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lunedì 22 febbraio 2010
S.S.Lazio spa: le verità nascoste (1a puntata)
Con grande evidenza su "IL GIORNALE" del 13 febbraio, , alle pagine 1 e 19, e su "IL TEMPO" del 20 febbraio,alle pagine 32 e 33, sono stati pubblicati :
a) un articolo a firma di Tony Damascelli che reca un’ampia intervista all’attuale azionista di riferimento e Presidente del Consiglio di Gestione della SS Lazio spa, dr.Claudio Lotito;
b) il resoconto di un forum con una ampia intervista allo stesso dr. Lotito.
L’ articolo e l’intervista sub a) sono titolati : "Lotito: vi racconto cosa succede alla Lazio" e " Vi racconto la mia verità sulla Lazio",mentre le dichiarazioni a Il Tempo recano il titolo " Voglio moralizzare il sistema" (in prima pagina), "Mi contestano ma tutti mi imitano" ( alle pagine 32 e 33).
Il secondo titolo dell’intervista a "Il Giornale" sembra il più appropriato ai contenuti dell’intervista stessa e, più in generale, a tutte le dichiarazioni rese, in quanto, dalla lettura di queste ultime, si ricava che , in effetti, si tratta proprio e solo della "sua"verità: cioè quella del dr.Lotito.
I fatti, e non le opinioni, dimostrano, però,che ci sono (sarebbero) ben altre "verità" sulla Lazio che lo stesso dr.Lotito non racconta, così come la gran parte dei più importanti mass media, sia a livello nazionale sia a livello locale, omette di raccontare.
Riteniamo, dunque, opportuno raccontare alcuni fatti, non raccontati, seguendo il modello espositivo dei romanzi d’appendice: vale a dire, per singoli capitoli e per puntate successive.
Ciò sia per favorire la lettura o l’ascolto di ogni specifico capitolo e puntata, sia per accrescere la suspence nel lettore o nell’ascoltatore.
Il sistema di governo societario
La SS Lazio spa è l’unica fra le Società calcistiche quotate in borsa ( le altre sono, come noto, Juventus e Roma ) ad aver adottato ed a mantenere il sistema di governo societario così detto "dualistico" che svuota di diritti e poteri l’assemblea dei soci e che rende,in pratica, gli azionisti di minoranza,che nella Lazio rappresentano, pur sempre, oggi circa il 33 % del capitale sociale,degli "invisibili".
Vale a dire dei soggetti privi di qualsiasi, effettivo, non solo potere di partecipazione alla vita societaria, ma persino di qualsiasi conoscenza di tale vita.
Se, peraltro, l’adozione del suddetto sistema"dualistico" poteva giustificarsi allorché l’azionariato della Lazio risultava frammentato, il mantenimento di tale sistema non trova più alcuna oggettiva e valida giustificazione, dal momento in cui il dr.Lotito, quale azionista, direttamente ed indirettamente, di riferimento ( dichiara di detenere oltre il 67 % del capitale sociale) e che gestisce la Società ( è da sempre il Presidente del Consiglio di Gestione), è l’azionista,non solo, per l’appunto, di riferimento, ma anche di comando della Lazio, non soggetto,dunque, ad alcuna "mediazione" o "compromesso" e che può fare, e fa, esattamente tutto ciò che vuole.
Pertanto, l’unico, plausibile motivo per cui si continua a mantenere il sistema di governo societario così detto "dualistico" non può che essere quello di totale ed assoluto straniamento degli azionisti di minoranza dalla vita societaria, realizzandosi così un modello di gestione che, nel gergo tecnico, suole definirsi di " dittatura della maggioranza"o, se si preferisce, di " dominio tirannico" della Società. Il che, evidentemente, corrisponde a "quel senso spiccato di proprietà" di cui parla il dr. Lotito ed al fatto che, sempre secondo il dr.Lotito, una società per azioni quotata in borsa e che produce e vende spettacolo sportivo non farebbe parte di un "sistema produttivo", rimanendo del tutto ignoto ed imperscrutabile a quale mai altro "sistema" dovrebbe appartenere.
di Massimo Rossetti e Alfredo Parisi
(in neretto e in corsivo le dichiarazioni del dr.Lotito rilasciate a "Il Giornale" del 13 febbraio 2010 e a "Il Tempo del 20 febbraio)
(1a puntata, continua……)
lunedì 15 febbraio 2010
NASCE “BUSINESS & SPORT MEDIA NETWORK”
Sei portali italiani di economia e marketing dello sport si alleano per sfidare la crisi.
