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giovedì 8 gennaio 2009

Fondazione Genoa: tifosi contribuite al museo

La Fondazione Genoa, in un comunicato sul proprio sito http://www.fondazionegenoa.com/, ha lanciato un appello a tutti i tifosi per la realizzazione del museo permanente della società rossoblù.
All'iniziativa si può aderire in due modi. Si può apportare alla Fondazione il materiale storico (come cimeli, filmati, foto, spille, maglie) del Genoa: per informazioni in merito si può scrivere una email a museogenoa@fondazionegenoa.com oppure telefonare allo 010/5536711.
Se invece si desidera contribuire al "Museo di tutti i genoani" si può scrivere a info@fondazionegenoa.com oppure cliccare sul logo "Voglio contribure per il Museo" posto sul sito della Fondazione.
Marco Liguori

Old Trafford, uno stadio impegnato alle banche


L'analisi del bilancio consolidato 2007 del Red Football Shareholder Limited, la holding della famiglia Glazer che possiede il Manchester United, rivela l'affidamento in garanzia del mitico impianto agli istituti di credito. E' l'effetto dell'utilizzo della leva finanziaria per l'acquisizione del club campione del mondo
Il Gruppo Red Football Shareholder Limited, nel cui perimetro di consolidamento rientra il club di calcio del Manchester United, è costituito da una catena di controllo complessa ed ha una struttura debitoria altrettanto complessa in cui è inserita la squadra di calcio.
L'antefatto: un'operazione di leveraged buy out, ossia l'utilizzo della leva finanziaria (in parol povere: indebitamento). Il 12 agosto 2005, fu pubblicata la notizia del completamento dell'acquisizione di Manchester Unted plc da parte di Red Football Ltd (vedasi: Office of Fair Trading No ME/1783/05). Manchester United plc, all'epoca, era la controllante di Manchester United Football Club Limited, il famoso club di calcio professionistico. Il 12 maggio 2005, Red Football aveva già acquisito da Cubic Expression Company Limited, la partecipazione di controllo del Manchester United pari al 56,9 per cento delle azioni. Red Football Ltd è stato il veicolo di acquisizione utilizzato dalla famiglia Glazer. La famiglia Glazer opera negli Stati Uniti ed è presente nel settore immobiliare attraverso First Allied Holdings; nel football americano con i Tampa Bay Buccaneers, inoltre i Glazer possiedono la holding Zapata Corporation. Come risultato di questa operazione Red Football Ltd e Manchester United PLC hanno cessato di essere distinti, dando luogo a una fusione. Una delle conseguenze fu la cancellazione dei Reds dalla Borsa di Londra.
Il raggiungimento del pieno controllo del pacchetto azionario è avvenuto con il meccanismo che prevede l'indebitamento del veicolo di acquisizione, che dopo aver raggiunto l'obiettivo, trasferisce il suo debito al Gruppo che si viene a creare. Lo scopo è quello di pagare il debito con i flussi di liquidità delle società acquisite. Nel caso del Manchester United si è dato luogo ad un Gruppo con un complesso intreccio di società costituito da holding e sub-holding. Nel Regno Unito, a capo del gruppo che controlla il Manchester United figura Red Football Shareholder Limited, ma tale società, operante e registrata nel Regno Unito, è a sua volta controllata da Red Football Limited Partnership a responsabilità limitata registrata nel Nevada (Stati Uniti). Il Nevada al pari del Delaware vanta un regime fiscale "preferenziale" attraverso incentivi fiscali.
LA CATENA DI CONTROLLO
Red Football Shareholder Limited controlla direttamente Red Football Joint Venture Limited (Holding company) e indirettamente Red Football Limited (Holding company), Red Football Junior Limited (Holding company), Manchester United Limited (Holding company), Manchester United Football Club Limited (squadra di calcio professionistica), Manchester United Interactive Limited (operante nel settore dei media), Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd (settore immobiliare), Anderley Urban Investments Limited (settore immobiliare). Il Gruppo possiede partecipazioni nella Joint Venture MUTV Limited (settore televisivo) e in una società collegata Timecreate Limited (settore alberghiero). Da notare che Manchester United Commercial Enterprises (Ireland) Ltd ha sede in Irlanda, che ha un regime fiscale più favorevole rispetto al Regno Unito.
L'ultimo bilancio consolidato di pubblico dominio è quello chiuso al 30 giugno 2007. Uno degli elementi caratterizzanti è l'enorme mole degli oneri finanziari dovuti al forte indebitamento causato dall'operazione di acquisizione del club calcistico. Nel bilancio consolidato, chiuso al 30 giugno 2007, tenere presente che sono confrontati due esercizi con durata differente: quello chiuso al 30 giugno 2007 di 12 mesi e quello chiuso al 30 giugno 2006 di 14 mesi.

