza ed informativa al mercato
Ore 10.30 Dr. Paolo Lenzi
Dottore commercialista - Presidente di Lazio Family srl
Analisi critica dei principali asset patrimoniali e riflessi economici.
La disamina di una realtà
Ore 10.50 Avv. Massimo Rossetti Il quadro normativo di settore. Rapporti tra ordinamento sportivo e diritto
comune. Sistema di governance e responsabilità
Ore 11.15 Coffee break
Ore 11.30 Avv.Massimo Rossetti Il rapporto di lavoro tra società e calciatori: qualificazione ed effetti contrattuali
Ore 11.45 Avv. Roberto Betti
Giudice tributario - Presidente Federprofessional
La fiscalità nel rapporto di lavoro dei calciatori: aspetti critici
Ore 12.10 Dr. Giacomo Mazzocchi
Esperto in Comunicazione - giornalista sportivo
Un’esperienza concreta:
il potere contrattuale dei calciatori e l’influenza dei Media
Ore 12.30 Avv. Massimo Rossetti
Dr. Alfredo Parisi
La tutela di risparmiatori e stakeholders e l’Autorità di Vigilanza
Ore 12.45 Quesiti e dibattito
Ore 13.15 Prof. Sergio Cherubini Conclusioni
LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA
è gradita la prenotazione c/o la Segreteria Federprofessional
Riferimento: Sig. Antonio Cirelli Tel. 06/44070267 - Fax 06/44070274- e.mail federprofessional@federmanager.it
Nel corso del Convegno verrà consegnato un dossier contenente le relazioni programmate: anche gli eventuali interventi costituiranno la base
documentale per una successivapubblicazione a cura di CRITERIA ricerche srl

lunedì 9 novembre 2009

Il Real Madrid ringrazia le banche

Il forte impegno degli istituti di credito ha consentito ai "galacticos" di sostenere la faraonica campagna acquisti: però è fortemente aumentato l’indebitamento netto a 327 milioni. I ricavi da stadio, dopo due anni di forte crescita, sono stati mantenuti al livello dell'anno precedente, pari a circa 29% del totale. Positivo rapporto tra costo totale del personale ed il totale dei ricavi operativi, pari al 46%

