Ricerca personalizzata

sabato 6 marzo 2010

Nasce Lunasport, il canale interamente dedicato allo sport

Un canale interamente dedicato allo sport della Campania: si chiama “Luna Sport” ed è l’ultima iniziativa del Gruppo Lunaset del dott. Pasquale Piccirillo che va ad arricchire il già folto numero di emittenti televisive presenti sul Digitale Terrestre. “Luna Sport” si va ad aggiungere a TvLuna (Napoli e provincia), TvLuna2 (Caserta e Provincia), Telebenevento e Telenostra (Avellino e provincia), TelelunaSat (presente sul satellite al canale del bouquet Sky 852), al sito www.lunaset.it (un vero e proprio quotidiano telematico delle cinque province della Campania con i canali visibili in streaming) e ai quotidiani Buongiorno Caserta e Buongiorno Irpinia. Luna Sport si occuperà di tutte le discipline sportive della Campania con tre lunghe edizioni del Tg Sport, una rassegna stampa sportiva di prima mattina, la striscia quotidiana sul Napoli di 15’ (Febbre Azzurra), contenitori umoristici (Teletifosi) e la rubrica Amarcord, pezzi di storia da 15’ a un’ora dello sport campano e numerose altre rubriche. Oltre ai notiziari, in primo piano le trasmissioni in diretta dedicate al calcio Napoli: la domenica alle 19 “90° Febbre Azzurra”, il mercoledì alle 21 “Zona Mista”, il sabato alle 19 “Anteprima Campionato”. Spazio al basket con la trasmissione del lunedì alle 21 “Campania Basket” e con “Prewiev A” il venerdì alle 19.30, più l’esclusiva regionale delle telecronache dell’Air Avellino e le dirette radio delle gare. Spazio anche al calcio minore con: “Martedì Sport” alle 21.30, di martedì, dedicato al glorioso Avellino, “A tutta D” alle ore 15, “Speciale Lega Pro” (tutti i gol della Lega Pro) il mercoledì alle 22.30, “Anteprima Calcio” il venerdì alle 21, “Giallorosso e..” dedicata al Benevento, il martedì alle 12 e alle 17, “Casertana Channel” il giovedì alle 21, le gare di Avellino (lunedì alle 15.30) e della Casertana. Non è finita: speciali anche per altri sport in “Sport Magazine” il sabato alle 17 e alle 22, Speciale “Luna Sport” ogni giorno, prima puntata dedicata all’intervista in esclusiva a Corrado Barazzutti, capitano della Nazionale maschile e femminile di tennis, “Club Velò” dedicata al ciclismo, “Star Bike” al motocross. Tre saranno i format di “Amarcord”, da 15’, 30’ e un’ora. Nelle prime puntate l’intervista sul personaggio Gianluca Grava realizzata nel 2005, con il Napoli in serie C; il treno verde del 1988 al seguito dell’Avellino in serie A, uno speciale di 15’ sul ciclismo degli anni ‘60. In tutto circa 22 produzioni settimanali, in più “Luna Sport” dedicherà spazio a vari eventi sportivi che si terranno in Campania. Per vedere il canale interamente dedicato allo sport basta ri-sintonizzare il digitale, ammesso che non sia già presente sulla lista canali del vostro televisore.
Per ulteriori info scrivere a lunasport@libero.it

