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giovedì 22 gennaio 2009

Napoli, il "mal di trasferta" blocca il volo verso la Champions

Le statistiche del girone di andata promuovono a pieni voti gli uomini di Reja, che però devono recuperare l’"insufficienza" costituita dalla penuria di reti segnate in trasferta. Il rendimento casalingo ricorda quello analogo della stagione dell’ultimo scudetto

Il Napoli è promosso a pieni voti dopo la conclusione del girone di andata, ma deve "studiare" di più per far risultato in trasferta. E’ questa l’unica "insufficienza" della squadra di Eddy Reja, che occupa meritatamente il quinto posto con 33 punti al giro di boa del campionato 2008/09 che vuol dire Coppa Uefa. Se gli azzurri fossero stati meno "svogliati" fuori dalle mura amiche del San Paolo, avrebbero già un piede in Champions com’era sino a due domeniche fa: invece, la posizione è stata soffiata dal Genoa che è avanti di due lunghezze. Infatti, il rendimento casalingo è molto vicino a quello del torneo 1989/90, quello dell’ultimo scudetto (che era però a 18 squadre), in cui il Napoli vinse 7 partite e pareggiò solo con la Sampdoria. Quest’anno l’andamento è simile: 8 successi e una sola divisione della posta con il Cagliari. Solo il Milan ha fatto meglio con 9 vittorie e un solo pareggio. Non a caso l’11 del Golfo è il terzo miglior attacco casalingo con 19 reti: appena un gol in meno rispetto a Milan e Genoa. La situazione è completamente ribaltata in trasferta. Il Napoli segna col contagocce: soltanto 8 marcature, appena 3 in meno di due dei peggiori attacchi della massima serie, ossia quelli di Sampdoria e Chievo. E’ forse questo il male oscuro che frena la squadra azzurra e che ha partorito soltanto 2 successi e 2 pareggi su 10 partite esterne. La classifica dei tiri complessivi e quella dei tiri nello specchio può essere considerato un altro sintomo del "mal d’attacco" dei partenopei: nella prima graduatoria sono al 15° posto con 227 tentativi , contro i 342 della Fiorentina capoclassifica, e al 13° posto con 79 in quella dei tiri in porta, contro i 115 della capolista Roma. Ci si può comunque consolare con un dato statistico che evidenzia che quest’anno vincere fuori dal proprio stadio è molto difficile: appena 42 successi, pari al 22%. Non a caso la capolista Inter ha vinto 6 volte fuori da San Siro, ottenendo anche 2 pareggi e 2 sconfitte.
L’elemento che conforta è la solidità della difesa. E’ la quinta migliore in assoluto con 18 reti incassate: 5 in casa (secondo posto con il Milan) e 13 fuori (quinto posto). Il Napoli è in testa alla classifica dei contrasti totali (476) e di quelli vinti (379): in quest’ultima vi sono due azzurri tra i primi dieci, Blasi (55) e Gargano (52). Ciò è la testimonianza dell’ottima tenuta del bunker costruito da Reja tra il reparto arretrato e il centrocampo.
Capitolo a parte per espulsioni e ammonizioni, decisamente elevati: ben 5 volte è stato estratto il cartellino rosso contro gli azzurri, purtroppo in testa a questa classifica con Torino, Roma e Chievo. Gli arbitri hanno tirato fuori 49 volte quello giallo: il Napoli è quinto a pari merito con Torino e Genoa.
Sono stati 7 i goleador. Migliori realizzatori Hamsik e Denis con 7 reti. Lo slovacco ne ha segnate 3 con il piede destro, 1 di testa, 2 su rigore e una deviando un tiro in porta. "Marekiaro" ha giocato per 1277 minuti, segnando un gol ogni 182 minuti. Ecco la "radiografia" dell’attaccante argentino: 4 gol di destro, 1 di sinistro, 1 di testa e 1 su tap-in vincente. Sono 1220 i suoi minuti giocati, sempre presente in tutte le gare come Gargano, con una media di un gol ogni 174 minuti.
Lavezzi vanta uno score di 5 marcature: 2 di destro, 2 di sinistro e una su punizione. Il geniale giocatore argentino ha offerto ben 10 assist vincenti per i compagni: seguno Hamsik e Maggio con 4. L’ala destra della Nazionale ha anche realizzato 3 reti (due di sinistro e una su deviazione) giocando per 1356 minuti: la media è di un gol ogni 452 minuti. Due i tap-in con cui Zalajeta ha mandato il pallone alle spalle del portiere avversario: per lui 705 minuti giocati e una media di 1 rete ogni 353 minuti. Chiudono la classifica Pazienza e Mannini con 1 gol: rispettivamente 712 e 942 minuti trascorsi in gara.
Marco Liguori
(Riproduzione consentita soltanto dietro citazione della fonte)
Nella foto, tratta da http://www.sscnapoli.it/, festeggiamenti dopo un gol di Zalajeta