Per commentare sinteticamente il bilancio consolidato del Real Madrid al 30 giugno 2009, possiamo affermare che "le banche aiutano lo spettacolo". In altre parole, le banche con i loro prestiti hanno permesso al Real Madrid di comprare i grandi campioni, che dovrebbero garantire lo spettacolo, ma questo sarà il campo a dirlo. I "galacticos" non spiegano nel documento contabile quali siano gli istituti che li abbiamo sostenuti: secondo il giornale El Larguero de la Cadenaser uno di essi banca sarebbe il Banco de Santander.
La faraonica campagna acquisti condotta dal Real Madrid segna un forte aumento dell’indebitamento finanziario netto del club spagnolo. Tuttavia dobbiamo registrare un ennesimo incremento di fatturato e un buon rapporto tra costo del personale e fatturato al di sotto del 50%. Inoltre, gli amministratori del gruppo evidenziano che l’EBITDA (ossia l’utile prima delle imposte, dei proventi / oneri finanziari, delle svalutazioni e dell'ammortamento e delle componenti straordinarie) è positivo per 93 milioni di euro e che dalla stagione 2002/2003 esso è in continuo miglioramento. Per gli amministratori del gruppo la sua considerazione è fondamentale nelle decisioni di investimento.
Dal 1 luglio 2008, il gruppo del Real Madrid ha adottato il nuovo piano di contabilità generale approvato con Real Decreto 1514/2007.
GLI INVESTIMENTI
Nell’esercizio 2008/09 il Real Madrid ha investito 314 milioni di euro. Tale investimento ha riguardato per la quasi totalità l'acquisizione di giocatori.
Questa cifra comprende un importo di 219 milioni di euro per le acquisizioni effettuate prima del 30 giugno 2009 riguardanti i nuovi giocatori per la stagione 2009/10 (Ronaldo, Kakà, Benzema, Albiol e altri).
Come politica d’investimento si è preferito concentrare su di un esercizio l'investimento in giocatori. Nella sostanza l’investimento effettuato corrisponde praticamente a 3 anni di investimenti (si consideri la media per il periodo 00/01-07/08, che è stata la seguente: 159 milioni nel 2000/01; 91 milioni nel 2001/02; 88 milioni nel 2002/03; 109 milioni nel 2003/04; 128 milioni nel 2004/05; 173 milioni nel 2005/06; 161 milioni nel 2006/07 142 milioni nel 2007/08). Occorre evidenziare anche che nel periodo 2000-2009 non tutti gli investimenti sono stati destinati all’acquisto di giocatori, ma 174 milioni sono stati investiti nello stadio e 131 milioni sono stati destinati alla costruzione della "Ciudad Real Madrid". L’obiettivo è quello di recuperare al più presto la leadership in campo internazionale.
Dal bilancio risulta che a fine giugno 2009 il Real Madrid ha pagato l'importo totale del cartellino di Cristiano Ronaldo al club di origine.
Per far fronte a tale pagamento e agli altri investimenti in acquisto di nuovi giocatori, il Real Madrid, nel mese di giugno 2009, ha ottenuto un finanziamento bancario a lungo termine, di cui diremo.In ogni caso, il gruppo del Real Madrid al 30 giugno 2009 aveva disponibilità liquide pari a 112 milioni di euro. Secondo gli amministratori del gruppo Real Madrid, questo saldo unito con il flusso di cassa che si genererà per l'anno finanziario 2009/10 permetterà di rispettare gli impegni.
L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L'indebitamento finanziario netto è aumentato in modo notevole nelle ultime settimane di giugno 2009 a causa dell’acquisto di giocatori per la stagione agonistica 2009/10, che ha comportato un investimento, come già detto, di 219 milioni di euro. In conseguenza di ciò, il saldo dell'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2009 è di 327 milioni di euro.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (comprensivo di proventi e oneri straordinari) è pari a 3,1. Secondo gli amministratori del Real Madrid, tale rapporto rientra negli standard accettati dagli enti creditizi.
Nel mese di giugno del 2009 il gruppo ha ottenuto due prestiti, sottoscritti con due istituti finanziari, per un totale del valore nominale di 151,5 milioni, con tasso di interesse variabile indicizzato all'Euribor maggiorato di uno spread. Tale prestito è rimborsabile in sei anni.
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale espone "attività non correnti", ossia immobilizzazioni nette, per l’importo di 686.233 migliaia di euro (530.533 migliaia di euro nel 2007/08) e "attività correnti", ossia l’attivo circolante, per 192.212 migliaia di euro (208.645 migliaia di euro nel 2007/08). A fronte di tali attività ammontanti complessivamente a 879.145 migliaia di euro (+19% rispetto a 739.177 migliaia di euro del 2007/08) dall’altro lato si contrappongono: un patrimonio netto di 195.861 migliaia di euro (176.397 migliaia di euro nel 2007/08); passività a lungo termine per 348.551 migliaia di euro (231.490 migliaia di euro nel 2007/08) e passività a breve termine per 334.733 migliaia di euro (331.290 migliaia di euro nel 2007/08). Come si può notare dalle cifre, esiste uno squilibrio tra passività a breve e attività a breve. La differenza tra attività correnti e passività correnti, mostra un valore negativo di 142 milioni di euro. Secondo gli amministratori del gruppo tale valore negativo anche se presente costantemente negli ultimi anni, in questo caso è stato determinato anche dall’impatto degli investimenti anticipati, oltre che dai meccanismi gestionali tipici delle società sportive.