STATO PATRIMONIALE
Lo Stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2007 mostra immobilizzazioni per 826.819 migliaia di sterline (circa 919 milioni di euro considerando un cambio a 0,90), con un incremento del 2,13% rispetto all'esercizio precedente, attività correnti per 87.975 migliaia di sterline (circa 98 milioni di euro) con un incremento del 141,93%.
Riguardo al passivo, quello corrente ammonta a 82.009 migliaia di sterline (circa 91 milioni di euro), mentre quello non corrente è pari a 682.551 migliaia di sterline (circa 758 milioni di euro +13,69%). Gli accantonamenti per fondi rischi è di 2.180 migliaia di sterline, altri accantonamenti per 1.411 migliaia di sterline. Le passività inerenti la joint venture risultano pari a 4.622 migliaia di sterline.
I ratei e i risconti passivi ammontano a 62.319 migliaia di sterline, di cui 61.791 per ricavi anticipati (circa 68 milioni di euro con un incremento del 14,79% rispetto al 2006). Il patrimonio netto risultante è pari a 79.702 migliaia di sterline (circa 88 milioni di euro) in dimininuzione rispetto a quello del 30/06/2006 che era pari a 137.509 migliaia di sterline.
Tra le immobilizzazioni immateriali spicca l'avviamento pari a 451 milioni di sterline. Quelle relative alla rosa calciatori ammontano a circa 123 milioni di sterline (circa 137 milioni di euro), nel 2006 erano pari a 73.865 migliaia di sterline, registrando un aumento del 66,64% . Le immobilizzazioni materiali sono pari a 251.958 migliaia di sterline. Il valore delle partecipazioni collocate tra le immobilizzazioni finanziarie ammonta a 281 migliaia di sterline. I crediti entro l'esercizio sono esposti per 23 milioni di sterline, quelli con durata superiore ammontana a circa 2 milioni di sterline. Le disponibilità liquide pari a circa 62 milioni di sterline segnano un incremento di 56 milioni.

CONTO ECONOMICO
Il conto economico mostra un fatturato (esclusa la joint venture) pari a 210.081 migliaia di sterline (circa 233,4 milioni di euro al cambio di 0,9) con un aumento del 21,31% rispetto all'esercizio precedente. I 210 milioni di sterline di ricavi (tra cui non sono ricompresi le plusvalenze da cessioni calciatori) provengono da tre fonti di entrate (dati in milioni di sterline):
1) Gare per 92,5 (nel 2006 72), con un'incidenza del 44,05%
2) Media per 61,5 (nel 2006 46) , con un'incidenza del 29,28%
3) Attività commerciale per 56 (nel 2006 55) , con un'incidenza del 26,67%.
Il totale delle spese operative ammonta a 202.962 migliaia di sterline (circa 225 milioni di euro), nel 2006 erano 203.464 migliaia di sterline (-0,25%). Tra di esse si segnala il costo del personale per 92.310 migliaia di sterline (nel 2006 96.096) pari al 43,94% del fatturato, l'ammortamento della rosa calciatori per 24.252 migliaia di sterline (nel 2006 26.847), l'ammortamento dell'avviamento per 40.143 migliaia di sterline (nel 2006 37.230) e l'ammortamento delle altre immobilizzazioni per 34.933 migliaia di sterline (nel 2006 39.178). Il personale del gruppo contava 449 unità di cui 63 calciatori. L'eccedenza di plusvalenze relative alla cessione dei contratti dei calciatori è pari a 11.760 migliaia di sterline (circa 13 milioni di euro), nel 2006 erano 12.482 migliaia di sterline. Il risultato dell'esercizio prima degli oneri finanziari e delle imposte risulta positivo per 18.606 migliaia di sterline (circa 20,6 milioni di euro).
Gli oneri finanziari netti ammontano a 81.181 migliaia di sterline (circa 90 milioni di euro), nel 2006 erano pari a 112.987 migliaia di sterline (circa 125,5 milioni di euro), con una riduzione del 28,15%. Le imposte risultano pari a 4.419 migliaia di sterline. La perdita del periodo risulta essere pari a 58.156 migliaia di sterline (circa 64,6 milioni di euro) a fronte di una perdita di 135.263 migliaia di sterline registrata nel 2006 con una riduzione del 57,01%.