Roma, 15 febbraio 2010 - Nasce “Business & Sport Media Network” (BSMN), consorzio che riunisce sei dei più importanti portali/testate giornalistiche dedicati ai temi dell’economia e sports-marketing. Ne fanno parte Sporteconomy (agenzia stampa nazionale), Stadi e Business, Il Pallone in Confusione, World Marketing Sport, Sponsornet e Sailbiz. Il nuovo consorzio che avrà sede su Roma, ma con strutture operative a Monza e Napoli, può contare sulla forza di 131 mila accessi unici su base mensile, 200 mila page-views mensili e su una “library” che raccoglie nei rispettivi archivi più di 38.500 news e approfondimenti. “Business & Sport Media Network”, nei disegni dei suoi ideatori, diventerà la holding di comunicazione per condividere nuovi progetti editoriali (in ambito cartaceo, digitale e televisivo) e intercettare l’interesse delle aziende sponsor tricolori che investono nello sport, dal calcio agli sport minori. “BSMN” si rivolgerà, sotto il profilo editoriale, a una platea di utenti di alto profilo socio-reddituale e, in ambito commerciale, a più di 3.500 aziende italiane, che, a vario titolo, investono e intendono comunicare queste strategie di comunicazione durante la stagione sportiva (partner privilegiati saranno anche le agenzie di comunicazione, pubbliche relazioni e le marketing agency). Sinergie commerciali saranno attivabili sfruttando i punti di forza di ciascuno dei sei portali: dall’e-zine di Sponsornet, alla web-tv integrata nei siti di World Marketing Sport e Sailbiz, alla newsletter per utenti registrati di Sporteconomy.Parallelamente alla nascita del consorzio è stato attivato il sito http://www.business-sportmedia.com
Contatti: info@business-sportmedia.com
Mobile: 393.9279061/393.3330928
I NUMERI DI “BUSINESS & SPORT MEDIA NETWORK”
ACCESSI UNICI MENSILI: 131 mila
PAGE VIEWS SU BASE MENSILE: 200 mila
LIBRARY: 38.500 news presenti in archivio
giovedì 11 febbraio 2010
Federsupporter: lettera aperta al Presidente dell'Ussi
Egregio Presidente, nella mia qualità di cofondatore e Presidente di Federsupporter, Associazione che rappresenta e tutela i diritti e gli interessi diffusi dei sostenitori di società ed associazioni sportive, sia quali piccoli azionisti sia quali consumatori dello spettacolo agonistico,Le faccio presente e Le propongo quanto segue. L’Associazione da me presieduta, oltre a rappresentare e tutelare i diritti e gli interessi di cui sopra,intende svolgere un ruolo propositivo e propulsivo per modificare ed adeguare ai tempi il sistema e le prassi che regolano il mondo sportivo,in specie professionistico e calcistico. In tale ottica ed a tale scopo, raccogliendo anche alcune istanze che erano state avanzate in occasione del Convegno “ I bilanci delle società di calcio quotate” tenutosi il 20 novembre 2009, organizzato e realizzato da me e da alcuni altri amici che hanno, poi, il 25 gennaio u.s.,costituito Federsupporter, quest’ultima vuole offrire ai giornalisti sportivi l’opportunità di apprendere fondamentali rudimenti in materia economica, finanziaria, giuridica, stante il fatto che, con sempre maggiore frequenza, i suddetti giornalisti si trovano a dover affrontare problematiche che comportano la necessità di conoscere tali rudimenti.