Bayern, utili 2009 a tutta birra (+19%) e l’Audi entra nell’azionariato

La prestigiosa e famosa squadra di calcio tedesca del Bayern Monaco fa capo alla società "FC Bayern München AG", che è una società per azioni controllata al 90% da un’associazione registrata ("Eingetragener Verein") denominata "FC Bayern München eV" con oltre 150.000 soci. Il restante 10% è di proprietà dell’Adidas. Il 26 novembre 2009, questo assetto azionario è leggermente cambiato; infatti, in tale data, Audi ha comunicato di aver acquistato il 9,09% delle azioni della società FC Bayern München AG. La Casa automobilistica di Ingolstadt ha tenuto a precisare che entrerà in possesso della suddetta quota di capitale del club bavarese in tre tranche, tra marzo 2010 e luglio 2011. L’operazione va a consolidare la partnership tra le due società iniziata nel 2002 e costerà ad Audi ben 90 milioni di euro. In cambio, la Casa automobilistica riceverà 2,5 milioni di azioni.
La società FC Bayern München AG, a sua volta, controlla Allianz Arena München Stadion GmbH (la società proprietaria dello stadio denominato: "Allianz Arena").
FC Bayern München AG controlla con quote di partecipazione le seguenti società: Allianz Arena München Stadion GmbH; Arena Stadium Beteiligungs Gmbh & Co. Kg e FC Bayern Tours Ltd. Per quanto riguarda Allianz Arena München Stadion GmbH, il 25 aprile 2008, con un comunicato stampa, è stato reso noto che l’altra squadra di Monaco di Baviera, il TSV 1860 München, ha rinunciato ad acquistare il 50% dello stadio "Allianz Arena", conservando solo il diritto a disputarvi le partite fino al 30 giugno 2025, pagando il relativo canone di affitto. Allianz Arena München Stadion GmbH, al 30 giugno 2008, aveva rilevato una perdita di esercizio di 6.958.799,96 euro e mostrava debiti verso banche per 136.474.500,00 (l’83% con scadenza oltre i 5 anni) con un patrimonio netto positivo per 14.477.672,44. Per tale società anche l’esercizio 2008/2009 si è chiuso con una perdita di circa 10 milioni di euro.
I DATI DEL CONSOLIDATO
I risultati del gruppo, al 30 giugno 2009, sono stati leggermente peggiori, in termini di fatturato, rispetto a quelli dell’anno precedente, anche se bisogna precisare che, secondo lo schema di classificazione delle voci di bilancio della DFL Deutsche Fußball Liga GmbH, i proventi derivanti dai trasferimenti dei giocatori vengono inseriti tra i ricavi ordinari e considerati quali componenti del fatturato. Mentre le relative minusvalenze vengono inserite sotto la voce "altri costi di gestione".
Il fatturato consolidato è stato di 303,8 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2007/2008 era di 328,4 milioni di euro con una diminuzione del 7,49%; l’EBITDA consolidato, ossia il risultato d’esercizio calcolato prima di interessi, tasse e ammortamenti, è risultato pari a 65,5 milioni di euro, mentre nell’esercizio 2007/2008 era di 74,6 milioni di euro con una diminuzione del 12,20%; mentre l'utile netto consolidato al netto delle imposte ammonta a 2,5 milioni di euro, con un incremento del 19,05% rispetto all’esercizio 2007/2008 (2,1 milioni di euro). I debiti bancari del gruppo, come già detto, fanno capo esclusivamente ad Allianz Arena München Stadion GmbH. Tale indebitamento, in considerazione della lunga scadenza e dell’Ebitda, appare sostenibile.
IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Per quanto riguarda il bilancio d’esercizio di FC Bayern München AG, il fatturato è sceso da 286,8 milioni di euro del 30 giugno 2008 a 268,7 milioni di euro con una diminuzione del 6,31%. Ma se escludiamo la voce riguardante i proventi da trasferimenti giocatori, risulta un fatturato stabile che passa da 253,7 milioni di euro del 2008 a 254,4 milioni di euro del 2009, con un lieve incremento dello 0,28%.
La composizione del fatturato risulta essere la seguente:
- Ricavi da gare 95,2 milioni di euro (riguardano i proventi delle partite casalinghe della Bundesliga, partite amichevoli, DFB-Pokal e UEFA Champions League). Tale voce incide per il 35,43% sul totale dei ricavi (37,42% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 69,4 milioni di euro e pertanto registra un incremento del 37,18%.- Ricavi da sponsorizzazioni e marketing per 73,0 milioni di euro. Tale voce incide per il 27,17% sul totale dei ricavi (28,69% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 74,3 milioni di euro e pertanto registra un decremento dell’1,75%.- Ricavi da diritti TV e radio per 35,0 milioni di euro (per partite di Bundesliga, Coppa di Germania e Amichevoli). Di questi 35 milioni di euro, 28,3 derivano dalla ripartizione dei diritti TV della Bundesliga. Tale voce incide per il 13,03% sul totale dei ricavi (13,76% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 49,40 milioni di euro e pertanto registra un decremento del 29,15%. Bisogna annotare, che per gli amministratori del Bayern, il fatto che in Germania i diritti TV siano centralizzati, al contrario di Spagna e Italia, costituisce a livello europeo "distorsione della concorrenza".
- Proventi da trasferimenti giocatori per 14,3 milioni di euro. Tale voce incide per il 5,32% sul totale dei ricavi. L’esercizio precedente ammontava a 33,1 milioni di euro e pertanto registra un decremento del 56,8%.- Proventi di merchandising per 37,1 milioni di euro. Tale voce incide per il 13,81% sul totale dei ricavi (14,58% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 41,1 milioni di euro e pertanto registra un incremento del 9,73%.- Altri ricavi per 14,1 milioni di euro (tra cui: affitti e locazioni, New Media, indennità DFB per giocatori nazionali, ricavi FC Bayern II, giovani e donne). Tale voce incide per il 5,25% sul totale dei ricavi (5,54% escludendo le plusvalenze). L’esercizio precedente ammontava a 19,5 milioni di euro e pertanto registra un decremento del 27,69%.Le spese per il personale ammontano complessivamente a 139,2 milioni di euro e rappresentano il 51,80% del fatturato (54,72% escludendo le plusvalenze). Tali spese registrano un decremento dell’8,96% rispetto ai 152,9 milioni di euro del 2007/2008.I costi per acquisti di materiale e serzi, al netto delle spese operative, ammontano a 19,5 milioni di euro risultano in line con i 19,2 milioni di euro dell’esercizio precedente. Gli altri costi operativi segnano la cifra di 65,0 milioni di euro (72,6 nel 2007/2008). L’Ebitda, ossia il risultato calcolato prima degli interessi, delle tasse e degli ammortamenti, risulta positivo per 45,0 milioni di euro, in aumento di 3 milioni di euro rispetto all’esercizio chiuso al 30 giugno 2008 (+7,14%). Nell’esercizio precedente l’Ebitda era positivo per 42 milioni di euro.Gli ammortamenti risultano pari a 35,7 milioni di euro, di cui 33,2 milioni di euro per ammortamento rosa giocatori. Nell’esercizio precedente ammontavano a 34,7 milioni di euro (di cui 33,3 milioni per ammortamento immobilizzazioni immateriali).
I proventi netti finanziari ammontano a 2,3 milioni di euro (3,8 nell’esercizio precedente). Il risultato operativo di FC Bayern München AG risulta positivo per 12,9 milioni di euro, registrando un incremento del 16,22% (11,1 milioni di euro al 30 giugno 2008). La perdita di competenza derivante dalla partecipazione nella società Allianz Arena München Stadion GmbH è stata di 10,4 milioni di euro (6,9 milioni di euro nel 2008). Le imposte sul reddito segnano un saldo positivo per 1,3 milioni di euro, mentre nell’esercizio precedente era negativo per 1,9 milioni di euro.
FC Bayern Monaco AG evidenzia un utile al netto delle imposte per 2,5 milioni di euro, in crescita del 19% circa rispetto al 30 giugno 2008, quando ha segnato la cifra di oltre 2 milioni di euro.
LO STATO PATRIMONIALE
Per quanto riguarda lo stato patrimoniale, le immobilizzazioni nette totali al 30 giugno 2009 ammontano a 195 milioni di euro, nel 2008 risultavano pari a 231,9 milioni di euro.
Le immobilizzazioni immateriali nette ammontano a 60,3 milioni di euro, mentre al 30 giugno 2008 ammontavano a 99,9 milioni di euro. Nelle immobilizzazioni finanziarie sono compresi, oltre alle quote di partecipazione in altre società, anche i crediti verso società controllate (Allianz Arena Stadion Gmbh), titoli e altri crediti. Queste ultime tre voci ammontano a 65,6 milioni di euro (65,2 milioni di euro al 30/06/2008).
L’attivo circolante, al 30 giugno 2009, complessivamente risulta pari a 65,1 milioni di euro, nel 2008 era pari a 49,4 milioni di euro. In questa voce sono comprese le disponibilità liquide che ammontano a 33,7 milioni di euro in crescita del 24,81% rispetto ai 27 milioni del 30 giugno 2008.
I ratei e risconti attivi sono esposti per 2,5 milioni di euro (2,4 milioni nel 2008).
Il Patrimonio Netto della società FC Bayern München AG, al 30.6.2009, ammonta a 177,5 milioni di euro e risulta in aumento rispetto al valore del 30 giugno 2008 pari a 176 milioni di euro. Si tenga presente che in seguito all’approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno 2008 sono stati distribuiti dividendi per 1 milione di euro. I fondi rischi risultano pari a 15,6 milioni di euro nel 2007/2008 erano pari a 18,4 milioni di euro.
L’ammontare dei debiti è pari a 65,2 milioni di euro e risultano in diminuzione rispetto ai 69,9 milioni del 30 giugno 2008.
I risconti passivi per ricavi anticipati passano da 19,4 milioni di euro del 30 giugno 2008 a 4,3 milioni di euro del 30 giugno 2009.
Karl Hopfner, Amministratore Delegato di FC Bayern München AG, si è dichiarato soddisfatto per aver conseguito un utile di esercizio pari a 2,5 milioni di euro anche in considerazione delle difficili condizioni economiche congiunturali. Dal punto di vista sportivo la stagione 2008/2009 ha visto il Bayern München giungere ai quarti di Uefa Champions League, eliminato dalla squadra risultante vincitrice della manifestazione ed ha conseguito il secondo posto in campionato dietro il Wolfsburg.
Luca Marotta
jstargio@gmail.com
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venerdì 5 marzo 2010

