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giovedì 15 gennaio 2009

Lecce-Genoa: recuperati Potenza e Motta

LECCE: TORNA STENDARDO, A CENTROCAMPO SI RIVEDE ZANCHETTA
Archiviato il primo successo esterno stagionale, sul campo della Fiorentina, il Lecce è proiettato alla sfida casalinga contro il Genoa. Anche nella consueta amichevole di meta' settimana, avversario di turno la formazione allievi, Beretta ha riproposto il 4-3-3 e tutto lascia prevedere che anche domenica prossima il mister giallorosso schiererà il vittorioso modulo sperimentato al "Franchi". Nell'undici titolare contro i grifoni prevedibili i rientri al centro della difesa di Stendardo, che ha scontato il turno di squalifica, e a centrocampo di capitan Zanchetta, recuperato dopo la sosta forzata dovuta all'influenza. Davanti piena fiducia al trio Giacomazzi-Castillo- Tiribocchi. Cacia e Papadopoulos hanno svolto lavoro differenziato, ma sono recuperabili per domenica.

GENOA: MILITO ANCORA FERMO, RECUPERATI POTENZA E MOTTA
Buone notizie per l'allenatore del Genoa Giampiero Gasperini che per la partita di domenica a Lecce potrà contare sul pieno recupero di Thiago Motta (nella foto). Il centrocampista brasiliano ha preso parte a tutto l'allenamento tenuto al centro sportivo di Pegli, davanti al presidente Enrico Preziosi. In campo si e' rivisto anche Potenza, perfettamente ristabilito dopo l'infortunio che ne ha condizionato l'ultimo periodo. Allenamento a parte per il portiere Rubinho, che sarà comunque a disposizione per la trasferta di Lecce. L'unica defezione, pesantissima, riguarda Diego Milito. Il centravanti argentino sta recuperando dall'infiammazione alla parete addominale che lo affligge da settimane, ma domenica a Lecce non sarà della partita. Possibile un suo recupero per la prossima settimana. Domani è prevista una doppia seduta di allenamento, con la consueta conferenza stampa pre partita di mister Gasperini.
Fonte: Ansa


Lettera aperta di Banda Bagaj al responsabile Centro Coordinamento Inter Club

Riceviamo e pubblichiamo questa missiva del presidente Massimiliano Rizza a Fausto Sala

Ciao Fausto, resto basito di fronte ai fatti di questi giorni. Ci aspettavamo delle ripercussioni per le nostre proteste, ma sinceramente che qualcuno potesse essere cosi meschino, ci ha lasciato perplessi. Già la multa era ridicola ed infantile, ma arrivare ad avviare un procedimento di diffida (giudicato illegittimo da uno stuolo di avvocati, non solo da noi) è una dimostrazione di pochezza di contenuti e di valori disarmante.
Quello che però ci lascia altrettanto perplessi è il comportamento della struttura della quale tu sei responsabile: il Centro Coordinamento Inter Club.
Ovvio che non attribuiamo al CCIC nessuna responsabilità sull’accaduto, ma in questi mesi dove eravate?Ma ti sembra normale che di fronte ad una sanzione amministrativa elevata al Vice Presidente di un Club, per violazione del regolamento dello stadio, ne tu, ne nessuno del CCIC ci abbia contattato per sentire anche la nostra versione? Ma ti sembra normale che il Vice Presidente di un Club, non possa recarsi nel settore dove hanno posto tutti i soci, per dare una mano ad attaccare lo striscione? La prossima volta che ho bisogno di entrare negli uffici del CCIC al Primo Blu devo fare il biglietto settore ospiti o mi devo aspettare una sanzione amministrativa??? Ma come puoi rimanere indifferente di fronte al fatto che abbiano approfittato della nostra adesione ad una iniziativa del CCIC (abbiamo portato allo stadio 70 ragazzini quel giorno) per incastrare Virgilio? Da mesi gli Inter Club di mezzo mondo ci scrivono per manifestarci solidarietà e appoggio, ma anche per chiedere a noi come reperire i biglietti delle trasferte, se abbiamo organizzato qualcosa per Manchester, quali restrizioni ha imposto l’Osservatorio per quella tale partita, neanche fossimo noi il CCIC; e tutti poi ci pongono la stessa domanda: “ Ma il CCIC che dice? E Fausto Sala che dice?”A noi ci tocca rispondere che Fausto Sala lo conosciamo, ogni tanto ci capita anche di intravederlo, dovrebbe essere ancora il responsabile del CCIC…Abbiamo seriamente pensato, per il prossimo anno, di far versare a voi le 50 quote obbligatorie per l’iscrizione al CCIC ed a noi le restanti visti, i servizi che ormai abitualmente offriamo… In tre anni nessuna telefonata per sapere come andava l’attività del Club o se avevamo bisogno di aiuto per le iniziative allo stadio. Anzi a dire il vero una telefonata qualche mese fa è arrivata. L’hai fatta proprio a Virgilio per chiedergli un favore personale…Io pretendo di sapere cosa pensa in merito a questa vicenda il responsabile del CCIC e pretendo anche che il CCIC si schieri apertamente e pubblicamente in difesa di un vostro iscritto, nonché Vice Presidente di uno dei Club più numerosi di Milano, che sta ricevendo accuse assurde da un personaggio che ha la scrivania a pochi passi dalla tua.
Cordialmente.
Massimiliano Rizza
INTER CLUB
BANDA BAGAJ

