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giovedì 12 novembre 2009

Convegno a Roma il 20 novembre sulle società di calcio quotate in Borsa

I BILANCI delle SOCIETA’ di CALCIO QUOTATE:
Governance,Tutela dei Risparmiatori e degli Stakeholders
Roma, 20 novembre 2009
Via Ravenna, 14 – Sala Verde
Ore 9,30

PROGRAMMA
Ore 09.15 Registrazione partecipanti
Ore 09.30 Federprofessional Indirizzo di saluto
Ore 09.40 Presidente: Prof. Sergio Cherubini
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Facoltà di Economia
Direttore del Master in Sport Management
Apertura dei lavori:
Sport, Eventi, Impresa e Mercato
Ore 10.00 Moderatore: Dr. Marco Liguori
Giornalista - Direttore dei giornali telematici:
“Il Pallone in confusione” e “Pianetagenoa 1893.net”
Ore 10.10 Dr. Alfredo Parisi
Docente universitario - Amministratore Criteria ricerche srl
Sintesi comparativa dei bilanci al 30.06.2009 e raffronto con realtà non
quotate.Trasparenza ed informativa al mercato
Ore 10.30 Dr. Paolo Lenzi
Dottore commercialista - Presidente di Lazio Family srl
Analisi critica dei principali asset patrimoniali e riflessi economici.
La disamina di una realtà
Ore 10.50 Avv. Massimo Rossetti Il quadro normativo di settore. Rapporti tra ordinamento sportivo e diritto
comune. Sistema di governance e responsabilità
Ore 11.15 Coffee break
Ore 11.30 Avv.Massimo Rossetti Il rapporto di lavoro tra società e calciatori: qualificazione ed effetti contrattuali
Ore 11.45 Avv. Roberto Betti
Giudice tributario - Presidente Federprofessional
La fiscalità nel rapporto di lavoro dei calciatori: aspetti critici
Ore 12.10 Dr. Giacomo Mazzocchi
Esperto in Comunicazione - giornalista sportivo
Un’esperienza concreta:
il potere contrattuale dei calciatori e l’influenza dei Media
Ore 12.30 Avv. Massimo Rossetti
Dr. Alfredo Parisi
La tutela di risparmiatori e stakeholders e l’Autorità di Vigilanza
Ore 12.45 Quesiti e dibattito
Ore 13.15 Prof. Sergio Cherubini Conclusioni
LA PARTECIPAZIONE E’ GRATUITA
è gradita la prenotazione c/o la Segreteria Federprofessional
Riferimento: Sig. Antonio Cirelli Tel. 06/44070267 - Fax 06/44070274- e.mail federprofessional@federmanager.it
Nel corso del Convegno verrà consegnato un dossier contenente le relazioni programmate: anche gli eventuali interventi costituiranno la base
documentale per una successivapubblicazione a cura di CRITERIA ricerche srl

martedì 10 novembre 2009

Moggi: «Perché Carraro e Collina non sono imputati come me?»