Il sindaco Alemanno risponde a Federsupporter

Al Sindaco del Comune di Roma
On.le Gianni Alemanno
Egr. Sig. Sindaco, nella mia qualità di Presidente della neo costituita (25 gennaio 2010) FEDERSUPPORTER, Associazione che rappresenta e tutela i sostenitori disocietà ed associazioni sportive, sia quali piccoli azionisti, sia qualiconsumatori dello spettacolo agonistico, Le chiedo di voler concedere unincontro all'Associazione ,che ho l'onore di rappresentare, per illustraLe direttamente e dettagliatamente natura,scopi,modalità associative ed organizzative e, soprattutto,programmi ed iniziative dell'Associazione. Quest'ultima, oltre al ruolo di rappresentanza e tutela di cui sopra, intende, infatti,quale ente esponenziale di diritti ed interessi diffusi,vero e proprio sindacato dei sostenitori sportivi, svolgere anche un ruolo di proposizione e propulsione, sistematica ed istituzionale,diprogetti ed interventi, a livello legislativo,regolamentare,sociale eculturale,volti a riformare e modernizzare il sistema sportivo, rendendolo più adeguato ai tempi e più attento e rispettoso di esigenze sociali eculturali.Grato per l'attenzione e fiducioso in un positivo riscontro, anche per levie brevi,nel frattempo,Le porgo deferenti ossequi.
Alfredo Parisi