Tim cup: sintesi tv di Inter-Roma 2-1 (da You tube)

Milano, stadio "Giuseppe Meazza", mercoledì 20 gennaio 2009
Quarti di finale Tim cup (Coppa Italia)

INTER-ROMA 2-1 (primo tempo 1-0)
INTER (4-3-1-2): Toldo, Maicon, Burdisso, Samuel, Santon, Zanetti, Cambiasso, Muntari (41' st Mancini sv), Stankovic, Ibrahimovic, Adriano (32' st Chivu). (12 Julio Cesar, 24 Rivas, 7 Figo, 77 Quaresma, 45 Balotelli). All.: Mourinho.
ROMA (4-2-3-1): Artur, Cicinho, Mexes, Juan, Riise (25' st Menez), De Rossi, Brighi, Taddei (34' st Aquilani), Perrotta, Vucinic (15' st Pizarro), Baptista. (27 Julio Sergio, 15 Loria, 77 Cassetti, 26 Greco). All.: Spalletti.
Arbitro: Orsato.
Reti: nel pt 10' Adriano; nel st 16 Taddei, 17' Ibraimovic. Angoli: 7-6 per la Roma Recupero: 2' e 4' Ammoniti: Juan, Samuel, Mexes e Perrotta per gioco falloso, e Vucinic per comportamento non regolamentare Spettatori: 26.520

Sintesi di Inter-Roma 2-1 (immagini Rai tratte da You tube)

mercoledì 21 gennaio 2009

Genoa club Facebook: 4mila adesioni in 15 giorni



















Tutto parte da un'iniziativa spontanea. D'improvviso sulla celeberrima net-community compare il gruppo Genoa Club Facebook. E dopo 15 giorni accade l'incredibile: 4mila tifosi sposano la causa. Foto, sfottò, proposte di ogni genere. E siamo solo agli inizi. Stesso discorso per Genoa Live: una volta nato l'omonimo gruppo propedeutico al portale originale http://www.genoalive.tv/, i tifosi sono stati direttamente coinvolti nell'implementazione dello spazio. Infatti alla vigilia della canonica intervista al beniamino di turno, i supporter sono chiamati a proporre delle domande su Facebook che Lavinia Raineri girerà poi al diretto interessato. Il primo tartassato? Thiago Motta, per altro appassionato di internet. A ritagliarsi il suo spazio su Facebook il neonato e coccolato Genoa Club Cile (anche su http://www.genoaclubchile.es.tl/). Per ora sono 38 gli iscritti. Ma la caccia è aperta ai rossoblù d'America.

Genoa: anatomia di uno straordinario girone di andata

La formazione di Gasperini ha conquistato il quarto posto grazie alla difesa, terza migliore del campionato, e alle 20 reti segnate in casa (prima assieme al Milan). Esaltante Milito: ha segnato un gol ogni 106 minuti giocati

