Fonte: Ansa
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lunedì 27 ottobre 2008
Processo Calciopoli/Pm: Giraudo stipulò polizze con Bergamo
Il magistrato della Procura napoletana Narducci: «Non sono operazioni illecite ma hanno rilevanza perché dimostrano un intreccio di rapporti»
Polizze di assicurazione stipulate per conto della Juventus dall'allora amministratore delegato della società bianconera Antonio Giraudo con Paolo Bergamo, designatore arbitrale e all'epoca dei fatti agente generale dell'Ina Assitalia. I documenti emersi da una recente indagine dela Guardia di Finanza sono stati depositati dai pm Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice oggi, nel corso dell'udienza davanti al gup Eduardo De Gregorio relativa al giudizio abbreviato che si sta celebrando nei confronti di Giraudo e di altri dieci imputati di calciopoli. Le polizze furono poi liquidate alla Juventus, secondo quanto riferito in aula dai pm, per un importo di un milione e 800 mila euro e un milione e 32 mila euro. «Non sono - ha sottolineato il pm Narducci - operazioni illecite ma hanno rilevanza perché dimostrano un intreccio di rapporti».Le due polizze furono stipulate nel 2001 e nel 2003 nella città di Livorno presso l'agenzia Ina Assitalia di cui Bergamo era agente generale. Nel 2007 l'attuale amministratore della Juventus, Jean Claude Blanc, ha chiesto la liquidazione anticipata del premio.
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Calcio in cifre: il pareggio a San Siro va molto stretto al Genoa
La formazione di Gasperini si è dimostrata più pericolosa (38,3%) contro l’Inter: sei chiare occasioni da rete, di cui quattro di Milito, contro appena le due nerazzurre. Mourinho non può pensare di risolvere la crisi di gioco solo con l’"epurazione" di Obinna, Balotelli e Cruz
L’allenatore nerazzurro Josè Morinho invece di prendersela con alcuni suoi giocatori dovrebbe riflettere sull’andamento complessivo della sua squadra che ieri ha lasciato (inaspettatamente) molti spazi nell’incontro casalingo contro il Genoa. Le statistiche Panini Digital – Lega Calcio, riportano che nel match di San Siro la formazione rossoblù è stata leggermente più pericolosa dell’Inter: il relativo indice riporta un 38,3% contro il 38,1% dei padroni di casa. Ciò significa che la formazione guidata da Gian Piero Gasperini ha avuto maggiore capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e di creare occasioni da rete. E proprio quest’ultimo punto deve far riflettere il tecnico interista: i genoani hanno avuto sei chiare opportunità da gol su 12 tiri scagliati contro la porta difesa da Julio Cesar, di cui ben quattro sono state del "principe" argentino Milito. I nerazzurri ne hanno create appena due su 14: poco incisivo Ibrahimovic con un solo tiro verso la porta di Rubinho su sei. Lo 0-0 finale va dunque molto stretto alla formazione ospite.
Un rendimento decisamente sotto la sufficienza, soprattutto in base a due dati statistici. L’Inter ha ottenuto una supremazia territoriale (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria) di circa 14 minuti contro i 9 minuti e 30 secondi del Genoa, e il 42% relativo alla capacità di attaccare la porta avversaria. Insomma, Mourinho non può pensare che con l’"epurazione" di Balotelli, Cruz e Obinna si risolvano tutti i problemi di gioco della sua squadra: ma dovrà pensare a registrare alcuni reparti, come il centrocampo che effettua un "filtro" poco efficace contro le scorribande avversarie. Dopodomani a Firenze, nella gara molto impegnativa e decisiva contro una Fiorentina in netto recupero di gioco e risultati, si noterano gli eventuali cambiamenti.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche di Inter-Genoa 0-0 (cliccare sopra per ingrandire)
Sintesi di Inter-Genoa 0-0
L’allenatore nerazzurro Josè Morinho invece di prendersela con alcuni suoi giocatori dovrebbe riflettere sull’andamento complessivo della sua squadra che ieri ha lasciato (inaspettatamente) molti spazi nell’incontro casalingo contro il Genoa. Le statistiche Panini Digital – Lega Calcio, riportano che nel match di San Siro la formazione rossoblù è stata leggermente più pericolosa dell’Inter: il relativo indice riporta un 38,3% contro il 38,1% dei padroni di casa. Ciò significa che la formazione guidata da Gian Piero Gasperini ha avuto maggiore capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e di creare occasioni da rete. E proprio quest’ultimo punto deve far riflettere il tecnico interista: i genoani hanno avuto sei chiare opportunità da gol su 12 tiri scagliati contro la porta difesa da Julio Cesar, di cui ben quattro sono state del "principe" argentino Milito. I nerazzurri ne hanno create appena due su 14: poco incisivo Ibrahimovic con un solo tiro verso la porta di Rubinho su sei. Lo 0-0 finale va dunque molto stretto alla formazione ospite.