La risposta del Sindaco
Gentile Alfredo Parisi,
innanzitutto giungano a tutti gli associati della Federsupporter e a Lei che ne è il Presidente, i miei migliori auspici per l'iniziativa cui avete dato vita. Per quanto Lei scrive, la Vostra Associazione aderisce pienamente a quelle logiche di partecipazione che sono anche a fondamento di questa amministrazione. Come certamente saprà, riguardo le tematiche dello Sport hopienamente delegato l'On. Alessandro Cochi, da sempre attento a quanto accade nell'ambito sportivo, strettamente inteso, e consapevole conoscitore delle dinamiche e delle aspettative di chi, in ogni maniera, fruisce dello spettacolo sportivo. Per tale motivo invio al Consigliere Alessandro Cochi la sua lettera e queste poche righe, affinché possiate stabilire un primo contatto e verificare se e come sia possibile realizzare forme di collaborazione tra la Vostra associazione ed il Comune di Roma.
Rinnovo con Lei l’impegno ad operare proficuamente affinché sipongano in essere tutte le soluzioni necessarie ed utili per migliorare la vivibilità di Roma e la qualità della vita dei romani.
Un saluto
Gianni Alemanno
Sindaco di Roma
Nella foto, tratta da focusonisrael.files.wordpress.com, il sindaco di Roma Gianni Alemanno

