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mercoledì 3 settembre 2008

Due petizioni per protestare contro assalto mediatico a Napoli e chiusura del San Paolo

Entrambe sono state aperte stasera e già contano rispettivamente 206 e 803 firme

Stasera sono state aperte due petizioni per protestare civilmente contro l'assalto dei media e la chiusura paventata dello stadio San Paolo. La prima (Tifosi Napoli Calcio), promossa dal tifoso del Napoli Gaetano Fermo, è reperibile al link http://www.firmiamo.it/tifosinapolicalcio, mentre l'altra (No alla chiusura del San Paolo) è stata lanciata da Redazione Calcionapoli1926 (http://www.calcionapoli1926.it/) ed è sul link http://www.firmiamo.it/noallachiusuradelsanpaolo. L'appello per evitare la chiusura dell'inpianto di Fuorigrotta è stato stilato e girato dalla redazione del sito 9online.it e dalla redazione de "Tutti in Campo" dell'emittente napoletana Canale 9 (http://www.9online.it) Con la Prima, Fermo intende di mettere «fine a tutti quelli che stanno trattando Napoli, i napoletani e il calcio Napoli come la fogna d'Italia. Non è concepibile che per colpa di teppisti che continuano ad andare lo stadio solo per fare caos e danni i veri tifosi e la gente che vuol seguire la squadra del cuore non possa andare allo stadio. Bisogna avere si il pugno di ferro ma con questi teppisti (a che serve metterli in carcere e poi farli uscire il giorno dopo?). Diciamo basta a tutto questo accanimento mediatico e politico contro Napoli!». Finora ha raccolto 206 firme.
Invece la redazione di Calcionapoli1926 evidenzia il pericolo che «alla luce dei fatti del 31 agosto, si profila concretamente l'ipotesi della chiusura dello Stadio San Paolo, quantomeno per il prossimo impegno casalingo del Napoli (il 14 settembre gli azzurri ospiteranno la Fiorentina)». I redattori del sito ritengono che «questa misura, pur senza non considerare l'oggettiva gravità di quanto accaduto, penalizzi oltremodo gli appassionati "veri" di calcio, quelli che da questo mondo, fra doping, stipendi astronomici, pay tv, pay per view, calciopoli e scandali vari, stanno già decidendo mano a mano di allontanarsi. Un provvedimento del genere rappresenterebbe un colpo ferale per chi ha la sola "colpa" di seguire i propri beniamini allo stadio la domenica». L'appello è forte e chiaro: «No alla chiusura del San Paolo». Sottoscritte finora 803 firme.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

De Laurentiis: «non mi farò intimidire da un gruppo di facinorosi»

«Io ho comprato il Napoli per amore e non mi farò intimidire da un gruppo di facinorosi». Parole dense di affetto e rabbia del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, riportate sul sito ufficiale della società (www.sscnapoli.it). Il numero uno azzurro ha proseguito affermando che «la mia società ha applicato alla lettera le norme sul biglietto nominativo e si è avvalsa dell'operato delle Forze dell'Ordine rispettando tutte le procedure previste dalla legge». Ha poi aggiunto:«Napoli è una città piena di galantuomini che non ha alcuna attinenza con un numero limitato di facinorosi. Non può essere penalizzata un'intera città e tutta la tifoseria sana». «E spiega il perché della sua scelta di aver rilevato la società azzurra dopo il fallimento. «Ho voluto il Napoli per amore. Quando decisi di comprarlo rinunciai a produrre un film ad Hollywood da cento milioni di dollari. Scelsi di essere il presidente azzurro durante una mia vacanza di 10 giorni a Capri». De Laurentiis ha concluso spiegando che «il mio progetto è quello di avviare una attivita' sportiva sana ed entusiasmante che possa conciliare lo sport con lo spettacolo e la passione ed il calore di questa splendida città. E non sarà certo un gruppo di facinorosi a poter allentare l'amore che mi ha completamente pervaso per il Napoli».
Marco Liguori
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Sull'intercity per Roma c'erano 200 pregiudicati

Intanto De Laurentiis sconfortato dagli incidenti si sfoga: «Se lo Stato non dovesse mettere in campo leggi adeguate potrei anche salutare»

