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lunedì 27 ottobre 2008

Sim svizzere: Corte giustizia Figc accoglie ricorso Moggi

E' stata accolta l'eccezione dell'ex direttore generale riguardante il fatto che non è più tesserato federale già prima dell'avvio del procedimento

Accolti i ricorsi di Luciano Moggi, Marco Gabriele, Massimo De Santis e Paolo Bertini; respinti invece quelli di Antonio Dattilo, Stefano Cassarà, Marcello Ambrosino, Salvatore Racalbuto, Mariano Fabiani e Tiziano Pieri: sono queste le decisioni adottate dalla Corte di Giustizia federale, a seguito dei deferimenti del Procuratore federale nel procedimento relativo alle schede Sim.
In particolare, per quanto riguarda Moggi e Gabriele, la corte federale ha accolto «l'eccezione di carenza di giurisdizione sollevata dalla difesa», secondo la quale «la rinuncia da parte di un tesserato federale a tale sua qualità, intervenuta anteriormente all'inizio di un procedimento disciplinare instaurato a suo carico» rende il dimissionario «non più soggetto al vincolo di giustizia», secondo l'articolo 30 dello Statuto Federale. Dunque Moggi e Gabriele, proprio perché non risultavano piu' tesserati al momento dell'avvio del procedimento disciplinare, non sono sottoponibili al giudizio della Corte federale. Il ricorso di De Sanctis e di Bertini è stato invece accolto perche' gia' coinvolti e giudicati nel primo filone di Calciopoli «per la medesima condotta». Per loro, infatti, vale il principio del "ne bis in idem", e dunque «si dichiara l'improcedibilità del deferimento» ed il «conseguente annullamento in parte qua della decisione di primo grado»
Fonte: Asca

Lecce-Juve del 2004: Moggi dal giudice di pace

Un gruppo di tifosi della squadra salentina si sono rivolti alla Federconsumatori per l'incontro finito nel calderone di Calciopoli per una telefonata tra l'ex dg e l'ex arbitro De Santis. La sentenza è prevista per i prossimi giorni

Altra grana giudiziaria per l'ex direttore generale della Juve, Luciano Moggi e per l'ex arbitro romano Massino De Santis. I due, infatti, sono finiti sotto processo per una specie di class action di un gruppo di tifosi del Lecce che hanno chiesto il risarcimento del biglietto ed il riconoscimento di un danno esistenziale per la presunta combine relativa alla partita Lecce-Juventus del campionato di serie A 2004-05. Quella gara - conclusasi 1-0 per i bianconeri, grazie ad un gol di Del Piero è finita nel calderone dell'inchiesta su Calciopoli per una telefonata fra l'allora direttore generale della Juventus e l'arbitro De Santis. Il sospetto che quella chiamata sarebbe servita ad aggiustare la gara (da rinviare per l'impraticabilità del terreno di gioco piuttosto che essere giocata) ha spinto i tifosi giallorossi a rivolgersi alla Federconsumatori per ottenere il risarcimento del biglietto per aver assistito ad una partita ritenuta truccata ai danni del Lecce e (inevitabilmente) agli stessi sostenitori del Lecce che avevano pagato il biglietto nella convinzione di assistere ad una gara vera. L'ex dg juventino, questa mattina è stato sentito per un quarto d'oro nell'ufficio del giudice di pace di Lecce. Moggi non solo ha negato di aver aggiustato la gara, ma anche di essersi sentito con De Santis. Stesse dichiarazioni aveva reso l'arbitro romano, interrogato l'estate scorsa. A giorni, il giudice di pace leccese, Rochira emetterà la sentenza, non prima però di aver ascoltato il vice presidente del Lecce, avv. Mario Moroni e l'ex tecnico dei salentini, Zednek Zeman.
Fonte: Italpress

Processo Calciopoli/Pm: Giraudo stipulò polizze con Bergamo

Il magistrato della Procura napoletana Narducci: «Non sono operazioni illecite ma hanno rilevanza perché dimostrano un intreccio di rapporti»

