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domenica 11 gennaio 2009

Sintesi tv di Napoli-Catania 1-0 (da You tube)

Napoli, Stadio San Paolo, domenica 11 gennaio 2008 ore 15
18a giornata di Serie A campionato 2008/09
Immagini di Sky tratte da You Tube
(vedi anche Il Napoli liquida il Catania e torna in zona Champions)

(vedi anche Il Napoli liquida il Catania e torna in zona Champions)

Napoli-Catania: commento di Carlo Alvino e Samuele Ciambriello su Canale 9

Il Napoli liquida il Catania e torna in zona Champions

Gli azzurri soffrono il difensivismo ad oltranza degli etnei, ma li battono con un gol nel finale che vale il terzo posto alla pari col Milan. Ora si attendo buone notizie dal posticipo dell’Olimpico tra giallorossi e rossoneri

La fortuna aiuta gli audaci, ma anche Eddy Reja. L’allenatore del Napoli deve ringraziare la fortuna se è riuscito a vincere una gara con il Catania che sembrava fino al gol di Maggio, arrivato allo scoccare del 79° minuto, ormai avviato su un pareggio mesto. La squadra è apparsa in difficoltà contro il bunker degli etnei predisposto dall’astuto Zenga, con gran parte della squadra chiusa nella propria metà campo a contrastare gli attacchi dei padroni di casa. Il Catania non ha mai impensierito il Napoli, tranne che su un tiro di Tedesco al 54° da fuori area deviato in angolo da Iezzo e con qualche incursione di Morimoto.
“Re tentenna” Reja ha atteso fino all’ultimo quarto d’ora per sostituire Hamsik, la cui prova non è stata in parte convincente (tranne che per alcuni lampi di pura classe) incluso il rigore sbagliato: anzi calciato quasi al rallentatore. L’ingresso di Russotto ha dato finalmente almeno la scossa agli azzurri, fino ad allora poco incisivi: si sono resi pericolosi soltanto con Cannavaro nel primo tempo, che ha tirato in area di rigore con deviazione di un difensore siciliano finita di poco a lato, e con un’azione personale di Hamsik che ha fatto impazzire tre avversari e costringendo il portiere catanese Bizzarri a un intervento spettacolare. Oltre a “Trottolino” Russotto, nel finale di gara si è svegliato Lavezzi, non ancora in forma a causa dell’influenza, e ha servito il passaggio in area per Maggio nazionale che no ha sbagliato. Sterili le veementi proteste dei giocatori avversari: già le prime ripetizioni alla moviola mostrano l’argentino in perfetta linea con un difensore del Catania posto a centro area. La direzione dell’arbitro Celi è stata sufficiente, con le eccezioni riguardanti alcuni episodi dubbio come quello accaduto al 35°: Denis colpisce di testa in tuffo, un difensore del Catania tocca con la mano, ma Celi assegna la punizione contro il Napoli. Giusta l'assegnazione del rigore ai partenopei: Terlizzi ferma il pallone con il braccio ampiamente lontano dal corpo. Tutto sommato il pubblico del San Paolo ha visto arbitraggi decisamente peggiori.
Venendo alle note positive, bisogna sottolineare la buona prova di Gargano, che resta il “direttore d’orchestra” del gioco azzurro: le statistiche Panini Digital gli attribuiscono 51 passaggi riusciti. Bene anche Blasi nel suo ruolo di interdittore e anche in quello di suggeritore, con 49 passaggi conclusi positivamente. Entrambi hanno lottato fino alla fine, contribuendo al successo finale.
Tirando le somme, bisogna però dire che il Napoli ha sofferto ben oltre il lecito il difensivismo del Catania: ciò nonostante la sua netta supremazia territoriale (poco più di 14 minuti contro i 6 del Catania). In particolare, gli attaccanti napoletani sono stati sovrastati dalla difesa del Catania nel gioco aereo in area di rigore, in modo particolare nelle azioni sui calci d’angolo. Reja deve porre dei correttivi: probabilmente è solo un problema di forma di alcuni uomini. L’importante era però vincere per restare agganciati al treno della Champions League: e il Napoli ha meritatamente raggiunto il Milan al terzo posto. In attesa di buone notizie stasera dal posticipo serale da Roma, dove i rossoneri incontreranno i giallorossi.
Marco Liguori
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(Vedi anche Sintesi tv di Napoli-Catania 1-0 (da You tube)

Tabellino e statistiche di Napoli-Catania 1-0 (Panini Digital-Lega calcio)




