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domenica 31 agosto 2008

Fiorentina-Juventus: due fermati per vendita abusiva di ferri di cavallo

Non era un capello, ma un ferro di cavallo. In questo caso non c'entra la famosa canzone di Edoardo Vianello, ma uno spiacevole fatto di cronaca avvenuto prima del posticipo serale Fiorentina-Juventus. Due uomini sono stati fermati e accompagnati nelle Questura di Firenze dalla polizia che li ha sorpresi nei pressi dello stadio Franchi a vendere abusivamente su una bancarella una cinquantina di ferri di cavallo. I due sono stati identificati e successivamente denunciati per detenzione di armi improprie: è scattato per entrambi anche un Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive) di due anni.
Ha funzionato bene il piano per la sicurezza nel capoluogo toscano, dove sono stati impegnati 300 uomini delle forze dell'ordine. Nell'intervallo della gara un centinaio di sostenitori bianconeri è sceso dagli spalti e, aprendo una porta anti-panico, ha cercato di far entrare otto compagni di tifo senza biglietto. Le forze dell'ordine li hanno sorpresi e impedito l'ingresso agli otto supporters privi di biglietto. Gli uomini della Digos, uniti a un gruppo di steward, durante l'intervallo sono saliti sugli spalti per rimuovere uno striscione non autorizzato con la scritta Viking.
E' stato denunciato un fiorentino dalla polizia municipale prima della partita: si era presentato con un permesso invalidi scaduto per accedere alla zona riservata con l'auto. Un altro tifoso viola è stato denunciato dalla polizia per essersi rifiutato per ben tre volte di fornire le proprie generalità. Al fischio finale i tifosi bianconeri sono stati accompagnati ai pullman e ai parcheggi. Nelle aree di prefiltraggio sono stati sequestrati numerosi accendini, bottigliette di plastica, lattine e altri oggetti, la cui introduzione nello stadio è vietata. Il questore Francesco Tagliente, ha ringraziato gli uomini delle forze dell'ordine sottolineando come «il loro impegno ha evitato qualsiasi problema».
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

Torino-Lecce: denunciati nove tifosi pugliesi

Nove tifosi leccesi sono stati denunciati al termine della partita tra il Torino e il Lecce, svoltasi nel capoluogo piemontese. I supporter giallorossi viaggiavano su un pulmino che trasportava petardi, chiavi inglesi, bottiglie di vetro vuote e un gancio traino. La polizia ha perquisito il mezzo e ha ritrovato il materiale assieme ad alcune dosi di hashish e cocaina, che sono state immediatamente sequestrate. Prima della partita, dal pulmino perquisito i tifosi denunciati hanno lanciato un petardo verso un gruppo di tifosi del Torino, che hanno risposto con una sassaiola. L'intervento delle forze dell'ordine ha evitato lo scontro fisico tra i due gruppi.
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

Incidenti Roma-Napoli: cronaca di una pomeriggio e una serata di ordinaria follia

Il ministro dell'Interno Maroni chiede al Questore di Napoli un rapporto dettagliato sui disordini acaduti alla stazione Centrale di Napoli. Il Sap: «La stagione del dialogo è finita. Punire i tifosi colpevoli e le società di calcio»

