Lo ha affermato l'ex direttore generale e consigliere di amministrazione con poteri esecutivi della Juventus nell'udienza odierna del processo alla Gea World. Il figlio Alessandro: erano i calciatori a cercarmi
«Il calcio è un mondo che non mi interessa più, non voglio tornarci. Lo guarderò dall'esterno come un critico giornalista». Lo ha detto Luciano Moggi al processo che si tiene a Roma sui presunti illeciti attribuiti alla Gea, la società che gestiva le procure di numerosi calciatori. Moggi è intervenuto facendo spontanee dichiarazioni. In particolare ha descritto la sua attività di dirigente spiegando di aver coniugato «risultati sportivi e benedici economici». «Ho vinto scudetti e coppe - ha affermato rivolgendosi ai giudici della X sezione del tribunale - ci sono stati anche dividendi per gli azionisti e la Juventus non ha mai messo soldi di tasca propria». E, come fiore all'occhiello di questa attività, ha ricordato la cessione di Zinedine Zidane al Real Madrid per 150 miliardi di lire. In questo contesto - ha aggiunto - si è dovuto confrontare con giocatori «viziati i quali hanno sempre voglia di rinnovi contrattuali e di adeguamenti economici». «Mai nessun favoritismo a mio figlio - ha detto ancora - le nostre erano due attività separate». Oltre a Moggi, ed al figlio Alessandro, sono imputati anche Franco Zavaglia, Davide Lippi, Pasquale Gallo e Francesco Ceravolo per associazione per delinquere finalizzata all'illecita concorrenza con violenza e minaccia. Domani la requisitoria del pm Luca Palamara, la sentenza a gennaio.
Il primo a chiedere di fare dichiarazioni spontanee è stato Alessandro Moggi che fino ad oggi non era mai intervenuto nel corso delle udienze. Ha raccontato che dopo aver cercato di fare il calciatore senza risultati apprezzabili e prima ancora il raccattapalle ha pensato di diventare procuratore sportivo partendo dal basso. E lo ha fatto senza ricevere alcun aiuto da parte di suo padre. «Soffro ancora per essere stato definito 'il figlio di Moggì perchè con questo accostamento non è stato per me facile affermarmi». Se ha fatto carriera lo deve a Franco Zavaglia, ha spiegato, con il quale nel '93-'94 creò la società Football management che nel 2001 diventò Gea confendosi con la General atletic della quale facevano parte i figli di Cragnotti e di Tanzi. «Respingo i reati che mi vengono contestati - ha detto Alessandro Moggi - Non li ho commessi e lo dimostra il fatto che ancora oggi i calciatori che avevo dovuto abbandonare quando si è aperta l'inchiesta sono tornati da me e ancora li rappresento. Il mio lavoro è sempre andato avanti grazie e soprattutto ai rapporti personali e alla fiducia che hanno avuto in me calciatori e società».
Luciano Moggi, intervenendo subito dopo il figlio, si è scusato per le sue «intemperanze» manifestate durante le precedenti udienze, giustificandole tuttavia come «reazione nei riguardi di persone che mi volevano infangare». Ha ribadito comunque i suoi contrasti con l'ex direttore sportivo della Roma, Franco Baldini, al quale rimprovera tra l'altro di avere spinto una persona ad accusarlo rivolgendosi al maggiore dei carabinieri Auricchio che svolgeva l'inchiesta sulla Gea. In questo contesto Moggi oltre ad accusare Baldini di aver fatto dichiarazioni mendaci, ha negato di averlo minacciato poichè durante un incontro equivocò sul tenore le sue parole. «Io -ha detto Moggi- parlando del mondo del calcio mi ricordai che viviamo in un campo turbolento e che dovevamo aiutarci tra di noi. Ma lui ha dato un diverso significato alle mie parole». Sempre con riferimento a Baldini Moggi a proposito dei calciatori prestati dalla Juve al Messina ha negato di essere diventato «il gestore occulto» di questa squadra. E i prestiti fatti dalla Juve avvenivano praticamente a titolo gratuito.
«Passare per capro espiatorio di una vicenda che ha procurato tanti problemi anche nella famiglia di mio figlio Alessandro va bene, ma non bisogna esagerare. Se tutto quello che succedeva prima non succedesse più direi 'ho sbagliatò, ma non è così. Prima erano complotti, ora sono casualità». Questo un altro passo delle dichiarazioni spontanee di Luciano Moggi al processo Gea. Durante il suo intervento, l'ex dg della Juventus ha lanciato stilettata ai suoi accusatori, in particolare all'ex dirigente della Roma Franco Baldini, che ora lavora per la federcalcio inglese. «È la persona che chiese ad un procuratore di testimoniare contro di me al maggiore dei Cc Auricchio - ha detto Moggi -. È lo stesso che mi ha accusato per Baiocco, ma la Roma lo perse perchè lo voleva a parametro zero e lo avvicinò pur essendo in costanza di contratto; mi ha accusato per l'affare Chiellini, ma la Roma non poteva prenderlo perchè fuori dai parametri». Altre frecciatine sono state lanciate a Nicola Amoruso («con noi ha guadagnato 14 miliardi di lire in quattro anni»), Francesco Grabbi («in 12 anni non ne ha fatta una buona»), Salvatore Fresi e Manuele Blasi («dopo una squalifica per doping mi chiese l'adeguamento del contratto»). «I calciatori dati al Messina a caro prezzo? Erano praticamente dei prestiti e furono pagati premi di valorizzazione» ha concluso, dicendo di «avere fiducia nei giudici, anche perchè la giustizia esiste ancora».