Un rendimento decisamente sotto la sufficienza, soprattutto in base a due dati statistici. L’Inter ha ottenuto una supremazia territoriale (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria) di circa 14 minuti contro i 9 minuti e 30 secondi del Genoa, e il 42% relativo alla capacità di attaccare la porta avversaria. Insomma, Mourinho non può pensare che con l’"epurazione" di Balotelli, Cruz e Obinna si risolvano tutti i problemi di gioco della sua squadra: ma dovrà pensare a registrare alcuni reparti, come il centrocampo che effettua un "filtro" poco efficace contro le scorribande avversarie. Dopodomani a Firenze, nella gara molto impegnativa e decisiva contro una Fiorentina in netto recupero di gioco e risultati, si noterano gli eventuali cambiamenti.
Marco Liguori
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Le statistiche di Inter-Genoa 0-0 (cliccare sopra per ingrandire)
Sintesi di Inter-Genoa 0-0
Calcio in cifre: la Juventus domina il derby della Mole
In 90 minuti il Toro, che non ha centrato la porta avversaria neanche una volta, è stato “matato” senza scampo ben oltre la sconfitta per 1-0. Pericolosità netta della Vecchia Signora (43,3%) grazie a un migliore rendimento in attacco (43,3%) e una difesa blindata (64,3%). Sintesi filmata del match tra bianconeri e granata
La Juventus ha dominato il derby della Mole. Stando alle statistiche Panini Digital – Lega Calcio il Torino non ha avuto scampo. Dalla lettura dei numeri sembra evidente che la Vecchia Signora sia stata un avversario quasi inarrivabile per i granata, ben oltre la portata della sconfitta per 1-0. Nel corso dei 90 minuti di gioco la formazione di Claudio Ranieri ha messo a frutto le sue 546 palle giocate con un’elevato grado di pericolosità: 43,3% contro appena 21,8% della squadra allenata da Gianni De Biasi. Ciò significa che i bianconeri sono stati nettamente superiori sui granata in tre tipi diversi di capacità: mantenere il possesso palla, verticalizzazione, giungere al tiro, creare occasioni da rete. Non ammette repliche la superiorità territoriale juventina (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria), pari a circa nove minuti, contro i poco oltre 6 minuti torinisti.
Indiscutibile la superiorità in attacco della Vecchia Signora: 43,3 % contro il 34,7% degli avversari. Impeccabile il suo comportamento in difesa, con una capacità di proteggere l’area di rigore pari al 65,3 % contro appena 56,7% del Toro.
Sconcertante è stata la capacità dei granata di tirare nella rete avversaria: Manninger ha avuto una serata molto tranquilla, considerato che nessun avversario ha scagliato un solo pallone nello specchio della sua porta su un totale di nove tentativi. Al contrario la Juventus ha impegnato cinque volte Calderoni su dieci tiri. Da evidenziare il massimo rendimento con il minimo sforzo di Amauri: un gol realizzato su due tentativi.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche di Juventus-Torino 1-0 (cliccare sopra per ingrandire)
Sintesi di Juventus-Torino 1-0
La Juventus ha dominato il derby della Mole. Stando alle statistiche Panini Digital – Lega Calcio il Torino non ha avuto scampo. Dalla lettura dei numeri sembra evidente che la Vecchia Signora sia stata un avversario quasi inarrivabile per i granata, ben oltre la portata della sconfitta per 1-0. Nel corso dei 90 minuti di gioco la formazione di Claudio Ranieri ha messo a frutto le sue 546 palle giocate con un’elevato grado di pericolosità: 43,3% contro appena 21,8% della squadra allenata da Gianni De Biasi. Ciò significa che i bianconeri sono stati nettamente superiori sui granata in tre tipi diversi di capacità: mantenere il possesso palla, verticalizzazione, giungere al tiro, creare occasioni da rete. Non ammette repliche la superiorità territoriale juventina (ossia il tempo totale di possesso palla di una squadra nella metà campo avversaria), pari a circa nove minuti, contro i poco oltre 6 minuti torinisti.