Genoa sugli scudi dopo uno straordinario girone di andata. “Il pallone in confusione” ha analizzato una serie di dati statistici che spiegano il raggiungimento del quarto posto, che vale la qualificazione in Champions League. Ma non solo: con i suoi 35 punti, il Grifone ha una distanza siderale dai “cugini” della Sampdoria grazie al distacco di 15 lunghezze. L’ottimo risultato conseguito finora si spiega innanzitutto con la più che soddisfacente prestazione della difesa: è la terza migliore del campionato con soli 17 gol subiti, alla pari con la Fiorentina, superata solo da Juventus (14 reti) e Inter (15). Tra le mura amiche del “Luigi Ferraris” la squadra di Gian Piero Gasperini (nella foto tratta dal sito del Genoa Club Amsterdam) ha concesso solo 6 volte agli avversari il privilegio di segnare: meglio hanno fatto soltanto Siena (4 gol), Milan e Napoli (5 a testa). Fuori casa il reparto arretrato è il terzo tra i migliori con 11 gol subiti, alla pari con quello della Fiorentina, preceduto da quelli di Juventus (8) e Inter (9). Il Grifone possiede anche il quinto migliore attacco della massima serie, con uno “score” di tutto rispetto di 29 marcature, la maggior parte delle quali (20) realizzate a Marassi: assieme al Milan è la compagine che ha segnato il maggior numero di reti in casa. Genoa, Inter e Napoli sono le uniche ad essere ancora imbattute in casa.
Quando si parla di gol, si pensa immediatamente a Diego Milito. Il “principe” ne ha realizzati 12 in 15 gare, pari a 1273 minuti di gioco: il rapporto è di un gol ogni 106 minuti. Grazie a questa media eccellente l’attaccante argentino siede al secondo posto della classifica marcatori assieme a Ibrahimovic e Gilardino, preceduto peraltro solo da un genoano in prestito al Bologna, Marco Di Vaio. La “radiografia” delle sue realizzazioni, effettuata attraverso le statistiche del sito Transefermarkt.de, fa comprendere la sua potenza e la sua classe: 3 reti con il piede destro, 2 con il sinistro, 3 di testa, 4 rigori realizzati. In più, il “principe” ha effettuato anche 5 assist. Segue Giuseppe Sculli con 7 marcature in 17 gare per complessivi 1188 minuti: una ogni 170 minuti. In dettaglio: 4 di destro, 2 di sinistro e una su punizione. Seguono con 2 reti la “colonna” della difesa, Giuseppe Biava, affiancato dal difensore fluidificante (come si diceva un tempo) Sokratis Papastathopoulos, dal perno di centrocampo Thiago Motta e “dall’uomo di tacco” (per lo strepitoso gol a Lecce di domenica scorsa) Bosko Jankovic. Chiudono la classifica marcatori, con una rete a testa, Raffaele Palladino e Ruben Olivera.
Menzione speciale per l’uomo assist, Ivan Iuric: ne ha effettuati 8 in 17 paritite e 1443 minuti giocati. Altra menzione speciale per Rubinho sempre presente a difendere i pali della porta rossoblù, con una media di 0,89 gol subiti a gara. Il portiere brasiliano è l’unico giocatore di “Gasperson” ad aver disputato tutte le 19 partite del girone di andata.
E a proposito dei gironi di andata conclusisi in modo più che soddisfacente per il Grifone, la Fondazione Genoa ha pubblicato un confronto tra il campionato attuale con quello del 1948/49, anch’esso a 20 squadre. I rossoblù terminarono 60 anni fa la prima parte del campionato a 26 punti, al secondo posto con sole due lunghezze di distacco dal Grande Torino. La leggendaria squadra granata fu battuta al “Ferraris” con un rotondo 3-0, curiosamente il giorno dopo Natale (oggi non si gioca più): sotto si riporta il tabellino di quella vittoria memorabile a cui partecipò il mitico fuoriclasse argentino Juan Carlos Verdeal, uno degli eroi genoani più celebrati di tutti i tempi che formava una perfetta coppia d'attacco con Riccardo Della Torre. Fu l’ultimo incontro del Grifone con il mitico Toro, prima della tragedia di Superga del 4 maggio 1949. «Con la regola dei 2 punti a vittoria il Genoa di quel campionato – sottolinea la Fondazione – aveva fatto un punto in più di quello di sessant’anni dopo, pur avendo la stessa media inglese (- 3) per il fatto di aver giocato una partita in più in casa e una in meno in trasferta, mentre con la regola dei 3 punti a vittoria i rossoblù del 2009 avrebbero un punto in meno in classifica, ma uno in più in media inglese rispetto ai loro predecessori».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