IL DEBITO DEL GRUPPO
La posizione finanziaria al 30 giugno 2007 mostrava un indebitamento netto pari a circa 666 milioni di sterline (circa 740 milioni di euro al cambio di 0,9) in crescita rispetto ai 603 milioni di sterline dell'esercizio precedente (circa 670 milioni di euro). Anche la struttura del debito è molto complessa. I prestiti bancari privilegiati per l'importo 514.545.000 di sterline (circa 572 milioni di euro) erano stati contratti da Red Football Limited, per l'acquisizione del Manchester United, e comportano il sostenimento di oneri finanziari con un tasso interesse basato sul Libor maggiorato di un margine che varia tra 2.125% e il 5,00%.
Due società controllate Manchester United Limited e Manchester United Football Club Limited hanno garantito, con il loro patrimonio (che include l'Old Trafford), i debiti privilegiati contratti dalla controllante per la cifra di 425 milioni di sterline. La durata dei prestiti privilegiati prevede termini medio-lunghi tra i 7 e i 10 anni a decorrere dalla data del contratto con una vita media di 8,1 anni. In data 16 agosto 2006 è stato assunto un specie di debito mezzanino, sotto forma di Pik per 138 milioni di sterline con una durata di 11 anni a decorrere da tale data. Gli interessi maturati al tasso fisso del 14,25% l'anno, possono essere aggiunti al capitale. I Pik sono titoli obbligazionari i cui pagamenti di cedole o dividendi avvengono tramite l’attribuzione ai possessori di altri titoli obbligazionari dello stesso tipo. Si tratta di una forma di finanziamento altamente rischiosa per l’investitore, che si utilizza utilizza (come nel caso del Red Football ) per il procacciamento di fondi destinati alla scalata di una società.
Luca Marotta
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mercoledì 7 gennaio 2009

Coni: va in pensione la Camera di conciliazione

Sono stati emanati i codici dei nuovi organi di giustizia sportiva, l’Alta Corte di giustizia sportiva e il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport e Disciplina degli Arbitri, che entreranno in vigore il prossimo 22 gennaio


La Camera di Conciliazione del Coni va in pensione, dopo un lungo e onorato servizio. Ne ha dato notizia poco fa l'ente olimpico sul suo sito. Nel comunicato si legge che il Presidente dell’Alta Corte di giustizia sportiva, Riccardo Chieppa, «ha emanato il Codice dell’Alta Corte di giustizia sportiva e il Codice dei giudizi dinanzi al Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport e Disciplina degli Arbitri. La divulgazione dei predetti Codici prevede l’entrata in vigore il 22 gennaio 2009, al quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione».
Nella nota del Coni prosegue specificando che la composizione del nuovo sistema di giustizia sportiva, «dopo l’approvazione con decreto da parte dei Ministeri competenti, era stato ufficializzato lo 25 giugno 2008 dal Consiglio Nazionale, in relazione alle novità riguardanti lo Statuto. Il sistema è composto dall’Alta Corte di Giustizia Sportiva - competente su questioni riguardanti diritti indisponibili o per le quali le parti non abbiano pattuito la competenza arbitrale, e dal Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, competente, laddove previsto dagli Statuti o dai regolamenti delle Federazioni Sportive Nazionali».
Marco Liguori

Clicca qui per scaricare il codice dell'Alta Corte di giustizia sportiva

Clicca qui per scaricare il codice del Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport e Disciplina degli Arbitri