Polizze di assicurazione stipulate per conto della Juventus dall'allora amministratore delegato della società bianconera Antonio Giraudo con Paolo Bergamo, designatore arbitrale e all'epoca dei fatti agente generale dell'Ina Assitalia. I documenti emersi da una recente indagine dela Guardia di Finanza sono stati depositati dai pm Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice oggi, nel corso dell'udienza davanti al gup Eduardo De Gregorio relativa al giudizio abbreviato che si sta celebrando nei confronti di Giraudo e di altri dieci imputati di calciopoli. Le polizze furono poi liquidate alla Juventus, secondo quanto riferito in aula dai pm, per un importo di un milione e 800 mila euro e un milione e 32 mila euro. «Non sono - ha sottolineato il pm Narducci - operazioni illecite ma hanno rilevanza perché dimostrano un intreccio di rapporti».Le due polizze furono stipulate nel 2001 e nel 2003 nella città di Livorno presso l'agenzia Ina Assitalia di cui Bergamo era agente generale. Nel 2007 l'attuale amministratore della Juventus, Jean Claude Blanc, ha chiesto la liquidazione anticipata del premio.
Fonte: Ansa

martedì 21 ottobre 2008

De Laurentiis: «Calciopoli non si dimentica»

''Io non ho parlato di Luciano Moggi ma di Calciopoli che è un fatto evidente e che ho incontrato quando sono arrivato nel mondo del calcio quattro anni fa quando poi si è scatenato il putiferio che sapete''. Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine dell'assemblea degli industriali partenopei, rispondendo alle domande dei giornalisti che gli hanno chiesto di replicare alle affermazioni dell'ex dg bianconero che aveva parlato di ''parole inopportune'' rispetto alle dichiarazioni del numero uno del club partenopeo. ''Credere di poter dimenticare quello che abbiamo vissuto sotto gli occhi di tutti a me sembra ridicolo - ha ripreso il produttore cinematografico - è come una donna di strada che si vergogna di aver fatto quel mestiere. Noi, dobbiamo usare quella esperienza per non ripetere gli errori del passato. La mia battuta voleva solo rivisitare la valenza dello sport e mi dispiace che qualcuno se ne sia risentito perche' non intendevo offendere nessuno. Io voglio solo mirare ai veri valori dello sport che sono estremamente educativi e formativi. Quindi quando noi riusciamo a coniugare sport ed impresa tutto questo diventa doppiamente educativo''.
Fonte Ansa

venerdì 3 ottobre 2008

Calciopoli: Luciano Moggi rinviato a giudizio da gup De Gregorio

L'ex direttore generale della Juventus sarà processato il 20 gennaio prossimo dai giudici della nona sezione penale del Tribunale di Napoli assieme a Claudio Lotito, Andrea e Diego Della Valle. Prosciolti Franco Carraro e Francesco Ghirelli
Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, è stato rinviato a giudizio assieme ad altri 25 imputati dell'inchiesta Calciopoli condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli. Tra gli imputati vi sono il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e i due patron della Fiorentina, Diego e Andrea Della Valle. Lo ha stabilito il giudice dell'udienza preliminare Eduardo De Gregorio che ha accolto le richieste dei pubblici ministeri Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci. Il processo comincerà il prossimo 20 gennaio davanti alla nona sezione del Tribunale napoletano. Per altri 10 ci sarà il rito abbreviato. Per tutti gli imputati le accuse contestate vanno dall'associazione per delinquere alla frode per competizioni sportive.
Il gup ha invece prosciolto l'ex presidente della Figc, Franco Carraro, e l'ex segretario della stessa Figc, Francesco Ghirelli. Per la Procura di Napoli è una grande vittoria: l'impianto accusatorio è stato accolto totalmente dal gup.
Questo l'elenco completo dei 25 rinviati a giudizio: Marcello Ambrosino, Paolo Bergamo, Paolo Bertini, Enrico Ceniccola, Antonio Dattilo, Massimo De Santis, Andrea Della Valle, Diego Della Valle, Mariano Fabiani, Maria Grazia Fazi, Pasquale Foti, Marco Gabriele, Silvio Gemignani, Claudio Lotito, Gennaro Mazzei, Innocenzo Mazzini, Leonardo Meani, Sandro Mencucci, Luciano Moggi, Pierluigi Pairetto, Claudio Puglisi, Salvatore Racalbuto, Pasquale Rodomonti, Ignazio Scardina, Stefano Titomanlio.

Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

giovedì 11 settembre 2008

Corte federale su schede telefoniche: rinvio per Moggi e gli arbitri

L'organismo di giustizia sportiva ha dichiarato inammissibile il ricorso dell'ex presidente dell'Interregionale Punghellini

Oltre all'esame del ricorso del Napoli per la chiusura delle curve, la Corte di giustizia Federale si è occupata della questione delle schede telefoniche. L'organismo di appello ha rinviato la decisione sul ricorso presentato da alcuni arbitri e tesserati, tra cui Luciano Moggi.
Oltre all'ex direttore generale della Juventus (condannato all'inibizione di un anno e due mesi), si dovranno decidere le posizioni di Antonio Dattilo, Stefano Cassarà, Marcello Ambrosino, Paolo Bertini, Marco Gabriele, Massimo De Santis, Salvatore Racalbuto, Mariano Fabiani e Tiziano Pieri.
La Corte di Giustizia Federale ha inoltre dichiarato inammissibile il ricorso dell'ex Presidente dell'Interregionale William Punghellini contro i sei mesi di inibizione inflitti per le vicende di Calciopoli2. Il suo capo d'imputazione era «violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, possibile soltanto dietro citazione della fonte)

mercoledì 9 luglio 2008

Ricorso Lotito contro Consob, il Tar deciderà tra sette giorni

La sentenza sarà emessa dal presidente Pasquale De Lise, che ricopre anche la carica di numero uno della Commissione di garanzia della giustizia sportiva della Figc. I legali del presidente biancoceleste sostengono che la Consob ha presentato elementi indiziari non gravi e irrilevanti

Mercoledì 16 luglio il Tar del Lazio renderà nota la decisione sui ricorsi del presidente della Lazio, Claudio Lotito, e dell'imprenditore Roberto Mezzaroma. Negli atti giudiziari essi contestano la delibera con la quale la Consob ha ritenuto di avere accertato l'esistenza di un "patto" tra i due avente come scopo «l'acquisto di concerto di azioni ordinarie della SS Lazio Spa, pari a circa il 14,61 per cento del capitale della societa». Stamattina davanti alla I sezione, presieduta da Pasquale de Lise, che ricopre anche in Figc la carica di presidente della Commissione di garanzia della giustizia sportiva e si autosospese dalla carica di presidente della Corte Federale durante il processo di Calciopoli del 2006, sono stati discussi nel merito entrambi i ricorsi. Adesso si attende la pubblicazione del dispositivo della sentenza.
In udienza l'avvocato dello Stato, legale della Consob, ha confermato l'idoneità e l'efficacia del provvedimento. Invece, gli avvocati di Lotito e Mezzaroma hanno dichiarato con fermezza l'illegittimità della decisione degli "sceriffi" della Borsa. Il numero uno biancocelese contesta in particolare la decisione con la quale la Consob il 30 gennaio scorso aveva sottolineato che nella vicenda dell'acquisto delle azioni «non essendo stata promossa l'opa entro 30 giorni dal superamento della soglia rilevante» era da applicare, a giudizio della stessa Commissione, «il divieto di esercizio del diritto di voto relativo alla partecipazione posseduta da Lotito a decorrere dal 6 luglio 2005 e fino alla data di alienazione della partecipazione eccedente il 30 per cento del capitale sociale della Ss Lazio, pari a 9.806.603 azioni, corrispondenti a circa il 14,48 per cento del capitale sociale».
Tra le ulteriori argomentazioni sostenute da Lotito, che si leggono nel suo ricorso al Tar, è stato inclusa la circostanza che a suo avviso l'esistenza di un patto parasociale si fonda su soltanto su «presunzioni che mancano dei caratteri della precisione, gravità e concordanza». A detta dei legali del presidente, gli elementi indiziari assunti dalla Consob sarebbero errati in punto di fatto. Gli avvocati hanno anche sottolineato che essi sarebbero non univoci, non concordanti e in parte non gravi, ovvero irrilevanti.
Marco Liguori

giovedì 22 maggio 2008

Tar Lazio: no ai ricorsi dei tifosi su Calciopoli

ANSA (CRO) - 22/05/2008 - 14.35.00
CALCIO: JUVENTUS; TAR LAZIO RESPINGE RICORSI 2 ASSOCIAZIONI
ZCZC0214/SXB WRL40135 R CRO S0B S41 S42 S43 QBXB CALCIO: JUVENTUS; TAR LAZIO RESPINGE RICORSI 2 ASSOCIAZIONI (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Un ricorso dichiarato 'irricevibile' e un altro 'inammissibile'. E' la decisione del Tar del Lazio sulle richiesta che hanno fatto ritornare davanti ai giudici amministrativi le vicende relative allo scandalo denominato 'Calciopoli'. In particolare, i giudici della III sezione ter, presieduta da Italo Riggio, hanno dichiarato 'inammissibile' il ricorso proposto dall'associazione di piccoli azionisti della Juventus (Giulemanidallajuve.com) per contestare la sentenza dell'autorita' sportiva nei confronti della squadra bianconera. Il Tar ha invece dichiarato 'irricevibile' il ricorso proposto dall'Associazione 'L'Ego di Napoli' per chiedere la revoca dello scudetto 2005-2006 all'Inter. (SEGUE). YJ1-GB 22-MAG-08 14:34 NNN