Franco Carraro e Pierluigi Collina, perché non sono qui, sul banco degli imputati come me? E' stato questo il senso delle dichiarazioni spontanee rese oggi da Luciano Moggi all'inizio dell'udienza, davanti alla nona sezione penale, collegio A, del tribunale di Napoli dove è in corso il processo Calciopoli che vede l'ex dg della Juventus Moggi indagato insieme ad altre 24 persone. Moggi, nell'atto di accusa dei pm Filippo Beatrice e Giuseppe Narducci è indicato come il promotore di un'associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Leggendo «le intercettazioni - ha detto Moggi in aula dove ha parlato per la prima volta da quando è cominciato il processo - si trova una telefonata di Collina il quale dice al dirigente del Milan Meani che avrebbe voluto parlare con il presidente della Lega Galliani allora anche vice presidente del Milan. Il tenore della telefonata era piu' o meno questo: "Vorrei parlare con Galliani però dovremmo arrivare al tuo ristorante in un giorno di chiusura a mezzanotte perché possa entrare dalla porta di dietro affinche' non mi veda nessuno". Questa intercettazione non è stata inserita nel processo e addirittura Collina oggi è il designatore capo degli arbitri. Mi domando e vi domando: se un arbitro in attività - ha continuato Moggi - può fare una cosa del genere e se effettivamente come ha detto "incontrare Galliani per un discorso esclusivamente per il futuro della sua carriera" non poteva farlo nelle sedi opportune della Lega dove Galliani era presidente evitando il giorno di chiusura del ristorante, la mezzanotte e la porta sul retro per non farsi vedere? Signor presidente a pensare male si fa presto ma spesso si indovina». Poi Moggi ha tirato in ballo Franco Carraro, all'epoca presidente della Figc. «Sono stato anche accusato - ha detto l'ex dg bianconero - di aver fatto retrocedere il Bologna, quando poi si va a leggere di un'intercettazione dell'allora presidente federale Franco Carraro nella quale dice al designatore Paolo Bergamo che bisogna aiutare Lazio e Fiorentina a evitare la retrocessione. Guarda caso retrocedono Bologna e Brescia e si salvano Lazio e Fiorentina. L'intercettazione del presidente della Figc passa inosservata». Per la cronaca, Carraro è stato prosciolto da ogni addebito con sentenza della Corte di Cassazione da Calciopoli. Collina non è stato mai iscritto nel registro degli indagati. Moggi si e' poi lamentato del trattamento che ha subito rispetto ad altri e in particolare del dirigente del Milan Leonardo Meani che, a detta del teste Manfredi Martino, ascoltato in aula il 6 novembre scorso, riceveva gli sms con i nomi degli arbitri assegnati ai rossoneri anche 20 minuti prima di Moggi. «Martino - ha detto Moggi nella sua dichiarazione spontanea - lo trovo qui come testimone e non come imputato». Durante la sua testimonianza Martino parlò di uno strano colpo di tosse da parte del designatore Pier Luigi Pairetto durante il sorteggio dell'arbitro per Milan-Juve, partita che decideva il campionato 2004-2005, mentre il giornalista indicato dall'Ussi pescava le palline nell'urna dove c'erano le palline con le schede delle partite: «Se quel colpo di tosse era diretto al giornalista - ha detto Moggi in aula - allora questi era parte della combine. Non lo so. Allora tutti i giornalisti e i notai che hanno partecipato ai sorteggi arbitrali dovrebbero essere interrogati, indagati». L'intervento fuori programma di Moggi ha distratto l'attenzione sul teste previsto in udienza, il maresciallo dei carabinieri Michele Di Laroni, uno dei tre militari del pool dell'Arma che ha lavorato alle intercettazioni telefoniche e in particolare sulle 31 utenze di telefonia mobile di una compagnia telefonica svizzera che sarebbero state utilizzate dagli indagati. «Erano come utenze citofoniche - ha detto in aula il teste -. Venivano usate per parlare tra loro». In aula è stato anche affermato che gli indagati avrebbero utilizzato inoltre anche 385 utenze di una compagna di telefonia mobile del Liechtenstein che però erano tutte prive di riferimenti anagrafici.
Fonte: Ansa

lunedì 9 novembre 2009

Il Real Madrid ringrazia le banche

Il forte impegno degli istituti di credito ha consentito ai "galacticos" di sostenere la faraonica campagna acquisti: però è fortemente aumentato l’indebitamento netto a 327 milioni. I ricavi da stadio, dopo due anni di forte crescita, sono stati mantenuti al livello dell'anno precedente, pari a circa 29% del totale. Positivo rapporto tra costo totale del personale ed il totale dei ricavi operativi, pari al 46%