martedì 2 marzo 2010

Federsupporter: rassegna stampa dello sciopero dei tifosi laziali

Abitualmente dopo ogni manifestazione, il giorno dopo sugli organi di stampa si assiste ad un " balletto" di cifre e di opinioni. Riteniamo,quindi, di fare cosa utile offrendo agli associati di Federsupporter ed a tutti coloro i quali vorranno consultare il nostro sito (http://www.federsupporter.it/) una ampia panoramica tratta da alcuni organi di stampa,sportivi e non sportivi, nazionali e locali, che hanno raccontato lo sciopero dei sostenitori della Lazio per la gara Lazio- Fiorentina del 27 febbraio.
La Gazzetta dello Sport (28 febbraio) – Titoli degli articoli : " Prima Keirrison.La Lazio nei guai" di Ruggero Palombo , pag. 10 ; " La curva deserta? Non capisco la protesta",di Dalla Vite –Stoppini, pag. 19 ; " Sciopero a metà:Quanti fischi per De Silvestri" di Gabriella Greison, pag. 51.
Dal primo articolo:" Per il proprio esordio casalingo, bagnato da un tentativo di sciopero del tifo anti-Lotito, riuscito solo per quel che riguarda la curva nord";dal secondo articolo :" Reja espulso ma ottimista. Abbiamo le qualità per farcela: ho fiducia, i ragazzi hanno dato tutto, spiega il tecnico.L’espulsione ? ho detto che Marchionni andava ammonito, ma non ho offeso nessuno. La curva deserta ? Non capisco il senso della loro protesta "; dal terzo articolo :" D’accordo chiamatelo pure sciopero emotivo, senso dell’onore o di appartenenza.Il lifting del tifo è evidente,c’è stato, ma allo stadio sono arrivati più di 15.000 con la voglia di cantare e cantare ancora : si sono sentiti, hanno riempito vuoti e partecipato. Malgrado questi seggiolini blu sparsi in curva nord,con la Tevere in gran parte piena ( più di 3.200 paganti),pubblico presente : inneggiante e acceso".
Il Corriere dello Sport ( 28 febbraio)- Titolo dell’articolo : " Tifosi a casa per amore della Lazio " di Ettore Intorcia, pag. 5.
Dall’articolo :" Sola contro i propri fantasmi. Sola senza la sua gente.Nelle pieghe di una classifica inquietante,infatti,c’è da fare i conti con lo sciopero dei tifosi. Volantini e tam tam on line, la parola d’ordine è disertare l’Olimpico,restare a casa, o comunque restare fuori. Rinunciare alla propria passione, nella serata che può segnare, in un senso o nell’altro, la svolta in questa stagione di tormenti. Estrema forma di sacrificio emotivo per esprimere, con l’assenza, il proprio dissenso nei confronti della proprietà,della gestione .Per capire che lo sciopero sarebbe riuscito, soprattutto in curva, bastava farsi un giro intorno all’Olimpico già alle 19.Nella zona della Farnesina, cioè alle spalle della curva nord, solo poche macchine parcheggiate lungo il marciapiede, proprio lì dove ,in condizioni normali, arrivare solo un’ora e mezzo prima della partita significa solo girare a vuoto senza trovare un buco dove abbandonare la macchina. E infatti, mentre sul monitor della Tribuna scorrono le immagini del poker del Catania, l’Olimpico è praticamente deserto"….omissis…" Dopo le 20, a ridosso del fischio d’inizio, la Tribuna Tevere è il settore più colorato, poi Monte Mario, la Curva Sud e gli spicchi estremi della Curva Nord. La Lazio non dà dati sull’affluenza di pubblico, ad occhio non si superano i 10.000 spettatori ( per le Agenzie di stampa erano addirittura 7.000, i paganti alla fine risulteranno 3.213) che, rapportati ai 27.500 abbonati, indicano che in tanti, anche fra i fedelissimi, sono rimasti a casa. Tra le iniziative, da ricordare gli inviti a militari e a bambini del settore giovanile biancoceleste e delle società affiliate."
Tuttosport (28 febbraio )-Titolo dell’articolo " Il Gol di Keirrison salva la Fiorentina " di Alvaro Moretti , pag. 11 .
Note : spettatori 10.000 circa.
Dall’articolo:" Olimpico riempito da 9.330 spettatori che amano la Lazio più di quanto possano detestare il loro presidente".
Il Messaggero (28 febbraio)- Titolo dell’articolo " Sciopero a metà " di Stefano Carina, pag. 29
Note : spettatori 10.000 circa
Dall’articolo :" Atmosfera surreale all’Olimpico. Curva nord praticamente deserta e larghi vuoti negli altri settori dello stadio. Lo sciopero promosso in settimana dalla Nord per contestare l’attuale dirigenza ha sortito l’effetto sperato dai promotori. A Viale dei Gladiatori la fila davanti al botteghino che rilascia biglietti omaggio conta alle 19,40 perlomeno 200 persone. Ore 22,28 : cala il sipario sulla gara. Probabilmente non sulla protesta della tifoseria che tornerà a farsi sentire".
Il Tempo (28 febbraio ) –Titolo dell’articolo :" La protesta . Riesce lo sciopero del tifo" di Luigi Salomone, pag. 36". Nonché " Reja non molla: ne usciremo " di Simone Pieretti, pag. 37 .
Note : spettatori 10.000 circa
Dal primo articolo :" Stadio vuoto o quasi.Difficile fare i conti ma i presenti sono meno di 10.000, compresi 300 tifosi della Fiorentina,. Il referendum del popolo laziale finisce quasi con un plebiscito: la gestione attuale non soddisfa i tifosi e la quasi totalità dei 27.500 abbonati appoggia l’iniziativa della curva nord".
Dal secondo articolo :" Poi il centrocampista ( Ledesma n.d.r.) commenta lo scenario di un Olimpico quasi deserto, con una intera tifoseria contro la gestione societaria di Lotito.Vedere lo stadio così fa impressione- confessa- ma al di là della contestazione nei confronti della dirigenza, sta a noi riportare la gente allo stadio ".
La Repubblica (28 febbraio)- Titolo dell’articolo " Keirisson spegne il sogno Lazio " di Benedetto Ferrara, pag.61.
Note : spettatori 17.000 circa.
Dall’articolo : "Bambini gratis all’Olimpico. Così ha deciso Lotito, l’egopresidente.Bella iniziativa,ma solo perché c’è lo sciopero della Nord. 10.000 tifosi in meno per Lazio-Fiorentina (più o meno 17.000 i presenti) e uno striscione che parla di gesto estremo come atto d’amore. E’ un pareggio che fa bene al cuore dei viola e molto meno bene alla classifica della Lazio di Lotito, l’egopresidente che forse sta già pensando a sagome di cartone per riempire il suo stadio e il suo domani ".
Libero (28 febbraio )-Titolo dell’articolo " Il tacco di Siviglia illude la Lazio" di Matteo Magri, pag. 43 .
Dall’articolo :" situazione grottesca di un Olimpico, nonostante gli appelli di Lotito ( chi ha a cuore le sorti della Lazio deve venire allo stadio per aiutare la squadra) e l’amarezza del tecnico Reja(avremmo bisogno dei nostri tifosi in questo momento, perché il calore della gente diventa indispensabile anche ai fini del risultato ), semivuoto per la protesta dei tifosi della Nord".
Poiché, infine, con riferimento allo sciopero in oggetto e, più in generale, al rapporto dei sostenitori con le squadre e le società, molto si è parlato e si parla di patriottismo sportivo,nella fattispecie calcistico, vale la pena di citare le seguenti parole del grande scrittore, giornalista e umorista americano, Mark Twain (1835-1910), tratte dalla Sua opera " A proposito di patriottismo" : "Il patriottismo non è che una religione: amore per il paese adorazione per il paese,devozione alla bandiera e amore e prosperità. Nelle monarchie assolute viene consegnato bell’e pronto dal trono al suddito; in Inghilterra ed in America viene consegnato – ben confezionato- dal giornale e dal politico.Questo patriota confezionato dal giornale e dal politico, ha spesso, in privato, frequenti conati di vomito quando gli tocca ingoiare la medicina, ma la prende e se la tiene sullo stomaco meglio che può (..omissis…). Raramente- molto, molto raramente- un uomo riesce a combattere e vincere contro tutto ciò che gli è stato insegnato; è una scommessa impari . Per molti anni, e forse da sempre, la formazione di queste due nazioni ( Inghilterra e America n.d.r.) è stata fermamente in contrasto con la crescita di un pensiero politico indipendente e ostinatamente inospitale nei confronti di un patriottismo plasmato da sé, frutto di un ragionamento del tutto autonomo ,saggiato,comprovato e verificato davanti alla propria coscienza. Il risultato: un patriottismo logoro e di seconda mano ( ..omissis…) Dunque gli uomini possono essere educati a forgiare da sé il proprio patriottismo. Possono essere educati a elaborarlo nella propria mente e nel proprio cuore e nella riservatezza e indipendenza delle proprie idee. E l’educazione può addestrarli a smettere di subire il patriottismo a comando ". (Da" Mark Twain . Libertà di stampa" –Piano B Edizioni Elementi 2010).
Avv. Massimo Rossetti
Consigliere Responsabile dell’Area Legale di Federsupporter

La Procura di Torino invita Blanc e Cobolli Gigli a presentarsi

I due manager hanno ricevuto dai magistrati un invito «per illustrare la propria posizione in relazione all’ipotesi di violazioni fiscali in materia di Iva contestate per gli anni 2005, 2006 e 2007»