Calciomercato: Moratti frena l'Inter

"Restiamo come siamo". Il calcio mercato si è ufficialmente appena riaperto, ma Massimo Moratti sembra abbastanza convinto di non voler ritoccare la sua Inter sino a fine stagione. Il che significa evitare di lanciarsi alla ricerca di nomi altisonanti, come Cassano o Milito, e tenersi stretto il tanto chiacchierato Adriano così come Balotelli, nonostante la voglia del giovane attaccante di trovare più spazio, anche altrove. Attraverso il fratello-procuratore, Balotelli ha fatto sapere che cambiare aria per "sei mesi in prestito potrebbe essere utile". E in questi giorni ha chiesto di parlarne direttamente con il presidente. Moratti è pronto a riceverlo, ma il nullaosta per partire è l'ultima cosa che vorrebbe concedergli: ''Balotelli mi ha accennato di volermi vedere, ma credo sarà per confermare che comunque per noi è un giocatore indispensabile'', ha spiegato Moratti a Sky, dopo aver incontrato il dt Marco Branca in mattinata, lasciando tuttavia uno spiraglio all'ipotesi di un prestito. Questa eventuale soluzione potrebbe inserirsi in uno scenario piuttosto affascinante che porterebbe ad Antonio Cassano. Il barese, blucerchiato fino al 2010, era a suo tempo un obiettivo di Roberto Mancini, e non dispiacerebbe nemmeno a Jose' Mourinho affiancarlo a Ibrahimovic. Ecco perché radio-mercato rilancia uno scambio di prestiti: Balotelli (e magari Jimenez) a Genova, e Cassano a Milano. Affascinante, ma è solo un'idea. Smentita da entrambi i club. ''Sono tutte cose molto complicate. Noi e Mourinho siamo abbastanza soddisfatti della rosa che abbiamo. Ho letto anche di Milito - ha continuato Moratti - e di altri giocatori, ma credo che in questo momento siano nomi più per riempire i giornali. A noi non interessano''. E Adriano? Dopo le bizze natalizie, gli 'straordinari' di questi giorni in palestra possono leggersi come un riavvicinamento. "Lo credo bene - ha osservato Moratti - vuole fare bene, è dell'Inter e farà bene da noi. Non abbiamo intenzione in questo momento di fare cambiamenti: vogliamo rimanere esattamente come siamo". Immutata deve restare anche la marcia dell'Inter dopo questa sosta natalizia. Ad Appiano la neve costringe ancora Zanetti e compagni ad allenarsi al coperto, ma non ci saranno problemi simili sabato al Meazza dove i nerazzurri riceveranno il Cagliari per mantenere e provare ad aumentare il vantaggio sul Juventus e Milan. Un'accelerazione invece è attesa a febbraio, quando arriverà la doppia sfida di Champions League con il Manchester United. Ecco perché Mourinho dopo la gara di campionato volerà a Londra e domenica sarà all'Old Trafford, ospite di Roman Abramovich, per studiare da vicino i Red Devils nella supersfida contro il suo ex Chelsea.
Fonte: Ansa

Calciomercato: ecco i 40 affari a parametro zero della serie A

Tutti i possibili affari senza spendere un euro: da Nedved a Crespo, Figo, Bellucci, passando per Vieri, Favalli, Savini, Dalla Bona e Stellone













Ecco l'elenco dei 40 calciatori svincolati della serie A che potrebbero essere oggetto di trattative nella sessione di gennaio del calciomercato che si apre stamattina. (Fonte http://sport.alice.it/)
ATALANTA De Ascentis, Vieri
BOLOGNA Antonioli, Marchini, Cesar, Di Vaio, Castellini
CAGLIARI Fini
CATANIA Stovini
CHIEVO Moro, Italiano
FIORENTINA Pasqual, Jorgensen
GENOA Milanetto
INTER Toldo, Dacourt, Figo, Crespo, Cruz
JUVENTUS Nedved
LAZIO Belleri, Simone Inzaghi
LECCE Ardito, Konan
MILAN Favalli
NAPOLI Savini, Dalla Bona
PALERMO Giovanni Tedesco
REGGINA Cozza, Campagnolo
ROMA Panucci
SAMPDORIA Bellucci, D.Franceschini
SIENA Frick, Jarolim
TORINO Di Loreto, I.Franceschini, Corini, Stellone
UDINESE Sala

Calciomercato: derby Genoa-Samp per Janko

Il Napoli sulle tracce del centrocampista Galloppa del Siena: interesse anche per i difensori Cribari della Lazio e N'Sereko del Brescia per "pararsi" da un'eventuale squalifica di Mannini