«Il mio lavoro si basa esclusivamente sui rapporti personali. Ho cercato di farmi apprezzare e ciò ha determinato, anche attraverso il passa parola, che fossero i calciatori a cercare me». Così Alessandro Moggi, figlio di Luciano, in dichiarazioni spontanee fatte oggi al processo Gea a Roma. «Rifiuto in maniera totale le accuse - ha detto - le accuse che mi vengono mosse. All'interno della Gea, nata da un progetto che voleva essere imprenditoriale e commerciale, ognuno aveva le proprie competenze; io mi occupavo di calcio mercato e non ho mai avuto vantaggi di tipo parentale, ho lavorato per scrollarmi di dosso l'etichetta di figlio di Moggi». Parlando della sua passione per il calcio («ho fatto anche il raccattapalle»), Moggi jr. ha sottolineato di essere entrato nel mondo del calcio con l'ausilio di Franco Zavaglia. «Ho avuto la sventura di dover lasciare l'attività nel 2006 in un momento particolare - ha aggiunto - e nonostante ciò l'85-90 percento dei miei assistiti mi hanno rinnovato la fiducia. Uno dei miei principali accusatori, Antonio Caliendo, mi ha corteggiato a lungo perchè diventassi presidente di una sua società».
Fonte: Ansa
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lunedì 10 novembre 2008
Ecco il modello inglese: immobili, merchandising, diritti tv e dividendi
Riceviamo e pubblichiamo un interessante studio sul bilancio 2008 del Tottenham, club di seconda fascia quotato alla Borsa di Londra con un patrimonio netto di circa 58 milioni di euro. Evidenti le differenze con Roma, Juve e Lazio presenti a Piazza Affari: l'indebitamento di circa 170 milioni è destinato al progetto di sviluppo immobiliare (stadio, negozi e abitazioni). Inoltre presenta una minore incidenza degli introiti televisivi e le plusvalenze calciatori non sono incluse nei ricavi ordinari
La lettura dei risultati finali per l'anno chiuso al 30 giugno 2008, pubblicati e comunicati alla Borsa di Londra il 30 ottobre 2008, ci permette di scrivere qualche appunto che potrebbe tornare utile quando si commentano i risultati economici, finanziari e patrimoniali delle nostre società di calcio. L'esposizione dei risultati finali è accompagnata dal "Chairman's Statement 2008" a firma del presidente del club Daniel Levy e dal "Financial Review" a firma del Finance Director M. J. Collecott. Bisogna tener anche presente, che il Tottenham Hotspur, pur essendo quotato in Borsa, non è un club di prima fascia, cui appartengono Manchester United, Chelsea, Liverpool e Arsenal.
In sintesi, a prima vista, emergono due notevoli differenze con le squadre di calcio italiane: una minore incidenza dei ricavi da diritti TV sui ricavi totali e la notevole presenza di investimenti immobiliari. La stagione 2007-2008 oltre a rappresentare il 125° anno di attività degli "Spurs", ha visto il trionfo del Tottenham nella Coppa di Lega Inglese denominata Carling Cup al Wembley Stadium contro il Chelsea, mentre per quanto riguarda la Premier League, il club londinese è giunto all'undicesimo posto.
Il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007. Considerando un cambio euro/sterlina pari a 0,80, il fatturato in euro ammonta a circa 143 milioni di euro. Il conto economico consolidato evidenzia che l'utile netto si è ridotto da 19.158 migliaia di sterline a 969 mila sterline.
La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:
ricavi da Premier League 18.274 (15,92%)
ricavi dalle Coppe 10.341 (9.01%)
ricavi da sponsor 27.778 (24,20%)
ricavi da TV e media 40.329 (35,13%)
ricavi da merchandising 9.723 (8,47%)
altri ricavi 8.343 (7,07%)
Rispetto al 2007, sono i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. E' anche molto importante evidenziare che tra i ricavi ordinari pari a 114,8 milioni di sterline non sono comprese le plusvalenze relative alle cessioni dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, che sono evidenziate a parte nella voce "Profit on disposal of intagible fixed assets" per l'importo di 16,4 milioni di sterline (pari a circa 20,5 milioni di euro NDR), come sappiamo tale voce nei bilanci delle nostre società calcistiche è fondamentale, se non addirittura "salvifica". Se consideriamo anche i proventi finanziari pari a 1,8 milioni di sterline, i componenti positivi di reddito ammontano complessivamente a 132,9 milioni di sterline, che al cambio di 0,80 corrispondono a circa 166 milioni di euro. Di conseguenza l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito è del 30,33% (La media delle squadre italiane si aggira all'incirca attorno al 46% NDR).
Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008 del Tottenham Hotspurs PLC, presenta un totale dell'attivo patrimoniale pari a 217.194 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 42.610 migliaia di sterline (pari al 19,62% del totale dell'attivo) e debiti per un totale di 174.584 migliaia di sterline, pari all' 80,38% del totale dell'attivo. Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007, invece, presentava un attivo patrimoniale pari a 181.463 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 46.128 migliaia di sterline (pari a 57,7 milioni di euro NDR), pari al 25,42% del totale dell'attivo, e debiti per un totale di 135.335 migliaia di sterline (circa 170 milioni di euro NDR), pari al 74,58% del totale dell'attivo. Sia nel bilancio al 30 giugno 2007 che nel bilancio al 30 giugno 2008 i debiti o elementi del passivo hanno superato il fatturato e precisamente: nel 2007 sono pari al 131,28% del fatturato, mentre nel 2008 con un trend in ascesa sono pari al 152,09%.
Nel dettaglio l'attivo dello Stato patrimoniale espone: attività non correnti per 136,5 milioni di sterline (nel 2007 erano 122,1 milioni) e attività correnti pari a 80,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 59,3 milioni). Il passivo dello stato patrimoniale espone: passività correnti per 90,8 milioni di sterline (nel 2007 erano 72,1 milioni) e passività non correnti per 83,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 63,1 milioni). Dividendo le passività correnti al netto delle attività correnti per il fatturato si ha una percentuale dell'8,93% (nel 2007 era 12,44%). I movimenti più significativi nello stato patrimoniale sono dovuti al grande investimento che il gruppo ha fatto per l'acquisizione di proprietà immobiliari nei pressi dello stadio White Hart Lane in funzione del progetto nuovo stadio. Di conseguenza, immobili, impianti e macchinari sono aumentati da 51,1 milioni a 74,1 milioni di sterline, di cui 4,9 milioni riguardano onorari professionali.
Nelle immobilizzazioni immateriali emergono gli investimenti per la rosa dei calciatori. Durante l'esercizio 2007-2008 il Club ha acquistato i seguenti calciatori: Jonathan Woodgate, Alan Hutton, Younes Kaboul, Kevin-Prince Boateng, Chris Gunter, Gilberto, Daniel Rose e Yuri Berchiche per un esborso di 32,7 milioni di sterline, mentre Jermain Defoe, Ahmed Hossam Mido, Reto Ziegler, Emil Hallfredsson, Mark Yeates, Phil Ifil, Lee Barnard e Wayne Routledge hanno lasciato il club durante l'esercizio per un prezzo di vendita complessivo di 18,8 milioni di sterline.
La campagna di rafforzamento per la stagione 2008-2009 ha visto un esborso in uscita per un totale di 78.0 milioni di sterline. Queste acquisizioni sono compensate in parte da 73,7 milioni di sterline per cessioni effettuate in estate durante la campagna di trasferimenti. Nell'importo di 78 milioni di sterline figurano i seguenti acquisti: Luka Modric, Giovani Dos Santos, Heurelho Gomes, Cesar Sanchez, Vedran Corluka, Roman Pavlyuchenko e David Bentley. Nell'importo relativo alle cessioni di 73,7 milioni di sterline figurano: Radek Cerny, Joe Martin, Robbie Keane, Dimitar Berbatov, Pascal Chimbonda, Teemu Tainio, Steed Malbranque, Younes Kaboul, Anthony Gardner, Paul Robinson, Tommy Previsione e Young-Pyo Lee. Tra l'altro a stagione appena iniziata, a causa degli scarsi risultati di avvio stagione, è stato avvicendato l'allenatore Juande Ramos con Harry Redknapp. Nel Financial Review si legge inoltre che come conseguenza della campagna di rafforzamento della rosa dei calciatori, gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono aumentati di 18,1 milioni di sterline assestandosi a 37 milioni di sterline.
Per quanto riguarda le spese operative considerate al netto della gestione relativa alla commercializzazione dei calciatori ("Football trading"), si evidenzia un aumento di 14 milioni di sterline, assestandosi a 87,3 milioni di sterline. Tale aumento viene giustificato dall'aumento degli stipendi dei calciatori dovuto all'allargamento della rosa e a costi una tantum per l'avvicendamento del "coaching staff".
Le plusvalenze relative alle cessioni di immobilizzazioni immateriali ammontano a 16,4 milioni di sterline, comprendendo 7,9 milioni relativi alla vendita di Jermain Defoe al Portsmouth. Altre significative cessioni riguardano Ahmed Hossam Mido al Middlesbrough e Reto Ziegler alla Sampdoria, che hanno generato rispettivamente una plusvalenza di 2,3 milioni di sterline e 0,9 milioni. Un'ulteriore plusvalenza di 3,4 milioni di sterline si è registrata in relazione al trasferimento di Michael Carrick al Manchester United. Il risultato operativo con esclusione della gestione "Football Trading" risulta positivo per 27, 4 milioni di sterline, includendo la gestione "Football Trading" si riduce a 6,8 milioni di sterline.
GESTIONE COMMERCIALE
I due principali partner commerciali sono Mansion e lo sponsor tecnico Puma. L'accordo con Mansion si estende per ulteriori due stagioni, mentre quello con Puma per altre tre. Il club vanta delle partnership con BT, Thomas Cook e Carlsberg. Il fatturato della gestione merchandising è cresciuto del 38% da 7 milioni di sterline si è passati 9,7 milioni di sterline. Il fatturato del negozio on-line è cresciuto dell'88%. Il sito web riceve regolarmente oltre 1 milione di visite al mese.