N. B. "Il pallone in confusione" è disponibile a ospitare eventuali repliche

Plusvalenze: deferiti ex dirigenti Parma Stefano Tanzi e Luca Baraldi

Il procuratore Palazzi ha archiviato la posizione del Parma per prescrizione

Il Procuratore Federale Stefano Palazzi ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale Stefano Tanzi (nella foto) e Luca Baraldi. La notizia è stata pubblicata poco fa sul sito della Figc. Il rampollo dell'ex patron della Parmalat Calisto all’epoca dei fatti era presidente del Consiglio di Amministrazione del Parma ed è stato deferito «per aver sottoscritto alcuni contratti attinenti a diritti alle prestazioni sportive di alcuni calciatori, con abnorme e strumentale valutazione dei diritti stessi».
Invece Baraldi, all’epoca dei fatti amministratore delegato del Parma, è stato deferito «per la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza per aver contabilizzato nel bilancio chiuso al 30 giugno 2003 plusvalenze fittizie derivanti dalla stipula di contratti attinenti a diritti alle prestazioni di calciatori con corrispettivi di gran lunga superiori a quelli realmente attribuibili ai diritti medesimi». Palazzi ha invece archiviato la posizione del Parma per intervenuta prescrizione.
Marco Liguori

Liguori: "Cairo non ha problemi economici"

di Marina Beccuti
Tratto da Torinogranata.it
15 gennaio 2009

Il noto giornalista economico Marco Liguori, che si occupa di calcio andando sviscerare le tante questioni finanziarie che riguardano lo sport più amato dagli italiani, ha parlato di alcune questioni scottanti che riguardano anche Cairo e Mister X

Chiediamo conferma anche a lei riguardo alla notizia, peraltro priva di fondamento, dei presunti ritardi negli emolumenti da pagare ai giocatori del Torino.
Spesso diventa quasi un fatto veniale non pagare alla data stabilita gli stipendi ai giocatori, ma anche se vengono pagati a sessanta giorni è tutto regolare, come ha fatto Cairo, da lui stesso confermato. Non mi risulta in effetti che abbia dei problemi economici, se così fosse vuol dire che metà delle squadre della seria A sarebbero in forte crisi economica. Torino ha una buona situazione economica, per cui il problema non mi risulta. Le squadre ad avere più problemi di questo genere sono in serie B.

Invece di Mister X cosa ne pensa?
Intanto se Cairo ha detto che non vende, vuol dire che è così, dunque è inutile girare attorno alla questione. Lui è il proprietario del Torino e se lo tiene. La situazione di Mister X mi ricorda tanto il duo Tacopina/Soros, che prima volevano il Bologna e poi la Roma, ma non se ne fece nulla. Nel caso della Roma, essendo quotata in borsa, c’era l’obbligo di rendere noto agli azionisti se c’era una trattativa in corso e la cifra.