Sintesi tv di Inter-Cagliari 1-1 (da You tube)

Milano, Stadio "Meazza", sabato 10 gennaio 2009 ore 20.30
18a giornata Serie A 2008/09

Inter-Cagliari 1-1
Inter (4-3-1-2): Julio Cesar, Zanetti, Cordoba (1' st Quaresma), Samuel (23' st Crespo ), Maxwell, Figo (23'st Mancini), Cambiasso 6, Chivu, Muntari, Ibrahimovic , Cruz.
In panchina: Toldo, Materazzi, Santon, Jimenez. All.: Mourinho
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti, Pisano, Canini, Astori, Agostini, Fini (36' st Lazzari), Conti, Biondini (48' st Parola sv), Cossu, Jeda, Acquafresca (39' st Matri).
In panchina: Lupatelli, Matheu, Ferri, Larrivey. All.: Allegri
Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Reti: nel st 20' Acquafresca, 32' Ibrahimovic. Angoli: 8-3 per l'Inter. Recupero: 2' e 5'

Sintesi di Inter-Cagliari 1-1 (immagini Rai tratte da You tube)

sabato 10 gennaio 2009

Sintesi tv di Genoa-Torino 3-0 (da You tube)

Genova, stadio "Luigi Ferraris", sabato 10 gennaio 2009 ore 18
18a giornata di Serie A


Genoa 3 - Torino 0 (Immagini Sky)


Genoa 3 - Torino 0 (Immagini Rai)

Vedi anche Genoa – Torino: tre palle, cento lire

Calciomercato, movimenti nella Roma

Secondo "L'Equipe" ci sarebbe una trattativa per Mexes con il Milan. Invece, secondo il "Times" Riise potrebbe tornare in Inghilterra



Prosegue senza particolari sussulti l'attività del calciomercato nella sessione invernale. Il Milan è ancora alla ricerca di un rinforzo per la difesa e potrebbe attingere da altri club italiani. Se ieri Adriano Galliani si è detto disponibile, dovessero arrivare segnali dalla Roma, ad aprire una trattativa per Philippe Mexes (nella foto), in Francia parlando addirittura di contatti gia' avviati. Stando a "L'Equipe", infatti, le trattative per l'approdo del difensore francese in rossonero sarebbero partite ieri con l'incontro tra il procuratore di Mexes, Olivier Jouanneau, e il ds giallorosso, Daniele Pradè. Il giocatore è legato alla Roma fino al 2011 e pure se Galliani ha piu' volte ribadito, visto l'ottimo rapporto con Rosella Sensi, di non voler ricorrere alla clausola di rescissione prevista dal contratto di Mexes, che si aggira intorno ai 16 milioni di euro, l'affare potrebbe andare in porto.
Potrebbe prospettarsi un ritorno in Premier League per John Arne Riise. Stando al "Times", il Newcastle sarebbe abbastanza ottimista sulla possibilità di portare a St.James Park l'esterno norvegese della Roma con la formula del prestito fino a fine stagione. Già negli scorsi mesi il manager dei Magpies, Joe Kinnear, aveva manifestato il proprio interesse per il giocatore ma l'operazione era morta sul nascere dopo che Riise ha cominciato a trovare sempre più spazio nell'undici di Spalletti. «Ho un contratto fino a fine stagione, l'accordo era per un anno al Benfica, poi si vedra».
David Suazo continua a non sbilanciarsi sul suo futuro. L'attaccante honduregno, ancora di proprieta' dell'Inter, sta facendo bene con i lusitani dove e' arrivato la scorsa estate in prestito e in molti sono interessati al suo cartellino, soprattutto in Premier League. «Il futuro non dipende solo da me», ha tagliato corto Suazo.
Lunedì prossimo Edinho potrebbe essere ufficialmente un giocatore del Lecce. Secondo la stampa brasiliana e' ormai in dirittura d'arrivo l'operazione che portera' il 26enne centrocampista dell'Internacional di Porto Alegre alla corte di Beretta. Rifiutata una prima offerta, il club brasiliano sarebbe sul punto di accettare una seconda proposta che si aggirerebbe intorno ai 3 milioni di euro.
In Italia con Milan e Napoli non ha lasciato grandi ricordi ma per lui, a 35 anni, potrebbe esserci una nuova chance. Nei giorni scorsi si e' parlato con insistenza di un ritorno in serie A di Roberto Fabian Ayala, con la possibilita' di vederlo vestire la maglia della Lazio assieme a un'altra vecchia conoscenza, Veron. Il diretto interessato, oggi al Saragozza nella seconda divisione spagnola, preferisce però non pensare per ora al mercato. "La Lazio? In questo momento penso a conquistare la promozione con la mia squadra - ha detto Ayala al quotidiano argentino "Ole'". Mihajlovic rassicura i tifosi del Bologna: «Non ho temuto che l'Inter ci portasse via Di Vaio, anche perché Di Vaio non può andare via senza il mio permesso. Glielo potevamo anche dare, se in cambio dall'Inter fossero arrivati Ibrahimovic, Maicon e un altro giocatore, altrimenti no».
Fonte: Agi/Italpress