Federsupporter, nel rendersi disponibile ad offrire questo genere di formazione mirata, fruibile anche on line,potendosi avvalere delle proprie competenze e capacità professionali ed organizzative, ritiene che questa iniziativa possa essere preferibilmente realizzata d’intesa ed insieme con l’Organizzazione da Lei presieduta, rappresentativa della categoria dei giornalisti sportivi. Al riguardo, mi permetto di citare quanto il grande giornalista ed editore, Joseph Pulitzer ebbe a dire, ai primi del ‘900, all’inaugurazione della scuola di giornalismo della Columbia University di New York :” Così, analogamente, nei corsi universitari potremmo trovare elementi marginali capaci di soddisfare le esigenze del giornalista. Perchè dunque non dirottarli,spostarli,estrarli,concentrarli, specializzarli e destinarli al giornalista come specialista?”.
Le chiedo,pertanto, qualora Lei sia interessato ad esaminare e valutare tale proposta,di voler concordare, anche per le vie brevi la data di un incontro onde, insieme con altri fondatori di Federsupporter, tra i quali, l’Associazione si vanta e si onora di avere, quale Vice Presidente,un personaggio come Felice Pulici, poterLe illustrare dettagliatamente ed approfonditamente il progetto formativo in parola
Mi riservo,inoltre, in occasione dell’incontro che Lei vorrà eventualmente concederci, di illustrarLe anche il progetto di un incontro-dibattito organizzato congiuntamente dall’USSI e da Federsupporter, sui rapporti tra il mondo dello sport e gli organi di informazione, sia sotto il profilo della garanzia e tutela del giornalista ad essere informato e ad informare l’opinione pubblica, sia sotto il profilo della garanzia e tutela di una informazione precisa, puntuale, completa,veritiera ed imparziale nei confronti dei sostenitori di società ed associazioni sportive, sia nella qualità di piccoli azionisti sia in quella di consumatori dello spettacolo agonistico prodotto ed offerto dalle suddette società ed associazioni .
Grato per l’attenzione ed in attesa di un Suo cortese e gradito riscontro, nel frattempo,voglia gradire i miei più cordiali saluti .
Il Presidente
Dr. Alfredo Parisi
Federsupporter
Via Tommaso Salvini ,25 00198 Roma
Tel. 06 45474435
Fax 06 45477047
lunedì 8 febbraio 2010
Consiglio di Stato: il patto occulto Lotito-Mezzaroma costa oltre 10 milioni ai piccoli azionisti della Lazio
Il patto parasociale occulto sulla Lazio c’è stato, eccome, e ha creato danni ai piccoli azionisti quantificabili a oltre 10 milioni di euro. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato nella sua sentenza del dicembre scorso, mettendo la parola fine alla controversia amministrativa sulla vicenda avviata nel gennaio 2008 da una deliberazione della Consob. «Resta in piedi l’aspetto penalistico – spiega a “il pallone in confusione” l’avvocato Massimo Rossetti legale di Fedesupporter – dinanzi al tribunale di Milano che ha condannato in primo grado il presidente della Lazio Claudio Lotito e l’architetto Roberto Mezzaroma per i reati di aggiotaggio manipolativo ed informativo del mercato finanziario relativamente ai medesimi fatti oggetti del procedimento amministrativo». I giudici della seconda sezione penale hanno inflitto al numero uno biancoceleste due anni di reclusione e 65mila euro di multa, mentre Mezzaroma a un anno e otto mesi e a 55mila euro di multa con interdizione per entrambi dai pubblici uffici e dagli uffici direttivi di persone giuridiche con l’ulteriore incapacità di contrattare con la Pubblica amministrazione per un anno. Entrambi appelleranno la sentenza.