Indiscutibile la superiorità in attacco della Vecchia Signora: 43,3 % contro il 34,7% degli avversari. Impeccabile il suo comportamento in difesa, con una capacità di proteggere l’area di rigore pari al 65,3 % contro appena 56,7% del Toro.
Sconcertante è stata la capacità dei granata di tirare nella rete avversaria: Manninger ha avuto una serata molto tranquilla, considerato che nessun avversario ha scagliato un solo pallone nello specchio della sua porta su un totale di nove tentativi. Al contrario la Juventus ha impegnato cinque volte Calderoni su dieci tiri. Da evidenziare il massimo rendimento con il minimo sforzo di Amauri: un gol realizzato su due tentativi.
Marco Liguori
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Le statistiche di Juventus-Torino 1-0 (cliccare sopra per ingrandire)
Sintesi di Juventus-Torino 1-0
domenica 26 ottobre 2008
Statistiche: il Napoli straccia la Lazio
Migliore proiezione offensiva (49,4%) assieme a un’ottima capacità di difendere la propria area di rigore (59,2%): sono gli indici rivelatori della netta superiorità degli azzurri all’Olimpico. La sintesi dell'incontro con l'autorete di Siviglia
Migliore proiezione in attacco (49,4%) e migliore capacità di difendere la propria area di rigore (59,2%). Sono questi i due dati statistici di Panini Digital – Lega Calcio che fotografano la netta superiorità del Napoli contro la Lazio, che ha visto gli azzurri uscire vittoriosi dall’Olimpico. Quasi in parità l’indice di pericolosità (capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro e capacità di creare occasioni da rete): 37,6 % per i romani, 36,8% per i partenopei, a testimonianza della partita giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Da segnalare però il netto calo della squadra del presidente Claudio Lotito, che nelle prime sette giornate aveva ottenuto una media di oltre il 60%.
La squadra di Eddy Reja ha ottenuto un rendimento superiore a quella di Delio Rossi, soprattutto se si comparano le due percentuali precedenti con il dato sulla supremazia territoriale: la Lazio ha prevalso con circa 13 minuti, contro i 7 minuti e 35 secondi del Napoli. A ciò bisogna aggiungere il possesso palla del 51% con 524 palloni giocati dai padroni di casa, mentre gli ospiti hanno tenuto palla per il 49% e l’hanno giocata per 488 volte.
A controprova della maggiore incisività di Lavezzi e compagni, c’è la statistica dei tiri: quattro nello specchio della porta su 14 totali dei laziali contro i due su sette dei napoletani, di cui uno entrato in porta su autorete di Siviglia. Da segnalare la prova molto positiva in difesa di quest’ultimo, che ha recuperato ben 30 palloni contro i 21 del compagno di squadra Rozehnal e dei napoletani Aronica e Santacroce.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche di Lazio-Napoli 0-1 (cliccare sopra per ingrandire)
Migliore proiezione in attacco (49,4%) e migliore capacità di difendere la propria area di rigore (59,2%). Sono questi i due dati statistici di Panini Digital – Lega Calcio che fotografano la netta superiorità del Napoli contro la Lazio, che ha visto gli azzurri uscire vittoriosi dall’Olimpico. Quasi in parità l’indice di pericolosità (capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro e capacità di creare occasioni da rete): 37,6 % per i romani, 36,8% per i partenopei, a testimonianza della partita giocata a viso aperto da entrambe le formazioni. Da segnalare però il netto calo della squadra del presidente Claudio Lotito, che nelle prime sette giornate aveva ottenuto una media di oltre il 60%.
La squadra di Eddy Reja ha ottenuto un rendimento superiore a quella di Delio Rossi, soprattutto se si comparano le due percentuali precedenti con il dato sulla supremazia territoriale: la Lazio ha prevalso con circa 13 minuti, contro i 7 minuti e 35 secondi del Napoli. A ciò bisogna aggiungere il possesso palla del 51% con 524 palloni giocati dai padroni di casa, mentre gli ospiti hanno tenuto palla per il 49% e l’hanno giocata per 488 volte.