RENDICONTO FINANZIARIO
I flussi finanziari generati dall'attività operativa risultano positivi per l'importo di 29,5 milioni di sterline, nonostante la contrazione del risultato operativo.I flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento sono negativi per 37,1 milioni di sterline. I flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria ammontano a 14,6 milioni di sterline. Da segnalare l'ottenimento di un prestito garantito di 20 milioni di sterline. La variazione incrementativa delle disponibilità liquide è stata di 7 milioni di sterline. Secondo il presidente del Tottenham Hotspur Daniel Levy il livello di indebitamento netto assestatosi a 14,6 milioni di sterline rimane basso nonostante la notevole spesa per la rosa calciatori e gli investimenti immobiliari. L'indebitamento netto dell'esercizio rappresenta il 33,10% degli impieghi effettuati durante l'esercizio stesso.
POLITICA DEL DIVIDENDO
Nonostante la riduzione dell'utile è stato proposto di pagare lo stesso dividendo dell'esercizio precedente, con un esborso previsto in 3,7 milioni di sterline. La data di stacco proposta è il 16 gennaio 2009.
I PROGETTI DI INVESTIMENTO
Per quanto riguarda i progetti di investimento, si evidenzia che il progetto del centro sportivo di allenamento ha ricevuto le necessarie autorizzazioni nel 2008 e l'inizio lavori è previsto per il 2009. Il nuovo centro sportivo di allenamento si svilupperà su di una superficie di 68 acri. E' stato anche annunciato l'intenzione di rimanere nel quartiere di Londra, attraverso la realizzazione del progetto Northumberland di livello mondiale. Esso incorpora un nuovo stadio con una capacità di 60.000 posti, il museo del club, nuovi negozi, ristoranti, case e un importante spazio pubblico destinato alla comunità. La scelta di rimanere nel borgo di Haringey è stata molto apprezzata dalle Autorità locali. La necessità che ha reso imprescindibile la scelta di costruire un nuovo stadio risiede nella presenza di una lista d'attesa per gli abbonamenti di oltre 22,000 persone ed un numero di aderenti al programma Hotspur membership salito ad oltre 70,000. Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati spesi 44 milioni di sterline per acquisire terreni e proprietà residenziali per raggiungere la superficie critica necessaria al nuovo progetto. Il nuovo stadio sarà costruito vicino all'attuale stadio White Hart Lane (36.244 posti). Secondo il presidente Daniel Levy il piano per la realizzazione del nuovo stadio si avvierà il prossimo anno, durante il quale inizierà l'iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni, per puntare ad essere pronto per l'anno 2013.
Luca Marotta
(Dottore Commercialista - Bari)
In esclusiva per "il pallone in confusione"
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
La lettura dei risultati finali per l'anno chiuso al 30 giugno 2008, pubblicati e comunicati alla Borsa di Londra il 30 ottobre 2008, ci permette di scrivere qualche appunto che potrebbe tornare utile quando si commentano i risultati economici, finanziari e patrimoniali delle nostre società di calcio. L'esposizione dei risultati finali è accompagnata dal "Chairman's Statement 2008" a firma del presidente del club Daniel Levy e dal "Financial Review" a firma del Finance Director M. J. Collecott. Bisogna tener anche presente, che il Tottenham Hotspur, pur essendo quotato in Borsa, non è un club di prima fascia, cui appartengono Manchester United, Chelsea, Liverpool e Arsenal.
In sintesi, a prima vista, emergono due notevoli differenze con le squadre di calcio italiane: una minore incidenza dei ricavi da diritti TV sui ricavi totali e la notevole presenza di investimenti immobiliari. La stagione 2007-2008 oltre a rappresentare il 125° anno di attività degli "Spurs", ha visto il trionfo del Tottenham nella Coppa di Lega Inglese denominata Carling Cup al Wembley Stadium contro il Chelsea, mentre per quanto riguarda la Premier League, il club londinese è giunto all'undicesimo posto.
Il giro d'affari è stato pari a 114.788 migliaia di sterline con un incremento di circa l'11% rispetto al 30 giugno 2007. Considerando un cambio euro/sterlina pari a 0,80, il fatturato in euro ammonta a circa 143 milioni di euro. Il conto economico consolidato evidenzia che l'utile netto si è ridotto da 19.158 migliaia di sterline a 969 mila sterline.