Tornando alla decisione del Consiglio di Stato, esso ha stabilito che, quantomeno il 30 giugno 2005, tra Lotito, anche tramite Lazio Events srl (la sua società che detiene il controllo della Lazio) e Mezzaroma è stato stipulato un patto parasociale occulto per l’acquisto concertato del 14,61% del capitale della Lazio. Tutto ciò, secondo si legge nella sentenza, è stato «diretto proprio ad aggirare l’obbligo di promuovere l’Opa (NDR: Offerta pubblica di acquisto) che sarebbe scattata a seguito dell’acquisto diretto da parte di Lotito e che prevedeva appunto l’acquisto delle azioni da parte di Mezzaroma nell’ambito di una complessa operazione in cui la somma per l’acquisto veniva dal Lotito anche se formalmente imputata al collegato contratto preliminare di compravendita di quote di altre società». L’avvocato Rossetti precisa che sono «quote delle società immobiliari Ce.Im e RO.Im che Mezzaroma aveva intenzione da tempo di vendere, trattandosi di partecipazioni di minoranza soggette, peraltro, a diritto di prelazione a favore di terzi». Sempre secondo i supremi giudici amministrativi, «il patto ha infatti precluso che la partecipazione di Capitalia (NDR: pari al 14,61%) circolasse sul mercato ed ha fatto sì che la stessa venisse acquistata da un soggetto non ostile al dr. Lotito». Da ciò si deduce «che erano nel vero e nel giusto gli esponenti dell’Associazione “Irriducibili” – spiega Rossetti – che nell’autunno 2005 obiettavano pubblicamente nell’autunno 2005 di non potersi procedere all’acquisizione del controllo della Lazio mediante Opa ostile, proprio per l’esistenza del patto parasociale. In seguito sono stati ristretti in carcere e agli arresti domiciliari per oltre due anni e attualmente processati per il reato di tentata estorsione nei confronti di Lotito». Riguardo alla difesa dei due protagonisti della vicenda, i giudici evidenzino che «le risultanze acquisite appaiono in aperto contrasto con le dichiarazioni rilasciate dal dott. Lotito e dall’Arch. Mezzaroma, secondo cui questi (sebbene legati da rapporti di parentela) non sarebbero entrati reciprocamente in contatto in relazione all’operazione di acquisto della suddetta partecipazione, avrebbero ignorato le reciproche intenzioni in merito alla stessa e avrebbero appreso dai giornali l’avvenuta conclusione dell’intera operazione».
Il Consiglio di Stato ha sottolineato nella sentenza la conseguenza dell’operazione patto occulto sulla Lazio non comunicato alla Consob. L’accordo segreto ha consentito a Lotito di «programmare in un tempo diverso e soprattutto – scrivono i supremi giudici amministrativi – a un prezzo diverso (0,40 per azione nel dicembre 2006 a fronte di 0,7429 euro per azione se l’offerta fosse stata correttamente promossa nel giugno del 2005)». Secondo l’avvocato Rossetti ciò «significa che il danno cagionato in termini di lucro cessante, ossia perdita di occasione di guadagno, per i possessori di azioni della Lazio nel giugno 2005 si può quantificare complessivamente ad oltre 10 milioni di euro, senza contare gli interessi legali e il risarcimento per l’eventuale maggior danno da svalutazione monetaria». Secondo il legale «gli azionisti potrebbero chiedere ed ottenere il risarcimento in sede civilistica, magari opportunamente consorziandosi tra loro tramite l’adesione a Federsupporter che li può rappresentare e tutelare».
Marco Liguori
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE
venerdì 5 febbraio 2010
Federsupporter: da domani disponibili i moduli per aderire all'Associazione
La Federsupporter comunica che da domani, 6 febbraio 2010, sarà disponibile sul sito www.federsupporter.it la modulistica da scaricare per aderire all’Associazione nonché tutti gli aggiornamenti utili per quanti intendano partecipare alle attività dell’Associazione.
Inoltre giovedì 11 febbraio 2010 si svolgerà una "maratona" radiofonica per far conoscere i contenuti, gli scopi e le modalità operative dell’Associazione Federsupporter, il primo "sindacato" italiano a tutela dei sostenitori sportivi e dei piccoli azionisti delle società per azioni sportive (quotate e non), nella loro veste di "consumatori" dello spettacolo sportivo.
Sull’emittente romana "RADIO ERRE 2 " i responsabili dell’associazione si alterneranno dalle ore 11,00 alle ore 13,30 nel programma "Lazio Patria Nostra" condotto da Paolo Arcivieri e Luigi Colantuoni e dalle ore 16,00 alle ore 18,00 nel programma "Noi Biancocelesti" condotto da Franco e Giorgio Capodaglio.