Le immobilizzazioni immateriali "sportive" nette passano da 201.714 migliaia di euro del 30.06.2008 a 368.640 migliaia di euro del 30.06.2009. Il valore lordo delle immobilizzazioni immateriali sportive al 30/06/2009 è di 498.059 migliaia di euro.
Le disponibilità liquide passano da 803 mila euro del 30.06.2008 a 111.619 migliaia di euro del 30.06.2009.
Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni risultano azzerate, mentre al 30.06.2008 risultavano pari a 83.910 migliaia di euro.
Per quanto riguarda le passività a lungo termine i ricavi anticipati si azzerano rispetto al valore di 30.997 migliaia di euro del 30/06/08. Gli accantonamenti a fondi rischi passano da 20.522 migliaia di euro del 30/06/08 a 19.434 migliaia di euro del 30/06/09. I debiti a lungo termine verso istituti di credito, inesistenti al 30/06/08, segnano la cifra di 125,3 milioni. I debiti a lungo termine per l’acquisto di calciatori passano da 60,5 a 108,5 milioni.
I debiti a lungo termine per i lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid diminuiscono da 74,3 milioni del 30.06.08 a 47,9 milioni del 30/06/09. I debiti per il riacquisto di diritti (Palcos e RTVE) diminuiscono da 9,1 milioni del 30/06/08 a 6,8 milioni del 30/06/09. I debiti per imposte differite a lungo termine passano da 36,2 milioni a 38 milioni.I ratei e risconti passivi pluriennali ammontano a 2,5 milioni.
Per quanto riguarda le passività a breve termine si segnala che i debiti a breve verso istituti di credito passano da zero a 24,4 milioni. I debiti a breve per l’acquisto di giocatori passano dai precedenti 69.6 milioni a 120,1 milioni del 30/06/09. I debiti a breve verso il personale ammontano a 50,5 milioni (58,9 nell’esercizio precedente).
IL CONTO ECONOMICO
I ricavi operativi dell’esercizio 2008/09 hanno raggiunto la cifra di 407 milioni di euro, con una crescita dell’11% rispetto all'anno precedente. L'obiettivo del bilancio preventivo fissato a 400 milioni di euro è stato conseguito.
Tali proventi non includono le plusvalenze derivanti dai trasferimenti dei giocatori (32 milioni di euro).
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi ammontano a 400,3 milioni, di cui 350,8 provenienti dal mercato nazionale e 49,4 dal mercato estero. I settori di attività che nel 2008/09 hanno contribuito maggiormente alla crescita del fatturato sono stati: diritti televisivi e marketing, mentre i ricavi da stadio, dopo due anni di forte crescita, sono stati mantenuti al livello dell'anno precedente. Il contributo dei soci, sia come quote associative che come abbonamenti, rappresentano circa il 10% del fatturato complessivo.
Nel dettaglio risultano ricavi da stadio e soci per l’importo di 116,9 milioni (29,21% sul totale); ricavi da amichevoli e da competizioni internazionali pari 15,5 milioni (3,88% sul totale); ricavi da diritti TV per 144,5 milioni (36,09% sul totale), ricavi da attività di marketing per 123,4 milioni (30,83% sul totale).Gli altri ricavi operativi ammontano a 7 milioni.
Il costo del personale è stato pari 187,2 milioni. Il rapporto tra costo totale del personale ed il totale dei ricavi operativi risulta pari al 46% circa. Questo è l'indicatore utilizzato a livello internazionale per misurare l'efficienza di funzionamento delle società di calcio. Il Real Madrid è sotto la soglia del 50%, un livello che è considerato di eccellenza, ben al di sotto del 70%, che è il livello massimo consigliato dall'associazione europea dei club. Gli altri costi di gestione ammontano a 114,3 milioni. Gli ammortamenti segnano la cifra di 75,9 milioni. La differenza tra proventi ed oneri straordinari è positiva per 11,9 milioni (nel 2007/08 39 milioni).
La differenza tra proventi ed oneri finanziari è negativa per 4,2 milioni. L’utile consolidato prima delle imposte ammonta a 24,9 milioni (nel 2007/08 51,4 milioni). Le imposte sul reddito ammontano a 3,4 migliaia di euro. Il risultato netto consolidato dell’esercizio è positivo per 21,5 migliaia di euro (35,3 milioni nel 2007/08).
GLI OBIETTIVI PER IL 2009/2010
Per l’esercizio 2009/2010 gli amministratori prevedono tra l’altro nel bilancio di previsione consolidato: ricavi operativi per 421,7 milioni; un costo totale del personale per 190,3 milioni; ammortamenti per 101,7 milioni ed un risultato prima delle imposte positivo per 18,7 milioni.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