Genoa – Torino: tre palle, cento lire

Senza Milito, ma con una prestazione più che positiva, i rossoblù mandano a casa i granata spenti e illusi dopo la vittoria contro il Napoli. La differenza tra gli uomini di Gasperini e quelli di Novellino: in possesso di palla, i primi sanno giocarla, gli altri no

Tre palle cento lire, proprio come al luna park, e il Genoa manda a casa il Torino. E’ finita così la sfida di Marassi delle squadre detentrici in totale di 16 scudetti, con gli uomini di Novellino che non hanno quasi mai impensierito quelli di Gasperini, se non in rare occasioni. La differenza tra i granata e i rossoblù si nota molto ed è racchiusa tutta qui: mentre i primi non sanno cosa fare quando detengono il possesso palla i secondi lo sanno fare e con ottimi risultati. A ciò bisogna aggiungere che il Toro ha subito tutti e tre i gol su colpi di testa (di cui due su calcio d’angolo): i difensori pensavano ad altro, quando Biava, Jankovic e Thiago Motta svettavano imperiosi e indisturbati nell’area di rigore avversaria infilando altrettante volte il pallone in fondo alla rete di Sereni. Probabilmente Fabrizio De Andrè, ricordato prima della partita dal Genoa e dallo striscione della Nord “Avevi ragione tu, è stato meglio lasciarci, che non essersi mai incontrati, ciao Faber”, avrebbe dedicato al tecnico granata "Quello che non ho". Invece a "Gasperson" avrebbe dedica "Creuza de ma": la mulattiera di mare attraverso cui condurre il Grifone verso la zona Uefa, se non anche verso la Champions.
Insomma, per Novellino c’è ancora tanto da lavorare: in modo particolare, dovrà far assimilare (e in fretta) gli schemi del suo 4-4-2. Oggi si sono salvati soltanto Abate, il solo che abbia creato apprensione sulla fascia destra del Genoa, e in parte Dezmaili: rilevante il suo tiro al quarto d’ora del primo tempo sventato in tuffo da Rubinho. L’ingresso di Stellone sul 2-0 al posto di Bianchi (sarà l’argomento della puntata di lunedì prossimo di "Chi l’ha visto") è stato tardivo: degna di nota la sua intesa con Abate e i due tentativi a rete (uno però fermato dall’arbitro). Insomma, i giocatori granata devono dimenticare che non si incontra tutte le domeniche un Napoli in vena di regali natalizi, com’è accaduto nel turno precedente di campionato. Altrimenti la salvezza diventa un miraggio. A proposito di regali: uno lo stava offrendo Bocchetti cercando di segnare nella sua porta in un tentativo di rinvio. Rubinho ci ha messo una pezza alla disperata.
In casa Genoa tutta un’altra musica. L’assenza di Milito è completamente ininfluente: Gasperini ha creato un orologio perfetto con il suo 3-4-3, che demolisce gli avversari in modo metodico. Difesa impenetrabile, ben coperta dal centrocampo ordinato da Thiago Motta: Criscito e Mesto pronti a volare sulle fasce e a crossare per l’attacco. Le tre punte sono forse il "piatto forte" del Grifone: Jankovic, Sculli e Olivera si scambiano spesso la posizione sullo scacchiere avanzato, facendo letteralmente impazzire la difesa del Toro lenta e macchinosa. La sostituzione di Olivera con Vandenborre non ha cambiato nulla nella carica offensiva genoana. E a proposito di pericolosità in fase offensiva, le statistiche Panini Digital parlano chiaro: l’indice vede il Genoa sovrastare il Torino (65,3% contro 28,6%)
Finalmente una direzione arbitrale soddisfacente: l’arbitro D’Amato è stato convincente e non ha mostrato indecisioni nel condurre una gara che a tratti è stata spigolosa, con numerosi falli. Giuste le tre ammonizioni comminate ai granata Dezmaili, Pisano (diffidati, salteranno la partita con la Roma) e Di Loreto: lo è altrettanto quella inflitta a Thiago Motta. Quest’ultimo ha ricevuto un colpo fortuito dopo il gol, che ha costretto Gasperini a sostituirlo con Milanetto. Dovrebbe essere abile e arruolabile per la prossima trasferta di Lecce. Scherzi del destino: i giallorossi domani affrontano la Fiorentina che stasera il Genoa è stata agganciata al quarto posto.
Marco Liguori
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Vedi anche Sintesi tv di Genoa-Torino 3-0 (da You tube)