Si apprende dall'agenzia Adnkronos che «circa 200 pregiudicati su un migliaio di tifosi erano presenti sul treno degli ultras, l'Intercity 524 plus partito domenica scorsa alle ore 12,29 dalla stazione di Napoli centrale (con tre ore e cinque minuti di ritardo rispetto all'orario previsto)». Secondo l'organo di informazione, «questo inquietante dato è filtrato dagli atti investigativi prodotti fino a questo momento dalla Questura napoletana. Quindi, circa il 20% degli ultras, diretti a Roma per il derby del Sud aveva precedenti penali per droga, per rapina e per reati contro il patrimonio». Una notizia ancor più inquietante, che getta un'ombra ancora più cupa sui sistemi di controllo del tifo calcistico.
Intanto da Castelvolturno giunge un'altra notizia bomba. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha affermato nel corso di una call conference presso il centro sportivo di Castelvolturno che potrebbe lasciare la società. «Non mi faccio intimorire da pochi facinorosi - ha affermato il numero uno azzurro - che nulla hanno a che vedere con il calcio ma se lo Stato non dovesse mettere in campo leggi adeguate potrei anche salutare». De Laurentiis ha proseguito spiegando che «chiudere lo stadio equivale a far morire lo sport e a far vincere la sudditanza alla violenza. Attuando questo programma lo Stato si cala le braghe». Il presidente ha concluso così: «Vorrebbe dire che non ha la capacità di essere produttore di legalità, ma, io sono fermamente convinto che lo Stato sia in grado di produrre legalità. Di fronte ad un inizio di campionato cosi' macchiato basta dire adesso è il momento di agire. Basta essere pragmatici e fare un dispositivo legge che permetta alle persone per bene di andare allo stadio con i propri bambini».
Marco Liguori
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Movimento Neoborbonico: boicottare schedine e scommesse se sarà chiuso il San Paolo

In comunicato si sottolinea anche che il Napoli dovrebbe ritirare la squadra dal campionato, se si concretizzasse l'idea di Maroni di far svolgere senza pubblico alcune gare nell'impianto di Fuorigrotta

Il Movimento Neoborbonico ha invitato in un comunicato i tifosi a boicottare il Totocalcio e le scommesse e il Napoli a ritirare la squadra dal campionato, lasciandola solo in Coppa Uefa. La misura dovrebbe essere attuata, secondo il Movimento, nel caso in cui fosse attuata la misura paventata dal ministro degli Interni, Roberto Maroni, di far disputare alcune gare allo stadio San Paolo a porte chiuse. 
I Neoborbonici affermano che «è quanto meno singolare che, al pari di quanto già capitato negli scorsi anni, vengano adottati provvedimenti esemplari solo contro i tifosi napoletani, attaccati indiscriminatamente dalla stampa locale e nazionale nel consueto silenzio delle autorità locali, evitando di colpire tifoserie altrettanto famose per incidenti anche più gravi». Secondo i vertici del Movimento «sono ancora tutte da accertare le responsabilità di chi non è stato capace di organizzare la trasferta dei napoletani a Roma ed ha, di fatto, originato gli incidenti di domenica con treni insufficienti anche per la stragrande maggioranza dei tifosi in possesso di biglietti ferroviari e per lo stadio,nel quale è stato possibile entrare solo nel secondo tempo».
I Neoborbonici hanno condannato fermamente ''le violenze commesse da alcuni teppisti, da ricercare e da punire severamente». Tuttavia hanno invitato le autorità competenti «a non danneggiare ulteriormente la città di Napoli, i suoi milioni di tifosi e la stessa Società Calcio Napoli, patrimonio prezioso ed esempio positivo non solo nel calcio».
Marco Liguori
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Torino-Lecce: denuncia e daspo per nove tifosi leccesi

I sostenitori giallorossi erano stati sorpresi dalla polizia a bordo di un pulmino contenente petardi, chiavi inglesi, bottiglie di vetro vuote e alcune dosi di hashish e cocaina

Per nove tifosi leccesi, resisi protagonisti di un episodio spiacevole al termine di Torino-Lecce di domenica scorsa nel capoluogo piemontese, è scattata la sanzione. I sostenitori giallorossi, di età tra i 20 e i 24 anni, sono stati denunciati e sottoposti al Daspo, ossia al divieto di accedere alla manifestazioni calcistiche.
Per sei di essi il divieto è per un anno, per gli altri di due anni. Il Daspo è stato firmato dal questore di Torino, Aldo Faraoni. Gli ultras leccesi erano stati bloccati dalle forze dell'ordine su un pulmino che trasportava petardi, chiavi inglesi, bottiglie di vetro vuote e un gancio traino. Tutto il materiale era stato rinvenuto nel corso di una perquisizione dalla polizia, che ha anche sequestrato ai nove alcune dosi di hashish e cocaina. Prima della partita allo stadio Olimpico, i tifosi denunciati avevano lanciato un petardo dal pulmino verso un gruppo di tifosi del Torino, che avevano immediatamente risposto con una sassaiola. Solo l'intervento della polizia aveva evitato conseguenze peggiori. Le azioni dei tifosi leccesi sono state riprese dalle riprese di numerose telecamere poste al di fuori dell'impianto sportivo.
Marco Liguori
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Bloccata la vendita dei biglietti in occasione di Napoli-Fiorentina in attesa delle decisioni del giudice sportivo