Si ha quasi l’impressione che queste voci, un po’ destabilizzanti, siano create ad arte per mettere in difficoltà il Toro sul calciomercato…
E’ chiaro che può creare turbative, al di là dell’attuale classifica. Un giocatore che potrebbe venire al Toro ci pensa due volte se sente dire che gli stipendi vengono pagati in forte ritardo e la società può essere venduta. Ha fatto bene Cairo a dire che non vende e non ci dovrebbero essere altre speculazioni a proposito.

In generale che calciomercato prevede?
Povero , con pochi veri trasferimenti e tanti scambi, anche perché con la crisi che c’è non si può più parlare di cifre iperboliche. Ci tengo anche a fare una considerazione con un raffronto tra l’Italia e l’Inghilterra. Arsenal e Tottenham si sono indebitati con le banche, ma hanno degli immobili come garanzia. L’Arsenal ha costruito un nuovo stadio, ma sta già creando un grosso store e addirittura un quartiere, così come il Tottenham. Le squadre italiane invece non hanno ancora tutto questo per dare garanzie certe alle banche.

La Roma, prossima avversaria del Torino, è davvero indebitata come si dice?
La società di calcio non ha debiti importanti, è la Italpetroli ad averli, ma anche in questo caso solo la famiglia Sensi potrà decidere se tenere o meno la Roma. Entro Natale dovevano pagare un rateo all’Unicredit di circa 130 milioni di euro, ma ad ora non è stata data nessuna comunicazione a proposito.

Tornando al Toro, come vede il suo campionato?
Sulla carta non è una squadra da retrocessione, purtroppo però si è creato un processo psicologico negativo tra i giocatori. Ad esempio contro il Milan aveva fatto bene, contro il Napoli ha vinto perché l’avversario con la testa era già in vacanza. A Genova è nuovamente crollata. Probabilmente i giocatori non sono ancora riusciti ad assimilare quello che chiede Novellino, se non ci riesce lui, che usa il pugno di ferro, sarà dura. Con la Roma a tutti i costi deve cercare di portare via almeno un punto.

L'intervista completa andrà in onda su Radio Beckwith alle 19,30 di oggi

Roma-Sampdoria: denunciati 2 tifosi giallorossi

Inoltre il Tribunale di Roma ha condannato N.D. di anni 27 di Reggio Calabria, a 2 mesi di arresto e a 100 euro d'ammenda,  perché trovato in possesso di un fumone durante Roma-Reggina

In occasione dell'incontro di calcio Roma-Sampdoria, disputatosi allo Stadio Olimpico nella serata di ieri, gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato ''Prati'', diretto da Filippo Santarelli, hanno fermato ai tornelli situati presso la Tribuna Tevere, F.T. romano di anni 34, poiché dopo aver già superato il controllo degli Steward, ha cercato di eludere le operazioni di filtraggio della Polizia di Stato. Immediatamente perquisito, è stato trovato in possesso di alcune dosi di sostanze stupefacenti, extasy e marijuana, custodite in un pacchetto di sigarette, e nel giubbotto, nascondeva un artificio pirotecnico del tipo magnum, la cui introduzione all'interno dello Stadio è assolutamente vietata. Il fermato, che ha precedenti penali per reati contro il patrimonio, è stato denunciato in stato di libertà per possesso di artifizio pirotecnico e segnalato alla Prefettura di Roma per le sanzioni amministrative; nei suoi confronti è stato altresì formulata la proposta per il divieto di accesso nei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (Daspo). Inoltre, al termine dell'incontro di calcio, gli Agenti della Polizia di Stato della Digos e del Commissariato Prati, hanno denunciato in stato di libertà un giovane romano di 21 anni, per lancio di materiale pericoloso, in quanto durante la partita ha lanciato un grosso petardo all'interno del campo. Il ragazzo, dopo aver lanciato il razzo dagli spalti della Curva Sud ha cercato di far perdere le proprie tracce, spostandosi in un altro settore della Curva ed indossando successivamente al fatto un berretto di lana. Ma sia il momento del lancio che i vari spostamenti del giovane, sono stati seguiti dalle telecamere ad alta definizione che operano all'interno dello Stadio e che sono costantemente monitorate dal personale della Digos presso la Sala Radio dello Stadio. La Questura di Roma ha inoltre reso noto che ''in merito all'incontro di calcio Roma-Reggina, il Tribunale di Roma ha condannato N.D. di anni 27 di Reggio Calabria, a 2 mesi di arresto e a 100 euro d'ammenda, perche' trovato in possesso di un fumone''.
Fonte: Asca