La composizione del fatturato, calcolata in migliaia di sterline, è la seguente:
ricavi da Premier League 18.274 (15,92%)
ricavi dalle Coppe 10.341 (9.01%)
ricavi da sponsor 27.778 (24,20%)
ricavi da TV e media 40.329 (35,13%)
ricavi da merchandising 9.723 (8,47%)
altri ricavi 8.343 (7,07%)
Rispetto al 2007, sono i ricavi relativi ai diritti TV che hanno registrato il maggiore incremento in valore assoluto, infatti, nella presentazione dei risultati finanziari si legge che si è verificato un aumento sostanziale dei ricavi da TV e radiodiffusione del 20% assestandosi a circa 40,3 milioni di sterline (nel 2007 erano 33,7 milioni). Da ricordare che in Inghilterra la vendita dei diritti TV è centralizzata. E' anche molto importante evidenziare che tra i ricavi ordinari pari a 114,8 milioni di sterline non sono comprese le plusvalenze relative alle cessioni dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori, che sono evidenziate a parte nella voce "Profit on disposal of intagible fixed assets" per l'importo di 16,4 milioni di sterline (pari a circa 20,5 milioni di euro NDR), come sappiamo tale voce nei bilanci delle nostre società calcistiche è fondamentale, se non addirittura "salvifica". Se consideriamo anche i proventi finanziari pari a 1,8 milioni di sterline, i componenti positivi di reddito ammontano complessivamente a 132,9 milioni di sterline, che al cambio di 0,80 corrispondono a circa 166 milioni di euro. Di conseguenza l'incidenza dei proventi da diritti TV sui componenti positivi di reddito è del 30,33% (La media delle squadre italiane si aggira all'incirca attorno al 46% NDR).
Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2008 del Tottenham Hotspurs PLC, presenta un totale dell'attivo patrimoniale pari a 217.194 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 42.610 migliaia di sterline (pari al 19,62% del totale dell'attivo) e debiti per un totale di 174.584 migliaia di sterline, pari all' 80,38% del totale dell'attivo. Lo Stato Patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007, invece, presentava un attivo patrimoniale pari a 181.463 migliaia di sterline a fronte di un patrimonio netto di 46.128 migliaia di sterline (pari a 57,7 milioni di euro NDR), pari al 25,42% del totale dell'attivo, e debiti per un totale di 135.335 migliaia di sterline (circa 170 milioni di euro NDR), pari al 74,58% del totale dell'attivo. Sia nel bilancio al 30 giugno 2007 che nel bilancio al 30 giugno 2008 i debiti o elementi del passivo hanno superato il fatturato e precisamente: nel 2007 sono pari al 131,28% del fatturato, mentre nel 2008 con un trend in ascesa sono pari al 152,09%.
Nel dettaglio l'attivo dello Stato patrimoniale espone: attività non correnti per 136,5 milioni di sterline (nel 2007 erano 122,1 milioni) e attività correnti pari a 80,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 59,3 milioni). Il passivo dello stato patrimoniale espone: passività correnti per 90,8 milioni di sterline (nel 2007 erano 72,1 milioni) e passività non correnti per 83,6 milioni di sterline (nel 2007 erano 63,1 milioni). Dividendo le passività correnti al netto delle attività correnti per il fatturato si ha una percentuale dell'8,93% (nel 2007 era 12,44%). I movimenti più significativi nello stato patrimoniale sono dovuti al grande investimento che il gruppo ha fatto per l'acquisizione di proprietà immobiliari nei pressi dello stadio White Hart Lane in funzione del progetto nuovo stadio. Di conseguenza, immobili, impianti e macchinari sono aumentati da 51,1 milioni a 74,1 milioni di sterline, di cui 4,9 milioni riguardano onorari professionali.
Nelle immobilizzazioni immateriali emergono gli investimenti per la rosa dei calciatori. Durante l'esercizio 2007-2008 il Club ha acquistato i seguenti calciatori: Jonathan Woodgate, Alan Hutton, Younes Kaboul, Kevin-Prince Boateng, Chris Gunter, Gilberto, Daniel Rose e Yuri Berchiche per un esborso di 32,7 milioni di sterline, mentre Jermain Defoe, Ahmed Hossam Mido, Reto Ziegler, Emil Hallfredsson, Mark Yeates, Phil Ifil, Lee Barnard e Wayne Routledge hanno lasciato il club durante l'esercizio per un prezzo di vendita complessivo di 18,8 milioni di sterline.
La campagna di rafforzamento per la stagione 2008-2009 ha visto un esborso in uscita per un totale di 78.0 milioni di sterline. Queste acquisizioni sono compensate in parte da 73,7 milioni di sterline per cessioni effettuate in estate durante la campagna di trasferimenti. Nell'importo di 78 milioni di sterline figurano i seguenti acquisti: Luka Modric, Giovani Dos Santos, Heurelho Gomes, Cesar Sanchez, Vedran Corluka, Roman Pavlyuchenko e David Bentley. Nell'importo relativo alle cessioni di 73,7 milioni di sterline figurano: Radek Cerny, Joe Martin, Robbie Keane, Dimitar Berbatov, Pascal Chimbonda, Teemu Tainio, Steed Malbranque, Younes Kaboul, Anthony Gardner, Paul Robinson, Tommy Previsione e Young-Pyo Lee. Tra l'altro a stagione appena iniziata, a causa degli scarsi risultati di avvio stagione, è stato avvicendato l'allenatore Juande Ramos con Harry Redknapp. Nel Financial Review si legge inoltre che come conseguenza della campagna di rafforzamento della rosa dei calciatori, gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali sono aumentati di 18,1 milioni di sterline assestandosi a 37 milioni di sterline.