Per commentare sinteticamente il bilancio consolidato del Real Madrid al 30 giugno 2009, possiamo affermare che "le banche aiutano lo spettacolo". In altre parole, le banche con i loro prestiti hanno permesso al Real Madrid di comprare i grandi campioni, che dovrebbero garantire lo spettacolo, ma questo sarà il campo a dirlo. I "galacticos" non spiegano nel documento contabile quali siano gli istituti che li abbiamo sostenuti: secondo il giornale El Larguero de la Cadenaser uno di essi banca sarebbe il Banco de Santander.
La faraonica campagna acquisti condotta dal Real Madrid segna un forte aumento dell’indebitamento finanziario netto del club spagnolo. Tuttavia dobbiamo registrare un ennesimo incremento di fatturato e un buon rapporto tra costo del personale e fatturato al di sotto del 50%. Inoltre, gli amministratori del gruppo evidenziano che l’EBITDA (ossia l’utile prima delle imposte, dei proventi / oneri finanziari, delle svalutazioni e dell'ammortamento e delle componenti straordinarie) è positivo per 93 milioni di euro e che dalla stagione 2002/2003 esso è in continuo miglioramento. Per gli amministratori del gruppo la sua considerazione è fondamentale nelle decisioni di investimento.
Dal 1 luglio 2008, il gruppo del Real Madrid ha adottato il nuovo piano di contabilità generale approvato con Real Decreto 1514/2007.
GLI INVESTIMENTI
Nell’esercizio 2008/09 il Real Madrid ha investito 314 milioni di euro. Tale investimento ha riguardato per la quasi totalità l'acquisizione di giocatori.
Questa cifra comprende un importo di 219 milioni di euro per le acquisizioni effettuate prima del 30 giugno 2009 riguardanti i nuovi giocatori per la stagione 2009/10 (Ronaldo, Kakà, Benzema, Albiol e altri).
Come politica d’investimento si è preferito concentrare su di un esercizio l'investimento in giocatori. Nella sostanza l’investimento effettuato corrisponde praticamente a 3 anni di investimenti (si consideri la media per il periodo 00/01-07/08, che è stata la seguente: 159 milioni nel 2000/01; 91 milioni nel 2001/02; 88 milioni nel 2002/03; 109 milioni nel 2003/04; 128 milioni nel 2004/05; 173 milioni nel 2005/06; 161 milioni nel 2006/07 142 milioni nel 2007/08). Occorre evidenziare anche che nel periodo 2000-2009 non tutti gli investimenti sono stati destinati all’acquisto di giocatori, ma 174 milioni sono stati investiti nello stadio e 131 milioni sono stati destinati alla costruzione della "Ciudad Real Madrid". L’obiettivo è quello di recuperare al più presto la leadership in campo internazionale.
Dal bilancio risulta che a fine giugno 2009 il Real Madrid ha pagato l'importo totale del cartellino di Cristiano Ronaldo al club di origine.
Per far fronte a tale pagamento e agli altri investimenti in acquisto di nuovi giocatori, il Real Madrid, nel mese di giugno 2009, ha ottenuto un finanziamento bancario a lungo termine, di cui diremo.In ogni caso, il gruppo del Real Madrid al 30 giugno 2009 aveva disponibilità liquide pari a 112 milioni di euro. Secondo gli amministratori del gruppo Real Madrid, questo saldo unito con il flusso di cassa che si genererà per l'anno finanziario 2009/10 permetterà di rispettare gli impegni.
L’INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO
L'indebitamento finanziario netto è aumentato in modo notevole nelle ultime settimane di giugno 2009 a causa dell’acquisto di giocatori per la stagione agonistica 2009/10, che ha comportato un investimento, come già detto, di 219 milioni di euro. In conseguenza di ciò, il saldo dell'indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2009 è di 327 milioni di euro.
Il rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA (comprensivo di proventi e oneri straordinari) è pari a 3,1. Secondo gli amministratori del Real Madrid, tale rapporto rientra negli standard accettati dagli enti creditizi.
Nel mese di giugno del 2009 il gruppo ha ottenuto due prestiti, sottoscritti con due istituti finanziari, per un totale del valore nominale di 151,5 milioni, con tasso di interesse variabile indicizzato all'Euribor maggiorato di uno spread. Tale prestito è rimborsabile in sei anni.
LO STATO PATRIMONIALE
Lo stato patrimoniale espone "attività non correnti", ossia immobilizzazioni nette, per l’importo di 686.233 migliaia di euro (530.533 migliaia di euro nel 2007/08) e "attività correnti", ossia l’attivo circolante, per 192.212 migliaia di euro (208.645 migliaia di euro nel 2007/08). A fronte di tali attività ammontanti complessivamente a 879.145 migliaia di euro (+19% rispetto a 739.177 migliaia di euro del 2007/08) dall’altro lato si contrappongono: un patrimonio netto di 195.861 migliaia di euro (176.397 migliaia di euro nel 2007/08); passività a lungo termine per 348.551 migliaia di euro (231.490 migliaia di euro nel 2007/08) e passività a breve termine per 334.733 migliaia di euro (331.290 migliaia di euro nel 2007/08). Come si può notare dalle cifre, esiste uno squilibrio tra passività a breve e attività a breve. La differenza tra attività correnti e passività correnti, mostra un valore negativo di 142 milioni di euro. Secondo gli amministratori del gruppo tale valore negativo anche se presente costantemente negli ultimi anni, in questo caso è stato determinato anche dall’impatto degli investimenti anticipati, oltre che dai meccanismi gestionali tipici delle società sportive.