Registrata l'ennesima puntata della "telenovela" Adriano (oggi l'agente dell'Imperatore, Gilmar Rinaldi, ha precisato che il suo assistito vuole rimanere all'Inter fino al 2010, secondo contratto), l'Inter è scossa da una notizia che arriva dalla Francia: i campioni d'Italia potrebbero perdere Vieira, tentato da una proposta del Lione. Dal Brasile parla anche Nilmar per dire che "ogni sei mesi mi coinvolgono nelle chiacchiere del mercato, poi di concreto non c'è niente: la Roma? non so nulla, mai ricevuto offerte". Intanto c'è un derby di Genova in chiave di mercato. Genoa e Samp hanno infatti messo gli occhi sull'attaccante del Red Bull Salisburgo Marc Janko (nella foto). Il club austriaco quota il suo attaccante 5 milioni di euro. Ma il presidente del Genoa Enrico Preziosi, che oggi parlando a Radio Kiss Kiss ha ribadito l'incedibilità di Milito ("il fatto che cederemo Milito sta diventando una vera e propria barzelletta. Diego è insostituibile e non si tocca, è la mia ultima parola. Non è trattabile, e rimane al Genoa"), sta meditando un altro colpo: vuole chiedere al Milan di prestargli fino a giugno il difensore Thiago Silva, che per i rossoneri sarà disponibile solo nella seconda metà del 2009, per via del "tetto" agli extracomunitari. Il prestito di Thiago Silva può far bene sia al Genoa, che rinforzerebbe il reparto arretrato, che al Milan, che vedrebbe all'opera il suo giocatore nel campionato italiano. E a proposito di Milan: secondo quanto scrive oggi il "Daily Star", l'allenatore del Liverpool Rafa Benitez ha chiesto alla società di non cedere Agger e Dossena, proprio i due giocatori che interessano al club rossonero. A questo punto è probabile che il Milan torni su Juan del Flamengo. In Spagna ha destato sorpresa la notizia che lo stesso Milan si sarebbe già accordato con Jermaine Pennant del Liverpool per la prossima stagione: fonti vicine al Real Madrid fanno sapere che il giocatore, svincolato a giugno, avrebbe già un pre-accordo con la società 9 volte campione d'Europa. Con la sentenza sul caso di doping che vede coinvolto Daniele Mannini, attesa entro sette giorni, il Napoli per "pararsi" da un'eventuale squalifica del suo giocatore sta cercando di acquistare dal Brescia il 19enne ugandese con passaporto tedesco Savio N'Sereko, operazione che rientrerebbe nell'orbita dell'affare di un anno e mezzo fa che portò proprio Mannini in azzurro. Ma il Brescia per cedere Savio N'Sereko (che piace anche alla Roma) chiede 7 milioni di euro. Il Napoli vuole anche il difensore della Lazio Cribari ed il centrocampista del Siena Galloppa, ex Roma e in odor di nazionale. Intervistato da Radio Marte, il dg. dei toscani Manuel Gerolin, ha spiegato che "al Siena tutti sono cedibili, dobbiamo valutare tutte le offerte. Per Galloppa è presto per parlarne: il mercato decollerà solo fra un paio di settimane. Comunque Marino è un amico, se vuole mi chiami". L'ex romanista Barusso sta per andare al Chievo, che sta definendo anche l'acquisto di Granoche, mentre per Grandoni c'è la possibilità di lasciare il Livorno dopo cinque stagioni: lo vuole il Bologna, su richiesta del tecnico Sinisa Mihajlovic. A Grandoni verrebbe affiancato l'interista Rivas per una coppia centrale difensiva tutta nuova. Dall'Emilia invece non si muoverà il brasiliano Coelho, che vuole rimanere in Italia nonostante un'offerta definita interessante dal Besiktas. Un altro brasiliano, il portiere Rodrigo Cafè, è invece a Mantova. Il 23enne "gigante" di 1.90, ex Coritiba (dove il romanista Artur gli faceva da 'dodicesimo') è reduce dall'esperienza portoghese al Naval, ed ora si trova in Lombardia perché sta seguendo di persona la sua pratica per avere il passaporto italiano, che dovrebbe ottenere a breve. Una volta avuto il documento potrebbe passare ad un club italiano: in ballo ci sono due offerte. Un altro portiere, Storari della Fiorentina, è stato richiesto dalla Reggina e ora sta valutando la proposta dei calabresi.
Fonte: Ansa