A controprova della maggiore incisività di Lavezzi e compagni, c’è la statistica dei tiri: quattro nello specchio della porta su 14 totali dei laziali contro i due su sette dei napoletani, di cui uno entrato in porta su autorete di Siviglia. Da segnalare la prova molto positiva in difesa di quest’ultimo, che ha recuperato ben 30 palloni contro i 21 del compagno di squadra Rozehnal e dei napoletani Aronica e Santacroce.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Le statistiche di Lazio-Napoli 0-1 (cliccare sopra per ingrandire)
Sintesi di Lazio - Napoli 0-1
venerdì 24 ottobre 2008
Curiosità statistiche: Lazio più pericolosa in attacco del Napoli
La formazione romana riesce a essere più concreta (60,7%) rispetto a quella di Reja nelle prime sette giornate di campionato. Gli azzurri però hanno una maggiore propensione offensiva (47,4%). Inoltre, ottobre è un mese dal rendimento mediocre per l’allenatore biancoceleste Rossi: soltanto un punto a partita
Domenica il Napoli sfiderà la squadra più pericolosa del torneo di serie A. Infatti, secondo le statistiche Panini Digital-Lega Calcio, la Lazio presenta la maggior percentuale di produzione offensiva, pari al 60,7%. Questo indice è composto dalla capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro, capacità di creare occasioni da rete. Insomma, la squadra di Delio Rossi riesce a mettere a frutto le 528 palle giocate in media nelle prime sette giornate di campionato, i 9 minuti e 42 secondi di superiorità territoriale, e il 60,4% di passaggi riusciti. Elevata anche la media dei tiri: sette nello specchio della porta sui 17 scagliati per ciascun incontro. In tutte queste caratteristiche la Lazio è superiore al Napoli. La squadra biancoceleste si preannuncia come un cliente molto difficile per la formazione di Eddy Reja: anche perché ha un indice di difesa della propria area di rigore elevato (61,5% contro 56% degli azzurri). Ma il Napoli ha una caratteristica superiore: la percentuale di attaccare la porta avversaria, 47,4% contro 44,7%. La formazione partenopea ha dunque una maggiore propensione offensiva: ma i numeri dicono che non riesce a concretizzare. Lasciando da parte per un momento i numeri, potrebbe anche accadere che all’Olimpico ci sia un’inversione di tendenza a favore degli azzurri.
Ciò potrebbe accadere anche perché il mese di ottobre è da sempre mese nero per le formazioni allenate da Delio Rossi. Secondo le statistiche di Football Data, l’allenatore biancoceleste viaggia alla media molto mediocre di un punto per partita: essa è il frutto di un bilancio composto da 12 vittorie, 20 pareggi e 24 sconfitte, in 56 partite disputate in campionati professionistici. Da quando allena la Lazio, il suo bilancio in ottobre è 2 vittorie, 5 pareggi ed 8 sconfitte in 15 giornate di campionato, media punti-gara 0,73. La Lazio ha sempre segnato almeno una rete in ciascuna delle ultime 16 gare interne di serie A, per un totale di 28 reti all'attivo. L'ultimo digiuno casalingo ufficiale biancoceleste risale al 3 novembre 2007 quando, in serie A, la Lazio venne sconfitta per 0-1 dalla Fiorentina. La formazione del presidente Lotito è assieme all'Udinese, una delle due squadre più corrette della serie A 2008/09: ha subito soltanto 12 ammonizioni subite in 7 giornate.Lazio e Napoli sono due delle tre formazioni della serie A 2008/09 che guadagnano il maggior numero di punti tra primi e secondi tempi dopo 7 turni di campionato. Il saldo attivo della squadra di Delio Rossi è di +6 (come quello del Catania), mentre quello del Napoli e' addirittura di +7 (primatista solitario).
Domenica il Napoli sfiderà la squadra più pericolosa del torneo di serie A. Infatti, secondo le statistiche Panini Digital-Lega Calcio, la Lazio presenta la maggior percentuale di produzione offensiva, pari al 60,7%. Questo indice è composto dalla capacità di mantenere il possesso palla, capacità di verticalizzare, capacità di giungere al tiro, capacità di creare occasioni da rete. Insomma, la squadra di Delio Rossi riesce a mettere a frutto le 528 palle giocate in media nelle prime sette giornate di campionato, i 9 minuti e 42 secondi di superiorità territoriale, e il 60,4% di passaggi riusciti. Elevata anche la media dei tiri: sette nello specchio della porta sui 17 scagliati per ciascun incontro. In tutte queste caratteristiche la Lazio è superiore al Napoli. La squadra biancoceleste si preannuncia come un cliente molto difficile per la formazione di Eddy Reja: anche perché ha un indice di difesa della propria area di rigore elevato (61,5% contro 56% degli azzurri). Ma il Napoli ha una caratteristica superiore: la percentuale di attaccare la porta avversaria, 47,4% contro 44,7%. La formazione partenopea ha dunque una maggiore propensione offensiva: ma i numeri dicono che non riesce a concretizzare. Lasciando da parte per un momento i numeri, potrebbe anche accadere che all’Olimpico ci sia un’inversione di tendenza a favore degli azzurri.