domenica 2 agosto 2009

Barcellona sulla via del risanamento dei debiti

Il club blaugrana  ha già rimborsato l'85% del debito contratto con gli istituti finanziari

Il Fútbol Club Barcelona è un’associazione privata di persone fisiche, senza scopo di lucro, con personalità giuridica propria e capacità di agire, costituita il 29 novembre del 1899. Il fondatore fu lo svizzero Joan Gamper. Tra gli scopi di questa associazione c’è soprattutto la promozione dell’attività calcistica e dello sport in generale, la partecipazione a competizioni e la promozione di manifestazioni fisico-sportive per i suoi soci e, se del caso, per il pubblico in generale.

Durante la stagione 2007/2008 il Fútbol Club Barcelona ha raggiunto la cifra record di 163.000 soci. La “Junta” ossia il consiglio di amministrazione è presieduto da Joan Laporta i Estruch.

Il 12 giugno 2008 era stata presentata una mozione di sfiducia contro il consiglio di amministrazione, che si è discussa il 6 luglio 2008, senza raggiungere il quorum del 66,6%, necessario per indire nuove elezioni.

Il Barcellona pensa alla ristrutturazione dello Stadio “Camp Nou”. Il prestigioso studio di architetti Norman Foster & Partners sarà il responsabile del progetto di ristrutturazione del Camp Nou.

Anche se il nuovo stadio rispetterà la struttura di base risalente al 1957, l'aspetto esterno sarà diverso. In termini di capacità, è previsto un aumento 10.000 posti. Si stima che il costo del progetto sarà pari a circa 250 milioni di euro, anche se i costi effettivi non si potranno conoscere fino a quando non sarà approvato il progetto definitivo.

Dalla lettura del bilancio al 30 giugno 2008 si ha la sensazione che tra i punti di forza del Barcellona ci sia l’alto tasso di fidelizzazione dei suoi sostenitori, i quali finanziano il club sia nelle veste di soci che nella veste di semplici tifosi abbonati. L’indebitamento a breve è elevato e determina un circolante netto negativo. Il Barcellona ha anche un’elevata incidenza dei ricavi anticipati pluriennali sul capitale investito pari al 20% circa. Comunque l'indebitamento netto è sceso da 218 milioni di euro del 30 giugno 2007 a 190 milioni di euro del 30 giugno 2008.

Dobbiamo evidenziare che il patrimonio immobiliare del club si è rafforzato, investendo 26,2 milioni di euro e che sono di proprietà lo stadio “Camp Nou”,  il palazzetto dello Sport “Palau Blaugrana”, altri edifici e terreni.

Il Patrimonio Netto è positivo per 12,8 milioni di euro, si pensi che nel 2003 era negativo per 75,3 milioni di euro.

LO STATO PATRIMONIALE

Il totale delle attività al 30 giugno 2008 ammonta a 455,7 milioni di euro  segna un incremento del 14,70% rispetto ai 397,3 milioni di euro del 30 giugno 2007.

Le immobilizzazioni nette sono presenti per 284,6 milioni di euro (277,7 al 30/06/2007) e incidono sul totale dell’attivo per il 62,45% (69,9% nel 2007).

Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali per diritto alle prestazioni sportive dei giocatori di tutti i settori ammonta complessivamente a 100,8 milioni di euro (122,9 milioni al 30/06/2007). Per quanto riguarda il settore calcio si registra un valore lordo di 181,8 milioni di euro con un fondo ammortamento pari a 84,3 milioni di euro; per il basket il valore lordo della rosa dei giocatori è di 6,7 milioni di euro con un fondo ammortamento di 4,5 milioni di euro; per la pallamano si ha un valore lordo di 1,4 milioni di euro e un fondo di 0,9 milioni di euro; per i giocatori di hockey del Barcellona il valore lordo è di 936 mila euro con un fondo di 322 mila euro. Per l’esercizio 2007/2008 l’investimento nell’acquisto di giocatori è stato di 44.173 migliaia di euro, di cui 43.060 migliaia di euro per calciatori.

Le altre immobilizzazioni immateriali sono presenti per 2,8 milioni di euro (1,9 nel 2007).

Le immobilizzazioni materiali espongono un valore netto contabile di 139,9 milioni di euro (121,1 nel 2007). Il valore lordo degli stadi è di 134,7 milioni di euro con un fondo di ammortamento di 41,7 milioni di euro. E’ presente la voce “altri terrenio ed edifici” per un valore lordo di 45,7 milioni di euro e un fondo ammortamento di 7,2 milioni di euro.

Le immobilizzazioni finanziarie ammontano a 41,1 milioni di euro (31,8 milioni nel 2007). Tra le immobilizzazioni finanziarie sono allocati i crediti fiscali da compensare per l’importo di 22,2 milioni di euro. Inoltre, tra queste immobilizzazioni sono ricompresi i "Crediti verso gli organismi sportivi” per 9,4 milioni di euro, che si riferiscono principalmente a crediti a lungo termine derivanti dalle vendite dei diritti allE prestazioni dei giocatori Giovani Dos Santos ceduto al Tottenham Hotspur, plc. e Gianluca Zambrotta ceduto al Milan. Tali crediti ammontano rispettivamente all’importo di 4.905 e 4.500 migliaia di euro. 
Il totale dell’attivo circolante segna 153,2 milioni di euro con un aumento del 53,05% rispetto ai 100,1 milioni del 30/062007. L’attivo circolante è composto da rimanenze per 164 mila euro, crediti per 143 milioni (96,8 nel 2007), attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni per 5,2 milioni, disponibilità liquide per 4,6 milioni (2,7 nel 2007), ratei e risconti attivi a bre per 147 mila euro. Tra i crediti a breve si segnalano 10 milioni nei confronti del Chelsea per Deco, 4,5 milioni nei confronti del Milan per Zambrotta, 1,5 milioni nei confronti del Tottenham per Giovani Dos Santos. Inoltre, tra i crediti spicca la voce riguardante i crediti per la trasmissione di programmi sportivi e televisivi per 83,4 milioni di euro (60 milioni nel 2007).