ANSA (CRO) - 22/05/2008 - 14.41.00
CALCIO: JUVENTUS; TAR LAZIO RESPINGE RICORSI 2 ASSOCIAZIONI (2)
ZCZC0220/SXB WIN40231 R CRO S0B S41 S42 S43 QBXB CALCIO: JUVENTUS; TAR LAZIO RESPINGE RICORSI 2 ASSOCIAZIONI (2) (ANSA) - ROMA, 22 MAG - Pubblicati i dispositivi delle due sentenze, si attendono adesso le motivazioni per conoscere i termini specifici delle decisioni dei giudici amministrativi. Dai dispositivi emerge che entrambi i ricorrenti sono stati condannati anche al pagamento delle spese di giudizio. In particolare, l'associazione 'Giulemanidallajuve.com' dovra' rifondere il Coni e la Figc con duemila euro ciascuno, e l'associazione 'L'Ego di Napoli' della stessa cifra alla Figc e l'Inter. 'Giulemanidallajuve.com' contestava la legittimita' della sentenza con cui le autorita' sportive, pronunciandosi sullo scandalo di Calciopoli, nel 2006 condannarono la Juventus alla retrocessione in serie B e alla revoca degli ultimi due scudetti vinti. 'L'Ego di Napoli', invece, chiedeva la revoca dell'efficacia del provvedimento di assegnazione dello scudetto 2005-2006 all'Inter per, sostenevano i suoi associati, ''l'inesistenza del presupposto unico che doveva determinare l'assegnazione del titolo: il valore etico''.(ANSA). YJ1-GB 22-MAG-08 14:41 NNN

venerdì 11 aprile 2008

Aggiornamento: Secco deferito per telefonate a Preziosi, Spinelli per contatti con Moggi (Ansa)