La "visita" della Guardia di Finanza nella sede della Juventus, conclusasi lo scorso 23 luglio, ha avuto una conseguenza molto importante. "Il pallone in confusione" ha scoperto che è riportata nel bilancio semestrale della Vecchia Signora chiuso al 31 dicembre 2009. «Nel corso del mese di gennaio 2010 – si legge nel paragrafo "controversie in corso" del documento contabile – l’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli e l’attuale presidente Jean-Claude Blanc hanno ricevuto dalla Procura della Repubblica di Torino un invito a presentarsi per illustrare la propria posizione in relazione all’ipotesi di violazioni fiscali in materia di Iva contestate per gli anni 2005, 2006 e 2007». La società bianconera sottolinea che «si è trattato di un atto doveroso a seguito della comunicazione della verifica fiscale da parte della Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica». Alla data di stesura del documento contabile (lo scorso 26 febbraio), «non è pervenuto alcun avviso di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate» si legge ancora nella semestrale.
Riguardo ancora agli esiti dell’ispezione, nel documento si sottolinea che le Fiamme gialle hanno svolto «l’accertamento relativo alle annualità dal 2001/2002 al 2007/2008 (2002/2003 esclusa), rilasciando in pari data (NDR: 23 luglio 2009) il processo verbale di constatazione». In esso «sono state contestate pretese violazioni, per importi rilevanti, – prosegue la semestrale – delle norme fiscali su alcune operazioni relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, ai compensi corrisposti a prestatori di servizi nonché ad altre fattispecie minori».
Su tutta questo contenzioso con il fisco la Juventus e i suoi legali rappresentanti pro tempore dichiarano «di avere sempre ottemperato alle norme vigenti e si avvarranno dei diritti previsti dallo statuto del contribuente facendo valere, ove necessario, le loro difese nei modi e termini previsti dalla legge».
Ma la lunga partita tra i bianconeri e il fisco non finisce qui. Lo scorso 2 novembre l’Agenzia delle entrate ha presentato appello contro la sentenza della Commissione tributaria Provinciale di Torino. I giudici avevano «accolto il ricorso presentato da Juventus – si legge ancora nella semestrale – contro il diniego al rimborso di un credito Iva di 1,4 milioni di euro, relativo alle competizioni Uefa della stagione sportiva 2000/2001». «Il 23 dicembre 2009 la società ha presentato – conclude il documento contabile – le proprie controdeduzioni ed è in attesa che venga fissata l’udienza in Commissione Tributaria regionale».
Marco Liguori
RIPRODUZIONE (ANCHE PARZIALE) DELL'ARTICOLO CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE: IL PALLONE IN CONFUSIONE

lunedì 1 marzo 2010

Lotito e il "sistema" calcio

Quarta e ultima puntata dell'inchiesta di Federsupporter sulle "Verità nascoste della Lazio"