Calciomercato: gli affari conclusi e tutte le trattative

"Botto Pazzini", Kakà e Adriano oggetto del desiderio. No all'Arsenal del laziale Diakitè. Affari conclusi: l'Udinese ha ceduto in prestito al Recreativo de Huelva il difensore Nef, mentre il Palermo ha ripreso dalla Triestina Cossentino cedendo in comproprietà Ciaramitaro alla Salernitana e Dellafiore al Torino

Il primo "botto" del mercato di gennaio si chiama Giampaolo Pazzini (nella foto) e lo piazza la Sampdoria. Sono stati alla fine i blucerchiati a vincere la corsa per il 24enne attaccante della Fiorentina, che andrà a far coppia con Cassano per nove milioni di euro più il prestito di Bonazzoli ai viola. Battuta dunque la concorrenza di Bologna (che ora potrebbe virare su Vantaggiato) e Palermo, le altre due società fortemente interessate a Pazzini, mentre la Fiorentina, che a fine stagione avrà la possibilità di riscattare Bonazzoli per 2,8 milioni, sta pensando anche di cedere Osvaldo. "Ma se dovessimo cederlo comunque non arriverà un altro attaccante", ha avvertito Corvino, che ha aperto anche alla partenza di Da Costa, difensore portoghese fortemente voluto dalla Juventus. I bianconeri ci hanno già provato proponendo in cambio l'altra metà di Almiron ma il centrocampista potrebbe adesso finire in prestito alla Lazio con Cribari a fare il viaggio inverso ma con la stessa formula. Oggi, però, è stato anche il Kakà-Day. Il Milan ha confermato l'incontro con i dirigenti del Manchester City spiegando però che i rappresentanti del club inglese sono stati ricevuti "a titolo di cortesia" e che "non ci sono trattative". Kakà, insomma, non si muove da Milano e lo stesso Pallone d'Oro 2007 ha ribadito la sua intenzione di rimanere a lungo con i rossoneri ("voglio invecchiare qui") smentendo anche le dichiarazioni del suo portavoce Diogo Kotschko, secondo il quale, a fronte di un'importante proposta dal punto di vista tecnico da parte dei Citizens, l'affare non sarebbe impossibile. Sull'asse Milano-Manchester, comunque, potrebbe consumarsi un'altra operazione: se i Citizens non dovessero prendere Cudicini potrebbero spostare le loro attenzioni su Dida. I rossoneri, intanto, stringono per Daniel Agger: incontro in via Turati tra Braida e il procuratore del difensore del Liverpool per un affare che potrebbe chiudersi intorno agli 8 milioni di euro.
Nella Milano nerazzurra, invece, continua a essere oggetto di voci di mercato Adriano. Il manager del Tottenham, Harry Redknapp, avrebbe seguito in tribuna la sfida di Coppa Italia tra Inter e Genoa, incontrando successivamente l'attaccante brasiliano per convincerlo a trasferirsi a Londra. L'Imperatore è cercato anche dal Marsiglia, dove il patron Dreyfus ha ammesso di averlo chiesto a Moratti, ma secondo Gilmar Rinaldi, procuratore di Adriano, il futuro del suo assistito è ancora all'Inter. Sul piede di partenza invece c'è Dacourt, chiesto da Tottenham (che ha anche tentato ma inutilmente l'assalto ad Abbiati), Newcastle e Bologna mentre suonano sirene spagnole per Balotelli: l'Espanyol, più lontano da Obodo (nelle prossime 24-48 ore se ne saprà di più), vorrebbe in prestito il giovane attaccante nerazzurro, disposto a migrare per i prossimi sei mesi nella Liga, ma la società, come già ribadito da Moratti due giorni fa, non vuole privarsene. Sul fronte arrivi, invece, Josè Mourinho potrebbe fare un "dispetto" ad Arsene Wenger e approfittare della fasi di stallo nella trattativa tra i "Gunners" e lo Zenit San Pietroburgo per Andrei Arshavin ma a Londra c'è anche un Didier Drogba sempre più con le valigie pronte: dopo l'esclusione dai convocati per la FA Cup l'ipotesi d'addio dell'ivoriano al Chelsea prende sempre più corpo. In casa Lazio no all'Arsenal di Diakitè: il giocatore, tramite il suo agente, ha ribadito di voler rimanere in biancoceleste. Andando agli affari chiusi, l'Udinese ha ceduto in prestito al Recreativo de Huelva il difensore della nazionale svizzera Alain Nef mentre il Palermo si è ripreso dalla Triestina il centrale Alberto Cossentino cedendo in comproprietà Maurizio Ciaramitaro alla Salernitana ed Hernan Paolo Dellafiore al Torino. In serie B scatenato il Bari che, in attesa di chiudere per Calaiò (su di lui anche però due club di A), ha ufficializzato gli arrivi di Mark Edusei dal Catania e di Almamy Doumbya dall'Andria. La Reggina, che sogna Papa Waigo, cede il giovane Cosenza all'Avellino mentre il Frosinone mette sotto contratto Maietta, svincolatosi dal Crotone, per due anni.
Estero. Lukas Podolski è sempre più vicino al Colonia, con l'affare che potrebbe chiudersi già la prossima settimana, il Paris Saint Germain è sulle tracce di Giovani dos Santos, ex Barcellona ora al Tottenham, mentre resta al Manchester City l'ex Fiorentina e Juve Bojinov: opposto un secco no alla richiesta del West Ham di inserire l'attaccante bulgaro nell'operazione che avrebbe potuto portare uno tra Bellamy e Parker alla corte di Hughes.
Fonte: Agi