Genova - Stadio “Luigi Ferraris”, domenica 26 dicembre 1948 ore 14.30
7 giornata serie A 1948/49
GENOA 1893 - TORINO 3-0 (primo tempo 0-0)
Genoa 1893: Piani, Pellicari, Becattini, Tortarolo, Cattani, Bergamo, Trevisani, Grisanti, Mazza, Verdeal, Della Torre.
Torino: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Biglino, Operto II, Grezar, Giuliano, Menti II, Gabetto, Mazzola, Grava.
Arbitro: Gemini di Roma.
Reti: Mazza 48', Aut.Operto II 59', Pellicari 80' rig.
Note: Calci d'angolo 7-3 per il Genoa 1893.
Fonte: http://www.archiviotoro.it/

Mercato: Osvaldo a Bologna, Toro sulle tracce di Mozart

Il ds Foschi esclude un possibile scambio con la Roma tra Natali e Loria. Palermo: acquista Savini dal Napoli mentre Capuano passa al Catania con la formula del prestito con diritto di riscatto

Finisce un tormentone e ne comincia un altro, o forse sarebbe meglio dire ricomincia. Ieri Kakà ha detto no al City scegliendo il Milan e rinunciando ad un ingaggio stratosferico, ma oggi la stampa spagnola, da Marca ad As, tornano all'attacco. "Kakà sta aspettando la chiamata del Madrid", è il titolo in prima pagina del quotidiano "Marca" mentre "As" non si ferma alle indiscrezioni e, sul proprio sito, riporta anche le confessioni che David Beckham avrebbe fatto ad un suo amico ("Vuole il Real e credo che a giugno giocherà a Madrid"). Intanto in casa City il presidente esecutivo Gary Cook punta il dito contro il Milan per il mancato arrivo del brasiliano: "Il giocatore era chiaramente in vendita, eravamo arrivati a un accordo segreto settimane fa ma secondo me alla fine è stato il Milan a bloccare tutto, le pressioni dell'opinione pubblica e della politica hanno fatto cambiare tra i rossoneri le condizioni per chiudere l'affare". Dall'Inghilterra bussano anche alla porta della Juventus. Il Portsmouth, che intanto si è assicurato in prestito dal Liverpool Jermain Pennant, vecchio obiettivo del Milan, avrebbe contattato Christian Poulsen, individuato come sostituto ideale di Liassana Diarra, trasferitosi al Real Madrid. La società piemontese avrebbe dato il suo assenso per un trasferimento in prestito fino al termine della stagione, con possibilità di riscatto fissata intorno ai 5 milioni di sterline se l'atleta danese dovesse fare bene nei "Pompey" ma poi sia il giocatore che il suo procuratore hanno smentito tutto. Potrebbe essere movimentato il mercato in uscita dell'Inter. Tottenham e Portsmouth avrebbero sondato il terreno per Marco Materazzi, con gli Spurs pronti a farsi avanti anche per Nicolas Burdisso e Adriano, mentre potrebbe essere in Germania il futuro di Olivier Dacourt: una squadra della Bundesliga, ha rivelato l'agente del calciatore, è pronta a scommettere su di lui. Dovesse andare in porto l'operazione sfumerebbe un obiettivo importante per il Bologna, da tempo sulle tracce di Dacourt, ma i felsinei hanno di che consolarsi. Perso Pazzini, il club rossoblu ha ripiegato su un altro attaccante della Fiorentina, Pablo Daniel Osvaldo, che arriva alla corte di Mihajlovic a titolo definitivo.