CALCIOMERCATO: MILITO RESTA A GENOVA, BATTAGLIA VERSO LA LAZIO
"Una barzelletta". Enrico Preziosi definisce così la possibilità che il Genoa finisca per cedere Diego Milito, bomber ambitissimo da tanti club ma "legato moralmente alla città" (parole del patron rossoblù) e, in definitiva, insostituibile. "Non è trattabile, lo dico una volta per tutte. Resta al Genoa, portarlo nuovamente da noi è stata una questione morale più che sportiva. Diego è insostituibile e non si tocca", ha poi aggiunto un determinatissimo Preziosi. Di fronte a una presa di posizione così netta anche l'Inter, la squadra che forse più di tutte aveva pregustato l'ingaggio del 'Principe' argentino, ha deciso di non muoversi in questa sessione invernale. Dopo le parole di Oriali di ieri, oggi la conferma del tecnico Mourinho, che ha parlato anche di Adriano ("Penso che resterà con noi"), e del dt nerazzurro Branca: "Non c'è nessuna trattativa e nessuna voglia di fare qualcosa". Dall'Inter al Milan. Mentre arrivano buone nuove sul fronte Jermain Pennant, esterno del Liverpool che a fine stagione potrebbe vestire rossonero, meno positive le notizie su Daniel Agger e Andrea Dossena, due elementi sui quali Ancelotti vorrebbe fare affidamento per puntellare la retroguardia. Rafa Benitez, tecnico dei Reds, ha infatti deciso di bloccare i due calciatori e la società sembra assolutamente intenzionata ad ascoltarlo. Ma il mercato di gennaio potrebbe regalare un clamoroso colpo di scena: il ritorno di Cristiano Lucarelli a Livorno. E' stato lo stesso presidente del club toscano, Aldo Spinelli, a non scartare la suggestiva ipotesi, soprattutto dopo aver considerato che il Parma avrebbe ingaggiato l'attaccante Vantaggiato. "Se il Parma ha preso Vantaggiato, deve essere Lucarelli a decidere con Ghirardi. Io non dirò mai di no a un giocatore che ha fatto la storia del Livorno con oltre 100 gol".
Un altro ritorno clamoroso potrebbe essere quello di Juan Sebastian Veron alla Lazio. Un'ipotesi alla quale Felice Pulici, ex bandiera biancoceleste, non crede molto: "Un suo ritorno significherebbe fermare il tempo e voler tornare a quei periodi". Se la pista Veron pare per il momento poco percorribile, altro discorso va fatto per un altro centrocampista argentino, ovvero quel Sebastian Battaglia che già un anno fa sfiorò la maglia della Lazio. Un feeling tornato di moda, come confermato dall'agente del giocatore del Boca Juniors, Martin Guastadisegno, che nei prossimi giorni potrebbe avere un incontro con il presidente Lotito. Andrea Raggi passerà entro poche ore alla Sampdoria. Lo ha confermato il ds del Palermo Walter Sabatini, che in merito all'ipotesi Bogliacino ha dichiarato: "Ballardini lo conosce e ne parla molto bene, è un calciatore che offre un buon rendimento ma non è più giovanissimo". Mentre il Bologna continua la caccia a un attaccante (punta forte su Bernardo Corradi), il Chievo vuole puntellare il centrocampo: il primo della lista è Barusso. E' già finita l'avventura di Leonardo Gomes Aro al Lecce: il brasiliano torna al club d'appartenenza, l'Internacional de Porto Alegre. I salentini hanno inoltre annunciato i prestiti di Vicedomini e Legittimo rispettivamente a Juve Stabia e Paganese.
Fonte: Agi

martedì 6 gennaio 2009

Milito, ecco i perché del "niet" di Preziosi all’Inter

Il "gran rifuto" del presidente alla cessione dell’argentino all’Inter è stato probabilmente causato dagli ottimi rapporti tra il Genoa e la Juventus. La società rossoblù non avrebbe di conseguenza potuto rafforzare il principale concorrente dei bianconeri. L’attaccante potrebbe andare a Torino se Trezeguet fosse ceduto nel prossimo giugno

