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venerdì 5 dicembre 2008

Galliani:«Nessun crac in serie A, rischi contrazione pesante»

L'azienda calcio è in crisi rischia di fallire. Lo ha denunciato anche ieri sera in un'intervista a Sky Sport24 il presidente della Lega Pro Mario Macalli. Per Adriano Galliani però non c'è alcun pericolo, almeno per il calcio di serie A. "La A non rischia il crac - spiega l'ad del Milan intervistato da La Repubblica - Però una pesante contrazione, quella sì. E questo perché il calcio italiano non è autosufficiente. E' un sistema in perdita. Con i buchi dei bilanci che vengono risanati dai proprietari, a fondo perduto. In Italia i presidenti hanno le spalle coperte. Il fatturato di una grande squadra è dato per il 65% dai diritti Tv, per il 25% dalle sponsorizzazioni e dal marketing e per il 10% dalla biglietteria. La recessione non porterà un grande calo di abbonamenti a Sky, Mediaset e La7. Non credo che il nostro paese arrivi a questo punto di povertà endemica tale che la gente non potrà più permettersi di comprare la partita a cinque euro. E non credo nemmeno che il problema arriverà dalla biglietteria. Le sponsorizzazioni? Le aziende fanno meno utili e potrebbe accadere domani quello che accade oggi con i giornali e le tv. Grossi tagli di budget". Della Valle ha parlato di imbarazzo a livello morale nel vedere in campo calciatori che guadagnano tanto e gente sugli spalti che non arriva a mille euro al mese. "A livello morale siamo d'accordo - spiega Galliani - Però non posso non considerare che il mondo dello show business funziona così. Bruce Willis prende 30 milioni a film. Una star della canzone 8 milioni a concerto".
Fonte: Agi

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