Per quanto riguarda le spese operative considerate al netto della gestione relativa alla commercializzazione dei calciatori ("Football trading"), si evidenzia un aumento di 14 milioni di sterline, assestandosi a 87,3 milioni di sterline. Tale aumento viene giustificato dall'aumento degli stipendi dei calciatori dovuto all'allargamento della rosa e a costi una tantum per l'avvicendamento del "coaching staff".
Le plusvalenze relative alle cessioni di immobilizzazioni immateriali ammontano a 16,4 milioni di sterline, comprendendo 7,9 milioni relativi alla vendita di Jermain Defoe al Portsmouth. Altre significative cessioni riguardano Ahmed Hossam Mido al Middlesbrough e Reto Ziegler alla Sampdoria, che hanno generato rispettivamente una plusvalenza di 2,3 milioni di sterline e 0,9 milioni. Un'ulteriore plusvalenza di 3,4 milioni di sterline si è registrata in relazione al trasferimento di Michael Carrick al Manchester United. Il risultato operativo con esclusione della gestione "Football Trading" risulta positivo per 27, 4 milioni di sterline, includendo la gestione "Football Trading" si riduce a 6,8 milioni di sterline.
GESTIONE COMMERCIALE
I due principali partner commerciali sono Mansion e lo sponsor tecnico Puma. L'accordo con Mansion si estende per ulteriori due stagioni, mentre quello con Puma per altre tre. Il club vanta delle partnership con BT, Thomas Cook e Carlsberg. Il fatturato della gestione merchandising è cresciuto del 38% da 7 milioni di sterline si è passati 9,7 milioni di sterline. Il fatturato del negozio on-line è cresciuto dell'88%. Il sito web riceve regolarmente oltre 1 milione di visite al mese.
RENDICONTO FINANZIARIO
I flussi finanziari generati dall'attività operativa risultano positivi per l'importo di 29,5 milioni di sterline, nonostante la contrazione del risultato operativo.I flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento sono negativi per 37,1 milioni di sterline. I flussi finanziari derivanti dall'attività finanziaria ammontano a 14,6 milioni di sterline. Da segnalare l'ottenimento di un prestito garantito di 20 milioni di sterline. La variazione incrementativa delle disponibilità liquide è stata di 7 milioni di sterline. Secondo il presidente del Tottenham Hotspur Daniel Levy il livello di indebitamento netto assestatosi a 14,6 milioni di sterline rimane basso nonostante la notevole spesa per la rosa calciatori e gli investimenti immobiliari. L'indebitamento netto dell'esercizio rappresenta il 33,10% degli impieghi effettuati durante l'esercizio stesso.
POLITICA DEL DIVIDENDO
Nonostante la riduzione dell'utile è stato proposto di pagare lo stesso dividendo dell'esercizio precedente, con un esborso previsto in 3,7 milioni di sterline. La data di stacco proposta è il 16 gennaio 2009.
I PROGETTI DI INVESTIMENTO
Per quanto riguarda i progetti di investimento, si evidenzia che il progetto del centro sportivo di allenamento ha ricevuto le necessarie autorizzazioni nel 2008 e l'inizio lavori è previsto per il 2009. Il nuovo centro sportivo di allenamento si svilupperà su di una superficie di 68 acri. E' stato anche annunciato l'intenzione di rimanere nel quartiere di Londra, attraverso la realizzazione del progetto Northumberland di livello mondiale. Esso incorpora un nuovo stadio con una capacità di 60.000 posti, il museo del club, nuovi negozi, ristoranti, case e un importante spazio pubblico destinato alla comunità. La scelta di rimanere nel borgo di Haringey è stata molto apprezzata dalle Autorità locali. La necessità che ha reso imprescindibile la scelta di costruire un nuovo stadio risiede nella presenza di una lista d'attesa per gli abbonamenti di oltre 22,000 persone ed un numero di aderenti al programma Hotspur membership salito ad oltre 70,000. Nel corso degli ultimi 5 anni sono stati spesi 44 milioni di sterline per acquisire terreni e proprietà residenziali per raggiungere la superficie critica necessaria al nuovo progetto. Il nuovo stadio sarà costruito vicino all'attuale stadio White Hart Lane (36.244 posti). Secondo il presidente Daniel Levy il piano per la realizzazione del nuovo stadio si avvierà il prossimo anno, durante il quale inizierà l'iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni, per puntare ad essere pronto per l'anno 2013.
Luca Marotta
(Dottore Commercialista - Bari)
In esclusiva per "il pallone in confusione"
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
domenica 9 novembre 2008
Sintesi tv di Napoli-Sampdoria 2-0 (da You tube)
Ecco il tabellino e la sintesi di Napoli-Sampdoria 2-0, valevole per la 11a giornata del campionato di Serie a. Le immagini sono di Sky, tratte da You Tube.
NAPOLI-SAMPDORIA 2-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Mannini 23' p.t.; Zalayeta 29' s.t.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Mannini, Blasi (34' s.t. Pazienza), Gargano, Hamsik, Vitale; Lavezzi (43' s.t. Pià), Denis (24' s.t. Zalayeta). A disposizione: Gianello, Aronica, Rinaudo, Dalla Bona. All. Reja.
