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domenica 2 novembre 2008
Milan-Napoli: il mistero del primo "giallo" per Maggio
Permettete una parola? Alle 23.47 di stasera, dopo aver visto Milan-Napoli, visionato le agenzie di stampa e consultato i siti d'informazione sul Napoli e sul calcio, bisogna ancora capire la motivazione del primo cartellino giallo per Cristian Maggio, poi espulso con una seconda ammonizione per un fallo alle spalle di Jankulovski. Il quale, stando alle riprese di Sky, sembra che sia stato sanzionato dall'arbitro Rocchi per generiche proteste. Già proteste: ma di che tipo? Un critica un po' troppo pepata oppure un "vaffa" al direttore di gara? Ma a proposito di "vaffa" al fischietto, quale sanzione avrebbero dovuto ricevere Bonera, Gattuso, Jankulovski ed altri milanisti che si sono permessi di mandarlo altrove come si è visto chiaramente in televisione dal loro labiale? Le regole valgono per tutti o per nessuno: vero designatore Collina? Da quel poco che si è visto, Maggio non sembrava aver commesso nulla di particolarmente grave. Una soluzione al "giallo del giallo" la concede www.tuttonapoli.net spiegando che è il giocatore è stato sanzionato «per un fallo commesso in precedenza su Kakà». Bisognerà esaminare cosa avrà scritto Rocchi nel suo referto: soprattutto bisognerà vedere in quante giornate di squalifica incorrerà Maggio. Ci attendiamo che il giudice sportivo Tosel usi ancora il pugno di ferro contro il Napoli: considerata la squalifica delle curve chiuse del San Paolo per Roma-Napoli, probabilmente il centrocampista avrà anche fino a 3 giornate. Bene, bravo, bis!
Riguardo alle statistiche Panini Digital-Lega Calcio relative alla gara, esse sono state influenzate dall'espulsione che ha costretto la formazione di Eddy Reja a giocare in 10 uomini. E così il Milan ha ottenuto un indice di pericolosità del 59,3 %, contro il 25,4% del Napoli, una capacità di attaccare la porta avversaria del 51,7%, contro il 35,4% degli azzurri, e un posesso palla del 57% (43% per il "ciuccio"). Sette i tiri in porta dei rossoneri su 21 totali: i partenopei tre su sette. E comunque va ricordato che la pressione rossonera esercitata tra il 20' e il 40' del secondo tempo ha avuto il suo unico frutto nell'autogol di Denis: per il resto tre occasioni da gol, ma il Milan non era riuscito a finalizzare i suoi attacchi. Insomma, molto rumore per nulla.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
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Calcio in cifre: Cagliari da Champions, Bologna piccolo piccolo
Il Cagliari è stato all’altezza di una squadra di Champions League. E’ questo il responso delle statistiche Panini Digital – Lega Calcio della partita col Bologna: al contrario, quest’ultima è stata inesistente. Un dato su tutti: i sardi hanno ottenuto un indice di pericolosità pari al 99%, uno dei più elevati di tutta la corrente stagione riguardo a un singolo incontro: la squadra petroniana ha avuto un più che modesto 28,4%. Ciò significa che ha avuto la migliore capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e di creare occasioni da rete. Insomma, i cinque gol messi a segno dalla formazione di Massimiliano Allegri sono stati il risultato conseguente di questo dominio assoluto in campo. Impressionante la sequenza dei tiri in porta del Cagliari: 22 tentativi, di cui 14 nello specchio della porta. Il Bologna ne ha effettuati soltanto quattro, di cui uno solo verso il portiere avversario Marchetti terminato in fondo alla rete.
I cagliaritani hanno saputo mettere a frutto il maggior possesso palla (57% contro 43% del Bologna) e le palle giocate (568 contro 464).
Marco Liguori
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"il pallone in confusione" a Canale 9 prima di Milan-Napoli
Il direttore Marco Liguori sarà ospite nel prepartita di "Tuttiincampo" condotta da Carlo Alvino. Oltre ad interagire sul sito dell'emittente napoletana, sulla pagina della trasmissione, i tifosi possono lasciare le proprie opinioni sulla partitissima di oggi e formulare domande al direttore cliccando il link "commenti" collocato sotto questo post
Il direttore del quotidiano internet "il pallone in confusione" Marco Liguori sarà intervistato stasera dal collega Carlo Alvino dall'emittente napoletana Canale 9, in onda dalle 19-19.30, prima del fischio di inizio di Milan-Napoli previsto per le 20.30. L'intervista andrà in onda durante il consueto prepartita ricco di opinioni della trasmissione "Tuttiincampo" tra le più seguite dal pubblico dei tifosi partenopei: è possibile seguirla interamente su http://www.9online.it/ShoutBox/webtv.php
e si può interagire tramite chat, sms ed email reperibili su http://www.9online.it/programmi/tutti_in_campo.php
I tifosi possono lasciare le proprie opinioni su Milan-Napoli e formulare domande al direttore cliccando il link "commenti" posto sotto questo post.