Il dr. Lotito sottolinea che " siede" nel Comitato di Presidenza Federale e che riceve " la solidarietà di alcuni" dei suoi colleghi, cioè fa parte, in una posizione apicale, di quel "sistema protetto"(da CHI e per CHI n.d.r.?) che "agli altri" (a CHI n.d.r.?) non interessa cambiare " e in cui sempre "gli altri stanno zitti perché sono tutti collusi (con CHI e per QUALI MOTIVI o SCOPI n.d.r.?) "
Non dice,però che egli,intanto può "sedere"in quel consesso e far parte di quel "sistema",in quanto l’attuale art.22 bis delle NOIF ( Norme Organizzative Interne Federali) non contempla espressamente e specificamente le condanne, anche non definitive, per i reati di aggiotaggio manipolativo ed informativo, quali cause di sospensione cautelare, in attesa del giudizio definitivo, da cariche federali.
I reati societari e finanziari contemplati dal citato art. 22 bis risalgono, in effetti, al Codice Civile del 1942, non essendo stati sorprendentemente effettuati dalla FIGC, nel frattempo, gli opportuni -necessari- adeguamenti all’evolversi della nuova disciplina del diritto societario , in particolare a quanto previsto per le società quotate dal T.U.F. ( Testo Unico in materia di intermediazione Finanziaria).
Il dr. Lotito, infatti, con sentenza n. 2949 del 3 marzo/15 luglio 2009, del Tribunale di Milano,Sez. II penale, è stato condannato a due anni di reclusione, a € 65.000 di multa, nonché all’interdizione dai pubblici uffici e dagli uffici direttivi di persone giuridiche per la durata di un anno, per i reati ,per l’appunto,di aggiotaggio manipolativo ed informativo del mercato finanziario per aver violato ,nel giugno 2005, l’obbligo di OPA(Offerta Pubblica di Acquisto) agli altri azionisti, avendo occultato, a quella data, il superamento della soglia del 30 % di controllo del capitale sociale, superamento che comporta l’obbligo della suddetta OPA, mediante l’interposizione fittizia di altra persona ( Arch. Roberto Mezzaroma) nell’acquisto di un pacchetto azionario (circa il 14,61 % ) della Lazio.
Va sottolineato, per assoluta correttezza e completezza di informazione, che, come detto, trattasi di sentenza di primo grado, quindi non definitiva e che, secondo l’art. 27, 2° comma, della Costituzione, nessuno può essere considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Ma, indipendentemente da quanto deciso e che verrà definitivamente deciso in sede penale, il dr. Lotito non dice , e quasi nessun altro, stranamente, dice, che il Consiglio di Stato, Sez. VI, con sentenza dell’1/17 dicembre 2009, ha sancito, in via definitiva ,in sede amministrativa giurisdizionale, che, quantomeno il 30 giugno 2005, tra lo stesso Lotito ,anche per il tramite di Lazio Events srl, ed il sunnominato Mezzaroma, è stato stipulato un patto parasociale occulto per l’acquisto concertato di azioni della SS Lazio spa "diretto proprio ad aggirare l’obbligo di promuovere l’OPA, che sarebbe scattata a seguito dell’acquisto diretto da parte di Lotito e che prevedeva appunto l’acquisto delle azioni da parte di Mezzaroma nell’ambito di una complessa operazione in cui la somma per l’acquisto proveniva dal Lotito, anche se formalmente imputata al contratto preliminare di compravendita di quote di altra società".
Recita, altresì, la richiamata sentenza che il patto parasociale occulto ha consentito al dr. Lotito di "programmare in un tempo diverso e soprattutto ad un prezzo diverso – € 0,40 per azione nel dicembre 2006 a fronte di € 0,74,29 per azione se l’offerta fosse stata correttamente promossa nel giugno 2005)" l’Opa.
La qualcosa ha comportato un danno, in termini di lucro cessante ( perdita di occasione di guadagno) per i possessori di azioni della Lazio nel giugno 2005, valutabile complessivamente in oltre circa € 10 mln, senza contare gli interessi legali ed il risarcimento per l’eventuale maggior danno da svalutazione monetaria ( altro che i costi delle penne e delle matite della FIGC che, come sembra, al dr. Lotito stanno particolarmente a cuore !)
A questi eventi giudiziari vanno aggiunti : la condanna, in sede di giustizia sportiva, ad un periodo di interdizione dalla carica per violazione dell’obbligo di probità sportiva; l’esclusione della Lazio dalla competizione UEFA; la condanna della stessa ad una penalizzazione di punti in classifica.
Il tutto a seguito delle note vicende comunemente conosciute sotto il nome di "Calciopoli".
Violazioni, non soltanto rilevanti nell’ambito sportivo ma rilevanti anche sotto il profilo del rispetto dei doveri e degli obblighi incombenti agli amministratori della Società e delle conseguenti responsabilità, tenuto conto che l’art. 3 del vigente Statuto della Lazio prevede, tra l’altro, che le attività di cui all’oggetto sociale devono essere esercitate " con l’osservanza delle norme direttive della Federazione Italiana Gioco Calcio e dei suoi organi ",vale a dire con l’osservanza delle norme di quel "sistema" che l’azionista di riferimento e Presidente del Consiglio di Gestione della Società ritiene " che non funziona", che Lui " combatte", che " è al collasso" ed in cui " la gente si mette d’accordo (con CHI e per CHE COSA n.d.r.)".
Un quadro che, complessivamente considerato, non avalla, ad avviso degli scriventi, la missione di "bonifica del sistema" che il dr. Lotito si autoattribuisce nelle interviste e che "agli altri ( a CHI n.d.r.?) non interessa cambiare".
Conclusioni
Ma, in conclusione, crediamo e speriamo che lo stesso dr.Lotito, tra "quelli che mistificano, che non sanno, che non studiano, che non conoscono, che sono obsoleti", "che sono collusi", "che fanno sciacallaggio elettorale" voglia perdonare anche i poveri estensori di queste note che, d’altro canto, non sono sicuramente annoverabili tra coloro ai quali sono state tagliate "agevolazioni", "biglietti gratuiti" e che, invece, hanno, forse, avuto ed hanno il torto di aver sempre pagato,per lungo tempo, biglietti ed abbonamenti, di non aver mai ricevuto "agevolazioni" di sorta e, da ultimo, ma non per importanza, di aver investito nella Lazio, non certo per fini speculativi, bensì per Amore, somme non irrilevanti e non insignificanti, almeno per i sottoscritti, così come hanno fatto tanti altri che, sempre per Amore, hanno affrontato sacrifici e che, fosse solo per questo, meriterebbero, almeno, un po’ di Rispetto e di Verità.
Alfredo Parisi
Massimo Rossetti
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venerdì 26 febbraio 2010

Gli investimenti della Lazio e il risanamento societario

Terza puntata dell'inchiesta di Federsupporter sulla reale situazione economico-finanziaria della Lazio