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro (32' s.t. Stankevicius), Gastaldello, Accardi; Padalino (35' s.t. Dessena), Delvecchio (24' s.t. Bonazzoli), Franceschini, Sammarco, Pieri; Cassano, Bellucci. A disposizione: Mirante, Ziegler, Bonanni, Fornaroli. All. Mazzarri.
ARBITRO: Rosetti di Torino
NOTE: Ammoniti Padalino, Santacroce, Delvecchio, Blasi, Franceschini, Campagnaro, Bellucci e Mannini per gioco scorretto; Iezzo per comportamento non regolamentare. Spettatori: 50.000 circa
NAPOLI-SAMPDORIA 2-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORI: Mannini 23' p.t.; Zalayeta 29' s.t.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro, Contini; Mannini, Blasi (34' s.t. Pazienza), Gargano, Hamsik, Vitale; Lavezzi (43' s.t. Pià), Denis (24' s.t. Zalayeta). A disposizione: Gianello, Aronica, Rinaudo, Dalla Bona. All. Reja.
SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro (32' s.t. Stankevicius), Gastaldello, Accardi; Padalino (35' s.t. Dessena), Delvecchio (24' s.t. Bonazzoli), Franceschini, Sammarco, Pieri; Cassano, Bellucci. A disposizione: Mirante, Ziegler, Bonanni, Fornaroli. All. Mazzarri.
ARBITRO: Rosetti di Torino
NOTE: Ammoniti Padalino, Santacroce, Delvecchio, Blasi, Franceschini, Campagnaro, Bellucci e Mannini per gioco scorretto; Iezzo per comportamento non regolamentare. Spettatori: 50.000 circa
Calcio in cifre: Napoli ad alto rendimento contro la Sampdoria
Gli azzurri hanno tirato dieci volte, di cui tre nello specchio della porta avversaria e realizzato due gol. La formazione di Reja è stata decisamente più pericolosa, con un indice del 48,6%, di quella di Mazzarri (31,4%). E' venuto a mancare l'apporto di Cassano sugli assist e i tiri, grazie all'attenta marcatura di Blasi e Santacroce
Dieci tiri tentati, tre nello specchio della porta, due gol. Il Napoli ha ottenuto in questo modo un alto rendimento, stando alle statistiche Panini Digital-Lega Calcio, contro la Sampdoria, battendo oggi la squadra ligure per 2-0 al San Paolo. Dal canto loro, i genovesi hanno tirato nove volte, di cui quattro nello specchio della porta di Iezzo: due sono i tentativi ribattuti sulla linea di porta dai difensori azzurri.
L'elevato rendimento è dimostrato anche in rapporto al possesso palla, 56% contro il 44% dei blucerchiati, e alla supremazia territoriale: gli azzurri hanno conseguito un tempo totale pari a oltre 10 minuti di possesso palla nella metà campo avversaria, contro i poco più di 7 di Cassano e soci. A testimonianza della concretezza del gioco della formazione di Eddy Reja, le cifre segnalano la sua marcata pericolosità: 48,6% contro il 31,4% degli avversari. Ciò significa che gli azzurri hanno avuto una maggiore capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e, soprattutto, di creare occasioni da rete. Occasioni che si sono realizzate con Mannini e Zalayeta.
La Samp non è comunque rimasta a guardare. Ha ottenuto la quasi parità con il Napoli nell'indice di protezione area (ossia la capacità di difendere la propria porta) con il 57,3%, contro il 58,5%. La formazione di Mazzarri è stata capace di attaccare quasi quanto quella di casa: il relativo indice riporta un 41,5% per i doriani contro il 42,7% dei partenopei. Al contrario di questi ultimi, sono stati decisamente meno concreti e costruttivi.
Riguardo ai singoli giocatori, non c'è stata nella Samp il consueto apporto di Cassano riguardo agli assist e ai tiri. Il fuoriclasse di Bari Vecchia non compare nella relativa classifica dell'incontro: merito della marcatura a centrocampo di Blasi e di quella di Santacroce (soprattutto) in fase difensiva. Tra i migliori tiratori si segnalano per il Napoli, Lavezzi (4 tentativi) e Hamsik (2): per il Doria, Franceschini (3) e Bellucci (2).
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Clicca qui per leggere le statistiche Panini Digital-Lega Calcio su Napoli-Sampdoria 2-0
Dieci tiri tentati, tre nello specchio della porta, due gol. Il Napoli ha ottenuto in questo modo un alto rendimento, stando alle statistiche Panini Digital-Lega Calcio, contro la Sampdoria, battendo oggi la squadra ligure per 2-0 al San Paolo. Dal canto loro, i genovesi hanno tirato nove volte, di cui quattro nello specchio della porta di Iezzo: due sono i tentativi ribattuti sulla linea di porta dai difensori azzurri.
L'elevato rendimento è dimostrato anche in rapporto al possesso palla, 56% contro il 44% dei blucerchiati, e alla supremazia territoriale: gli azzurri hanno conseguito un tempo totale pari a oltre 10 minuti di possesso palla nella metà campo avversaria, contro i poco più di 7 di Cassano e soci. A testimonianza della concretezza del gioco della formazione di Eddy Reja, le cifre segnalano la sua marcata pericolosità: 48,6% contro il 31,4% degli avversari. Ciò significa che gli azzurri hanno avuto una maggiore capacità di mantenere il possesso palla, di verticalizzare, di giungere al tiro e, soprattutto, di creare occasioni da rete. Occasioni che si sono realizzate con Mannini e Zalayeta.