Un altro affare potrebbe consumarsi sull'asse Firenze-Bologna con gli emiliani sulle tracce anche di Sergio Almiron ma per il centrocampista argentino, di proprietà della Juventus, c'è anche l'ipotesi Torino. Il neo ds Foschi si è già messo al lavoro e oltre ad Almiron starebbe seguendo anche una vecchia conoscenza del calcio italiano, l'ex Reggina ora allo Spartak Mosca Mozart. Escluso, per bocca dello stesso Foschi, un possibile scambio con la Roma tra Natali e Loria. Sogna il Palermo, in corsa con l'Espanyol per assicurarsi in prestito Josè Ernesto Sosa, 23enne centrocampista offensivo argentino che il Bayern Monaco vuole mandare a giocare altrove per accumulare minuti nelle gambe. In partenza invece, restando ai rosanero, il difensore Ciro Capuano, vicinissimo al Catania. Giornata ricca in serie B col doppio affare sull'asse Rimini-Parma. I gialloblu si sono assicurati in comproprietà il capocannoniere del torneo cadetto Daniele Vantaggiato e il centrocampista Francesco Lunardini, mentre hanno fatto il viaggio opposto Davide Matteini (comproprietà) e Daniele Paponi (prestito). Ancora un rinforzo in attacco per il Bari, che si è assicurato dal Parma la metà del cartellino di Vitali Kutuzov, 29enne attaccante bielorusso. Sembra invece giunta al capolinea l'avventura di Savio Nsereko al Brescia: il giovane attaccante di passaporto tedesco, come ha confermato lo stesso Corioni, è nel mirino del West Ham, alla ricerca di un sostituto di Bellamy, ceduto al Manchester City. Gli stessi Citizens, perso Kakà, potrebbero ora puntare su Arshavin, soffiandolo all'Arsenal, o addirittura su Franck Ribery ma per il francese è arrivato l'immediato stop del presidente del Bayern, Rummenigge: "non avvieremo alcuna trattativa per un'eventuale partenza di Ribery, a prescindere da quella che sia la somma messa sul tavolo".
Fonte: Agi
Ciro Capuano, difensore esterno sinistro del Palermo, è passato al Catania con la formula del prestito con diritto di riscatto dell'intero cartellino. Lo rende noto la società etnea. Capuano si allenerà a Massannunziata con i nuovi compagni già domani mattina.
Fonte: Ansa
Mirko Savini è stato ceduto al Palermo. L'annuncio arriva dalla società partenopea. Con il passaggio dell'esterno ai rosanero si mette fine alla permanenza di Savini al Napoli, da tempo ormai fuori rosa.
Fonte: Ansa