Il tabellino di Genoa-Torino 3-0
(elaborato da Panini Digital- Lega Calcio: cliccare sopra per ingrandire)



Le statistiche di Genoa-Torino 3-0
(elaborate da Panini Digital- Lega Calcio: cliccare sopra per ingrandire)

Vedi anche Sintesi tv di Genoa-Torino 3-0 (da You tube)

venerdì 9 gennaio 2009

"Tributo a Fabrizio" del Genoa prima della gara col Torino




















Un messaggio, un video e le sue canzoni al "Luigi Ferraris" per ricordare il grande artista pochi minuti prima del fischio d'inizio

In occasione dei 10 anni dalla scomparsa di Fabrizio De André, il Genoa gli dedicherà un omaggio alla sua memoria. L’iniziativa partirà pochi minuti prima dell'inizio della gara con il Torino, presumibilmente attorno alle 17.50, con lo stadio pieno e Tv già collegate: in quel momento, lo speaker dello stadio leggerà un messaggio della società rossoblù che ricorderà Faber. Sui maxi schermi del "Luigi Ferraris" comparirà una foto storica di De Andrè con scritto “Tributo a Fabrizio”. Sarà il segnale dell’inizio del momento di ricordo dell’artista genovese. Al termine della lettura, sempre sui maxi schermi partirà un “video slide show” della durata di poco più di 3 minuti, in cui si succederanno frame mixati di musica, 7/8 canzoni, e immagini di repertorio. Probabilmente iniziando dalla più amata dai genoani: Creùza de Mà, per passare ad altri successi apprezzati in particolare dai genovesi e legati alla “sua terra”, come A’Cumba, Bocca di Rosa, Dolcenera, A’dumenega. Nelle intenzioni del Genoa Cfc, sarà un “Tributo all’artista”, alle emozioni, ai sentimenti, alla profondità di pensiero e alla libertà di espressione che ha regalato a tante, differenti generazioni. Nonché un ricordo del suo amore per Genova. Con l’obiettivo che sia un momento di gioia, non una commemorazione. L’obiettivo della Società, inoltre,è quello di realizzare un omaggio a De Andrè con eleganza, senza invasione alcuna nel magico “pianeta Fabrizio”. Naturalmente, la famiglia De Andrè ha gentilmente ed entusiasticamente aderito all’iniziativa. Si spera che Dori Ghezzi (nella foto con Fabrizio) possa essere ospite in Tribuna d’Onore al palco della Presidenza con alcuni storici amici della famiglia: attualmente è influenzata, ma dovrebbe riuscire a garantire la sua presenza. «L’atmosfera dello stadio Ferraris e “del mio Genoa” – direbbe Fabrizio - cosi come l’applauso e la partecipazione di oltre 25.000 persone, faranno il resto e …venire i brividi». E il Genoa ci tiene a condividere questo momento con la famiglia De Andrè.

Testo del discorso di “Tributo a Fabrizio” della società che sarà letto sabato pomeriggio allo Stadio
Domenica 11 gennaio 2009, ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè. Il Genoa Cricket and Football club, in tutte le sue componenti, insieme all’intera comunità genoana nel mondo, vuole ricordarlo. Fabrizio è stato un grande genovese, un vero genoano e soprattutto una persona unica. Cantautore, artista, poeta. Ha regalato a intere generazioni emozioni, sentimenti, generosità e slancio, ostinazione e indipendenza, profondità di pensiero e libertà di espressione. Ha amato profondamente la sua città. Noi vogliamo ricordarlo con un momento di festa. Consapevoli che un obiettivo ci ha accomunato e accomunerà nel tempo: far conoscere e diffondere la storia e le caratteristiche di Genova, nel mondo. Grazie Fabrizio.
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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