Ciò potrebbe accadere anche perché il mese di ottobre è da sempre mese nero per le formazioni allenate da Delio Rossi. Secondo le statistiche di Football Data, l’allenatore biancoceleste viaggia alla media molto mediocre di un punto per partita: essa è il frutto di un bilancio composto da 12 vittorie, 20 pareggi e 24 sconfitte, in 56 partite disputate in campionati professionistici. Da quando allena la Lazio, il suo bilancio in ottobre è 2 vittorie, 5 pareggi ed 8 sconfitte in 15 giornate di campionato, media punti-gara 0,73. La Lazio ha sempre segnato almeno una rete in ciascuna delle ultime 16 gare interne di serie A, per un totale di 28 reti all'attivo. L'ultimo digiuno casalingo ufficiale biancoceleste risale al 3 novembre 2007 quando, in serie A, la Lazio venne sconfitta per 0-1 dalla Fiorentina. La formazione del presidente Lotito è assieme all'Udinese, una delle due squadre più corrette della serie A 2008/09: ha subito soltanto 12 ammonizioni subite in 7 giornate.Lazio e Napoli sono due delle tre formazioni della serie A 2008/09 che guadagnano il maggior numero di punti tra primi e secondi tempi dopo 7 turni di campionato. Il saldo attivo della squadra di Delio Rossi è di +6 (come quello del Catania), mentre quello del Napoli e' addirittura di +7 (primatista solitario).
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto
dietro citazione della fonte)
Le statistiche di Lazio-Napoli (cliccare sopra per ingrandire)
Scommesse: Torino vincente sulla Juventus a 6,00
Secondo l'Agipronews i bianconeri sono decisamente favoriti: la loro vittoria è data a 1,55. Quota alta anche per il pareggio: 3,50
Protagonisti della vittoria sul Real Madrid, Amauri e Del Piero sono indicati dai quotisti esteri come più probabili uomini gol del derby contro il Torino: per entrambi una rete si gioca a 2,17, quota che sale a 4,50 nel caso uno dei due fosse il primo marcatore della gara. Nelle fila del Toro Amoruso e Bianchi, a quota 3,50 sono fra i "papabili". Si gioca anche sul minuto della prima marcatura, che nei primi 15 minuti di gioco pagherebbe 2,65, mentre il derby sbloccato nel quarto d'ora finale vale 17,00.
fonte: Agipronews-Apcom
Juventus-Torino: i precedenti in cifre
Considerati anche i precedenti in casa granata, la Juventus è imbattuta nelle ultime 10 stracittadine ufficiali, dove ha ottenuto 6 vittorie e 4 pareggi. L'ultima affermazione granata risale al 9 aprile 1995, vittoria granata in casa-Juve per 2-1. La Juventus ha sempre segnato almeno una rete in ciascuna delle ultime 12 gare interne ufficiali disputate, per un totale di 25 gol all'attivo. L'ultimo digiuno bianconero casalingo risale 26 febbraio 2008: 0-0 contro il Torino, in serie A. La Juventus è rimasta una delle 3 squadre della serie A 2008/09 che non ha ancora avuto rigori, nè a favore, nè contro. Come i piemontesi anche Siena e Roma. Giorgio Chiellini, se dovesse scendere in campo, festeggerebbe la 100/a presenza ufficiale con la maglia della Juventus. Le attuali 99 presenze sono così suddivise: 52 in serie A, 32 in B, 5 in coppa Italia e 10 nelle coppe europee. Il debutto assoluto in bianconero del difensore risale al 15 ottobre 2005: Juventus-Messina 1-0, in serie A. Alessandro Rosina, se dovesse scendere in campo, festeggerebbe la 100/a presenza in serie A della propria carriera. Le attuali 99 presenze sono state collezionate indossando le maglie di Parma e Torino. Il debutto di Rosina in massima serie risale al 16 febbraio 2003: Parma-Juventus 1-3. Il Torino non segna in assoluto in gare ufficiali dall'1 ottobre scorso quando, in coppa Italia, si impose per 3-2 in casa dopo i supplementari contro il Livorno. L'autore del terzo gol granata fu Barone al 94': da allora sono trascorsi i restanti 16' di quel match, più le intere gare di campionato perdute contro Udinese (0-2 esterno) e Cagliari (0-1 casalingo), per un totale di 196' di digiuno assoluto.
Fonte: Ansa - a cura di Football Data
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