sabato 1 novembre 2008
I gol di Sampdoria - Torino 2-2 del 2 marzo 2008
Calcio in cifre: la Samp deve temere il Toro
La Samp domani dovrà temere molto il Toro, nonostante il solo punto di differenza che le divide e la sua imbattibilità casalinga. Questo è il responso dettato dalle statistiche Panini Digital-Lega Calcio dopo le prime nove giornate di campionato: i blucerchiati dovranno però recuperare la partita con la Roma. Il dato sulla pericolosità è la discriminante tra le due squadre: i granata schiacciano i genovesi per 42,9% a 37,3%. Un dato molto confortante per De Biasi, che mercoledì ha ottenuto una vittoria scaccia crisi con l'Atalanta, e non è l'unico. Il Toro sovrasta il Doria anche per la capacità di attaccare la porta avversaria: 46,5% contro 39,5%. Buona anche la media dei tiri in porta: dopo le prime nove gare, la squadra granata ne ha piazzati cinque su un totale di 10, contro i quattro su 12 degli avversari. Praticamente pari la capacità difensiva (53% Doria, 53,3% Torino). Se si considerano questi dati assieme alla media del possesso palla (entrambe al 50%), le palle giocate (497 Samp, 506 Toro) e i minuti di supremazia territoriale (9'16" per blucerchiati, 8'37" granata) si evince che la squadra del presidente Cairo ha un rendimento superiore a quella del suo collega Garrone.
Infine, domani al "Luigi Ferraris" ci sarà la sfida tra i cannonieri delle due formazioni. In testa ci sono i granata Amoruso e Bianchi con cinque gol in totale contro i quattro messi a segno da Cassano e Del Vecchio. Chi sarà l'uomo decisivo tra essi?
Marco Liguori
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venerdì 31 ottobre 2008
Reja prova a segare l’”albero di Natale” di Ancelotti
Quali saranno gli schieramenti possibili per Milan – Napoli di domenica sera? C’è grande curiosità per la partitissima di domenica prossima soprattutto sul come sarà collocata in campo la formazione rossonera. Molti indizi portano a pensare che Carlo Ancelotti sia intenzionato a schierare il suo prediletto “albero di Natale”: ossia lo schema 4-3-2-1 che ricorda molto il simbolo delle feste di fine anno. Uno schema più prudente rispetto al 4-3-1-2 di mercoledì scorso col Siena. Dal canto suo l’allenatore azzurro Eddy Reja proverà a segare “l’albero” del suo collega, disponendo sul tappeto verde di San Siro il suo solito 5-3-2, che si sta rivelando molto fruttoso con la coppia d’attacco argentina Denis e Lavezzi.
I motivi della scelta più cauta del tecnico rossonero potrebbero riguardare lo stato di forma di alcuni dei suoi giocatori e l’essere più cauto contro la formazione partenopea, che ha la stessa vocazione offensiva dei rossoneri con 14 gol realizzati. Sicuramente i difensori in linea della partita giocata contro la squadra toscana saranno cambiati: avendoli visti all’opera alla “Scala del calcio” c’è sicuramente da pensarlo. Il quartetto (da destra) Antonini, Bonera, Favalli e Zambrotta non era per nulla convincente: anzi, l’ex terzino di Juve e Barcellona ha giocato in una posizione a lui non congeniale. Chiamale se vuoi sperimentazioni: ma più volte gli attaccanti senesi Kajer e Frick hanno messo in difficoltà la retroguardia rossonera. Nell’azione del gol, il bianconero Vergassola è entrato come una lama nel burro. Dovrebbero quindi rientrare Maldini al centro e l’ex del Napoli Jankulovski (voluto fortemente da Zeman nel 200/01) sulla fascia sinistra: ritorna sulla destra Zambrotta e mentre dovrebbe esserci Bonera come secondo centrale. Possibili però sorprese: oggi Nesta, Senderos e Kaladze hanno svolto l’allenamento e giocato la partitella a Milanello. E’ possibile che uno di loro, condizioni fisiche permettendo, possa giocare al posto di Bonera. “L’albero ancelottiano” dovrebbe prevedere a centrocampo Gattuso, Ambrosini (oppure Emerson che nella precedente gara ha convinto) e Seedorf. Centrocampisti più avanzati Kakà e Ronaldinho a supporto dell’unica punta: in ballottaggio Inzaghi, in grande forma contro il Siena, e Boriello. Questo schieramento più prudente potrebbe essere dettato dall’esigenza di frenare le sgroppate di Lavezzi. Ma non solo. Il Milan dovrà temere le due altre armi del Napoli presenti sulle fasce, settori poco utilizzati l’anno scorso. La prima a destra è Maggio, molto pericoloso con le sue percussioni e i cross sulla fascia: l’altra è Mannini, altro buon suggeritore di palloni dalla sinistra. Ancelotti dovrà anche tenere a bada Hamsik, le cui accelerazioni improvvise da metà campo nel Napoli – Milan (finito 3-1) dello scorso 11 maggio sono rimaste ancora come un incubo nella memoria dell’allenatore milanista. Probabilmente lo Slovacco potrebbe subire le cure di Gattuso. Rientrerà Blasi, diga del centrocampo azzurra. In porta rientra Iezzo, dopo l’infortunio alla schiena con la Lazio, mentre dovrebbe essere confermato il trio difensivo Santacroce-Cannavaro-Contini.