martedì 20 gennaio 2009

Esclusivo/Ecco i valori di mercato dei calciatori

































“Il pallone in confusione” ha ripreso le basi d’asta calcolate da Transfermarkt.de da cui partono le trattative del calciomercato. Ecco le principali da Kakà a Milito, Hamsik, Lavezzi, passando per Jankovic, Trezeguet, Buffon, Cassano, Di Natale, Floccari, Pandev, Totti e De Rossi

A metà gennaio, il calciomercato è entrato nella sua fase calda e le ipotesi di offerte per milioni di euro si succedono a raffica. E i tifosi sognano, sperando che un “campionissimo” indossi la maglia della propria squadra del cuore. In tanti però si chiedono se esista un valore corrente di mercato, ossia una “base d’asta” da cui partire per le proposte e i successivi rilanci. “Il pallone in confusione” ha tratto dal sito tedesco Transfermarkt.de le cifre relative alle valutazione dei principali calciatori, calcolate ad oggi, posti al centro dei riflettori delle cronache. Nei prossimi giorni “Il pallone in confusione” tratterà i prezzi delle rose di ciascuna squadra di serie A.
Ecco il primo nome eccellente, Kakà, a lungo corteggiato (ma invano) dal Manchester City. Il calciatore brasiliano ha un valore di mercato pari a 55 milioni: Transfermarkt.de indica che la tendenza delle sue quotazioni, complice anche la trattativa con la squadra inglese, è data al rialzo.
E passiamo a un altro oggetto del desiderio, questa volta però ambito dal “presidentissimo” dell’Inter Massimo Moratti. Il numero uno nerazzurro dovrà tenere ben presente che l’attaccante Milito, sotto contratto in rossoblù fino al 2012 e dichiarato «incedibile» dal presidente Preziosi, inizialmente vale 15 milioni. Più “economico” il prezzo base di Jankovic pari a 4 milioni: il suo valore è dato in rialzo dopo lo splendido gol di domenica scorsa a Lecce. Passiamo sull’altra sponda genovese, ossia quella della Sampdoria, dove troviamo un altro “desiderato” dai nerazzurri ossia Cassano, che presenta un valore oscillante attorno ai 12,5 milioni. Chi invece è in vena di follie e vuole recarsi da Moratti per acquistare Ibrahimovic dovrà essere pronto a sostenere una base di 45 milioni. Meno “caro” Adriano con 18 milioni. Appena 2 milioni è il prezzo da cui partire per il centrocampista nerazzurro Dacourt, che piace al Bologna: sotto le torri si segnalano i 5,5 milioni di Mudingay, il valore più elevato della formazione rossoblù. L’Atalanta ha invece due pezzi pregiati, richiesti da diverse società: l’incisivo attaccante Floccari (8 milioni) e il centrocampista “regista” Cigarini (7 milioni).
Da Bergamo ci trasferiamo a Napoli, dove troviamo le due “perle” del presidente Aurelio De Laurentiis: Hamsik e Lavezzi. Entrambi sono al centro dei rumors di mercato riportanti l’interesse di Inter, Juventus, Real Madrid e di altri club. Al centrocampista slovacco, cui il quotidiano “Tuttosport” riporta oggi di voci di rottura con la società azzurra, viene attribuita un prezzo iniziale di 14 milioni. Invece l’attaccante argentino è valutato intorno ai 10,5 milioni.
Da Napoli torniamo al Nord e precisamente a Torino, al quartier generale della Juventus. Nei mesi scorsi numerosi club esteri hanno mostrato interesse per Buffon: per il portierone della Nazionale si parte da una base d’asta di 32 milioni. Invece, chi desidera Trezeguet dovrà pensare a preparare 25 milioni. Il quotidiano inglese “The Sun” riporta di un ipotetico interesse del Portsmouth per il centrocampista Poulsen: si dovrà tenere conto dei 12 milioni iniziali. Saltiamo la sponda del Po e rechiamoci in casa del Torino. Chi vorrà trattare il suo giocatore più rappresentativo, il centrocampista Rosina, dovrà mettere sul piatto 12,5 milioni per discuterne con il presidente Cairo.
Prendiamo l’aereo e atterriamo in Friuli per occuparci dei due gioielli dell’attacco dell’Udinese, Di Natale e Quagliarella: il primo presenta un valore di 15 milioni, mentre l’altro 14 milioni.
E rechiamoci nella Capitale. Qualche club intende parlare con il presidente della Lazio Claudio Lotito per acquistare Pandev? Dovrà raggranellare almeno 18 milioni solo per intavolare le trattative per l’attaccante macedone: altri 10 milioni invece per Rocchi. Spostandoci sulla sponda giallorossa del Tevere i prezzi salgono: 35 milioni per De Rossi, 25 milioni per Totti e 20 milioni per Mexes.
Scendendo in Sicilia, risaltano i 10,5 milioni iniziali per Amelia, portiere riserva della Nazionale che attualmente riveste la maglia del Palermo. E concludiamo atterrando in Sardegna. Chi vorrà la punta principale del Cagliari, Acquafresca, dovrà firmare un assegno iniziale di almeno 6,5 milioni.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita soltanto dietro citazione della fonte)

Nella foto Ap, Diego Milito e, sullo sfondo, Marek Hamsik

Calciopoli: rinvio al 24 marzo per difetto di notifica

Prima udienza a Napoli per il processo sullo scandalo Calciopoli, che vede alla sbarra 24 imputati tra cui Luciano Moggi, che oggi non era presente in aula. Altri 11 imputati hanno scelto il rito abbreviato e per loro il procedimento è già in corso e riprenderà il 9 febbraio prossimo. La nona sezione penale ha però subito dovuto fare i conti con difetti di notifica, per cui l'udienza è stata rinviata al prossimo 24 marzo. L'impianto accusatorio, basato sull'enorme mole di intercettazioni, individuava campionati di serie A e B truccati da accordi tra la presunta "cupola" capeggiata da Moggi, designatori arbitrali e arbitri a favore della Juventus o squadre a favore della Juventus.
Fonte: Agi
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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