mercoledì 14 gennaio 2009

Il Bettega che vale mille euro

Il figlio di “Bobby gol”, Alessandro, è stato ceduto dalla Juventus al Siena per questa somma minima. Ma non ha mai indossato la maglia della società toscana: è stato girato in prestito al Monza e al Ravenna

Mille euro. A tanto ammonta la somma pagata dal Siena alla Juventus per acquistare a titolo definitivo Alessandro Bettega, centrocampista classe 1987 di belle speranze e rampollo dell’indimenticato attaccante Roberto. La notizia è contenuta nella relazione sulla gestione del bilancio chiuso al 30 giugno 2008 della società toscana. Qualche tifoso resterà perplesso: ma com’è possibile? Il figlio del grande “Bobby gol”, vicepresidente con poteri esecutivi assieme a Luciano Moggi e ad Antonio Giraudo nell’era d’oro della società bianconera, è stato ceduto a un prezzo minimo dalla squadra a cui il padre ha dato tanto. Forse la gratitudine nel mondo del calcio non esiste, almeno in questo caso: ad Alessandro essere “figlio d’arte” è servito a poco. Eppure il sito http://www.calciatori.com/ lo descrive come un giocatore duttile: un centrocampista adattabile sia a destra che a sinistra, alto 184 centimetri.
Ricostruiamo la carriera di Bettega jr. Stando ancora a Calciatori.com, prima di finire al Siena ha militato nel 2006/07 nella primavera della Juve, quando la prima squadra era in serie B. Secondo http://www.tuttomercatoweb.com/ la cessione dalla società di Casa Agnelli al Siena è avvenuta il 24 luglio 2007, a poche settimane dall’addio del padre alla società di corso Galileo Ferraris. Ma nella stagione 2007/08 non indosserà neppure la maglia della società toscana, che lo girerà in prestito al Monza in serie C1: qui disputerà 15 gare, segnando tre gol. In un’intervista a Tuttomercatoweb, Alessandro affermava: «Non escludo un ritorno al Siena». E invece il 17 luglio scorso la società toscana lo ha spedito a Ravenna, in Prima divisione (l’ex C1), con la formula del prestito con diritto di riscatto a favore del club romagnolo e di controriscatto per quello toscano. Chissà mai se riuscirà a giocare nel massimo campionato.
Marco Liguori
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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