Dopo la giornata demenziale di incidenti a raffica, iniziata con i disordini alla partenza dei tifosi alla stazione Centrale di Napoli, il Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha chiesto «un rapporto dettagliato» al questore di Napoli, Antonio Puglisi. Si può immaginare che Maroni chiederà informazioni anche su quanto accaduto a Roma. Le parole del portavoce del ministro, Isabella Votino, lo lasciano presagire, poiché ha affermato che «martedì si riuniranno l'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e il nuovo Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive alla presenza del Ministro dell'Interno».
A ciò si è aggiunta poco fa la richiesta del Sindacato autonomo di polizia di sospendere le trasferte e punire le società. Il portavoce nazionale del Sap, Massimo Montebove, ha seccamente chiosato gli avvenimenti di Roma-Napoli, spiegando che «la stagione del dialogo è fallita ancor prima di cominciare e gli incidenti di questa prima giornata di campionato di calcio hanno dimostrato che con i violenti travestiti da tifosi la risposta dello Stato non puo' che essere durissima. Occorre, a nostro avviso, sospendere immediatamente tutte le trasferte, punire economicamente le società i cui supporters si sono resi protagonisti di violenze e devastazioni, ipotizzare anche penalizzazioni di tipo sportivo nelle attuali classifiche. Se il gioco si fa duro, bisogna essere duri. Soprattutto per i tifosi pacifici che sono la maggioranza». Montebove prosegue dicendo che «il Viminale e il ministro Maroni hanno fatto il possibile, ne diamo loro atto, ma per dialogare bisogna essere in due. E una parte delle tifoserie, complici anche alcuni presidenti di societa' di calcio le cui esternazioni aizzano il clima di violenza, non hanno alcuna intenzione di dialogare con lo Stato e le Forze dell'Ordine. Per questo, serve la linea dura e, nel contempo, occorre premiare anche società, come ad esempio la Fiorentina, i cui vertici da tempo fanno del fair play e del buon senso uno stile da imitare».
E a proposito dell'intercity Napoli-Torino su cui hanno viaggiato i sostenitori azzurri, si è registrata una sorpresa raccapricciante. Undici su quindici carrozze sono state danneggiate: secondo una prima sommaria stima i danni ammontano a oltre 500mila euro. Proprio a causa degli atti di vandalismo, il convoglio è stato addirittura fermato a Roma: non poteva più proseguire verso Torino. Nel corso del viaggio i tifosi hanno azionato il freno d'emergenza bloccando il viaggio del convoglio. I passeggeri che dovevano continuare il viaggio sono stati trasbordati sull'Ic Plus Roma - Ventimiglia. Ma la cronaca dei viaggi ferroviari allucinanti non finisce qui. Sull'Eurostar Napoli - Milano, partito dal capoluogo campano alle 11.48, un tifoso napoletano che occupava abusivamente il posto prenotato da un altro viaggiatore ha aggredito il capotreno intervenuto per farlo spostare. Quest'ultimo, hanno spiegato le Fs, nonostante le forti contusioni riportate, ha continuato la propria attività per non bloccare il servizio e consentire agli altri passeggeri di proseguire il viaggio. Un lampo di civiltà e di senso del dovere, dentro tanta vergogna.
Ma ritorniamo alla cronaca di un pomeriggio di ordinaria (purtroppo, ripetuta come nel campionato passato) follia. I tifosi del Napoli sono usciti dallo stadio Olimpico verso le 19, dopo circa due ore dal termine della partita. Per evitare contatti con la tifoseria giallorossa, la Polizia ha "blindato" circa 2.000 tifosi partenopei all'interno dello stadio. Per il loro rientro verso Napoli, la Questura di Roma ha chiesto a Trenitalia di aggiungere carrozze a più di un convoglio diretto nel capoluogo partenopeo. Insomma, dirigere l'esodo verso il Sud.
Piccolo passo indietro. La confusione nel pomeriggio regnava sovrana sull'Olimpico. Lo testimonia la vicenda di un tifoso e' stato trasportato da un mezzo del 118 all'ospedale Santo Spirito in codice verde a causa di una coltellata ad una coscia. Sembrava che l'aggressione fosse avvenuta al termine del primo tempo, nella zona esterna allo stadio e che il ferito fosse un sostenitore del Napoli. Invece, quanlche ora dopo si apprende che quest'ultimo si era fatto male da solo scavalcando il cancello dell'impianto romano per evitare di pagare il biglietto della partita Roma-Napoli. Per questa sua bravata alla Batman è stato medicato all'ospedale Santo Spirito e giudicato guaribile in sette giorni.
Intanto, la Digos hanno arrestato tre tifosi e denunciati altri due nel corso dei servizi di controllo. Quattro di essi per possesso di petardi e uno perchè era stato sorpreso a rapinare un altro tifoso. Gli agenti hanno fermato tre persone poco prima dell'inizio della partita, insospettiti dal loro comportamento anomalo dei tre: sequestrati nove petardi. Sono stati colpiti dal provvedimento un tifoso della Roma S.L.A., romano, di 23 anni, con precedenti specifici è stato arrestato per possesso di petardi. Gli altri due giovani (uno tifoso della Roma e uno della Lazio) F.L., di 20 anni, e C.G., di 28 anni, sono stati denunciati a piede libero per possesso di artifizi pirotecnici. Ma il bollettino della battaglia nella Capitale non finisce qui. Gli agenti del commissariato Prati hanno arrestato per possesso di artifizi ed anche per resistenza a pubblico ufficiale un tifoso del Napoli, D.D. di 20 anni, giunto allo stadio verso la fine del primo tempo. Infine prima dell'incontro e' stato arrestato un tifoso della Roma, C.G. di 23 anni, sorpreso a rapinare un altro tifoso nei pressi dello Stadio.
Viste le premesse, il gran finale in serata non poteva non mancare. Alla Stazione Termini ci sono stati numerosi tafferugli tra tifosi napoletani e forze dell'ordine, dove c'è stata anche l'esplosione di un grosso petardo che ha costretto alla fuga numerosi ignari passeggeri. Mentre i tifosi si stavano dirigendo al binario 16 della stazione hanno lanciato il petardo e si è vista la gente correre e scappare a gambe levate verso le uscite di via Giolitti e via Marsala. I tafferugli sono scoppiati, secondo quanto si e' appreso, perche' i supporter partenopei non vogliono pagare il biglietto del treno. Essi sono circondanti della forze dell'ordine in tenuta anti-sommossa e spesso, ci sono brevi e violenti contatti. In uno di questi, un tifoso è rimasto ferito ad una mano. Il primo treno è partito verso le 21.40. Ora sono giunti altri mille sostenitori partenopei alla stazione Termini. In attesa della partenza, polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa tra il binario 16 e il binario 19, le forze dell'ordine (come novelli legionari romani) sbattono i manganelli contro gli scudi in segno di avvertimento per evitare che i tifosi comincino a spingere il cordone. Tifosi, state buoni se potete!
Marco Liguori
(Riproduzione riservata, consentita solo dietro citazione della fonte)