Le immobilizzazioni immateriali "sportive" nette passano da 201.714 migliaia di euro del 30.06.2008 a 368.640 migliaia di euro del 30.06.2009. Il valore lordo delle immobilizzazioni immateriali sportive al 30/06/2009 è di 498.059 migliaia di euro.
Le disponibilità liquide passano da 803 mila euro del 30.06.2008 a 111.619 migliaia di euro del 30.06.2009.
Le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni risultano azzerate, mentre al 30.06.2008 risultavano pari a 83.910 migliaia di euro.
Per quanto riguarda le passività a lungo termine i ricavi anticipati si azzerano rispetto al valore di 30.997 migliaia di euro del 30/06/08. Gli accantonamenti a fondi rischi passano da 20.522 migliaia di euro del 30/06/08 a 19.434 migliaia di euro del 30/06/09. I debiti a lungo termine verso istituti di credito, inesistenti al 30/06/08, segnano la cifra di 125,3 milioni. I debiti a lungo termine per l’acquisto di calciatori passano da 60,5 a 108,5 milioni.
I debiti a lungo termine per i lavori dello stadio e della Ciudad Real Madrid diminuiscono da 74,3 milioni del 30.06.08 a 47,9 milioni del 30/06/09. I debiti per il riacquisto di diritti (Palcos e RTVE) diminuiscono da 9,1 milioni del 30/06/08 a 6,8 milioni del 30/06/09. I debiti per imposte differite a lungo termine passano da 36,2 milioni a 38 milioni.I ratei e risconti passivi pluriennali ammontano a 2,5 milioni.
Per quanto riguarda le passività a breve termine si segnala che i debiti a breve verso istituti di credito passano da zero a 24,4 milioni. I debiti a breve per l’acquisto di giocatori passano dai precedenti 69.6 milioni a 120,1 milioni del 30/06/09. I debiti a breve verso il personale ammontano a 50,5 milioni (58,9 nell’esercizio precedente).
IL CONTO ECONOMICO
I ricavi operativi dell’esercizio 2008/09 hanno raggiunto la cifra di 407 milioni di euro, con una crescita dell’11% rispetto all'anno precedente. L'obiettivo del bilancio preventivo fissato a 400 milioni di euro è stato conseguito.
Tali proventi non includono le plusvalenze derivanti dai trasferimenti dei giocatori (32 milioni di euro).
I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi ammontano a 400,3 milioni, di cui 350,8 provenienti dal mercato nazionale e 49,4 dal mercato estero. I settori di attività che nel 2008/09 hanno contribuito maggiormente alla crescita del fatturato sono stati: diritti televisivi e marketing, mentre i ricavi da stadio, dopo due anni di forte crescita, sono stati mantenuti al livello dell'anno precedente. Il contributo dei soci, sia come quote associative che come abbonamenti, rappresentano circa il 10% del fatturato complessivo.
Nel dettaglio risultano ricavi da stadio e soci per l’importo di 116,9 milioni (29,21% sul totale); ricavi da amichevoli e da competizioni internazionali pari 15,5 milioni (3,88% sul totale); ricavi da diritti TV per 144,5 milioni (36,09% sul totale), ricavi da attività di marketing per 123,4 milioni (30,83% sul totale).Gli altri ricavi operativi ammontano a 7 milioni.
Il costo del personale è stato pari 187,2 milioni. Il rapporto tra costo totale del personale ed il totale dei ricavi operativi risulta pari al 46% circa. Questo è l'indicatore utilizzato a livello internazionale per misurare l'efficienza di funzionamento delle società di calcio. Il Real Madrid è sotto la soglia del 50%, un livello che è considerato di eccellenza, ben al di sotto del 70%, che è il livello massimo consigliato dall'associazione europea dei club. Gli altri costi di gestione ammontano a 114,3 milioni. Gli ammortamenti segnano la cifra di 75,9 milioni. La differenza tra proventi ed oneri straordinari è positiva per 11,9 milioni (nel 2007/08 39 milioni).
La differenza tra proventi ed oneri finanziari è negativa per 4,2 milioni. L’utile consolidato prima delle imposte ammonta a 24,9 milioni (nel 2007/08 51,4 milioni). Le imposte sul reddito ammontano a 3,4 migliaia di euro. Il risultato netto consolidato dell’esercizio è positivo per 21,5 migliaia di euro (35,3 milioni nel 2007/08).
GLI OBIETTIVI PER IL 2009/2010
Per l’esercizio 2009/2010 gli amministratori prevedono tra l’altro nel bilancio di previsione consolidato: ricavi operativi per 421,7 milioni; un costo totale del personale per 190,3 milioni; ammortamenti per 101,7 milioni ed un risultato prima delle imposte positivo per 18,7 milioni.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