Il Casms ha vietato anche la trasferta dei tifosi rossoneri per Genoa-Milan. Stabilite massime misure di sicurezza anche per Italia-Georgia

E' stata bloccata la vendita dei biglietti in occasione di Napoli-Fiorentina, gara che sarà disputata domenica 14 settembre, in attesa delle decisioni del giudice sportivo. Secondo alcune indiscrezioni, sarebbe questa una delle decisioni stabilite dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, riunito in mattinata al Viminale al termine della seduta dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Il Casms ha stabilito anche la chiusura del settore ospiti per la partita di serie A Genoa-Milan, che si terrà sempre tra due domeniche: i tifosi rossoneri non potranno andare a Genova.
Il Casms ha stabilito massime misure di sicurezza anche per Italia-Georgia, valida per le qualificazione ai mondiali 2010, in programma per mercoledì 10 settembre a Udine. La gara tra Italia e Georgia è stata definita dai membri del Comitato «tranquilla» sotto il profilo sportivo ma c'è comunque «alta attenzione» in conseguenza della situazione internazionale determinatasi dopo la crisi nel Caucaso. Non si capisce cosa vuol dire «alta attenzione»: csa c'entra la guerra tra Georgia e Russia con la partita in Italia? Forse c'è timore di scontri tra georgiani e russi in prossimità dello stadio di Udine.
Marco Liguori
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ESCLUSIVO: ecco il video della carica della polizia a Roma Termini

Nel filmato amatoriale trovato su You tube si ascolta lo scoppio di un petardo e si vede la successiva reazione degli agenti, che colpiscono con i manganelli gli ultras napoletani mentre fuggono

“Il pallone in confusione” ha trovato su You tube il video amatoriale della carica della polizia contro gli ultras del Napoli alla stazione ferroviaria di Roma Termini, dopo la partita Roma – Napoli di domenica scorsa. Lo si può vedere all’indirizzo http://it.youtube.com/watch?v=-78X0dcBsdk e alla fine di questo articolo. L’operatore riprende la scena stando sul piano rialzato del salone della biglietteria. Nel filmato si nota l’ingresso dei poliziotti in assetto antisommossa che precedono i tifosi azzurri. Poco dopo alcuni di essi, mentre urlavano i soliti cori demenziali ed esecrabili contro Roma e i romani, espongono due striscioni con la scritta “spie”: evidentemente pensavano di essere ripresi da altri membri delle forze dell’ordine. Dopo l’ingresso dei “reduci” dallo stadio Olimpico, l’operatore si sposta verso l’altro lato del piano rialzato che si affaccia verso l’accesso ai binari. All’improvviso si sente un boato di un petardo. Immediatamente scatta la carica della Polizia: si vede chiaramente la fuga dei tifosi che vengono comunque raggiunti dagli agenti. Essi usano ripetutamente i manganelli colpendo indiscriminatamente a destra e a manca. Una voce urla: «Scappate». Ma la furia cieca dei poliziotti continua a percuotere: resta per terra un tifoso, intontito per i colpi ricevuti.
Se è vero che c’è stata la provocazione del petardo, perché c’è stata questa reazione violenta degli agenti? Forse l’esplosione ha colpito e contuso uno di essi? E perché non è stato arrestato nessuno degli ultras che si sono resi eventualmente responsabili del reato di oltraggio a pubblico ufficiale? Forse le autorità competenti dovrebbero fornire risposte in merito. E anche la principale forza di opposizione, il Partito Democratico che già ha presentato un’interrogazione al governo, potrebbe chiederne conto in Parlamento al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dell’operato delle forze dell’ordine durante la folle giornata di domenica.
Ma restano al fondo interrogativi ancora non risolti da tre giorni. Perché è stata autorizzata la trasferta dei tifosi napoletani, se il sistema non poteva reggerne l’impatto e controllarla? Non sarebbe stato più opportuno usare la «tolleranza zero», come ha più volte detto il ministro Maroni, tramite un’opera di prevenzione con controlli nella tifoseria, in modo da bloccare numerosi personaggi indesiderati? Naturalmente non solo tra i napoletani, ma anche tra gli altri esponenti ultrà di altre squadre: domenica scorsa si sono resi protagonisti di episodi incresciosi alcuni sostenitori di Lecce, Inter e Juventus. Per non parlare della vendita di ferri di cavallo su un banchetto all’esterno dello stadio di Firenze, fortunatamente individuata bloccata dalla Polizia. Esistono formazioni paramilitari nel tifo organizzato, pericolose per l’ordine pubblico? Domande che forse resteranno senza risposta: ma questo governo non aveva proclamato tra i suoi primi obiettivi il recupero della piena sicurezza ai cittadini?
Marco Liguori
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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