Roma-Napoli:quattro ferrovieri contusi a Napoli Centrale

I tifosi giunti a Termini: «Spacchiamo tutto»

Un'ordinanza urgente della Prefettura di Napoli ha imposto alle Ferrovie dello Stato, per motivi di ordine pubblico, la partenza alle ore 12.29 dalla stazione di Napoli Centrale del treno Intercity Plus 520 Napoli - Torino con i tifosi del Napoli diretti a Roma. Lo ha comunicato Trenitalia. Il convoglio è stato assediato per ore dai tifosi che hanno creato disagi e tensioni: sono stati contusi quattro ferrovieri. In un comunicato, Trenitalia ha ricostruito i fatti sottolineando che il convoglio era stato bloccato a Napoli Centrale dalle intemperanze di numerosi tifosi che volevano prendere il treno per Roma senza sottoporsi ai controlli della Polizia per verificare se avessero effettivamente i biglietti. In mattinata si sono poi aggiunti altri, provocando disordini e disagi in tutta la stazione. I tafferugli hanno raggiunto il culmine quando un folto gruppo, privo del biglietto di viaggio, ha tentato di salire in treno dopo aver forzato i cordoni di controllo predisposti dalle Ferrovie dello Stato, in stretta collaborazione con le Forze dell'ordine. Ciò ha provocato la contusione dei quattro dipendenti delle Fs.
Giunti alla stazione romana di Termini, i tifosi del Napoli hanno acceso fumogeni e due grossi petardi. Scesi dal treno hanno percorso correndo un corridoio di forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Molti, con i volti coperti da fazzoletti hanno gridato slogan offensivi, tra cui, ''Roma m...'', o ''Spacchiamo tutto'', hanno acceso i fumogeni ed i petardi ed innalzato bastoni di plastica e di legno. Il loro passaggio nella stazione Termini, durato in tutto una decina di minuti, e' stato immortalato da molti turisti che dal primo piano, a distanza di sicurezza, hanno scattato moltissime foto, osservando la scena con espressioni sbigottite ed incredule.
Marco Liguori

Roma-Napoli: la Digos arresta un ragazzo armato di martello

Prima dell'incontro tra Roma e Napoli, la Digos ha arrestato nei pressi dello stadio Olimpico, un giovane di 21 anni mentre era intento a disfarsi di un grosso martello. Gli agenti lo hanno fermato nella scarpata a ridosso del Tevere, a pochi metri dal ponte Duca d'Aosta.
M. L.

Roma-Napoli: tifosi giunti a Roma alle 15 sfondano cancelli

Prosegue la domenica di ordinaria follia a Roma. I tifosi del Napoli, giunti in treno a Roma in neto ritardo, sono arrivati a bordo di una ventina di autobus allo stadio Olimpico poco prima delle 16. Molti di essi avevano il volto coperto da cappucci, sono scesi dai pullman e sono entrati di corsa dagli ingressi degli ospiti dello stadio. Sono stati sfondati i cancelli e lanciato diversi petardi.
Marco Liguori
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Roma-Napoli 1-0: azzurri in forma, ma giallorossi più concreti

Primo tempo di Roma-Napoli da dividere in due parti. I primi 27 minuti sono stati di marca prettamente azzurra: si è notato che la squadra di Reja, dopo gli impegni di Coppa Uefa e le amichevoli all'estero, è molto più in forma e pronta agli incontri ufficiali rispetto a quella allenata da Spalletti.
Roma attendista e Napoli in tre occasioni vicino al gol. Al 16' cross di Vitale, Doni si supera anticipando Denis ed evita l'autorete di Mexes. Al 21' tiro molto forte e preciso di Hamsik da fuori area, ma il portiere giallorosso blocca con sicurezza. Al 23' su calcio d'angolo dalla destra della difesa romanista Maggio colpisce di testa: la palla va di poco sopra la traversa. LA Roma reagisce solo al 14', quando Cannavaro anticipa all'ultimo Baptista pronto a sfruttare di testa un cross dalla destra.
Ma al 28' cambia tutto. La Roma attacca sulla destra, intervento di Santacroce in anticipo su Vucinic: il difensore azzurro subisce un fallo, ma l'arbitro fa proseguire. Riise scodella al centro dell'area una palla per Aquilani che batte Iezzo con una mezza girata a volo: il romanista è stato lasciato completamente solo. Nel finale di tempo, la Roma ha altre due occasioni: al 43' Vucinic si mangia un gol tutto solo davanti a Iezzo, tira debole sul secondo palo e il portiere azzurro blocca. Nel recupero, calcio d'angolo e tiro di Aquilani al volo: Iezzo respinge in tuffo.
Il Napoli è molto debole sulla fascia sinistra, dove Cassetti e Cicinho fanno il bello e il cattivo tempo: Vitale non riesce a frenarli. La difesa azzurra è lenta come l'anno scorso: in compenso il centrocampo ha costruito diverse azioni da rete.
Marco Liguori
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il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
Sede: corso Meridionale 11, 80143 Napoli
Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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