Uno spettro si aggira per il campionato: la cessione di Diego Milito all’Inter. L’operazione è destinata a restare tale, visto che anche oggi il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha ribadito che l’attaccante argentino non è in vendita: "Diego è insostituibile e non si tocca, è la mia ultima parola" ha dichiarato il numero uno rossoblù ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Dunque Massimo Moratti dovrà mettersi il cuore in pace e cercare di convincere Mourinho a recuperare Adriano.
Dietro il perentorio "niet" di Preziosi ci potrebbe essere un’altra motivazione: non concedere a un concorrente della Juventus, qual è appunto la società nerazzurra, la propria "argenteria di famiglia" che potrebbe rafforzarlo. Ciò può trovare il suo fondamento negli ottimi rapporti tra il Genoa e la società bianconera: lo testimoniano gli arrivi nel 2008 sotto la Lanterna di Criscito, Palladino e Olivera. Non si può dunque pensare che il presidentissimo rossoblù voglia mandare all’aria questa intesa perfetta e proficua per agevolare l’Inter.
L’insieme di questi presupposti sembrerebbe far pensare a un’altra ipotesi: Milito potrebbe prendere la via di Torino. Questo potrebbe accadere però in un solo caso: la cessione di Trezeguet, richiesto (come sembra) a gran voce dal Manchester City, che costringerebbe la dirigenza bianconera a cercare un sostituto alla sua altezza, considerati gli ambiziosi obiettivi nazionali ed internazionali della Juve. La vendita dell’attaccante francese, in fase di recupero dopo un lungo infortunio, sembrerebbe decisa per la fine della stagione: dunque a giugno potrebbero mutare gli scenari di mercato. Milito e Amauri potrebbe quindi essere la nuova coppia d’attacco della Vecchia Signora. Si potrebbe dimostrare perplessità davanti a questa ipotesi, essendo entrambi due uomini d’area: ma anche Ibrahimovic-Milito nell’Inter potrebbe far storcere il naso ai puristi per lo stesso motivo. Il tecnico bianconero Ranieri potrebbe però modificare (non trasformare, si badi bene) il gioco e la posizione del brasiliano o dell’argentino e trovare la quadratura del cerchio. E’ presto detta la contropartita tecnica per il Genoa: vi sono innanzitutto giocatori che stanno trovando meno spazio nello scacchiere di Ranieri come Marchisio e Giovinco. A ciò bisogna aggiungere i giovani bianconeri di buon livello tecnico, che stanno facendo esperienza in altre squadre, come Paolucci e Lanzafame. Inoltre, occorrerà aggiungere la cifra in denaro proposta dalla Juventus: bisognerà notare quanto vorrà versare la società di corso Galileo Ferraris, visto che la dirigenza non è disposta a spendere le cifre "morattiane" poste attorno ai 20 milioni di euro. Se a giugno questo scenario si avverasse, bisognerà vedere se "Ulisse" Preziosi riuscirà a resistere alle offerte delle "sirene" bianconere.
Un potenziale indizio dell’eventuale ingaggio di Milito in maglia bianconera potrebbe essere costituito dall’eventuale arrivo a Genova da Torino di un giocatore in prestito nell’attuale sessione del calciomercato. Nel Genoa è finora rimasto in ombra il ruolo dell'attaccante esterno opposto a Sculli. Infatti, Gasbarroni ha fatto fuoco e fiamme quando ha giocato ma ha una condizione fisica precaria; Olivera è stato utilizzato poco da Gasperini poiché è un interrogativo tattico (è un laterale oppure una prima punta?) e quando è stato chiamato in causa, ad eccezione del gol della vittoria a Verona contro il Chievo, non ha mai brillato. Palladino oltre ad essere attualmente infortunato ha dimostrato in Liguria numerose qualità ma poca incisività. Potrebbero quindi eventualmente arrivare dalla Juve Giovinco oppure De Ceglie per risolvere il problema. Oltre a ciò il Genoa avrebbe bisogno anche di un forte centrocampista centrale per completare il proprio assetto tattico: in questo modo la formazione di "Gasperson" potrebbe aspirare a un posto sicuro in Uefa. E forse anche al quarto posto che significa Champions League.
Marco Liguori
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il pallone in confusione

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