CALCIO:19 DEFERIMENTI,SECCO A GIUDIZIO MA NON PER MOGGI/ANSA
Diciannove tra dirigenti e tesserati federali deferiti alla Disciplinare, otto società a giudizio per responsabilità oggettiva, le posizioni di altri dieci e di Luciano Moggi archiviate: motivo, quell'intrigo di telefonate tra dirigenti di primo piano e sottobosco calcistico con l'ex dg Juve, ma anche le trattative di mercato con Enrico Preziosi, presidente del Genoa inibito a vita, e altro ancora. Tutto uscito dalle carte dell'inchiesta napoletana su Calciopoli2. In primo piano la figura di Alessio Secco, attuale ds della Juve, la cui posizione èstata archiviata dal Procuratore federale Stefano Palazzi per quelle telefonate all'ex 'direttorè Moggi emerse dagli atti della procura di Napoli, e che tanto rumore avevano creato anche all'interno della Juve. Secco è però stato deferito, insieme all'ex vicepresidente Bettega, per aver partecipato con Preziosi alla trattativa con Criscito. Non poteva, perchè il presidente del Genoa era inibito a svolgere qualsiasi attività di dirigente. I nuovi atti di Palazzi sono un coacervo di nomi, situazioni, capi di 'imputazionè. Si comincia dai 10 dirigenti la cui posizione è stata archiviata, nonostante le telefonate con Moggi: sono Roberto Benigni, Mario Beretta, Urbano Cairo, Antonello Cuccureddu, Giovanni Lombardi Stronati, Fabrizio Lucchesi, Giovanni Paolo Palermini, Daniele Pradè, Alessio Secco e Luciano Tarantino. «La normativa federale all'epoca dei fatti - spiega Palazzi - non faceva divieto assoluto di intrattenere rapporti con soggetti inibiti, ma solo di eventuali rapporti finalizzati a un'attività di tesseramento o a condotte a questa direttamente riconducibili». E per Palazzi non era questo il caso, si trattava insomma di telefonate personali.
Chiuso anche il capitolo, al riguardo, su Luciano Moggi, al tempo delle telefonate già inibito per cinque anni e «non soggetto alla potestà disciplinare degli organi di giustizia sportiva». Ma poi, a seguire, una pioggia di deferimenti, ovvero di rinvii a giudizio della giustizia sportiva. È stato rinviato alla Disciplinare il presidente del Livorno Aldo Spinelli: parlò al telefono con Moggi per tesserare come preparatore Giampietro Ventrone, già alla Juve, e deferito anch'egli per lo stesso motivo. Responsabilità oggettiva e deferimento scattati anche per il Livorno. Rino Foschi, ds del Palermo, dovrà rispondere alla Disciplinare dei contatti di mercato con Moggi quando era inibito, e per considerazioni lesive verso dirigenti Coni e Figc. Deferito anche il Palermo. Romano Malavolta, presidente del Teramo, telefonava a Moggi per chiedere di intermediare nella trattativa d'acquisto del Siena, e Camillo De Nicola, dirigente dell'Ascoli, lavorava per mettere i due in contatto (deferiti anche Teramo): deferiti. Claudio Mangiavacchi, all'epoca dei fatti socio di minoranza del Siena, chiamava Moggi per lo stesso motivo, lo voleva come intermediario nella cessione di società (deferito il Siena). Ultimo deferito del capito Moggi, Vincenzo Berardino Angeloni, all'epoca consigliere Siena e ora socio della Pescina San Giovenco: telefonò all'ex dg Juve per tesserare un nuovo allenatore al Siena, club anche per questo deferito in base alla responsabilità oggettiva. Poi c'è il capitolo dei rapporti indebiti con Preziosi, inibito a vita. Palazzi ha deferito il ds Juve Alessio Secco e l'ex vicepresidente bianconero Roberto Bettega (violazione art.1, lealtà sportiva, e art.8, «illecito amministrativo... per informazioni mendaci, reticenti o parziali») per aver intavolato la trattativa per l'acquisto del difensore Domenico Criscito con il presidente Genoa Enrico Preziosi, inibito a vita. Per la stessa trattativa deferiti anche il vicepresidente del Genoa Giambattista Pastorello, al tempo non ancora dirigente del club rossoblù, l'ad del Genoa Alessandro Zarbano e Preziosi stesso, più Juventus e Genoa. A giudizio per aver trattato con Preziosi, su altri giocatori, anche Giorgio Perinetti, ds del Bari e all'epoca dirigente Siena (deferiti al riguardo anche Siena, Genoa e Preziosi) Terzo capitolo emerso da Napoli, per altri illeciti. Deferito Giovanni Lombardi Stronati, ad del Siena: ebbe contatti con Ermanno Pieroni, inibito in via definitiva, per l'acquisti di due calciatori dall'Arezzo. Deferito anche il Siena.
Raffaele Auriemma, dirigente della Nuorese, dovrà rispondere della telefonata al fratello Mario, per far pressioni sul designatore di C Mattei su designazioni favorevoli, e per aver mentito alla procura federale (deferita anche la Nuorese). Deferiti Fabrizio De Poli, già dirigente Lucchese, e Stefano Capozzucca, dirigente Genoa: si incontrarono per una trattativa di mercato nonostante il secondo fosse inibito, e poi negarono alla procura l'incontro. Deferimento anche per il presidente della Lucchese Fouzi Ahmad Hadj, per non aver comunicato il tesseramento di De Poli che lavorava da consulente, e per i due club Ultimo deferimento per Paolo Merestrini, agente Fifa: tra 2006 e 2008 faceva contemporaneamente il procuratore e l'osservatore giovanile per Livorno e Siena.
ANSA 11-APRILE-2008

Secco e Spinelli "rinviati" da Palazzi per telefonate a Moggi (Repubblica.it)

da http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/sport/calcio/calciopoli/calciopoli/calciopoli.html

Rapporti con squalificati
tredici dirigenti deferiti


ROMA - Tredici dirigenti calcistici (fra i quali il presidente del Livorno Aldo Spinelli e il dg della Juventus Alessio Secco) sono stati deferiti dalla Federcalcio per aver intrattenuto rapporti con dirigenti squalificati, come Luciano Moggi ed Enrico Preziosi


CALCIO: RAPPORTI MOGGI; DEFERITI SPINELLI E FOSCHI (Ansa)
ROMA - Diversi dirigenti calcistici, tra i quali spiccano i nomi del presidente del Livorno Aldo Spinelli e del ds del Palermo Rino Foschi sono stati deferiti dal procuratore federale alla commissione disciplinare della Figc per avere intrattenuto rapporti con Luciano Moggi, soggetto inibito dalla giustizia sportiva. La decisione è stata adottata «esaminati gli ulteriori atti di indagine posti in essere dalla procura della repubblica di Napoli».
ANSA 11-APRILE-2008
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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