sabato 7 novembre 2009

Juventus-Napoli: le testimonianze dei tifosi

Inseriremo su questo post le vostre lettere. Vi raccomandiamo di essere corretti e civili nell'esporre i fatti: le missive con insulti e minacce saranno cestinate

Non le racconto le violenze subite dai napoletani o dai tifosi napoletani, sia all’interno dello stadio Olimpico che all’esterno, queste verranno spiegate dettagliatamente da chi allo stadio era presente quel sabato.
Io sono nato a Torino da genitori napoletani e grazie a Dio tifo Napoli, come potrà capire quando il Napoli gioca in questa grigia città, io come la maggior parte dei tifosi Napoletani presenti alle trasferte non siamo soggetti alle limitazioni di quell’organo iniquo chiamato Casms e per questo non sopporto che in TV e sui giornali venga riportato con senso di schifo la nostra presenza senza nemmeno pensare che il Napoli ha tifosi in tutta la nazione e senza che questi siano nati per forza a Napoli. Se si continua così l’organo Maroniano farà in modo che i numerosissimi supporters del Napoli per le trasferte acquistino il biglietto solo dopo aver presentato diploma in dialetto locale e annesso albero genealogico a partire dal 1700 e se disgrazia vuole ti capita un parente di Gragnano sei perduto.
Io sono uno di quei tifosi che amerebbe andare allo stadio con la famiglia, e lo feci al primo anno di serie A andai a torino per vedere il mio Napoli con moglie (juventina) e con le due bimbe all’epoca di 9 e 6 anni e tutte due vollero che io gli acquistassi una maglietta del Napoli presso le bancarelle fuori l’olimpico, accedemmo così alla tribuna laterale est, il Napoli perdeva e non vi erano nervosismi particolari, eppure per una simulazione di Nedved l’arbitro non fischio il fallo. Fatto sta che un energumeno che si lamentava di non aver potuto accedere alla curva essendo uno dei Drughi (a suo dire) spinse mia figlia di 9 anni che venne trattenuta da una persona del sedile antistante e nel frattempo l’apostrofò con queste parole: «Putt**** zingara puzzolente napoletana devi morire tu e i tuoi sporchi simili». Non le nego che accennai ad una reazione ma altri tifosi sia juventini che napoletani lo avevano gia sistemato ed altri trattenuto me.
Spero che questa mia le abbia reso chiaro cosa e come sia difficile essere napoletano o identificarsi in esso in questo paesucolo chiamato Italia, dove il razzismo oramai sborda in ogni dove e il calcio non vuole le famiglie allo stadio. Intanto rivorrei la polizia negli impianti perché i ragazzini-steward non sono in grado di occuparsi di ordine pubblico.
Cordiali saluti
Giovanni Vuolo
vuolo.giovanni@alice.it