La Samp non è comunque rimasta a guardare. Ha ottenuto la quasi parità con il Napoli nell'indice di protezione area (ossia la capacità di difendere la propria porta) con il 57,3%, contro il 58,5%. La formazione di Mazzarri è stata capace di attaccare quasi quanto quella di casa: il relativo indice riporta un 41,5% per i doriani contro il 42,7% dei partenopei. Al contrario di questi ultimi, sono stati decisamente meno concreti e costruttivi.
Riguardo ai singoli giocatori, non c'è stata nella Samp il consueto apporto di Cassano riguardo agli assist e ai tiri. Il fuoriclasse di Bari Vecchia non compare nella relativa classifica dell'incontro: merito della marcatura a centrocampo di Blasi e di quella di Santacroce (soprattutto) in fase difensiva. Tra i migliori tiratori si segnalano per il Napoli, Lavezzi (4 tentativi) e Hamsik (2): per il Doria, Franceschini (3) e Bellucci (2).
Marco Liguori
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Calcio in cifre: il Toro mette alle corde il Palermo
Gli uomini di De Biasi hanno dominato nella gara contro quelli di Ballardini grazie a un elevato indice di pericolosità: 58,6% contro 29,5%
Si è rivisto ieri sera nuovamente un Toro scatenato nell'"arena" dell'Olimpico che ha messo alle corde il malcapitato Palermo. Stando alle statistiche Panini Digital-Lega Calcio, i granata hanno schiacciato gli avversari e il risultato di 1-0, ottenuto negli ultimi minuti di gara, gli va molto stretto: lo testimonia il loro eloqutente indice di pericolosità, pari al 58,6%, contro il mediocre 29,5% conseguito dai siciliani in tutto l'incontro. Gli uomini di De Biasi hanno dominato e finalmente concretizzato la loro supriorità, grazie a un possesso palla del 51%, una marcata superiorità territoriale pari a 9 minuti e 21 secondi e 498 palle giocate. Il tutto condito da una consistente preponderanza in attacco del 47,5% e da una più che convincente consistente difesa della propria area del 66,1%. Al contrario, la formazione di Ballardini è stata poco incisiva in fase offensiva (33,9%), poco efficace in difesa (52,5%): il possesso palla dei rosanero è stato del 49% con 475 palle giocate, con una superiorità nella metà campo avversaria di appena 6 minuti e 50 secondi.
Il Torino ha coronato la sua gara perfetta con 8 tiri nello specchio della porta su 17 tentativi, contro i tre su otto del Palermo. Significativo il fatto che tra i primi quattro tiratori della gara ci siano ben tre giocatori granata: Dzemaili con 6 tentativi, Stellone con quattro e Amoruso con due. Per i siciliani c'è il solo Miccoli con tre turi scagliati verso la porta difesa da Calderoni.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)
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Si è rivisto ieri sera nuovamente un Toro scatenato nell'"arena" dell'Olimpico che ha messo alle corde il malcapitato Palermo. Stando alle statistiche Panini Digital-Lega Calcio, i granata hanno schiacciato gli avversari e il risultato di 1-0, ottenuto negli ultimi minuti di gara, gli va molto stretto: lo testimonia il loro eloqutente indice di pericolosità, pari al 58,6%, contro il mediocre 29,5% conseguito dai siciliani in tutto l'incontro. Gli uomini di De Biasi hanno dominato e finalmente concretizzato la loro supriorità, grazie a un possesso palla del 51%, una marcata superiorità territoriale pari a 9 minuti e 21 secondi e 498 palle giocate. Il tutto condito da una consistente preponderanza in attacco del 47,5% e da una più che convincente consistente difesa della propria area del 66,1%. Al contrario, la formazione di Ballardini è stata poco incisiva in fase offensiva (33,9%), poco efficace in difesa (52,5%): il possesso palla dei rosanero è stato del 49% con 475 palle giocate, con una superiorità nella metà campo avversaria di appena 6 minuti e 50 secondi.
Il Torino ha coronato la sua gara perfetta con 8 tiri nello specchio della porta su 17 tentativi, contro i tre su otto del Palermo. Significativo il fatto che tra i primi quattro tiratori della gara ci siano ben tre giocatori granata: Dzemaili con 6 tentativi, Stellone con quattro e Amoruso con due. Per i siciliani c'è il solo Miccoli con tre turi scagliati verso la porta difesa da Calderoni.
Marco Liguori
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Sintesi e interviste di Torino-Palermo 1-0
Ecco le immagini della vittoria del Torino sul Palermo di ieri sera per 1-0 (immagini di Sky tratte da You tube).
venerdì 7 novembre 2008
Amarcord 2007/08: immagini della netta vittoria del Napoli sulla Samp
Ecco le immagini della netta vittoria del Napoli sulla Sampdoria nel campionato 2007-08: le immagini sono tratte da You tube. I goleador azzurri: Zalayeta al 43' del primo tempo, Hamsik al 31' del secondo tempo
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Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori
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