I risconti attivi pluriennali ammontano a 17,9 milioni di euro (19,5 nel 2007).

Dal lato del passivo è evidenziato un patrimonio netto positivo per 12,8 milioni di euro (2,7 milioni al 30/06/2007), che rappresenta il 2,81% del capitale investito.

I debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo ammontano a  43,8 milioni di euro (70,3 milioni nel 2007), di cui 39,8 milioni di euro per debiti verso organismi sportivi classificati con scadenza oltre l’esercizio successivo. I debiti verso istituti finanziari a lungo termine presenti nella situazione al 30 giugno 2007 e ammontanti a 13,8 milioni di euro sono diventati debiti a breve nella situazione al 30/06/2008.

I debiti a breve sono esposti per 217,9 milioni di euro con un incremento del 15,97% rispetto ai 187,9 milioni di euro del 30/06/2007. L’incidenza dell’indebitamento a breve sul capitale investito è del 47,82%. Tra questi debiti annoveriamo i debiti verso le banche per 14,1 milioni di euro (26,1 nel 2007); altri debiti per 65,1 milioni di euro (48,2 nel 2007); altri debiti non commerciali per 138,1 milioni di euro (112,3 nel 2007); 524 mila euro per ratei e risconti passivi a breve. I debiti bancari a breve presenti nella situazione al 30 giugno 2007 per l’importo di 26,1 milioni di euro sono stati rimborsati durante l’esercizio 2007/2008. Pertanto l’indebitamento verso istituti creditizi al 30 giugno 2007 ammontava a 39,9 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2008 si è ridotto a 14,1 milioni di euro. Il Barcellona ha già rimborsato l'85% del debito contratto con gli istituti finanziari: il piano di ammortamento del prestito era con scadenza ottobre 2008. Gli indici di indebitamento del club sono migliorati: il rapporto debiti finanziari/EBITDA è passato da 0,6 a 0,2, il rapporto debiti finanziari/attivo si è ridotto dal 10% al 3%. La voce altri debiti non commerciali a breve comprende i debiti con organismi sportivi per 45,7 milioni di euro (40,3 nel 2007). Al 30 giugno 2008 l’Arsenal vantava un credito di 12 milioni di euro per la cessione di Henry, il Mallorca 9 milioni per Eto’o, il Real Zaragoza 6 milioni per Gabriel Milito; il Villareal 5,9 milioni di euro per Caceres , il Lione 5 milioni per Abidal e risultavano non pagati ancora i cartellini di Touré (Monaco 2,3 milioni) , Gudjohnsen (Chelsea 3 milioni), Piqué (Manchester United 2,5 milioni). Invece al 30/06/2007 la Juve vantava ancora un credito di 9,5 milioni di euro per la cessione di Zambrotta, pagato nell’esercizio 2007/2008. La voce debiti verso organismi sportivi è presente, come detto sopra, anche tra i debiti con scadenza oltre l’esercizio successivo. Al 30/06/2008 l’Arsenal vantava un credito di 12 milioni di euro per la cessione di Henry, il Lione 5 milioni per Abidal, il Real Zaragoza 5 milioni per Gabriel Milito; il Villareal 10,6 milioni di euro per Caceres; il Monaco 4,5 milioni di euro per Touré, il Manchester United 2,5 milioni per Piqué. I debiti a breve per ritenute fiscali e previdenziali ammontano a 29,7 milioni di euro (23 nel 2007). I debiti verso il personale (“Remuneraciones pendientes de pago”) ammontano a 53,1 milioni di euro (46,9 nel 2007), di cui 48,8 milioni verso il personale sportivo.

Gli accantonamenti ai fondi rischi sono notevoli e registrano la cifra di 89,9 milioni di euro (74,3 milioni nel 2007) con un incremento del 21%, riguardano accantonamenti per contenzioso fiscale per circa 60 milioni, per oneri di urbanizzazione di terreni e per un contenzioso in materia di diritti Tv.