Il buon Ancelotti potrebbe però ripensarci: in fondo il Napoli lascia abbastanza spesso gli spazi per la manovra agli avversari. E allora potrebbe inserire dal primo minuto a centrocampo Gattuso, Emerson (se non anche Flaminì se riuscisse a recuperare) con Ambrosini a sinistra. Questa linea mediana dovrebbe coprire il reparto avanzato costituito da Kakà a sostegno delle due punte (tanto care al patron Silvio Berlusconi che non ne gradisce una sola) Pato e Inzaghi, che hanno mostrato un’ottima intesa contro il Siena. La scelta tra 4-3-2-1 e il 4-3-1-2 potrebbe essere dettata anche dalla condizione della squadra in vista dell’incontro di giovedì prossimo in Coppa Uefa contro il Braga al Meazza. In questa partita c’è un solo tema ben definito: comunque vada il Napoli «non ha nulla da perdere» come ha sottolineato il direttore generale Pierpaolo Marino. Il Milan è condannato a vincere, secondo l’imperativo del gruppo Fininvest: più veloci, più alti, più forti, i migliori.
Marco Liguori
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Lega Calcio: solo 5 presenti, voto ponderato rinviato
La "diserzione" in massa di molte società, soprattutto di serie B, al Consiglio odierno ha fatto mancare il numero legale. Sono saltate anche le discussioni sulla situazione stadi e sulla certificazione del pagamento degli stipendi da parte dei club nel trimestre da aprile a giugno
Il voto ponderato può aspettare. La riunione del Consiglio di Lega Calcio è saltata per mancanza di numero legale: «Sono infastidito, chiedo più serietà dai nostri colleghi. Oggi eravamo in cinque, quindi si è fatto poco» ha spiegato sconsolato il presidente del Parma Tommaso Ghirardi: erano presenti anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e l'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo. Lo ha ribadito anche l'amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani: «Mancava il numero legale, vista l'assenza di parecchi consiglieri, quindi non abbiamo preso nessuna decisione». C'era da aspettarselo: sicuramente c'è stata una "diserzione" in massa da parte dei club di serie B (a eccezione del Parma, appunto), visto che la posta in gioco principale riguardava il peso più consistente da dare al voto delle società di serie A. Figuriamoci se, dopo la battaglia sulla mutualità terminata con l'accettazione obtorto collo di una cifra di circa 90 milioni, i presidenti della serie cadetta avrebbero accettato di diminuire il peso politico dell'esercizio della propria volontà.
Proprio stamattina Galliani aveva tuonato: «Tutta le serie A chiede il voto ponderato: è assurdo che una categoria che mantiene un'altra abbia meno peso quando si vota. Credo sia facilmente intuibile». Anche il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli è sulla stessa lunghezza d'onda: «Se è uno strumento per rinforzare il rapporto fra serie A e B, e per rimanere un'unica Lega, il voto ponderato potrebbe essere una buona idea». Ma il "filibustering" (ossia l'ostruzionismo parlamentare: pratica nata negli Stati Uniti) assembleare della serie B ha messo fuori gioco le intenzioni dei club della massima serie. C'è da dire che, considerata anche la volontà di alcune società di scindersi in Lega e Lega B, questo atteggiamento proseguirà ancora: con la conseguenza che il governo del calcio ne soffrirà moltissimo. Non a caso, nella mancata riunione di oggi sono saltati altri due temi: la situazione degli stadi, «con particolare riferimento alla quota percentuale di partecipazione sugli incassi dovuta nei casi di restrizioni alla vendita dei biglietti». Anche questa questione sollevata era stata da Galliani: ieri il dirigente rossonero aveva affermato che i provvedimenti di ordine pubblico per l'incontro di domenica sera allo stadio Meazza, Milan-Napoli, causeranno un mancato incasso di circa un milione di euro. Il Consiglio avrebbe dovuto anche discutere riguardo alla certificazione del pagamento degli stipendi da parte dei club nel trimestre da aprile a giugno. Ma con tutti questi temi importanti in ballo, era proprio necessario mettere altra benzina sul fuoco con il voto ponderato?
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
il pallone in confusione
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
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