Interverranno nel dibattito con gli ascoltatori: Il Presidente Prof. Alfredo Parisi,l’Avv. Felice Pulici (Vice-Presidente), l’Avv. Massimo Rossetti (Consigliere), il Dott. Luigi Taralli (Consigliere) e l’Avv. Paolo Montemurro (addetto alle relazioni con la stampa).
giovedì 28 gennaio 2010
E’ NATA OGGI FEDERSUPPORTER IL “SINDACATO” DEI TIFOSI
L’associazione è un vero e proprio sindacato dei sostenitori.«Ci rivolgiamo agli abbonati, ai tifosi e agli azionisti delle società» ha detto il presidente Parisi. «Vogliamo dare risalto – ha proseguito
Parisi – ai diritti dei “prosumer” ossia dei tifosi che sono produttori e consumatori dello spettacolo sportivo. Per quanto riguarda il governo delle società di calcio quotate in borsa, puntiamo anche alla riforma del sistema dualistico, che è stato adottato dalla Lazio, poiché finora non ha sufficientemente garantito i diritti dei piccoli azionisti».
Felice Pulici ha voluto sottolineare che «il modello spagnolo fornisce una maggiore rappresentanza agli azionisti-tifosi a cui i presidenti sottopongono il proprio programma gestionale per un quadriennio». Un modello a cui tende Federsupporter. Pulici ha anche ricordato «l’importanza del settore giovanile per le società sportive e quelle di calcio in particolare. Va riformato il sistema: i club cercano giovani in Sudamerica invece di curare al meglio i propri vivai».
Paolo Montemurro ha auspicato «una forte collaborazione con l’Ordine dei giornalisti per organizzare corsi di informazione sulle delicate tematiche giuridiche e finanziarie connesse con il mondo sportivo».
Infine Massimo Rossetti ha spiegato che «Federsupporter vuole essere il punto di riferimento per fornire assistenza legale agli azionisti-tifosi che intendano adire le vie giudiziarie per il riconoscimento dei propri diritti». Ad esempio, «conoscere i quorum importi dalla legge per proporre l’azione di responsabilità per le squadre di calcio quotate in Borsa, Lazio, Roma e Juventus».
FEDERSUPPORTER
Indirizzo:
via T. Salvini 25
Roma cap 00197
Telefono:
06 45474435
Fax:
06 45477047
http://www.federsupporter.it/
venerdì 22 gennaio 2010
Giovedì 28 nasce a Roma Federsupporter
SARA’ COSTITUITA IL 25 GENNAIO P.V. FEDERSUPPORTER, LA PRIMA ASSOCIAZIONE DI RAPPRESENTANZA E TUTELA DEI DIRITTI E DEGLI INTERESSI DEI PICCOLI AZIONISTI DI
SOCIETA’ SPORTIVE, QUOTATE E NON QUOTATE, NONCHE’, PIU’ IN GENERALE, DEI SOSTENITORI DI TALI SOCIETA’ E DI ASSOCIAZIONI SPORTIVE, QUALI CONSUMATORI
FINALI DELLO SPETTACOLO AGONISTICO.
SCOPI, MODALITA’ ASSOCIATIVE, ORGANIZZAZIONE E INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE SARANNO DETTAGLIATAMENTE ILLUSTRATI IN UNA CONFERENZA STAMPA, A CUI
SONO INVITATI TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE (STAMPA, RADIO E TV) A CIO’ INTERESSATI, CHE SI TERRA’ IL 28 GENNAIO P.V., ALLE ORE 10.00 IN ROMA, VIA
RAVENNA 14, PRESSO LA SALA VERDE DI FEDERMANAGER (FEDERAZIONE NAZIONALE DIRIGENTI DI AZIENDE INDUSTRIALI).
SARA' PRESENTE IL COMITATO DEI SEI PROMOTORI: Felice Pulici (portiere della Lazio dello scudetto '74), Massimo Rossetti, Alfredo Parisi, Luigi Taralli, Paolo Montemurro
e Roberto Betti.
il pallone in confusione
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Le foto presenti su "il pallone in confusione" sono state in gran parte prese da siti Internet: dovrebbero essere di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, possono segnalarlo a uno dei due indirizzi email sopra indicati