I risconti passivi pluriennali ammontanti a 91,3 milioni di euro, con un incremento del 32% rispetto ai 62,1 milioni del 2007,  riguardano varie tipologie di ricavi anticipati di competenza di esercizi successivi.

IL CONTO ECONOMICO

Il fatturato per l’esercizio 2007/2008 raggiunge la cifra di 308,8 milioni di euro con un incremento di 18,7 milioni di euro rispetto ai 290,1 milioni di euro dell’esercizio 2006/2007, ossia registra un aumento del 6,45%.

Le fonti che hanno generato il fatturato di 308,8 milioni di euro sono le seguenti:

Proventi da Soci per 17,1 milioni di euro con un aumento di 1 milione rispetto al 2006/2007;

Ricavi da stadio per 87,6 milioni di euro con un incremento di 7,3 milioni di euro;

Media per 116,2 milioni di euro con un incremento di 9,5 milioni di euro;

Marketing per 85,9 milioni di euro con un incremento di 0,1 milioni di euro;

Altri ricavi per 1,9 milioni di euro con un incremento di 0,7 milioni di euro.

Se consideriamo unitamente i proventi derivanti dalle quote sociali e i proventi derivanti dagli abbonamenti pari a 32,2 milioni di euro, la loro incidenza sul totale del fatturato è pari al 16% circa, che testimonia l’elevato tasso di fidelizzazione dei sostenitori del club.

Nei ricavi da stadio sono ricompresi i proventi derivanti dalla gestione del museo e dei palchi.

I costi operativi ammontano a 292,6 milioni di euro (270,6 nel 2007). La variazione subita è stata di 22 milioni di euro pari all’8,13%. Tra i costi operativi spicca il costo del personale che segna la cifra di 168,3 milioni di euro (154,4 milioni nel 2007), con un incremento del 9%. L’incidenza del costo del personale sul fatturato è del 54,50% (53,22% nel 2007). Nella relazione di gestione si evidenzia invece che il tasso di incidenza dei soli “costi salariali sportivi” sul fatturato, escludo il personale non sportivo, è del 52,65% e si è mantenuto sotto il 55% considerato come l’indicatore di riferimento da Deloitte & Touche.

Gli ammortamenti per i diritti alle prestazioni sportive dei giocatori ammontano a 45,4 milioni di euro (40,3 milioni nel 2007) e segnano un incremento del 12,66%.

Tra i costi operativi ammontanti a 60,9 milioni di euro vengono ricompresi gli importi sostenuti dal Club in materia di diritti immagine di giocatori e allenatori, per un importo di 10.563 migliaia di euro, che non vengono allocati tra i costi del personale.

Il risultato operativo è positivo per 16,2 milioni di euro (19,5 milioni di euro nel 2006/2007).

I proventi finanziari ammontano a 573 mila euro, mentre nell’esercizio 2006/2007 ammontavano a 608 mila euro.

Gli oneri finanziari ammontano a 8,6 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2006/2007 ammontavano a 6,8 milioni di euro.

Il reddito ordinario, ossia il risultato prima della gestione straordinaria e delle imposte, è positivo per 8,2 milioni di euro (13,3 milioni di euro nel 2007).

I proventi straordinari della stagione 2007/2008 ammontano a 25 milioni di euro (8,4 milioni nel 2007), dovute soprattutto per le plusvalenze legate al trasferimento di giocatori.

Gli oneri straordinari  sono stati elevati a causa principalmente di accantonamenti per rischi potenziali relativi al contenzioso nel settore audiovisivo ed ammontano a 24,6 milioni di euro (12,9 nel 2007).

Il risultato prima delle imposte è positivo per 8,6 milioni di euro, in linea con quello dell’esercizio precedente pari a 8,8 milioni di euro.

Nell’esercizio 2007/2008 le imposte sul reddito evidenziano in bilancio un segno negativo a causa della presenza di rettifiche positive per deduzioni fiscali portate a nuovo e allocate tra le immobilizzazioni finanziarie.

L’utile netto è di 10,1 milioni di euro e segna un incremento di 3,3 milioni di euro rispetto ai 6,8 milioni evidenziati nell’esercizio 2006/2007.

OBIETTIVI 2008/09 
Nel bilancio di previsione 2008/2009 l’obiettivo di fatturato è fissato alla cifra di 380 milioni di euro. Per quanto riguarda i costi, il budget previsto è di 355 milioni di euro. Pertanto l’utile operativo previsto è di 25 milioni di euro con un risultato prima delle imposte di 15 milioni di euro.

Luca Marotta

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