L’attuale Presidente del Consiglio di gestione della Lazio, riconosce che la Società si "autofinanzia" , vale a dire che vive esclusivamente delle proprie risorse e non anche di investimenti del proprio azionista di riferimento. Poi, però, in altra parte dell’intervista, immemore di quanto detto prima, perentoriamente intima: «Scriva: Zarate,oltre venti milioni in contanti. Matuzalem idem in contanti. Ho speso quasi 60 milioni,nessuna rata. Io». Non «IO ho speso 60 milioni", Egregio Dott. Lotito, bensì "LA LAZIO ha" speso 60 milioni».
Così come , sempre " la Lazio" ha complessivamente speso centinaia di migliaia di euro per non dire milioni, per risarcimento di danni a calciatori, per stipendi pagati a calciatori che non vengono utilizzati, per spese legali. A ciò aggiungasi che,come già rilevato, sempre alla Lazio ed ai suoi azionisti la gestione del caso Pandev, da sola, è costata, in termini di mancato guadagno, una cifra come 14-15 milioni di euro: cioè un importo, pari ,da solo, a circa la metà degli utili vantati e del monte ingaggi dei calciatori!
Il dr. Lotito sostiene,anche,di aver «preso una società che aveva 1.070 miliardi di debiti».
Ebbene, dalla situazione patrimoniale ed economica della Lazio al 31.03.2004 (situazione patrimoniale ed economica predisposta per l’Assemblea del successivo luglio 2004, nel rispetto dei Regolamenti Consob), poco prima, quindi, della data in cui il dr. Lotito sarebbe diventato l’azionista di riferimento della stessa Lazio, risulta che i debiti della società erano pari a € 379,7 mln (circa lire 735 miliardi) , di cui € 132,4 mln per debiti fiscali e previdenziali, € 71 mln per debiti verso società del settore e con un patrimonio netto negativo € 39,9 mln. Peraltro, i debiti attribuibili alla gestione del dr.Sergio Cragnotti, precedente alle gestioni, poi succedutesi, ( Longo-Baraldi), risultano, secondo il bilancio chiuso al 30.06.2003 (la gestione Cragnotti, per la verità e precisione, era cessata il 2 gennaio 2003 e quindi il bilancio al 30.06.2003 comprendeva le risultanze di circa sei mesi di gestione diversa) ammontavano a circa € 430,9 mln :di cui € 118,8 mln per debiti fiscali e previdenziali,€ 116 mln per debiti verso società calcistiche per acquisizione calciatori,con un patrimonio netto negativo di € 49,6 mln.
E’, peraltro, opportuno ricordare che nell’agosto 2003 vi fu un aumento di capitale della Lazio per € 110 mln , garantito da un consorzio bancario guidato da Capitalia e sottoscritto dagli azionisti all’epoca esistenti, che fu utilizzato, come evidenziato nella Relazione di gestione del richiamato bilancio ( cfr.pag.23) per :
- il pagamento di contributi ed imposte per e 19,30 mln
- debiti verso la Lega Calcio per € 11,16 mln
- pagamento di debiti verso società calcistiche per € 11,71 mln
- stipendi a calciatori per € 8,03 mln
- transazioni con procuratori e fornitori per € 10,94
- per pagamenti a società calcistiche per € 2,11 mln.
Nel gennaio 2004 fu deliberato un nuovo aumento di capitale per € 120 mln, questa volta non assistito dalla garanzia di alcun consorzio bancario, conclusosi nel luglio 2004, in sede di collocamento della seconda tranche del suddetto aumento, con la sottoscrizione da parte del dr. Lotito, per il tramite di Lazio Events srl ( società creata ad hoc), di azioni della Società per una percentuale pari a circa il 26,97 % del capitale sociale.
Tutti i dati sin qui riportati sono tratti da bilanci, da documenti societari approvati e depositati e di pubblica consultazione.
Tuttavia, nella sua intervista, delicati apprezzamenti, quali: «meteore velenose» che «han portato al fallimento e alla perdita di credibilità del sistema» e «a un calcio drogato» sembrano dedicate esclusivamente al dr. Cragnotti ed alla sua gestione, lasciando nell’oblio le gestioni successive, dal 3 gennaio 2003 e fino al 30 giugno 2004.
Nessuna spiegazione viene, però, data del fatto che ,una volta diventato l’azionista di riferimento e Presidente del Consiglio di gestione della Lazio, egli non abbia promosso alcuna azione di responsabilità nei confronti dei precedenti amministratori, pur invitato, sia in assemblea che per iscritto a farlo, anche questa volta invano (lettera dell’avv. M. Rossetti, quale azionista).
In particolare, il dr.Lotito non spiega perché non abbia agito nei confronti dei suddetti amministratori per mancato versamento all’Erario delle ritenute fiscali effettuate sui compensi ai calciatori. Mancato versamento che ha generato un debito di circa € 150 mln, a parte il fatto che tale mancato versamento sarebbe stato rilevabile e rilevante anche sul piano penale per l’ipotesi di appropriazione indebita.
Perché, in sostanza, il dr. Lotito, invece di inutilmente recriminare a parole verso le precedenti amministrazioni, anzi,verso una in particolare, non ha utilmente esercitato, a tutela della società e dei suoi azionisti, quelle azioni che avrebbe potuto –dovuto- esercitare, così come pure egli era stato invitato formalmente a fare?
D’altra parte, quando il dr. Lotito, nella sua intervista, quanto alla rateizzazione con l’Agenzia delle Entrate del suddetto debito erariale della Lazio, sostiene di essere «stato il primo degli ultimi e l’ultimo dei primi» fa una affermazione inesatta.
Omette, infatti, di dire che, in realtà, il procedimento per la rateizzazione in parola fu avviato e promosso dalla precedente gestione (Baraldi) ed omette di precisare che esso si è concluso non con una transazione, che avrebbe dovuto comportare una consistente falcidia delle somme dovute al fisco, bensì, per l’appunto, con una mera dilazione di quanto dovuto in capitale, interessi e sanzioni, fino al saldo finale.
Peraltro, il suddetto debito si sarebbe potuto estinguere se, all’epoca, il dr. Lotito avesse messo a disposizione della Lazio la necessaria liquidità, grazie al condono fiscale ( utilizzato, per esempio, dalla AS Roma spa) mediante il versamento di una somma pari a circa la metà del debito stesso .
(Fine 3a puntata: continua……)
Alfredo Parisi e Massimo Rossetti
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il pallone in confusione

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