Tifosi azzurri mandate a "il pallone in confusione" le vostre testimonianze sulle aggressioni su Juve-Napoli

Sul forum di Napolimagazine.com http://www.napolimagazine.info/forum/viewtopic.php?t=99692 è stato ripreso il link del mio editoriale riguardante le aggressioni durante Juventus-Napoli. I tifosi azzurri possono inviare le loro circostanziate testimonanianze a marco_liguori@katamail.com: saranno pubblicate sul mio blog-giornale. Raccomando a tutti di essere civili e di non spedire email con insulti e minacce che saranno immediatamente cestinati.
Vi aspetto numerosi.

venerdì 6 novembre 2009

Lotito dà i numeri

Nell’intervista a L’Espresso intitolata “Platone nel pallone” riportata sul nostro sito nella Sezione News in data 5 novembre 2009, il Presidente Lotito cita numeri della sua gestione. Tra l'altro, afferma che il “budget si è chiuso con 26 milioni di utili”. Come sanno tutti coloro che si occupano di bilanci e di contabilità, il “budget” è uno strumento di previsione, mentre il documento consuntivo è il “bilancio”; evidentemente il giornalista ha trascritto male il pensiero del Presidente, lui voleva certamente parlare di bilancio. Ma anche il numero citato è errato. Infatti, esaminando il bilancio della Lazio SpA (il bilancio della società quotata in borsa) al 30 giugno 2009 si nota che l’utile è stato di euro 1.336.576 e, esaminando il bilancio consolidato (cioè quello che cumula il bilancio della Lazio SpA e della controllata che gestisce le attività commerciali, cioè la Lazio Marketing & Communication SpA), l’utile è stato di euro 12.050.984. Da dove uscirà mai l’importo di euro 26 milioni menzionato nell’intervista?
Paolo Lenzi
Tratto da http://www.laziofamily.com gentilmente concesso dall'autore

Martino (Can): Palline sorteggi arbitrali vecchie e riconoscibili

Erano vecchie, usurate e decolorate e per questo riconoscibili le palline che venivano usate per i sorteggi arbitrali, in particolare nella stagione 2004-2005. E' quanto ha detto Manfredi Martino, all'epoca segretario della Commissione arbitrale nazionale (Can), ascoltato oggi come teste alla nuova udienza di Calciopoli in corso davanti ai giudici della nona sezione penale del Tribunale di Napoli. All'udienza sono presenti anche un impassibile Luciano Moggi e l'ex designatore arbitrale Paolo Bergamo. Martino, pressato dal pm Narducci, ha parlato poi, in particolare, della partita Milan-Juventus che decise le sorti di quel campionato: ''A mia sensazione durante il sorteggio per la scelta dell'arbitro per quella partita qualcosa non andò secondo il verso giusto perché ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall'Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri''.
Fonte: Ansa
http://www.wikio.it

il pallone in confusione

Registrazione n° 61 del 28 settembre 2009 presso il Tribunale di Napoli
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Editore e direttore responsabile: Marco Liguori

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